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Il gatto che aiutava a trovare nuovi amici
Per il gatto Alfie e il suo amico George, Edgar Road è un vero e proprio paradiso. Qui, possono schiacciare in pace un pisolino e godersi le coccole delle famiglie del quartiere, che fanno a gara per averli con sé. Perché Alfie e George hanno un dono speciale: sanno guardare dentro il cuore delle persone e ripararne gli ingranaggi rotti o inceppati, aiutandole a ritrovare la vera amicizia. È per questo che si danno subito da fare quando a Edgar Road fanno la loro comparsa dei nuovi inquilini non proprio affabili. Con un divorzio difficile alle spalle, Sylvie ha scelto di trasferirsi per poter ricominciare da capo con la figlia quattordicenne Connie. Eppure fatica a integrarsi e a trovare un po' di stabilità. Non riesce a scrollarsi di dosso la tristezza e la diffidenza che le impediscono persino di lasciare che Connie conosca la gioia del primo amore con il coetaneo Aleksy. A nulla servono la sollecitudine e il sostegno delle vicine, che provano di tutto per farla sentire a casa: Sylvie continua a preferire un isolamento ostinato. Solo Alfie e George possono insegnarle ad aprirsi ancora e a riconoscere la sincerità di un'amicizia che si dà senza chiedere nulla in cambio. Ma devono fare presto. Perché alle loro orecchie, sempre tese, è giunta voce di un piano di fuga di Aleksy e Connie che rischierebbe di sconvolgere il già precario equilibrio. E non possono permetterlo. Non adesso che si sta avvicinando il periodo dell'anno in cui si celebra il valore della condivisione e la gioia arricchisce la nostra esistenza. -
Le sigarette del manager. Bacci Pagano indaga in val Polcevera
Un ingegnere che non è ingegnere, un manager che non è manager: chi è in realtà Oreste Mari, l'uomo sulle cui tracce si muove Bacci Pagano, inseguendo un vago odore di fumo e spinto da un'ossessione che lo induce a indagare senza la garanzia d'essere pagato? In una primavera piovosa, otto mesi dopo il crollo del ponte Morandi, il detective dei carruggi ripercorre avanti e indietro la valle del Polcevera e ne osserva le ferite, la bellezza e i gusci fossili d'un illustre passato che non c'è più. Nelle strade di quella periferia irriconoscibile sembra cercare il senso di quanto è accaduto negli ultimi trent'anni e l'uomo che sta cercando potrebbe forse fornire qualche risposta alle domande che lo assillano: Oreste Mari è nato in una famiglia operaia, ha rinnegato le sue origini facendo proprio il mito dei soldi facili degli anni Ottanta e ha finito per mettere la propria genialità al servizio della speculazione finanziaria e della criminalità. Distruttore e saccheggiatore di destini, lo definisce Bacci, che però intravvede il legame profondo che lo lega alla valle e alla sua gente, una sorta di anticorpo che potrebbe forse salvargli l'anima. E mentre si dibatte nel dilemma se associare o meno all'agenzia investigativa il fidanzato della figlia Aglaja, Bacci troverà nel luogo più disastrato della valle, la diga del quartiere Diamante, un nuovo amore di nome Giulia, maestra elementare che ha l'aspetto e i modi d'una guerrigliera coraggiosa. -
Le mie cene con Edward
L'amore per la vita è un piatto che va servito caldo. È una fredda sera d'inverno e le vacanze di Natale sono da poco trascorse quando Isabel bussa svogliata alla porta di Edward. In quel momento vorrebbe non aver mai promesso alla sua migliore amica di fare compagnia al padre mentre lei è fuori città. Ancora non può sapere che quell'anziano signore che in cucina sta preparando uno squisito arrosto e un soffice sufflé è in realtà un cuoco straordinario, e sta per cambiarle per sempre la vita. Con quella prima cena ha infatti inizio una delle più improbabili e incredibili delle amicizie: lui ha novantatré anni, e non pensa ad altro che alla sua amatissima moglie da poco scomparsa; lei ha quasi cinquant'anni di meno, e dopo l'ennesima delusione sentimentale ha deciso che non si fiderà mai più dell'amore. Ma durante quegli splendidi e sontuosi banchetti diventati ben presto un attesissimo appuntamento settimanale, oltre alle prelibatezze di Edward, Isabel presto comincerà ad apprezzare ricette e consigli sul buon cibo e sulla vita. E giorno dopo giorno, quasi senza accorgersene, sia lei sia Edward si scopriranno di nuovo capaci di sorridere e di gioire, pronti a riscoprire il sapore dimenticato della felicità. -
