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Long-term care e non-autosufficienza. Questioni teoriche, metodologiche e politico-organizzative
La crisi economica che, a partire dal 2008, ha investito anche l'Italia ha accentuato le già manifeste criticità, incongruenze e incapacità redistributive delle politiche sociali per anziani e vecchi, in particolare, delle politiche per la non autosufficienza. A un bilancio e a un'analisi delle principali criticità delle politiche di long term care ma anche a una rassegna di esperienze positive in atto e di possibili percorsi innovativi entro il complesso delle politiche e dei servizi di long term care nel nostro Paese è dedicato il presente volume. Il testo propone, nella prima parte: un'aggiornata concettualizzazione sociologica di termini - non autosufficienza, cronicità, disabilità, handicap - spesso impropriamente usati come sinonimi e un'analisi critica dei più diffusi approcci che la letteratura internazionale presenta a riguardo del rapporto fra processo di invecchiamento e non autosufficienza; la proposta di una sociologia della vulnerabilità che, con una prospettiva multidimensionale, si presenta come più in grado di cogliere l'eterogeneità degli esiti soggettivi dell'invecchiamento, in particolare nel rapporto tra fragilità e resilienza, e le caratteristiche delle attuali disuguaglianze di salute e delle loro implicazioni in direzione di una più efficace politica di care. Le potenzialità ma anche la praticabilità del carattere multidimensionale dell'approccio proposto alle politiche di long term care, nelle diverse fasi dalla pianificazione sino alla valutazione degli interventi, sono quindi documentate dai diversi contributi presenti nella seconda parte nel volume. Tali analisi mettono in luce, infatti, come, nella direzione del superamento del diffuso carattere di medicalizzazione dei servizi per la demenza e per le altre patologie cronico-degenerative connesse all'invecchiamento, anche nel nostro Paese sia possibile individuare pratiche organizzative in grado di migliorare la qualità dei servizi di long term care grazie a relazioni efficaci tra politiche pubbliche, interventi tecnico-professionali, grado di integrazione socio-sanitaria e ruolo delle reti primarie e dell'azione volontaria. -
Questioni di metodo 2.0. Elementi di epistemologia, metodologia e tecniche di ricerca per le scienze sociali
Il volume si propone di accompagnare il lettore in un ""viaggio"""" all'interno della conoscenza, e specificatamente del sapere proprio delle scienze sociali, attraverso cinque tappe che costituiscono altrettanti capitoli dell'opera. Il punto di partenza è una riflessione sul ruolo che le scienze sociali possono ricoprire nella fase della tarda modernità, in un'epoca storica caratterizzata dalla diffusione su scala planetaria delle tecnologie digitali dell'informazione e della comunicazione. Il flusso informativo e comunicativo in cui i cittadini globali sono immersi in ogni momento della loro quotidianità, pone domande nuove sul rapporto tra le diverse forme del sapere, sulla validità ed attendibilità della conoscenza, sulla verificabilità delle fonti; in sintesi sul ruolo e funzioni del sapere """"esperto"""". L'itinerario parte dallo studio delle patologie che la società tardo moderna - qui definita società """"a-socializzante"""" - produce intrinsecamente attraverso un'indagine quanti-qualitativa del fenomeno dei suicidi degli imprenditori, in specie nel nord-est del paese, a seguito della crisi economica. La seconda tappa conduce il lettore di fronte ad un concetto chiave del dibattito delle scienze sociali negli ultimi due decenni, quello di capitale sociale. La terza tappa consiste nell'applicare i concetti di capitale sociale familiare e di capitale culturale familiare alle scelte scolastiche e ai risultati scolastici degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. La quarta tappa presenta una tecnica di indagine sociale innovativa: la visual sociology, che consiste nell'utilizzo di una vasta gamma di materiale audio-visivo a fini di analisi sociologica. Infine, il viaggio si conclude tornando al punto di partenza con una riflessione sulla sociologia della scienza, ovvero sulle condizioni sociali e culturali del sapere riflesso. Il volume si rivolge agli studenti universitari di ogni ordine e grado proponendo a ciascuno - in ragione del proprio capitale culturale e del proprio capitale sociale - alcuni strumenti teorico-metodologici che consentano loro di osservare la società tardo-moderna assumendo propriamente uno sguardo sociologico."" -
