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Giovanni Battista Palletta (1748-1832). Protochirurgo all'Ospedale Maggiore di Milano
In questo volume la storia dei primi decenni del Settecento sulle vicende dell'Ospedale Maggiore di Milano correlate a quelle dell'università di Pavia. Le riforme del periodo teresiano sottrassero al Senato l'istruzione superiore e istituirono il Magistrato Generale degli Studi. Il piano scientifico da questo elaborato prevedeva anche il riordino e il potenziamento dell'università di Pavia e, in Milano, inserendo fra esse anche le due cattedre istituite nell'Ospedale Maggiore: una cattedra di Anatomia per G. Patrini e una di Chirurgia per P. Moscati, che successivamente fu assegnata a Giovanni Battista Palletta. La figura di Palletta ebbe un ruolo di rilievo per la storia della scuola medica pavese per i rapporti «di amicale affetto e stima» con Antonio Scarpa. Questo volume attraverso indagini su documenti, manoscritti e corrispondenze, delinea accuratamente ai cultori di storia della chirurgia, della medicina e della sanità in genere l'attività di un grande maestro. -
L' università nella città. Testimonianza di un rettore
La fine degli anni Sessanta è segnata per le Università italiane da significativi mutamenti: all'incremento del numero degli studenti corrisponde, da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, la programmazione di un piano di finanziamenti rilevanti. Si apre così una stagione in cui gli Atenei ripensano vari aspetti del proprio operato dal punto di vista didattico-scientifico e progettano interventi di sviluppo dal punto di vista edilizio. Ogni sede ha, in quegli anni, la sua storia, di cui questo volume è un documento di prima mano per l'Università di Pavia. Il rettorato di Alberto Gigli Berzolari (1976-1983) giunge alla conclusione di un processo di confronto e discussione tra Università e Città, ). In questo volume l'autore documenta il rinnovamento strutturale di quel periodo. -
Filologia e filosofia (e critica). Lanfranco Caretti e dintorni, mezzo secolo dopo
A vent'anni dalla scomparsa - avvenuta a Firenze nel novembre 1995 - le giornate di studio pavesi (Collegio Ghislieri, 14 e 15 dicembre 2015) hanno voluto ricordare Lanfranco Caretti, illustrando alcuni aspetti e momenti del suo magistero. Sulla scorta ora di preziosi documenti - molti dei quali inediti o poco noti - ora delle memorie personali di chi ebbe la fortuna di essergli allievo o di lavorare al suo fianco, i saggi raccolti in questo volume portano nuova luce sull'attività ex cathedra e critica del professore, soffermandosi in particolare sulla fitta rete di relazioni e sulle profonde - benché talvolta ""spigolose"""" - amicizie che lo legarono ad alcuni dei principali intellettuali contemporanei (da Gianfranco Contini a Vittorio Sereni, da Cesare Angelini ad Alessandro Bonsanti)."" -
Bollettino della società pavese di storia patria (2019)
L'attività, ben più che centenaria, del Bollettino della Società Pavese di Storia Patria ha offerto con costanza saggi e note che si estendono su tutto l'arco cronologico della storia e si articolano nei diversi ambiti di studio. In questo numero il consueto impegno di ricerca e approfondimento storico si arricchisce di un progetto ulteriore: la trascrizione del Diario di Luigi Fenini (1761-1836). Anche a Pavia lo sconvolgente passaggio dall'Ancien Régime al dominio napoleonico e poi ancora alla breve pace della Restaurazione è osservato e commentato da vari diaristi che ci hanno lasciato fonti primarie per la conoscenza non solo dei fatti, ma anche delle idee, dei sentimenti, delle trasformazioni che l'avvicendamento politico, l'invasione di truppe, i saccheggi suscitavano nei cittadini. Il diario di Luigi Fenini (1761-1836), «Ispettore Sanitario Municipale di Pavia», è forse il più noto agli studiosi, citato sempre negli studi su quel periodo, ma non è mai stato edito nella sua completezza. Uno degli scopi fondamentali della Società Pavese di Storia Patria è quello di curare la pubblicazione di ricerche scientifiche, di documenti e monumenti che permettano una sempre più approfondita conoscenza della storia di Pavia (articolo 2 dello Statuto). In questo numero del ""Bollettino"""" si inizia la pubblicazione di questo diario che, data la lunghezza del racconto, deve necessariamente essere suddivisa in segmenti successivi, secondo una scansione che corrisponda alle fasi storicamente definite dagli avvenimenti. La prima parte va dal 1782 al 1799, ciò da quando cominciano i ricordi personali di Fenini al ritorno degli austro-russi."" -
