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Paolo Volponi. Le sfide del Novecento. L'industria prima della letteratura
Paolo Volponi è uno degli scrittori più rappresentativi del Novecento; per il suo intenso rapporto con la realtà, la passione per la vita degli uomini, del territorio e della sua storia, ha indagato profondamente il suo tempo. È utopia pensare a una società in cui ogni individuo cresca in armonia con se stesso e con gli altri? Può il lavoro in fabbrica essere «libero e liberante» per tutti quelli che vi lavorano? Può la fabbrica essere democratica, responsabile e competitiva? Si può parlare di vera democrazia senza una cultura democratica diffusa, senza dialogo? E «che cos'è questo benedetto comunismo? Oppressione, nazionalizzazione, distruzione delle libertà individuali? O non è piuttosto una divisa morale, uno sguardo critico sul mondo...». Questi sono solo alcuni degli interrogativi che Paolo Volponi si pose e degli obiettivi che perseguì con il suo intenso lavoro in Olivetti, con i suoi progetti, con i suoi romanzi, lottando, accettando delusioni e sconfitte, senza mai rinunciare ai suoi principi. Attraverso scritti dello stesso Volponi, testimonianze e documenti, l'autrice ripercorre l'evoluzione del pensiero dello scrittore urbinate dalle prime esperienze all'attività parlamentare. -
Teorie, modelli e metodi nelle scienze regionali italiane. Vol. 1: Competitività e politiche regionali.
Novembre 1980. Un gruppo di giovani studiosi appassionati ai fenomeni territoriali e all'interpretazione della loro complessità fonda l'Associazione Italiana di Scienze Regionali (AISRe), sulle orme di quanto già avvenuto anni prima in altri Paesi europei. Quarant'anni dopo siamo a raccogliere l'eredità di questa scelta, e a interpretare il ruolo che l'esistenza dell'Associazione ha giocato nello sviluppo delle Scienze Regionali in Italia per quanto attiene alla teoria della crescita regionale e dello sviluppo locale e allo studio dell'efficienza ed efficacia delle politiche regionali, alla modellistica e alle metodologie di interpretazione dei fenomeni sul territorio - dalla dinamica dei sistemi urbani, ai metodi di pianificazione del territorio. Attraverso i 55 volumi della collana dell'AISRe pubblicata da FrancoAngeli si ricostruisce la storia dell'Associazione, e l'evoluzione della disciplina che rappresenta. I temi trattati nei diversi periodi storici, infatti, riflettono il dibattito internazionale del tempo, lasciando trasparire come l'AISRe abbia sempre partecipato allo sviluppo delle scienze regionali dando un taglio del tutto unico alla disciplina; ne sono un esempio la concettualizzazione dello spazio come territorio, delle reti di città, delle diverse prossimità, dei modelli ecologici-biologici, di catastrofe e di auto-organizzazione applicati a fenomeni tipicamente territoriali, come il ciclo di vita delle città. Questi due volumi, pertanto, non rappresentano i migliori contributi della collana. Intendono invece essere un'antologia - anche utilizzabile a fini didattici - per quanto limitata all'analisi della collana, sulle tematiche che hanno attraversato i quarant'anni dell'AISRe. In questo volume l'attenzione è posta sulle teorie dello sviluppo locale e della crescita regionale e sull'analisi delle politiche regionali. Non esaustivi dell'intera produzione di idee sviluppate in quest'ambito dagli scienziati regionali, i lavori riescono a cogliere la peculiarità dell'AISRe nel trattare il concetto di spazio come territorio. Generatore di economie di agglomerazione, il territorio diviene fattore e risorsa produttiva a sé stante, e come tale entra in modo attivo nell'interpretazione dei paradigmi di sviluppo locale, in una logica prima di pura efficienza statica, in seguito di efficienza dinamica. È nell'AISRe che la concettualizzazione delle reti di città prende piede e si sviluppa; è nell'AISRe che per la prima volta si esce dall'idea di prossimità fisica associata alla diffusione spaziale dell'innovazione, e si trova un ruolo alla prossimità relazionale come fonte di creazione di conoscenza e di processi di apprendimento collettivo. -
Università e governance della mobilità sostenibile
