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Quatremère de Quincy e l'«Encyclopédie méthodique». La storia dell'architettura tra erudizione e teoria
"Sì, questo nome di 'storia' è stato una grande pensata e ha prodotto il grande effetto di svalutare il metodo ristretto degli antiquari che vedevano i fatti e gli oggetti soltanto l'uno dopo l'altro, senza preoccuparsi del loro legame"""". Con questa formula chiara e tagliente Quatremère de Quincy nel 1820 sintetizza l'insegnamento tratto dalla lezione metodologica degli scritti di Winckelmann, al quale attribuisce il merito di avere fondato un discorso storico sull'arte in grado di spazzare via le sterili successioni cronologiche e descrittive dell'erudizione antiquaria. Una struttura argomentativa di tipo 'storico', sviluppata in un discorso che si vuole unitario e organico, è tuttavia leggibile negli scritti di Quatremère già a partire dalle sue prime pubblicazioni. Ne sono un caso paradigmatico i tre volumi sull'architettura, pubblicati tra il 1788 e il 1825, dell'Encyclopédie méthodique, la grande impresa editoriale che chiude il secolo dei Lumi. Leggere la Méthodique, trascurata dalla gran parte della letteratura su Quatremère, significa tornare a quello che rappresenta il luogo della sistematizzazione del sapere di colui che diverrà il noto quanto contestato secrétaire perpétuel dell'Académie des Beaux-arts, per il quale l'Italia occupa fin da subito un ruolo centrale. Significa, inoltre, tornare a uno dei momenti fondativi per la 'storia' dell'architettura come forma di sapere in cerca della propria autonomia e delle proprie regole disciplinari. Più in generale, la ricerca ostinata e raffinata, da parte di Quatremère, della legittimità dell'architettura rappresenta un contributo tuttora esemplare nella riflessione sullo statuto della disciplina, sulla sua storia e sul loro reciproco rapporto." -
Una famiglia tra Siena e l'Europa. I Montucci 1762-1877
Antonio Montucci fu tra i maggiori esperti della lingua cinese tra '700 e '800, in gara per il primato del dizionario europeo; la britannica moglie Enrichetta ebbe una vasta cultura e animò i salotti senesi; il figlio Enrico seguì una parabola poliedrica, da matematico e cospiratore mazziniano a esperto di langues vivantes e collaboratore ministeriale con Napoleone III. Il loro avvincente percorso muove da Siena e attraversa Firenze, Londra, Edimburgo, Berlino, Dresda. Lascia un'impronta in Vaticano per poi tornare nella città di origine, dove innesta nuove radici prima di approdare a Parigi. Ci offre così un originale spaccato di variegati fenomeni culturali e sociali che nascono, si trasformano, s'intrecciano a Siena, in Italia, in Europa. Alla storia generazionale e di genere si affiancano ulteriori ambiti storiografici grazie alla cifra esistenziale che accomuna padre e figlio nella spasmodica grafomania e aspirazione alla conoscenza diffusa, oltre a quella linguistica. I Montucci furono protagonisti della circolazione dei libri e della lettura, della politica degli Stati europei verso l'Estremo Oriente, dell'insegnamento tecnico, del confronto tra sistemi scolastici nazionali e di altro ancora. Intanto Siena si staglia immutabile ma anche ricca di fermenti: la vivacità culturale all'epoca di Pietro Leopoldo e dei soggiorni di Vittorio Alfieri; la modernità nella Restaurazione; l'impegno risorgimentale dell'Università. Ancorata all'epoca d'oro della Repubblica ma sempre meno ""irraggiungibile"""", la città costituì un punto di riferimento fondamentale per la formazione e la vita pubblica di questa famiglia che ne rispecchia le proiezioni verso l'esterno pur con la tenace conservazione della propria identità."" -
Nonni in regola. Come valorizzare il ruolo di nonni nel delicato equilibrio tra figli e nipoti
