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La filosofia giapponese
Fin dall'epoca dei primi testi scritti in lingua giapponese, grazie anche all'influsso delle tradizioni di pensiero cinesi e coreane, abbiamo testimonianze di un'esperienza filosofica strutturata e ben argomentata, volta a sondare tematiche quali la specificità della natura umana, la possibilità della coesistenza armonica in società, la comprensione autentica del reale, i fondamenti del vivere etico. Ripercorrere le tappe principali della storia del pensiero giapponese fino all'età contemporanea è un'occasione per poter verificare l'effettiva estensione del significato del termine ""Filosofia"""", per valutare le peculiarità strutturali di una lingua-pensiero distante da quella europea, e anche per considerare le possibilità e i limiti del confronto interculturale."" -
Fare matematica con gli EAS
Troppo spesso la matematica è vista solo come una serie di procedure da applicare: in questo testo è presentata invece come un linguaggio per descrivere gli aspetti della complessità del reale e come uno strumento per risolvere situazioni problematiche, pratiche o astratte che siano. La competenza matematica, quindi, si rafforza se crescono le capacità di negoziare conoscenze, di saper discutere ipotesi, di esprimere ragionamenti e deduzioni, utilizzando un linguaggio adeguato e corretto: tutte azioni che la metodologia EAS mette in gioco nelle sue tre fasi, consentendo inoltre di sviluppare un pensiero strategico che porti a ""vedere"""" le soluzioni di un problema. Nel volume sono presenti alcune considerazioni sul rapporto tra la didattica della matematica e gli episodi di apprendimento situato. Successivamente vengono descritti e commentati sei EAS riferiti all'ambito dell'aritmetica, dell'indagine statistica e della geometria, per poi concludere con delle riflessioni sulla valutazione. Il tutto è stato costruito come stimolo e supporto al docente che vuole sostenere con efficacia l'insegnamento della matematica."" -
Fenomenologia del dono
Dagli anni Ottanta del XX secolo, con autori come Jean-Luc Marion, Michel Henry ed Emilie Tardivel, la fenomenologia francese ha assunto una fisionomia originale, che le deriva dall'aver elevato a idee direttrici concetti come quelli di dono, nascita, evento e chiamata e dall'avere ripensato il ruolo del soggetto tramite le corrispondenti nozioni di testimone, donatario e ""interloquito"""". Il volume offre, in prima traduzione italiana, sei saggi - tre di Jean-Luc Marion e tre di Emilie Tardivel -che testimoniano della perdurante vitalità di questa prospettiva. In un puntuale confronto con i classici della fenomenologia (in primo luogo Heidegger e Husserl), ma anche con il pensiero cristiano (Agostino) e con pensatori più recenti (Jan Patocka, Claude Romano), le analisi fenomenologiche di Marion e Tardivel sanno restituire la meraviglia del primo sguardo dell'io venuto al mondo, la gratitudine di fronte al sovrabbondante donarsi dell'essere e la pienezza di senso che si offre a chi presta orecchio, in ogni cosa, all'eco dell'origine."" -
Dizionarietto di arabo per filosofi
Il termine ""filosofia"""" nella tradizione araba è peculiare e interseca i campi della teologia, della mistica e della politica. Inoltre, sebbene la tradizione filosofica araba sia essenzialmente musulmana, non pochi filosofi """"arabi"""" per nascita e lingua furono cristiani o ebrei. L'intendimento degli autori è di fornire un lessico di riferimento per chi si affaccia allo studio della filosofia araba e contemporaneamente di compilare una piccola """"enciclopedia"""" del pensiero arabo-islamico che consenta al lettore non solo di reperire la terminologia, ma soprattutto di comprenderla nel suo significato storico e teoretico."" -
Il figliol prodigo. Parabola dell'educazione
«Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato». La ""Parabola del Figliol prodigo (Lc 15, 11-32)"""" ha sempre affascinato e fatto meditare, suscitando molti commenti, dai Padri della Chiesa a Erasmo da Rotterdam, da Calvino a Voltaire, fino ad autori contemporanei come Gide e Rilke. Questo volume presenta una lettura pedagogica della parabola, condotta secondo un angolo visuale, categorie concettuali e sensibilità che vengono dall'ambito educativo. Tale approccio ermeneutico, mai percorso finora, si rivela sorprendente e conduce molto lontano rispetto ai canoni consolidati, evidenziando un """"disastro educativo"""" segnato dall'assenza della madre e riconoscendo nelle conflittuali dinamiche che si vanno configurando tra i personaggi (il padre e i due fratelli) le caratteristiche di tre paradigmi pedagogici dell'educazione, che può essere autoritaria, libertaria o liberatrice."" -
Autismo. Kit di strumenti per l'inclusione nella scuola. Il modello TAE