Tu sei parte di me
Amiche, complici, nemiche o rivali, ma sempre madri e figlie. Nulla può spezzare il legame speciale che si crea in nove mesi, quando è solo un filo a unire due vite. Un legame che si fa ancora più forte quando finalmente le mani si stringono e ci si sente al sicuro l'una nelle braccia dell'altra. Gli anni passano, le certezze si modificano, i baci cambiano il loro sapore. Si diventa amiche, complici, confidenti. Si piange e si ride all'unisono. A volte la parola «insieme» fa paura e ci si ritrova nemiche, rivali. Ci si scambiano frasi che bruciano dentro e si chiudono porte che non si apriranno mai più. Ma si resta per sempre madri e figlie. Per sempre. È così per Isabella, che ha messo in pausa la sua vita per seguire le ossessioni di Virginia e sin da piccola è cresciuta nella sua ombra. È così per la giovane Lenora, che non riesce a essere mai abbastanza perfetta per Veronique e il modello di figlia che ha in mente. C'è Cara, che ha paura dei cambiamenti e dell'influenza che possono avere sulla piccola Vita, e c'è Lucía che, con il suo arrivo, ha scombussolato in modo inatteso e totalizzante il destino della donna che l'ha messa al mondo. E poi Adua, che si è persa e vive una vita a ruoli invertiti con la figlia, e Ioan, che ha bisogno di un gesto materno che fatica ad arrivare. Infine Barbara, sorpresa da una gravidanza che le fa scoprire cose inaspettate di sé stessa. In sette racconti, sette autrici bestseller si confrontano su temi universali come la maternità e l'essere figli. Sette storie di cambiamento, ribellione, sfida, disamore. Sette donne, sette sensibilità diverse unite dal talento innato per la scrittura: Federica Bosco, Cristina Caboni, Valentina D'Urbano, Evita Greco, Clara Sánchez, Carmela Scotti e Simona Sparaco. Una raccolta che mette a nudo le dinamiche reali ed emozionanti di una delle relazioni più difficili e durature di tutta la vita. -
Mephisto
«Non è un uomo, è un commediante. Valeva la pena di dedicare un romanzo a un simile individuo? Sì, perché il commediante diventa l'esponente, quasi il simbolo di un regime burattinesco, falso, assurdo. Nel regno dei bugiardi e degli spostati il mimo trionfa.» Scritto nel 1936 durante l'esilio in Olanda e pubblicato in Germania solo nel 1956, Mephisto ripercorre la carriera di Hendrik Höfgen in un'opera d'invenzione che però manifestamente s'ispira alla vita dell'attore Gustaf Gründgens. Ex marito della sorella dell'autore, Erika, Gründgens fu il pupillo di Hermann Göring, consigliere di stato nazista e intendente generale dello Staatstheater di Berlino: figura carismatica e ambigua, in lui Mann riconosce una metafora esemplare dell'inquietante rapporto tra arte e potere. -
Questa è New York
Nato quasi per caso nel 1949 come articolo destinato a una rivista, Questa è New York ha avuto in sorte di diventare il libro più citato sulla città più famosa. Molti dei luoghi evocati non esistono più: la ferrovia sopraelevata della Terza Avenue, il carbonaio di quartiere che vendeva anche ghiaccio e legna, i saliscendi con i libri della Public Library, la vecchia sede della Metropolitan Opera, la Queen Mary con la sua lugubre sirena e il molo da cui salpava. Ma agli occhi del lettore di oggi questa vera e propria dichiarazione d'amore alla città simbolo dell'Occidente contemporaneo non potrà che suonare profetica e dunque attualissima: perché White sembra aver saputo esattamente quali quartieri della città sarebbero fioriti, quali invece scomparsi, come sarebbe insomma cambiata, per rimanere in fondo sempre la stessa, la sua New York. Prefazione di Roger Angell. -
