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Mai in prima persona
A Samarcanda, a caccia del dittatore che uccideva i dissidenti bollendoli vivi come aragoste. A Buenos Aires per le sfarzose nozze di Maradona, con una nazione alla fame. Nel deserto del Sahara, ospite del figlio di Gheddafi. A New York per la fine conclamata della castità da Aids, in giro per night club e chiese sconsacrate. Sola, e prima donna, tra quattrocento marinai a bordo della Amerigo Vespucci. Un viaggio intorno al mondo e nella storia. È quello che compie Laura Laurenzi in queste pagine inedite, ironiche e sorprendenti.I sedili dell’auto di Moro in via Fani, la collana d’oro che le regalò Pietro Barilla insieme al messaggio «Con questa ti vorrei strozzare», le confidenze di Donna Letizia, la lezione di Montanelli e Pansa, il «vascello corsaro» di Scalfari, le cene di Agnelli, i ritratti dal vero di Andreotti e Cossiga, il mistero del lifting di Berlusconi, il dramma di Paul Getty III, le sfuriate della Pampanini, la visita del Che a Roma. Ogni tassello contribuisce a un affascinante affresco collettivo e compone un intimo percorso narrativo dagli anni Settanta a oggi dove si susseguono memorie, scandali e retroscena, trucchi per imbucarsi, ritratti di protagonisti ed eventi di un’epoca. -
Storia del dolore
Un itinerario unico e illuminante alla scoperta della parte più vera e nascosta della nostra mente.Il dolore, fisico e forse soprattutto mentale, è una delle caratteristiche della specie umana e non è accettabile che l’argomento continui a rimanere un tabù, come se non fosse parte della storia comune a ciascun esser vivente. Per questo è importante raccontarlo: è un modo di affrontarlo ed elaborarlo, di vedere e ascoltare in modo autentico le persone che vivono vicino a noi ma anche noi stessi e la sofferenza che fa parte della nostra vita. Vittorino Andreoli affronta questo particolare «sentimento» al di là di ogni reticenza, facendone il protagonista di questo libro che incrocia le vite di uomini e donne, le sfide e i destini paralleli di giovani e vecchi. Il dolore è narrato attraverso storie che illustrano e spiegano il mondo quotidiano: dalle conseguenze della pandemia (il lockdown della mente) alla tragedia delle migrazioni (la necessità dell’esodo), dal rapporto tra generazioni (il confronto tra un nonno e un nipote) alla condizione della vecchiaia (il silenzio della memoria) e all’emarginazione del mondo contadino (una corte di campagna). Un itinerario unico e illuminante alla scoperta della parte più vera e nascosta della nostra mente. Il dolore, fisico e forse soprattutto mentale, è una delle caratteristiche della specie umana e non è accettabile che l’argomento continui a rimanere un tabù, come se non fosse parte della storia comune a ciascun esser vivente. Per questo è importante raccontarlo: è un modo di affrontarlo ed elaborarlo, di vedere e ascoltare in modo autentico le persone che vivono vicino a noi ma anche noi stessi e la sofferenza che fa parte della nostra vita. Vittorino Andreoli affronta questo particolare «sentimento» al di là di ogni reticenza, facendone il protagonista di questo libro che incrocia le vite di uomini e donne, le sfide e i destini paralleli di giovani e vecchi. Il dolore è narrato attraverso storie che illustrano e spiegano il mondo quotidiano: dalle conseguenze della pandemia (il lockdown della mente) alla tragedia delle migrazioni (la necessità dell’esodo), dal rapporto tra generazioni (il confronto tra un nonno e un nipote) alla condizione della vecchiaia (il silenzio della memoria) e all’emarginazione del mondo contadino (una corte di campagna). -
In vetta senza scorciatoie. I miei quattordici ottomila
