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Una ragazza ad Auschwitz
Dopo il successo mondiale di Il tatuatore di Auschwitz, Heather Morris torna a parlare del dramma dell’Olocausto perché non sia dimenticato. La storia di Cilka è la prova che, anche in condizioni inimmaginabili, l’umanità trova il modo di manifestarsi e riaccendere la speranza. Il suo viaggio, da bambina a donna, da prigioniera ad aiuto insostituibile, è un esempio unico di resilienza e del valore inestimabile della vita, da proteggere a ogni costo.rnrn«Lo straordinario coraggio di Cilka e la sua determinazione vivranno per sempre.» - Sunday Expressrnrn«Un romanzo profondo che toccherà anche i cuori più duri.» - The Sunday Postrnrn«Una storia di sfide inimmaginabili.» - The Sunday Postrnrn«Un libro commovente sulla forza che si può trovare anche nei tempi più bui.» - Publishers WeeklyrnSono di nuovo prigioniera.rnDevo trovare il coraggio di combattere.rnPerché nessuno può spegnere la mia speranza.rnrnrnrnrnÈ il 1942. Cilka ha solo sedici anni quando il suo mondo cambia per sempre. Ha appena varcato il cancello di Auschwitz e, in un istante, si vede portare via l’innocenza e i sogni di ragazzina. Intorno a lei ci sono solo orrore e ingiustizia. Eppure, nonostante tutto, scopre di avere in sé un coraggio straordinario. Un coraggio che le permette di scoprire i punti deboli dei suoi aguzzini e di servirsene con astuzia per salvare sé stessa e tutti quelli, come lei, condannati senza motivo. Da allora sono passati tre anni. Il campo è stato liberato, ma la possibilità di una nuova vita le viene negata quando è costretta ai lavori forzati in Siberia. Di nuovo, si trova alla mercé dei propri carcerieri, costretta a eseguire senza fiatare gli ordini che riceve. Ma, benché tema di non avere via d’uscita, rifiuta di arrendersi al buio di cui ha già fatto esperienza e continua a lottare per tenere a distanza il male che sembra permeare ogni cosa. Per dimostrare, con l’audacia che l’ha sempre contraddistinta, che non c’è malvagità che possa resistere a una mano tesa in cerca d’aiuto. Perché malgrado la barbarie di cui è stata e continua a essere testimone, Cilka è convinta che il suo cuore non sia pronto per dire addio all’amore. -
Serie ospedaliera. 1963-1965
Questo volume raccoglie ottantatré poesie, scritte da Amelia Rosselli tra il 1963 e il 1965 e uscite per la prima volta nel 1969. Si tratta di testi «esitanti», come lei stessa li definisce, in cui l'autrice dà voce alla propria “guerra” personale con sé stessa, al proprio travaglio, al desiderio di fuga dal mondo e dal proprio universo interiore. Ci riesce grazie a un linguaggio nuovo, frantumato, originalissimo, che ha reso il suo stile inconfondibile e tanto amato da grandi protagonisti della nostra letteratura quali Pasolini, Zanzotto, Raboni. -
Sleep. Poesie in inglese
Queste poesie - composte tra il 1953 e il 1966 - toccano alcuni degli aspetti tra i più personali, se non privati, dell'opera di Amelia Rosselli. I due grandi temi della raccolta, l'amore come desiderio e il rapporto con Dio, sono dominati da un'intima inquietudine e da un forte senso di estraneità. Estraneità che si riflette del resto anche nell'uso della lingua: un inglese tortuoso, e continuamente piegato all'andamento ritmico del dettato italiano. In questi versi, il senso di non appartenenza è tuttavia lontano da rassegnazione e compiacimento: rappresenta una condizione esistenziale e non definitiva, in cui trova espressione, con impressionante efficacia, l'identità complessa, multiforme e tormentata dell'autrice. -
Il rilegatore
