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Bungalow
Un romanzo che si legge come un thriller, ma anche un racconto sulle scelte di vita, le lunghe ombre del passato e la riconciliazione.rnrnDa giovane, Kalle Edwards ha viaggiato nel Sud-est asiatico e quei viaggi hanno plasmato la sua vita futura. Più di quarant’anni dopo, sua figlia Jennyrnparte sulle orme del padre. Ma Jenny scompare. L’ultimo suo segno di vita è un messaggio da Bangkok. Nessuno sa dove sia, o se sia sparita di sua volontà. Kalle decide di andare in Thailandia a cercarla. Nella sua ricerca, torna nei posti che ha visitato molto tempo prima. Il giovane e l’uomo di mezza età si ritrovano nella stessa vita. E il viaggio va ancora più indietro, fino ai ricordi della sua infanzia negli anni Sessanta, nello Småland, alla sua vita di bambino in una famiglia complicata, alla partenza dal piccolo paese e ai tentativi di diventare adulto. Di diventare padre. -
Democrazia e potere dei dati. Libertà, algoritmi, umanesimo digitale
"La sicurezza cibernetica è un problema di sicurezza nazionale, se dovesse scoppiare una guerra la minaccia non arriverebbe dai carri armati ma dagli attacchi ai sistemi digitali, dalle torri di controllo agli acquedotti."""" (Antonello Soro, la Repubblica). Il rapporto tra tecnica e democrazia, pur certamente non nuovo, è divenuto centrale nell'era digitale. L'impatto delle nuove tecnologie sulla vita individuale e collettiva è tale da dover essere affrontato con il massimo grado di consapevolezza ricordando, con Chabod, che nella Storia c'è posto solo per ciò che ha coscienza di sé. La tecnologia digitale ha infatti innescato - con la forza propria delle rivoluzioni epocali e l'intensità delle grandi conquiste dell'Umanità - mutamenti profondi del tessuto democratico e della stessa struttura sociale, sostituendo quei corpi intermedi che la disintermediazione intendeva superare e ridisegnando il raggio di estensione del potere e i confini della libertà. Si tratta di innovazioni che hanno mutato a tal punto e così velocemente i nostri sistemi di valori, le nostre categorie del pensiero, persino la nostra concezione del tempo e dello spazio da renderci troppo spesso prigionieri degli opposti estremismi: del neoluddismo da una parte e della tentazione, al contrario, di delegare la gestione della vita privata e pubblica alla neutralità della tecnica. Questo saggio, rigoroso ma di facile lettura, illustra le innumerevoli implicazioni del rapporto tra tecnica e democrazia, su un orizzonte che spazia da quello propriamente giuridico a quello etico e filosofico, dall'uso degli algoritmi predittivi in economia e finanza alle nuove forme di sfruttamento del lavoro, dall'intelligenza artificiale alla nuova geografia dei poteri, dall'«arbitrato» tra libertà di espressione e dignità nei social network ai trojan, dalla cybersicurezza alla moneta digitale." -
La macchia mongolica
È il 1996, Massimo Zamboni parte per la Mongolia in un viaggio al seguito di una troupe televisiva locale. È lì assieme alla moglie e ai componenti dei CSI. La Mongolia che si trova davanti corrisponde e supera l'immaginario costruito in anni di fantasticazioni, letture, ricerche: quella terra mitica - resa immortale dalle gesta di Gengis Khan, attraversata da Marco Polo, conquistata dalla Russia sovietica - stordisce e risuona in Zamboni come una radice scoperta, un'appartenenza ancestrale pari solo a quella dei boschi emiliani. Da quel viaggio in Mongolia non solo prenderà vita ""Tabula rasa elettrificata"""", uno dei dischi simbolo dei CSI, ma si manifesterà per la prima volta in Massimo e sua moglie il desiderio di avere un figlio. Caterina nascerà due anni dopo, con una macchia inequivocabile: una sorta di voglia, un piccolo livido destinato a scomparire nel tempo, la cosiddetta """"macchia