Ed Viesturs ha impiegato diciotto anni per raggiungere il suo Sacro Graal: arrivare senza ossigeno in cima a tutti i quattordici Ottomila, decimo uomo al mondo, quinto senza ossigeno, il primo e a oggi unico americano. Il suo motto è «raggiungere la cima è facoltativo, tornare indietro è obbligatorio» e questo spiega perché più di una volta abbia rinunciato al successo anche a poche centinaia di metri dal traguardo. In vetta senza scorciatoie racconta la sua storia: la nascita della passione per la montagna, che lo ha allontanato dalla professione di veterinario; l’esperienza di guida alpina, che gli ha insegnato il valore della sicurezza, per sé e per gli altri; la difficile strada per diventare uno scalatore professionista, lui che si guadagnava da vivere facendo il carpentiere. E, di qui, gli sforzi estenuanti, la preparazione inflessibile, le imprevedibili difficoltà affrontate per conquistare, una per una, le quattordici vette. Compresa l’ultima, l’Annapurna, il suo spettro e la sua nemesi. Un percorso fatto di vittorie, ma anche di errori che gli sono quasi costati la vita, di incontri e personaggi indimenticabili, di soccorsi e salvataggi (alcuni epici come quello sull’Everest nel 1996). Sullo sfondo, la sua filosofia della montagna, improntata a una fortissima responsabilità verso se stesso e i compagni, istinto nel fiutare le situazioni di pericolo estremo, capacità di distinguere il limite che separa il coraggio dalla sconsideratezza, la motivazione dalla follia, la perseveranza dalla cieca ambizione. -
Il principio di un mondo nuovo. Piccole storie per imparare a sognare
Quattro brevi racconti riproposti con nuove illustrazioni in occasione dell’anniversario dalla nascita di uno dei più grandi educatori e autori italiani del Novecento, Mario Lodi. Il maestro che con il suo esempio e le sue opere ha raccontato il sogno di una scuola come base del vivere civile, una scuola accogliente e democratica.Questa storia inizia con la più classica delle gite scolastiche, una visita attenta e divertita al Museo nazionale. Ma non termina con la corsa al bar per un panino o al negozio a comprare un souvenir per i genitori. Quella a cui assistono i ragazzi della quinta elementare è la scena più incredibile ed entusiasmante che abbiano mai visto: il volo della Vittoria alata sopra il mondo, in cerca della vittoria di tutti, in cerca della pace. Non solo la fuga rocambolesca di una statuetta tanto famosa quanto incompresa. La storia di un contadino che con la sua semplicità ha la meglio sugli avidi sapienti e regala a tutti i poveri del regno la speranza di una vita migliore. Una nuvola che scatena una pioggia carica di soldi, che invece di arricchire trasforma tutti in ladri. I pastelli imprigionati in un astuccio che infine scoprono la libertà. -
L' uomo del sogno
C'è davvero un tesoro nascosto sull'isola? Se lo chiede il giovane Saro quando nell'ottobre del 1875 la nuova star dell'archeologia, Heinrich Schliemann, che ha appena scoperto la città perduta di Troia, arriva sullo splendido fazzoletto di terra vicino a Marsala che qualcuno pensa possa essere l'antica Mozia dei Fenici, per compiervi dei misteriosi scavi. Glielo ha consigliato Garibaldi in persona. Saro è un orfano con un grosso peso sul cuore: il padre, rinomato maestro d'ascia, si è messo a bere dopo la scomparsa della moglie ed è morto ingloriosamente, affogato in circostanze poco chiare. Saro vive con la sorella Jaita e con il cognato, e già lavora come salinaro, spaccando le croste di sale sotto il sole rovente. L'arrivo del Tedesco, come lo chiamano lì, provoca grande scompiglio anche nell'esistenza di Saro, che dopo un incidente si troverà a vivere sotto il tetto dello straniero. E a scoprire la sua storia: l'infanzia nel paesino del Meclemburgo, la morte della madre, il padre alcolizzato, otto fratelli e sorelle e la passione per Omero. E poi i viaggi in giro per il mondo, scampando a terribili naufragi e alla guerra di Crimea. La fortuna, raggiunta commerciando polvere d'oro in California e forniture di guerra. Fino al momento più importante della sua vita, il trionfo del ritrovamento dell'antica città di Troia. E in mezzo a queste mille avventure, un amore perduto e uno conquistato, proprio come Saro sogna di conquistare la bella Lia, la figlia del mugnaio... Tra reperti scomparsi, fantasmi dispettosi e ordinarie sopraffazioni, il giovane salinaro comincia a guardare la vita con altri occhi. Se anche quell'uomo famoso, ricco ed elegante ha cominciato la vita in condizioni difficili come le sue, e nonostante fallimenti, naufragi e ferite è riuscito a coronare il suo sogno, forse anche lui potrà trovare il suo personalissimo tesoro. -