Immagina di poter cancellare per sempre un ricordo, una colpa, un segreto. C'è stato un tempo in cui ciò era possibile. Abili rilegatori, nelle loro polverose botteghe, oltre a modellare la pelle e incollare fogli, aiutavano le persone a dimenticare. Seduti con un libro tra le mani, ne ascoltavano le storie e, parola dopo parola, le cucivano tra le pagine, intrappolandole tra i fili dei risguardi. Così, il ricordo spariva per sempre dalla memoria: catturato dalla carta, non lasciava più alcuna traccia di sé. Per anni l'anziana Seredith ha praticato questo affascinante mestiere. Ma ora è il momento di trovare un apprendista, qualcuno cui trasmettere le sue preziose conoscenze. La scelta cade su Emmett. Sarà lui il nuovo rilegatore, un giovane per cui i libri sono sempre stati un oggetto proibito: Emmett li teme, pur ignorando il motivo di tale paura. Eppure, giorno dopo giorno, fa suo il compito di raccogliere segreti, colpe e confessioni. E il laboratorio in cui quel miracolo si compie, ormai, è come casa sua. Crede di conoscerne ogni angolo fino a quando scopre una stanza di cui nessuno gli aveva parlato. Al suo interno un'immensa libreria. Tra quegli scaffali, Emmett trova un libro che reca il suo nome e custodisce un ricordo che gli appartiene. Non c'è alcun dubbio, ma il ragazzo non sa di cosa si tratta. Non può saperlo. Ed è ora di scoprirlo. Perché per capire chi è veramente ha bisogno di conoscere ogni cosa, anche ciò che ha voluto o dovuto dimenticare. -
Senza regole
Innamorarsi di Logan Kade significa mettersi nei guai. Lo sa bene Taylor, che farebbe meglio a stare alla larga da un tipo che, come il fratello maggiore Mason, ha la passione per il rischio e le sfide. Reduce da una delusione che l'ha lasciata con il cuore spezzato, ha bisogno di ritrovare un po' della tranquillità e serenità necessarie a ricostruire la propria vita. Una vita che è andata alla deriva dopo il terribile incidente che si è portato via sua madre, punto di riferimento imprescindibile. Eppure, le cose non vanno mai secondo i piani. Nemmeno per la meticolosa Taylor che non lascia nulla al caso. Quando, a una festa, incrocia lo sguardo di Logan, non può negare a sé stessa di esserne attratta. Sente che dietro quella facciata, in apparenza inscalfibile, si nasconde una persona con le sue stesse fragilità, in grado di capirla e di indovinare i suoi desideri. E le sue sensazioni trovano conferma il giorno in cui Logan decide di portarla nel suo posto speciale, una cabina in cima alle montagne russe di un luna park abbandonato. Sul tetto della città, al sicuro tra le calde braccia del ragazzo, Taylor trova il coraggio di confidarsi e, in quell'istante, tutto le sembra possibile. Persino troppo perfetto perché qualcosa, o piuttosto qualcuno, non arrivi a rovinare tutto. E questo qualcuno altri non è che il suo ex fidanzato Eric, tornato per riprendersela. Ma Taylor non ha la benché minima intenzione di lasciarlo fare. Soprattutto adesso che ha trovato un ragazzo attento e premuroso come Logan, per il quale vale davvero la pena di lottare e di infrangere ogni regola. -
Ogni piccola cosa interrotta
"Sono le nostre imperfezioni a renderci più forti. Sono loro a tracciare la strada delle nostre cose interrotte. Mi chiamo Vittoria e la mia vita è perfetta. Ho una grande casa e tanti amici. Non mi interessa se mia madre si comporta come se io non esistessi. Se mio padre è morto quando ero piccola. Se non ricordo nulla della mia infanzia. Se, anche circondata da persone e parole, sono in realtà sola. Io indosso ogni giorno la mia maschera, Vittoria la brava figlia, la brava amica, la brava studentessa. Io non dico mai di no a nessuno. Per me va benissimo così. È questo senso di apnea l'unica cosa che mi infastidisce. Quando mi succede, quello che ho intorno diventa come estraneo, sconosciuto. Ma è solo una fase. Niente potrebbe andare storto nel mio mondo così impeccabile. Ero convinta che fosse davvero tutto così perfetto. Fino al giorno in cui