mongolica"""". Questo segno detterà per sempre anche in lei la partecipazione a due mondi spirituali e fisici, l'Emilia dei padri e la Mongolia del desiderio. Al compimento dei diciotto anni è qui che Caterina vuole andare in ciò che sembra quasi un ritorno a casa. Nei paesaggi immutati e nella storia che veloce fagocita il tempo e i costumi, dentro a un mondo che ha annientato le distanze ma non le differenze, questo nuovo viaggio - prima tutti insieme, e poi Caterina da sola - è scoperta ulteriore, immersione spirituale, indagine sull'altrove che ci abita, un'esplorazione necessaria tra le stanze della memoria più intima. """"La macchia mongolica"""" è anche un film-documentario diretto da Piergiorgio Casotti e una colonna sonora composta da Massimo Zamboni e pubblicata da Universal Music su CD/LP."" -
Sopra il vulcano. Il campo, lo scudetto, la vita
Questa autobiografia è un'eccezione straordinaria, una fuga di informazioni, una confessione a lungo rimandata, che solo la figlia Camilla, giornalista, poteva raccogliere.«Mio padre è quel signore che in un filmato Rai ormai passato alla storia, il giorno della vittoria del primo scudetto del Napoli, a fine partita scappa negli spogliatoi inseguito da Giampiero Galeazzi che lo sovrasta brandendo un microfono. Sugli spalti novantamila napoletani cantano la loro gioia, e lui, occhi bassi e passo veloce, si limita a dire: ""Abbiamo fatto un buon lavoro. Sono soddisfatto"""". Stop.» Ottavio Bianchi è fatto così. Schivo, riservato, umile. Eppure il suo nome è nella leggenda del calcio italiano, visto che lui portò il Napoli al primo, indimenticabile scudetto. Il ricordo di quei quattro anni da allenatore della squadra partenopea (una compagine fortissima, costruita attorno al più grande di tutti, Maradona, ma con campioni indiscussi come Careca, Carnevale, Alemao, De Napoli, Ferrara e tanti altri) è una delle poche cose che riesce a forzare la sua proverbiale riservatezza. Questa autobiografia è infatti un'eccezione straordinaria, una fuga di informazioni, una confessione a lungo rimandata, che solo la figlia Camilla, giornalista, poteva raccogliere. Solo a lei, Bianchi poteva dettare il racconto di una vita sul campo, prima da calciatore di ottimo livello, poi da allenatore vincente. Prefazione di Gianni Mura."" -
Linus (2020). Vol. 2
Linus è una storica rivista italiana mensile di fumetti, fondata da Giovanni Gandini e pubblicata inizialmente dalla casa editrice Figure nell'aprile del 1965. -
La posta in gioco. Manifesto per la pace e la libertà
A trent'anni dalla fine della guerra fredda, l'equilibrio mondiale non è mai stato così a rischio. Il presidente degli Stati Uniti si e ritirato dal trattato di disarmo con la Russia e ha abbandonato unilateralmente l'accordo sul nucleare iraniano, l'Europa pesa sempre meno sullo scacchiere internazionale e rischia di disintegrarsi, la Cina prende sempre più spazio e, a causa dell'epidemia di Covid-19, una crisi economica e sanitaria senza precedenti si e abbattuta su tutto il mondo, rischiando di favorire un'ondata di nazionalismi e autocrazie capaci di mettere in discussione i principi di libertà e autodeterminazione. Alla luce dell'instabile situazione mondiale, Michail Gorbacëv, l'ultimo grande statista del Novecento, mette in guardia da una guerra di tutti contro tutti. Se da una parte si devono fare i conti con l'incapacità e la riluttanza degli attuali leader politici a lavorare su soluzioni internazionali, dall'altra e quanto mai importante concentrarsi sulle grandi sfide del nostro tempo: la crisi della democrazia e l'avanzare dei populismi, il rischio di una guerra globale dalle conseguenze disastrose, le minacce di nuove pandemie e delle vecchie armi nucleari. Il suo rimane un messaggio di speranza. Per combattere la guerra fredda del ventunesimo secolo - da sempre minacciata e che ora iniziamo a immaginare - avremo bisogno di armarci di pazienza e dialogo, di prestare attenzione al futuro delle nuove generazioni, al cambiamento climatico, alle ragioni della pace, alle sempre più profonde disuguaglianze sociali ed economiche. -