I genitori sono gli unici responsabili dell'educazione dei figli? Quando i nonni hanno il dovere di educare i nipoti? Come conciliare la diversità nell'educazione e mantenere un buon rapporto con figli, nuore e generi? Un tempo si citava il proverbio: ""I genitori hanno il dovere di educare, i nonni hanno il permesso di viziare"""". Un tempo i nonni si andavano a trovare di rado e quando venivano in visita portavano allegria, ricordi e qualche dolce: facevano il loro """"mestiere"""" di nonni, viziando i nipoti. Oggi molti nonni trascorrono con i propri nipoti più tempo dei genitori stessi, proprio nella fase di vita in cui per i bambini avviene l'imprinting di molte abitudini, schemi di vita, valori e regole. E i nipoti sono lì, nel mezzo. Da un lato i genitori """"naturali"""" - impegnati tra un lavoro necessario e le spinte di realizzazione personale - con riferimenti educativi sempre più fragili, dall'altro i genitori """"culturali"""", i nonni, che si trovano in quel ruolo a causa dei cambiamenti sociali. Un tempo essere nonni era semplice. Oggi è piacevole ma molto faticoso, non solo per le tante richieste dei nipoti ma anche per le difficoltà che i genitori hanno ad accettare il diverso ruolo dei nonni nell'educazione dei figli."" -
L'integrazione della salute e sicurezza a livello aziendale. Il ruolo dei meccanismi di gestione e controllo
La salute e sicurezza sul lavoro sono elementi centrali per garantire ambienti di lavoro sicuri e finalizzati a tutelare il benessere psico-fisico durante lo svolgimento delle attività da parte dei lavoratori. La salute e la sicurezza richiedono, per essere pienamente integrate nelle scelte aziendali, lo sviluppo di una visione manageriale, visione che vada ad unirsi e fondersi con la dimensione operativa tipica della materia. Creare una visione manageriale della salute e sicurezza rappresenta la sfida e il percorso che molte aziende devono ancora compiere e che la comunità scientifica deve, con le leve che ha a disposizione, cercare di stimolare e indirizzare. Il presente libro si inserisce in questa discussione e si pone un duplice obiettivo. Da un lato evidenziare i comportamenti attuati dalle aziende in tema di comunicazione della salute e sicurezza e analizzare il livello di maturità del controllo di gestione inerente la salute e sicurezza. In secondo luogo riflettere sul rapporto tra investimenti e rendimenti come elemento a supporto dei processi decisionali finalizzati a migliorare il livello di sicurezza dei dipendenti. Le analisi empiriche sono svolte nel settore dell'igiene ambientale, che rappresenta un ambito particolarmente adatto proprio per le problematiche di salute e sicurezza che presenta. -
Trent'anni di sfida al diabete. Legge 115/87 e non solo...
Un trittico d'autore: può definirsi così la legge 115, frutto della sinergia di associazioni, diabetologi, parlamentari e uomini di Governo. Compie trent'anni e ha permesso all'Italia di essere il primo Paese Europeo ad avere una legge dedicata e la migliore cura dei diabetici. Un libro ricco di storia, che insegna al presente, per scoprire come in una camera dell'ospedale San Raffaele in un incontro fugace è scattata la sfida della legge, sostenuta da parlamentari di tutte le forze politiche, uniti a difesa dei diabetici. -
La federalizzazione di uno Stato unitario: il controverso caso italiano
Il volume presenta i risultati di un percorso di ricerca che ha attraversato le diverse fasi del federalismo in Italia; è stata ideata in quella di piena attuazione, realizzata mentre mostrava già evidenti fattori di debolezza e conclusa durante il nuovo processo di revisione costituzionale che ha visto il prevalere del ""fronte del no"""" al referendum del dicembre 2016. Il progetto iniziale ha dovuto tener conto dei mutamenti in itinere prendendo in considerazione la convergenza di vecchi e nuovi elementi. Alla luce di tali mutamenti il tema del federalismo è stato interpretato in termini di autonomia sostenibile, cioè nella dialettica tra spazi di autonomia crescenti e spinte contrarie a favore della ricentralizzazione del potere nei diversi ambiti. L'attenzione, più che sulle risorse