Sfoglia il Catalogo ibs005
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 661-680 di 10000 Articoli:
-
Il sutra del diamante. La cerca del paradiso
Il sutra del diamante, opera indiana del II secolo, è la base di tutta la ""mistica"""" del buddismo mahayana. Tradotto e commentato in italiano, è accompagnato da un'introduzione al senso del sutra oggi, una disamina ermeneutica della classe di testi a cui appartiene e un'analisi dello sviluppo degli studi sul testo. Nella seconda parte del libro, il saggio di Gennaro Iorio, filosofo, già collaboratore di Raimon Panikkar al progetto """"The spirit of religion"""" (2006-2008), percorre le analogie linguistiche tra il sutra del diamante e la mistica occidentale ed esplora l'ambiente culturale in cui quelle analogie si sono sviluppate. È un breve, denso studio comparato delle due anime della mistica, quella orientale e quella occidentale."" -
La fede dei demoni. Ovvero il superamento dell'ateismo
Chi è il Nemico? Un minimo di strategia obbliga a saperlo riconoscere, quanto meno, non essendovi nulla di peggio che sbagliare nemico. Errore ancor più fatale, in realtà, sarebbe scambiare il meno per il più pericoloso. Sono molti i cristiani che credono di individuare questo nemico tra i libertini, tra i lussuriosi, quando invece i demoni sono angeli e ignorano i piaceri della carne. Altri ancora reputano che il demonio si nasconda prima di tutto tra gli atei o gli agnostici, mentre - come ricorda san Giacomo - ""i demoni credono e tremano"""", al punto che non esiste un solo articolo di fede della cui verità essi dubitino. A tutto ciò, infine, occorre aggiungere che essendo puri spiriti sono invasati dall'ideale, famelici di spiritualità. In sintesi potremmo affermare che nessuno assomiglia al Nemico più e meglio di un certo tipo di credente, al punto che l'essere diabolico non è così lontano ed estraneo come ci si immagina. Al punto che potremmo perfino esserlo noi stessi... Questo volume non è un compendio di demonologia, bensì una riflessione sulla logica del male, per poterlo combattere meglio, sia fuori di noi, sia quando è ben radicato in noi. Lo si consideri dunque alla stregua di un piccolo prontuario di battaglia, una lezione di """"ka(ra)téchismo"""", per così dire, in modo da imparare, come dice san Paolo, a """"far pugilato, ma non come chi batte l'aria"""" (1Cor 9,27)."" -
Urbano VI. Il papa che non doveva essere eletto
Quando nel 1378, dopo settant'anni di papato ad Avignone, i cardinali francesi elessero il semplice arcivescovo Bartolomeo Prignano al soglio pontificio, ritennero di avere compiuto un piccolo capolavoro. Prignano era italiano, come chiedevano i romani, ma anche un uomo di curia, quindi facilmente manovrabile. Si ingannarono. Infatti, appena eletto, Urbano VI iniziò un'opera di demolizione del loro strapotere che ben presto li indusse a cercarsi un altro papa, provocando lo Scisma d'Occidente. Inoltre quest'uomo, noto per essere dottissimo e di costumi irreprensibili, si rivelò col tempo un sovrano dispotico, vendicativo e perfino sanguinario. Tra battaglie, assedi, fughe precipitose, intrighi e misteriosi omicidi di cardinali, la sua è la vicenda di un Papa eletto per errore, forse non del tutto sano di mente; in lui, tuttavia, uno spirito impetuoso e puro come quello di Caterina da Siena non smise mai di riconoscere il vicario di Cristo sulla terra. Perché dunque ridurre tutto a criteri terreni? Forse non è il modo migliore per giudicare la storia. Lo dimostrano gli anni avventurosi e terribili del pontificato di Urbano VI: il Papa che non avrebbe dovuto essere eletto. -