Il mio viaggio in Grecia
«Sono andato ad Atene come a una Mecca, determinato ad amarla; e ho mantenuto la parola. E ho ammirato le statue e le colonne classiche con tutto il fervore che meritavano. Non sono mai stato disturbato dalla banalità dei quartieri cosiddetti francesi, perché anche lì ho pensato all'evoluzione storica e sulla base di promettenti indizi ho percepito le nuove tendenze di un popolo tenace.» Greco della diaspora nato ad Alessandria d'Egitto, Costantino Kavafis parte per il suo primo viaggio in Grecia nel 1901, a trentotto anni. Dalla scoperta della propria patria culturale e spirituale nasce questo diario, che è anche una guida per il lettore di oggi: una guida che conduce tra le vie e i teatri della capitale, sulle «colline viola» intorno al Pireo, attraverso le acque limpide e «intensamente greche» di Delo, fino alle luci del porto di Patrasso. -
Figli e amanti
Sensibile e intelligente, il giovane Paul Morel è legato da un affetto morboso alla madre, che ha riversato su di lui tutte le sue speranze dopo il fallimento del matrimonio e la morte del figlio maggiore. Vorrebbe amare con slancio e dedizione, ma né con l'innocente Miriam, creatura spirituale e devota, né con la matura Clara, che lo inizia al mondo dell'eros, riesce a realizzare una duratura intesa. Paul capisce così che nessuna donna potrà mai sostituirsi alla figura materna e che mai potrà affrancarsi da quel legame soffocante, da quell'amore possessivo. Solo dopo la morte della madre, in preda a uno strazio profondo e a una disperata solitudine, avvertirà per la prima volta la possibilità di un'autentica partecipazione alla vita. In bilico tra cronaca famigliare e romanzo di formazione, ""Figli e amanti"""" (1913) è la prima grande prova narrativa di Lawrence: su una materia profondamente autobiografica, tessuta nel filo un po' logoro del naturalismo tardo ottocentesco, l'autore innesta un impietoso scandaglio dei moventi più segreti, delle pulsioni più oscure dell'animo umano in cui risuona ormai inequivocabile l'eco delle teorie freudiane. Introduzione di Piero Gelli."" -
Teatro: Il figlio naturale-ll padre di famiglia-È buono? È malvagio?
Fin da quando, giunto a Parigi dalla provincia, aveva pensato seriamente di intraprendere la carriera di attore, Diderot nutrì per il teatro un costante interesse sia sul piano dell'elaborazione teorica sia della pratica di scrittura. La scena era ai suoi occhi un formidabile strumento di critica sociale perché «ogni popolo ha dei pregiudizi da distruggere, dei vizi da colpire, delle ridicolaggini da screditare». Ammiratore di Shakespeare e di Molière, con le tre commedie raccolte in questo volume - ""Il figlio naturale"""" (1757), """"Il padre di famiglia"""" (1758), """"È buono? È malvagio?"""" (1781) - il nume tutelare dell'Encyclopédie gettò le basi del moderno dramma borghese: le storie sono ambientate nel presente e hanno per protagonista non più l'aristocrazia ma l'emergente classe media che rivendica la dignità del commercio e del lavoro manuale. Fra le tre pièces, spicca per la perizia della composizione la più tarda e anche la più amara; l'ambivalente Monsieur Hardouin - intelligente e ingenuo, generoso e crudele - ordisce una serie di intrighi la cui morale è sempre la stessa: in una società corrotta, come quella francese del tempo, per riuscire a fare del bene è inevitabile essere malvagi."" -
Il buon soldato
