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L'uomo e lo Stato
L'opera politica più nota e sistematica di Maritain, pubblicata in inglese nel 1951, è il risultato di sei conferenze tenute a Chicago nel 1949. Accolto come testo di grande spicco e tradotto in molte lingue, il libro costituisce il momento conclusivo di ricerche iniziate oltre vent'anni prima. Con questo volume - un classico del pensiero politico, e una delle maggiori espressioni della scuola democratica - l'autore prende posto nella galleria dei pensatori moderni insieme con Hobbes, Rousseau, Locke, Hegel. Le sue idee hanno ispirato la formulazione di varie Carte costituzionali, nonché personalità, movimenti e partiti in più continenti: A. De Gasperi, G. La Pira, G. Dossetti, A. Moro in Italia; E. Frei, R. Caldera, N. Duarte in America Latina; R. Schumann, la resistenza francese, E. Borne, St. Mazowieski in Europa. Per Maritain lo Stato ha per contenuto il bene comune e nella sua azione deve portare alla solidarietà in una democrazia che pone al centro delle relazioni sociali la persona con i suoi diritti e doveri. -
La città e l'uomo. Saggi su Aristotele, Platone e Tucidide
Una ricerca di storia della filosofia sui classici greci che diventa immediatamente una riflessione filosofica e politica sulla modernità, soprattutto sul Novecento dei liberalismi e dei totalitarismi: è questa la struttura delle opere di Leo Strauss, in particolare del presente volume dedicato all'analisi del pensiero politico di Aristotele, Platone e Tucidide in cui è celato il cuore della tensione dialettica, irrisolta e irrisolvibile, tra filosofia e politica. Agli occhi di Strauss, infatti, solo il recupero di una prospettiva premoderna rende possibile rispondere a domande fondamentali per l'esistenza umana - quali ""che cos'è la legge?"""" o """"che cos'è la giustizia?"""" - rese incomprensibili dalla deriva relativistica e nichilistica della cultura contemporanea."" -
L' umano ritrovato. Saggio su Emmanuel Lévinas
Per Lévinas, come per la sua interprete, il ""fiasco dell'umano"""", che è anche il fiasco di una certa razionalità, ha condotto, quasi come una prova necessaria, a ripensare da capo - magari grazie al recupero di una tradizione antica -, a pensare """"altrimenti"""" il senso, l'umano, l'uomo, la donna, la trascendenza, Dio, la ragione, la filosofia, la storia, la pace. Sotto l'urgenza di questo """"fiasco""""e della """"crisi del senso"""", Lévinas sollecita così ad abbandonare l'essere, il Medesimo, la positività che rende possibile """"la terra salda sotto il sole"""": è tempo infatti di abbandonare la terra ferma, sicura o disillusa che sia, la terra che resta solida benché lacerata; è tempo di dire """"addio al mondo, alla presenza, all'essenza""""; è tempo di considerare e di considerarsi il/nel passaggio, l'/nell'esilio, l'/nell'esodo, il/nel """"disinteressamento"""". Nel lascito. È tempo, in questo addio, di ritrovare l'umano."" -
I volti dell'amore
L'amore è la forza fondamentale della vita. L'essere umano vi cerca la relazione assoluta con l'altro e la guarigione dalla ferita dell'esistenza. Non è mai troppo tardi per riflettere sull'amore, tanto sconcertante è la sua ambivalenza: esso esalta e guarisce, tanto quanto ferisce e condanna. Diventa perciò necessario far affiorare i suoi volti. Ispirandosi a sorgenti antiche e nuove, il volume presenta le intuizioni sull'amore che hanno scavalcato i secoli e che attraversano l'esistenza contemporanea, segnata dalle realtà primarie di eros e agape e dalle crisi dell'amore: da una parte l'amore che guarda verso l'altro e include, dall'altra il caos delle relazioni amorose, il risentimento, l'impatto oggettivante della tecnica. -
Wittgenstein. Risvegliarsi al senso
«Quando dico ""io so"""" - osserva Wittgenstein - non mi comporto come il solipsista che presume di poter giustificare la propria affermazione mediante l'introspezione e il ricorso a un processo interiore, ma in modo diverso, in quanto ne sono certo. L'unica ragione che posso portare a sostegno di questa asserzione è che ripongo la mia fiducia in ciò che credo e che me ne sento appagato. In virtù di questa disposizione di spirito che ho nei confronti del mondo """"che è"""" e delle forme di vita, il linguaggio è reintegrato entro lo sfondo cui appartiene ed è restituito alla sua funzione originaria di """"mostrare"""" il senso». Antonio Pieretti ricostruisce il pensiero di Wittgenstein tenendo conto della funzione pratica che la filosofia svolge e della disposizione mentale che occorre per esercitarla in maniera rigorosa. La filosofia diventa così l'attività critica che prepara a meravigliarsi dell'esistenza del mondo e a risvegliarsi al senso nelle diverse forme di vita e nelle molteplici configurazioni del linguaggio."" -