L' amore impossibile. Filosofia e letteratura da Rousseau a Levì-Strauss
L'amore impossibile è l'amore vero, che non si estinguerà mai perchè non si consuma nella quotidianità dell'esistenza. Così, anche fra filosofia e letteratura esiste un rapporto complesso, difficile, a volte uno scambio di ruoli, perchè le più audaci costruzioni filosofiche, che contraddicono la normale percezione delle cose, sono in definitiva delle creazioni, che producono un mondo parallelo in cui sarebbe difficile vivere, mentre il grande romanzo a volte ci colpisce così a fondo, in zone tanto segrete, che vediamo in esso la rivelazione di una verità della nostra stessa vita, che non avevamo saputo riconoscere. È chiaro che quando Rousseau afferma: ""Non c'è niente di bello se non ciò che non esiste"""", vuol dire anche: """"Non c'è niente di vero, non c'è niente di buono, se non ciò che è soltanto ideale"""". Un poco più tardi, nelle sue confessioni, Goethe ha scritto che si trattava per lui di """"produrre nella vita una seconda vita per mezzo della poesia"""". Ed è là che filosofia e letteratura si ricongiungono: da Goethe a Thomas Mann, da Dilthey a Cassirer lo """"spirito"""" è una sfera onnicomprensiva di possibilità effettive di esperienza, ma, sorgendo da queste, le supera e le approfondisce verso una verità ultima."" -
Il buddismo mahayana attraverso i luoghi, i tempi, le culture. L'India e cenni sul Tibet
La predicazione del Buddha Sakyamuni è profondamente radicata nella cultura religiosa che la precede, e ha in sé una ""tonalità"""" nuova che ne costituisce il valore più prezioso. L'ipotesi sottesa al presente lavoro, in forma di trama letteraria e non tesi da dimostrare, considera il buddismo, nel suo articolato complesso, come un essere vivente che, 2500 anni or sono, sentì presente la sofferenza, ne verificò l'ineluttabilità in ogni vita, si mise in cammino per trovare, percorrere, e realizzare la via che conduce all'uscita da questa condizione di dolore, si offrì al futuro, che è anche nostro presente, come testimone per tutti di una distinta e concreta possibilità di salvezza."" -
Maria Zambrano. La ragione poetica
In questa monografia si prende le mosse dall'esame delle suggestioni mutuate dal maestro Ortega, dal sentimento tragico di Unamuno, dalla metafisica poetica di Machado e dal sistema filosofico di Zubiri per poi esaminare gli scritti giovanili che furono caratterizzati da un forte impegno etico-politico e dall'attiva militanza in favore della causa repubblicana nella tragica guerra civile spagnola. Si affronta quindi la teoria della ragione poetica che rappresenta forse il suo contributo più originale durante l'immenso esilio durato circa mezzo secolo. La terza tappa è pervasa da un'attitudine mistica, dal momento che la Zambrano volge le spalle alla storia per far appello al sogno creatore, e decifrare attraverso la scrittura quel segreto, onde comunicarlo nel segno della pietà, che equivale a saper trattare adeguatamente con l'altro. La maggior parte delle opere di Zambrano sono state tradotte nel nostro paese anche se manca una monografia completa sul suo pensiero per procedere finalmente ad una analisi storico-critica. Finora, sostanzialmente con poche eccezioni, sono state prodotte solo esegesi e glosse. Questo libro intende colmare proprio tale lacuna in occasione del centenario della nascita della famosa allieva di Ortega, nella consapevolezza delle difficoltà, ma anche degli innegabili esiti positivi, dinanzi ad un pensiero che tenta una via nuova in opposizione alla violenza del razionalismo, mediante la ragione poetica e attraverso una scrittura affatto originale. -