Zombi Ferox
"Storia malsana di morti viventi tra donne morenti"""", il primo (ma non ultimo) romanzo horror di Piero Galli. Una vicenda nata e morta tra squallidi locali e vecchi cimiteri." -
È il cuore che parla
"Ciò che scrivo mi si presenta davanti sotto forma di sensazione, arriva l'immagine, ed ecco che il cuore, sgorgando d'amore comincia a parlare."""" (L'autrice)" -
After-dinner. Amari e liquori, distillati da tutto il mondo. I drink del dopo cena
Questo testo si rivolge principalmente: ai giovani che vogliono scegliere una professione che li realizzi e dia loro un futuro. Ha quindi carattere informativo per l’avviamento alla scelta di un mestiere qualificato. Leggendo il testo, i giovani potranno decidere se la professione di barman potrà essere posta fra le loro aspirazioni di vita e se questo mestiere possa suscitare un interesse sufficiente verso un lavoro personale e da personalizzare, creativo, a contatto con il pubblico, artigiano, ma che ha in sé anche un comportamento da “artista”; ai docenti tecnico-pratici, affinché possano utilizzare uno strumento informativo e aggiornato come supporto alla loro professione. Il docente, nel lungo e organico svolgersi delle sue lezioni, troverà alimento alla sua cultura e alla sua esperienza in questo strumento, elaborato da un barman professionista che, dopo anni di verifiche e di impegno didattico nelle diverse posizioni, ha pensato con serietà di raccogliere le indicazioni più avanzate servendosi della sua pratica per poterle tramandare; a quelle persone che desiderano interessarsi al cibo e alle bevande che giornalmente consumano e farsene una piacevole cultura. -
Zombi Ferox. Vol. 2
Riprendono dopo anni di stallo gli esperimenti di ""zombizzazione umana controllata"""" che non avevano portato a niente. Il protagonista è il solito professore ex analista chimico di Acquanera, con l'obiettivo di vincere il Nobel per la Scienza, riconoscimento che si sente cucito sulla pelle. In una avventura ai confini della Terra, ancora il nostro eroe Antonio Grigi, ancora il dottor Luccio Mangusta, ancora zombi erotomani e ancora donne morenti fra morti viventi..."" -
La mia terra
"È successo anche a me, come ad altri milioni di giovani. Pensate sia possibile che il profumo di una terra ci possa accompagnare per tutta la vita, sempre vicino a noi, per non lasciarci mai? A me è successo. È vero tutto quello che racconterò. Il Signore mi è testimone."""" Rosario Blanco è l'elemento di congiunzione fra i dolori, le paure, gli orrori della guerra e il profumo, il sole, la gente della sua terra. La Sicilia. Nel suo racconto troveremo così tutto quanto abbia caratterizzato la guerra e la sua terra: la vita in trincea, la morte, il dolore, il sole, il fico d'india, il mare, i personaggi e il cuore della sua gente. Luoghi comuni, penserete. Ma la guerra e la Sicilia sono anche quello. Sebbene la lettura di un racconto regali sempre momenti di meditazione, il monologo """"La mia terra"""" è stato pensato come rappresentazione teatrale, dove il calore di un palco meglio potrebbe narrare la vita di Rosario Blanco e della sua terra." -
La strada verso il tramonto
Il romanzo d'esordio di Massimo Severi ha nel viaggio il cuore del racconto. Narra la storia di Jack Nosetti, un giovane fotografo italo-americano. Quando torna negli Stati Uniti in fuga dai fantasmi del passato, non può immaginare che il destino lo metterà di fronte a scelte e situazioni difficili. Un viaggio on the road da New York, che sarà capace di regalargli angoli poco conosciuti, a New Orleans, per proseguire fino a Las Vegas. In un susseguirsi di incontri e confronti con personaggi di ogni tipo, fino all'imprevisto sviluppo del viaggio e all'incontro con la persona che forse potrà dare un nuova partenza alla sua vita. -
La direzione di un battito