Carico di suspense come un thriller mondano con molte vittime ma nessun colpevole, Il buon soldato è un romanzo enigmatico e malinconico che spicca nel panorama letterario del primo Novecento per i suoi angosciosi intrecci psicologici, dapprima velati e quasi impenetrabili e poi di colpo crudelmente messi a nudo.«Questa è la storia più triste che abbia mai sentito.» A raccontarla è John Dowell, voce del romanzo oltre che testimone; ricco americano, con la moglie Florence ha frequentato per anni in Europa una brillante coppia di inglesi, gli Ashburnham: Edward, il ""buon soldato"""" del titolo, integerrimo ufficiale dell'esercito britannico e perfetto gentleman, ma anche impenitente seduttore, e Leonora, la sofisticata consorte. Via via che la narrazione si dipana sul filo della memoria, dietro il velo della rispettabilità e l'apparenza di un innocente legame d'amicizia, affiora un girotondo di inganni e tradimenti, un gioco al massacro che non risparmia nessuno dei protagonisti. Carico di suspense come un thriller mondano con molte vittime ma nessun colpevole, Il buon soldato (1915) è un romanzo enigmatico e malinconico che spicca nel panorama letterario del primo Novecento per i suoi angosciosi intrecci psicologici, dapprima velati e quasi impenetrabili e poi di colpo crudelmente messi a nudo: un testo di sconcertante modernità, specchio delle ombre dell'animo umano e del vuoto morale di una Belle Époque ormai al tramonto ma ancora ignara della tragedia incombente. Introduzione di Attilio Bertolucci."" -
Una stanza tutta per sé
Una «stanza tutta per sé» racchiude al proprio interno ciò di cui si ha bisogno per scrivere: tempo libero e indipendenza economica - benefici di cui le donne per secoli non hanno goduto, e cui ancora oggi spesso non possono accedere. Questo testo raffinatissimo e ironico, basato su due conferenze tenute da Virginia Woolf all'università di Cambridge nel 1928, ripercorre la storia delle donne nella letteratura: Christina Rossetti, Jane Austen, Emily Brontë, George Eliot rivivono nelle sue pagine, e la loro vicenda s'intreccia con ricordi, immagini e suggestioni di straordinaria forza evocativa. Vero e proprio manifesto della condizione femminile, ""Una stanza tutta per sé"""" è un'esortazione, rivolta a tutte le donne, a lottare per la propria libertà, a seguire la propria vocazione, a diventare, finalmente, ciò che nel loro intimo già sono. Introduzione di Attilio Bertolucci."" -
Fuga sulla luna
Poeta, narratore e saggista finissimo, Lu Hsün (1881-1936) è una delle figure di spicco della letteratura cinese contemporanea, al cui rinnovamento ha dato un contributo fondamentale. Fuga sulla luna raccoglie per intero la sua produzione narrativa, influenzata dai modelli occidentali e fortemente polemica nei confronti della società tradizionale. Ironici e implacabili, dominati da un profondo senso di angoscia, disperazione e solitudine, i suoi racconti, scritti tra il 1918 e il 1926, smascherano la barbarie e la sopraffazione dell'uomo che si celano dietro la rispettabilità di facciata della millenaria civiltà cinese. Esemplare in tal senso è il Diario di un pazzo (1918), una denuncia della morale disumana della Cina feudale, definita cannibalesca, condotta attraverso l'allucinato diario di un intellettuale convinto che verrà divorato dai propri famigliari. Nella lunga novella La vera storia di Ah Q (1921) è tratteggiato l'archetipo spirituale del popolo cinese: un contadino atenente e parassita, retrivo e vanaglorioso, che si getta nella «rivoluzione» per opportunismo e viene giustiziato senza rendersi conto della propria sorte. -
Bruciante segreto
È difficile essere bambini: lo sa bene Edgar, inquieto dodicenne smanioso di lasciarsi alle spalle l'infanzia. Non può dunque che sentirsi lusingato dell'amicizia che, durante una villeggiatura sulle montagne austriache, gli riserva un giovane barone. Con l'ardore e l'ingenuità dei suoi anni, il ragazzino coltiva l'illusione di essere ormai a un passo dal misterioso e inaccessibile mondo dei grandi. Ma ben presto scoprirà che il presunto amico è solo un avventuriero senza scrupoli che si è servito di lui per un gioco di seduzione e che gli adulti sono disposti a mentire per nascondere il loro «bruciante segreto», un segreto di cui Edgar è ormai depositario e che custodirà per sempre nel suo cuore. Con garbo e delicatezza Zweig disegna in questo racconto pubblicato nel 1911 la parabola emotiva del protagonista - dalla fiducia al sospetto, dalla gelosia all'odio, dal disinganno alla complicità - tratteggiando con la consueta maestria il passaggio dall'infanzia all'adolescenza nel quale Edgar ha perso l'innocenza ma ha ricevuto la prima lezione sulla vita e sull'amore. -