Questo Kit dimostra come sia possibile proporre in classe buone prassi utili per l'educazione e l'inclusione scolastica degli allievi con autismo. Frutto di un'esperienza internazionale unica nel suo genere, è nato dalla collaborazione tra istituti di ricerca e formazione attivi in Inghilterra, Grecia e Italia. Il progetto Transform Autism Education (TAE) si è basato su una metodologia comunicativa, collaborativa e partecipativa rispettosa delle buone pratiche già in uso in ciascun Paese coinvolto, cercando di mantenere costantemente un equilibrio tra l'identità nazionale e la necessità di ampliare la qualità della risposta rispetto al bisogno degli insegnanti. L'offerta formativa ed i materiali presentati nei capitoli del presente volume (linee guida e indicatori di qualità) sono stati sviluppati in pieno rispetto del contesto di appartenenza, permettendo di instaurare un modello sostenibile di intervento e favorendo un ampliamento delle conoscenze e delle abilità dei soggetti protagonisti del progetto a livello locale, nazionale e internazionale. -
Pedagogia speciale per l'inclusione
Scopo del libro è diffondere le tematiche della pedagogia speciale, la scienza che pone al centro delle sue attenzioni e delle sue riflessioni le questioni educative riferite a bambini, giovani e adulti che presentano problematiche personali particolari, specifiche, differenti, propriamente “speciali”. Oggetto d’attenzione sono le persone con disabilità, con disturbi più o meno gravi o più o meno evidenti, con situazioni di vita marginali e che non riescono ad adattarsi ai normali canoni di convivenza civile. Situazioni di vita evolutiva, sempre più diffuse, dove la sofferenza personale e sociale e il disturbo individuale possono tramutarsi, se non sorretti da un’azione educativa capace e competente, in disadattamento o in devianza. Concludono il testo indicazioni operative utili a favorire i processi di inclusione all’interno delle agenzie educative e sociali. -
Carl Schmitt. Saggi
I testi raccolti in questo volume scandiscono le tappe principali del dialogo intellettuale che Gianfranco Miglio intrattenne per molti anni con le ipotesi di Carl Schmitt. Benché rendesse sempre un sincero omaggio alle intuizioni del giurista tedesco, Miglio non nascose mai che il suo intento era superare i limiti oltre i quali Schmitt non aveva avuto l’ambizione di avventurarsi. Il suo obiettivo era infatti recidere definitivamente il residuo legame nostalgico con l’esperienza dello Stato moderno che aveva impedito al «grande vegliardo della politologia europea» di riconoscere il cuore oscuro e irrazionale dei fenomeni di aggregazione politica. In quel lungo confronto possiamo così riconoscere, oltre a una grande ammirazione, i segnali di una divergenza significativa. Ma anche per questo le pagine in cui, partendo da Schmitt, Miglio ambiva a procedere «oltre Schmitt», continuano a riproporci una serie di interrogativi fondamentali. -
Confini. L'altra Italia
Puntare l'attenzione sulla formazione della nazione al centro è prospettiva ben diversa che guardare ai suoi margini, dove la ricerca di una propria fisionomia si configura nel confronto con quella di altri popoli. I rapporti qui si intrecciano dando forma a un disegno complesso, data l'evoluzione continua dei confini d'Italia, così come le narrazioni dei progetti di autonomia nazionale di volta in volta proposti. Sorprende l'immagine di un paese che dall'angolazione delle sue frontiere appare molto diverso da come si è proposto attraverso una ricostruzione mirata della sua storia e della sua letteratura. Le differenze profonde che segnano, ad esempio, la cultura trentino/alto atesina e quella triestino/giuliana sono evidentemente dovute non solo a motivi geografici, economici, morali, ma anche ai conflitti ideologico-politici che hanno talmente inciso gli animi da confermare l'idea che una demarcazione forte tra popoli esista. Così come il diniego degli svizzeri italiani a voler far parte della madre patria pone dei dubbi anche sulla capacità unificante della lingua. In un momento così delicato per l'unità europea può valere la pena interrogarsi sui motivi che l'hanno resa così fragile. -
Nonostante tutto
In questa autobiografia - scritta nel 1993, quando sciolse la DC e fondò il nuovo Partito Popolare - Mino Martinazzoli, uno dei protagonisti della storia italiana degli ultimi decenni, si racconta con la sobrietà che ne ha sempre caratterizzato lo stile. Il romanzo di formazione, intimo e non svelato, si intreccia con la riflessione ""inattuale"""" sulle ragioni possibili della politica, che «se vuol pretendere di governare con giustizia, equilibrio ed efficienza, deve fare i conti con i propri limiti, con la propria modestia: deve evitare il troppo di politica»."" -
La riflessività in educazione. Prospettive, modelli, pratiche
Il libro si pone all'interno del filone della interrogazione pedagogica che ha sviluppato, dal punto di vista teorico e metodologico, il costrutto di ""pratica riflessiva"""". Questo viene interpretato alla luce di molteplici e differenti paradigmi, discutendo anche le critiche che sono state avanzate, nel recente dibattito, rispetto all'idea di riflessività. Dopo aver presentato e discusso le teorie e le prospettive epistemologiche utili a interpretare le pratiche educative in una prospettiva riflessiva e trasformativa, il testo si focalizza su alcuni studi di caso, che mostrano in che modo ed entro quali condizioni possano essere progettate pratiche educative riflessive."" -
