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Una storia, tante storie. Studi di storia internazionale
Nella cornice del Convegno nazionale della Società italiana di storia internazionale (Sisi), studiosi provenienti dai principali Atenei italiani si riuniscono annualmente per riflettere sull'andamento della ricerca, per confrontarsi sui suoi esiti e per immaginare futuri sviluppi. Le relazioni confluite in questa raccolta sono il risultato del convegno ospitato nel giugno 2018 dal Dipartimento di Studi internazionali, giuridici e storico-politici dell'Università degli Studi di Milano e costituiscono una fotografia piuttosto fedele delle molteplici sfaccettature che la Storia internazionale ha assunto nell'accademia italiana, della vastità dei temi al centro dell'interesse della comunità scientifica che si riconosce nella Sisi e delle metodologie che contraddistinguono le diverse branche riunite nella stessa società. -
La persona come categoria bioetica. Prospettive umanistiche
Categoria centrale anzitutto nel discorso filosofico, per le sue implicazioni antropologiche, etiche, ontologiche, metafisiche, la persona è un prisma capace di raccogliere e rifrangere in modo pregnante, in senso normativo prima che descrittivo, molteplici dimensioni della condizione umana. Ciò ne fa un nodo fondamentale anche dell'odierno dibattito bioetico e biogiuridico. Questo volume esplora alcune valenze della nozione di persona attraverso una serie di saggi che la accostano da prospettive differenti (storica, letteraria, filosofica, giuridica, sociologica, economica) ma che rinviano ad una comune matrice umanistica e condividono una specifica attenzione ai profili bioetici. Il discorso si sviluppa intorno a tre nuclei principali: l'analisi di alcune fonti classiche sull'idea di persona; la persona come sfida per la riflessione filosofica; il ruolo della persona nelle istituzioni contemporanee, con particolare riferimento al diritto e al dibattito economico. La persona affiora da queste pagine in tutta la sua complessità: come un nomen dignitatis ancora capace di designare il valore intrinseco dell'essere umano, ma anche la sua fragilità e la sua domanda incessante di protezione. Gli autori fanno parte del Centro Universitario di Bioetica (UCB) dell'Università degli Studi di Parma o hanno collaborato ad alcune specifiche iniziative promosse dal Centro. -
#Agilità. La sfida alla complessità dei nuovi business
Può l'agilità cambiare il destino di un'azienda? A dispetto di ciò che molti credono, il futuro del business non è legato alla capacità di digitalizzare i propri processi, ma all'abilità di capire come le tecnologie digitali influenzano i comportamenti e consentono di intercettare nuove opportunità. Un approccio ben lontano da quello radicato in gran parte delle aziende. L'agilità di cui si parla in questo libro non ha a che vedere con metodologie e processi. Piuttosto, con la possibilità di fare scelte strategiche migliori in un momento storico in cui gli approcci del passato non funzionano più. L'agilità è un cambio di paradigma che interessa il modo di gestire un'azienda, il modo di organizzarsi, il modo di scoprire nuove opportunità di business attraverso un dialogo continuo con i clienti. Cambia le regole del gioco, passando dal progetto alla missione, dal piano alla roadmap, dalla delivery al risultato, dal ruolo al compito, dall'efficienza all'efficacia, dalla destinazione alla direzione. Attraverso una ricca raccolta di storie e testimonianze delle aziende più innovative e di successo nel panorama italiano e mondiale, questo libro è un aiuto efficace e concreto per imprenditori, professionisti e manager a percorrere con successo la strada del cambiamento che la rivoluzione digitale impone a chiunque voglia tenerne il passo e coglierne le opportunità. Prefazione di Alessandro Donadio e postfazione di Luca Solari. -
La paura dello straniero. La percezione del fenomeno migratorio tra pregiudizi e stereotipi
