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Pontremoli. Una cittadina italiana fra il 1880 e il '900
Il libro è il ritratto di una cittadina profondamente cambiata negli ultimi due decenni dell'Ottocento. Documenta i mutamenti economici, sociali, psicologici e culturali che segnano il trapasso da un'epoca all'altra. Lo spirito del Risorgimento crea a Pontremoli una lacerazione troppo forte con la sua storia. -
I librai pontremolesi. Storia esemplare di un mestierie meraviglioso
La storia dei librai ambulanti di questa zona della Lunigiana, con al centro Montereggio, ""paese dei librai"""", è unica e sorprendente: Martinelli la racconta con passione fino al 2008, attraverso documenti d'archivio ma soprattutto attraverso le testimonianze dirette, di mogli, figli e nipoti che hanno continuato quell'attività, espandendola in gran parte delle librerie di oggi, in vari casi anche in attività editoriali (famosi fra gli altri i fratelli Maucci, creatori di un impero editoriale in Sudamerica nei primi decenni del Novecento). Uno spaccato di storia, di storia della cultura e delle sue forme di diffusione, fino ad arrivare alla nascita del premio """"Bancarella"""" negli anni Cinquanta e alle vicende della seconda metà del Novecento. Una lunga avventura che potrebbe ancora stimolare qualcuno a provarci come accade in giro per il mondo con la rinascita delle librerie indipendenti o di quartiere."" -
La regina Margherita mangia il pollo con le dita. Miti e leggende della tavola
Il cibo non è solo nutrimento del corpo, ma soprattutto della mente che a tavola si nutre di detti, miti, leggende, favole, proverbi, superstizioni, fake news, post-verità e paradossi che mutano con i luoghi, le culture e i tempi, e che oggi i freddi dati scientifici non riescono a sostituire. Una conoscenza dello sterminato mondo dell'immaginario alimentare, che ha guidato e continua a essere presente sulla tavola dove suscita certezze spesso fugaci, dubbi e perplessità, è una via per una migliore conoscenza di noi stessi e dell'attuale società che sta vivendo un grande cambiamento. In oltre trent'anni di Accademia Italiana della Cucina Ballarini ne ha sentite tante, e molte ce le racconta in questo libro. -
Il linguaggio del corpo. Capire gli altri e agire su se stessi
Toccarsi i capelli, aggrottare la fronte, incrociare le braccia, lanciare brevi sguardi, sono gesti che tutti compiono, spesso inconsapevolmente, e che comunicano una grande quantità di informazioni sulla personalità, sullo stato d'animo, sulle intenzioni delle persone. Per chi è capace di leggerlo, il corpo è davvero eloquente. Se abbiamo solo cinque minuti per capire se la persona seduta di fronte a noi potrebbe essere un buon collega, l'amore della nostra vita o un gran bugiardo, quello che dobbiamo decifrare è la sua comunicazione non verbale. Questo libro, basato sulle più recenti ricerche scientifiche e corredato da illustrazioni dettagliate, offre al lettore consigli pratici per imparare a leggere il linguaggio del corpo delle altre persone e a gestire il proprio. Come leggere il viso di una persona. Come fare una buona prima impressione. Quali sono gli indizi utilizzati dall'FBI per individuare chi mente. -
Lo zen e l'arte di allevare galline
Allevare galline non significa solo allevare galline ma è anche: un modo per assumersi la responsabilità delle proprie scelte alimentari una sfida contro il sistema produttivo delle uova nella nostra cultura industriale una dichiarazione di indipendenza - seppur piccola - dall'industria alimentare, che tratta gli animali come ""merce"""" una dichiarazione in favore di una società più sostenibile. """"Non è un libro tecnico, anche se affronta alcuni problemi pratici, come il difendersi dalla devastazione causata da una volpe che si intrufola nel giardino, o il proteggere le sementi dagli uccelli. Il bello del libro però è la capacità dell'autrice di descrivere il lato divertente e allegro nell'allevare galline, raccontando in modo umoristico le origini dei detti e dei proverbi su questi uccelli e quanto sia rilassante anche solo stare a osservarle."""" (Lindsey Warren, """"The Ecologist"""")"" -
Le origini occulte della musica. Vol. 2: Dai Queen a Marilyn Manson.
