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Non c'è fede che tenga. Manifesto laico contro il multiculturalismo
Oggi in Europa viviamo in società sempre più disomogenee. Le tensioni e i conflitti etnici, religiosi e culturali che attraversano centri e periferie impongono la ricerca di nuove forme di convivenza. Secondo Cinzia Sciuto, la strada da percorrere per una società capace di tenere insieme disomogeneità culturale e diritti delle persone è quella di una visione etica e politica radicalmente laica. Ma che cosa significa essere laici? La laicità è l'insieme delle condizioni che permettono alle diverse espressioni religiose, e più in generale alle diverse visioni del mondo, di coesistere in una società pluralistica. Condizioni che garantiscono la libertà di religione ma allo stesso tempo stabiliscono princìpi ai quali non si può derogare in nome di nessun Dio. La laicità dunque non è il polo di una simmetria, ma la condizione prepolitica della convivenza civile in una società disomogenea. Un saggio che smaschera le pretese velleitarie del multiculturalismo: nel reclamare riconoscimento e rispetto delle identità delle diverse componenti etniche, religiose e culturali di una società, il rischio è perdere di vista che il soggetto titolare di diritti è solo ed esclusivamente il singolo individuo e non i gruppi. Sciuto capovolge l'ordine di priorità: è l'individuo a essere portatore di identità e appartenenze, non è l'appartenenza a definire l'individuo. -
Costruire e abitare. Etica per la città
Fin dall'antichità esiste una tensione tra il modo in cui le città sono costruite e quello in cui le persone le abitano. E oggi la maggior parte della popolazione mondiale abita in città. In uno studio urbanistico che chiude la trilogia dell'Homo faber nella società, dopo ""L'uomo artigiano"""" e """"Insieme"""", Richard Sennett mostra come Parigi, Barcellona e New York hanno assunto la loro forma moderna e ci guida nei luoghi che sono l'emblema della contemporaneità, dalle periferie di Medellín in Colombia al quartier generale di Google a Manhattan. E denuncia la diffusione globale della """"città chiusa"""" - segregata, irreggimentata e sottoposta a un controllo antidemocratico -, che dal Nord del mondo ha conquistato il Sud del mondo e i suoi agglomerati urbani in mostruosa espansione. Secondo Sennett, esiste un altro modo di costruire e abitare le città. Nella """"città aperta"""" i cittadini mettono in gioco attivamente le proprie differenze e creano un'interazione virtuosa con le forme urbane. Per costruire e abitare questa città, occorre """"praticare un certo tipo di modestia: vivere uno tra molti, coinvolto in un mondo che non rispecchia soltanto se stesso. Questa è l'etica della città aperta""""."" -
Che. Una vita rivoluzionaria
Nel 1995 un generale boliviano rivela a Jon Lee Anderson che il corpo del Che è stato sepolto segretamente in una fossa scavata sotto la pista di atterraggio di Vallegrande, in Bolivia. La notizia, uscita poco dopo sul ""New York Times"""", dà inizio alla ricerca del corpo, i cui resti sono stati trovati solo nel luglio 1997. La scoperta ha condotto alla riesumazione e a una nuova sepoltura, con gli onori statali di Cuba. Jon Lee Anderson ha vissuto per tre anni a L'Avana e ha viaggiato in Sud America, in Europa e in Russia per intervistare i compagni del Che, alcuni dei quali parlano per la prima volta in questa biografia, e anche gli uomini della CIA che, con l'aiuto degli ufficiali boliviani, hanno dato la caccia a Che Guevara e l'hanno giustiziato. Ha avuto l'accesso esclusivo agli archivi personali del Che, curati dalla vedova Guevara, e a molti documenti prima sconosciuti del governo cubano. Diversi dettagli delle vicende che hanno coinvolto il Che sono a lungo rimasti avvolti nel mistero. La biografia di Anderson narra la sua vita straordinaria, dall'infanzia in Argentina ai campi di battaglia della Rivoluzione cubana, dalle sale del potere del governo di Castro al fallimento in Congo e all'assassinio nella giungla boliviana, il 9 ottobre 1967, in un resoconto che è anche la narrazione della storia dell'America latina durante gli anni drammatici della Guerra Fredda. Una ricerca che getta luce su una figura mitica che ha impersonato la forza utopica del comunismo rivoluzionario. Un ribelle che ha sempre inseguito un sogno: porre fine alla povertà e all'ingiustizia in America latina e nei paesi in via di sviluppo. Nuova edizione rivista e aggiornata."" -
