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Il nuovo spirito scientifico e le scienze dell'educazione
Il nuovo spirito scientifico non ha ancora conquistato compiutamente il settore delle scienze dell'educazione. Mialaret raccoglie questa sfida individuando le caratteristiche dei nuovi campi di ricerca (teoria della relatività, teoria dei quanti, le ""incertezze di IHeisenberg"""") non semplicemente accostando i due settori della conoscenza ma evidenziandone le caratteristiche che mettono in discussione la questione dell'oggettività assoluta dell'osservatore e la validità della nostra conoscenza. Che dire della conoscenza che un insegnante può avere dei suoi studenti? Qual è il significato più profondo delle nostre attività e in base a quale sistema di riferimento possiamo giudicarle? Sono domande fondamentali alle quali questo volume propone nuove risposte per chi insegna e fa ricerca educativa e didattica."" -
Manuale del FilmMaker. Scrivere, produrre, distribuire
«Per restare alla battuta di Woody Allen: da una parte c’è chi pensa che lo show business sia “show show” e dall’altra chi ritiene che si tratti di “business business”. Una riprova di questo principio sta in un fatto lampante: l’assenza sul mercato editoriale di un manuale di produzione leggibile sia da chi vuole realizzare film sia da chi li vuole produrre. Il libro che avete tra le mani intende colmare questa lacuna e superare alla radice questa divisione. E certo non è un caso che a realizzarlo sia una persona di provenienza umanistica, ma portato dai casi della vita a confrontarsi direttamente con meccanismi e dinamiche della produzione. L’idea di fondo del libro è dunque che i due mondi della creatività e della produzione debbano parlarsi. Ma attenzione: questo dialogo non deve essere “di facciata”; la sinergia tra i due aspetti deve innervare i processi realizzativi fin dai primi balbettii della ideazione cinematografica.» (Ruggero Eugeni) -
Valutare per valorizzare. La documentazione per il miglioramento di scuola, insegnanti, studenti
Il nesso tra autovalutazione scolastica e valorizzazione professionale degli insegnanti è stato imposto per la prima volta all'opinione pubblica dal ""Regolamento sul Sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione"""" (2013) e ha contribuito ad accrescere la cultura valutativa media degli insegnanti italiani. Sono rimaste, però, inevase alcune domande circa la metodologia documentale da assumere a sostegno dei processi di autovalutazione. Secondo una visione sistemica della cultura valutativa, la Scuola, in quanto organizzazione complessa, per programmare azioni di miglioramento dovrebbe fare propria una profonda cultura della documentazione. Ma documentare è un agire che presuppone precisi quadri teorici di riferimento e pratiche collaudate. Il volume propone i risultati di una ricerca che ha coinvolto 33 scuole e oltre 300 insegnanti e dirigenti producendo, al suo termine, un dispositivo di documentazione autovalutativa a supporto dei processi di miglioramento nella Scuola."" -
Manuale per il concorso ordinario a cattedra. 2019. Scuola dell'infanzia
Prima parte: Il bando di concorso e gli argomenti previsti dagli allegati A1 (parte generale) e A2 (scuola dell'Infanzia) Regolamento e bando del concorso ordinario Unità 1 - Bambini, bambini, famiglie e contesti di sviluppo e apprendimento Unità 2 - L’autonomia scolastica Unità 3 - Indicazioni Nazionali: curricolo e progettazione Unità 4 - Organizzazione della scuola dell'Infanzia Unità 5 - Le tecnologie nella didattica Unità 6 - La professionalità docente. Seconda parte: La prova preselettiva Come studiare e come prepararsi alla prova preselettiva Capacità logiche Comprensione del testo Conoscenza della normativa scolastica. Terza parte: La prova scritta Come ci si prepara alla prova scritta: quesiti aperti e/o saggio breve Raccomandazioni utili I criteri di valutazione Consigli finali Quesiti per esercitarsi Esempi di quesiti svolti Esempi di quesiti analizzati mediante la costruzione di mappe concettuali Conoscenza della lingua inglese. Quarta parte: La prova orale 1. Durata e contenuto 2. Come prepararsi alla prova orale 3. Simulazione di una prova orale 4. La situazione d’esame 5. Progettare una lezione 6. Una esperienza di apprendimento (Italiano - testo regolativo - classe seconda) 7. Ora tocca a te! Con i temi previsti dal bando, la prova selettiva ed esercitazioni per le prove scritte e orali. -