ho ritrovato i pezzi di un vecchio carillon di ceramica. Non so cosa sia. Non so da dove provenga. Non so perché mi faccia sentire un po' spezzata e interrotta, come lui. Ma so che, da quando ho provato a riassemblarlo, sono affiorati ricordi di me bambina. Della voce di mio padre che mi rassicura mentre mi canta una ninnananna. Momenti che avevo sepolto nel cuore perché, come quel vecchio carillon, all'improvviso si erano spezzati per sempre. Eppure ora ho capito che è l'imperfezione a rendere felici. Perché le cose rotte si possono aggiustare e diventare ancora più preziose.""""" -
La maledizione delle ombre
A Parigi è notte fonda. Per le strade non si scorge anima viva e i quartieri sono immersi in una spettrale immobilità. Tutti tranne uno. Nel X arrondissement, in uno dei night club più frequentati, si è da poco consumato l'omicidio di una ballerina, il cui corpo è stato orrendamente sfigurato. Il primo a raggiungere la scena del delitto è il comandante della Brigata criminale Stéphane Corso, convinto di trovarsi di fronte all'ennesima indagine di routine. Ma questa volta si sbaglia. Perché la ballerina è solo la prima vittima di un serial killer del tutto fuori dal comune: per i suoi crimini sceglie giovani donne con un passato segnato da violenze e abbandoni e con il suo modus operandi cerca di riprodurre alcuni dipinti del pittore Francisco Goya. Una mente difficile da decifrare, soprattutto se gli omicidi si moltiplicano e le prove si fanno così evanescenti da depistare la polizia. Corso e la sua squadra navigano in acque stagnanti, sempre più confusi e lontani dalla soluzione del caso, finché si fa avanti un anziano poliziotto che consegna a Corso un voluminoso fascicolo: contiene verbali di trent'anni prima che documentano un assassinio identico a quelli recenti e lasciano intravedere una nuova pista. Sulle tracce di un uomo che da presunto colpevole si trasforma ben presto in astuto antagonista, Corso affronta una progressiva discesa nel cuore oscuro dell'agire umano. Scoprirà che un assassino può nasconderne un altro e che la realtà può trasformarsi in un incubo senza fine. Sinossi media: -
L' amica sconosciuta
Una donna in un mondo di uomini. Così si sente la trentenne Dana Diaz che, nonostante non si sia mai arresa, non è ancora riuscita a realizzare il sogno di diventare un'attrice di successo. Finché, dopo una brutta nottata in cui si trova a respingere le avance indesiderate di un uomo meschino e insistente, entra nella sua vita la carismatica Amanda Dorn. Proprio come lei, sta cercando di farsi strada in una realtà dominata dalla prepotenza maschile, di cui ha conosciuto i risvolti più drammatici e infelici. Dice di aver incontrato gli stessi ostacoli e di sapere come superarli. Benché l'estrema sicurezza della ragazza la spaventi, Dana decide di fidarsi. Insieme architettano un sottile piano di vendetta: vestire i panni l'una dell'altra e farla pagare a tutti gli uomini che negli anni hanno cercato, in un modo o nell'altro, di prevaricarle. Il piano sembra funzionare alla perfezione: insieme, le aspiranti attrici si calano nella parte, mettendo a segno un colpo dopo l'altro, senza sbagliare una battuta. Ma più la vendetta si consuma, più la fiducia di Dana in Amanda comincia a vacillare: forse il loro incontro non è stato casuale. Forse la donna che ha imparato a chiamare amica non è così sincera. Quando il confine tra ciò che giusto e ciò che è sbagliato inizia a dissolversi, Dana si convince che sia arrivato il momento di smettere di giocare e di capire che cosa Amanda voglia veramente da lei. Perché, quando è la nostra vita a non essere più al sicuro, è meglio non fidarsi di nessun altro all'infuori di noi stessi. -
Breviario mediterraneo