“Ancora una volta mi ritrovo a far scorrere la mia penna su una pagina bianca, un foglio così povero ma con un’importanza enorme. È strano scrivere la parola fine per noi. Per anni ti ho chiuso nel mio mondo, fingendo che nessuno potesse separarci ed invece tu eri già lontano. Il tempo per noi non è stato un amico, ci ha divisi inesorabilmente e ci ha cambiati. Ero qui, immobile, ad aspettare di riprendere vita, mentre il mondo andava avanti. Rivederti è stata la tempesta che hai sempre portato in me, ma stavolta rischi di devastarmi per sempre. È per questo che ti lascio andare, perché ti amo, ma ritrovarci con tutta questa rabbia mi farebbe dimenticare quei giorni che ancora mi riscaldano quando sono al buio. È l’ultima volta che ti scriverò. Queste lettere mi hanno salvata una volta, ora spero possano aiutare anche te. Prendile sono sempre state tue. Per sempre, un’amica.” Chiudo la busta. Sigillo il mio cuore. La stringo ancora una volta, non sono pronta a lasciarlo andare via, ma devo. Lo devo a noi. Addio amore mio. -
Le sei lettere
"Le sei lettere"""", è un thriller-storico-spionistico, ma non solo, perché l'amore vi compare in varie sfaccettature. La struttura narrativa della vicenda, che rende originale il romanzo rispetto al tradizionale filone del """"giallo storico"""", consiste nella vasta scelta iconografica che correda la narrazione. La storia, infatti, si sviluppa tramite lo sguardo diretto del lettore sul vasto materiale documentale, oggetto dell'investigazione, incuriosendolo e rendendolo parte attiva del caso da risolvere. """"Diversi anni fa un alunno, ma non ricordo chi fosse, mi portò in regalo, conoscendo la mia passione per gli oggetti antichi, sei lettere del 1940, che - mi disse - aveva ritrovato fra le macerie di una casa franata del suo paese. Sono sei missive che un anatomopatologo, un medico che esegue le autopsie a Roma, scrive alla sua fidanzata"""". """"Sei lettere scritte tra l'ottobre e il novembre del 1940 su carta sottile, tipo velina, e sfruttando ogni minimo spazio, perché all'epoca il costo della spedizione era alto e andava a peso. Per leggerle, talmente sono fitte le parole, ho dovuto utilizzare una lente d'ingrandimento"""". La storia che li coinvolge si intreccia con vicende alquanto scabrose, morti strane di alti prelati, trame spionistiche e strategie politiche, tutte realmente accadute." -
Pizza, pasta e cazettino. Diario di una napoletana emigrante
Ivana è una donna come tante che ogni giorno prende il treno regionale per andare al lavoro. Per quel lavoro ha lasciato il suo amato paese. La sua vita è cambiata radicalmente, è diventata indipendente, ma a caro prezzo. Ivana però è forte, è cresciuta a Fanta e vino, ha avuto tante esperienze, mille interessi e attraversato decine di fasi, senza concluderne nessuna. Stavolta si impegna sul serio, complice una promessa. Si siede nel treno, e scrive. Racconta di ansie, incontri con gli sconosciuti, viaggi, relazioni amorose fallimentari, traslochi, familiari poco ordinari, vicini di casa maleducati, luoghi comuni, sogni infranti e desideri nascosti. Parla del presente e ogni tanto da una sbirciatina al passato, mentre affronta argomenti scottanti e sempre attuali: l'agitazione da partenza, gli abbinamenti difficili, le diete inutili, i corteggiatori sbagliati, lo shopping superfluo, i venditori ambulanti, i calzini bucati. Riflette, e non sempre trova risposte. Non può fare altro che andare avanti, e guardare al futuro con occhi pieni di speranza. Vai a vedere che il treno magari arriva in orario. -
Impressioni
"'Impressioni' quelle del nostro personale universo, quelle che possono decidere la nostra vita, quelle che possono tracciare il nostro cammino, quelle che interpretano il mondo restituendo- cene una visione tutta personale. Noi siamo gli artefici e quindi i responsabili della nostra esistenza o forse esistono forze sconosciute, oltre le quali non ci è con- sentito scegliere ed intervenire? Ricercare questi confini è forse l'implicito esercizio che ci viene affidato al momento del concepimento e della conseguente nascita in questa dimensione, che forse è solo un'illusione della nostra mente..."""" (Ivano Bersini)" -
Lettere dalla scuola. Corrispondenza in difesa della scuola pubblica statale promossa dal «Manifesto dei 500»