Le avventure di Pinocchio. Ediz. a colori
Nuova edizione del capolavoro di Collodi nella storica versione illustrata da Jacovitti. Introduzione di Giuseppe Lupo. Età di lettura: da 8 anni. -
Il dizionarietto dei miti greci e latini. Parole delle favole antiche
Achille e il suo tallone, Penelope e la sua tela, Arianna e il suo filo sono diventati luoghi comuni della lingua; la maratona, il sosia, il mecenate sono ormai tipologie universali. Questo nuovo Dizionarietto (che si aggiunge a quelli di greco e di latino, degli stessi autori) ricostruisce miti ed eventi che hanno trasformato un dio, un eroe, un personaggio storico o leggendario in una metafora o in un'antonomasia. Per ognuno, si riportano l'etimologia del nome, la fraseólogia della lingua d'uso e i testi greci e latini, trascritti e tradotti, nei quali il mito appare soprattutto un ""racconto"""". Sapremo ascoltarlo? Si rivelerà una """"chiave di lettura"""" indispensabile per la comprensione di tante opere dell'arte (si vedano gli inserti iconografici in questo volume), della letteratura, della musica, ma soprattutto il fondamento di una consapevolezza culturale europea che è maturata per tanta parte e tanto a lungo in Italia."" -
Pedagogia della crisi, crisi della pedagogia
Come sottrarsi all'azione corrosiva di una crisi che attanaglia le coscienze e le immobilizza, inibendone le possibilità di pensiero e di azione? Dietro una stessa parola, si celano realtà differenti: vi è la crisi che attraversa i nostri mutamenti più profondi e ci interpella per le domande di senso che pone al mondo dell'educazione; vi è la crisi cupa e chiusa in sé stessa, che non ammette sbocchi né alternative e rischia di contagiare i nostri quotidiani gesti educativi. Non è possibile agire oggi, come educatori responsabili, senza spezzare l'incantesimo di una temporalità ridotta al silenzio, che precipita nei giochi dell'arbitrio e dell'assurdo. Sciogliere i ""doppi legami"""", che tentano di ingabbiare il cammino dell'umanità e le sue più arricchenti tensioni, per favorire la promozione di prassi capaci di restituire respiro e orizzonte universale all'azione educativa: ecco il compito di una pedagogia della crisi, che non si risolva in crisi della pedagogia."" -
Figure dell'educazione nel mondo
Questo volume si occupa delle grandi figure che, nel corso dei secoli, hanno segnato l’evoluzione dell’educazione, con un impatto che ha superato il loro periodo storico e il contesto nel quale sono vissute. Da Confucio a Platone, da Averroè a Ibn Khaldun, da Rousseau, Condorcet e Ferry a Piaget, Vygostkij e Dewey, da Freud a Montessori e Freire, all’evoluzione dei concetti di educazione in Africa: ai lettori viene proposto un ampio ventaglio di epoche e di contesti. -
Il meeting di Rimini. Dalle inquietudini alle certezze
Chiarire e spiegare il Meeting di Rimini, a quarant'anni dal suo esordio in un'Italia e in un'Europa profondamente diverse da quelle di oggi, implica un lavoro che è solo in parte una ricostruzione storico-politica. Il Meeting è un evento culturale con un'attenzione alla polis, alla città e quindi al Paese. Una storia condivisa che, con il passare degli anni, ha fatto del Meeting un appuntamento di riferimento anche per le massime autorità istituzionali. Diviene essenziale rintracciarne lo spirito che lo anima e la visione dell'uomo che lo giustifica. Ciò porta ad analizzarlo come ambiente morale: là dove solidarietà e analisi critica non sono mai scisse da un interrogativo sull'uomo e sul senso dell'esistenza. Politica e cultura si declinano dentro la provocazione di una domanda più grande sulla vita interiore che sovrasta tutto e costituisce l'anima del Meeting; perfettamente visibile in quella dimensione religiosa che ne è alla base e lo alimenta. -
