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Comunicazione ed enigma della relazione
All'interno del tessuto sociale si stabiliscono rapporti che possono essere d'incontro o di sospetto, di solidarietà o d'indifferenza, di potere o corresponsabilità e tutti sono attraversati dalla comunicazione. L'universo simbolico e quello comunicativo che influiscono sulle nostre scelte, sulla nostra visione dell'altro, sul nostro agire nella storia, passano attraverso i mass media o le nuove tecnologie dell'informazione, ma anche attraverso scenari e pratiche quotidiane in una grande varietà di contesti. Spesso sembra che quelle relazioni dipendano in tutto e per tutto da noi e non di rado si ha l'impressione che siamo invece noi a dipendere da quell'universo simbolico e da quei processi comunicativi. Alla luce dei fenomeni sociali più recenti e del dibattito contemporaneo sulla comunicazione, questo libro vuole dunque rispondere a due grandi obiettivi: l'approfondimento del rapporto tra comunicazione e relazione sociale e la rilevazione di quegli elementi che si potrebbero considerare originali nel pensiero del sociologo Pierpaolo Donati, in quanto aprono nuove piste per ripensare l'agire comunicativo. Capire - ad esempio - la comunicazione come una relazione complessa che vede in rapporto i soggetti, la natura e le strutture sociali; evidenziare il peso della riflessività nei soggetti della comunicazione e il suo ruolo nei processi di morfogenesi del tessuto sociale, rilevare come lo sguardo relazionale offra elementi per sviluppare narrative in grado di porsi come alternativa a quelle dialettiche e polari che dominano lo scenario comunicativo attuale; misurare la qualità della comunicazione non solo per i suoi effetti o per l'impatto, quanto per la sua capacità di produrre beni relazionali; approfondire quell'agire comunicativo che si può chiamare generativo. Il volume contiene proposte ardite poiché penetra in un territorio di frontiera che, intorno alla categoria di relazione, vede in dialogo comunicazione, sociologia e teologia. Alla base di tutto questo sta la convinzione che la ""qualità"""" della relazione sociale possa essere determinante per il futuro dell'umanità e che la comunicazione, nelle sue variegate forme ed espressioni, conservi una forte capacità generativa nel tessuto sociale. Prefazione di Guido Gili."" -
Vorrei una scuola con i suoni del mare. Due giorni a Stigliano, a colloquio con Luigi Berlinguer
Questo ""pamphlet"""" raccoglie i frutti del dialogo intellettuale tra Luigi Berlinguer, protagonista della storia politico-culturale del secondo '900, e un musicista/pedagogista di provincia, che hanno colto reciproche affinità elettive e passioni comuni fin dal primo incontro e dopo decine di convegni e occasioni di dibattito hanno sentito l'esigenza di lavorare a una sintesi delle riflessioni maturate. Hanno scelto per farlo la forma di dialogo vivo, nel quale asserzioni progettuali, dichiarazioni di principio e critiche costruttive si compenetrano con pezzi di storia italiana recente, ma soprattutto s'incarnano in memorie biografiche, in segmenti di storie personali. Aprirci alla possibilità di rifondare la nostra educazione in ogni età della vita nel nome dell'avventura, dell'amore per il bello, di un'idea di libertà fondata sulla corrispondenza tra una chiara e appagante identità personale e un solido senso di appartenenza a una comunità comporta riconoscere alla musica - luogo di corpo e mente - un ruolo complementare a quello del linguaggio verbale nell'elaborare pensieri, nel maturare una crescita personale armoniosa e una cultura della cittadinanza consapevole, democratica e partecipativa."" -
La filosofia politica di Marx