La prima raccolta completa di documenti, interviste, aneddoti, foto e retroscena: dalla musica classica al rock psichedelico, dall'heavy metal all'hip hop. Dopo il primo volume, Enrica Perucchietti torna a parlare del legame tra musica e occultismo, analizzando i gruppi e gli artisti degli anni Ottanta e Novanta in un saggio mozzafiato ricco di documenti, fotografie e testi di canzoni. È in questo periodo che si diffondono i videoclip come supporto ""simbolico"""" alle melodie. I contenuti occulti dei testi si concretizzano in un'estetica sempre più allusiva, cupa, ossessiva ricca di risvolti inaspettati. La commistione tra occultismo, musica e magia abbraccia anche il cinema aprendo a un connubio artistico: dall'influenza che il film Metropolis avrà sui Queen e sulla musica contemporanea ai videoclip di Michael Jackson, dalla distopia di 1984 alle ambientazioni gotiche e blasfeme di Marilyn Manson."" -
Programma la tua realtà quantica. Come cambiare la mappa del cervello per modellare la tua realtà quantica
In questo secondo volume del metodo Zenix viene presentato un nuovo potente mezzo per creare la nostra personale realtà. Il MetaMind Modelling è lo strumento più avanzato che possiamo applicare nel cambiare la nostra vita attraverso la mente. In ogni capitolo viene dato un nuovo illuminante modello con cui osservare alcuni peculiari aspetti del nostro modo di pensare e di vedere la realtà di modo da permetterci di cambiare facilmente la mappa del nostro cervello. Per cambiare la propria vita bisogna cambiare la propria mente e non esistono scorciatoie di nessun tipo, una volta che abbiamo compreso questo possiamo scegliere il percorso a noi più funzionale per farlo al meglio e in queste pagine hai la possibilità di realizzare tutto ciò con una vera e propria Scienza del cambiamento che può portarti ove non credevi fosse possibile. In questo metodo che unisce scienza applicata alla mente e antica saggezza ti saranno date conoscenze come quali alimenti potenziano la tua ghiandola pineale, come utilizzare al meglio la luce del sole nel tuo funzionamento cerebrale ed emotivo, quali momenti nell'arco della giornata è più facile andare a lavorare nella realizzazione dei tuoi obiettivi, come proteggersi dalle numerose interferenze presenti nella vita di tutti i giorni che disturbano il tuo processo decisionale e la tua determinazione a far avverare i tuoi sogni. Ti saranno inoltre donate delle tecniche semplici e potenti per aiutarti a scrivere il tuo destino per come vuoi che diventi. -
Non siamo che alberi. Saggio alla scoperta del bosco degli uomini
L'uomo è un albero? Per meglio dire: cosa abbiamo in comune noi e gli alberi, quali caratteristiche ci legano? Perché ogni pianta, non si discute, ha un suo carattere, proprio come ogni persona. Ci sono frassini chiusi e pioppi allegri, ontani pratici e tigli gentili, e ancora farnie, lecci, salici malinconici, robinie, olmi, senza dimenticarsi di tutta la Macchia. Per ciascun carattere ci sono storie e radici, gesti e rami, pensieri e fronde, ed è un'avventura non da poco notare quanti aspetti abbiamo in comune con il mondo vegetale, e scoprire che conoscerlo può aiutarci a capire di più noi stessi e chi ci circonda. È intorno a quest'idea che si muove questo libro, Ideato da due biologi e raccolto qui in duplice forma, narrata e fotografica. Un testo valido per tutti, leggibile e osservabile da innumerevoli punti di vista: dall'approfondimento botanico alla curiosità antropologica, dalla narrazione originale e divertente alla suggestione delle immagini, anch'essa non resa In modo descrittivo bensì artistico, per mantenere vivo il costante rimando, allegorico o forse reale, tra essere umano e vegetazione, entrambi parte di una stessa Natura. -
