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Una sera verso la fine d'agosto
Un bambino, appassionato di fumetti e film, crescendo comincia a scrivere una storia vestita di nero che, lentamente, si colora di tinte gialle e si incanala in una dimensione quasi surreale. Il protagonista, un poliziotto dal carattere rigido e spigoloso, improvvisamente viene catapultato in una aggrovigliata vicenda dove il delitto, nella malinconia barocca di una Catania al crepuscolo degli anni cinquanta, diventa anche il pretesto per ricordare il vissuto degli usi e costumi di quel tempo, sottolineati da un incontenibile florilegio di modi di dire, proverbi e detti popolari. ""A vivere sempre nel passato s'invecchia prima e a vivere solo nel futuro non si cresce mai"""", si legge tra le pagine del romanzo e lo scrittore, con molta semplicità, suggerisce di vivere bene il presente, affidandosi anche al valore simbolico della memoria collettiva, con l'umiltà necessaria per affrontare l'avanzante culto della modernità."" -
Ella Fitzgerald. Da stella dello Swing a regina del Bop
In un'America che usciva da una crisi economica devastante che aveva interessato anche il mercato musicale negli anni Trenta, all'interno dei cabarets di Harlem, una ragazza di colore riuscì a ritagliarsi un angolo di notorietà, tra musicisti e un pubblico costituito esclusivamente da bianchi. Quella ragazza era destinata a diventare una ""Stella"""" nello scenario jazzistico mondiale e per mezzo secolo brillò nei più grandi teatri del mondo, accompagnata da musicisti come Louis Armstrong, Duke Ellingnton, Count Basie, Dizzy Gillespie, Charlie Parker e altri."" -
Ricordi danzanti
"Amava pettinarla quella sua piccola nipote, ma erano carezze; stava seduta nella sua poltrona e con il suo pettine magico riusciva a farle una treccina meravigliosa e poi inconsciamente esordiva che se non fossero stati biondi, quei capelli sarebbero stati uguali a quelli di Grazia. La sua nipotina era felice perché consapevole di essere amata tanto, ma nel contempo era fiera di ricordarle la dolce zia, scomparsa prematuramente... """"." -
Guardatevi dai prudenti. Piccolo manuale per sopravvivere ai guidatori «prudenti»
"Interim"""" è una raccolta organizzata di idee che oppone ordine e ragione a quel rimasuglio mistico che abbina il non conosciuto alle assurde venerazioni." -
Etnea. Catania dalle origini ai quartieri storici
Arriva il momento in cui si sente il bisogno di raccontare, prima che la memoria e il tempo li disperdano, i trascorsi avvenimenti della città in cui si vive. Riferire episodi avvenuti nei quartieri storici della città è come rivivere avvenimenti trascorsi legati alle nostre esistenze e che affondano in radici comuni. Portare fatti e aneddoti a conoscenza di una vasta platea può diventare un, seppure piccolo, contributo rivelatore di interessi generali trasmessi da quanti ci hanno preceduto. Su queste tracce e con questo spirito il volume è stato pensato e ha preso forma. -
Santa Vènira, di Aci
"Ed è nella continuità ideale tra queste due grandi tradizioni culturali e religiose, che mi piace leggere lo scritto poetico di Giovanni Grasso su 'Santa Vènira, di Aci', che ha il raro privilegio, per scritti del genere, di non cedere alle tentazioni agiografiche ma piuttosto di dar conto dei numerosi studi e testimonianze, sottolineando con grande onestà intellettuale le poche certezze e le molte incertezze. Situazione alquanto comune per la biografia di una Santa nata nel primo secolo dell'era cristiana, ricordata non solo per il martirio, ma per aver venduto i propri beni e aver dato il ricavato ai poveri e per la dedizione verso i malati e i meno fortunati. E in fondo, è questa la santità che piace a Dio e agli uomini di ieri e di oggi che amano ricordare"""". (Dalla prefazione di Enzo Coniglio)" -
Viaggi tra sogni di carta
Deborah è una giovane libraia che lotta con tutte le sue forze contro un'inarrestabile crisi economica. Ha un potere speciale: riesce a entrare all'interno delle storie che legge, catturata per qualche secondo nel mondo creato dagli autori. La sua ""permanenza"""" all'interno delle letture, però, sembra durare sempre più a lungo e Deborah ha paura di non riuscire più a uscirne. Divisa tra i problemi del negozio e del suo matrimonio, dovrà trovare la forza per risollevarsi e resistere."" -