Contro le diete. Come evitare sacrifici, vivere sani e dimagrire lo stesso
Sembra che ogni mese spunti una nuova dieta alla moda o un nuovo metodo dimagrante, eppure il tasso di obesità continua a crescere, così come aumentano le malattie più comuni: patologie cardiache, cancro al seno, alla prostata, pressione alta. È possibile cambiare stile di vita, vivere meglio e in modo più sano? Sì, basterà seguire un approccio diverso. Ed è qui che entra in gioco Michael Greger, nutrizionista di fama mondiale, medico e fondatore di NutritionFacts.org. Dopo "" Sei quel che mangi"""", Greger si concentra sulle ultime ricerche relative alle principali cause dell'obesità, proponendo una serie di rimedi. In questo volume presenta i criteri ottimali per perdere peso, illustrando come certi cibi siano davvero in grado di influenzare la nostra salute e longevità. Fornisce inoltre gli ingredienti chiave della dieta dimagrante perfetta, quali la densità calorica, l'indice insulinico e l'impatto degli alimenti sul microbioma intestinale, dimostrando che per dimagrire è fondamentale seguire un regime alimentare a base di frutta e verdura. """"Contro le diete"""", però, va anche al di là degli alimenti e identifica ventuno acceleratori del dimagrimento che tutti noi abbiamo a disposizione, introducendo le scoperte scientifiche più recenti in ambiti innovativi, come la cronobiologia, per svelarci i fattori che massimizzano la nostra capacità innata di perdere peso. Partendo dai principi di base, il dottor Greger ha realizzato una guida per dimagrire, grazie a un approccio proattivo che non invecchia ed è in grado di tenere testa a qualunque moda. Ricco di consigli pratici supportati da ricerche scientifiche in campo dietologico, il libro metterà fine alle diete comunemente intese e sostituirà le nostre costanti battaglie con i chili di troppo con uno stile di vita sostenibile, semplice e sano. Nella prefazione all'edizione italiana, scritta appositamente per i lettori del nostro Paese, l'autore prende in esame alcuni temi inerenti la relazione fra Covid-19 e nutrizione, come l'incidenza dell'obesità sulla gravità della malattia e il legame fra alimentazione e sistema immunitario."" -
I tormenti del giovane Kihlgren
Il giovane Kihlgren parte da un progetto di tutela dei borghi storici in abbandono e del loro paesaggio duro, intenso e desolato ma che ha cancellato per dar vita a un’immagine più spendibile, una propria caratteristica fondante, la sua intima spiritualità. Vuole affrontare questa esperienza in prima persona, cercando di vivere l’ascesi di questi territori, ma è a questo punto che arrivano le giovani pastorelle abruzzesi portando al fallimento incondizionato la ricerca di santità e purezza del giovane. Lo ritroviamo poi nei bar della Capitale, con un’immagine un po’ stereotipata ma molto milanese e, sebbene cerchi di profondere i valori politically correct sedimentati nel suo armamentario morale, viene nuovamente massacrato dalla Romanità esasperata delle monelle dei Castelli Romani, dell’Agro Pontino e della Ciociaria. Rimarrà solo un’ironia sterile che ingoia tutto e tutti dal giovane Kihlgren ai suoi progetti, dai borghi all’Assicurazione Sanitaria in Africa fino ad alcuni dei tabù ideologici e culturali più sedimentati del Secolo appena trascorso. -
L'orso