Riforma cattolica e filosofia moderna. Vol. 1: Cartesio
Questo volume approfondisce una tesi centrale nel lavoro di Augusto Del Noce: la necessità di ridiscutere la concezione tradizionale della storia della filosofia moderna, vista come un processo necessario verso una radicale immanenza, e per questo è cruciale l’incontro con Cartesio, considerato il suo iniziatore. Oltre le classiche, ma unilaterali, interpretazioni razionalistiche, idealistiche, positivistiche o religiose emerge l’ambiguità della filosofia cartesiana, per cui se da un lato si danno momenti immanentistici, in conseguenza della separazione fra ragione e storia, dall’altro non è possibile mettere fra parentesi la teoria della libertà divina. Cartesio, nel quale si può cogliere l’espressione della Riforma cattolica come compiuta reazione all’ultimo momento naturalistico-scettico-libertino del pensiero Rinascimentale, reagisce alla «non desiderabilità» atea dell’esistenza di Dio visto come un Dio malvagio che non permette di distinguere il vero dal falso. La ricerca della vittoria sul Dio ingannatore e malvagio è quindi l’anima della metafisica cartesiana, che si specifica nella storia del pensiero religioso come un antinaturalismo – antitesi esatta del tomismo – strettamente connesso con la genesi, della cui portata Cartesio non è consapevole, del principio d’immanenza. Perciò il cartesianismo, sorto nell’orizzonte della Riforma cattolica, ne rappresenta, insieme, la crisi. Postfazione di Enzo Randone e Giuseppe Riconda. -
La pedagogia, la scuola, la cultura
Giovanni Gentile (1875-1944) è uno dei massimi filosofi del Novecento. Ha avuto una profonda influenza su tutta la cultura italiana non solo attraverso la sua opera di filosofo e di pedagogista, ma altresì come riformatore della scuola e dell'università italiana e grande fondatore e organizzatore di istituzioni culturali. Il presente volume, diviso in tre sezioni (La pedagogia e la didattica – La riforma della scuola – La cultura) è una raccolta organica di scritti pedagogici del filosofo, organizzati in ordine cronologico sì da consentire di comprendere la sua azione di teorico dell'educazione, di ministro della Pubblica istruzione, di promotore di cultura nell'intento di connettere in modo inscindibile la vita pubblica con l'etica. -
Discorso sul metodo
«Il Discorso sul metodo può essere considerato come il 'manifesto' della filosofia moderna; e così l'anno della sua pubblicazione - 1637 - può essere, per convenzione, fissato come la data di nascita della nuova speculazione. Per questa considerazione sulla natura del metodo, si deve concludere che l'importanza del Discorso dipende da una specie di energia di posizione storica. Energia di posizione consistente in ciò, che veramente con questo libretto si annunciava qualcosa di nuovo: uno spirito nuovo, un orientamento nuovo, una rivoluzione, insomma, nel campo del sapere». Con queste parole Gustavo Bontadini introduce la sua edizione commentata del ""Discorso sul metodo"""", che si è affermata come un classico degli studi cartesiani."" -
Manuale delle Scuole ECS. The Neuroeducational Approach. La sfida del cambiamento educativo per il benessere e l'apprendimento