Il Mezzogiorno e i suoi porti. La chiave di una nuova prospettiva di sviluppo
L'Italia, dopo la debole ripresa di questi ultimi anni, sta precipitando in un'altra recessione, con il rischio di diventare un Paese semiperiferico. Il declino, in atto da molto tempo, è da imputare a ragioni strutturali (e non solo ai vincoli europei). Sarebbe prioritario immaginare un nuovo sviluppo e i settori strategici di una nuova struttura produttiva, ma riuscirvi appare molto difficile: esauritosi il fordismo, i grandi oligopoli dei Paesi più forti hanno aumentato enormemente il proprio potere di controllo sui mercati imponendo un modo di sviluppo che è causa di bassa crescita. Tuttavia al Paese resterebbe una importante chance: riconoscere nel sistema dei porti di Taranto, Gioia Tauro e Crotone il principale snodo di traffico container tra Oriente e Occidente nell'ambito dell'emisfero orientale e, sfruttando la sua presenza come esclusiva economia esterna, costruire un nuovo bacino produttivo nel Mezzogiorno, non solo autopropulsivo ma anche autocentrato. Un grande piano di opere infrastrutturali e ambientali, finanziato mediante una nuova forma di mercato, estranea alla logica del profitto ma operante a fianco del mercato tradizionale, consentirebbe la sua realizzazione e, nello stesso tempo, assicurerebbe la piena occupazione. L'Italia, in questo modo, allargherebbe e diversificherebbe la propria struttura produttiva: da un lato, rafforzerebbe i settori in cui è leader mondiale, cioè quelli dei prodotti personalizzati made in Italy, primi fra tutti i beni strumentali; da un altro lato, acquisirebbe nuovi settore a più alto valore aggiunto, primi fra tutti la logistica. Il Mezzogiorno diverrebbe il baricentro di una nuova area economica del Mediterraneo e di una politica di cooperazione con l'Africa e il Medio Oriente, volta a definire nuove relazioni intercontinentali. -
Growth hacking mindset. Non esiste innovazione senza sperimentazione
In un'epoca nella quale il digitale cambia le regole del gioco di continuo e i trend nascono e muoiono in una manciata di mesi, solo chi sperimenta riesce a sopravvivere. Non si tratta più solo di crescita, ma di evoluzione e di trasformazione. Questo vale per realtà di ogni tipo - piccole e grandi, digitali e tradizionali: nessuna azienda o organizzazione può tirarsi indietro di fronte a questo scenario. Prima dei tecnicismi, degli strumenti e delle tattiche, è fondamentale lavorare sul mindset delle aziende e delle persone che ne fanno parte. Raffaele Gaito, già autore di ""#Growth hacker"""", si concentra proprio su questo aspetto, soffermandosi su concetti apparentemente passati di moda, come visione, strategia, e approccio, ma che mai come oggi giocano un ruolo di fondamentale importanza. Ispirazionale e operativo allo stesso tempo, questo libro rompe gli schemi e stimola domande scomode: una guida step by step nel mondo della sperimentazione, dell'analisi dei dati e del pensiero laterale."" -
Tempo della scelta. Scelta del tempo