L'ottavo volume collettaneo dedicato ai classici della filosofia politica prende in esame Marx e lo affronta secondo diverse chiavi interpretative sottoponendo ad analisi, nei vari saggi, i rapporti tra democrazia e capitalismo, il problema del segreto del potere, la concezione della crisi politica e della trasformazione sociale, il tema della storia e della rivoluzione, le analogie e le distinzioni con il pensiero di Engels e con quello di coloro che a Marx si sono, nel tempo, variamente riferiti. Dopo i volumi dedicati alla filosofia politica di Kant, Hegel, Locke, Platone, Hobbes, Rousseau, Machiavelli, il volume su Marx arricchisce la collana sui classici della filosofia politica in continuità con l'intenzione originaria che ne ha suggerito la creazione. L'idea di fondo è che oggi troppo spesso vi sia scarsa attenzione nei confronti dei grandi autori della tradizione filosofica occidentale. Ciò conduce a misurarsi con i temi dell'attualità - compito ovviamente essenziale - senza adeguati riferimenti e agganci alle fonti che consentono di andare alle radici delle questioni esaminate e di comprenderle fino in fondo. -
La visione soggettiva: progetti e paesaggi
«Io sono la coscienza soggettiva di questo paesaggio»: l'affermazione di Paul Cézanne potrebbe essere un titolo alternativo a questo libro, forse meno diretto, ma più colloquiale. «Un luogo o un paesaggio non esistono se non per come li vedono i nostri occhi»: la frase di Le Corbusier ne chiarirebbe meglio il significato; l'aforisma di Paul Klee lo spiegherebbe da un opposto punto di partenza: «L'arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è». Il libro avanza una tesi che si è sedimentata nel tempo attraverso materiali di lavoro sviluppati tra ricerca e didattica, interventi a convegni, ricerche per pubblicazioni mai avvenute, appunti di lezioni, collegati da rimandi sottili e raccontati come durante una lunga conversazione: progetto e paesaggio sono il prodotto della cultura soggettiva, una modalità di percepire e rappresentare i luoghi interpretata dalla nostra predisposizione e personalità, costruita sulla nostra conoscenza ed esperienza. -
La «Casabella» di Vittorio Gregotti. Temi e confini di un progetto culturale
La rivista ""Casabella"""" durante la direzione di Vittorio Gregotti, dal 1982 al 1996, è stata una delle esperienze più interessanti di riflessione sulla teoria dell'architettura occorse nel recente passato, sostanzialmente per due ragioni. In primo luogo, per il merito dei contenuti: la fortuna critica delle riflessioni disciplinari sviluppate nelle sue pagine è indicativa della loro ricchezza e dell'alto profilo che il dibattito su """"Casabella"""" ha raggiunto in quegli anni. In secondo luogo, per il metodo: la rivista si è sempre presentata al pubblico con l'ambizione di essere un """"luogo"""" costitutivo di uno sguardo critico sulla realtà. In questo saggio viene proposta un'analisi del progetto culturale della rivista, attraverso il confronto sui temi, gli autori e i progetti pubblicati. A partire dagli editoriali e dalle critiche alle architetture di Alvaro Siza, Gino Valle, Oswald Mathias Ungers, James Stirling viene ripercorso il tentativo della rivista di affermare un """"progetto di sintesi"""" capace di raccogliere eredità illustri e impegnative: dal 'mito della ragione' alla sua crisi. In un percorso di riferimenti culturali che spazia dall'umanesimo al 'progetto moderno' passando per l'età dei lumi, rimane per gli autori di """"Casabella"""" un unico punto fermo: è l'architetto, visto come soggetto, unico vero centro della pratica architettonica, chiamato a farsi carico delle proprie responsabilità. La legittimazione all'atto progettuale non viene più affermata sulla base degli incrollabili principi che sono stati capaci di guidare le generazioni degli architetti moderni, ma a partire dalla constatazione di trovarsi di fronte all'ultima via rimasta per l'affermazione del proprio dover-essere."" -
Il futuro di una delusione. La parabola delle Regioni in Italia
Questo volume vuole offrire anche ai lettori meno informati una sintesi storica dell'evoluzione dell'idea di Regione dall'Unità d'Italia fino ai nostri giorni. Cavour e la classe dirigente liberale erano culturalmente favorevoli al decentramento ma, nel contesto dell'unificazione a tappe forzate, considerarono impraticabili e pericolose le ipotesi di tipo federale. Da allora in poi il tema fu periodicamente ripreso e poi regolarmente accantonato fino al periodo fascista, quando l'idea regionale diventò un nemico da combattere. Dopo la guerra di Liberazione, la Regione divenne uno dei temi fondamentali della Costituzione del 1948 e, a