Crocevia di punti morti. Quattro anime nel Pozzo
Il Pozzo, una città della remota provincia, aspetta il ritorno di quattro suoi abitanti. Massimo è dovuto tornare per stare vicino a sua madre; Celeste dopo un anno fallimentare a studiare filosofia ha scelto di rinchiudersi nella sua stanzetta per farsi seppellire dalle ossessioni; Leonardo ha mollato un lavoro stabile mosso dalla certezza che la sua città sia l’equivalente della Derry di It e sotto ci viva un mostro. K, invece, non se n’è mai andato, ma torna di continuo: si muove solo con gli autobus, di notte, facendo sempre lo stesso percorso, ossessivamente incastrato tra luoghi abbandonati e sfigurati dal tempo; convinto di essere l’incarnazione dello spirito della città, K si accorgerà del ritorno dei tre nel pozzo e forse finalmente qualcuno realizzerà il proprio sogno: morire. -
Trilogia della catastrofe. Prima, durante e dopo la fine del mondo
«Carbè, La Forgia e D’Isa analizzano come e perché viviamorndi incubi e scelgono la strada, ancora poco usata in Italia,rndel reportage personale per spiegare cosa c’è dietro la paura» - il Mattino«Oltre ad analisi e resoconti, il libro descrive anche i meccanismi di adattamento e sopravvivenza che caratterizzano la resilienza umana. La memoria delle proprie radici culturali come ancora attraverso i cambiamenti; il ricordo reale degli eventi quale antidoto alla riscrittura della storia da parte del potere e la capacità di rieducare i propri desideri e abitudini in base al contesto, emergono come possibili chiavi per attraversare e procedere oltre la catastrofe» - Alessandro Mantovani, il FogliornÈ noto che il mondo sta cambiando. I dati scientifici ci portano a prevedere la fine della vita sulla Terra per come ora la conosciamo. E saranno mutamenti drastici, e più rapidi di quanto si pensasse un tempo. La catastrofe (dal greco katastrophé, 'rovesciamento') che attende il genere umano non è però la prima: tutto quel che conosciamo è nato da una catastrofe, si è andato modificando e assestando attraverso catastrofi, e con una catastrofe andrà a terminare - o a proseguire, ma in modo radicalmente diverso. In questo saggio ibrido, per contenuti e forma narrativa, tre grandi autori affrontano tre grandi catastrofi: il Big Bang, e tutte le sue conseguenze, tra cui la nascita dell'umanità; i genocidi che l'umanità ha perpetrato nel corso del suo passaggio sul Pianeta, mostrando attraverso un reportage che ogni catastrofe si compie anche sul proprio genere, nel tentativo di autoannientarsi; e infine il cambiamento climatico, e la chiusura dei tempi che conosciamo, evento che attendiamo senza ancora conoscerne a fondo gli effetti, ma le cui cause, sappiamo, sono principalmente umane. -
Guerra a Nord-Est. La seconda guerra mondiale nel Triveneto in 100 fotografie
Il secondo conflitto mondiale ha toccato le tre regioni del Nord-Est in maniera pesante. Se durante i primi anni di guerra i pericoli arrivavano soprattutto dal cielo con pesanti incursioni aeree degli Alleati e conseguenti, tragici bombardamenti, gli ultimi atti del conflitto hanno avuto per teatro proprio la nostra terra, con scontri diretti di terra. La ritirata delle truppe tedesche e l'inseguimento alleato ha coinvolto l'intero territorio triveneto. Dal passaggio del Po verso nord, la ritirata dei tedeschi in fuga ha portato morte e distruzione. Strade, ponti e infrastrutture varie bombardate per rendere più difficile l'inseguimento del nemico: il territorio era ridotto ad un cumulo di macerie. In 100 fotografie distribuite su tutto il territorio, ""Guerra a Nord-Est"""" documenta, a volte anche crudamente, la situazione di Padova, Verona, Bolzano, degli altri capoluoghi di provincia e dei centri minori a seguito degli eventi bellici. Fa una certa impressione riconoscere come propri di casa nostra, scenari che siamo abituati a vedere legati a paesi lontani come Afghanistan o Siria. Sembra impossibile, ma sono passati solo 70 anni."" -