economiche centrali destinate alle periferie, è stata rivolta verso la centralità dell'azione istituzionale e verso la qualità democratica e la competenza delle élites regionali. I diversi contributi presenti nel volume hanno approfondito sia i rapporti tra lo Stato e le Regioni e le diversità regionali in termini di rendimento, efficacia, innovazione, capacità di governo dei poteri trasferiti dallo Stato, sia i rapporti tra le Regioni e l'Unione Europea. I diversi interrogativi posti dalla ricerca hanno evidenziato la complessa oscillazione tra autonomia locale e concentrazione del potere, in un contesto di centralizzazione delle decisioni a livello internazionale e nazionale e di indebolimento e riduzione dell'autonomia locale e del potere regionale."" -
La filiera dei prodotti ottici. Integrazione dei segmenti, internazionalizzazione e concentrazione: il nuovo ciclo
L'elemento caratterizzante della filiera dei prodotti ottici è dato dalla grande differenza strutturale e di valori fra il sistema industriale e quello della distribuzione ottica al dettaglio. Quest'ultima è il terminale di un complesso sistema di imprese che lo riforniscono, che è composto da tre grandi settori: quello delle montature e degli occhiali da sole, quello dell'industria oftalmica che produce lenti e tutti i sistemi che utilizzano strumenti di lettura ottica e, infine, quello farmaceutico nel cui ambito sono prodotte le lenti a contatto, sia quelle destinate all'uso quotidiano, sia quelle impiegate nella chirurgia refrattiva e come strumenti terapeutici. L'insieme del sistema industriale vede la presenza di grandi player internazionali - fra cui alcuni italiani come Luxottica - con vocazioni planetarie conseguite per progressive acquisizioni, che vivono di continue innovazioni di prodotto, di processo e di materiali e agiscono con linee di prodotti e su mercati anche molto diversi fra di loro. Inoltre inglobano anche il segmento wholesale che garantisce loro il controllo dei canali di vendita e, indirettamente, dei mercati, consentendogli di acquisire la maggior parte dei valori che la filiera esprime. Delle aziende che compongono questo segmento viene tracciato un profilo che ne definisce le principali connotazioni economiche, organizzative e l'evoluzione dei mercati in cui operano. La distribuzione ottica ha una funzione esclusiva di fornitura di strumenti di correzione - occhiali e lenti a contatto - a circa 20 milioni di italiani, il che le conferisce un ruolo importante nel mondo della salute. In alternativa ad altri canali distributivi, vende quell'importante complemento moda che è l'occhiale da sole ad un'altra porzione della popolazione, senza limiti di età. Mentre il sistema distributivo italiano subiva una lenta ma inesorabile trasformazione dall'assetto tradizionale a quello moderno, la distribuzione ottica ha goduto di una serie di fattori esterni favorevoli alla sua crescita, protetta anche dalla presenza di una figura professionale, che non ne ha stimolato l'ammodernamento. La staticità del sistema distributivo dell'ottica, le sue peculiarità e i suoi protagonisti sono visti nel contesto della più generale rivoluzione distributiva che ha profondamente modificato l'economia del nostro paese. -
Quattordicesimo rapporto sulla comunicazione. I media e il nuovo immaginario collettivo
A partire dall'evoluzione delle diete mediatiche degli italiani nell'era biomediatica, la quattordicesima edizione del Rapporto sulla comunicazione ne interpreta gli effetti sull'immaginario collettivo, esplorando l'influenza esercitata dai media digitali sui nuovi miti d'oggi. Mentre si superano soglie sempre nuove nei processi di disintermediazione digitale, e l'informazione appare avvitata tra fake news e post-truth in una transizione ancora incompiuta, i social network si affermano sempre più come piattaforme di distribuzione dei contenuti in rete. -
Ultima solitudo. La nascita del concetto moderno di persona in Duns Scoto. Nuova ediz.