La traversata. Tra maschere e silenzio
Un viaggio insolito e confuso tra incontri e pensieri, tra la solitudine e il silenzio assordante, nella moltitudine di involucri della civiltà capovolta che imbriglia l'uomo moderno e i suoi sé, spezzettati in una trappola di incomunicabilità, di continue falsificazioni, nella contrapposizione tra il dentro e il fuori. È il delirio lucido e il suo riscatto, sullo sfondo di una Sicilia stanca e bellissima, di Caterina Costa: un'esistenza in affitto che catapulta il lettore in un clima di inquietudine, di disagio, di precarietà e di oppressione, nella sua malattia. Un viaggio in cui non si può non riconoscere se stessi e pure l'altro, nella condizione comune di personaggi della società moderna. -
Il pane fritto e altre storie. Antiche ricette popolari siciliane e racconti di nonna Vincenzina
Una nonna, Vincenzina, racconta alla nipotina sua diletta storie e fatti di famiglia, ora lieti ora tristissimi, ma sempre coinvolgenti e tutti, in qualche modo, legati al cibo e per questo, a ogni ""cunto"""", non manca di elargirle una ricetta popolare e, nel mentre, di insegnarle i segreti della sua cucina. Un pretesto per raccontare l'amata Sicilia e per tramandarne le tradizioni, i costumi, gli usi, l'arte culinaria tipica e la sua storia più genuina: quella delle cose di ogni giorno. Un prologo, dei cunti, tanti modi di dire, canzoni, scioglilingua, preghiere popolari e quindici racconti scritti in una lingua antica, parlata, un personale connubio tra la lingua italiana, che ci conduce tra le storie, e il dialetto siciliano, che di esse ne scandisce le emozioni. Quindici racconti di vita vissuta dalla nonna e dalla sua grande famiglia, la stessa dell'autrice: tre generazioni e mezzo nell'arco di un secolo."" -
Il limonaio. Le indagini di Filippo Cardone
Filippo Cardone lascerà presto Carini per essere trasferito, con il grado di capitano, al comando di una nuova compagnia, in un'altra terra. Ma quella sua prima esperienza di comando, in quella meravigliosa cittadina della Sicilia (inizialmente ostile e poi molto amata), la porterà sempre nel cuore tra i ricordi più belli della sua lunga carriera. Ispirato a una storia vera, ""Il limonaio"""" racconta una Sicilia anni Sessanta, ancora sospesa fra tradizione e modernità. Un luogo difficile da decifrare per un delitto che sconvolge l'equilibrio di una comunità apparentemente coesa e per un carabiniere che arriva da fuori e stenta a comprenderne i meccanismi. È la storia di un'indagine, ma soprattutto è il racconto di una presa di coscienza, di una crescita interiore. Ed è, anche, un omaggio a Sciascia."" -
Nuovi segni
«Si tratta, come si avverte fin dalle prime battute, o anche aprendo liberamente il libro, di un'opera in cui Scalise continua e approfondisce, secondo modalità stilistiche e accenti inconfondibili, il suo percorso iniziato ormai mezzo secolo fa. È questo un libro a volte misterioso, pur nella lucidità razionale del suo procedere, che passa da componimenti brevi, fino alla sintesi estrema dell'epigramma in versi, per arrivare al poemetto per frammenti connessi attraverso un filo sotterraneo. Scalise ribadisce, dunque, la scelta - meglio: la personale necessità espressiva - di mettere in scena la aleatorietà di un discorso poetico, di una meditazione poetica, internamente scossa o scompaginata da un io che comprende l'impossibilità di costruire una attendibile rappresentazione organica del reale. L'impossibilità di una visione del mondo non increspata da ritmiche e frequentissime fenditure di senso che conducano la narrazione del mondo, da parte del poeta, sempre a un passo, come si accennava, dall'assurdo». (Dalla Prefazione di Maurizio Cucchi). -
Il Professor Lepidus e la grande battaglia