"Trattato poetico-fiIosofico"""", """"romanzo post-moderno"""", """"portolano"""", """"diario di bordo"""", """"libro di preghiere"""", """"midrash"""", """"raccolta di aforismi"""", """"antologia di racconti-saggio"""", """"cronaca di un viaggio"""": sono queste alcune delle definizioni che hanno accolto """"Breviario mediterraneo"""". In queste pagine, Predrag Matvejevic ricostruisce la storia di una parola - """"Mediterraneo"""" - e rievoca gli infiniti significati che essa include, guidando il lettore verso mille scoperte: lo stile dei porti e delle capitanerie, l'addolcirsi dell'architettura sul profilo della costa, i concreti saperi della cultura dell'olivo e il diffondersi di una religione, le tracce permanenti della civiltà araba ed ebraica, le parlate che cambiano nel tempo e nello spazio. Prefazione di Claudio Magris." -
Tempo curvo a Krems
I cinque protagonisti di questi racconti si ritrovano tutti a fare i conti con un tempo che sembra non avere inizio né fine, corrente di un fiume che conduce alla foce e alla sorgente. Il ricco e ormai vecchio industriale che inscena una beffarda ritirata dalla vita; il maestro di musica che dopo tanti anni rivede il proprio allievo in un incontro di ambigua ed elusiva crudeltà; il viaggiatore che, nella piccola e assopita cittadina di Krems, mosso da una coincidenza apparentemente insignificante, scopre il non tempo della vita e dell’amore in cui tutto è presente e simultaneo; il vecchio scrittore ospite d’onore di un premio che misura la propria estraneità al mondo e ai riti della letteratura; e infine il sopravvissuto della Grande Guerra e della grande stagione culturale della Trieste asburgica e irredentista che osserva le riprese di un film dedicato a una vicenda della sua giovinezza e di quella dei suoi amici stentando a riconoscere sé stesso e i propri compagni nei gesti e nelle battute degli attori che li interpretano. Ironicamente crudeli, malinconicamente sobri, i cinque personaggi sembrano a poco a poco attutire l’intensità delle loro esistenze, sfumando la distinzione tra finzione e realtà, con la consapevolezza che anche «le pagine invecchiano come le cose vive: fanno orecchie d’asino, si sgualciscono, avvizziscono. Come la mia pelle». -
Aprimi cielo. Dieci anni di raccoglimento, articolato
Una raccolta antologica capace di spaziare tra registri e tonalità diversi, per farci compiere un percorso tra le mille anime, spesso sconosciute, di un artista poliedrico.«Dedicato al punto nodale,che slaccerò. Al punto morto,che rianimerò. Al punto di non ritorno,che comunque aspetterò. Al punto cieco,che accompagnerò ovunque.»Questo volume porta alla luce oltre dieci anni di ricerca di Alessandro Bergonzoni dalle pagine del «Venerdì di Repubblica»: idee, domande, déjà-vu, babelici elenchi, reiterazioni che inglobano e travalicano l'attualità, e ci permettono di scoprire gli universi – comici, folli, intimi, politici e sociali – dell'autore: un raccolto istantaneo frutto però di un tempo scandito e seriale, di un ritmo continuativo che qui perde la sua identità e lascia fare a chi legge altri ordini e altre sequenze, altre visioni d'insieme e particolari, note e ignote, dando un ordine che può essere rispettato ma forse anche perduto. Con lo stile inconfondibile che non lascia né tregua né riposo al lettore, continuamente sfidato a scavare tra le infinite potenzialità della mente e della scrittura, Bergonzoni affronta dialetticamente quanto troppo spesso siamo invece portati a ignorare, a rimuovere e a non voler conoscere. Il risultato è una raccolta antologica capace di spaziare tra registri e tonalità diversi, per farci compiere un percorso tra le mille anime, spesso sconosciute, di questo poliedrico artista. Uno stile di «Damocle» che pende sulla testa di chi vuol ritrovare un Bergonzoni e ne scopre cento, trovandone uno e perdendone chissà quanti altri, probabilmente misteriosi anche all'autore stesso. -