Un apprendistato o il libro dei piaceri
Una storia d'amore positiva, in cui gli unici due protagonisti vanno in cerca di una vita vissuta insieme, nel dolore e nel piacere. Ma lei non è matura per questa nuova dimensione, così si isola, diviene l'osservatorio di se stessa e, attraverso lo studio delle reazioni che il sentimento le fa nascere, cresce e diventa donna. L'amore di donna che si trasforma in parola. -
Andando e stando
Sibilla Aleramo, una donna. L'equazione è di rigore. Come le grandi protagoniste della letteratura europea del Novecento, Aleramo ha portato nella sua scrittura una straordinaria esperienza al femminile tuttora ricca di stimoli. Attingendo a diversi volumi, si ripropone qui una scelta di prose, selezionate e curate da Rita Guerricchio, che disegnano il ritratto di un personaggio a tutto tondo seguendone il percorso pubblico e privato. Ai primi brani, dettati da impressioni di viaggio o da occasioni di costume, quando non dal contesto storico e politico, seguono le scoperte letterarie, cruciali per la sua formazione letteraria. Chiude il volume, infine, la sezione dedicata agli incontri veri e propri, a tutte le voci ascoltate nel corso delle sue peregrinazioni. -
Ritratto in seppia
Figlia di tutti e di nessuno, Aurora del Valle cresce prima con i nonni materni, poi sotto la guida dell'anticonformista nonna paterna, Paulina del Valle, che le apre, quasi per caso, il mondo della fotografia. Con la passione della neofita, Aurora fissa al lampo di magnesio gruppi di famiglia, case, paesaggi, personaggi, finché non si rende conto di poter leggere attraverso questi ""ritratti in seppia"""" non solo la realtà visibile ma anche le verità più riposte, i sentimenti più segreti. L'immersione nel passato segue quasi per istinto, automatica. Tutto viene a galla: nodi del sangue, passioni, avventure, intrecci, storie di famiglia e storie del mondo."" -
Eva Luna racconta
Una bimba solitaria si innamora dell'amante della madre e, nelle torride sieste della pensione in cui vive, inventa misteriose cerimonie che conducono entrambi sull'orlo di un profondo abisso. Da un sotterraneo abbandonato viene liberata una vecchia rimasta prigioniera per mezzo secolo, vittima di un caudillo geloso. Quando si ritrova all'aperto, nuda, i lunghi capelli bianchi che sfiorano terra, gli occhi ciechi per il buio di decenni, non ricorda neppure il proprio nome. Sono questi alcuni degli straordinari personaggi narrati da Eva Luna, accanto ai quali incontriamo Rolf Carlé, il fotografo segnato dagli orrori della guerra, Riad Halabì, l'arabo dal cuore compassionevole, la Maestra Ines, il Benefattore e altri che i lettori di ""Eva Luna"""" già conoscono. Un sottile filo narrativo unisce queste storie d'amore e di violenza, dal tono sempre contenuto, quasi dimesso, in contrasto con la ricchezza delle immagini, l'esuberanza degli scenari e la stravaganza delle passioni che determinano i destini di una stralunata umanità. Ventitré racconti, storie di passione e violenza, popolati da personaggi a tinte forti, in cui corre un filo sottile e misterioso."" -
Ancora un giorno
Nel 1975, dopo una lunga guerra di liberazione, l'Angola cessa di essere una colonia portoghese e conquista formalmente l'indipendenza. Ryszard Kapu?ci?ski, che nella sua carriera di reporter aveva già seguito ben ventisette rivoluzioni, era lì anche questa volta. Intrappolato nell'assedio di Luanda, l'autore ci racconta, talvolta con tono umoristico, quello che accade in tempo di guerra in una ""città chiusa"""", dalla quale tutti scappano come topi da una nave che affonda: prima i portoghesi con i loro beni e masserizie, poi i negozianti, la polizia, i tassisti, i barbieri, la nettezza urbana e, infine, anche i cani. Attento in primo luogo agli esseri umani, l'autore fa rivivere con tratti affettuosi e vivaci le poche, umili e belle persone con cui aveva stretto amicizia e con le quali aveva condiviso i momenti di sconforto, privazione e paura: doña Cartagina, Diogene, il comandante Farrusco, il proiezionista dell'unico cinema rimasto aperto in città. Infine, Carlotta, una donna giovane e bella cui Kapu?ci?ski, per la prima volta in un suo libro, dedica un ritratto così commosso e delicato da farne un personaggio indimenticabile."" -