L'estate passa in fretta quando si è in compagnia di buoni amici. Lo sa molto bene il Professor Lepidus, stregone ultracentenario che, dall'ultimo scontro con il cugino Maleficus, trascorre le sue giornate con i gemelli Bruno e Andrea e con Viky, streghetta apprendista. I mesi procedono serenamente, ma al rientro dalle vacanze i tre ragazzi trovano a scuola una grande novità: l'arrivo di una nuova insegnante, la signorina De Maris. Una donna bellissima, molto raffinata e dai modi affettuosi, soprattutto nei confronti di Andrea. Forse sin troppo affettuosi, pensa Viky. Più la osserva e più, nella nuova insegnante, c'è qualcosa che non la convince. E poi, non si diceva che fosse bruttina, sgraziata e molto severa? A causa di un improvviso malessere e dell'irritabilità eccessiva di Andrea, i tre amici inizieranno nuove indagini che faranno loro vivere molte avventure magiche e altrettanto pericolose. Un'altra storia di coraggio e di solidarietà, di amicizia e di giuste scelte, davanti a una delle più incredibili e straordinarie avventure che un ragazzo vorrebbe vivere. Età di lettura: da 12 anni. -
Pezzi di cielo
Permettiamo agli altri di rubarci la vita, per un bisogno d'amore che è dipendenza, permettiamo a loro di ferirci, di ucciderci, con le parole e con i fatti. Usciamo distrutti da questi avvenimenti, mentre loro, i carnefici, godono una vita piena, spensierata, ricca di tutto ciò che ci hanno rubato, e hanno il coraggio delinquente di dirci che ci amano; ma noi soltanto li abbiamo amati, coccolati, perdonati, accolti. Questi ""altri"""", per cui abbiamo vissuto in silenzio, che hanno dato senso ai nostri pensieri e a i nostri atti, ci abbandonano, senza neanche un saluto, ci lasciano al livore di giornate lunghe e complesse. Nonostante ciò, è talmente veemente il nostro desiderio di autodistruzione da non riuscire ad augurar loro il male ed essi, benedetti, se ne vanno per le vie del mondo, dispensando altro dolore."" -
Il misterioso individuo in nero
Una catena di efferati delitti terrorizza gli abitanti di una cittadina di mare. La polizia non riesce a trovare una spiegazione logica a tali crimini e ipotizza che sia opera di uno spietato serial killer ma, quando la serie di omicidi comincia ad andare oltre il paesino, una donna, affascinante ed enigmatica, incarica il detective Jack Selfieri di occuparsi dell'inchiesta. Nel corso delle indagini si viene a scoprire di un misterioso individuo in nero che appare poco prima di ogni assassinio per poi scomparire nel nulla... -
Catania i viali e le piazze. La nuova città del Novecento
Perché nascono i viali? Una risposta a questo quesito rimanda a una disamina del contesto economico-territoriale e sociale della Catania di inizio Novecento, che ne costituisce elemento fondante. Una Catania aperta agli scambi esterni, animata da imprenditori stranieri, e sono tanti, attratti dalle nuove possibilità di investimento e crescita della base produttiva. Questo tema viene affrontato nella prima parte del volume, dedicata alla nascita di una nuova città. La vitalità economica riverbera in un moderno assetto urbano, che trova compimento nel lungo asse viario di oltre cinque chilometri formato dai viali che tagliano longitudinalmente tutta la nuova città (viale Mario Rapisardi, viale Regina Margherita, viale XX Settembre, corso Italia) e relative piazze (piazza Santa Maria di Gesù, piazza Roma, piazza Trento, piazza Giovanni Verga, piazza Europa). Nella seconda parte del volume i viali e le piazze vengono descritti con grande cura, evidenziandone le emergenze architettoniche: ville, palazzi, edifici pubblici e i mutamenti avvenuti nel corso del Novecento, con il supporto di un considerevole apparato iconografico. -
Non c'è corpo perfetto
«Da questi versi si conferma in pieno l'intelligenza poetica di un autore che non cade nell'errore di muoversi in senso univoco, ma che nella sua meditazione sa, anche per esperienza, che la lettura critica dell'esserci e del mondo offre ogni volta numerose sfaccettature, nuove possibili rivelazioni. Ed è un mondo, quello che rientra nel vasto campo visivo di Toni, nel quale, tra un abisso metaforico e l'altro, pure ""occhieggia una bellezza ruvida e transitoria"""". E non è poco, nell'aspro manifestarsi quotidiano di immagini belle e tremende, fragilissime e mirabili, come quelle, ci dice con pronuncia asciutta e scandita il poeta, con vigore espressionistico e insieme con umanissima pietas, di """"quei corpi da proteggere"""", quelli che lui stesso vedeva """"alla stazione: denti su denti, / crani su crani""""». (Dalla prefazione di Maurizio Cucchi)"" -
I giovani e il calcio