L' amorte
«Te lo dirò nella mia lingua / poi la inghiottirò. / Infinita riconoscenza allo stremo.»Il primo libro di poesia di Bergonzoni può essere la dimostrazione che, a forza di «praticare l'inesistente che c'è», non ci si riduce, anzi, ci si spande e si dilaga. Con quest'opera infatti riparte, ancora, per una delle sue prime incalcolabili volte. Una scrittura piovana, anfibia e incrociata, di chi si sente «più autorizzato che autore, più scritturato che scrittore, perché il pensiero è frequenza e a noi è concesso captarla, accoglierla, farla abitare». -
Ci salveremo. Appunti per una riscossa civica
Il futuro va conquistato, non temuto, e non dobbiamo mai perdere la memoria degli anni in cui eravamo più poveri e senza democrazia. Solo così ci salveremo. Nonostante tutto.«Ferruccio de Bortoli lancia la scommessa del nuovo civismo» – Antonio Polito, Corriere della Sera«Un pacato ma fermo ""j'accuse"""" rivolto alla classe dirigente» – Silvia Truzzi, Il Fatto QuotidianoCi salveremo? O l'Italia rischia di precipitare in una nuova crisi finanziaria, nel baratro della recessione? Rispondendo a queste domande, Ferruccio de Bortoli ci parla dei costi della deriva populista che stiamo vivendo e mette in luce le colpe e le ambiguità delle élite, della classe dirigente, dei media. Eppure il Paese è migliore dell'immagine che proietta: ha un grande capitale sociale, un volontariato diffuso, tantissime eccellenze. Questo libro è anche un viaggio nelle virtù, spesso nascoste, dell'Italia, perché una riscossa è possibile, ma dipende da ognuno di noi. Per riuscirci bisogna riscoprire un nuovo senso della legalità e avere un maggior rispetto dei beni comuni; ci vuole più educazione civica, da riportare nelle scuole, e più cultura scientifica; è necessario combattere per una vera parità di genere e per dare più spazio ai giovani in una società troppo vecchia e ripiegata su sé stessa. Il futuro va conquistato, non temuto, e non dobbiamo mai perdere la memoria degli anni in cui eravamo più poveri e senza democrazia. Solo così ci salveremo. Nonostante tutto."" -
Tutto quello che dovresti sapere sul tuo bambino
«Questo libro riesce a diffondere una luce di semplicità su concetti spesso difficili da comprendere.» Maria Montessori Nel 1939 Maria Montessori, in aperto contrasto con il regime fascista impegnato a chiudere tutte le scuole che portavano il suo nome, lascia l'Europa per raggiungere il subcontinente indiano. Qui, in un esilio volontario che durerà sette anni, è impegnata in continui viaggi e in corsi pubblici per formare nuovi maestri, diffondere il suo già celebre metodo e rafforzare l'universalità del suo messaggio. A partire da un ciclo di lezioni tenute in Sri Lanka nel 1944 nasce questo libro scritto in lingua inglese e oggi per la prima volta tradotto in Italia. Qui si esamina lo sviluppo fisico e psicologico del bambino nei suoi primi anni di vita, e si affrontano con estrema chiarezza tutti i principi fondamentali del metodo. Il risultato è una guida dal valore inestimabile per genitori e insegnanti, che semplifica senza banalizzare i grandi principi teorici e pratici del pensiero montessoriano, rendendoli piani e accessibili a tutti coloro abbiano a cuore la gioia e la serenità dei bambini. -
La vita e le lettere