Viviamo un'epoca attraversata da venti di impetuosa rivalsa libertaria e da un'enfasi onnipervasiva sul primato assoluto dell'autonomia della scelta. Accanto a ciò, una velocità fine a se stessa detta i tempi di un'accelerazione progressiva che muove decisioni sempre più votate al mero aumento di possibilità. Decisionismo e presentismo diventano allora come i due lati di una medesima medaglia: mentre gli orizzonti si dilatano vertiginosamente, scardinando le tradizionali coordinate spazio-temporali, e il virtuale appare sempre più come il vero nome del globale, si fa strada il miraggio di una vita slegata, sospesa in un mondo senza storia e senza debiti. Autonomia senza responsabilità, presente senza tempo. A partire da tale orizzonte problematico, questo volume intende declinare il rapporto tra tempo della scelta e scelta del tempo. Restituire profondità storica alla libertà e alla rigenerazione dei processi significa riconoscere la capacità, tipicamente umana, di tenere insieme la responsabilità dello scegliere e la fedeltà al senso di un cammino condiviso, accogliere la fragilità e la polifonia delle differenze, imparare a intercettare l'opportunità del kairòs nella linearità insuperabile del cronos. Solo così ne risulterà valorizzata quella tessitura partecipativa senza la quale non si dà costruzione di sé né costruzione sociale. -
Afasiologia. Clinica, valutazione, trattamento
L'afasia è un grave disturbo della comunicazione linguistica che oggi coinvolge oltre 200.000 persone in Italia, con numerosi nuovi casi ogni anno, soprattutto tra le persone colpite da ictus cerebrale. In considerazione della complessità del quadro clinico, le figure sanitarie che compongono il team afasiologico (medici audiofoniatri, neurologi, fisiatri, neuropsicologi, logopedisti) interagiscono sempre più intensamente al fine di offrire la propria competenza clinica in un contesto multidisciplinare. Il volume, prendendo le mosse dalle premesse neuroscientifiche, affronta, gli aspetti clinici, semeiologici e rimediativi (riabilitazione, counselling, stimolazioni cerebrali non invasive), per concludersi con una serie di approfondimenti focalizzati su aspetti peculiari ma non meno importanti dell'universo afasiologico: disturbi del calcolo, bilinguismo, awake surgery per i gliomi cerebrali, afasia primaria progressiva, motor speech disorders, ricerca scientifica e afasie in età pediatrica. Conclude il libro un esauriente excursus storico. -
Italia matrigna. Trieste di fronte alla chiusura del cantiere navale San Marco (1965-1975)
Il piano di riorganizzazione dell'industria cantieristica italiana elaborato nel 1966 dal governo e dall'Iri ha conseguenze profonde a Trieste e nella Venezia Giulia: modifica radicalmente l'assetto di uno dei settori portanti dell'economia locale, ma spacca anche le forze politiche e i sindacati, provoca le più gravi violenze di piazza del secondo dopoguerra, lascia nell'opinione pubblica un deposito velenoso di pregiudizi e risentimenti nei confronti dell'Italia. Ricostruita per la prima volta sulla base di un ampio scavo documentario, in particolare l'Archivio storico dell'Iri, questa vicenda si configura come una sorta di ""rivelazione"""" di tutti i nodi della tardiva e difficile reintegrazione di Trieste nel Paese dopo gli anni dell'amministrazione anglo-americana: i caratteri di un'economia asfittica e assistita, i conflitti politici, i rapporti della classe dirigente triestina con Roma, lo spirito pubblico. Ma è una vicenda che anticipa anche in modo paradigmatico la degenerazione delle partecipazioni statali. L'esito del piano è infatti fallimentare: i pesanti condizionamenti politici finiscono per perpetuare e anzi rafforzare la funzione assistenziale dell'Iri a Trieste."" -
Ansia e attacchi di panico. Esercizi per imparare ad affrontare il presente e gestire il futuro
Vivere con l'ansia e gli attacchi di panico può farti sentire come se non avessi il controllo della tua vita. Portare i sintomi sotto la luce della consapevolezza e affrontarli con le giuste tecniche ti permetterà, invece, di fare il primo passo per intra-prendere la strada verso la libertà. Questo quaderno affonda le sue radici nella terapia cognitivo-comportamentale e nella mindfulness. Al suo interno, troverai esercizi pratici e consigli sullo stile di vita che ti aiuteranno a gestire la tua ansia e i tuoi attacchi di panico in un modo che mai avresti creduto possibile. -
Spartito perso. Giochi di animazione con le musiche del Novecento. Con Contenuto digitale (fornito elettronicamente)