detta di molti, il suo principale elemento di novità. La Costituzione si tenne a distanza dai modelli di tipo federale, prefigurando la nascita di istituzioni regionali con profili di autonomia legislativa e finanziaria complementari e integrativi rispetto ai poteri statali. La gestazione fu poi lunghissima. Mentre quasi tutte le Regioni a Statuto speciale furono istituite già nel 1948, per le Regioni ordinarie bisognerà aspettare il 1970. Esse sono nate con molti vincoli e limitazioni. La tesi del volume è che solo nell'ultimo decennio del Novecento hanno potuto radicarsi stabilmente nei rispettivi territori, soprattutto a seguito della regionalizzazione della sanità e della nuova politica regionale dell'Unione Europea. In apertura di questo secolo la nuova Costituzione del 2001, passata al vaglio di un referendum popolare, ha rappresentato un'occasione storica per dare sostanza all'autonomia regionale anche sul piano finanziario. Ma le controversie sull'attuazione del Decreto 56 del 2000 sul federalismo fiscale e i continui rinvii nell'attuazione dell'autonomia finanziaria hanno indebolito il profilo politico e legislativo delle Regioni. La crisi economica del Paese e i numerosi episodi di malcostume nelle Regioni hanno poi provocato disaffezione elettorale e un'eclissi del loro ruolo politico. La ripresa di interesse a seguito della richiesta di attuazione dell'articolo 116.3 da parte di Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna può rappresentare una nuova occasione, a condizione che le Regioni concentrino le loro energie sul miglioramento delle prestazioni amministrative e della qualità dei servizi al cittadino. -
La sessualità della persona diversabile
Nonostante l’evoluzione degli studi di pedagogia e didattica speciale e l’attenzione del mondo educativo sulle strategie di inclusione, le persone diversabili si scontrano quotidianamente con pregiudizi e barriere, materiali e culturali, che ne minano l’autonomia, l’autostima e in ultima analisi la qualità di vita. Uno degli stereotipi più duri a morire è quello secondo il quale la persona diversabile rimane sempre un po’ bambina, trovandosi così negata nel suo essere soggetto di emozioni, desideri, pulsioni anche sessuali. Le famiglie in primo luogo, ma anche educatori e insegnanti rimangono soli nella gestione di questi problemi, che affrontano come sanno e come possono, talora negandolo, talora confrontandovisi in maniera creativa. Frutto della sua lunga esperienza di dialogo con le famiglie delle persone diversabili e di formazione dei professionisti che se ne occupano - educatori ed educatrici, insegnanti -, con questo libro l’autore raccogliere la conoscenza acquisita su un tema ancora “scabroso” in una forma agile e pratica, offrendo un manuale di consultazione per quanti si trovano ad accompagnare la persona diversabile nel suo cammino verso una autodeterminazione, sempre individuale e diversa, che ne migliori la qualità di vita complessiva. -
Rischio sanitario. Disegno di un modello organizzativo ai sensi della Legge n. 24/2017
I cambiamenti introdotti dalla Legge n. 24/2017 rafforzano il mandato delle organizzazioni sanitarie di promuovere la tutela della salute attraverso una maggiore attenzione alle prerogative di sicurezza e qualità delle cure. La centralità del paziente è riconosciuta fondamentale per promuovere l'evoluzione del sistema sanitario fronteggiando mutate esigenze demografiche, culturali, sociali ed economico-finanziarie. È fatto, altresì, obbligo di rispettare regole di monitoraggio e di trasparenza delle informazioni riguardanti i sinistri sanitari, per migliorare l'erogazione delle prestazioni sanitarie e il funzionamento del sistema di cure controllando il fenomeno del contenzioso medico-legale. Con la prospettiva di rispondere alle richieste del legislatore, il volume propone un modello organizzativo per la gestione del rischio sanitario e per la prevenzione dei sinistri, quale sistema di supporto alle decisioni dei professionisti legato al percorso intraospedaliero del paziente e basato sulla registrazione delle tappe intermedie del percorso stesso. L'approccio delineato ben si integra con i percorsi clinico-assistenziali codificati secondo Linee Guida e può favorire l'elaborazione di modelli organizzativi sempre più evoluti, adatti a condizioni cliniche particolarmente difficili come nei casi dei pazienti complessi. -