Il quinto figlio
Un racconto di una famiglia lacerata dall'arrivo di Ben, il loro ferale quinto figlio. Quattro figli, una bella casa antica, l'amore di parenti e amici: la vita di Harriet e David Lovatt è un glorioso inno alla felicità domestica e ai valori familiari vecchio stile. Ma quando nasce il loro quinto figlio, un'ombra malata e implacabile viene proiettata su questo tenero idillio. Grande e brutto, violento e incontrollabile, il bambino Ben, ""pieno di fredda antipatia"""", piange stretto al petto di Harriet. Nel prendersi cura del suo bambino appena nato, di fronte a un'oscurità e una strana sfida che non aveva mai conosciuto prima, Harriet è profondamente spaventata di ciò a cui ha dato vita..."" -
L' amante della Cina del nord
Marguerite Duras, dopo aver saputo della morte del protagonista dell'Amante, rivive, riscrivendolo, l'amore fra quel cinese e lei quindicenne. Nell'Amante della Cina del Nord i protagonisti sono quindi gli stessi dell'Amante: l'uomo cinese e la quindicenne bianca. Uguale lo sfondo: l'Indocina degli anni trenta, con i suoi pomeriggi estenuanti, l'odore di pioggia e gelsomino, le strade brulicanti di cani, mendicanti, pazzi, le note del jazz. Ma la storia viene rivissuta, scavata, sviluppata, ingrandita, poiché in fondo essa costituisce la matrice di tutta l'opera della Duras. L'infanzia in Cocincina è riguardata con l'accanimento di chi vuol dire tutto: l'orgoglio, la povertà, l'avarizia, la crudeltà della vita coloniale per i degradati. Non c'è più spazio per tenerezza o nostalgia. Le passioni sono primarie, violente: un fratello pronto ad ammazzare per droga, una madre tentata di prostituire la figlia, un cinese molto ricco venuto dal Nord a fronte di una famiglia rovinata. E tutto è raccontato in modo immediato, diretto, sensuale. -
Middle England
Tornano alcuni personaggi de ""La banda dei brocchi"""" e di """"Circolo chiuso"""": Benjamin e Lois Trotter e i loro amici, che ritroviamo qui ormai alle prese con le grane dell'età che avanza. Ma l'attenzione del nuovo tragicomico romanzo si concentra sui membri più giovani della famiglia Trotter, come la figlia di Lois, Sophie, ricercatrice universitaria idealista, che dopo un matrimonio poco probabile fatica a rimanere fedele al marito, soprattutto da quando le rispettive idee politiche si sono fatte sempre più distanti. Intanto la nazione sfrigola e questioni come il nazionalismo, l'austerità, il politicamente corretto e l'identità politica incendiano il dibattito e gli animi."" -
Una vita sottile
C'è un'adolescenza ""spensierata e forse banale e forse scontata"""", e poi c'è la malattia che all'improvviso divora tutto. Alla fine di quello smarrimento, Chiara - la protagonista di questo romanzo, il primo di Chiara Gamberale, che dell'autrice porta il nome e il cognome - sente che per riemergere, per ritrovare il filo dell'identità, non deve insistere a guardare in faccia il buio, ma piuttosto spostare lo sguardo sulle persone che la circondano. Perché non ci esauriamo nel nostro dolore, anzi: forse la nostra vera essenza continua ad agitarsi ai bordi del dolore, che nel caso di Chiara è quello di una terribile forma di anoressia e bulimia, """"un dolore lungo e magro, in bianco e nero"""". Chiara appare attraverso i legami con gli altri, che sia la scrittura dei diciotto diarietti riempiti insieme a Cinzia sui banchi di scuola o l'amicizia quasi d'amore con Emiliano, che sia la professoressa Ricca del liceo Socrate oppure il cane Jonathan, a cui """"importa solo che io sia e ci sia"""". Gli anni dell'adolescenza scorrono attraverso una scrittura che, com'è stato immediatamente notato dai recensori, """"è ariosa, delicata, penetrante, toccata dalla grazia della leggerezza"""", ma nello stesso tempo rivela in controluce tutta la sofferenza, la fatica di vivere che riempie ogni storia di senso e di gratitudine."" -
Le sorelle Donguri