ECS è un acronimo con doppia valenza (Embodied Cognitive Science ed English Curriculum School), che identifica i due fondamentali aspetti di questo approccio: neuroscientifico e multilinguistico. Alla base del modello di Scuola ECS c’è un’idea di scuola inclusiva, equa ed efficace, che pone al centro il valore della singola persona e dell’“umano” nella società globale e tecnologica attuale e futura. La Scuola ECS non rappresenta un modello alternativo di scuola rispetto alle cornici istituzionali della scuola italiana ma una prospettiva che sviluppa al massimo i suoi potenziali innovativi e valoriali, offrendo “percorsi arricchiti” e metodologie innovative che rispondono ai nuovi approcci didattici e che si servono dei contributi delle neuroscienze. Il manuale è articolato in due parti denominate Framework 1 e Framework 2. Il primo è il documento strategico di base dal quale gli autori sono partiti per elaborare un’ipotesi di Scuola ECS e per avviare la sperimentazione presso due scuolepilota; il secondo costituisce un approfondimento delle tematiche introdotte nel Framework 1, in particolare si focalizza sui modelli, sulle strategie e sulle pratiche per la realizzazione dell’ambiente di apprendimento e del curricolo verticale ECS Based in ambito scolastico (I e II Ciclo di Istruzione). «Si tratta di una proposta di metodo forte, che trova nel bilinguismo e nell’embodiment i suoi pilastri. L’ambizione è di farne lo strumento di lavoro di molti insegnanti, di molte scuole: un vero e proprio movimento». (Pier Cesare Rivoltella) -
Bubble Democracy. La fine del pubblico e la nuova polarizzazione
Protagoniste di buona parte del Novecento, a partire dagli anni Sessanta e Settanta le “masse” iniziano a perdere la loro centralità politica, insidiate da nuovo soggetto emergente, il “pubblico” formato dalla sterminata platea televisiva. Oggi i social media innescano la frammentazione del “pubblico” in una pluralità di segmenti privi di radicamento in una sfera comunicativa comune. Dopo esserci lasciati alle spalle la vecchia democrazia dei partiti, ci stiamo così allontanando anche dal modello della democrazia del pubblico. Forse ci troviamo già in una bubble democracy, un nuovo assetto in cui il “pubblico” si dissolve in una miriade di “bolle” in larga parte autoreferenziali e in cui vengono rafforzati i meccanismi di polarizzazione. -
Il sogno di un uomo ridicolo e altri racconti dal «Diario di uno scrittore»
Dostoevskij ci attrae a sé come grande filosofo e teologo, ma non potremo cogliere pienamente il senso delle sue parole senza imparare a leggere il suo linguaggio artistico. Il sogno di un uomo ridicolo e gli altri racconti del Diario di uno scrittore, presentati in questo volume in una nuova traduzione ampiamente commentata, sono testi artistici che l'autore offre ai lettori parallelamente agli articoli di pubblicistica, in cui esprime quasi esplicitamente le sue idee e rappresentano quindi uno strumento unico per cogliere tutta la profondità del suo pensiero. «Pur comprendendo le parole, non riuscivo mai a penetrarne tutto il significato. Era come se rimanesse inaccessibile al mio intelletto, mentre il mio cuore, invece, lo penetrava sempre di più, quasi inconsapevolmente». -
Del bene
Per pensare l’educazione occorre interrogarsi sul nostro continuo parlare del bene: sulla sua speciale evidenza, sul suo nesso con la ragione ma anche con tutto il nostro sentire e con le umane possibilità di felicità. Queste pagine offrono una fenomenologia dell’esperienza umana del bene agli educatori, di oggi o di domani, affinché abbiano l’occasione di fare una sosta filosofica e considerare la responsabilità etica connessa al loro compito. Chi educa è chiamato non solo a rispondere del bene dell’altro, ma innanzitutto ad essere testimone credibile, e persino affascinante, della propria personale ricerca del bene. -
Emilio o dell'educazione. Ediz. integrale
