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L'incontro delle civiltà. La nuova identità americana
Dopo aver pubblicato Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale, da anni uno dei testi di riferimento più citati da storici e politologi, Samuel P. Huntington ha analizzato la società multietnica americana in cui si intrecciano religioni, usanze e costumi molto diversi, e in cui convivono sistemi di valori spesso incompatibili. Anticipando i tempi e ponendo una serie di domande ancora straordinariamente attuali, con questo saggio diventato un classico degli studi sociali Huntington ha sfidato il consolatorio luogo comune sulle magnifiche sorti di una società multiculturale, unificata da valori liberali e democratici e dalla promessa del costante progresso economico individuale e collettivo. Ma le nuove ondate di immigrati, soprattutto ispanici, hanno cambiato profondamente l'identità americana: il bilinguismo, le diverse fedi religiose, la svalutazione del concetto di cittadinanza e la «denazionalizzazione» delle élite hanno condotto inevitabilmente a rischi e conflitti inediti, gli stessi che oggi – a distanza di pochi decenni – stanno mettendo a rischio anche la tenuta e l'unità della vecchia Europa. -
Ultime conversazioni
«Non ho mai percepito il potere come una posizione di forza, ma sempre come responsabilità, come un compito pesante e gravoso. Un compito che costringe ogni giorno a chiedersi: ne sono stato all'altezza?»rnrnQueste «Ultime conversazioni» rappresentano il testamento spirituale, il lascito intimo e personale del papa che più di ogni altro è riuscito ad attirare l'attenzione sia dei fedeli sia dei non credenti sul ruolo della Chiesa nel mondo contemporaneo. Indimenticabile resta la scelta di abbandonare il pontificato e di rinunciare al potere: un gesto senza precedenti e destinato a cambiare per sempre il corso della storia. Nella sua lunga intervista con Peter Seewald il papa affronta per la prima volta i tormenti, la commozione e i duri momenti che hanno preceduto le sue dimissioni; ma risponde anche, con sorprendente sincerità, alle tante domande sulla sua vita pubblica e privata: la carriera di teologo di successo e l'amicizia con Giovanni Paolo II, i giorni del Concilio Vaticano e l'elezione al papato, gli scandali degli abusi sessuali del clero e i complotti di Vatileaks. Benedetto XVI si racconta con estremo coraggio e candore, alternando ricordi personali a parole profonde e cariche di speranza sul futuro della fede e della cristianità. Leggere oggi le sue ultime riflessioni è un'occasione privilegiata per rivivere e riascoltare i pensieri e gli insegnamenti di un uomo straordinario capace di amare e di stupire il mondo. -
Le notti bianche
Al centro delle Notti bianche, racconto pubblicato per la prima volta nel 1848, c'è un sognatore, un giovane che vive una vita tutta sua, avulsa dalla realtà, fatta di chimere, fantasticherie, impalpabili emozioni. Nelle calde notti senza tramonto di una Pietroburgo estiva e deserta, il timido e notturno protagonista, triste vittima della vita urbana, vagabonda senza meta per la città fra palazzi e canali, e sogna a occhi aperti. Proverà a inseguire l'amore: quello della bella e appassionata Nasten'ka, che però ama, desidera, attende un altro. Così, dopo quattro notti di esaltata eccitazione, l'ultimo mattino porta con sé un amaro risveglio: il disincanto di un addio. Introduzione di Fausto Malcovati. -
Il mondo di ieri
Il ""mondo di ieri"""" è l'Europa d'inizio Novecento in cui Stefan Zweig è cresciuto, si è appassionato alla lettura e ai viaggi, ha raccolto i primi consensi come scrittore. È un mondo stabile e sicuro, ricco di charme e sempre pronto a stupire con nuove invenzioni, nuovi artisti, nuove promesse. È il mondo della certezza e della speranza infinite. Per i tantissimi che scoprono o rileggono questo capolavoro, il mondo di ieri è straordinariamente simile al nostro: ricco, soddisfatto, compiaciuto. Ma se ieri tutto è stato tragicamente travolto e cancellato dalla Grande Guerra e dalla tetra, ignobile affermazione dei totalitarismi, quale futuro possiamo attenderci per il mondo di domani?"" -
La saggezza degli animali