Rimaste orfane, Guriko e Donko gestiscono un sito di posta del cuore che si chiama Le sorelle Donguri (donguri significa ghianda in giapponese). Donko è tanto energica e indipendente quanto la sorella è solitaria e taciturna. Questo fino a quando Guriko riceve il messaggio di una donna che le scrive del dolore per la perdita del marito, parole che inducono Guriko a ripensare al suo primo amore, Mugi, incontrato ai tempi della scuola e poi sparito nel nulla. Segretamente cova da sempre il desiderio e la speranza di ritrovarlo, decide allora di interrompere la sua clausura e di andare a cercarlo. Attraverso la voce narrante di Guriko, Banana Yoshimoto affronta temi quali la perdita e il superamento del dolore, ponendo l'accento sul potere salvifico della condivisione e sulla capacità dei sogni di sciogliere tensioni e problemi. -
Carvalho indaga
Ancora una volta, una manciata di storie di qualità con cui Manuel Vázquez Montalbán ci sorprende mediante le capacità di chiaroveggenza politica e la passione per le vicende umane che da sempre hanno caratterizzato l'intera sua opera. Perché, anche qui, di Carvalho si tratta: dei libri una volta forse amati che Pepe brucerà, di spie, baccalà e vini, di violenza suicida e luoghi di una Barcellona sempre più scomparsa, insieme a rivoluzioni sbiadite e critiche feroci, ricche di quella lucidissima ironia che contraddistingue il nostro autore; senza tralasciare un'Italia che tanti di noi hanno vissuto e che tuttora serpeggia con ben scarsi mutamenti nei sotterranei del potere. A chiudere questo volume, un monologo teatrale in cui il nostro detective affronta l'autore rimproverandolo per la sfacciataggine con cui lo ha condotto sino alla fine di un millennio che irrimediabilmente li vorrà separare. -
La prima luce di Neruda
Napoli, 1952. Pablo Neruda è svegliato da un insistente bussare alla porta. Al poeta viene notificato un decreto di espulsione dall'Italia firmato dal ministro Scelba. Sarà accompagnato da due agenti a Roma per essere estradato in Svizzera. Nella stazione della capitale, il poeta è atteso da una folla nella quale si riconoscono i volti di Alberto Moravia, Elsa Morante, Renato Guttuso e Carlo Levi. In mezzo a quella folla una donna, Matilde Urrutia, osserva e attende che si liberi anche il suo amore per Pablo. Dopo il clamore del mondo che lo celebra e vuole che viva la sua voce, la scena si sposta a Capri nella villa di Edwin Cerio, dove i due amanti danno profondità e splendore a una passione segreta e sconvolgente. Vent'anni dopo, a Isla Negra, in Cile, durante il golpe di Pinochet, altri militari busseranno alla porta di Neruda e Matilde. Due stagioni della vita di Pablo Neruda: la stagione dell'amore, delle speranze, di un mondo che si trasforma, e la stagione del buio, della violenza, della morte. Due stagioni raccontate in prima persona dalla voce del poeta e dalla voce di Matilde, due esistenze che raccontano la forza della vita e la grandezza dello stare al mondo. Ruggero Cappuccio si insinua nella fisicità e nel mistero dei suoi personaggi, in un volo incrociato di voci per raccontare la storia di uno dei più popolari poeti del mondo, fra la leggenda dell'amore e la crudezza della Storia. -
Spiegazione degli uccelli
Un uomo e una donna decidono di passare insieme un lungo weekend fuori Lisbona. Ciò che lei non sa è l'intenzione del marito di abbandonarla. Rui S., uomo incapace di prendere decisioni, decide così di riprendere le redini della sua vita. Durante i quattro giorni nei quali trascorre l'azione, i dolorosi ricordi della prima moglie si confondono con le sarcastiche e sconvolgenti riflessioni sulla fallita relazione con la seconda moglie, Marília, comunista impegnata. Irrimediabile il finale, quando non restano più spiegazioni se non quelle degli uccelli. Il romanzo di un uomo che riflette sui fallimenti della sua vita, trasformata in un circo di cui lui rappresenta la principale e tragica attrazione finale. Sullo sfondo, spicca l'eccezionale resa di un Portogallo negli anni Settanta, appena uscito da una dittatura lunga cinquant'anni: il paesaggio, la sua intensa relazione con il mare, l'appartamento della coppia, la loro vita quotidiana che accumula carte e polvere. Inedito in Italia, il quarto romanzo di Lobo Antunes, Spiegazione degli uccelli, prefigura la poetica e lo stile del grande autore portoghese che il pubblico italiano conosce, ma in una narrativa più lineare rispetto a romanzi più recenti. -
La finestra di Leopardi. Viaggio nelle case dei grandi scrittori italiani