La formazione nell'era delle smart cities. Esperienze e orizzonti
Lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e delle smart cities rappresenta oggi un dominio di grande interesse e valore socio-economico. In questo processo, la formazione rappresenta il motore per sviluppare una ""cittadinanza attiva"""", in grado non solo di cogliere le opportunità offerte dalla realizzazione delle """"città intelligenti"""", ma anche di partecipare a tale realizzazione: è quindi indispensabile ripensare alle strategie e ai modelli per la formazione, con particolare riferimento al rapporto tra mondo formativo e mondo del lavoro e agli aspetti connessi alla più ampia inclusività sociale. Questo volume ha la finalità di raccogliere alcune rappresentative esperienze legate alla formazione nella prospettiva descritta, tratteggiando uno scenario significativo di best practices utile per individuare gli obiettivi e gli orizzonti di questo settore cruciale di sviluppo. I destinatari sono ricercatori ed esperti interessati al settore della formazione ma anche decision-maker e coloro che agiscono a livello delle politiche locali."" -
Archivio storico lombardo. Giornale della Società storica lombarda (2017). Vol. 22
Periodico annuale della Società Storica Lombarda. Serie dodicesima, vol. XXII. -
Tommaso Gallarati Scotti e la Grande Guerra
Il volume presenta gli atti del convegno che il Centro Studi Tommaso Gallarati Scotti, in collaborazione con il Gruppo Intesa San Paolo, ha promosso nei giorni 1-2 dicembre 2016 presso la Biblioteca Ambrosiana. Il convegno intese onorare due ricorrenze: il centenario dell'entrata dell'Italia nel primo conflitto mondiale e il cinquantesimo della morte del duca Gallarati Scotti. L'abbinamento dei due anniversari non è artificioso, poiché per il patrizio milanese, la Grande Guerra costituì un'esperienza particolarmente rilevante, da cui trasse significativi motivi di riflessione per il suo impegno civile e politico, non meno che per la sua visione morale e religiosa della vita. Per poter meglio comprendere l'atteggiamento di Gallarati Scotti rispetto alla guerra è parso opportuno richiamare l'attenzione su alcuni aspetti di carattere più generale, con speciale riguardo alle prese di posizione di Benedetto XV che, eletto al soglio pontificio proprio qualche settimana dopo l'inizio delle ostilità, si trovò a gestire la vita della Chiesa negli anni cruciali di quella immane tragedia. Com'è noto, la sua idea era che il conflitto apertosi fra le nazioni costituisse una sorta di punizione inviata da Dio. Egli sollecitava tutti gli uomini, i cattolici non meno degli altri, a riscoprire il principio dell'amore fraterno. Il volume è, infine, arricchito da un contributo di carattere bibliografico-archivistico che presenta il nuovo inventario delle Carte Gallarati Scotti conservate presso l'Archivio di famiglia oltre che presso la Biblioteca Ambrosiana e la digitalizzazione di tutte le opere a stampa di Gallarati Scotti, nuovi importanti strumenti di lavoro di cui gli studiosi del pensiero e dell'opera di Tommaso Gallarati Scotti possono oggi avvalersi. -
Cervantes e Shakespeare (1616-2016). Traduzioni, ricezioni e rivisitazioni
La ricorrenza del quattrocentesimo anniversario (1616-2016) della morte di Shakespeare e Cervantes ha imposto alle diverse comunità scientifiche una riflessione non solo sull'insuperata grandezza della loro opera, ma anche sugli effetti che la loro lezione tuttora esercita universalmente e a più livelli sulla posterità. Questo volume, col quale il CISAM prosegue un suo singolare ma coerente lavoro di approfondimento della modernità e contemporaneità, intende mostrare come l'opera di questi due grandi classici mantenga intatto il suo potere d'irradiazione nelle traduzioni, nelle rivisitazioni e nelle riscritture. -
Civitas et conubium. Integrazione degli stranieri e politica militare nell'Impero romano