La ""solitudine"""" o """"ultimità"""" della persona, in Giovanni Duns Scoto, non è la bandiera dell'isolamento e della spersonalizzazione del soggetto umano, bensì il riconoscimento fontale della sua originalità, aseità e perseità. Tutto questo ne fa davvero un unicum e, per ciò stesso, una realtà che merita rispetto di per sé, per il suo valore ontologico e la sua dignità. Pensata anche, sulla scia del Dottor Sottile, come una soggettività umana aperta a un appello del divino, la ultima solitudo diviene utile ai fini dell'elaborazione di un pensiero politico che intenda fondare una nozione di persona umana come massimamente autonoma, sui iuris ma, insieme, come del tutto in relazione, ovvero strutturalmente correlata ad-altri e ad-Altro."" -
Caleidoscopi e conchiglie. Introduzione alla simbolica di Pavel A. Florenskij
Lo studio intende organizzare una via ermeneutica dei più rilevanti scritti scientifici, estetici e linguistici di Pavel A. Florenskij, mettendo in luce la genealogia della sua originale nozione di simbolo, che trova precisi presupposti nelle indagini matematiche del filosofo. Viene in tal modo a delinearsi la filosofia speculativa florenskijana nel suo stretto intrecciarsi con l'estetica, l'antropologia, il costume sociale, oltre che la teologia, luogo in cui fede e ragione si integrano reciprocamente. L'indagine propone un'immagine inedita di queste problematiche, per la particolare attenzione dedicata a tre fondamentali matrici figurali: il numero, il volto, la parola. In quest'ottica prendono evidenza le risultanti composite delle variabili con cui si esprimono queste categorie in rapporto a rispettivi campi di discontinuità (tempo, spazio, memoria), divenendo veri e propri serbatoi di senso in grado di esprimere ecosistemi diversi e al tempo stesso custodirli entro un'ontologia trasversale, capace di operare contemporaneamente nei campi più svariati del sapere. Una lente, quella costruita da Pavel A. Florenskij, che abita le svolte interdisciplinari della conoscenza, quelle ""stanze della contingenza"""" che preservano il racconto dell'umano dal disincanto scientista e dalla frammentazione del sapere attuale."" -
Infanzia e linguaggi teatrali. Ricerca e prospettive di cura in città
Da diverso tempo si ritiene che i bambini in città abbiano bisogni e potenzialità di sviluppo specifici, legati alle condizioni di vita e alla cultura che assorbono in un ambiente metropolitano. Sulla scia delle Raccomandazioni internazionali e delle Indicazioni nazionali per il curricolo rivolto alla fascia 0-6 anni, si sta assistendo a un deciso impulso verso l'introduzione dei linguaggi teatrali nei servizi di childcare, perché utili a sviluppare immaginazione, cooperazione, creatività e a potenziare l'apprendimento spontaneo in ciascun bambino, al di là delle disparità di origine. Ma qual è il contributo effettivo che i linguaggi performativi danno nella direzione della qualità del servizio e del benessere infantile? Il volume nasce dalla riflessione di docenti e ricercatori dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, a margine di una ricerca-intervento svolta nelle scuole dell'infanzia e negli asili nido del Comune di Milano nel 2012-14 (progetto finanziato con fondi L. 285). La ricerca si propone di dimostrare che i linguaggi teatrali - intesi come gioco drammaturgico, spettacolo, laboratorio e festa -, sia quelli praticati nella dimensione ordinaria che quelli portati dagli operatori teatrali, aggiungono alle consuete prassi educative qualcosa di più e di diverso. Vengono messe a confronto le diverse prospettive: dei genitori, delle educatrici, degli operatori teatrali coinvolti nel progetto. E si arriva a comprendere come il 'naturale' rapporto tra linguaggio del teatro, bambino e corporeità contribuisca a rinforzare l'autorappresentazione dei bambini, in qualità di attori-autorispettatori, la professionalità del personale educativo, a sua volta attoreautore-ricercatore, e il coinvolgimento dei genitori. -
Lo storico e il falsario. Rosario Gregorio e l'arabica impostura (1782-1796)