La natura degli oggetti matematici. Alla luce del pensiero di Husserl
Che cosa sono gli oggetti della matematica, qual è la loro origine e la loro natura? L'intento di questo saggio è di mostrare che il difficile problema è stato reso oscuro e quasi insolubile dall'assunto che ""il mondo è matematico"""". Questa tesi, che è indimostrabile in termini generali, è stata ammessa come un'ovvietà a partire da Galileo. Nella scienza contemporanea, con la sparizione del presupposto teologico presente nel pensiero galileiano, è divenuta un enigma, da cui tuttavia non ci si riesce a separare. Le analisi di questo saggio sono sviluppate in stretta relazione con quelle di Edmund Husserl di cui si dimostra la pertinenza, anche dal punto di vista della storia della scienza."" -
Nessuno genera se non è generato. Alla scoperta del padre in Omero, Dante, Tolkien
La paternità è un'esperienza sintetica: essa svela la grandezza e la limitatezza dell'uomo. Laddove non si riconosce un padre, non si diventa padri. E per questo, non si è pienamente uomini. Un figlio sarà creativo nella misura in cui accoglie il tesoro che riceve. Così Dante si poggia su Virgilio, e lo supera; Frodo porta a termine l'opera di Gandalf. Nessuno genera se non è generato. Per diventare adulto, un figlio deve conoscere e perdonare il proprio padre. Da questo perdono nasce la speranza. È un'esperienza che si può vivere già nella giovinezza. Ed è un'esperienza bellissima. -
Il re degli Schnorrer
Con il suo savoir faire e la sua stupefacente erudizione Manasse Bueno Barzillai Azevedo da Costa merita il titolo di re degli schnorrer per la sublime maestria nell'arte di scroccare ai ricchi della comunità con ingegno e ""aristocrazia"""". Impareggiabile modello di letteratura umoristica, """"Il re degli schnorrer"""" è una sequenza ininterrotta di situazioni e dialoghi esilaranti, scaturiti dalla penna del creatore della narrativa ebraica moderna."" -
Gli Inklings. C.S. Lewis, J.R.R. Tolkien, Charles Williams e i loro amici
C.S. Lewis, J.R.R. Tolkien e i loro circolo furono i protagonisti di una stagione culturale fortunata, unica e irripetibile per la letteratura, prima e durante la Seconda guerra mondiale, che ebbe come scenario Oxford. Per la maggior parte docenti universitari già affermati, si trovavano con regolarità nei pub oxoniensi per discutere e leggere ad alta voce i libri che stavano scrivendo: questo club di intellettuali venne scherzosamente denominato da uno di loro “Gli Inklings” (“Gli Scarabocchiatori”). Fu così, in un contesto pieno di genio e umanità, che nacquero Le Cronache di Narnia, Il Signore degli Anelli, i thriller teologici di Charles Williams e molti altri capolavori. Humphrey Carpenter descrive le vicende di questo ambiente culturale con maestria e competenza, grazie anche al materiale unico (tra cui diari e scritti inediti) al quale poté accedere nella stesura di un saggio che a tutt’oggi è considerato fondamentale per la piena comprensione di questi maestri della narrazione fantastica. Il presente volume, qui riproposto in una traduzione aggiornata e corretta, è probabilmente la sua opera più riuscita e gli valse nel 1980 il “Somerset Maugham Award” per la migliore biografia. -
La reincarnazione degli elfi e altri scritti
Il volume presenta alcuni preziosi scritti di J.R.R. Tolkien tradotti per la prima volta in italiano che rivelano ancora una volta l’eccezionale ampiezza e complessità del mondo mitologico creato dall’autore del Signore degli Anelli: La conversazione fra Manwë ed Eru (1959); La Reincarnazione degli Elfi (1959-1966); Alcune note sulla “rinascita” fra gli Elfi (1972). La raccolta è dedicata al tema della reincarnazione degli Elfi, il popolo immortale della Terra di Mezzo, e più precisamente a come rendere credibile il meccanismo dell’eterno ritorno post mortem degli Elfi. Tolkien in questo si è trovato davanti a ciò che lui stesso definì un vero e proprio dilemma: la reincarnazione degli Elfi «sembra un elemento essenziale per i racconti, ma come la si realizza? Rinascita?) O ricostruzione di un corpo imitato equivalente (quando quello originale è stato distrutto)? O entrambe?». La risposta emerge da riflessioni condotte da Tolkien per decenni e che riguardano gli aspetti materiali, psicologici e filosofici della vicenda. In chiusura, un saggio a firma di Michaël Devaux, che ha curato la prima edizione francese di questi scritti, pubblicati nel 2014 dalla rivista “La Feuille de la Compagnie”. -