I polli cresciuti all'aperto sono più felici? Che cosa sognano i cani? Quale senso del tempo ha una farfalla? Con la stessa capacità di incuriosire con cui aveva descritto il linguaggio segreto degli alberi e grazie alla quale avevamo scoperto come le piante parlano, comunicano e si aiutano a vicenda, Peter Wohlleben rivolge ora la sua attenzione agli altri abitanti della foresta: gli animali. Scopriamo uccelli come il corvo imperiale, capace di provare amore e rimanere fedele al proprio partner per tutta la vita; ci accorgiamo, con un po' di stupore, che alcuni animali hanno una consapevolezza emotiva della morte, come le ghiandaie della Florida che compiono una veglia funebre di due giorni alla scomparsa di una di loro; e quasi ci commuoviamo leggendo della straordinaria empatia degli scimpanzé, capaci di adottare cuccioli orfani per proteggerli dai predatori. Peter Wohlleben sfata pregiudizi - la storia del lupo cattivo, della capra stupida o del cerbiatto timido - e ci invita a riflettere sulle conseguenze del nostro comportamento quotidiano, rendendo pagina dopo pagina sempre più evidente perché un atteggiamento attento nei confronti degli animali è un bene per noi umani e per il futuro dell'intero pianeta. -
Il gattolico praticante. Esercizi di devozione felina
Questo libro non parla dei gatti, ma di chi li ama. Non del cosiddetto «animale domestico» – che sia domestico davvero è poi tutto da dimostrare – ma del suo sedicente «proprietario», unico capace di comprendere e ammirare la superiorità incontrastata di questo felino. Giornalista di fama, Alberto Mattioli in questa inconsueta veste confessa le ragioni di una devozione assoluta verso un animale che sa come e dove va il mondo, sa cosa ci aspetta per averlo già vissuto nelle sue innumerevoli vite e sa come devono essere impostate le sue relazioni con gli altri esseri viventi, in primo luogo quelle con l'uomo, con cui ha paradossalmente deciso di condividere la sua vita scendendo di qualche gradino la scala dell'evoluzione. E ci mostra la via di una possibile salvezza, perché il tempo dedicato al gatto è un'oasi di piacere e di bellezza sottratta ai ritmi insensati della vita quotidiana, un momento di libertà dalle assurde catene che noi stessi ci siamo forgiati, per giungere alla consapevolezza che non si può addomesticare un gatto, si può solo sperare che sia lui ad addomesticare noi. -
La festa delle donne
«Le donne mi hanno ordito una congiura e, riunite nel tempio delle dee, decideranno per la mia rovina.» Nella Festa delle donne, ambientata ad Atene nel V secolo a.C., le eroine di Aristofane fanno sentire la propria voce riunendosi in assemblea e osando istruire un processo contro un uomo, e non un uomo qualsiasi: Euripide, il più grande poeta del tempo, colpevole di averle ""umiliate e offese"""" nelle sue tragedie. In un susseguirsi di travestimenti, parodie, caricature e altre geniali trovate, questa brillantissima commedia deve però soprattutto alla personalità delle sue protagoniste l'originalità e la forza che ne hanno fatto un classico senza tempo."" -
Paura. Ediz. integrale
La paura è l'emozione che travolge Irene Wagner quando un giorno, uscendo dalla casa dell'amante, s'imbatte in una sconosciuta: la donna sa tutto della sua doppia vita, e Irene dovrà pagare in cambio del silenzio. Il ricatto sempre più pressante, il terrore di essere scoperta e l'invincibile sensazione che il marito possa già sospettare qualcosa non le danno pace, minacciando la sua imperturbabile esistenza borghese. La spirale di angoscia che attanaglia e incalza Irene prende a girare sempre più vorticosamente, in un crescendo di suspense... -
Venezia minima
Per il magistrale cantore del Mediterraneo era inevitabile misurarsi con la sua città più emblematica e affascinante, sospesa tra la terra e il mare, tra l'Oriente e l'Occidente. Di questa Venezia, rappresentata innumerevoli volte fino a diventare quasi un luogo comune, Predrag Matvejevic è riuscito a cogliere immagini e sensazioni diverse, nuove e vere. Perché non c'è solo la Venezia delle basiliche e dei grandi pittori, del leone alato e dei palazzi affacciati sul canale. In ""Venezia minima"""" Matvejevic ci fa apprezzare le diverse sfumature di patine e dorature sul legno, sulla pietra, sul mattone. Esplora antiche mappe anonime. Fa esplodere la magnificenza dei tramonti, ascolta la musica dei passi sui ponti, ci accompagna in giardini invisibili, ci svela i segreti di antichi mestieri... Dettaglio dopo dettaglio, ricompone il disegno complessivo della città e del suo mutare con lo scorrere del tempo e della storia. Come ha scritto nella sua prefazione Raffaele La Capria, """"è dall'osservazione del piccolo ma significativo particolare, anzi dalla sua scelta, che nasce la poesia; e così mentre ci sembra di leggere un saggio, una descrizione, un diario, in realtà si superano i limiti del genere e si entra in un'altra zona che è quella della fantasia""""."" -