Il fantasma di Canterville
Nelle sale di un antico castello, situato nei pressi della cittadina inglese di Ascot, da secoli si aggira un fantasma. È lo spettro sir Simon, un vecchio signore con gli occhi rossi come carboni ardenti, lunghi boccoli grigi e pesanti ceppi ai polsi e alle caviglie. Eppure sir Simon non fa paura. Al contrario, è preso di mira dai figli degli Otis - l'«orribile, volgare e disonesta famiglia» che abita il castello - e cade spesso vittima dei loro scherzi. Ad avere pietà di lui sarà solo Virginia, la sorella tanto «buona e gentile» dei giovani aguzzini, l'unica in grado di trovare nel singolare inquilino un confidente e un amico. Pubblicato per la prima volta nel 1887, Il fantasma di Canterville è il più celebre racconto di Oscar Wilde. -
Zanna Bianca
A lungo considerato un grande classico della letteratura per ragazzi, Zanna Bianca (1906) è in realtà un capolavoro universale, in cui la narrazione dello scontro – e dell'incontro – tra uomo e natura raggiunge uno dei suoi esiti più felici.Zanna Bianca è un cane lupo con una volontà indomabile. Vive fra aspre montagne, boschi e fiumi, nelle terre più selvagge del Nordamerica: qui gli inverni sono lunghi e rigidi, e vige la dura legge della Foresta: «Mangia, o sarai mangiato». Opprimere il più debole e obbedire al più forte è una condizione imprescindibile per sopravvivere, e Zanna Bianca si trova così vessato dagli altri cani e maltrattato dai suoi padroni – individui rozzi, violenti, incattiviti da un'esistenza difficile e precaria. Ma ecco che, proprio quando per lui sembra non esserci più alcuna speranza, l'arrivo dell'ingegnere minerario Weedon Scott cambierà ogni cosa. -
Vivere secondo natura
Le necessità dell'uomo possono essere ricondotte a quattro sole esigenze: cibo, riparo, abbigliamento e combustibile. Rinunciando a ciò che è superfluo, e abbracciando così un'esistenza all'insegna della semplicità e dell'autonomia, saremo in grado di guardarci intorno con occhi nuovi: ci accorgeremo di conoscere in verità «solo pochi uomini, ma una gran quantità di soprabiti e calzoni»; di non saper godere dell'aria aperta, mentre le nostre esistenze sono diventate domestiche più di quanto potevamo immaginare; scopriremo che, in fondo, «il viaggiatore più veloce è quello che va a piedi». Vicinissimo alla sensibilità dei nostri tempi, questo volume – tratto dal capolavoro Walden – è un vademecum per imparare a vivere secondo natura e prenderci cura del mondo che ci circonda. -
Il quinto stato
"Il quinto stato è l'esordio"""" letterario di Ferdinando Camon, il primo libro di quel «Ciclo degli ultimi» che l'autore ha dedicato agli umili della campagna veneta in cui è nato. Scritta, secondo le parole di Luigi Baldacci, «nella chiave linguistica di chi, essendo uno scrittore colto ma trovandosi a dover raccontare l'Inferno, usa lo stesso linguaggio dei dannati», questa saga contadina è l'epopea grandiosa e miserabile di un mondo popolato di uomini, angeli, diavoli, animali, tutti travolti in un vorticoso intreccio di fame e di sesso, di paura e di fede, di amore e di morte. Prefazione di Pier Paolo Pasolini." -
Un altare per la madre
Il libro racconta l'invenzione di un dolcissimo rito di salvezza: in una famiglia contadina muore la madre, e tutta la famiglia lavora a richiamarla in vita per sempre. Traducendo questo libro in francese, l'editore Gallimard lo dedicò a Roland Barthes, scomparso da poco. La traduttrice rumena a sua figlia, vittima di un incidente. Un lettore americano, ebreo, ne lesse tre pagine per dare l'addio al padre. L'editore islamico di Istanbul ne fece leggere alcuni capitoli in una madrassa della Moschea Blu. -