Maria nel mistero dell'alleanza
Tra le riscoperte più rilevanti del Concilio Vaticano II è senz'altro da annoverarsi la ricentratura cristologica ed ecclesiologica della figura di Maria. Il Concilio infatti se ne è occupato all'interno della costituzione Lumen gentium, sulla Chiesa, nel cap. VIII significativamente intitolato: «La beata Maria Vergine, Madre di Dio, nel mistero di Cristo e della Chiesa». Il mistero a cui si allude è quello dell'Alleanza tra Dio e il suo popolo. Maria sta dalla parte umana del patto, personificando Israele davanti a Dio, e realizzando l'immagine compiuta dalla Chiesa nella sua relazione sponsale con Cristo. È precisamente tale orientamento che presiede a quest'opera. La riflessione teologica dell'autore si svolge nell'ampio contesto della storia della salvezza e nella luce del grande simbolo biblico della ""Figlia di Sion"""", figura che viene presentata nel suo significato sponsale, materno e verginale. Evidenziando questi tre aspetti fondamentali della missione di Maria nell'economia dell'Alleanza, l'autore ripercorre analiticamente e interpreta con singolare acribia alcune notissime pericopi del Nuovo Testamento, dall'annunciazione alle nozze di Cana al Calvario. La suggestiva impresa è perseguita utilizzando il metodo esegetico della """"lettura spirituale"""", di cui de La Potterie è considerato autorevolissimo maestro; il rigore nell'analisi dei testi si accompagna all'insistita ricerca del loro senso teologico, colto alla luce della Scrittura tutta e della viva tradizione ecclesiale, segnatamente quella patristica e medievale."" -
Un pensiero sorgivo. Sugli scritti di Luigi Giussani
Il presente volume intende mettere in evidenza quella che può essere considerata una qualità primaria del pensiero di monsignor Luigi Giussani. Il suo è un ""pensiero sorgivo"""", capace di rendere ragione sistematica e critica dell'esperienza elementare dell'umano così come vive in pienezza nella fede in Gesù Cristo. Molti sono gli autori - filosofi, teologi, letterati, poeti... - che hanno nutrito la riflessione del grande sacerdote milanese, ma questa alla fine ha un carattere originario, non scomponibile. È un numero primo. Ciò gli ha consentito una sorprendente capacità di scavalcare scuole e sistemi, e lo ha inoltrato in una sempre fresca attualità assegnandogli un'oggettiva fecondità nell'affascinante agone culturale odierno."" -
Avvenimento di libertà. Conversazioni con giovani universitari
«Quello che vi dico l'ho imparato» ama ripetere l'Autore di queste pagine che raccolgono una serie di conversazioni con giovani universitari di Milano, svoltesi a metà degli anni Novanta. Domande e risposte offrono un quadro stupefacente del rapporto della fede cristiana con l'esperienza umana concreta e dell'opera della ragione tesa a offrire risposte persuasive agli interrogativi di cui è fatto il cuore umano. -
Porta la speranza. Primi scritti
Questi primi scritti di don Giussani, apparsi tra il 1951 e il 1964, contengono le idee-guida di un uomo che ha dedicato tutta la vita all'educazione di giovani e adulti. Con una certezza: che solo la proposta di un ideale adeguato alle esigenze infinite del cuore umano e di un impegno con esso è capace di muovere la sua libertà e di creare personalità costruttrici di storia. -
Il santo semplice. Vita e lettere di San Riccardo Pampuri