Di Ilde ce n'è una sola
In luglio a Bellano fa un caldo della malora. L'aria è densa di umidità e il cielo una cappa di afa. Eppure l'acqua che scorre rombando tra le rocce dell'Orrido è capace di tagliare in due il respiro, perché è fredda gelata, certo, ma anche perché nelle viscere della roccia il fiume cattura da sempre i segreti, le passioni, gli imbrogli, le bugie e le verità che poi vorrebbe correre a disperdere nel lago, sempre che qualcuno non ne trovi prima gli indizi. Come per esempio una carta d'identità finita nell'acqua chissà come e chissà perché. Brutta faccenda. Questione da sbrigare negli uffici del comune o c'è sotto qualcosa che compete invece ai carabinieri? Alla fine, a sbrogliare la matassa ci pensa Oscar, operaio generico, capace cioè di fare tutto ma niente di preciso, che da sei mesi è in cassa integrazione e snocciola le giornate sul divano con addosso le scarpe da lavoro, con la punta grossa. In quel luglio del 1970, offuscato dal caldo e dalle ombre tetre della crisi economica, armato della sua curiosità ottusa Oscar fa luce sui movimenti un po' sospetti di Ilde, la giovane moglie dal caratterino per niente facile, che forse sta solo cercando il modo di tirare la fine del mese come può. -
Buddha vivente, Cristo vivente
Buddha e Gesù, due figure cruciali nella storia dell'umanità, hanno lasciato in eredità insegnamenti capaci di indicare il cammino a miliardi di persone per i secoli a venire. Ma quanto c'è in comune tra la preghiera cristiana e la meditazione orientale? Esistono ideali e precetti condivisi dalle due fedi? In un libro già diventato un classico della spiritualità, Thich Nhat Hanh esplora i sentieri della compassione e della santità dove i due grandi credo si incontrano, risvegliando così la nostra comprensione di entrambi. In questo modo, con sguardo benevolo e autorevolezza, uno dei principali protagonisti del dialogo interreligioso si confronta con quelli che considera i suoi «progenitori spirituali» indicando la possibilità sempre attuale di una vita in armonia. -
Da bambino il cielo
"Da bambino il cielo"""" è il romanzo di una vita: perché la biografia di Franco Loi è un racconto che scorre come un fiume, dagli anni Trenta a oggi, passando per il fascismo, la guerra e la liberazione, le profonde trasformazioni sociali e tecniche, il passaggio dall'industria meccanica alla tecnologia, il Sessantotto e la nascita del terrorismo. La memoria s'intreccia con la storia e illumina il presente, i destini individuali - a cominciare da quello del narratore-protagonista-si riverberano in un percorso collettivo, nelle speranze e nelle delusioni di una famiglia, di una città, di un popolo. Nelle parole del poeta milanese, i ricordi diventano la chiave per capire il mondo. Spesso si condensano in immagini esemplari, a volte tragiche a volte buffe, ma sempre vere: la madre sdraiata sul tavolo da cucina con le ventose sulla schiena, oppure i giocatori del Genoa che corrono sull'erba, là sotto, lontani. O, ancora, il pugile che trova un libro di Nietzsche su una bancarella, lo compra e abbandona la boxe per diventare poeta..." -
Storie. Testo latino a fronte
Le ""Historiae"""", scritte tra il 104 e il 109 d.C., abbracciano il periodo compreso fra la rivolta di Galba (69 d.C.) e la morte di Domiziano (96 d.C.), una fase convulsa della storia recente dell'impero. Cronista mai neutrale e distaccato, Tacito ha l'occhio volto al presente: vuole capire e spiegare le cause della deriva autocratica che, dall'anarchia del 69, ha condotto al regime dispotico di Domiziano. Con una scrittura tesa e incisiva e la passione civile di chi è testimone di un'autentica tragedia storica, racconta la violenta lotta tra libertas e principatus, denunciando il servilismo, l'inerzia e la decadenza morale della classe dirigente che ha abdicato al suo ruolo di baluardo delle istituzioni dello stato. Ma consapevole che un ritorno agli ideali repubblicani è ormai irrealistico, guarda con fiducia alla soluzione costituzionale di Nerva e Traiano, quella dell'optimus princeps scelto per adozione, convinto che un governo forte costituisca ormai un indispensabile strumento per salvaguardare la grandezza e l'unità dell'impero."" -