Critica della teologia politica. Da Agostino a Peterson: la fine dell'era costantiniana
Dopo il crollo delle ""Twin Towers"""" a New York, l'11 settembre 2001, il """"ritorno della religione"""" sulla scena mondiale ha coinciso con un conflitto teologico-politico che non si è ancora spento. Dall'avanzata dei settori radicali dell'Islam, alla reazione teocon, ai settori ultraortodossi in Israele, all'induismo nazionalista, il vento del """"Dio degli eserciti"""" è chiamato ad alimentare il fuoco di identità antagoniste. Lo """"scontro di civiltà"""" diviene uno scontro """"teologico-politico"""". La critica all'integralismo trova il suo modello originario nel cristianesimo il quale, con il Concilio Vaticano II, riattualizza l'antico paradigma paleocristiano culminante nella """"Città di Dio"""" di Agostino."" -
Giuristi e interpretazioni. Il ruolo del diritto nella società postmoderna
Nel mondo del diritto l’interpretazione segue regole ben definite. L’interpretazione giuridica implica tuttavia operazioni molto complesse e riflette la cultura dell’interprete: questa varia a seconda di convinzioni, capacità e impegno di ciascun giurista. È un vero e proprio «processo ermeneutico»: vi è quindi un ampio margine di libertà e di discrezionalità anche se l’interprete si deve uniformare ai canoni stabiliti dalla «comunità ermeneutica», dal legislatore e dalla tradizione. Per l’interprete è inoltre fondamentale attenersi ai valori cristallizzati nella Costituzione, nella Carta europea dei diritti fondamentali e nella Convenzione europea di salvaguardia dei diritti umani. In questi testi l’uomo - la persona - è il centro dell’ordinamento giuridico: il diritto è fatto per l’uomo, non l’uomo per il diritto. È questa la prospettiva attraverso la quale l’autore affronta temi essenziali per la formazione culturale del giurista e, in senso ampio, del cittadino (identità e dignità umana, solidarietà, diritto naturale e storia, law and economics, il rischio d’impresa...). -
E le loro madri piansero. La Grande guerra patriottica nella letteratura russa sovietica e postsovietica
Il saggio di Frank Ellis viene a colmare una mancanza. A fronte di romanzi di guerra sovietici e russi già studiati o tradotti, ciò che ancora mancava era una monografia interamente dedicata alla letteratura sovietica basata sulle esperienze della Seconda guerra mondiale o della Grande guerra patriottica. ""La spada e la penna"""" si intrecciano così nelle pagine di autori conosciuti o sconosciuti al pubblico italiano (Vasilij Grossman, Vasil' Bykov, Viktor Astaf'ev, Jurij Bondarev, Viktor Nekrasov...) dove il ricordo di un passato dominato da dolorose contraddizioni viene rappresentato e oggettivato. La letteratura sovietica di guerra e la successiva letteratura russa riflettono l'intera gamma delle esperienze umane dinanzi alla guerra: il coraggio, la morte, il tradimento, la paura, la codardia morale e fisica, lo sfinimento, l'orrore, la crudeltà, l'incompetenza, la brutalità, la depravazione umana, il comportamento più sublime dinanzi alla ferocia del Male e la sofferenza più inimmaginabile. Nonostante gli sforzi del Partito e della censura, infatti, i temi affrontati non si limitarono agli aspetti ufficialmente approvati. Il potere non fu cioè in grado di mantenere o imporre totalmente la sua interpretazione ideologica."" -
L' Islam visto da Occidente. Cultura e religione del Seicento europeo di fronte all'Islam
I contributi raccolti in questo volume affrontano il tema dell'incontro fra Islam e Occidente in età moderna con una prospettiva aperta su molteplici campi: missioni, letteratura religiosa e controversistica, conversioni reali e apparenti, esperienze di convivenza e influenze reciproche, scambi linguistici e culturali, traduzioni di testi sacri e circolazione del sapere. La prima parte, Immagini e pratiche dell'Islam nella cultura europea, descrive l'Islam visto con gli occhi di uomini di Chiesa, viaggiatori, scienziati, filosofi e ""liberi pensatori"""" dell'Europa del Seicento. La seconda parte, Politica e religione di fronte all'Islam, mette a fuoco il valore delle vittorie militari, degli scambi politici e delle missioni religiose per la formazione di un'immagine occidentale dell'Islam e per la conoscenza di esso. Il """"lungo Seicento"""" si rivela così un periodo chiave nell'evoluzione di un rapporto tormentato e multiforme."" -
Esperimenti danteschi. Inferno