Nel 1782, di ritorno da una missione diplomatica a Napoli, l'ambasciatore del Marocco Muhammad ibn Uthmàn al-Miknasi fu costretto da una tempesta a riparare a Palermo. Nel corso del suo soggiorno gli fu affiancato, in qualità di traduttore ufficiale, il prete maltese Giuseppe Vella. Qualche tempo dopo, l'interprete avrebbe annunciato il ritrovamento di un manoscritto di grande importanza: un registro della cancelleria araba di Sicilia, che avrebbe consentito di ricostruire uno dei periodi più oscuri della storia dell'isola, l'epoca della dominazione saracena. Ha così inizio uno dei casi più clamorosi di falsificazione storica dell'Europa settecentesca: l'arabica impostura dell'abate Vella, che in meno di un decennio avrebbe condotto alla pubblicazione di due opere destinate a grande risonanza: il Codice diplomatico di Sicilia (1789-1792) e il Libro del Consiglio di Egitto (1793). Tra i pochi a sospettare delle traduzioni di Vella, lo storico Rosario Gregorio si oppose, con gli strumenti della critica e della filologia, alla resistibile ascesa del Cagliostro maltese. Tale conflitto diede vita a un'avventura dai tratti rocamboleschi, segnata da lettere anonime, scambi di persona, faide letterarie e progetti di eversione della feudalità. Attraverso lo studio di fonti coeve e dei testi incriminati, il libro ricostruisce il dibattito sull'autenticità dei codici arabo-siculi e le ragioni del consenso, fino alla domanda-chiave dell'intera vicenda: perché un falso ha successo? -
Un eremita alla corte dei Savoia. Alessandro Ceva e le origini della Congregazione camaldolese di Piemonte
In età moderna il clero addetto alla coscienza dei principi svolgeva molteplici funzioni. Dimensione spirituale e ruolo politico tendevano infatti a confondersi nelle figure di confessori, cappellani, elemosinieri, la cui presenza a corte poteva talora contribuire ad orientare particolari esperienze religiose. È il caso della congregazione eremitica camaldolese di Piemonte, il cui sviluppo nell'Italia nord-occidentale di inizio Seicento fu promosso dal confessore del duca Carlo Emanuele I di Savoia, l'eremita Alessandro Ceva (1538-1612). Personalità influente e carismatica in vita, dopo la morte Ceva fu oggetto di un culto che non riuscì tuttavia a trovare riconoscimento canonico. La sua figura, già esaltata dall'erudizione settecentesca, nel XIX secolo venne rievocata dalla cultura ecclesiastica in chiave apologetica e controversistica. La vicenda di Ceva è stata qui ricostruita sulla base di documentazione inedita, fra cui una biografia (integralmente pubblicata in appendice) attribuita a Valeriano Castiglione. -
Dall'idea all'impresa. Casi, problemi, soluzioni
Questo libro offre un panorama di casi, di successi e di insuccessi di imprese piccole, medie e grandi perché la forte convinzione su cui poggia è che lo studio delle decisioni prese, in diverse situazioni, dal management in campo possa significativamente migliorare la capacità di classificare e dare priorità ai problemi contingenti, individuare le soluzioni e consentire di prendere rapidamente le decisioni migliori. Le problematiche, infatti, sono spesso ricorrenti e si possono attribuire a questioni di organizzazione, di uomini, di profitto, di concorrenza. Esporre il giovane imprenditore e il manager ai fatti e ai contesti di situazioni realmente avvenute, si rivela così molto importante per la sua crescita professionale. I primi casi ad essere presentati sono quelli più recenti e riguardano giovanissime start up, grazie alle quali è stato possibile focalizzare e proporre le ""buone regole"""" per avviare con successo una nuova impresa. Questi casi sono stati oggetto di coaching da parte del Programma Virgilio, associazione di service sociale del Rotary che svolge volontariato di manager e professionisti. Non mancano poi casi che hanno fatto la storia dell'impresa italiana e che rimandano a un'epoca di grandi scelte e grandi trasformazioni innovative in diversi settori, ad esempio quello dell'informatica. Nella parte conclusiva, infine, alcuni casi finali sono dedicati al manager, per la gestione della sua carriera."" -
#Coolhunting Evolution. Dare senso all'innovazione