Prefazione di Luigi Giussani Nuova edizione aggiornata con un intervento di Maria Valeria Morani La figura di san Riccardo Pampuri, recentemente riscoperta dalla devozione popolare, offre un esempio di santità nell’epoca contemporanea. Vissuto nella prima metà del 1900, il Dottor Erminio Pampuri si dedicò interamente ai propri pazienti, si interessò all’evangelizzazione nelle forme dell’apostolato laicale, compì la sua vocazione con il nome di fra Riccardo, come religioso tra i Fatebenefratelli, voluti da san Giovanni di Dio quattro secoli prima.Personalità tenace e mite, egli maturò il senso della sua esistenza nell’obbedienza alle circostanze che gli furono date da vivere, servendo il proprio popolo nella vita civile e coltivando la pietà nei modi della sua epoca. La sua esistenza, priva di ogni evento che possa essere giudicato eccezionale, mostra in modo luminoso quanto la presenza di Cristo agisca sugli uomini di ogni tempo. L’eroismo semplice della sua vita quotidiana, se da un lato lo accomuna a tanti grandi santi della tradizione cattolica, dall’altro lo rende adatto a indicare una forma di vita cristiana praticabile oggi. La ristampa della biografia e delle lettere di Pampuri, proclamato Santo nel 1989, è arricchita, a cura di Maria Valeria Morani, da nuove testimonianze di grazie ottenute per sua intercessione e da suoi scritti inediti, consultabili con l’aiuto di un indice tematico. -
Opere. Scritti teorici. Vol. 1
Marietti 1820 propone in due volumi gli scritti teorici di Franco Ferrarotti, padre della Sociologia italiana e titolare della prima cattedra universitaria in Italia dedicata a questa disciplina. Il primo volume contiene i seguenti testi: Trattato di sociologia; Una sociologia alternativa ; Storia e storie di vita. -
Poesie visioni lettere
Di Hadewijch conosciamo solo il nome e la nuda opera. Gli anni della nascita e della morte ci sono ignoti: nata probabilmente ad Anversa da una famiglia aristocratica, visse tra le Fiandre e il Brabante, tra la fine del 1100 e la metà del 1200, contemporanea o poco più giovane di san Francesco d'Assisi. Fu beghina, non sappiamo se in un beghinaggio o nella sua casa. Ci restano di lei tre gruppi di opere: un gruppo nutrito di liriche, provenzaleggianti nella forma, ma ispirate non dal suo amore di donna per un uomo o viceversa, bensì dal suo amore di donna per Dio; una raccolta di trentun lettere, in cui ad amiche che potevano intenderla (forse beghine anche loro) racconta le sue pene e le sue gioie di innamorata di Dio; infine, quattordici visioni, nelle quali con più diretta immediatezza narra le sue mirabili esperienze mistiche. Romana Guarnieri, che è stata la prima studiosa che ha tradotto in italiano questi testi, ha selezionato cinque poesie, cinque lettere e cinque visioni che vengono qui proposte come esempio di uno dei vertici letterari raggiunti dalla letteratura mistica del XII e XIII secolo. -
Poesie miste. Testo brabantino a fronte
Le poesie qui raccolte, datate a cavallo tra il XIII e il XIV secolo, sono opera di una contemplativa, una beghina fiamminga anonima. Gli studiosi l'hanno voluta chiamare Pseudo-Hadewijch o Hadewijch II a motivo della parentela con i testi della grande beghina, poetessa e mistica Hadewijch. Di alto valore poetico e di grande bellezza e purezza, queste poesie presentano i temi della mistica dell'Essenza nei modi in cui si diffusero nel movimento medievale femminile delle beghine. -
Gli apocrifi del Nuovo Testamento. Vol. 3: Lettere e apocalissi.