«A Catania negli anni Sessanta per i giovani non era facile giocare al calcio. La FIGC organizzava solamente i campionati Allievi e Juniores con giocatori che avevano compiuto già 14 anni. Per ovviare a questa regola tutti i bambini di quartiere, e non, avevano conquistato altri spazi: piazza Cutelli, piazza Bovio, piazza Dante, il marciapiede di via Teatro Massimo, piazza Pietro Lupo, piazza Duca di Genova, piazza Spedini davanti allo stadio, al Grattacielo di via Cimarosa, piazza Lanza, via San Pietro, via Bronte, ma soprattutto nei cortili dei salesiani di via Teatro Greco, alle Salette, al San Francesco di Sales in via Cifali e al Sacro Cuore della Barriera. Poi la novità per i tredicenni (con 50 lire per l'autobus AMT numero 24) fu quella di andare vicino al faro della Playa dove, vicino allo spiazzo del lidi Spampinato e Casabianca, c'era una zona di terra battuta molto ampia. Per le porte bastavano due grandi sassi, per formare le squadre era sufficiente aspettare i ragazzi del Tondicello, che a frotte sciamavano verso il mare. L'unico problema era il pallone di gomma dura. Difficilissimo trovarlo. [...] Ma chi erano i dirigenti e gli allenatori del 1961-'62? Gente appassionata: operai, panettieri, barbieri, orologiai, impiegati, qualche galoppino di uomini politici, qualche salesiano di buona volontà; insomma, chi poteva disporre di qualche banconota di 10 mila lire poteva iscrivere una squadra. Ogni giocatore doveva provvedere a comprarsi le scarpe. Il resto lo metteva la società. [...] Bene, questo è il racconto del libro: un microcosmo del calcio giovanile di quegli anni. Sacrifici, divertimento, vittorie strepitose e sconfitte cocenti, nessuno si lamentava, nessuno si esaltava, nessuno cercava rogne. L'importante era trascorrere una bella giornata con gli amici sotto il sole di una bellissima Catania». -
Lasciatemi camminare sulla brina
Cosa spinge una ragazza siciliana ad andare a vivere a Bergamo? Un gioco, un ingenuo e incosciente spirito di avventura che le faranno scoprire il cuore più antico e nascosto di un mondo che, prima, le era noto solo per l'efficienza e la ricchezza. Mentre un popolo semplice la accoglie e la protegge, personaggi quasi surreali (la ragazza scoiattolo, le nonne fate, la vecchietta del passaggio a livello, il pastore) appaiono e scompaiono in un paesaggio disegnato dalla nebbia, dalla neve, dalla brina e, poi, dalle fioriture di primavera, dentro un clima capace di trasformare tutto in bellezza. Donne umiliate dagli uomini e altre libere ed emancipate le mostrano le due facce di un luogo e di un periodo, gli anni '70, in rapido cambiamento. Un pittore famoso condivide con lei l'amore per l'arte, mentre un anziano contadino-operaio e la moglie si prendono cura di lei come fosse una figlia. Due uomini accompagnano il suo sguardo. Un altro (""l'uomo che vedeva le lucciole come normali insetti"""") cerca di spegnerlo. Ed è per fuggire da quest'ultimo che la protagonista si trova costretta ad abbandonare tutto."" -
Oltre gli sguardi
Il professor Cosentini insegna Pedagogia Speciale presso la Facoltà di Scienze della Formazione. Tarchiato, amante del sigaro e delle bretelle, ha sofferto in passato di una malattia che oggi lo vede costretto all'uso delle stampelle. A un anno dalla meritata pensione, decide di lanciare un'ultima sfida ai suoi laureandi, andando ancora una volta contro il preside Rossetti e i suoi metodi anteguerra: per ottenere la borsa di studio che sosterrà il più meritevole a intraprendere il dottorato, i suoi allievi dovranno svolgere una ricerca basata su un'esperienza personale che abbia come tema fondante la diversità. Il vero obiettivo del professore, in realtà, è quello di suscitare nei suoi giovani studenti una riflessione che li aiuti a superare le barriere del pregiudizio nei confronti dell'altro. Solo chi avrà dimostrato di aver compreso appieno l'ultimo insegnamento dello stravagante docente potrà ricevere il sussidio. -
Detti celebri delle mamme sicule
Se non ci fossero le madri sicule bisognerebbe inventarle. Sono loro a dirimere e governare le esistenze di figli, mariti, congiunti più prossimi. Nel farlo, oltre ad avvalersi di oculate strategie, non disdegnano il ricorso alle loro celeberrime frasi a effetto, delle quali si troverà ampia e doviziosa disamina nelle pagine di questo libro. Poco importa se tanta solerzia generi a volte disorientamento nei destinatari: come disse Machiavelli, il fine non giustifica i mezzi?