Un interessante ritratto di come una bambina affronta l'abbandono, la perdita di autorità, la sopravvivenza e il dolore.rn«Cameron è bravissima nel manntenere sostenuto il ritmo narrativo durante la fuga dei bambini, e al tempo stesso profondamente toccante nel modo in cui descrive l'istinto di protezioni naturale, ferino, di Anna verso Colla.» - Peppe Fiore, La Lettura - Corriere della Sera rnrn«Un viaggio tenero, terrificante e toccante» – O Magazinernrn«Un romanzo incredibile sul legame inespresso tra una madre e i bambini» – Miriam Toewsrnrn«Claire Cameron ha un'assoluta padronanza nel farci provare dolore e perdita senza mai usare quelle parole» – Herman Kochrnrn«Stilisticamente impressionante, commuove nel profondo» – GlamourrnrnBates Island, lago Opeongo, Canada. Anna, cinque anni, e suo fratello Stick, tre, sono accampati con i genitori in un remoto parco nazionale. Anna sente la madre che urla. All'improvviso il loro padre apre la tenda, li porta fuori e li spinge dentro la gigantesca scatola refrigeratrice della famiglia. La blocca e incunea una pietra sotto il coperchio per permettere loro di vedere fuori. I bambini non sanno cosa sta succedendo, ma diventa gradualmente chiaro al lettore che un orso sta attaccando i genitori. Dopo questa apertura scioccante, il romanzo segue le sorti dei due bambini, costretti a badare a se stessi. ""L'orso"""", il capolavoro di Claire Cameron, è narrato da Anna, la figlia maggiore; il suo è un flusso di coscienza giovane e innocente, che, poiché non comprende veramente quello che vede, inizialmente sembra """"offuscare"""" l'azione. È proprio questo divario tra la comprensione """"opaca"""" di Anna e la visione complessiva dedotta dal lettore che conferisce a una prosa così semplice il suo potere. La storia diventa quindi un ritratto interessante di come una bambina affronta l'abbandono, la perdita di autorità, la sopravvivenza e il dolore. La visione infantile del mondo è autentica e affascinante, molte immagini sorprendenti rimangono impresse, immagini create dalle interpretazioni di Anna e dalla fantasia del lettore."" -
Bestia da latte
"La storia di un bambino cresciuto in una fattoria del nord est negli anni 60 tra natura e violenza""""rn«Più che un romanzo, quello di Gian Mario Villalta è l'avvincente resoconto di un doppio passaggio: uno collettivo, da una cultura a un'altra, e uno individuale, dall'infanzia alla maturità.» - Corrado Augias, il Venerdì di Repubblicarn Vengono da un mondo lontano i ricordi che si sprigionano nella mente del protagonista di questo romanzo nel momento in cui apprende della morte di uno zio un tempo molto amato e poi altrettanto detestato. Per la precisione – se poi davvero precisi possono essere i ricordi dell’infanzia – vengono da un piccolo paese del Nordest, durante gli anni Sessanta, quando la coda del boom economico inizia a cambiare le abitudini e i comportamenti. È l’epoca in cui «le stalle hanno cominciato a puzzare» e «gli animali – così come la terra – sono diventati materia per la produzione industriale». Ma a tornare alla mente del protagonista sono soprattutto i momenti vissuti insieme al cugino Giuseppe. Perché è proprio il complesso rapporto fra i due a segnare, forse più di ogni altra cosa, la sua infanzia. Un rapporto fatto di grande complicità ma anche di violenza e di paura: sentimenti, questi, che non lo hanno più abbandonato, né mai è riuscito a sciogliere nella loro aggrovigliata natura. Oggi, il bambino di allora, arrivato alla soglia dei sessant’anni, si chiede le ragioni di quella violenza sorda, cupa, marcio frutto di altra violenza. E si chiede se la sua vita, senza quelle vicende ormai lontane, sarebbe stata diversa. Gian Mario Villalta, narratore, saggista, poeta tra i più significativi della nostra letteratura, con Bestia da latte scrive un romanzo intenso e potente, una storia di famiglia e insieme di formazione, capace di far vibrare le corde più intime e sensibili dei lettori." -
Trilogia di Glasgow: La morte necessaria di Lewis Winter-Come muore un killer-Il sangue all'improvviso