Ci si può avvicinare alla complessità e all'astrazione della musica contemporanea con una mentalità orale? Questo libro tenta di dare una prima parziale risposta proponendo una serie di progetti didattici a partire dal grande repertorio novecentesco. Il criterio educativo proposto è quello di perdere lo spartito, cioè di allontanarsi dalla grafia per giungere ad un approccio acustico, ludico, imitativo; dove l'improvvisazione è momento privilegiato della comunicazione musicale e le dinamiche relazionali sono valori fondamentali. I capolavori del novecento sono qui visitati con lo stupore e l'ingenuità del fanciullo, coinvolgendo l'esperienza attiva del suonare, il piacere ludico dell'ascoltare, l'emozione e il fascino del nuovo, inaudito, inusuale. Una panoramica di pensieri, di esperienze e di problematiche musicali della contemporaneità per sviluppare una mentalità orale ricercando la dimensione del piacere anche nelle ardite complessità della musica del novecento. Proposte stimolanti in cui si incontrano percorsi di analisi, di ascolto, di rielaborazioni o invenzioni; percorsi esecutivi o giochi di composizione e improvvisazione, alla ricerca di nuova creatività e fantasia. Parte integrante del volume sono le rielaborazioni didattiche dell'autore di materiali audio delle opere citate, reperibili sul sito www.musicheria.net, utile supporto alle attività proposte. Un libro che si rivolge a musicisti, docenti di conservatorio, insegnanti della scuola primaria e secondaria, educatori ed animatori musicali. -
Migrazioni di parole. Percorsi narrativi di riconoscimento
I libri di Francine Rosenbaum offrono agli operatori che lavorano con le famiglie multiculturali un'elaborazione epistemologica sistemica ed etnopsicologica delle rappresentazioni della multiculturalità e del plurilinguismo nel quadro pedagogico e terapeutico. Proponendo spazi relazionali dove le sofferenze, le ambivalenze e le ricchezze inerenti alla transumanza culturale e linguistica possono emergere e aprire la strada a una rappresentazione strutturante dell'alterità, l'autrice è diventata una specialista delle turbe della comunicazione e della creazione di circolarità narrativa. Presentazione di Maria Grazia Soldati. Prefazione mdi Alfredo Ancora. -
Violenza e molestie sessuali nei luoghi di lavoro. Riflessioni a partire da un progetto di ricerca
Il tema della violenza e delle molestie sessuali nei luoghi di lavoro, di indubbia rilevanza sebbene meno di altri oggetto di analisi scientifica e non ancora pienamente assurto a ""questione sociale"""", diviene di forte interesse in una fase che vede il mondo del lavoro sottoposto a significativi cambiamenti. La complessità organizzativa, così come la crescente eterogeneità dei luoghi di lavoro, rappresentano un terreno favorevole al costituirsi di un """"sottobosco relazionale"""" dentro il quale si consolidano vecchie e nuove forme di asimmetria. Indagare la violenza e le molestie sessuali ci permette quindi di entrare nell'universo delle prassi concrete di lavoro, nelle dinamiche quotidiane, per studiare un aspetto particolarmente rilevante della qualità del lavoro e della vita lavorativa. Un aspetto che evidentemente non può essere confinato entro la relazione aggressore-aggredito, adottando una chiave interpretativa e operativa individualistica. Vanno chiamate in causa anche le specifiche caratterizzazioni che stanno assumendo i processi organizzativi e la nuova composizione sociale dei luoghi di lavoro. Il volume presenta l'esito di un percorso di ricerca che ha esplorato il tema della violenza e delle molestie sessuali nei luoghi di lavoro a partire dalle principali acquisizioni della letteratura di riferimento e da chiavi interpretative provenienti da più discipline, sviluppando un approfondimento sociologico di natura qualitativa e quantitativa, nel primo caso per mettere a fuoco le caratteristiche fondamentali del fenomeno, nel secondo per studiarne la percezione e le specifiche connotazioni. L'obiettivo dello studio è stato duplice, conoscitivo e operativo: indagare, ricostruire e interpretare le caratteristiche distintive del fenomeno e, nello stesso tempo, individuare elementi sui quali poter progettare strategie di intervento."" -