Resterebbe deluso chi cercasse in questo epistolario, uno dei più celebri della letteratura italiana, una chiave per entrare nell'officina del poeta di Recanati. Quasi mai vi si parla di poesia, mentre abbondano, pur tra pudori e reticenze, notazioni biografiche, riflessioni, sfoghi, rimpianti che aprono squarci sulla interiorità più profonda dell'autore. La lettura di queste pagine conduce alla scoperta di un Leopardi diverso, intimo: un uomo, prima ancora che un poeta, che discorre di illusioni e delusioni, che ha una terribile paura della solitudine, che rivela debolezze e confessa la propria infelicità, e soprattutto non risparmia ai suoi interlocutori la descrizione meticolosa dei propri malanni tanto che l'infermità e la fragilità fisica diventano uno dei temi centrali, ossessivi dell'epistolario. In un fitto alternarsi tra momenti di fredda razionalità (come nella corrispondenza col padre Monaldo) e improvvisi abbandoni del cuore (come nelle lettere a Ranieri che sorprendono per l'inatteso linguaggio amoroso), l'epistolario si rivela il documento di una vita, la «storia di un'anima» che nella poesia ha cercato la salvezza senza forse trovarla. Prefazione di Fernando Bandini. -
Il nostro desiderio di diventare rondini. Poesie e lettere
Quella tra Attilio Bertolucci ed Evelina – detta Ninetta – Giovanardi è stata una storia d’amore lunga, appassionata, mai interrotta, straordinaria per intensità e qualità d’affetti, e accompagnata per decenni da centinaia di lettere manoscritte pubblicate qui per la prima volta. rn«Mi sembra d’essere sicuro ora che ho te, d’essere sulla terra ferma.»rn28 gennaio 1934rnrn«Sei talmente entrato nel mio cuore che non sarò mai proprio sola.»rn20 febbraio 1934rnrnrnQuella tra Attilio Bertolucci ed Evelina – detta Ninetta – Giovanardi è stata una storia d’amore lunga, appassionata, mai interrotta, straordinaria per intensità e qualità d’affetti, e accompagnata per decenni da centinaia di lettere manoscritte pubblicate qui per la prima volta. A Ninetta, conosciuta tra i banchi del liceo, il poeta apre non solo il cuore, ma comunica speranze, debolezze, sogni; lei a sua volta è un’innamorata onesta e lucida, che sembra accompagnare le bizzarrie dell’amato con indulgenza, comprensione e tenerezza. In questo carteggio, integrato con le molte poesie che Attilio dedicò a Ninetta, prende così vita un vero e proprio romanzo che attraversa gli anni del corteggiamento, i periodi di lontananza, la dolcezza della vita matrimoniale. Dallo scambio di opinioni sulle passioni comuni – la musica, il cinema, la letteratura – e dalla continua evocazione dell’amore per la moglie, emerge il ritratto inedito e delicato di uno dei più grandi poeti della nostra letteratura. -
La camera da letto
Pubblicato inizialmente in due volumi distinti - il primo nel 1984 e il secondo nel 1988 -, ""La camera da letto"""" è un romanzo in versi: allo stesso tempo un diario, una biografia, un'epopea e una «cronaca», come lo stesso autore la definì, «della famiglia Bertolucci». Un'opera grandiosa che ha in sé qualcosa di inedito e di innovativo insieme: perché, ha osservato Pietro Citati, «nessun poeta ha mai osato scrivere», come ha invece osato qui Attilio Bertolucci, «con sfrontatezza tranquilla un poema, lungo come l'Odissea, non sulle imprese degli eroi antichi e cavallereschi, ma sulle vicende della sua vita». Oggi Garzanti propone, nella collana dei «Grandi Libri» e con un'introduzione da Nicola Gardini, una nuova edizione di questo «romanzo famigliare», per celebrare e ricordare uno degli autori più amati del Novecento italiano. Prefazione di Nicola Gardini."" -
Ore italiane
Nella folta schiera degli scrittori-viaggiatori che, da Goethe a Stendhal, da Gautier a Ruskin, hanno reso omaggio al Bel Paese e ai suoi tesori artistici e naturali, Henry James è senza dubbio uno dei più raffinati. «Pellegrino appassionato» affetto da un incurabile «mal d'Italia» («the luxury of loving Italy»), visitò la penisola ben tredici volte nell'arco di quarant'anni. Ore italiane è il taccuino di viaggio che raccoglie gli scritti composti tra 1872 e 1909, testimonianze in cui la vivacità del reportage non rinuncia alla seduzione narrativa. Gli itinerari jamesiani ricalcano a grandi linee le tappe canoniche del Grand Tour: Venezia, Firenze, Roma, le cittadine dell'Umbria e della Toscana, la campagna romana disseminata di ruderi, l'incanto azzurro e abbagliante di Capri. Concepito come un Baedeker per i viaggiatori americani, è in realtà un sofisticato viatico per turisti sentimentali, svagati e umorali, disposti a cedere alla estatica, indefinita fascinazione della storia e della bellezza. Introduzione di Franco Cordelli. Prefazione di Attilio Brilli. -