L'innovazione sociale ha negli ultimi anni attraversato i comportamenti quotidiani di consumAutori e cittadini. La micro-sociologia del quotidiano, praticata da anni dal team di Future Concept Lab in tutto il mondo, trova in questo libro le parole per raccontare gli esploratori del contemporaneo e le metodologie per diventare rivelatori di tendenze. Attraverso una ricerca di tipo quali-quantitativo e un laboratorio di sperimentazione continua, si è verificato che le tendenze non compaiono e scompaiono come fulmini a ciel sereno: emergono con una loro meteorologia, biologia, geologia e con un loro campo gravitazionale. Questo libro costituisce il mezzo e il luogo per avvicinarsi e sperimentare tale campo gravitazionale. Definendo il mindset e le skill necessarie e declinando l'approccio in diversi ambiti - People, Places, Plans, Projects - il testo suggerisce come approfondire quotidianamente la conoscenza e l'interpretazione dei valori e dei comportamenti dei ConsumAutori, definendo poi le strategie e il posizionamento di mercato delle aziende e aiutando a lanciare nuovi prodotti, servizi e campagne di comunicazione. Il coolhunting si rivela così un metodo la cui conoscenza è indispensabile anche per il professionista digitale, che può arricchire così il suo sguardo, sempre rivolto a ciò che verrà e sarà. -
Metalmeccanici alla prova della grande crisi. Una ricerca sulla dirigenza sindacale
Che cosa sono diventati il lavoro, la fabbrica e il sindacato a seguito della Grande Crisi del 2008? A questa domanda si è cercato di fornire una prima risposta attraverso un'indagine empirica sui dirigenti sindacali metalmeccanici impegnati nel lavoro di fabbrica e territoriale. Mostrando chi sono, che cosa fanno e pensano, sono emersi i caratteri della prima generazione di dirigenti sindacali post-moderni e senza-classe, la loro storia sindacale e gli elementi di forza individuale e collettiva. Caratteri sottoposti alla prova della Grande Crisi che ci stiamo lasciando alle spalle e ritenuti particolarmente utili per sostenere la transizione verso la Quarta rivoluzione industriale. Il contesto del loro lavoro sindacale è qui offerto dal Diario di bordo 2008-2015, che raccoglie impressioni e osservazioni a caldo dell'Autrice: scritti inediti e tratti dal diario personale, elaborati predisposti in occasione di incontri pubblici, resoconti giornalistici. Il lavoro metalmeccanico e siderurgico emerge nel suo contesto territoriale, con particolare riferimento al rapporto tra Terni e la sua acciaieria, di cui fornisce elementi utilizzabili come studio di caso di una città media siderurgica particolarmente segnata dal processo di deindustrializzazione. -
Buon viaggio a tutti noi. Riflessioni e proposte sulle migrazioni per vincere le paure
Il viaggio segna sempre un distacco dal passato e un'apertura al futuro. Warsan Shire, poetessa e insegnante di origini somale, ha espresso la drammaticità e insieme la forza propulsiva del viaggio del migrante con un pensiero tanto evidente quanto negato e misconosciuto da qualcuno: ""No one puts their children in a boat unless the water is safer than the land"""" (""""Nessuno mette i propri figli su una barca se non perché l'acqua è più sicura della terra""""). C'è la necessità di lasciare il passato, c'è il rischio del viaggio e c'è la sfida, la speranza in qualcosa di nuovo, che fa il resto. La dimensione del viaggio la scegliamo come scenario di questo lavoro che parla di migrazione anche per un'altra accezione: quella del viaggio della vita. Nel cercare ciò che ci rende uguali troviamo la chiave per proteggerci dal rischio di leggere queste pagine mantenendo lo spartiacque mentale del noi/loro. Ciò non è facile perché il cambiamento che stiamo attraversando vede affacciarsi i primi effetti di fenomeni epocali nei quali abbiamo giocato un ruolo e su cui abbiamo delle responsabilità. Di fronte a questo non siamo del tutto attrezzati per comprendere cosa stia accadendo e al disorientamento si aggiunge la paura di perdere il poco o il tanto che ab-biamo acquisito. Questo libro nasce dalla consapevolezza di avere, ormai da tanti anni, un osservatorio privilegiato sul fenomeno migratorio grazie a incontri, accoglienze, progetti fatti con migliaia di migranti stranieri e dalla raccolta e analisi dei dati corrispondenti. Con questo testo evidenziamo gli elementi di criticità e preoccupazione che riscontriamo operando, ma lo facciamo finalizzando l'osservazione critica alla proposta di cambiamento. Il cambiamento è inevitabile, ce lo impone la realtà: è il processo col quale il futuro entra nelle nostre vite. Siamo noi che fatichiamo a seguire i cambiamenti a cui pur assistiamo. La paura della diversità, l'inquietudine che ci deriva dalla paura dell'altro da me possono paralizzarci solo se rifiutiamo di razionalizzarle e conoscere. Non si tratta mai di rinnegare la propria identità ma di far crescere una logica di reciprocità, diventando capaci anche noi, come singoli, come società, come chiesa di lasciarci afferrare e afferrare a nostra volta colui che affonda. È questa prossimità che scaccia i fantasmi e libera dalla paura noi e gli altri."" -