La Commedia è culla della tradizione letteraria europea ed espressione somma del patrimonio della civiltà occidentale. Essa possiede un'inesauribile capacità di descrivere l'animo umano e di abbracciare la realtà dell'universo, grazie alla quale ha conquistato nei secoli generazioni di lettori. Nessun altro genio artistico della nostra tradizione letteraria ha saputo risvegliare quanto Dante, ""poeta del mondo terreno"""", quella """"concreta e perpetua sete"""" di bellezza e verità che spalanca alla conoscenza di noi stessi e del mondo e rende degna e appassionante l'esperienza dell'umano cercare."" -
Esperimenti danteschi. Purgatorio
La Commedia è culla della tradizione letteraria europea ed espressione somma del patrimonio della civiltà occidentale. Essa possiede un'inesauribile capacità di descrivere l'animo umano e di abbracciare la realtà dell'universo, grazie alla quale ha conquistato nei secoli generazioni di lettori. Nessun altro genio artistico della nostra tradizione letteraria ha saputo risvegliare quanto Dante, «poeta del mondo terreno», quella «concreata e perpetua sete» di bellezza e verità che spalanca alla conoscenza di noi stessi e del mondo e rende degna e appassionante l'esperienza dell'umano cercare. -
Esperimenti danteschi. Paradiso
La Commedia è culla della tradizione letteraria europea ed espressione somma del patrimonio della civiltà occidentale. Essa possiede un'inesauribile capacità di descrivere l'animo umano e di abbracciare la realtà dell'universo, grazie alla quale ha conquistato nei secoli generazioni di lettori. Nessuna altro genio artistico della nostra tradizione letteraria ha saputo risvegliare quanto Dante, ""poeta del mondo terreno"""", quella """"concreata e perpetua sete"""" di bellezza e verità che spalanca alla conoscenza di noi stessi e del mondo e rende degna e appassionante l'esperienza dell'umano cercare."" -
Margherita Porete. Eretica e dama d'amore
"Nessuna mistica ha costituito una sfida per i suoi contemporanei - e per noi ancora oggi - più di Margherita Porete, una beghina della Francia settentrionale"""". Così Bernard McGinn apre il suo ritratto della religiosa francese vissuta nella seconda metà del Duecento e autrice del celebre Specchio delle anime semplici. Fu proprio la spiritualità forte ed esente da compromessi espressa da Margherita in quest'opera a portarla a subire un lungo processo e poi a essere poi giustiziata come eretica nel giugno del 1310. McGinn, tra i più importanti studiosi della storia del misticismo, ne tratteggia qui la figura e offre gli strumenti per contestualizzarla. In poche pagine è dischiusa al lettore la possibilità di comprendere l'universo di Margherita Porete e di coglierne il messaggio senza tempo." -
Fra Atene e Gerusalemme. Il «nuovo pensiero» di Franz Rosenzweig
Atene e Gerusalemme rappresentano, fin dalla tarda antichità, le cifre emblematiche di due universi spirituali - la cultura greca e il messaggio biblico - profondamente differenti e distanti. La storia, com'è noto, li condusse ad incontrarsi, a scontrarsi e - talora loro malgrado - ad interagire in modalità riccamente articolate. Il presente volume si propone di ricostruire la comprensione che il «nuovo pensiero» di Franz Rosenzweig (1886-1929) elaborò del profilo complessivo dei due universi e di una loro possibile, feconda connessione reciproca. L'indagine si sviluppa su uno scenario tematico e problematico riccamente articolato, sullo sfondo del quale si stagliano diverse questioni di scottante attualità, come, ad esempio, quella dell'identità dell'Europa nello scenario della globalizzazione planetaria, quella del destino della religione e delle religioni nell'odierna cultura post-secolare e post-moderna, e infine quella del confronto e del dialogo fra culture profondamente differenti. -
Marrani. Il debito segreto
Il libro costituisce una riflessione filosofica sul marrano, quella figura in cui il segreto trova per eccellenza la sua incarnazione. Non solo si è sempre ritenuto i marrani capaci di condurre, dopo la conversione forzata, un'esistenza segreta e di conservare nel silenzio più assoluto la fedeltà alla religione da cui provenivano, pena la morte per mano dell'Inquisizione, ma anche i marrani costituiscono una presenza che, rompendo l'ordine rigidamente stabilito delle appartenenze, non si lascia tradurre nella lingua dell'identità, religiosa, politica, culturale o di qualsiasi altro tipo. Qui la loro figura è convocata a parlare dell'aspetto nascosto della vita di ognuno, e cioè a parlare di ciò che di marrano c'è in ciascuno di noi, e dell'inaggirabile lato marrano di ogni singola esistenza, nelle sue implicazioni più controverse.