Salute e sicurezza sul lavoro. Tutele universali e nuovi strumenti a 10 anni dal d.lgs. n. 81/2008
A dieci anni dall'emanazione della più recente disciplina legislativa italiana della tutela della salute e sicurezza sul lavoro (d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81), la sua lungimirante ispirazione universalistica deve oggi misurarsi soprattutto con le profonde trasformazioni del mondo del lavoro prodotte da un'incessante innovazione tecnologica coniugata ai processi di internazionalizzazione degli assetti produttivi. Di fronte alle nuove forme di lavoro nelle quali, come nel caso della gig economy, si assiste a una progressiva destrutturazione delle categorie del tempo e del luogo della prestazione lavorativa, i tradizionali modelli regolativi di tutela ispirati ai principi eurounitari richiedono di essere affinati affinché la tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro divenga la tutela della sicurezza dei lavoratori. Per altro verso, appare sempre più urgente intervenire affinché la platea dei soggetti coperti dalla tutela assicurativa antinfortunistica coincida con quella ben più ampia alla quale si applica la tutela prevenzionistica, colmando così vuoti di disciplina ormai non più giustificabili. Prendendo spunto dall'analisi critica dei principali nodi applicativi delle disposizioni attualmente vigenti, gli interventi contenuti nel volume propongono ipotesi interpretative e di intervento legislativo volte a rendere più effettiva la tutela prevenzionistica e assicurativa. -
La lettura del soldato. Propaganda e realtà nei «Giornali di trincea» 1915-1918
Le celebrazioni del centenario della Grande Guerra hanno registrato una vera valanga di pubblicazioni, ma alcune fonti preziose per conoscere meglio le condizioni umane (e spesso disumane) nelle quali i militari italiani furono chiamati a combattere, non hanno trovato lo spazio che avrebbero meritato. In genere hanno avuto la meglio i libri di storia militare, le biografie dei grandi protagonisti e i racconti delle singole battaglie. Non è mancato, tuttavia, un certo interesse per una storia ""nuova"""", quella di coloro che la guerra aveva posto in prima linea, cioè i soldati e i loro scritti, fino ad ora poco considerati. Alla ricerca delle vere voci dei combattenti in trincea, si è talvolta fatto ricorso a quelle pubblicazioni, i Giornali di trincea, che secondo la versione unanimemente accolta erano scritti """"spontanei"""" dei soldati, che narravano la loro vita in prima linea tra fucilazioni, eroismi e morti. Si trattava, in realtà, di una versione patinata della situazione. Una rilettura attenta di questi scritti ha rivelato un contesto del tutto nuovo: i Giornali di trincea non erano né liberi né spontanei, bensì realizzati occultamente dagli uffici governativi militari di propaganda. La vita in trincea era assai diversa da quella descritta nelle pagine redatte e stampate in tipografie di lontane retrovie, con l'intento di trasmettere ai combattenti l'idea di una guerra legittima, santa e patriottica. L'ipotesi di ricerca di questo volume è quella di dare una versione cruda ma vera, basata su altra documentazione, di una guerra che il papa Benedetto non aveva esitato a definire """"un'inutile strage""""."" -
Una lotta femminista globale. L'esperienza dei gruppi per il Salario al Lavoro Domestico di Ferrara e Modena
A partire dai gruppi di Modena e Ferrara, che costituiscono l'esperienza diretta delle due autrici, questo libro si propone di restituire voce all'esperienza politica di Lotta Femminista e del Salario al Lavoro Domestico, una rete che si è diffusa nell'Italia degli anni Settanta collegandosi al Comitato Triveneto e alla International Wages for Housework Campaign. È dunque un lavoro sulla memoria e sulle emozioni che trasformarono le vite individuando un nuovo spazio di riflessione e azione collettiva centrato su corpi, lavori, relazioni, responsabilità, autonomia e, non ultimo, il denaro. L'originalità di questa esperienza politica sta nell'aver indicato il lavoro domestico non pagato come il determinante strutturale delle diseguaglianze di genere e della violenza domestica: per resistere alla ""naturale"""" femminilità di servizio e all'endemica povertà delle donne era necessario negoziare con lo Stato una diversa distribuzione delle risorse, in antagonismo al sistema capitalista e al suo controllo su lavori e vite, di donne e uomini. Il recupero di questa radicalità fondata sui conflitti di sesso, classe e razza è rivolto al presente: al movimento di Non Una di Meno e alla mobilitazione per lo sciopero globale."" -