Il derby del bambino morto. Violenza e ordine pubblico nel calcio
Roma, 21 marzo 2004. Prima del derby Roma-Lazio, intorno all'Olimpico si verificano duri scontri tra tifosi e forze dell'ordine. La violenza poliziesca e la quantità di gas CS - vietato dalla Convenzione sulle Armi Chimiche del 1993 ma normalmente utilizzato in Italia a fini di ""ordine pubblico"""" - sono tali da rendere credibile la notizia della morte di un bambino, investito da un furgone della polizia o colpito in pieno da un candelotto. Mentre inizia la partita, la voce si diffonde nello stadio. Gli ultras della Curva Sud chiedono che il derby venga sospeso e tolgono gli striscioni. In un gesto di solidarietà, i laziali fanno lo stesso. I calciatori si fanno interpreti della volontà delle due tifoserie. Il gioco si ferma. Scelta etica condivisa, risposta dal basso a una situazione insostenibile, rottura della logica """"the show must go on""""? Non per gli apparati repressivi e per i media, pronti a lanciare l'ennesima ondata di panico morale. A dieci anni dalla prima edizione ritorna """"Il derby del bambino morto"""", ultimo libro pubblicato in vita da Valerio Marchi, inchiesta sociologica e militante, racconto corale, immersione appassionata ma precisa nei rapporti tra sport, culture giovanili, opposizione sociale e legislazione repressiva. Un testo che non potrebbe essere più attuale, utile a chiunque sappia prolungarne i fili fino all'oggi... e ancora più in là. Premessa di Wu Ming 5. Aggiornamento di Claudio Dionesalvi."" -
Uno strano bambino
"Uno strano bambino"""" è il libro autobiografico di Maurizio De Rossi che narra le vicende rurali e ferocemente naturalistiche di un bimbo cresciuto tra la campagna e le rive di un fiume nell'Italia del nord degli anni Cinquanta. Un bambino affamato di conoscenza, che si rivolge ai grandi, come il fratello maggiore, o agli animali o alla natura stessa per placare la sua sete. Il percorso non è dei più semplici e incappa in ferite piccole e grandi, del corpo e dello spirito. Improvvise felicità e repentine tristezze condiscono le avventure di questo bambino della provincia vicentina, che non si arrende davanti a nulla e anzi affronta la scalata alla vita con gioia e la sfrenata testardaggine dell'età più bella." -
Verso il bianco. Diario di viaggio sulle orme Robert Walser
"Verso il bianco"""" è un diario di viaggio a Herisau, nella Svizzera tedesca, dove Robert Walser ha vissuto, internato in manicomio, per ventitré anni, la parte finale della sua vita. Nel primo pomeriggio del giorno di Natale del 1956, il corpo senza vita di Robert Walser fu trovato lungo un sentiero di montagna. Una celebre fotografia in bianco e nero, scattata da un anonimo poliziotto accorso sul posto, lo ritrae disteso sulla neve, adagiato nel bianco. Questo pellegrinaggio nei luoghi walseriani, come lo definisce lo stesso autore, è una sfida e uno scavo. Paolo Miorandi procede, dal capitolo 7 (sette sono le orme di Walser nella neve) al capitolo 1, che è l'ultimo, viaggiando a ritroso in una delle più profonde ed eccentriche esperienze letterarie del Novecento." -
I colori del vuoto. Racconti di adottati, genitori adottivi, genitori biologici
Mamma e papà sono solo i genitori che ti crescono? È possibile conciliare il legame con i genitori adottivi con la ricerca delle proprie radici? -
L' eroismo grigio dei lupi di lago. Storie di pesca e pescatori di mestiere sul Sebino
La precisa ricostruzione di storie, geografie e tradizioni della civiltà della pesca sul lago d'Iseo. -
La nostra rivoluzione: voci di donne arabe