La donna che realizzava i sogni
Non scegliamo l'inizio della nostra vita. Ma possiamo sempre scrivere il finale.«Un romanzo feel-good irresistibile» – Daily Mail«Una storia meravigliosa, piena di fantasia e tenerezza» – Publishers Weekly«Un inno alla forza dirompente delle storie che possono cambiare la nostra esistenza» – Kirkus ReviewsC'è una cosa che Martha, bibliotecaria di indole affabile e generosa, non riesce a fare: dire di no. Abituata a mettere al primo posto gli altri, cerca sempre di realizzare i desideri di chi la sceglie come confidente. Eppure, da qualche tempo, questo «secondo lavoro» ha iniziato a starle stretto e ha quasi prosciugato la sua abilità di tessitrice di storie. Finché un giorno le viene recapitato un misterioso pacco; all'interno, un vecchio libro di fiabe con una dedica firmata da sua nonna Zelda. Qualcosa non quadra: la dedica risale a tre anni dopo la sua scomparsa. Potrebbe trattarsi di un errore, ma Martha non può fare a meno di pensare che qualcuno le abbia mentito sulla fine di Zelda. Forse la donna, pecora nera della famiglia, è ancora viva. Se così fosse, non aspetterebbe neanche un istante per mettersi a cercarla. Perché a quell'anziana esuberante e un po' sopra le righe deve tutto ciò che ha imparato: l'amore per la letteratura, l'arte di viaggiare con la fantasia, la capacità di stupirsi di fronte alle sorprese della vita. Senza badare troppo alla paura, Martha decide per la prima volta di pensare a sé stessa. Seguendo gli indizi nascosti tra le pagine del libro, intraprende una caccia al tesoro che la porta, tra librerie antiquarie, a scoprire un lato della nonna che non credeva esistesse. E a imbattersi in un segreto che spetta solo a lei portare alla luce. Un segreto che la aiuterà a capire chi è davvero e a scrivere il lieto fine della sua storia. Dopo il successo internazionale dell'Uomo che inseguiva i desideri, amatissimo da lettori e librai e rimasto in vetta alle classifiche mondiali per mesi, Phaedra Patrick torna a incantare con la sua penna brillante e mai scontata. La storia di Martha ci illumina sui misteri che si nascondono tra le pagine di un libro: dietro le parole c'è un mondo diverso per ognuno di noi, a cui possiamo accedere liberando l'immaginazione oltre i confini della realtà quotidiana. -
La donna dal collier di velluto
Racconta Dumas che la storia della ""Donna dal collier di velluto"""" (1849) gli fu rivelata in punto di morte dall'amico Charles Nodier, geniale inventore di trame in cui l'immaginario irrompe nel quotidiano. Protagonista della vicenda è un altro grande della letteratura fantastica europea, Ernst Theodor Hoffmann, le cui novelle tradotte negli anni Venti stregarono i romantici francesi. È nel segno del duplice omaggio che Dumas compone questo originale pastiche, un potente cortocircuito tra suggestioni letterarie e grande Storia, una commedia nera in cui realtà e allucinazione si scambiano le parti. Nella Parigi del 1793, in pieno Terrore, un talentuoso violinista tedesco in viaggio nella capitale francese viene sedotto da una danzatrice misteriosa e fatale con la quale si abbandona a una notte di passione. Ma l'alba del nuovo giorno porta con sé una macabra scoperta. Introduzione di Lanfranco Binni."" -
Novelle per un anno: La rallegrata-L'uomo solo-La mosca