I Vangeli apocrifi sono stati redatti in epoche diverse, dal II al VII secolo. Alcuni di questi testi respirano il clima della Chiesa primitiva e dei testimoni che hanno ascoltato i seguaci di Gesù, mentre altri sono stati composti in seguito, in un tempo che si allontana da quegli eventi e raccolgono narrazioni della tradizione orale. Quest'opera di Mario Erbetta, pubblicata per la prima volta tra gli anni Settanta e Ottanta del Novecento, spazia non solo nella filologia e nella linguistica, ma anche nella tradizione giudaica e cristiana, nella letteratura rabbinica e patristica, nell'intricato mondo della gnosi e in quello della più classica esegesi biblica. -
Imparare a ragionare. Un manuale di logica
Questo è un testo di logica diverso da quelli presenti nel panorama editoriale italiano e internazionale, dove di solito si incontrano manuali tradizionalmente pensati per un lettore di elevata preparazione o per corsi universitari. Benché si avvicini ai saggi tipici del filone del cosiddetto Critical Thinking, oggi molto in voga nel mondo anglosassone, non è esattamente un’opera di questo genere, perché non si limita a fornire gli strumenti per ragionare in modo logico e riconoscere le argomentazioni corrette proprie e altrui, ma cerca di introdurre il lettore nel contesto della storia stessa della logica per fargli comprendere quanto vasto e accattivante sia l’orizzonte del pensare in modo logicamente valido. Il libro è stato concepito e strutturato come se fosse il primo libro di logica che possa capitare tra le mani; con l’ambizione quindi di far sì che, dopo la sua lettura, ci si senta consapevoli di che cosa significa affrontare una discussione e avanzare o confutare una tesi in modo logico. In una moderna democrazia, l'auspicio è che la logica serva a portare serietà e competenza nel libero confronto delle idee. -
La pala di Gand
Questo libro d'arte dedica grande spazio alla riproduzione di quello che può essere considerato il capolavoro dell'arte fiamminga: il polittico dell'Adorazione dell'""Agnello mistico"""" dipinto dai fratelli Van Eyck, esposto per la prima volta nel 1432, e conservato ancora oggi nella cattedrale di Saint Bavon, a Gand. A commento di queste immagini i saggi di Pinet, Rondoni e Buscaroli. Il primo ci guida attraverso un linguaggio pittorico assai complesso, che si esprime in simboli fitti di significati e di corrispondenze con le realtà spirituali verso le quali viene diretto il nostro sguardo interiore. Gli scritti dei due italiani servono per attualizzare l'analisi e vedere con occhi contemporanei un classico universale."" -
Giotto. Il ciclo dell'anima. Il polittico Stefaneschi. Ediz. illustrata
Tutto inizia con il gesto di Cristo. Un gesto che appare cristallizzato nell'iconografia tradizionale ma che qui la forza eruttiva del genio di Giotto strappa al tempo e trasforma in afflato vitale, l'incipit di un superbo racconto che incalza quello dantesco. Da quel momento il Polittico Stefaneschi e la Commedia diventano i due inseparabili atti di un unico grande spettacolo, consegnandoci lo stesso indissolubile messaggio di fede, di vita e di bellezza. Ma questo è ciò che accade nel fronte del Polittico, aperto sulla scena Trecento, su cui Giotto sente ancora calare il sipario del tempo. Allora, con balzo felino, conquista il palco più alto, quello rivolto ai secoli a venire, e da lì, nel retro, dà corpo a una rappresentazione che si apre all'infinito e ci parla direttamente. -
Il canto e la forza. Per una storia della letteratura italiana
Questo testo nasce dall'esperienza dell'autrice nello studio per la preparazione delle lezioni e dai suggerimenti dei suoi allievi. È quindi un'opera che sintetizza apporti molteplici. Benché la sua origine sia didattica, non si rivolge solo al mondo della scuola, ma vorrebbe raggiungere anche coloro che amano la letteratura italiana e desiderano leggere piccoli saggi introduttivi ai secoli, agli autori, a qualche esempio di lettura delle opere più famose. È anche questo un modo per contribuire a cementare la coscienza civile di una nazione che sovente stenta a percepire e dunque a ricostruire la propria memoria storica e letteraria come cosa preziosa, utile e bella. -
La Pasqua della nostra salvezza. Le tradizioni pasquali della Bibbia e della Chiesa primitiva
L'opera si propone di recuperare l'immensa riserva di contenuti teologici e spirituali che permettevano alla Pasqua delle origini di plasmare l'intera vita della Chiesa. Le quattro età o stagioni della Pasqua - la Pasqua storica dell'Esodo, la Pasqua liturgica di Israele, la Pasqua storica di Cristo e la Pasqua liturgica della Chiesa - vengono quindi rivisitate seguendo la genuina dialettica biblica che intreccia alla storia la liturgia della storia, e all'evento il sacramento. Questo permette di raccogliere i tesori spirituali che si sono andati accumulando lungo i secoli tra le pieghe della celebrazione pasquale, soprattutto i meravigliosi testi dei Padri, capaci ancora di stupire per la loro attualità e la potente carica religiosa.