È una questione senza tempo quella dell’immigrazione: da sempre l’uomo si è spostato alla ricerca di un migliore tenore di vita, cercando nel mondo posti sicuri da ribattezzare “casa”. Oggi la migrazione ha assunto un significato nuovo ed evoca, il più delle volte, un’immagine di pericolo e morte, complice la narrazione dei mezzi di comunicazione che quotidianamente informano sulle conseguenze della fuga clandestina di uomini e donne da Paesi che vivono situazioni di forte criticità. Le immagini dei barconi in avaria e dei passeggeri che si dimenano tra le onde si alternano a quelle dei migranti accusati di crimini in ogni giornale e programma televisivo nazionale. L’esposizione prolungata a un racconto di questo genere ha portato a considerare solo le negatività di un fenomeno che è sempre esistito e che di nuovo, a distanza di tempo, coinvolge l’Italia in modo significativo. Attraverso l’analisi di fattori culturali e psicopatologici propri di alcune popolazioni, il libro si propone di indagare l’estensione di questo condizionamento e di verificare il potere dell’esperienza personale quale garanzia contro il pregiudizio e la paura a priori. Prefazione di Giovambattista Presti. -
La relazione di cura. Difficoltà e crisi del rapporto medico-paziente
La relazione terapeutica può essere intesa secondo due accezioni molto differenti fra loro. È possibile pensare al rapporto fra il medico e il suo paziente come a un contesto, al cui interno vengono praticati interventi curativi; oppure questa relazione può essere ritenuta, in sé stessa e in quanto tale, anche come uno strumento terapeutico. Se si vuole ricorrere a una metafora derivata dal teatro, nella prima visione la relazione è vista, e utilizzata, come scena; nella seconda visione la relazione è invece la parte centrale della rappresentazione. La relazione terapeutica come sfondo degli atti di cura appartiene più tipicamente al campo della medicina del corpo. Tuttavia chi si ammala affida al medico non solo la propria malattia, il proprio corpo, la speranza di guarire, ma anche la sua crisi esistenziale dovuta all'essere in situazione di fragilità. Prima di essere curato, il paziente ha bisogno di essere rassicurato, pur non chiedendolo esplicitamente perché il più delle volte non ne è pienamente consapevole. Come confermano molti studi, la terapia, così come gli effetti dei farmaci, risente, in positivo o in negativo, della qualità di questa relazione in quanto il rapporto medico-paziente costituisce il fondamento della cura. Questo libro - rivolto ai medici, a chi si prepara per diventarlo, ma anche chi ha la responsabilità di formare le nuove generazioni di professionisti - si propone di fornire un contributo alla lettura delle difficoltà e della profonda crisi che a partire dagli anni '60 del secolo scorso ha iniziato a interessare il rapporto medico-paziente. Nell'evidenziarne le cause principali, indica anche possibili correttivi per affrontarle. -
Reinventare il lavoro. Un approccio in 4 fasi per applicare l'automazione nelle organizzazioni
Quando si parla di automazione, spesso si intende la mera “sostituzione” di posizioni ricoperte da esserirnumani con lavoro svolto da macchine. Ma la grande intuizione di Jesuthasan e Boudreau è un’altra: perrnintrodurre l’automazione in modo efficace, e superare questa visione semplicistica, occorre scomporre lern“job positions”, osservare i compiti e le prestazioni di ognuna e lì vedere che cosa possa essere automatizzato,rnripensando quindi il lavoro nel suo complesso.rnImplementare l’automazione all’interno di un’organizzazione significa, quindi, non sostituire o spostarernpersone, ma riesaminare il lavoro per mettere in luce come è strutturato e come potrebbe essere riconfiguratorne gestito.rnIn questo libro, gli autori, specialisti di organizzazione aziendale e risorse umane, mostrano come nei casirnpiù brillanti si stiano ottimizzando delle combinazioni di lavoro umano e automazione che non solo sonornpiù efficienti, ma generano rendimenti più elevati, tramite un aumento delle prestazioni; propongonornquindi un approccio originale e sistematico che prevede quattro fasi successive –decostruire, ottimizzare,rnautomatizzare e riconfigurare – per consentire ai leader di reinventare la distribuzione del lavoro fra lerndiverse posizioni e creare combinazioni uomo-macchina ottimali. -
Storie iconiche. Come raccontare il vostro brand per convincere e ispirare