La storia che r(esiste). Approcci alla conservazione e valorizzazione dei ruderi
Il volume raccoglie riflessioni ideali e operative sul tema della rovina, nei suoi aspetti storico-culturali, di conservazione e valorizzazione. La rovina non è pura massa amorfa abbandonata ai margini della modernità, ma è materia sempre nuova, nella forma e nell'immagine, che, pur nella sua incompletezza, è detentrice di valori immortali, divenendo di volta in volta monito, insegnamento e ispirazione. I ruderi diventano così vere e proprie opere che, oltre a resistere, esistono autonomamente in una rinnovata essenza ed immagine. Il tema ha sedotto la scienza e la fantascienza, la fotografia, il cinema, la pittura, la letteratura e le molte altre arti che hanno prodotto infinite rappresentazioni estetiche, alimentando il fascino dell'incompiuto, del vetusto e del frammento, continuamente in tensione tra le forze della natura e quelle della struttura. È una storia che rimanda al tempo che scorre e al suo inesorabile processo di distruzione ma che, contemporaneamente, evoca in ogni istante l'immortalità della materia e del suo creatore. Dal punto di vista operativo, attraverso numerosi casi studio e applicazioni, il volume tratta il tema del rudere in riferimento ai reperti archeologici, all'architettura fortificata e all'archeologia industriale, con un inedito approfondimento sull'approccio alla conservazione delle opere ruderizzate nella cultura orientale. -
Teoria dell'ideologia
Aneliti di libertà, aspettative di esiti auspicati, soddisfazione di esigenze materiali e morali, volontà di ideare e progettare o semplice desiderio di quieto vivere si scontrano sempre e inevitabilmente con svariati condizionamenti sociali, che coartano il pensiero e l'azione. Ma, per di più, altri condizionamenti interiori incombono e determinano a loro volta, anche inconsciamente, le idee, le aspirazioni e le scelte del nostro pensare e del nostro agire. Ciò accade tanto per i singoli individui quanto per i gruppi sociali e per le intere comunità. Misurarsi col tema dell'ideologia significa prendere piena consapevolezza di questa realtà, coglierla alla radice e nel contempo acquisire la capacità di dominarne le manifestazioni e le dinamiche più evidenti. Molti anni di studio hanno permesso all'Autore di ricostruire le premesse, le strutture e le categorie costitutive dell'ideologia nella sua irriducibile incidenza sulla valutazione delle idee, dei fatti e dei comportamenti sociali. Ne è risultata una teoria completa sulla natura, sulle definizioni, sulle articolate e promiscue forme di manifestazione e sui criteri di controllo di quanto si è consueti denominare ""ideologia"""". Particolare attenzione è rivolta alle condizioni in evoluzione della contemporaneità e agli atteggiamenti psicologici che ne derivano."" -
Abitare e vivere nella società complessa. Azioni e nuove frontiere del welfare che cambia
Il testo propone una riflessione plurale sull'abitare e vivere nella società complessa, sollecitando il confronto tra modelli d'intervento sociale attivati in alcuni territori italiani, dei sistemi di governance, delle azioni di prevenzione e di coesione sociale, attraverso un approccio multidisciplinare che genera mix di pensiero e operatività. Uno sguardo rivolto oltre il disagio, alla ricerca di nuovi itinerari di contrasto alle disuguaglianze e orientato alla convivenza sociale, secondo una prospettiva che disegna storie e identità delle persone e che si avvale di un'esperienza di housing condominiale realizzata Mantova. Poiché il disagio nasce soprattutto dall'esclusione sociale ed economica, la risposta non si può ridurre alla sola offerta di soluzioni abitative: attraverso la collaborazione di una rete di soggetti diversificati, gli autori propongono una progettazione di welfare generativo, che veda la partecipazione proattiva degli abitanti ai processi di interazione e condivisione quotidiana per produrre relazioni e sistemi di convivenza sostenibili. In quest'ottica, amministrazioni locali, università, servizi abitativi territoriali, volontariato, operatori e associazioni del terzo settore promuovono riflessioni e azioni sinergiche per sostenere comunità più consapevoli e coese. Il volume, attraverso il dialogo tra riflessione accademica ed esperienze nel mondo dei servizi, vuole essere un utile strumento per professionisti dei servizi educativi, sociali e socio-sanitari, amministratori e operatori del terzo settore. -