Già nel dodicesimo secolo il filosofo e scienziato arabo Ibn Rushd, meglio noto in Europa con il nome di Averroè, attribuiva la stagnazione dei paesi musulmani alla rigida subordinazione delle donne. Nove secoli dopo è cambiato qualcosa? Molto poco, risponde Zanaz. Eva la peccatrice è ancora sotto stretta tutela maschile e un'interpretazione integralista dell'islam punta a rafforzare questa subalternità elevata a tratto identitario. Ma sono tante le donne del mondo arabomusulmano che stanno cominciando a criticare apertamente questa diseguaglianza di genere, che ha le sue radici non solo nei dettami religiosi ma anche nelle tradizioni culturali. E lo fanno interpellando direttamente il rimosso, i tabù, con una lucidità, un coraggio e un umanesimo sui quali l'Occidente, sempre più tentato da un ritorno al pensiero religioso, dovrebbe attentamente meditare. -
Il tempo della decrescita. Introduzione alla frugalità felice
Da due secoli abbiamo sviluppato una civiltà materiale e una potenza produttiva mai prima conosciute. Questa civiltà si scontra oggi con i Limiti al suo sviluppo: sono i limiti del pianeta stesso. Il pianeta è in pericolo e gli scenari più pessimistici sembrano superati da processi irreversibili di distruzione dell'ambiente. L'emergenza ecologica esige trasformazioni radicali dei nostri modi di vita, ma questi mutamenti non possono concepirsi che in un nuovo rapporto con il tempo. Reintrodurre la vicinanza e la Lentezza nei processi di produzione e di consumo, ridurre i tempi di Lavoro, disalienarci dalla nostra condizione di lavoratori e consumatori forsennati... queste sono le poste in gioco essenziali. Bisogna trasformare i nostri ritmi sociali per ritrovare il tempo di vivere. -
Ho ucciso un principio. Vita e morte di Gaetano Bresci, l'anarchico che sparò al re
Nell'afa di una Milano ancora intontita per le cannonate che il generale Bava Beccaris ha sparato sulla folla inerme, un tessitore anarchico di trent'anni aspetta il suo momento. È appena tornato dall'America, dove è emigrato per sfuggire alla miseria e alle persecuzioni, e ha con sé una rivoltella appena comprata a New York. Il suo obiettivo è il petto pieno di medaglie di Umberto I di Savoia, quello che la retorica monarchica chiama il Re Buono e che il popolo ha invece ribattezzato Re Mitraglia dopo i morti di Milano, e della Sicilia, e della Lunigiana... I tre colpi che Gaetano Bresci spara al cuore del re non colpiscono solo il singolo ma anche la sacralità del suo potere. E il quarto colpo, quello non esploso, Bresci sa di averlo sparato contro se stesso. Percosse, isolamento, deprivazione sono quello che si aspetta. Forse anche l'omicidio camuffato da suicidio. Ma a Monza quella sera di luglio la mano del tessitore anarchico non trema. -
Questioni di specie
In risposta all'animalismo da talk show, questo libro sostiene una tesi molto chiara: lo sfruttamento e la messa a morte dei corpi animali sono parte integrante dell'ideologia e delle prassi di potere. La società in cui viviamo utilizza la carne dei non umani (e di chi a questi è equiparato) come materiale da costruzione per le sue architetture gerarchiche, al fine di riprodurre la struttura sacrificale su cui si erge. La risposta a questo orrore non può che tradursi in un antispecismo politico; un antispecismo che dovrebbe ibridarsi con le acquisizioni teoriche e pratiche degli altri movimenti di liberazione e, al contempo, guadagnare credibilità per smascherare l'antropocentrismo che in quelle acquisizioni si annida. Il movimento antispecista non è più chiamato a dimostrare l'inconfutabile sofferenza degli animali, ma a interrogarsi su come realizzare la liberazione dei corpi sensuali. È da qui che potrebbe prendere forma un movimento politico capace di non farsi assorbire nel ventre del sistema.