Il corpo e la macchina. Tecnologia, cultura, educazione
Il paesaggio culturale attuale, segnato dal protagonismo della tecnologia e dal trionfo dei dati, necessita che se ne comprendano i significati e si prospettino le conseguenze sull'agire didattico. A due livelli. Nel primo, quello della multidisciplinarità, sono attraversati i problemi-chiave posti dall'innovazione tecnologica: epistemologico (la conoscenza), semiotico (i linguaggi), antropologico (i comportamenti e i valori), ergonomico (le forme), pedagogico (l'educazione), didattico (la mediazione), metodologico (la ricerca). Il secondo livello individua alcuni concetti-chiave trasversali ai diversi ambiti: l'aggregatore e il frammento; il sistema corpo-mente-cervello; la realtà, i dati e lo schermo; il frattale. Il risultato è una mappa. Una sorta di piattaforma programmatica da consegnare allo studioso e al formatore. Un libro-problema, insomma, nel senso etimologico del gettare-avanti per discutere e attivare la logica della scoperta. -
Breve apologia per un momento cattolico
Una lucida analisi delle opportunità che l’esperienza e le virtù cristiane possono offrire a una società secolare e a una laicità scosse nelle loro fondamenta. Il testo – scritto da uno dei massimi filosofi contemporanei – è, al tempo stesso, una riflessione per recuperare, valorizzandoli, i princìpi religiosi alla base dello stesso universo democratico laico, ma anche una ripresentazione del cattolicesimo rivolta ai tanti che ne hanno dimenticato la logica che lo struttura e le ragioni che lo alimentano. -
Il dizionarietto di ebraico
Perché nelle scuole studiamo greco e latino per leggere Platone e Tommaso d'Aquino, ma ignoriamo l'ebraico e ci accontentiamo di leggere la Bibbia in traduzione? Non studiando l'ebraico l'Occidente si preclude la piena comprensione di una delle fonti della propria vitalità, che deriva da una lingua matrice di sensi molteplici. E la lingua della Torah e dei profeti, del Talmud, della qabbalah e dei classici del pensiero ebraico, da Maimonide a Spinoza, da Rosenzweig a Buber, a Levinas. Questo ""Dizionarietto"""" è uno strumento divulgativo ma rigoroso, dà accesso alle principali parole ed espressioni in ebraico, spiegate nel loro valore letterale ma anche nel contesto teologico e filosofico in cui sono state usate nel tempo. Da studiare o solo da consultare, illuminerà chiunque voglia conoscere una delle radici della cultura occidentale."" -
Capire l'Islam. Mito o realtà?
C'è una ""emergenza"""" legata all'Islam in Europa? Quella che lo rende, da un lato, una delle religioni meno comprese e più stereotipate del vecchio continente, percepita come radicale, e, dall'altro, una delle religioni minoritarie più significative dal punto di vista numerico. La finalità del libro è capire come e perché la fondamentale questione della compatibilità tra l'Islam e l'Occidente continui a insinuarsi nell'opinione comune, come domanda scontata che si crea e ricrea in modo ciclico e costante da quasi un ventennio. Si intende indagare il complesso intreccio che lega l'Islam contemporaneo al discorso pubblico sul fondamentalismo, sulla radicalizzazione, sulla violenza. L'originalità del saggio risiede nel fatto che non sono le risposte sull'Islam ma la comprensione delle domande rivolte all'Islam a costituirne il filo conduttore. Come e da quando si parla di radicalizzazione di matrice islamica? Perché alcuni segni sul corpo come la barba lunga e il velo integrale suscitano inquietudine se non allarme? Vogliamo capire le dinamiche storiche, sociologiche e antropologiche che portano la società occidentale a dover, oggi, intendere l'Islam come una """"sfida""""."" -
Genitorialità creativa. L'antimanuale per genitori
Non c'è un modo giusto o uno sbagliato di essere genitori e di essere figli. Ciò che fa la differenza, nel proprio essere genitori, è la consapevolezza di quanto accade dentro e fuori di sé, la disponibilità a cambiare lo sguardo, ad accettare le fragilità come ""normali"""" e necessarie, ad avere la capacità di godere con tutti i sensi di ciò che accade nella relazione, con la voglia di trasmettere col proprio esempio ciò che può aiutare i figli a essere se stessi nel mondo. Il libro coglie l'intreccio di sensazioni, pensieri, esperienze quotidiane ordinarie e straordinarie, arricchendosi delle voci vere di tanti genitori di figli di ogni età e di esercitazioni da fare da soli, con altri genitori o in famiglia con i figli. Si tratta di un antimanuale perché parte dalle criticità, dai dubbi, dal non trovare subito le risposte e, proprio per questo, invita alla riflessione e a un percorso profondo e ricco di scoperte e soddisfazioni, di comprensione delle situazioni, alla ricerca di visioni e modi creativi di stare nella relazione con i figli."" -
La relazione educativa. Nuova ediz.