Nell'Impero romano la convivenza forzata di culture diverse, la concessione della cittadinanza (civitas) alla fine del servizio e il riconoscimento delle unioni di fatto (conubium) dei milites furono strumenti di integrazione sostanziale, che per secoli contribuirono alla sicurezza e alla prosperità. Tali privilegi concessi agli stranieri - elargiti almeno sino al II sec d.C. - furono particolarmente graditi, anche perché consentivano la legittimazione dei figli. Nella Roma antica, infatti, l'esercito era un prezioso strumento di assimilazione dei sudditi provinciali e degli immigrati. Dopo che l'impero divenne multietnico nel 27 a.C., il controllo delle truppe, di origine prevalentemente non romana, fu fondamentale non solo contro i nemici esterni ma anche per mantenere l'ordine all'interno dei confini. Il libro analizza questo peculiare aspetto della politica militare romana, alla luce della documentazione disponibile (in particolare, i testi legislativi e i diplomata militari) e fornisce anche una breve analisi di alcune esperienze moderne d'integrazione degli stranieri attraverso lo svolgimento del servizio militare. L'Autore riesce così a render conto dell'attuale inclinazione a proporre suggestivi parallelismi - non sempre corretti - tra l'Occidente contemporaneo e l'antica Roma, in particolare per quanto riguarda la ""grande strategia"""", il rapporto con gli immigrati e il """"decline and fall"""" dell'Impero."" -
La «cristiana impresa». L'Europa di fronte all'Impero Ottomano all'alba del XVII secolo
La ""Relatione dell'Imperio Turchesco"""", conservata in un manoscritto finora inedito, riporta le attente osservazioni di Domenico Bisanti, un frate domenicano di origine balcanica che visse a Costantinopoli a inizio Seicento. Rientrato in Italia, Bisanti faceva rapporto di quanto osservato come un agente segreto, con partecipazione e competenza. Il suo dossier sollecitava a riunire i principi cristiani sotto la guida di Spagna e Papato per dar vita a una crociata moderna (la «cristiana impresa») e sbaragliare definitivamente l'esercito ottomano. Questo volume cerca di comprendere perché nella modernità si auspicasse una crociata dalle corti d'Europa. Inoltre, ricostruisce le complesse vicende belliche tra XVI e XVII secolo (quando i sultani risalirono lungo la Penisola Balcanica verso il cuore dell'Europa) ma, soprattutto, descrive le origini del confronto tra Europa cristiana e Impero ottomano e svela le reali motivazioni della contesa tra Occidente e Oriente, già allora più politica che religiosa, più militare che dottrinale. Rispetto alla complessiva descrizione storica, le parole di Bisanti offrono il riflesso diretto della sensibilità religiosa del tempo e fanno luce sulle dinamiche di informazione e controinformazione proprie di un Paese considerato dall'opinione pubblica europea ostile, chiuso e di difficile comprensione. Un tema, questo, ancora oggi attuale. Completano il volume la trascrizione integrale della """"Relatione"""" di Bisanti, un dizionario dei luoghi, ampi indici delle fonti, della bibliografia, dei nomi e dei luoghi."" -
Bollettino della società pavese di storia patria (2018). Vol. 2
Rivista annuale della Società Pavese di Storia Patria. Anno CXVIII (2018). Pavia nella Prima guerra mondiale. Volume II. -
Economia e diritto dei mercati nello spazio europeo. Dall'età antica all'età globale
I mercati sono istituzioni universali ed eterne della Storia occidentale e, segnatamente, di quella Storia che si svolge nello spazio europeo? La libera concorrenza è la legge che da sempre disciplina l'accesso ai mercati e ne regola il loro funzionamento? I diversi contributi contenuti in questo volume - che raccoglie e rielabora i risultati di una ricerca interdisciplinare pluriennale - si propongono di rispondere a questi cruciali interrogativi, misurando varianti e invarianti, continuità e cesure, nella storia dei mercati e del diritto dei mercati. Quello che rimane costante nella lunga durata e quello che, al contrario, muta profondamente di significato dall'età antica, all'età moderna, all'età globale. -
Le trame del Maligno ai tempi della Riforma. «Il diavolo del matrimonio» di Andreas Musculus. Ediz. italiana e tedesca