Il guru del branding David Aaker si sofferma con questo suo ultimo libro sul potere delle storie: storie appassionanti, autentiche e coinvolgenti che possono veramente rivoluzionare la comunicazione aziendale esterna e interna. Le storie di questo tipo, le storie iconiche, sono decisamente più efficaci dei meri ""dati"""" nell'assolvere il difficile compito di carpire l'attenzione del pubblico, infondere energia al brand, convincere, emozionare e ispirare le persone, dentro e fuori l'azienda. Anche nel digitale, campo d'azione ormai imprescindibile per un brand, occorre offrire dei contenuti - e i contenuti sono fatti di storie. Corredando la sua analisi con moltissimi esempi, questo testo spiega anche molto concretamente come trovare, valutare, perfezionare e utilizzare grandi storie per costruire brand, rafforzare le relazioni con i clienti e stimolare i dipendenti."" -
Psiconcologia innovativa per giovani donne con cancro al seno
Avere una diagnosi di cancro al seno è un momento difficile da affrontare nella vita di una donna, a prescindere dall'età. Ciascuna vive questa esperienza in modo diverso e nel modo che meglio sente per sé. Ancor di più se la diagnosi arriva nella fase della vita dove ancora tutto è da costruire, figli piccoli da accudire, paure da gestire, relazioni di coppia da vivere appieno. La ricerca scientifica e la pratica clinica sono fortemente protese a supportare psicologicamente le pazienti, proponendo soluzioni che siano il più possibile aderenti alle aspettative e ai bisogni individuali di ciascuna di esse, bisogni che riguardano la persona nella sua totalità, come anche il suo contesto affettivo. Il presente volume riassume, nella loro complessità, i percorsi integrati di psiconcologia nei diversi momenti del decorso clinico: diagnosi, trattamento e post-trattamento. L'obiettivo è descrivere la psiconcologia innovativa nell'oncologia senologica, orientata a supportare le donne in un percorso fatto di vittorie e di sconfitte, di controlli continui, costanti e prolungati, terapie intense e trattamenti che condizionano la quotidianità. La prospettiva che viene descritta è dunque quella dell'intreccio tra un sistema di cura innovativo e la qualità della vita della donna coinvolta. -
Sogni, progetti e desideri. Il gene «Copan»
La storia di Copan è un caso a sé: nata nel 1979 come una piccola azienda familiare, è cresciuta nei suoi primi quarant'anni attraverso un percorso che, in realtà, racconta storie nella storia. Con la speranza di poter offrire spunti di riflessione per chi voglia farsi carico di scelte imprenditoriali, il libro cerca di spiegare un modo diverso di fare impresa, anche grazie ad approcci, logiche, strumenti che, nel tempo, hanno dato modo a Copan di evolversi e di agire su quelle leve su cui tre leader e molti coprotagonisti hanno saputo operare nel tempo. -
La santa anoressia è nervosa? La mistica del digiuno nella Pisa medievale. Bona, Ubaldesca, Gherardesca
È opportuno continuare a inseguire una presunta continuità fra le privazioni alimentari attuate dalle mistiche del medioevo e dalle anoressiche dei nostri giorni? Possiamo confidare in una scoperta di laboratorio che individui il trait d'union (genetico?) fra Santa Caterina da Siena e le adepte digitali della dea Ana? La questione, posta originariamente dai pionieristici studi di Rudolph Bell (1985), è tuttora dibattuta nella comunità scientifica e nei media. Dopo una disamina del digiuno nella tradizione cristiana, il libro si sofferma sugli orientamenti teorici che riconoscono, o meno, l'equivalenza clinica (e nosografica) tra i due fenomeni, sostenendo l'adozione di un approccio multidisciplinare. L'indagine prosegue focalizzandosi sulle pratiche ascetiche di tre mistiche pisane di età comunale, Bona, Ubaldesca e Gherardesca, rintracciandone i riferimenti nelle fonti documentali e ricercandone i parallelismi con le caratteristiche cliniche e psicosociali dell'anoressia nervosa. -
Procurement 4.0 e trasformazione digitale. Come soddisfare i clienti interni ed esterni con un procurement agile e integrato con l'approccio del pensiero snello
Il modello Industria 4.0 si sta sempre più diffondendo e molteplici sono i benefici che comporta sia in termini di competitività sia dal punto di vista fiscale e di incentivi. Come coniugare il procurement con tale modello e massimizzarne dunque i vantaggi? Frutto della pratica accademica e di consulenza dell'autore, questo testo si rivolge ai responsabili aziendali delle funzioni acquisti, produzione, value chain e logistica che vi potranno trovare metodi, tecniche e best practice per migliorare la gestione delle organizzazioni in cui operano, siano esse private o pubbliche, soprattutto se in procinto di inserirsi o già inserite nello schema dell'Industria 4.0. Il mix delle due esperienze dell'autore rende il testo un manuale