Il grande evento
Peter Handke ci regala un viaggio dentro l’intera umanità. Perché in mezzo all’ordinario si nasconde la meraviglia dello straordinario e la sua narrazione trasforma lo sguardo di chi legge in stupore e grandezza. Il grande evento è l’opera più matura di un vero maestro.rnrn«Handke scrive qui in modo molto semplice, usa frasi scarne e belle. Ricorda molto i suoi esordi, in un libro di grande effetto. È un invito a seguirlo sullo spartiacque di esperienze-limite. Sopra non c’è nessun dio, sotto non c’è nessun inferno. Nel mezzo c’è tutto quello che un essere umano può sopportare nella sua esistenza, le sue speranze e i suoi desideri, il suo scontento e il suo sconforto» – Die Zeitrn«Il grande evento ha qualcosa del viaggio iniziatico, del vagabondaggio romantico… Il racconto vibra di risonanze misteriose e presta un’aura luminosa agli avvenimenti» – Le TempsrnrnÈ una mattina d’estate e un temporale improvviso e violento irrompe nel silenzio della camera da letto in cui dorme il famoso attore. La donna che era con lui se ne è andata, lasciandolo solo tra le lenzuola bianche e il ticchettio insistente della pioggia contro il vetro. L’uomo apre di scatto gli occhi e per la prima volta nella sua vita percepisce il peso della solitudine. Da anni non si misura più con il palcoscenico, non sa più raccontare una storia, non riesce più a farsi folgorare da un’emozione. Ma mentre si alza e pigramente inizia ad aggirarsi per l’appartamento della sua amante, capisce che l’unica cosa di cui gli importi è finalmente ritrovare l’emozione di sentirsi vivo. Così esce di casa e inizia a camminare, senza una mèta o una destinazione. Attraversa parchi, quartieri multietnici, sottopassi autostradali, vie fatte solo di freddi palazzi di vetro e specchi e scorci invece antichi, popolati da volti segnati dalla storia e dalla vita di una città in perenne trasformazione. E mentre il paesaggio intorno a lui si trasforma, anche l’uomo inizia a sentire la sua anima cambiare. Fino a ritrovare, arrivato finalmente in centro, gli occhi della donna che l’ha lasciato la mattina. E trovare forse, nello specchio delle sue iridi, il riflesso della sua esistenza. -
Mosè
Con sensibilità per le concrete esperienze quotidiane, Carlo Maria Martini risponde ai grandi interrogativi delle nostre esistenze proponendo in questi esercizi spirituali otto profonde meditazioni sulla vita del più grande tra i profeti. Ripercorrendo il legame che vincola per sempre Mosè al popolo d'Israele e attraversando i forti momenti della chiamata al roveto ardente e del fatidico passaggio del Mar Rosso, in questa vera e propria guida per la crescita morale scopriamo un Mosè vivo e vicino a noi nelle difficoltà, nelle scelte problematiche, nei dubbi, nelle svolte inattese e decisive della sua grande e sconvolgente esperienza. La sua vicenda diventa il paradigma per il cristiano di ogni tempo e chiave per interpretare la portata della figura di Gesù e per comprendere il significato di Maria. Confrontandosi con le tradizioni del midrash e dei padri della Chiesa, Martini offre una lettura penetrante del testo biblico aiutandoci a prendere consapevolezza di come sia sempre possibile passare, ieri come oggi, dalla schiavitù del faraone, alla libertà della terra promessa. Perché «Mosè siamo noi».