Il libro affronta il tema della mobilità e dei trasporti nelle università italiane, prestando attenzione sia alle modalità di spostamento delle numerose popolazioni che vi studiano e lavorano, sia alle politiche attuate dai mobility manager accademici a favore della sostenibilità. L'argomento della mobilità sostenibile e della sua governance viene proposto con attenzione sia alle azioni messe in campo dai diversi attori pubblici e privati per il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda globale per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, sia a quelle realizzate in campo accademico dalla Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS). Il tema è affrontato in relazione a questioni centrali per il mondo accademico: l'accessibilità alle sedi universitarie, in qualità di condizione primaria per la partecipazione e l'inclusione sociale, e il diritto allo studio, attraverso una lettura innovativa delle relazioni che intercorrono tra mobilità, accessibilità e istruzione. Premesso da un'introduzione del rettore dell'Università di Milano-Bicocca, in rappresentanza della Conferenza dei Rettori Italiani (CRUI), e da una relazione del portavoce dell'ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), il libro si articola in tre parti. Il libro si apre con l'analisi dei risultati della prima indagine nazionale sugli spostamenti e sulla mobilità condivisa nelle università italiane, realizzata dal Gruppo di lavoro Mobilità della RUS. Gli interventi e le politiche di mobility management accademico sono trattati nella seconda sezione, unitamente alla trattazione di temi di crescente importanza per la sostenibilità della mobilità universitaria, quali la mobilità attiva e quella condivisa (sharing mobility). L'appendice del volume, infine, presenta una rassegna aggiornata delle buone pratiche di mobility management accademico proposte dalle università italiane. -
Politiche educative di istruzione e di formazione. Tra descolarizzazione e riscolarizzazione. La dimensione internazionale
Le numerose problematiche riscontrabili nei sistemi educativi all'inizio del terzo millennio hanno suscitato un acceso dibattito sulla validità ed efficacia dell'attuale offerta di istruzione e di formazione. L'obiettivo non è tanto quello di introdurre qualche cambiamento, quanto piuttosto quello di puntare a una riforma generale, mentre alcune proposte puntano a una vera e propria descolarizzazione. Il volume si esprime chiaramente per una riscolarizzazione, il cui punto di partenza è una nuova concezione dell'educazione, ispirata alla Dichiarazione di Incheon dell'Unesco del 2015 che così la descrive: «assicurare un'educazione di qualità, equa e inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento per tutti lungo l'intero arco della vita». Gli argomenti affrontati comprendono anzitutto la presentazione del quadro generale delle politiche educative a livello internazionale; seguono quattro capitoli che illustrano le strategie secondo i vari gradi e ordini di scuola/FP: l'educazione di base; la scuola secondaria e l'istruzione e formazione tecnico-professionale; l'istruzione superiore; l'educazione degli adulti. Completano l'analisi due tematiche di carattere trasversale: il ruolo e la formazione degli insegnanti e la governance della scuola e della FP tra autonomia e libertà. Destinatari del testo sono i dirigenti e gli insegnanti della scuola/IeFP, gli studenti che si stanno preparando per operarvi e gli amministratori e i politici impegnati in questi ambiti. -
I pediatri e il maltrattamento all'infanzia. Prevenzione, diagnosi e contrasto alla violenza
I pediatri e i professionisti dell'""area pediatrica"""" sono in prima linea per intercettare i """"fattori di rischio"""" e i """"segnali"""" utili per la prevenzione e la diagnosi precoce del maltrattamento e dell'abuso all'infanzia, diffuso e grave problema di salute pubblica, come denuncia da anni l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Il volume si rivolge in primo luogo a questi professionisti perché affrontino le espressioni cliniche del maltrattamento e dell'abuso all'infanzia con lo stesso metodo con il quale affrontano le patologie dell'età evolutiva: dall'epidemiologia all'espressione clinica, agli sviluppi e alle complicanze, fino al corredo delle indagini chimiche, cliniche e strumentali e alla terapia. Nel testo sono presenti contributi aggiornati sullo sviluppo emotivo e cognitivo del bambino e sulle conseguenze - evidenziate dalle neuroscienze - che le """"esperienze sfavorevoli infantili"""" determinano anche a livello della matrice