Sostenibilità e Capability Approach
Apprendere il futuro: l'Agenda Onu 2030 è stata definita un'utopia sostenibile. Quali sono i cardini della mappa per apprendere il futuro? La filosofia della sostenibilità racchiude tre dimensioni interrelate: lo sviluppo umano, la giustizia sociale e la cura per l'ambiente. Oltre alla lotta per il cambiamento climatico nell'Agenda, tra i 17 goals si auspica uno straordinario sforzo di investimento in educazione. Il volume - che prende le mosse da un seminario promosso dal Network di ricerca ""Dimensioni pedagogiche e formative del Capability Approach"""", costituito da diverse Università e dalla Scuola di dottorato di Teoria e ricerca educativa e sociale (Roma Tre) e già coordinato dalla curatrice - propone un confronto dialettico tra capability approach e tematica della sostenibilità. L'opera, alla quale hanno contributo ben 26 autrici ed autori, costituisce un punto di riferimento obbligato per tutti quegli studiosi che si sono confrontati negli ultimi anni sul tema del pensiero di Martha C. Nussbaum e di Amartya Sen e che sono interessati alla promozione della sostenibilità in campo educativo e formativo. Il volume contiene i contributi di F. Abbate, G. Aleandri, G. Alessandrini, F. Bocci, B. Briceag, S. Colazzo, M. Costa, F. d'Aniello, D. Dato, P. Di Rienzo, P. Ellerani, M. Fiorucci, A. Gargiulo Labriola, A. Giuliani, P. Malavasi, V.M. Marcone, U. Margiotta, P. Navarra, F. Olivieri, C. Pignalberi, A.L. Rizzo, F. Rossi, S. Sandrini, L. Stillo, C. Tognonato, M. Traversetti."" -
La danza: organizzare per creare. Scenari, specificità tecniche, pratiche, quadro normativo, pubblico
La danza del presente deve ritrovare la propria vocazione originaria di evento sociale, rituale, sacro, e al tempo stesso ripercorrere la strada della riaffermazione, sul piano corporeo, della centralità del soggetto umano, in una società sempre più complessa. Per farlo reinventa la tradizione, cerca forme e contaminazioni inedite, invade nuovi spazi, trova nuovi sguardi e incontri. È una sfida estetica che ha immediate ricadute organizzative. ""La danza: organizzare per creare"""" si propone di analizzare gli assetti, le pratiche, il quadro normativo, il pubblico e le prospettive dell'organizzazione della danza contemporanea in Italia, inquadrandola nella storia recente e individuandone le specificità tecniche anche in un'ottica di miglioramento delle condizioni del settore. Il libro si rivolge a studenti e a giovani organizzatori appassionati di danza contemporanea, o che alla danza intendono dedicarsi, a danzatori e coreografi che desiderano muoversi con maggiore competenza ed efficacia sul terreno dell'organizzazione e a quei direttori di teatro, operatori, amministratori pubblici che intendono promuoverla con maggiore incisività e competenza. Con i contributi di Anna Abbate, Emanuela Bizi, Cristina Carlini, Gaia Clotilde Chernetich, Patrizia Coletta, Roberto De Lellis, Lorenzo Donati, Emanuele Giannasca, Enrica Palmieri, Velia Papa, Antonio Taormina e con un approfondimento sulla drammaturgia di Guy Cools."" -
#marketing technologist. Trasformare l'azienda con il cliente al centro