A Glasgow c'è un sottobosco criminale pulsante e pronto a esplodere, appena si accende una fiamma. Ognuno sa qual è il suo posto, e lì deve rimanere.rnrn«MacKay scrive noir come nessun altro» – The Timesrnrn«Un autore imprescindibile» – Massimo Carlottornrn«""Pulp Fiction"""" a Glasgow » – Giancarlo De CataldornrnNel primo tempo della trilogia, """"La morte necessaria di Lewis Winter"""", viene presentato Calum MacLean, un killer free-lance, schivo ma rispettato, «il migliore della nuova leva» per MacLeod, sicario veterano e suo maestro. Uno che sa come uccidere e scomparire, senza lasciare traccia. A Calum viene commissionato l'assassinio di un giovane pusher in ascesa, protetto da qualcuno di grosso. Nel secondo """"capitolo"""", """"Come muore un killer"""", ritroviamo MacLeod, il sicario più temuto di Glasgow. Non il migliore, ormai. La criminalità organizzata lo sa, come ogni bandito sa che con ogni probabilità saluterà il mondo con un proiettile. Calum MacLean, suo allievo, accetta il compito di farlo fuori, consapevole che non potrà sottovalutare un vecchio killer e i suoi datori di lavoro. La stupefacente conclusione della trilogia,rn""""Il sangue all'improvviso"""", vede una resa dei conti all'interno della malavita di Glasgow. Le sue alleanze si sono rotte, una serie di morti eccellenti prepara il terreno allo scontro finale. Nessuno ne esce indenne, né i criminali né i poliziotti, ruoli che spesso si sovrappongono; ognuno combatte semplicemente per sopravvivere. Il nostro killer decide di chiudere; oltre che dalla malavita viene braccato da un detective. Ma Calum MacLean è un uomo che conosce l'ombra e ci ha sempre vissuto. Sa come sparire."" -
Operazione Mercurio
Creta 1941. C'è un tesoro nascosto nel labirinto della Storia.rn«Anche il gran finale, in questo noir mediterraneo, è con vista mare. E basterebbero le descrizioni delle coste, dei profumi e dei sapori dell'isola a farne il libro da mettere nello zaino e portare in vacanza.» - Sara Ricotta Voza, Tuttolibri - La StamparnIl commissario Maki Markaris ha due grandi passioni: il mare e la caccia al polpo, che conserva nel congelatore dei reperti organici del commissariato di Chaniá, sull’isola di Creta. Markaris però ama anche il raki, l’acquavite ottomana al profumo di anice, e le dee. Proprio come Afroditi, la giovane archeologa rimasta orfana di un padre che conservava il segreto più straordinario dell’isola celebre fin dai tempi più antichi per la leggenda del Minotauro. È seguendo il profumo della bella Afroditi e il rebus della morte di suo padre, che il commissario incontrerà la traccia del più pericoloso e insospettabile criminale di Creta, un ex agente della polizia segreta di Hitler che per molti anni dopo l’invasione nazista ha setacciato l’isola alla ricerca del suo tesoro più strabiliante. -
Morte di un antiquario
Che cosa distingue l’antiquario dal semplice collezionista? Il gusto della ricerca tra le cose dimenticate alla scoperta dell’oggetto unico e magari irripetibile, prezioso. Ma anche la suggestione per il mistero che avvolge gli oggetti perduti e poi ritrovati: da dove vengono, chi li ha posseduti, quanta passione o dolore hanno ‘visto’. Testimoni muti delle vite passate, gli oggetti antichi attraversano il corso del tempo con il loro carico di segreti. Uber Montanari, tra tutti gli antiquari, è il più solitario, il più geloso delle scoperte che ha fatto, il più misterioso. Quando viene ritrovato cadavere nella sua bottega, a Ferrara, in molti si domandano quali tesori siano all’inizio della sua sventura. Gaetano De Nittis è un brillante capitano del Corpo più ‘odiato’ d’Italia: la Guardia di Finanza. D’origine pugliese, da poco trasferito a Ferrara, ama la buona cucina, cioè solo quella della sua terra, e odia l’agrodolce estense. Ha poco tempo libero e lo dedica tutto alla sua vera passione: la chitarra e lo stile blues del grande B.B. King, il suo idolo. È lui a scoprire, durante un’indagine di routine, il corpo di Montanari, l’antiquario dalla personalità ambigua, protetto da esponenti dell’alta borghesia ferrarese con cui aveva rapporti d’affari non sempre limpidi. Tra i molti segreti di questa vicenda, raccontata con calibrata maestria da Paolo Regina, il primo sta proprio nella vita dell’antiquario, coltissimo e misantropo, e nel suo insaziabile desiderio di collezionare opere d’arte proibite. -