organica del cervello dei bambini maltrattati. Gli autori descrivono come i segni e i sintomi del maltrattamento fisico e dell'abuso sessuale si presentano al pronto soccorso, i danni gravi e spesso persistenti provocati dallo """"scuotimento"""" della testa dei bambini, la """"violenza assistita"""" e la pervasività del danno che essa esercita sui minori che ne sono testimoni. Completano il volume contributi riguardanti le modalità della relazione tra il pediatra e i genitori abusanti, l'importanza della """"rete"""" multidisciplinare e multi istituzionale in fase di diagnosi, assistenza e terapia delle vittime e, infine, le tante opportunità che all'interno dei servizi il pediatra può cogliere per promuovere una genitorialità positiva."" -
Economisti e scienza economica nell'Italia liberale (1848-1922). Una storia istituzionale
Questi due volumi riuniscono i principali contributi scientifici che, in più di trent'anni, gli autori hanno prodotto sul tema dell'evoluzione e divulgazione della scienza economica nell'Italia liberale (1848-1922). Pur fermandosi a un'epoca lontana da quella attuale, questi volumi parlano dell'oggi e ci permettono di capire meglio le origini del radicamento dei saperi economici nelle infinite discussioni sui destini della società odierna e la diffusa presenza degli economisti nei luoghi-chiave della vita politica e civile. Da alcuni decenni la comunità internazionale degli storici del pensiero economico si interroga sulla natura dei processi di istituzionalizzazione, professionalizzazione e disseminazione della scienza economica e sul ruolo che gli economisti hanno giocato, da un lato, nel promuovere e caratterizzare l'evoluzione interna di questa disciplina e, dall'altro, nel determinare il profondo impatto che essa ha avuto - con le sue varie tendenze e sfaccettature - praticamente su ogni ambito della vita sociale e dell'elaborazione culturale. Attorno a queste domande si sono susseguiti una serie di progetti collettivi di ricerca e di iniziative editoriali, a partire dai primi anni ottanta del secolo scorso e proseguiti fino ad oggi, e ha preso corpo un punto di vista e una metodologia che si è convenuto di chiamare 'storia istituzionale della scienza economica'. Di tutti questi processi Augello e Guidi sono stati promotori, protagonisti e animatori, come testimoniano i numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali da loro promossi e i 20 volumi collettanei pubblicati, anche se si può certamente dire che la storia istituzionale della scienza economica viva ormai di vita propria. I presenti volumi riuniscono i principali contributi scientifici che, in più di trent'anni, gli autori hanno prodotto sul tema dell'evoluzione e divulgazione della scienza economica nell'Italia liberale (1848-1922), adottando e via via perfezionando il suddetto punto di vista 'istituzionale'. I saggi pubblicati nel primo volume - rimaneggiati e aggiornati rispetto alle versioni originali per assicurare una narrazione continua, e in alcune parti interamente riscritti per tenere conto di risultati di ricerche condotte negli anni successivi - vivono una seconda vita nel quadro rigoroso e sistematico in cui sono qui collocati. Emergono così - dall'intrecciarsi di riflessioni metodologiche, saggi di sintesi, studi di casi, analisi quantitative e comparative - i caratteri della istituzionalizzazione accademica dell'economia politica in Italia, i percorsi e gli assi portanti della professionalizzazione degli economisti, il contributo che accademie, associazioni economiche e lo stesso Parlamento nazionale hanno recato a questi ultimi e alla diffusione della scienza economica, il ruolo dei periodici generalisti e la nascita di riviste specialistiche di economia, i canali della divulgazione (manuali, collane editoriali, enciclopedie e dizionari, stampa quotidiana), infine gli strumenti e le reti scientifiche e sociali che hanno assicurato la circolazione delle idee economiche tra l'Italia e il resto del mondo. Il secondo volume arricchisce questo quadro con una serie di auxilia studiorum, intesi come strumenti di documentazione e approfondimento che, auspicabilmente, potranno stimolare e supportare ulteriori ricerche. Pur fermandosi a un'epoca lontana da quella attuale, questi volumi parlano anche dell'oggi e ci permettono di capire meglio le origini del... -
Tutti redigono questionari. Ma è davvero così facile?