fondamentale nella pratica delle organizzazioni ma anche con una base teorica e modellistica fondamentale per garantire il successo nell'applicazione dei metodi e delle tecniche presentate. Lo schema del libro si basa su una visione integrata di quelle che sono definite come le quattro ""P"""" del procurement: Processi, Piattaforme, Persone e Partner. Il problema è quindi affrontato con una visione olistica ed integrata, come ben si addice alla practice dell'Industria 4.0. Al tempo stesso, si presenta un modello del Procurement 4.0 basato sulle sei """"C"""": Cibernetica, Comunicazione, Controllo, Collaborazione, Connessione e Comprensione. Ma altre due sono le """"C"""" importanti. Il Coordinamento, che richiede una forte governance del Procurement 4.0 e, allo stesso tempo, l'essere """"Compagni"""", cioè la fiducia reciproca: entrambi sono la base per il successo di questa iniziativa."" -
L' attore extraordinario
Cosa rende davvero grande un attore? E come si può diventarlo? In che modo è possibile crescere e migliorare? Attingendo alla sua trentennale esperienza di insegnamento, Ken Rea individua le sette qualità chiave che i più grandi attori hanno in comune e accompagna con passione il lettore in un percorso di crescita per imparare a condividere la propria storia in modo aperto e generoso, raggiungendo quell'istante in cui sarà libero dalla tensione, dalla considerazione di sé e completamente immerso ""nel momento"""". Presente. Ed extraordinario. Tra aneddoti, storie e racconti di grandi attori come Ewan Mc-Gregor, Jude Law, Judi Dench e Al Pacino, """"L'attore extraordinario"""" offre tecniche da mettere immediatamente in pratica nella sala prove, in classe o in preparazione privata, suggerendo strategie per porre le basi di una carriera longeva. Prefazione di Damian Lewis."" -
William James e Milton Erickson. La cura della coscienza umana
Dan Short, noto esperto del mondo ericksoniano, con questo volume apre nuovi orizzonti e rivela le probabili fonti di ispirazione che soggiacciono alle sorprendenti intuizioni cliniche di Milton H. Erickson. L'indagine innovativa si dispiega attraverso l'attento studio di una figura altrettanto leggendaria, il padre della psicologia americana, William James. Come il lettore potrà via via scoprire, capire James conduce ad una comprensione notevolmente maggiore del brillante lavoro clinico di Erickson. Per citare alcuni esempi, la psicologia del funzionalismo di James, la sua teoria della neuroplasticità e la sua filosofia del pragmatismo si rivelano molto prossimi all'approccio di Erickson all'utilizzazione, agli interventi permissivi e alla terapia esperienziale. I costrutti teorici affrontati assumono chiarezza attraverso i numerosi esempi concreti e una contestualizzazione storica che traccia lo sviluppo della psicologia del profondo e dell'ipnosi, anche attraverso riferimenti ad altre figure innovative quali James Braid, Pierre Janet, Morton Prince e Sigmund Freud. Il risultato conclusivo è una raccolta più unica che rara di saggezza clinica e di lezioni di vita, che fanno dell'opera una risorsa preziosa sia per gli operatori della salute mentale sia per gli studenti di psicologia. -
Philophobia e philoterapia. Paura di amare
Dalla philophobia, più comunemente conosciuta come ""paura delle relazioni amorose"""", nasce la philoterapia, o """"terapia dell'amore e dei legami affettivi"""": un nuovo metodo terapeutico che si basa sulle teorie dell'attaccamento e delle relazioni oggettuali e che utilizza come modello di riferimento quello psicoanalitico. Allo stesso modo propone un tipo di lavoro terapeutico attraverso una trasformazione del funzionamento psichico del paziente, portandolo ad attivare le risorse necessarie al cambiamento, anche nella sfera emotiva. Un libro che nasce dalla richiesta sempre più frequente, da parte di adulti e adolescenti, di poter gestire al meglio le relazioni sociali e le dinamiche del cuore. Uno spunto di riflessione sulla vita, sullo scorrere del tempo, sul rapporto amoroso, che si rivolge a psicologi, medici e psicoterapeuti ma anche a persone che non necessariamente sono professionisti del settore. Un saggio che porta inevitabilmente a una maggiore comprensione di noi stessi e degli altri nonché a riconoscere meglio l'amore del nostro tempo, in tutte le sue forme e le sue dinamiche sessuali, regalandoci così non solo l'elisir della giovinezza, ma anche quello della felicità."" -