Questa edizione integrale propone una lettura critica dell'""Emilio"""" e ne affronta tutta la complessità a partire dagli aspetti filosofici, così importanti per comprendere quelli pedagogici. L'ampio apparato di note costituisce un commento che accompagna e contestualizza la riflessione di Rousseau, permettendo al lettore di dialogare con lui e di maturare un proprio giudizio. Emergono le grandi questioni centrali nell'Emilio: il rapporto tra il male su questa terra, l'educazione e l'individuo e, soprattutto, uno dei nodi della modernità: libertà di un singolo in una società schiacciata dagli egoismi o libertà nella e della «società ben ordinata»? Qui, non altrove, sta il """"problema"""" che Rousseau ci pone: quale educazione per quale libertà? Da Machiavelli in poi il pensiero moderno sembra essere segnato da questa tensione, apparentemente ineliminabile, tra l'ideale della libertà comunitaria e il rassegnato ripiegamento sulla libertà dei """"particuliers""""."" -
Pedagogia mediterranea
Una riflessione a carattere pedagogico, ma dal respiro storico, antropologico e culturale, grazie al quale la ""questione meridionale"""" viene riconsiderata muovendo dalle radici profonde e di lunga durata che contraddistinguono il Sud d'Italia inserito nella più ampia cornice mediterranea, intrisa di mondi culturali e di valori (occidentali) transitati poi in tutta Europa. La naturale multiculturalità del Mediterraneo può essere orientata verso una interculturalità rispettosa della diversità. Lo sguardo pedagogico mediterraneo è intriso delle eredità culturali dell'antica Grecia, della romanità, della scienza arabo/islamica, della intelligenza vivace e propositiva federiciana, della sacralità spagnoleggiante, della razionalità di matrice francese. """"Paideia"""", """"scepsi"""", """"tradizione"""", """"memoria"""", """"storia"""" sono le parole chiave di una pedagogia che vuol proporsi come modello per un'educazione basata su un'antropologia dell'""""umano troppo umano"""" in antitesi con il post-umano, oggi dilagante e vincente. Prefazione di Cosimo Laneve."" -
Crescere partecipando. Contesti e prospettive educative per il sistema integrato 0-6
“Educare alla partecipazione e attraverso la partecipazione” non è un semplice slogan, ma un impegno verso la creazione di percorsi educativi che vogliono riportare i bambini e le bambine al centro dei contesti di vita, protagonisti insieme agli adulti dei propri processi di crescita. I servizi per l’infanzia (nella logica del sistema integrato 0-6) possono dar vita a una forma di partecipazione che fa crescere le persone e produce cultura, generando comunità educanti fondate su progetti condivisi, co-costruiti, scaturiti dalla voce di tutti i protagonisti. Il volume nasce da questa sfida e le riflessioni proposte hanno preso forma a partire da alcuni interrogativi: perché diffondere una cultura della partecipazione nei servizi educativi 0-6? Quale idea di bambino si vuole promuovere attraverso la prospettiva partecipativa? Come renderla elemento di qualità dei servizi? Come organizzare il contesto educativo? Quali processi generano partecipazione? -
Scholé. Rivista di educazione e studi culturali (2019). Vol. 2
La Rivista intende essere trasversale rispetto ai diversi settori pedagogici (tre dei condirettori rappresentano le aree della storia dell'educazione, della pedagogia generale, della ricerca didattica e sperimentale) e discipline (il quarto condirettore è un filosofo). Il riferimento agli Studi Culturali, poi, non è causale. Esso fa riferimento a un preciso posizionamento teorico della Rivista che riconduce al lavoro dei Cultural Studies, dalla loro nascita all'Università di Birmingham fino agli sviluppi attuali in differenti Paesi. Di quell'esperienza e di quell'approccio Scholé riprende: il rifiuto del determinismo e di soluzioni semplici, nel rispetto della complessità che è propria delle situazioni educative; la trasversalità e la contaminazione dei metodi e delle discipline; l'impegno critico che comporta il rifiuto di soluzioni preconfezionate e la volontà di contribuire al dibattito culturale per apportarvi un contributo trasformativo.