In quest'epoca si considera il nuovo, solo perché nuovo, sempre meglio del vecchio; si pensa che la tecnologia sia in sé un valore senza considerare i suoi effetti negativi; che la velocità sia immediatamente equiparata alla qualità; che l'artificiale sia necessariamente migliore dell'attività di esseri umani. In questo volume si sostiene controcorrente che la ricerca è opera di uomini con cervello, cuore e mani; che la relazione fra un intervistatore e un intervistato è uno scambio e una negoziazione di significati che non può essere sostituita dalla relazione fra un robot e un ""rispondente""""; che un questionario standardizzato, al di là del mezzo usato per la sua somministrazione, non è il prodotto automatico di un software, ma uno strumento costruito per raccogliere informazioni che dovrebbero essere utili a soddisfare gli obiettivi cognitivi dei ricercatori. Il volume, frutto di un'esperienza pluridecennale dell'autore, offre una guida sistematica alla redazione di un questionario standardizzato nella consapevolezza che la qualità di una ricerca dipende in gran parte dalla qualità del questionario che si è approntato."" -
Cina: cronaca dei cinque colori
Il libro percorre e mostra i complessi significati dei colori in Cina e si propone come una chiave di lettura per conoscere i valori, le credenze e i comportamenti a loro connessi. I racconti di professionisti e aziende, che arricchiscono il testo, aiutano a comprendere come rispetto al colore la Cina sia ancora un territorio da scoprire e come la scelta cromatica sia una delle strategie di marketing da utilizzare. Cinque colori fondamentali collegati secondo il sistema a base cinque, caratteristico del pensiero cinese con le direzioni, i sapori, le note, gli organi, i concetti di vento e di acqua e quelli di salute, pace e prosperità. In Cina i colori hanno dato forma al pensiero poetico, filosofico, storico, religioso ed economico. Tutt'oggi sono ancorati profondamente alla sua storia antichissima e invadono la sfera del presente con una precisa e ricca simbologia che partecipa attivamente alla comunicazione, suggerendo a quanti desiderano penetrare nel suo mercato di coglierne le rappresentazioni e le interpretazioni secondo l'occasione, l'applicazione o l'impiego che ne deve fare. Così, accanto alla ricerca dei significati dei colori della tradizione cinese, nel testo si trovano considerazioni sul loro uso attuale e sulle differenze o analogie di senso tra Oriente e Occidente: una comprensione della dimensione simbolica del colore indispensabile per approfondire i modi e i comportamenti del Paese più popoloso del mondo, protagonista dell'economia mondiale e tutt'oggi ancorato alla sua tradizione millenaria. I racconti dei professionisti, che arricchiscono il testo, aiutano a comprendere come la Cina, rispetto al colore, sia ancora un territorio da scoprire e come utilizzare queste conoscenze nelle strategie di marketing. -
La rete di relazioni a sostegno della didattica per l'inclusione
Il volume, attraverso linee di indirizzo pedagogiche e risultanze di un progetto volto a sperimentare azioni di rete tra scuole, è volto a promuovere un cambiamento culturale in grado di innestarsi nelle scelte politiche e organizzative della scuola per favorire pratiche didattiche inclusive da attivarsi grazie a ordinarie modalità di collaborazione e cooperazione tra i servizi pubblici territoriali e quelli del privato sociale. L'inclusione scolastica mira alla promozione del successo formativo di tutti gli alunni e le alunne in modo da favorire il loro processo di crescita, ovvero la più ampia espressione delle loro potenzialità. Agli insegnanti è affidato il compito di tutelare questo progetto di scoperta, che prevede la costruzione di un'alleanza significativa tra i docenti e le persone in apprendimento. Gli interventi educativi e formativi intrecciano variabili soggettive, direttamente riferite agli