La consulenza per gli investitori privati. Normativa, strumenti, metodi e ruoli
La crisi finanziaria che ha colpito banche e imprese di investimento, i comportamenti scorretti di alcuni amministratori e le pratiche di misselling nella distribuzione di prodotti finanziari e assicurativi hanno portato alla nascita di una nuova regolamentazione, declinata dai principi normativi della c.d. MiFID II. Intermediari e investitori devono adeguarsi ai cambiamenti nella normativa, alle innovazioni tecnologiche e a un'offerta di strumenti e servizi di investimento sempre più ampia e complessa. La consulenza finanziaria è un'attività professionale molto delicata, soggetta ad autorizzazione e a specifiche norme di comportamento; secondo la Consob il suo sviluppo costituisce un complemento indispensabile per potenziare l'efficacia delle norme a tutela dell'investitore privato e per il contenimento degli errori comportamentali più diffusi. Gli scenari di riferimento per la prestazione del servizio di consulenza possono essere molteplici in base al modello di servizio adottato; questo volume offre una visione organica di strumenti e metodi della consulenza, descrivendo compiti e responsabilità del consulente e affrontando alcuni aspetti connessi alle scelte di investimento dei risparmiatori. Un manuale pratico e completo, che si rivolge agli operatori del mondo bancario e finanziario e a tutti coloro che intendono approfondire le tematiche della consulenza e del risparmio gestito. -
Le infermiere volontarie e la Grande Guerra
La nascita ufficiale del Corpo Infermiere Volontarie risale al dicembre del 1908, ma già nel 1906 Sita Meyer Camperio aveva fondato la prima ""scuola"""" infermiere a Milano e nel 1907 alcuni corsi sperimentali erano stati istituiti a Firenze e in altre città italiane. Con la Prima Guerra Mondiale la Croce Rossa entra in azione in forze, per la prima volta, a fianco della Sanità Militare Italiana: sono mobilitate anche le Infermiere Volontarie, guidate dall'Ispettrice Generale S.A.R. Elena di Francia Duchessa d'Aosta. Nella ricorrenza del centenario dalla Prima Guerra Mondiale, il Prof. Paolo Vanni con i suoi collaboratori - docenti universitari, studiosi e appassionati della materia - è riuscito a riportare alla luce l'attività di queste donne che a vario titolo e in diverso modo si sono rese protagoniste, con abnegazione e slancio, prestando la loro opera umanitaria. In trentadue persero la vita nell'adempimento del loro dovere. Il volume raccoglie documentazione importante e inedita - in parte proveniente dal Fondo Librario e Archivistico Aosta conservato alla Biblioteca Nazionale di Napoli, in parte dall'Archivio dell'Ufficio Storico dello SME a Roma - messa a disposizione della comunità scientifica e di tutti gli interessati a questo periodo della storia italiana."" -
La violenza spettacolarizzata. Il crimine e l'impatto psicologico della comunicazione
Negli ultimi anni sta prendendo progressivamente piede, tra gli organi di informazione, una nuova forma di narrazione degli eventi criminali (violenza sessuale, stalking, maltrattamento, femminicidio, ecc.): gli eventi sono raccontati dai mass media con modi e finalità spettacolari con l’intento di suscitare nello spettatorelettore forti emozioni, soprattutto paura. Il linguaggio utilizzato e la presentazione ripetuta di questi contenuti creano un clima di allarmismo portando lo spettatorelettore a una percezione di rischio di pericolo maggiore rispetto a quello reale. All’interno del processo di comunicazione si colloca la modalità con cui lo spettatore-lettore percepisce il crimine: in tal senso, la sensazione del pericolo è un processo cognitivo che orienta i comportamenti delle persone di fronte a decisioni che coinvolgono rischi potenziali. Questa percezione coinvolge diverse dimensioni sul piano delle conseguenze immediate e future, oltre ad avere forti implicazioni sul piano del reale e razionale quanto su quello emozionale e soggettivo. Parlare di violenza attraverso i mass media presuppone anche il rischio della connessione causale fra la violenza sociale rappresentata e la violenza che realmente esiste nella nostra società: la violenza si insinua nella quotidianità creando, a volte, mostri e sospetti. Intercettando il dolore della vittima e la malvagità del criminale, i mass media con il loro linguaggio reinterpretano la violenza caricandola di un livello emotivo volto a creare allarmismo nel contesto sociale. Il libro nasce come testo universitario ma si rivolge anche a molteplici professionisti - psicologi, psicoterapeuti, criminologi, esperti della comunicazione - con lo scopo di introdurli allo studio dei complessi rapporti tra crimine e impatto psicologico della comunicazione, nonché offrire spunti per acquisire strumenti critici sui meccanismi correlati all’atto di violenza e sul loro significato sociale. -