La letteratura italiana e la nuova scienza. Da Leonardo a Vico
Il volume raccoglie i contributi di un progetto di ricerca interuniversitario dedicato al tema ""La letteratura italiana e la nuova scienza: da Leonardo a Vico"""", promosso dall'Università di Firenze e dall'Università di Napoli """"Federico II"""". I rapporti tra letteratura e scienza sono tema di grande peso e impegno che costituisce un capitolo storiografico di profondo significato, tanto più nell'ambito della tradizione italiana, e specie nell'area geografica che più direttamente interessa le ricerche specifiche di questo volume, ovvero Firenze e Napoli. Da «Leonardo a Vico» (il sottotitolo è eloquente): dall'energica ansia sperimentale di un genio multiforme come Leonardo, espressione di stretta solidarietà tra arte e scienza, al ben diverso orizzonte della Scienza nuova di Vico, summa formidabile di conoscenza critica e insieme eccezionale sistema letterario. Collegare Leonardo a Vico significa riflettere sui modi vari e molteplici che può assumere il connubio tra scienza e letteratura, ma significa anche riflettere sul tema «lunare», su quell'affascinante itinerario che congiunge Ariosto, Galileo e Leopardi, e che Calvino ha definito, in un memorabile saggio, «una delle più importanti linee di forza della nostra letteratura ». Una linea di forza che riguarda il passato della nostra grande tradizione, ma che fa luce anche sul nostro presente."" -
Reinventare i luoghi della cultura contemporanea. Nuovi spazi, nuove creatività, nuove professioni, nuovi pubblici
Gli spazi della cultura stanno cambiando. I cinema, i teatri, le biblioteche, i musei erano luoghi deputati a un'unica funzione. Emergono nuove tipologie di spazi, che ne accolgono diverse: dall'intrattenimento alla formazione, dall'affiancamento delle start up alle residenze per artisti (e non solo), alla vendita di prodotti e a vari servizi. Hanno spesso una vocazione sociale e svolgono un ruolo importante nella riqualificazione urbana e nei processi di integrazione. Dopo l'avvento del digitale, questa evoluzione riflette un diverso atteggiamento del pubblico nei confronti della cultura, ma anche profondi cambiamenti della vita sociale, della convivialità e della nostra stessa identità: si abbassano le barriere tra vita pubblica e vita privata, tra tempo libero e tempo del lavoro, tra cultura e divertimento. Questo libro, frutto di due anni di ricerca e di incontri nell'ambito delle Buone Pratiche del Teatro, indaga un cambiamento che investe sia la collettività sia gli individui. I creatori di questi spazi, provenienti da varie zone d'Italia, raccontano le loro esperienze, innovative e spesso partecipative. Vengono chiamati in causa diversi saperi: dallo spettacolo, all'urbanistica, architettura e design, senza dimenticare l'impatto di questa ""rivoluzione dei luoghi"""" sulla politica culturale delle pubbliche amministrazioni."" -
Ricomporre famiglia. Tra ferite e risorse
Il testo è frutto di una collaborazione internazionale sul tema della ricomposizione familiare cui hanno partecipato nel corso degli anni i più noti ricercatori e clinici a livello internazionale. Oltre ai curatori, hanno offerto il loro contributo, tra gli altri: Adler-Baeder, Coleman, Ganong, Papernow, Van Eeden-Moorefield, Vetere. Vengono affrontati i temi dell'influenza dei genitori acquisiti, della vulnerabilità specifica delle famiglie ricomposte, i programmi educativi loro rivolti e le modalità di intervento clinico-terapeutico. A quest'ultimo proposito vengono presentate, anche attraverso l'uso di esemplificazioni cliniche, tecniche specifiche di lavoro. Un testo che si propone come un valido strumento sia per i clinici che desiderano acquisire competenze specifiche per supportare le famiglie ricomposte sia per i professionisti che lavorano a contatto con queste famiglie allo scopo di riconoscerne le caratteristiche e le sfide specifiche. Il volume rappresenta inoltre un'utile guida anche per i membri delle famiglie ricomposte, riconoscendone le transizioni critiche.