L'illusione in una sostanza. Storie di vita e rappresentazioni di dipendenza
Il fenomeno globale dell’uso di sostanze psicoattive è caratterizzato da continue trasformazioni che riguardano non solo gli aspetti connessi alla criminalità, incrementati dal mercato in Rete, ma anche dai molti contributi delle neuroscienze, che evidenziano come l’assunzione di sostanze possa provocare rilevanti disturbi di salute, anche di natura psichiatrica. In ambito sociale, educativo e riabilitativo sorgono crescenti interrogativi circa il grado di consapevolezza che preadolescenti e adolescenti acquisiscono in merito agli effetti delle droghe sul cervello e alla loro capacità di modellare il comportamento umano. Per indagare la rappresentazione sociale del fenomeno droga si è inoltre deciso di analizzare l’influenza esercitata sulle nuove generazioni dall’incontrollabile diffusione di canzoni i cui testi inneggiano all’uso e all’abuso di sostanze. In tal senso, si segnalano innovative proposte socio-educative, che provengono da adolescenti supportati e guidati da professionisti, i quali utilizzano i ritmi musicali attuali per veicolare messaggi di dissuasione nei confronti di ogni forma di dipendenza, affermando che la droga non solo è un’illusione, ma che comporta anche gravi danni per la salute, sovente irreversibili. Il volume si conclude con la presentazione di storie di vita di ospiti di comunità, in cui sistemi di significati e stili di azione del singolo si intrecciano con vincoli e risorse sociali che intersecano le traiettorie di vita dei soggetti coinvolti. I nodi cruciali del passaggio dalle droghe leggere alle droghe pesanti o i problemi legati alla sfera emotiva e di salute dovuti all’abuso di droghe vengono ricostruiti attraverso un approccio biografico interpretativo. Viene quindi proposto un dettagliato repertorio gergale della dipendenza, raccolto durante gli incontri con gli ospiti stessi e rilevante per la ricostruzione dei vari percorsi di devianza caratterizzati, nella maggior parte dei casi, dal non detto, elemento su cui, in un’ottica di prevenzione, deve agire un’efficace progettualità socio-educativa. -
SOS Appennino. Indagine socio-territoriale in un'area interna reatina
Il volume è per molti aspetti la continuazione di ""Per una rinascita delle aree interne. Una ricerca nell'Appennino Bolognese"""" (FrancoAngeli 2017). La premessa è identica: territori considerati problematici per varie ragioni (spopolamento, invecchiamento della popolazione, mancanza di opportunità lavorative) possono rappresentare un importante driver di sviluppo per il nostro Paese. Occorre però entrare in contatto con le comunità locali, stimolando la creazione di nuove relazioni e strategie per generare attività socio-economiche sostenibili e nuove organizzazioni dei servizi di base. Il territorio reatino, come molte aree interne italiane, deve fare i conti con la migrazione delle forze giovani più istruite e propositive. Questo avviene in una zona già afflitta da storici problemi di viabilità, nonché da una gestione ordinaria del territorio inevitabilmente complicata: l'area di studio, che coincide con la VI Comunità Montana del Velino, ha una popolazione di circa 10.000 residenti su oltre 720 kmq. Se poi ricordiamo il dramma del sisma del 2016-2017, il quadro non può che farsi ancora più critico. Il provocatorio titolo rimanda a un lavoro di ricostruzione della storia socio-economica di quel territorio, integrata con l'attenzione ai movimenti di popolazione e ai tentativi di sviluppo locale messi in atto. Ne emerge un'area con una forte identità montana e rurale e un passato di povertà, in cui l'industrializzazione ha rappresentato per molti un possibile riscatto ma si è rivelata spesso illusoria o effimera. Attraverso interviste in profondità a imprenditori locali, però, alle criticità si associa più di una speranza che l'Sos venga raccolto: da persone e realtà capaci di produrre, innovare e fare rete con gli altri."" -