È comune rilevare una diffusa insoddisfazione tra gli educatori che fanno i conti con gli incerti e scarsi esiti del loro impegno. Attraverso un'ampia selezione di testi e un articolato saggio d'apertura, il libro offre uno strumento agile per focalizzare ciò che è essenziale nella pratica educativa, cioè il suo costituirsi come azione volta alla conquista della libertà. Le schede didattiche conclusive permettono di trattare in modo laboratoriale - in contesti sia formali sia informali - i contenuti del testo che sono espressi in un linguaggio accessibile anche a chi non abbia alle spalle studi specifici. -
Introduzione alla pedagogia sistematica
Il volume è il frutto delle lezioni che Eugen Fink, cresciuto alla scuola di Edmund Husserl e Martin Heidegger, ha tenuto all'università di Friburgo in Brisgovia nel 1953. L'intento dell'autore era quello di introdurre alla pedagogia per mezzo di una indagine sistematica sui suoi fondamenti. Per questo motivo Fink, dopo una analisi esistenziale dei prolegomeni a ogni pedagogia, giunge alla riflessione sui fondamenti teoretici di questa disciplina, ponendo in questione in maniera radicale la possibilità stessa della pedagogia sulla base della formulazione di domande riguardanti il fenomeno educativo. Il risultato del lavoro è un concetto cosmologico di pedagogia, dove educare significa garantire l'autonomia decisionale dei liberi cittadini. -
La consegna
Nella tarda modernità assistiamo a una metamorfosi della condizione umana, particolarmente evidente negli stili di vita delle nuove generazioni: la propensione a vivere esclusivamente nel presente, temendo il futuro e tagliando gli ormeggi con il passato. In questa anestesia della storia si smarrisce una elementare verità educativa e pedagogica: ogni soggetto è un erede, ogni persona è generata. Emerge la necessità di una riflessione pedagogica e filosofica che disegni le linee di un'ontologia delreduCaZione, intesa come un'eredità per la realizzazione di sé con e per gli altri, tra storicità del vissuto e coscienza di una trascendenza. Coerentemente, il dialogo empatico - qui proposto come metodo adeguato a svolgere la definizione dell'educazione come consegna permette l'acquisto di una competenza che è insieme esistenziale e storica. -
Esercizi di pensiero. Fare filosofia con gli EAS
Questo libro nasce da due convinzioni e da un bisogno. La prima convinzione è che la filosofia a scuola sia non solo un sapere disciplinare, ma anche un'attività, un esercizio. Un ""esercizio spirituale"""". La seconda che il filosofo sia un artigiano, colui che, con competenza e maestria, produce alcuni oggetti: domande, problemi, concetti, risposte, negoziazioni. Il bisogno è quello di affrontare l'insegnamento e l'apprendimento della filosofia a scuola dotandosi di strumenti che permettano, al docente e al discente, di imparare a """"fare filosofia"""" per meglio """"conoscere la filosofia"""". Occorre entrare nella """"bottega"""" del filosofo per provare a impararne il mestiere. Lo strumento adottato per seguire le convinzioni e provare a soddisfare il bisogno è quello degli Episodi di Apprendimento Situato (EAS), che non rappresenta solo un metodo, ma una filosofia della didattica basata su una nuova idea di scuola. Si parte dalle competenze filosofiche da allenare e sviluppare: concettualizzare, problematizzare, argomentare e negoziare, per presentare poi alcuni EAS """"al microscopio"""" e un'ipotetica """"cassetta degli attrezzi"""" (esperimenti mentali, esempi e controesempi, concetti, distinzioni, azioni filosofiche).""