Coraggiosa come una ragazza
Ragazze, siate ribelli! Sognate e lottate sempre perché potete scegliere di essere quello che volete.rn«Un esordio che risplende di ottimismo e conquista i lettori dalla prima pagina» - Booklistrnrn«Una protagonista che sogna in grande per una storia dolce e delicata che parla di amore, lealtà e dell’importanza di essere sempre sé stessi» - School Library Journalrnrn«Coraggiosa come una ragazza è il ritratto di una giovane eroina che non si perde mai d’animo, ma con determinazione cerca di riallineare i pianeti nel suo universo e in quello delle persone a cui vuole bene. Un romanzo straordinario destinato a diventare un classico» - Bookpagernrn«È nata una nuova grande voce nel mondo della letteratura per ragazzi» - Publishers WeeklyLibby Monroe ha dodici anni ed è una ragazzina fuori dal comune. A renderla speciale non è solo il suo cuore più grande del normale, che ha dalla nascita e ospita tanta generosità, ma anche una passione sfrenata per la scienza. Alle fiabe di fanciulle e principi azzurri preferisce telescopi e mappe stellari. E con le grandi scienziate della storia chiacchiera come se fossero migliori amiche perché le indicano sempre le risposte giuste. Ma quando viene a sapere che la sorella Nonny aspetta un figlio, Libby sente di dover fare qualcosa perché la bambina in arrivo nasca forte e sana. Per questo, decide di fare un patto con l’universo: parteciperà a un concorso organizzato dalla scuola con un progetto su Cecilia Payne, la prima astronoma donna ad aver scoperto la materia di cui sono fatte le stelle. Se vincerà il primo premio, darà tutti i soldi alla sorella e così la bambina starà bene. Forse si tratta di una sfida più grande di lei, ma Libby non ha paura. Ha dalla sua parte Cecilia e le altre scienziate. Tutte quante la aiuteranno a brillare come una stella e faranno in modo che l’universo realizzi il suo desiderio.rnCoraggiosa come una ragazza, in corso di traduzione in tutta Europa, segna il debutto di Sarah Allen nel mondo della letteratura per ragazzi. La sua penna delicata ed emozionante ci consegna una protagonista indimenticabile con cui è impossibile non identificarsi. Libby assomiglia a tutti noi, ha le nostre stesse fragilità, ma anche la stessa voglia di distinguersi. Con la sua vivacità, ci insegna che non dobbiamo mai arrenderci, perché vale sempre la pena di lottare per ciò in cui crediamo. Perché non esistono strade predefinite e anche le ragazze, proprio come Libby, possono scegliere di essere ciò che vogliono. -
Shakespeare. Una vita nel teatro
Verso la fine del Cinquecento un giovanotto di provincia si trasferisce a Londra: non è ricco di famiglia, non ha conoscenze importanti, non ha studiato all'università. Il suo nome è William Shakespeare, e in un arco di tempo straordinariamente breve diventa il drammaturgo più importante di tutti i tempi. Le sue opere attirano colti cittadini londinesi e analfabeti che per la prima volta andavano a teatro. Fa ridere e piangere il pubblico, trasforma la politica in poesia, mescola arditamente beffe volgari e sottigliezze filosofiche. Cattura con uguale profondità gli aspetti più intimi della vita dei sovrani come di quella dei mendicanti, e allo stesso tempo mima senza fatica gli accenti dei goffi villani e si diverte con i racconti delle vecchie comari. Raccogliendo con perizia indizi, tracce e ipotesi, Stephen Greenblatt, oggi il massimo studioso mondiale di teatro elisabettiano, dipinge del Bardo un ritratto colto, ricostruendo ad arte la vita di uno scrittore capace come nessun altro di creare nomi e parole per le nostre passioni di uomini, e di dare corpo e immagine a sentimenti potenti e universali, con versi imperituri che a quattro secoli di distanza ancora non smettono di stupirci, di interrogarci, di rivelarci chi siamo.