Le ragazze sono cambiate. Le nuove adolescenti nel mondo reale e virtuale
Le ragazze di oggi sognano ancora il principe azzurro? Che ruolo hanno il gruppo dei pari e il web nell'affrontare i compiti evolutivi? Come si fa a crescere quando i limiti sono così sfuocati in seguito alla caduta del patriarcato? E perché le ragazze rimandano così a lungo il loro desiderio generativo? Queste sono alcune delle domande a cui il libro cerca di dare risposte o spunti di riflessione. Le ragazze oggi diventano donne attraverso percorsi diversi da quelli tracciati dalle loro mamme e dalle loro nonne. Seguendo queste impronte, gli autori - terapeuti del Consultorio Gratuito del Minotauro - ci propongono alcune riflessioni nate dal confronto con le adolescenti incontrate durante gli anni di attività clinica del Servizio. Dai racconti di digiuni, tagli e di altri importanti attacchi alla nascente corporeità pubere femminile è infatti nato il bisogno di capire cosa stia succedendo fuori dalla stanza della terapia, ovvero in che modo i cambiamenti avvenuti a livello familiare e sociale influenzino la costruzione della loro identità femminile. Il testo vuole essere un utile strumento per i terapeuti ma anche per tutte le altre figure - genitori, insegnanti, operatori - che si confrontano quotidianamente con le nuove adolescenti. Postfazione di Davide Comazzi. -
Investimento sociale e welfare society. La morfogenesi della Croce Rossa Italiana
La sociologia del welfare è, per sua natura, fortemente connotata da un approccio interdisciplinare. L'analisi delle politiche, degli apparati e delle organizzazioni che producono benessere per i cittadini non può prescindere da una forte integrazione con l'economia, la politologia e la storia. Con questa impostazione, da oltre mezzo secolo i sociologi del welfare analizzano e interpretano le politiche sociali del passato e del presente, elaborando modelli idealtipici per comprendere logiche e funzionamento dei welfare states esistenti nei vari Paesi, e tracciano strategie innovative verso il futuro per superare le sfide prodotte dai mutamenti della società. Nel contesto attuale, ricco di nuovi problemi e opportunità per la classe politica, e di stimoli per la comunità scientifica, si inserisce il caso concreto della Croce Rossa, un'organizzazione umanitaria laica esistente da oltre 150 anni e presente in 190 Paesi attraverso le proprie Società Nazionali. La sua nascita si intreccia con quella del moderno welfare state, e oggi è parte del sistema di welfare di numerosi Paesi, in forme e con ruoli di volta in volta diversi. La Croce Rossa Italiana (CRI), in particolare, ha avuto a lungo un rapporto molto stretto con lo Stato, anche a causa del suo status più che decennale di ente pubblico. Tuttavia recentemente una nuova regolazione normativa, avviata nel 2012 e conclusa con la cosiddetta ""riforma del Terzo Settore"""" (2016-17), ha attribuito alla CRI, a pieno titolo, lo stato giuridico di Ente di Terzo Settore (ETS). Il presente lavoro costituisce uno studio di caso sociologico avente come oggetto la CRI, non soltanto per ricostruirne la morfogenesi in quanto ETS, ma soprattutto per identificarne i punti di forza e di debolezza, nonché le opportunità e le minacce che dovrà affrontare nel prossimo futuro. Dalle più tradizionali attività di soccorso nelle emergenze nazionali e internazionali, a un sempre più marcato impegno assistenziale, fino a una embrionale partecipazione alle politiche di investimento sociale, la CRI emerge oggi come una realtà di primo piano nella welfare society."" -
Manuale di architettura d'interni. Vol. 1: abitazione, L'.