"Lettere dalla scuola"""" è una pubblicazione di corrispondenza tra insegnanti e genitori promossa dal Manifesto dei 500 che prende avvio negli anni 2000. Questo libro comprende una serie di articoli che sono stati scritti negli ultimi cinque anni e che toccano tematiche particolarmente attuali come quelle dell'apprendimento, delle competenze, della valutazione; riflessioni sull'autonomia scolastica, sulla libertà di insegnamento e sul ruolo degli insegnanti; il moltiplicarsi delle certificazioni nella scuola con i BES e i DSA; la questione dell'insegnamento della storia e della geografia; la laicità della scuola." -
L' inganno della foresta nascosta. L'antico regno di Hadar
«Questa foresta è un labirinto infernale. Ogni punto dove si passi è uguale al precedente se non fosse che il fiume sia messo in modo opposto, e l'albero gigante, dove mi ero appoggiato prima a prendere fiato, sembri ora più piccolo. Vi è sempre quella luce che si specchia nell'acqua, ora a destra, ora dietro, vicinissima, e che cerco con caparbietà di raggiungere, e non trovo la strada, maledettamente.» -
Oltre la destra e la sinistra. Sovranisti del nuovo millennio
Il romanzo è uno spaccato, raccontato senza fronzoli, dell’arcipelago della destra sociale e identitaria, un mondo che, per effetto della nota svolta liberaldemocratica di Fiuggi, si trova velocemente orfana di un soggetto in grado di incanalare le sue istanze. Il libro descrive il percorso dei giovani identitari di “destra” che, partendo dagli ambiti politici missini, va a concludersi con l’ingresso nella Lega e la nascita del sovranismo di tipo lepenista. Quest’ultimo passaggio, come vedremo, non va assolutamente visto come entrismo trasformistico, ma come un coerente sviluppo, che porta questi gruppi, di cui il think tank Talebano è capostipite, ad influenzare il nuovo corso leghista, a trazione salviniana, secondo criteri di affinità elettiva; merito dell’incrocio tra le istanze della nuova generazione di destra e gli sviluppi politico culturali del Carroccio verso il sovranismo identitario. Accompagneranno nella descrizione di questo passaggio, approfondimenti di Vincenzo Sofo, Dario Leotti e Gianfranco Costanzo. Allegati al “Documento delle idee”: Questione Geopolitica di Pietrangelo Buttafuoco, Quarta guerra mondiale di Diego Fusaro, Moneta complementare e Strategia Macroregionale Alpina di Andrea Gibelli e Basta Euro di Movimento per l’uscita dall’Euro. -
Il delitto della pineta piccola
È il primo caso per il commissario Giovanni Anselmi, appena arrivato, qui, sulla costa adriatica, dopo qualche anno passato in Liguria. Lui, dispeptico, solitario, che il poliziotto proprio non voleva farlo, si ritrova subito alle prese con il mistero della morte violenta di una bella romana. C'è un professore di liceo al quale, più che altro, piace bere bene (martini, ça va sans dire); c'è una ragazza misteriosa che piange spesso e altrettanto spesso mostra le gambe; c'è un avvocato che, di professione, fa il benestante; ci sono due camerieri sgangherati. E, infine, c'è il patriota di bronzo, che, a modo suo, o forse per il solo fatto di essere lì, immobile, statuario, al centro della piazza, aiuta Anselmi a chiarire gli aspetti oscuri della vicenda. È con tutta questa gente che il commissario, insieme all'ispettore Domenico Cacace, deve vedersela per arrivare a risolvere il suo primo caso sull'Adriatico. Ma anche e soprattutto con la scarsa stima che ha di sé e con la predisposizione per un lavoro, quello del poliziotto, che sembra essersi ritrovato a fare quasi per caso. -
Un battito per noi
"Chiedimi di salire da te. Chiedimelo Silvia"""". """"Non pensavo tenente che sapesse implorare"""". Ha ragione, uno come me non ne ha bisogno. Ho sempre preso quello che volevo perché mi viene offerto su un piatto d'argento. Ma stranamente il mio ego non si sente infastidito dal suo possibile rifiuto, anzi tutto questo mi eccita, la sua sfida mi spinge a cercare di più. Cosa sia questo “più” non lo so ancora, ma se dovesse aiutarmi a cancellare la nottata e i miei incubi, le direi che ho bisogno di lei in tutte le lingue del mondo. """"Dipende dalla situazione. E con te, ne vale la pena"""". Due eroi feriti e inconsapevoli. Due anime che si cercano in una storia che sa di amore, passione, paura, coraggio e di splendide seconde possibilità."