alunni e alle alunne (motivazione, interesse, passioni) e variabili contestuali (pratiche didattiche, mediatori didattici...). Le connessioni tra queste differenti variabili attivano la partecipazione di ogni singolo alunno e di ogni singola alunna che, in questo modo, rimangono in sintonia con il contesto sentendosi parte di esso ed evitando, così, di disperdersi. La dispersione scolastica assume, in questo modo, un significato non riduttivo perché non si evidenziano esclusivamente problematiche, caratteristiche, atteggiamenti riferiti agli alunni ed alle alunne, per spostare la riflessione sulla scuola stessa, sugli aspetti del contesto che riguardano le strategie e le prassi d'insegnamento, la capacità degli insegnanti di agire all'interno di una rete istituzionale. . -
Embrioni e terra natia. Le diverse «fortune» di Viktor Hamburger e Martin Heidegger
Che cosa avevano in comune il neuroembriologo tedesco che, pur senza dividere il premio Nobel con Rita Levi-Montalcini e Stan Cohen, diede un contributo fondamentale alla scoperta dell'NGF (fattore di crescita neuronale), e l'autore di ""Essere e tempo""""? Oltre alla formazione nell'Università di Friburgo, Viktor Hamburger e Martin Heidegger condividevano l'interesse per la filosofia, ma soprattutto una passione estrema per la montagna e per l'ambiente naturalistico della Foresta Nera. Heidegger fu anche il rettore che nel 1933, applicando la """"Legge per la restaurazione del servizio civile professionale"""", firmò il licenziamento di Hamburger, il quale aveva origini ebraiche. Viktor, che all'epoca era a Chicago per motivi di studio, rimase per tutta la vita in America, dove a St. Louis, negli anni Cinquanta, mise il suo laboratorio a disposizione di Rita e Stan. Di Heidegger sono note le simpatie per il nazionalsocialismo, la caduta e una sua parziale rinascita. Al di là di due percorsi di vita divergenti, quello che rimase intatto e li accomunò fino alla morte fu l'amore per la natura, che si concretò in un caso nell'atteggiamento olistico di un'""""alleanza"""" con l'embrione; nell'altro caso, in una produzione filosofica, sia pure minore, costellata da continui riferimenti ai sentieri, ai fiumi e al paesaggio alpestre."" -
Il bambino con deficit visivo. Comprenderlo per aiutarlo. Guida per genitori, educatori, riabilitatori. Nuova ediz.
Un volume di profondità e insieme semplicità e umanità. Uno strumento per genitori, operatori ed insegnanti coinvolti nella problematica della minorazione visiva in età infantile o adolescenziale. Rivisitato e aggiornato rispetto alla prima edizione del 2005, il volume affronta con un linguaggio accessibile e chiaro tematiche fondamentali per chi desidera comprendere da vicino il modo in cui un bambino con deficit visivo percepisce e interagisce con la realtà delle cose e delle persone. Affronta tematiche importanti come l'autonomia, l'inclusione scolastica, la comunicazione, la scoperta del mondo. E offre sia risposte ad alcune delle domande che più frequentemente genitori ed educatori si pongono, sia indicazioni pratiche per evitare di incorrere negli errori dovuti alla difficoltà di comprendere il punto di vista soggettivo e le necessità evolutive di un bambino con deficit visivo. -
Gli operatori dell'emergenza. Fattori di rischio e di protezione
Nell'ultimo decennio la psicologia dell'emergenza si è accreditata in Italia come importante ambito applicativo delle scienze psicologiche. L'istituzione delle diverse associazioni presenti in tutto il territorio nazionale ha favorito il delinearsi della figura dello psicologo esperto in emergenza e psicotraumatologia. Nella molteplicità degli apporti empirici, il volume ha come protagonisti gli ""operatori dell'emergenza"""", ovvero tutti coloro che intervengono in situazioni ad alta criticità. Il contributo focalizza un modello teorico proposto dagli autori che include una nuova classificazione degli