Nella seconda metà del Cinquecento il Maligno ha assunto un ruolo di primo piano nel panorama letterario della Germania luterana, diventando il protagonista di una quarantina di testi noti come Libri sui diavoli (Teufelbücher). Ciascuno di questi libri è dedicato a un «diavolo speciale» (Spezialteufel), individuato come il diretto responsabile di un peccato, di un'attività giudicata riprovevole o della corruzione di un determinato ambito della vita collettiva. È sul diavolo impegnato a contrastare l'unione coniugale che si focalizza uno dei testi più popolari di questa serie: Il diavolo del matrimonio (Eheteufel), pubblicato nel 1556 dal professore e teologo evangelico Andreas Musculus (1514-1581). Questo libretto, che si colloca tra il trattato e la predica e unisce l'insegnamento all'intrattenimento, riesce a svelarci una realtà complessa nonché ambigua, in cui a fare paura, in fondo, non è solo il temutissimo diavolo, ma anche e soprattutto il rischio di un sovvertimento dell'ordine gerarchico nella sfera privata come in quella pubblica. Le trame del Maligno al tempo della Riforma racconta la letteratura sui diavoli di età luterana in un'esaustiva e piacevole introduzione che approfondisce, tra l'altro Il diavolo del matrimonio di Musculus. Il libro di Andreas Musculus è poi presentato in traduzione con testo tedesco a fronte e note. -
Almum studium papiense. Storia dell'Università di Pavia. Vol. 3: Ventesimo secolo, Il.
Almum Studium Papiense vol. 3, conclusivo della ricostruzione storica dell'Università di Pavia, ha per tema il Ventesimo secolo dal primo dopoguerra. È suddiviso in due tomi, scegliendo come data simbolicamente spartiacque il 1968. Nel primo tomo si tratta del cinquantennio 1918-1968, secondo una ricostruzione storica approfondita che rispecchia l'impianto espositivo dei volumi precedenti. Sono presenti saggi dedicati alla situazione politica generale, che collegano la storia pavese al contorno nazionale e alle vicende locali intrecciate alla vita dell'Ateneo. Tali saggi, alternati a schede più brevi, seguono in particolare la descrizione delle Facoltà presenti, l'espansione del corpo studentesco e lo specializzarsi delle varie discipline. Nel secondo tomo, che segue un impianto più informativo, ci si concentra invece sulla storia materiale, architettonica e artistica dell'Università. Si affronta la trasformazione conosciuta dall'Università nel Novecento fino ai tempi più recenti: da una parte nel centro storico attraverso il restauro e il riuso sono stati assorbiti alcuni edifici prima adibiti ad altri scopi (come chiese e conventi); dall'altra, l'Università di Pavia si è espansa con edifici nuovi al di fuori del perimetro della città, nella zona del Cravino. -
Bollettino della società pavese di storia patria. Vol. 120
L'attività, ben più che centenaria, del ""Bollettino della Società Pavese di Storia Patria"""" ha offerto con costanza saggi e note che si estendono su tutto l'arco cronologico della storia e si articolano nei diversi ambiti di studio. In questo numero il consueto impegno di ricerca e approfondimento storico si arricchisce di un progetto ulteriore: un'indagine sulla storia commerciale di Corso Garibaldi, arteria economica della città di Pavia. La strada, infatti, si sviluppa lungo 962 metri e allinea oltre 170 negozi. Questa indagine, cominciata da Ambrogio Gatti Comini e proseguita da William Posla, intende documentare, attraverso la schedatura degli esercizi commerciali, la vita economica del Corso. La documentazione si basa sull'incrocio di due tipologie di fonti: documentarie e orali. Le fonti documentarie sono l'Archivio della Camera di Commercio, l'Archivio del Comune di Pavia e l'Archivio Storico Civico. Le fonti orali sono state raccolte con un paziente lavoro di interviste di negozianti, attuali e in pensione, e con la ricerca di eredi che potessero ricordare l'attività dei loro antenati. Uno degli scopi fondamentali della Società Pavese di Storia Patria è quello di curare la pubblicazione di ricerche scientifiche, di documenti e monumenti che permettano una sempre più approfondita conoscenza della storia di Pavia (articolo 2 dello Statuto)."" -
Lauree pavesi nella prima metà del '500. Vol. 2: (1513-1535).