Con le Novelle per un anno, Pirandello cercò a partire dal 1922 di dare una sistemazione definitiva alla sua vasta produzione in un genere che gli era assai congeniale e che sin dal 1894 alternò ai romanzi e al teatro. Il progetto, rimasto incompiuto, nasceva dall'idea di riunire tutte le novelle in una sorta di grande ciclo temporale: «una novella al giorno, per tutt'un anno, senza che dai giorni, dai mesi o dalle stagioni nessuna abbia tratto la sua qualità». Le tre raccolte qui riunite - La rallegrata; L'uomo solo; La mosca - danno voce a temi che attraversano l'intera opera dello scrittore siciliano: l'esistenza come trappola da cui i personaggi tentano di divincolarsi attraverso soluzioni paradossali oppure cercando scampo nella morte; la solitudine alimentata sia dalle occasioni negative del quotidiano sia dagli inganni che ciascun uomo si crea inconsapevolmente a proprio danno; l'estraneazione dalla realtà e l'esilio come condizione esistenziale di chi si sente un «forestiere della vita». Introduzione di Nino Borsellino. Prefazione e note di Luigi Sedita. -
Ferragus
Splendida e terribile, «grande cortigiana» e insieme «mostruosa creatura»: non sono i tratti della protagonista femminile di Ferragus (1833), ma quelli della cornice in cui Balzac ha incastonato questa travagliata storia di amori e gelosie - Parigi, la città dei contrasti, dove «tutto fuma, brucia, brilla, fermenta, crepita e si consuma». Il racconto ruota attorno a una donna bella come un angelo che frequenta uno dei quartieri più malfamati della città e a un ex forzato, un tenebroso individuo già a capo di una congregazione segreta e ora ai margini della società, ma la cui potenza occulta si disvela lentamente nel corso della narrazione. Carico di mistero e di suspense come un enigma poliziesco, punteggiato di inattesi colpi di scena e con un finale a sorpresa nel quale, pur nella tragedia, trionfano i sentimenti «interi e sublimi », Ferragus può essere a buon diritto considerato uno dei romanzi fondatori del grande ciclo della Comédie humaine. Introduzione di Lanfranco Binni. -
Statuto dei lavoratori
Introdotto da una prefazione di Maurizio Ladini, questo volume propone integralmente il testo di una delle leggi fondamentali della nostra Repubblica, un manifesto per il rispetto della libertà e della dignità di tutti i lavoratori.rnrnIl mondo del lavoro, in Italia e non solo, è al centro di mutamenti vertiginosi e ha visto la progressiva erosione di diritti che si consideravano acquisiti. Per questo è più che mai necessario, oggi, riscoprire lo Statuto dei lavoratori, il testo legislativo che nel 1970 rappresentò il culmine di una intensa stagione di lotte sindacali e dell’impegno di figure centrali del nostro dopoguerra come Gino Giugni. Introdotto da una prefazione del segretario della CGIL Maurizio Ladini, questo volume propone integralmente il testo di una delle leggi fondamentali della nostra Repubblica, un manifesto per il rispetto della libertà e della dignità di tutti i lavoratori. -
L'uomo di fiducia
Criticato e misconosciuto all'uscita, L'uomo di fiducia è il più inafferrabile e oscuro romanzo di Melville, destinato negli anni a rappresentare il cinico contraltare al sogni americano di una società basata sugli ideali di fiducia e verità.Pubblicato nello stesso giorno in cui si svolge la vicenda – il 1° aprile 1857 – L'uomo di fiducia racconta un viaggio a bordo del Fidèle, un battello a vapore che naviga il Mississippi in direzione New Orleans. I passeggeri – dame, commercianti, uomini d'affari, tutti i tipi della società americana dell'Ottocento – vengono diversamente avvicinati e messi alla prova da un uomo enigmatico e misterioso che continuamente scompare e ricompare sulla scena sfruttando travestimenti e inganni. Un fine psicologo? Un mestatore d'animi? O solo un imbroglione della peggior specie? -
Becoming. Un diario per scoprire la tua voce
Un diario per scoprire la tua voce.rnrn""Il potere è consentire a sé stessi di farsi conoscere e ascoltare, avere una propria storia, usare la propria voce autentica. La grazia è essere disposti a conoscere e ascoltare gli altri. Questo, per me, è diventare"""" - Michelle ObamarnrnrnBasato su Becoming, l’autobiografia bestseller di Michelle Obama, questo diario vi guiderà nel vostro viaggio per diventare chi siete veramente. Rispondete a tutte le domande una dopo l’altra o saltate avanti e indietro tra le pagine, riflettete sulla vostra storia personale e su quella della vostra famiglia, sugli obiettivi e le sfide che vi aspettano, su ciò che vi sprona e vi spinge ad andare avanti con speranza, sul futuro che immaginate per voi stessi e per la vostra comunità. Perché facendovi riscoprire il potere e la forza della vostra storia, le pagine di questo diario diventeranno per voi un fedele compagno.""