operatori, delineando in particolar modo la definizione di emergenza che non si propone di includere soltanto gli eventi critici causati dalla natura o dall'uomo ma di prestare anche attenzione ai nuovi contesti di emergenza. Il manuale, ricco di approfondimenti bibliografici, risponde alle esigenze di chi opera in contesti ad alta criticità, di clinici, di specializzandi e di studenti, permettendo di determinare cosa è fattore di rischio e cosa è fattore di protezione, proponendo delle linee guida di intervento, necessarie per preservare il benessere psicologico e la qualità della vita dell'operatore."" -
La chiave segreta. Coaching evolutivo: un nuovo approccio per realizzare ciò che desideri
Come diventare artefici del cambiamento e nonrnsubirlo? Come affrontare le sfide che la società 4.0rnimpone a ritmi sempre più elevati?rnrnSecondo gli autori, la “chiave segreta” è un approccio integrato che permetta di creare una connessione ernun allineamento tra mente, cuore e corpo. Solo così ci si potrà muovere efficacemente verso traguardi chernrestituiscano senso, identità e valore.rnL’approccio di coaching integrato innovativo che qui propongono trae spunto da diverse discipline (qualirnl’ontologia del linguaggio, il focusing e la fisica quantistica) e insegna a sperimentare nuovi modi di essererne a realizzare i propri desideri con coraggio, intuito, ironia e con quella capacità di andare oltre agli schemirnche consente di spegnere “il pilota automatico”.rnIl libro accompagna il lettore attraverso un percorso a tappe, una per ogni capitolo, aiutandolo a:rn attingere dalla propria ricchezza interiore e dai propri talenti,rn esprimere il proprio intuito e la propria creatività,rn ascoltare sé stesso, il proprio “vero sé”, avendo accesso alla intelligenza del proprio corpo,rn connettersi con i propri valori traducendoli in azione,rn trarre dalla realtà significati che danno potere,rn sfidare alcune convinzioni e paradigmi, ampliando i confini di ciò che ritiene “possibile”,rn acquisire strumenti linguistici concreti per l’accrescimento della propria e altrui autoconsapevolezzarn apprendere un metodo collaudato per tradurre i propri obiettivi in risultati concreti. -
Liturgia dell'ira. Dalla tragedia alla mediazione dei conflitti
In una società complessa e a forte pluralismo culturale, sempre più dominata dal mercato e sempre più individualista, l'ira è ormai un fenomeno endemico. Questo volume nasce proprio dal tentativo di formulare risposte concrete alla deriva odierna di questa passione, ripercorrendone la cosmologia, dall'antichità (partendo dalla tragedia greca nel VI e V secolo a. C.) sino a oggi. All'alba del terzo millennio si rende quanto mai necessario un discorso critico su come arrestare l'ondata di rabbia e contenere le pretese egoistiche che, sbarrando l'ascolto della sofferenza dell'altro, innescano le reazioni più incontrollate. È necessario promuovere collettivamente una liturgia dell'ira (utilizzando il lemma ""liturgia"""" come il processo di ritualizzazione mitica inteso a ripristinare l'ordine perduto) fondata sul riconoscimento e sul dialogo. La mediazione umanistica e il tema del perdono sono articolati all'interno del volume in un discorso che, senza trascurare alcuni essenziali contributi teorici, intende proporre queste due pratiche come possibili rimedi all'ira per affrontare le contraddizioni e le ingiustizie che la generano. Alla base sta la convinzione che anche questa passione """"incandescente"""" possa essere trasformata in qualcosa di deliberativo e di utile se incanalata verso obiettivi positivi. Con questo intento il lettore è introdotto nella stanza della mediazione per fare esperienza di come l'ira, accolta e modulata, possa diventare un'occasione di rinascita e di riconciliazione: l'obiettivo non è tanto la risoluzione del conflitto, quanto la condivisione di una riflessione individuale per arrivare a conoscere se stessi, dare lo spazio necessario alla parola, liberare l'uomo dal peso delle sue passioni, scoprire un nuovo sguardo verso il futuro. Prefazione di Andrea Perico e postfazione di Jacqueline Morineau."" -