Il volume, contenente l'edizione di 262 diplomi di laurea concessi dall'Università di Pavia tra 1513 e 1535, costituisce il seguito di ""Lauree pavesi nella prima metà del Cinquecento. I (1500-1512)"""" e continua il progetto editoriale avviato venticinque anni fa dal Centro per la Storia dell'Università di Pavia. Con questo tomo l'indagine si estende a un periodo travagliatissimo per la storia di Pavia e del suo territorio, al centro delle operazioni militari del conflitto franco-asburgico per il controllo dei dominii sforzeschi. Immenso deposito di informazioni sul magistero di docenti illustri e meno noti e sull'identità di scholares e di neo dottori, la documentazione qui presentata costituisce dunque anche un prezioso punto di osservazione sul tono della vita di un'Università esposta alle drammatiche conseguenze degli eventi bellici - violenze, stagnazione economica, crisi sanitarie - confermando anche nel periodo delle guerre d'Italia il rilievo dell'Almum Studium per la vita non solo culturale della città sul Ticino."" -
Carlo M. Cipolla. Un viaggiatore nella storia
Carlo M. Cipolla è stato uno degli storici più importanti del Novecento. Ha insegnato in prestigiose Università italiane (Venezia, Torino, Pavia, Scuola Normale Superiore di Pisa e Istituto Universitario Europeo) e, per oltre trent'anni, nell'Università di California a Berkeley. È stato uno storico innovatore che non si è mai adagiato sulle interpretazioni tradizionali. Invece, ricco di idee, con il suo spirito critico ha aperto nuove strade alla ricerca. Si è dedicato in modo acuto e prima di altri a studi sulla storia della moneta, della popolazione, della tecnologia, dell'istruzione, a ricerche di storia economica e sociale della sanità, dei cicli dell'economia italiana ed europea dello scorso millennio, oltre a formulare riflessioni sul metodo storico. Nel ventesimo anniversario della sua scomparsa questo libro vuole ricordare la sua attività di studioso a cominciare dai primi passi «guidati dal Caso» - come ha scritto lo stesso Cipolla -, fino alle ultime opere, attraverso un cammino lungo più di cinquant'anni. -
La persona con la malattia di Parkinson. Narrazioni di malattia, di vita e azioni di cura
La persona con la malattia di Parkinson si propone di raccontare questa patologia sia dal punto di vista clinico sia dalla prospettiva dei reali bisogni della persona assistita e della sua famiglia. Nasce nell'alveo della sezione piemontese della Società Italiana di Pedagogia Medica (SIPeM) che sostiene lo sviluppo delle conoscenze e delle metodologie innovative per la formazione di base e continua delle professioni di cura, valorizzando la prevenzione e i progetti educativi. Nel testo viene sottolineata la rilevanza della medicina narrativa per diagnosi e per percorsi di cura personalizzati nel trattamento della malattia di Parkinson. Il libro raccoglie le esperienze e il punto di vista di tutti gli attori coinvolti e vuole essere una fonte di suggerimenti pratici e operativi per tutti coloro che quotidianamente si confrontano con questa realtà di malattia, una sorta di ""manuale narrativo"""" da utilizzare nella pratica quotidiana e da diffondere anche nella formazione continua e accademica delle professioni della cura. L'esperienza quotidiana delle persone malate, valorizzata dall'approccio narrativo, diventa così uno strumento concreto per la costruzione dei piani di cura. Tenere conto dei suggerimenti e delle criticità che arrivano dalle persone rende infatti possibile una medicina personalizzata, mantenendo però le competenze e le specificità professionali dei curanti."" -