"La finestra di Leopardi"""" è un viaggio sentimentale, ironico e insieme appassionato nelle dimore dei grandi autori, quelli che abbiamo conosciuto a scuola: Petrarca, Manzoni, Pavese, Fenoglio, Leopardi, d'Annunzio, Tasso, Carducci, Pascoli, Quasimodo, Pirandello, Deledda, Pasolini e tanti altri ancora. Fra queste mura, su questi tavoli, nella cornice di una finestra, davanti a un focolare oppure dietro le sbarre, sono nate le parole che hanno cementato la nostra identità nazionale. Mauro Novelli, docente all'Università Statale di Milano e vicepresidente di Casa Manzoni, perlustra stanze nelle quali il turbine dell'ispirazione sollevò tempeste, mentre ora si offrono quiete allo sguardo dell'ospite. Questo libro non è il resoconto di un devoto pellegrinaggio, né un saggio accademico o una semplice guida, ma il racconto innescato dal connubio fra ciò che gli autori hanno scritto, ciò che è capitato nei loro ambienti privati e ciò che si vede visitandoli oggi, perché le case possiedono una straordinaria potenzialità narrativa. Una risorsa valorizzata dall'ampio inserto fotografico, che consente al lettore di rivivere i luoghi, gli oggetti, i mille dettagli evocati. Inseguendo l'ombra degli scrittori, incontriamo la nostra. Sulle loro pagine ci siamo riconosciuti, nelle loro stanze li riconosciamo." -
La nuvola nera
1964, osservatorio astronomico di Monte Palomar. Si scopre che un'immensa, e mai vista prima, nuvola di gas interstellari si sta pericolosamente avvicinando al sistema solare. Si tratta di un organismo vivente, antichissimo, grande come l'orbita di Venere, con una massa analoga a Giove, che sta puntando dritto sulla Terra. Il rischio è quello di un'autentica catastrofe per gli umani. Si cerca il modo di correre ai ripari prima che sia troppo tardi. Ma la comunità degli scienziati, oltre alla minaccia della Nuvola nera, si trova a dover affrontare anche la reazione dei politici, il cui proposito sarebbe quello di celare all'opinione pubblica la scoperta per non creare allarmismo. La Nuvola però, nella sua distruttività, forse nasconde delle sorprese positive. Potrebbe trattarsi di un'intelligenza, un possibile contatto con l'universo e il preludio a una conoscenza superiore, sebbene possa sembrare fantascienza. -
A libro aperto. Una vita è i suoi libri
Qual è il segreto che custodisce un libro? Quali sono i libri che non abbiamo dimenticato e perché? Come può un libro essere un incontro? Cosa significa leggere un libro? In che modo l’inconscio può aprire un libro? Tutti questi interrogativi tracciano le vie lungo le quali Massimo Recalcati ci accompagna verso una nuova teoria della lettura con il racconto dei libri che hanno segnato la sua formazione umana e intellettuale, dall’Odissea agli ""Scritti"""" di Lacan. Ne scaturisce un’opera teorica e intima insieme, uno spaccato autobiografico di cosa può significare per una vita l’esperienza della lettura, un elogio del libro in un’epoca che vorrebbe decretarne la morte."" -
Le entità oscure. Viaggio ai limiti dell'Universo
"La comprensione della materia e dell'energia oscura fisserà nuove Colonne d'Ercole per i secoli a venire"""". La materia e l'energia oscura sono il grande rompicapo della fisica del XXI secolo. E finché rimarranno un enigma, dell'Universo conosceremo solo una piccolissima porzione e nulla sapremo della sua origine e del suo inevitabile destino. Perciò in questa ricerca si misurano, in una serrata competizione, schiere di fisici, astrofisici e cosmologi, professionisti e dilettanti, sperimentali e teorici, scienziati e filosofi. Tutti spinti dall'inarrestabile ambizione di contribuire a un passo decisivo nello sviluppo della conoscenza. Che scuoterà dalle sue fondamenta non solo la scienza, ma l'idea stessa che abbiamo dell'uomo e del suo posto nel cosmo. Cristiano Galbiati coordina l'esperimento DarkSide nei Laboratori del Gran Sasso. è uno dei protagonisti di questa ricerca e sa che la materia e l'energia oscura sono i segreti più misteriosi e affascinanti della natura. Gelosamente custoditi e ancora da decifrare. Ma che mandano segnali inequivocabili, lasciando sempre nuove tracce della loro esistenza: """"Una serie di osservazioni ha lacerato il tenue velo che copriva l'infinito. Da questi strappi discontinui e irregolari fa la sua comparsa - rapida, sfuggente, momentanea e subito rimpianta - un mondo inaspettato. Talmente inatteso che desta tanta confusione quanta meraviglia""""."