Multiculturalismo senza panico. Parole, territori, politiche nella città delle differenze
Con l'inizio di questo secolo, nelle società occidentali le critiche al multiculturalismo hanno dominato il discorso pubblico, il policy making e la ricerca accademica. Di che cosa parliamo quando ci riferiamo al multiculturalismo? Quali sono i limiti dei concetti impiegati nelle proposte per superarlo? In città segnate dalla paura nei confronti degli estranei e da più di un decennio di crisi economica, esistono spazi d'incontro dove avvengono negoziazioni quotidiane della differenza? In società radicalmente plurali, cosa rende alcuni luoghi più aperti e accoglienti di altri? Il volume riflette su categorie e concetti utili a indagare i luoghi della convivenza, i loro fragili equilibri, così come le risorse attivabili attraverso politiche che si misurano con la dimensione spaziale. -
Le età della Costituzione. 1848-1918, 1948-2018
La ricorrenza dei settant'anni della Costituzione italiana (1948-2018) induce a una lettura in parallelo del settantennio odierno con quello intercorso tra l'emanazione dello Statuto Albertino nel 1848 e il 1918, anno marcatempo, che in molti paesi europei segnò l'ultimo atto della lunga crisi dello Stato liberale. Nella prima parte del libro vengono presi in considerazione i corsi e ricorsi storici dei due settantenni, nelle loro similitudini e nelle loro differenze, dal punto di vista della storia delle costituzioni, della storia delle idee, della storia delle istituzioni, della storia dei riti. La seconda parte è dedicata a un'analisi in chiave storica e prospettica del costituzionalismo contemporaneo, con particolare attenzione a temi cruciali quali le idee costituzionali di Europa, l'uso della storia nella giurisprudenza costituzionale, le ultime parole della Costituzione e, guardando al futuro prossimo, il destino dei fondamenti della nostra Repubblica, a partire dal lavoro. -
Cyber generation. Sfide evolutive per chi cresce online. Riflessioni per genitori, insegnanti e operatori
Internet, il digitale e il mondo virtuale hanno cambiato profondamente le nostre vite di adulti, di bambini e adolescenti, le nostre relazioni sociali, familiari, sentimentali e perfino il nostro modo di stare al mondo e il rapporto con noi stessi. Con quali conseguenze? Cosa è cambiato? Quali nuove problematiche e criticità tutto questo comporta nello sviluppo di bambini e adolescenti? Quali nuove attenzioni e responsabilità si presentano agli adulti caregiver, genitori, insegnanti, operatori di varia natura – pediatri, psicologi, psicoterapeuti, educatori – cui spetta l’accompagnamento durante la crescita delle nuove generazioni? Quanto l’iperconnessione permette di fare esperienza e favorisce la socialità e la fantasia, oppure, al contrario, ostacola lo sviluppo perché sottende ritiro e finzione? La difficoltà associata alla relazione e alla comunicazione intergenerazionale è in fondo la “domanda” di base cui prova a rispondere questo libro, per comprendere la funzione che il mondo digitale ha assunto e svolge, in modo rivoluzionario e centrale, nella vita di noi tutti; per trovare un punto di repere su quando e quanto sia necessario preoccuparsi; per capire se i propri bambini e adolescenti fanno della rete e delle tecnologie un uso sufficientemente equilibrato, oppure al contrario preoccupante e patologico. Per orientarsi in termini affettivi, relazionali, educativi, clinici e talvolta anche operativi, per recuperare un senso di adeguatezza ed efficacia, per potersi pre-occupare dell’altro nel senso più completo e integrato del termine, che includa sia la sollecitudine, la tensione, l’apprensione, il pensiero, sia la capacità di intervenire più concretamente, attraverso un prendersi cura dell’altro che ne tuteli e al tempo stesso ne incoraggi la crescita. -