Traduzioni esemplari e saggi storici sul tradurre dal Romanticismo a oggi
Traduzioni esemplari e saggi storici sul tradurre dal Romanticismo a oggi offre un insieme di contributi di studio e ricerca senza separare la teoria dalla pratica, pur, a seconda dei casi, privilegiando ora l'una ora l'altra. Da qui la decisione di strutturare il volume in due sezioni. La prima sezione - Saggi storici: tra filosofia e traduttologia - spazia dall'analisi di singoli saggi, o di una pluralità di opere fondamentali, alla formulazione teorica personale pura. La seconda sezione - Traduzioni esemplari: tra critica del tradurre e auto-commento - annovera studi distinguibili in due categorie. Da una parte contributi di traduttori che auto-commentano il proprio lavoro e dall'altra commenti di critica all'opera di alcuni autori di traduzioni ragguardevoli nel panorama europeo dell'Otto-Novecento. Questo volume vuole contribuire a comprendere quanto i gesti del tradurre, del pensare e del commentare la traduzione siano una prospettiva privilegiata da cui affrontare la complessità dell'incontro fra culture, idiomi e storie umane, utile a costruire e continuare a ricreare la relazione fra il soggetto e il mondo. -
Sepolture di re longobardi e monasteri imperiali a Pavia. Studi, restauri, scavi
Nel 2017 l'Associazione L'Italia Fenice (aif) ha dato credito al progetto ""Pavia. I monasteri imperiali. Ricerca archeologica delle radici longobarde per due vitali poli culturali: le basiliche di San Pietro in Ciel d'Oro e di San Salvatore"""", investendo sulle rilevazioni radarstratigrafiche dei due monumenti, sulle indagini paleoarcheoantropologiche sui resti ossei attribuiti al re longobardo Liutprando e sui restauri delle lapidi. Gli esiti del progetto hanno catalizzato l'attenzione di Regione Lombardia, coinvolta a cofinanziare il secondo progetto: """"Indagini e scavi nella basilica dei re e nei monasteri imperiali di Pavia"""". L'esperienza è stata coronata dal successo di mirati saggi di scavo archeologico, di cui si offre in questo volume un'importante anteprima: questi hanno infatti portato all'iniziale scoperta di una necropoli, probabilmente protolongobarda, presso San Salvatore e, a est della chiesa di San Pietro in Ciel d'Oro, sono state ritrovate le fondazioni di un'ampia curvatura absidale, forse pertinenti alla chiesa primitiva. Il volume rappresenta la conclusione di due progetti nati in seno al Comitato Pavia Città di Sant'Agostino in collaborazione con l'Associazione Piccolo Chiostro San Mauro, grazie al supporto fondamentale dell'aif. Costituita nel 2014 «allo scopo di preservare le espressioni - sia fisiche sia ideali - della tradizione culturale italiana e, laddove possibile, di mantenerne vitale lo spirito», aif sta sostenendo in diverse città iniziative, di ricerca e formative, di alto livello culturale: dalla promozione di convegni scientifici con pubblicazione degli atti, all'istituzione di borse di studio universitarie postlaurea, soprattutto nel campo dell'archeologia e della letteratura latina, senza trascurare la realizzazione di concerti e premi per concorsi scolastici.""