Figli di papà. Appunti e storie per costruire l'eternità dell'azienda di famiglia
Come si educa all'imprenditorialità? Come si entra in azienda? Come si conquista la leadership necessaria a proseguire e sviluppare l'attività di famiglia? Figli di papà intende rispondere a tutte queste domande, con un occhio rivolto agli imprenditori di oggi e a quelli di domani. A una rigorosa descrizione del risultato di anni di ricerca, vengono affiancati i casi di alcune note aziende famigliari italiane: Banca Mediolanum, Saclà, Erg, Lavazza, Miroglio, Molteni, Geox e Diadora, Banca Sella. Per i figli che ricevono in dote un'azienda c'è una dose supplementare di oneri oltre che di onori. A loro, questo libro offre una guida nel percorso di maturazione della grande decisione che prima o poi dovranno prendere: se e come entrare nell'azienda di famiglia. Agli imprenditori che guardano saggiamente avanti offre alcuni spunti per preparare al meglio le prossime generazioni, fondendo ciò che emerge dalla ricerca accademica con gli esempi concreti di alcune note aziende familiari italiane. Le successioni di successo, però, hanno molto da insegnare a tutti: ogni famiglia, in fondo, è un'impresa. Nel dettaglio, gli autori sviluppano un percorso che parte dall'educazione imprenditoriale per arrivare alla capacità di assorbire ed esercitare l'Essenza Imprenditoriale della propria famiglia. A una rigorosa descrizione dei risultati di anni di ricerca accademica, vengono inoltre affiancati i casi di alcuni successori: Massimo Doris (Banca Mediolanum), Chiara Ercole (Saclà), Alessandro Garrone (Erg), Beniamino Gavio (Astm-Sias), Giuseppe Miroglio (Miroglio), Giulia Molteni (Molteni), Enrico Moretti Polegato (Geox e Diadora), Pietro Sella (Banca Sella). -
Cultura della responsabilità e sviluppo locale. La società globale e le comunità responsabili del turismo e del cibo
La globalizzazione mette in crisi tutti i tipi di comunità ma spinge, al contempo, ognuno di noi a una crescente assunzione di responsabilità verso ciò che è comune, favorendo nuove forme di legame sociale e di collaborazione spesso ""localizzata"""". Si tratta di una razionalità del quotidiano direttamente legata al territorio, il quale è fatto oggetto di una riappropriazione simbolica e materiale che si manifesta in forme collettive innovative e non immediatamente riconducibili ad un mero protezionismo localistico, bensì a percorsi autonomi basati su circuiti sociali virtuosi di responsabilità condivisa, atti alla rielaborazione di uno sviluppo possibile. Il libro è dedicato, in particolare, alle comunità raccolte intorno alle culture responsabili del turismo e del cibo e cerca di mettere in luce come le loro pratiche alternative rappresentino l'orizzonte responsabile della capacità collaborativa degli individui e delle comunità nella tarda-modernità."" -
«Imitazione di ragionamento». Saggi sulla forma dialogica dal Quattro al Novecento
All'altezza del 1585 Torquato Tasso elabora nel suo Dell'arte del dialogo una sorta di descrizione consuntiva: un bilancio ragionato su una fortunata pratica letteraria che vive, proprio nel XVI secolo, il momento di massima fioritura. L'autore della Liberata riflette sui nodi cruciali del 'ragionare', collocando la forma nello scaffale dei 'generi alti' della nostra tradizione. Il dialogo è in sostanza, per Tasso, «imitazione di ragionamento». È ovviamente una linea che non esaurisce le possibili strade che il dialogo può percorrere, ma che appare forse tra le più lungamente feconde e attraversate. Su tali questioni si soffermano le ricerche, qui raccolte. Esse sono legate a un più ampio progetto, che coinvolge studiosi di diverse sedi accademiche italiane ed europee. Siamo di fronte a quindici case studies, a voler utilizzare il lessico delle scienze sociali, che - interagendo tra di loro - hanno l'ambizione di divenire occasione per una più generale riflessione sulla pratica del 'ragionamento' dal Quattro al Novecento.