Per una storia della Regione Autonoma della Sardegna
Questa ricerca ha preso le mosse dal convegno di studi ""Per una storia della Regione Autonoma della Sardegna"""" (Sassari, 21 maggio 2018) e si inserisce all'interno delle iniziative del Consiglio Regionale della Sardegna dedicate ai settant'anni dall'entrata in vigore dello Statuto speciale. Il volume raccoglie cinque innovativi contributi: Il Consiglio regionale, di Francesco Soddu; La Giunta, di Salvatore Mura; La burocrazia regionale: dalle origini al Piano di Rinascita, di Daniele Sanna; La programmazione economica, di Sandro Ruju; La Regione e la nascita del Credito Industriale Sardo (1953-1958), di Stefano Pisu. Apre il libro l'intervento dell'allora Presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, che ha sottolineato l'importanza dell'autonomia, ma anche la necessità di adeguare ai nostri tempi lo Statuto."" -
Il filo della voce. Indagini sul pensiero linguistico di Manzoni e sui Promessi sposi
«Una lingua è un tutto, o non è». Su questo fondamento, un aut aut ricavato dall’esperienza della storia, Alessandro Manzoni sintetizza un’idea della lingua, organismo in cui le parti si corrispondono nel tutto, sistema che garantisce all’individuo la comunicazione dei pensieri e, in scala, la partecipazione di un’intera società alla vita civile e culturale della nazione. Attento, tra i primi, alla profondità “politica” del problema, lo scrittore non smette, nel suo «eterno lavoro», di interrogarsi sui «mezzi» che permettono di porre in atto un modello reale di lingua: la soluzione non può che ritrovarsi nell’«uso vivente», nell’“accordo” che si fonda sulla progressiva rinuncia dei singoli al gergo, all’idioma particolare. Il percorso accompagna e riflette quello di una società che per gradi abbandona lo stato di natura e si compone nell’istanza sociale, condivisa. Solo in apparenza l’individuo si perde nella “notte” di un codice che sembra generale e non determinato: dentro la lingua, che è appunto «un tutto», è chiamato a ritagliare lo spazio dell’espressione, a definire il timbro della voce. Ne sono prova tangibile i personaggi dei Promessi sposi, quella varietà morale e psicologica che, messa alla prova dagli eventi, lungo le strade provvidenziali, prende forma nello specifico e non confondibile linguaggio di ciascuno. -
Smart working: mai più senza. Guida pratica per vincere la sfida di un nuovo modo di lavorare
Innovare, digitalizzare i processi organizzativi, migliorare i sistemi di valutazione delle performance, creare contesti lavorativi all'insegna della fiducia, della collaborazione, della serenità sono gli input di un'evoluzione necessaria e inevitabile. L'adozione del lavoro agile è una parte importante di questa rivoluzione. Per vincere la resistenza al cambiamento che caratterizza la gran parte dei contesti lavorativi, le autrici affrontano il tema con un approccio operativo e validato nel tempo sul campo. Il volume infatti propone un metodo consolidato adattabile per l'implementazione dello smart working e condivide strumenti affinati al fianco delle imprese. Ricco di numerosi casi aziendali, offre dati consistenti e inediti che dimostrano che il lavoro smart è non solo possibile, ma misurabile e generatore di numerosi vantaggi per l'organizzazione, oltre che per il lavoratore. Cimentarsi nel percorso verso l'adozione del lavoro agile significa riaffermare gli obiettivi dell'azienda e dei team, agire sul senso più profondo del lavoro inteso come contributo al raggiungimento di un obiettivo comune, infondere una cultura dell'apprendimento continuo, darsi un'occasione per mettere a nudo le proprie fragilità organizzative correggendole o accettandole consapevolmente. La sfida è ambiziosa ma, col metodo giusto, non impossibile. Postfazione di Luca Solari.