La professione del marketing technologist si inserisce tra i domini del marketing e dell'IT, per aiutare le organizzazioni a fornire sempre la migliore esperienza al cliente, nel momento giusto e attraverso il canale più adatto. Questo volume inquadra la professione descrivendo i fattori che hanno portato alla sua crescente importanza, tratteggiando i possibili percorsi di carriera e fornendo una mappa delle famiglie di tecnologie che si troverà a governare. Il marketing sta vivendo un periodo di grande evoluzione, stretto tra la necessità delle aziende di focalizzarsi sempre più sul cliente e l'impatto crescente delle tecnologie. È un'opportunità da cogliere per i marketer, che richiede però competenze nuove e trasversali, come la capacità di disegnare il customer journey, la sensibilità a comprendere il contesto, una solida padronanza della tecnologia e spiccate doti analitiche. In questo contesto emerge la professione del marketing technologist, che si inserisce tra i domini del marketing e dell'IT, per aiutare le organizzazioni a fornire sempre la migliore esperienza al cliente, nel momento giusto e attraverso il canale più adatto. Un ruolo che richiede ottime soft skill, a partire dalla capacità di relazionarsi in modo efficace con tutti gli interlocutori e i dipartimenti aziendali. -
Appunti di semiotica
Il volume ripercorre i principi di base della semiotica generale e della semiotica del testo. A partire dalle teorie dei padri fondatori, l'europeo F. de Saussure e l'americano C.S. Peirce, vengono sviluppate in parallelo le due correnti da questi fondate ovvero quella di matrice strutturalista, che ha difeso l'idea di segno fisso, di codice e di sistema, e quella di matrice cognitivista che, viceversa, ha considerato il segno aperto e instabile perché sottoposto al lavoro interpretativo da parte di un soggetto attivo. Dunque, se da una parte la semiologia saussuriana si è profilata come una scienza alla ricerca di modelli formali generali, dall'altra la semiotica peirciana è apparsa come una teoria dei processi di significazione rivolti alla scoperta del senso. Gli stessi studi sulla comunicazione e sulla testualità hanno seguito questa svolta, adottando dapprima rigidi metodi descrittivi e deviando poi verso un più imponderabile impianto pragmatico. Numerosi esempi tratti da diversi ambiti e media (social network, televisione, cinema, pubblicità, musica, letteratura, fumetto ecc.) mostrano che la semiotica può abbracciare l'intero universo significante e, pertanto, va pensata non come una disciplina a se stante bensì come una lente che filtra e mette a fuoco fenomeni di vario ordine. Essa offrirebbe, in tal senso, modalità di osservazione che possono aiutare le scienze umane ad acquisire nuove prospettive nell'analisi dei fatti sociali. Pensato per la didattica dei corsi di laurea in Scienze della comunicazione, il volume, che in parte riprende il precedente ""Semiotica e comunicazione"""" (2004), è organizzato in dieci lezioni corredate da schede di approfondimento e da domande di verifica."" -
Gli scenari del welfare. Dal cash cautelativo alla protezione. Finalizzare il risparmio per ridurre le disuguaglianze
Di fronte ai nuovi bisogni di protezione sociale e alla crisi del welfare pubblico come stanno reagendo le famiglie italiane? Ci sono nuove forme di tutela sociale in grado di integrare la decrescente copertura del welfare? E perché le famiglie non investono in esse i propri risparmi come ci si attenderebbe? Certo è che occorre andare oltre la sola logica del ""fai da te"""" che amplifica iniquità e disuguaglianze, mettendo in campo strategie, soluzioni e idee per orientare e finalizzare il risparmio delle famiglie verso nuovi ed efficaci strumenti di protezione. Ecco alcuni dei temi affrontati dall'indagine condotta dal Censis per il Forum ANIA-Consumatori, che consentono di comprendere le attuali complesse dinamiche del sistema di welfare in Italia e di riflettere su come restituire sicurezza sociale ai cittadini."" -
Spazio urbano e gerarchie territoriali. L'amministrazione locale nella Sicilia borbonica tra riforme e rivoluzioni