L'architettura d'interni è l'ambito disciplinare che si occupa dell'organizzazione di spazi chiusi allo scopo di creare ambienti nei quali vivere con la massima soddisfazione in rapporto alla propria cultura, alle proprie esigenze e possibilità. Questa nuova edizione del volume dedicato all'abitazione analizza il tema suddividendolo in entità primarie e facendo ricorso a testi e disegni, a china, molto semplici e chiari. Si tratta di uno strumento che, procedendo per metodo sintetico, si rivolge a un numero di lettori quanto più ampio possibile. L'argomento riguarda tutti i soggetti coinvolti nel processo di costruzione, ristrutturazione e arredo di un'abitazione: giovani professionisti, imprenditori e studenti. Ma forse intende soprattutto rivolgersi a chiunque voglia seguire con curiosità e cognizione di causa la progettazione della propria casa e che non è a conoscenza delle molteplici implicazioni che questo processo comporta (e dell'imprescindibilità che venga predisposto correttamente). Il volume si delinea quindi come una guida - da leggere, consultare e tenere a portata di mano - che contiene in breve le informazioni utili, le nozioni fondamentali, l'insieme di dati correlati tra loro con cui l'architettura d'interni prende forma e vuole rendere evidente come la concezione progettuale appropriatamente impostata si componga di elementi che costituiscono un insieme nel quale tutti i dettagli devono coordinarsi per conseguire un'unità coerente che manifesti un'idea di architettura. -
Che cosa fanno gli oggetti? Una ricerca pedagogica sulla materialità in atto in una scuola steineriana
Per parlare di scuola in modo non retorico o ideologico è necessario assumere un nuovo sguardo capace di cogliere ciò che concretamente e quotidianamente mette in scena il ""fare scuola"""". Accanto ai soggetti che la abitano - professori, alunni, genitori, educatori ecc. - a co-costruire le pratiche scolastiche sono infatti le miriadi di combinazioni e intrecci tra elementi simbolici, concreti e materiali: la disposizione degli spazi, la suddivisione dei tempi, i rituali, i discorsi e i linguaggi, le coreografie dei corpi, i materiali e gli oggetti. Una materialità """"vibrante"""", non più scindibile da una lettura pedagogica dell'evento educativo. Gli oggetti infatti, da sempre considerati elementi inerti di cui l'uomo si serve a proprio piacimento e per i propri fini, sovente tralasciati sullo sfondo e poco considerati dai teorici e dai pratici di formazione, rivelano la propria capacità di produrre differenze, di fare e di """"farci fare"""", a prescindere dalla consapevolezza di coloro che li progettano o li utilizzano. Ancorandosi ad essi è possibile ricostruire le reti semiotiche e materiali che creano e di cui sono parte. In tale direzione si è mossa l'esperienza di ricerca che, rifacendosi ad un approccio sociomateriale, non human-centred, a un insieme di sensibilità teorico-metodologiche sviluppatesi soprattutto internazionalmente negli educational studies e, tra queste, in particolare all'actor network-theory, ha messo in luce come in una scuola steineriana del Nord Italia elementi umani e non-umani si connettano tra loro dando vita quotidianamente a specifiche procedure, prassi e significati, a ciò che chiamiamo """"scuola"""". Il volume oltre a essere un'occasione per riflettere su """"cosa fanno gli oggetti"""", come partecipano nel quotidiano della scuola, mostra come questo genere di attenzioni si riveli """"utile"""" in ottica specificamente pedagogica per i teorici e i pratici di educazione in ambito scolastico ed extrascolastico.""