L'amuleto
L’autore di culto in Norvegia porta il lettore in un mondo in cui la natura incontaminata, l’archeologia e i miti si fondono in una dramma di alto livello. «Ambientazioni silvestri, oggetti misteriosi, trappole, agguati e oscuri fatti storici: nell'Amuleto c'è tutto ciò che può soddisfare un lettore alla ricerca di una lettura disimpegnata ma tonica» - Vanni Santoni, La LetturaIn Norvegia, in una remota valle di montagna, uno scavo archeologico porta alla luce una scoperta sensazionale. In una palude vengono rinvenuti due corpi ben conservati insieme a degli oggetti con iscrizioni mai viste prima. L’attesa e lo stupore si basano sull’aspetto di un amuleto da cacciatore: una bambola. Viene coinvolto Fredric Drum, esperto conoscitore di vini e crittografo. Nel giro di poco tempo si troverà al centro di eventi misteriosi e pericolosi, apparentemente scollegati tra loro ma intrecciati in un complesso piano criminale dai toni raccapriccianti. -
L'uomo di Calcutta. Con e-book
Calcutta, 1919. Non sono neanche le nove di mattina e la calura bagna la camicia di Sam Wyndham, giovane veterano britannico della Grande Guerra con un passato doloroso, arrivato a Calcutta per unirsi alla polizia e iniziare una nuova vita. Di fronte a lui, in un vicolo cieco e buio, c'è un corpo contorto in maniera innaturale e mezzo affondato in una fogna a cielo aperto. Il cadavere è quello di un alto funzionario britannico. L'hanno trovato così, con la gola tagliata, un occhio strappato dai corvi e in bocca un biglietto che intima agli inglesi di lasciare l'India. I suoi superiori credono che si tratti di un omicidio politico commesso dagli attivisti che si battono per l'indipendenza dell'India. Nel frattempo le notizie sul massacro di Amritsar, perpetrato dall'esercito di Sua Maestà, fomentano disordini tra la popolazione. È a rischio la stabilità dell'impero e il capitano Wyndham si trova coinvolto non solo in un'indagine impegnativa, che lo porta dai salotti dei ricchi imprenditori alle fumerie d'oppio dei quartieri malfamati, ma anche nelle lotte intestine dei suoi compatrioti. Deve risolvere il caso in fretta, ma qualcuno fa di tutto per impedirglielo. -
Il grido
Sotto i nostri occhi sta succedendo una cosa enorme, ma che noi non vogliamo vedere: le nostre sono le prime generazioni umane a vivere al cospetto di un’estinzione di specie. Eppure tutto continua come se niente fosse, perché i domini umani traggono il loro potere proprio da questo occultamento. Economia, politica, società, costume, informazione, cultura... tutto sembra organizzato e concepito per perpetuare una simile tragica rimozione. In questo pamphlet, unico per radicalità e coraggio, estremo come è estrema la nostra condizione, tutto viene rimesso in discussione e in movimento, mostrando come il nostro pensiero e il nostro immaginario –così come si sono venuti formando e selezionando nel corso del tempo– siano collegati da fili comuni e siano funzionali a questo suicidio di specie in atto. L’autore e personaggio di questo libro si confronta e combatte senza limiti e senza rete con figure cruciali della nostra epoca, come Giacomo Leopardi, l’astrofisico Stephen Hawking, Emily Dickinson, lo scrittore francese Michel Houellebecq, Darwin e Marx, Freud, Balzac, i filosofi Nietzsche ed Emanuele Severino e molti altri. -