Lo studio si propone di chiarire quali meccanismi abbiano agito all'interno della dimensione municipale nella Sicilia borbonica nel trentennio che va dalla riforma dell'amministrazione civile del 1817 allo scoppio della rivoluzione del '48, attraverso l'analisi delle dinamiche inerenti al governo del territorio e dei poteri periferici che concretamente lo esercitavano. Le classi dirigenti locali, ridisegnate dal nuovo assetto amministrativo, trovarono all'interno dell'apparato burocratico adeguate possibilità di promozione sociale, che, combinate con la strategia borbonica di dismissione dei vecchi istituti feudali, condussero al consolidamento di un attivo ceto notabilare. Tuttavia, l'esaurimento della spinta riformista, associato alle crescenti ambizioni delle élites locali, fomentò un acceso dibattito, in cui la richiesta di riforme politiche si sovrapponeva alla rivendicazione, più circoscritta, ma non meno centrale, delle coartate libertà municipali, limitate dalla rigida subordinazione burocratica dei comuni alla rigorosa supervisione dell'intendente, figura centrale all'interno del nuovo ordinamento amministrativo. Il vaglio critico dell'ampia documentazione edita - dalla memorialistica alla stampa periodica, dagli atti parlamentari alla cospicua produzione legislativa - ha consentito di svolgere l'indagine sulla base di un doppio registro: quello (locale) delle prassi, e quello (centrale) del dibattito che si svolse nelle aule del General Parlamento del '48, dove continuò a riproporsi, quasi immutata rispetto al passato regime, quella sfiancante dialettica oppositiva tra centro e periferia. -
Contemporary professional selling. Percorsi di ricerca e riflessioni sul nuovo ruolo dei professionisti delle vendite
Le funzioni commerciali moderne stanno affrontando un profondo processo di trasformazione e questo cambiamento non lascia inalterati gli orientamenti, le caratteristiche dei profili professionali e il fabbisogno di competenze delle persone in esse coinvolte. Il lavoro di un professionista delle vendite oggi non è lo stesso di venti anni fa; le ""nuove figure"""" necessitano di competenze commerciali, ma anche di marketing, di competenze organizzative e di una certa visione strategica. Nei contesti BtoB le figure commerciali sono sempre più decisive per mantenere un rapporto duraturo con i clienti: non più semplici """"venditori"""", ma «value creator ». Tuttavia questo cambiamento è solo parzialmente compreso e questa funzione vive una """"crisi di talento"""" anche a causa della scarsa attrattività professionale. Il testo descrive in una prima parte lo stereotipo (feeling) della figura del professionista delle vendite esaminando le sue rappresentazioni, ma anche le motivazioni e gli ostacoli che si incontrano nella scelta di perseguire una carriera nelle vendite (intention). Nella seconda parte si esamina l'impatto del cambiamento in atto in termini di differenti orientamenti (personal level orientation) e di nuovi ruoli e competenze acquisiti progressivamente da questa figura di confine (roles and competences)."" -
Le aziende pubbliche. Aspetti di governance, gestione, misurazione, valutazione e rendicontazione
Il volume rappresenta un manuale tecnico-scientifico per lo studio delle aziende pubbliche nelle loro principali dimensioni: governance, gestione, misurazione, valutazione e rendicontazione. La caratteristica essenziale di tutti i contributi è quella di un approccio economico-aziendale applicato allo studio degli enti pubblici e delle società pubbliche, con particolare riferimento al tema della creazione e della misurazione del valore pubblico generato. Il manuale, con una prospettiva anche internazionale, sottolinea l’importanza economica delle amministrazioni pubbliche, l’evoluzione degli studi di economia aziendale e di ragioneria applicata al particolare comparto, i principi di programmazione e di accountability pubblica, il sistema dei controlli interni e della valutazione delle performance, i documenti di programmazione e di rendicontazione finanziaria e di sostenibilità, i piani di risanamento finanziario, i principi contabili e di revisione e la governance del “gruppo pubblico locale”, con specifico riferimento ai servizi di trasporto, ai servizi idrici e di igiene ambientale. -
L' idealismo critico di Sartre
Autore di ampio profilo, Jean-Paul Sartre, sul piano della storia del pensiero, dedicò degli scritti del periodo giovanile alla fenomenologia trascendentale di Husserl. In questo ambito, il volume propone, in versione italiana, la conferenza su ""Conscience de soi e connaisance de soi"""", tenuta il 2 giugno del 1947 nella sede della Societé Française de Philosophie.""