Lui. Principe selvaggio. La trilogia del peccato. Vol. 1
Una storia di passione proibita e scottante. Un amore incandescente che lega due famiglie rivali. Meghan March ritorna con la trilogia del peccato.rnrnUn Riscoff e una Gable non potranno mai vivere felici e contenti. La rivalità tra le nostre due famiglie è ormai leggendaria. Dieci anni fa Whitney Gable mi ha colto alla sprovvista con le sue gambe lunghe e i suoi occhi blu magnetici e sensuali. Non sapevo il suo nome, né mi interessava. Come ogni Riscoff che si rispetti, ho preso quello che volevo. Entrambi abbiamo bruciato ardentemente di passione, finchè non ha sposato un altro uomo. Lei mi odia, e fa bene. Dieci anni fa mi sono opposto al suo matrimonio, presentandomi ubriaco alla cerimonia da dove mi hanno sbattuto fuori. Ora lei è a casa, con quelle stesse gambe snelle e quegli stessi occhi, ma senza alcun anello al dito. Dicono che un Riscoff e una Gable non potranno mai stare insieme... ma io non ho ancora finito con Whitney Gable. Non finirò mai con lei. -
Lei. Principessa di ferro. La trilogia del peccato. Vol. 2
"I Riscoff avranno anche il controllo della città, ma io sono stanca di sottostare alle loro regole. Se solo riuscissi a resistere a Lincoln Riscoff e a non cadere ancora una volta nel su incantesimo... Sono tornata qui a Gable in cerca di pace, ma i problemi sembrano inseguirmi. Quell'uomo mi ha rubato il cuore dieci anni fa, e non me l'ha più restituito. Insieme potremmo far ragionare le nostre famiglie, immaginare il nostro futuro. Anche se tenere a bada uno come Lincoln è come seguire di soppiatto un puma nella boscaglia, tirargli la coda e poi scappare sperando che non ti morda. Una cosa stupida, una follia. Ma così inebriante. Il mio buonsenso me l'ha sempre detto: stai lontana da lui. lo però non riesco a rispettare il divieto.""""" -
La morale del centrino. Ovvero come sopravvivere a una mamma siciliana
Manon è una strabordante mamma siciliana, la cui massima più celebre suona: “L’unica felicità possibile è la media delle nostre infelicità”. Ma Manon è anche un modo di stare al mondo, un bizzarro codice etico, un esilarante manuale delle buone maniere. In fondo, Manon è un altro modo per dire una certa Sicilia. Il confronto con una madre del genere è una lotta per la sopravvivenza. Le tappe della crescita del protagonista di questo libro diventano battaglie epocali per l’indipendenza, fatte di tradimenti, di rimpianti, ma anche di inciampi comici. La modernità irrompe nel più sonnacchioso immobilismo siciliano e i risultati non sono per nulla scontati. Manon, il cui universo si ripete identico e immutabile, come le stagioni, viene messa a dura prova da figli che in nulla rispondono ai suoi ideali di madre. Il protagonista e i suoi fratelli infatti sembrano nati per contraddirla, fra divorzi, matrimoni mancati, insuccessi professionali, scelte di vita e di identità sessuale lontane dal suo orizzonte. Manon si trincera dietro una difesa strenua di ciò che lei considera “giusto”. Salvo, alla fine, essere capace di una vera rivoluzione, per quanto domestica, che conferma la leggendaria propensione all’accoglienza e al dialogo dei siciliani. Un libro in cui si ride molto, e con il sorriso si scende nelle pieghe di un dialogo intergenerazionale a volte difficile, ma sempre necessario. -
Loro. Ladri d'amore. La trilogia del peccato. Vol. 3
"Whitney Gable è quel tipo di donna che proteggeresti fino alla morte. Per tenerla. Per amarla. Alla fine ho imparato la mia lezione, ora devo dimostrare di essere un uomo degno di lei. Non importa cosa succederà, siamo da soli contro il mondo. E non ho intenzione di perderla ora. Il fallimento non è contemplato. Qualunque cosa accada, la affronteremo insieme. Niente può distruggerci. Questa volta lei sarà mia, per sempre.""""."