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«Teoria dell'educazione» e altri scritti pedagogici
Prete dell'Oratorio di Francia, Lucien Laberthonnière (1860-1932) è stato uno dei più vigorosi pensatori cristiani del primo Novecento. Questo volume offre la prima raccolta completa dei suoi scritti pedagogici, compresi alcuni inediti. Tra i testi presentati spicca la Teoria dell'educazione (1901), dove l'autore espone la sua concezione dell'autorità-servizio, che dal contesto educativo estende a tutte le forme che l'autorità assume nelle diverse società, e in particolare nella Chiesa, società spirituale per eccellenza. Alcuni contributi mostrano, per altro, una riflessione attenta non solo ai grandi principi, ma anche ai concreti problemi scolastici e didattici. Chiude la raccolta un singolare testo del 1929, dove Laberthonnière, sollecitato a riflettere sulla natura di una scuola laica, auspica l'avvento di un ambiente educativo che, evitando le derive tanto del confessionalismo quanto della neutralità, si sforzi d'essere una scuola di ricerca e di dialogo. -
La letteratura di viaggio in Italia. Dal Settecento a oggi
Un quadro ampio e approfondito della letteratura di viaggio italiana, nell'arco cronologico che si estende dal Settecento al Novecento: si compone di due parti, la prima fornisce gli elementi di carattere teorico e storico-critico per la definizione e l'evoluzione del genere, la seconda, antologica, destinata a proporne ampia esemplificazione, con testi campione. Ne esce un panorama variegato, quanto a mete descritte, esperienze, modo di rapportarsi con l'alterità, modalità di narrazione. Si possono scoprire pagine di grande interesse, spesso poco conosciute anche quando dovute alla penna di scrittori di primo piano: la letteratura di viaggio, infatti, non cessa di dimostrare un'inesausta vitalità, grazie all'elasticità e alla versatilità che da sempre le competono e che le consentono di continuare a svolgere, pure nel nuovo millennio, la sua funzione conoscitiva. -
Pedagogia della risonanza. Conversazione con Wolfgang Endres
Chi insegna conosce bene quei momenti in cui l’attenzione di allievi e allieve è incatenata al punto che la classe “risuona”, in cui ci si riesce reciprocamente a coinvolgere e a essere coinvolti. Allo stesso modo, conosce pure quei momenti in cui si ha la sensazione di parlare nel vuoto, in cui nulla torna indietro. Che cosa fa di una lezione una buona lezione, un’esperienza di formazione riuscita? Sono solo alcune delle questioni al centro di questo libro, in cui Hartmut Rosa, sociologo “francofortese”, reagendo alle sollecitazioni del pedagogista Wolfgang Endres, presenta in modo chiaro ed elegante la sua Pedagogia della risonanza. La tesi chiave è che insegnare e apprendere riescono quando la scuola diventa uno spazio di risonanza, falliscono se i rapporti di interazione restano “muti”. La novità sta nella proposta di un cambio di paradigma: la risonanza più della competenza è il criterio adeguato per saggiare la qualità di un processo formativo. -
La storia, coscienza di civiltà
«Lo storico non è un fiancheggiatore che solo il suono dei tamburi mette in marcia, ma è in marcia perché pensa: un pensare, il suo, che libera dai dubbi, dalle oscurità dell’azione immediata, intendendone egli nel passato i motivi profondi. [...] La storia non è un artigianato tradizionale, ma un impegno totale di comprensione: una comprensione che parte dalla pienezza di vita e che più ampia e profonda diventa non per l’apporto di nuove tecniche di ricerca, ma per la ricchezza, la complessità, l’urgenza dei problemi che lo Storico avverte e suscita in se stesso. Dunque vivere la vita è la condizione essenziale per vivere la storia. E barbaro o imbarbarito, perché fattasi vuota la sua coscienza, è nel nostro concetto di civiltà chi non è in grado di vivere la storia. L’incontro con la storia è l’occasione per gli uomini di capire se stessi e anche di misurare quanto sono disposti a pagare per capire, serenamente, gli altri uomini». Con uno scritto di Chiara Frugoni. -
Migrazioni. In Italia e nel mondo
Un'analisi dei processi migratori in Italia, Europa, Africa e Asia — cause, conseguenze, politiche attuate, stereotipi e luoghi comuni (dall' invasione alla sostituzione etnica) — condotta da un esperto del settore alla luce delle ultime indagini internazionali. I molti dati riportati e commentati indicano come non sia possibile continuare a gestire il fenomeno senza gettare uno sguardo sul futuro prossimo. È già in atto un cambiamento radicale, sia di tipo economico che demografico, delle posizioni di forza a livello globale e il futuro dell'Europa, e delle sue nuove generazioni, si giocherà nel suo rapporto con i continenti vicini. L'Italia, soprattutto, portatrice di una lunga storia di migrazioni e interessata da particolari dinamiche sociali (i nuovi flussi in uscita verso l'Europa e l'invecchiamento progressivo della popolazione), avrebbe tutto l'interesse a considerare i nuovi cittadini come una risorsa fondamentale per il proprio futuro. -
Cattolicesimi italiani. Conservatore, liberale, democratico
Nella storia dell'Italia repubblicana si confrontano tre modelli di cattolicesimo: conservatore, liberale, democratico. Differenze che invitano a declinare al plurale il termine cattolicesimo. Differenze culturali su come concepire il moderno e la laicità, la dottrina sociale della Chiesa e il mercato, il riconoscimento dell'autorità del papa, l'eredità del Concilio Vaticano II, la questione dell'accoglienza dei migranti. Differenze che oggi, con il ritorno all'uso politico dei simboli religiosi (l'esibizione di crocifissi e rosari nei comizi), diventano divisioni non componibili: da una parte i cattolici liberali e democratici, che rivendicano le radici cristiane della democrazia liberale, dall'altra i cattolici conservatori che, con la sacralizzazione religiosa della politica, aspirano a fondare una identità etnica, illiberale, dello stesso cattolicesimo. -
Soft skills e saggezza a scuola
Le Soft Skills sono competenze integrative di carattere trasversale che consentono allo studente di migliorare le proprie performance nello studio e nel successivo inserimento nel mondo del lavoro. La consapevolezza che tutti i docenti dovrebbero raggiungere, circa il ruolo degli apporti delle loro discipline allo sviluppo delle competenze trasversali, favorisce la presenza di un ambiente di studio nel quale studenti e docenti collaborano in tale direzione. In gioco è la promozione di una pratica formativa segnata dall'esigenza di favorire l'acquisizione della saggezza a scuola. Un alunno saggio è capace di prevedere tempestivamente i pericoli e le difficoltà che possono presentarsi nelle varie circostanze del suo agire; sa intuire i reali bisogni e le aspettative degli altri, non lasciandosi coinvolgere dalle apparenze; prende le distanze dalle opinioni altrui e dai giudizi degli altri; riconosce quando vale la pena perdere e quando nuoce vincere; sorride sui propri errori ed insuccessi. -
Didattica della bioetica
Le potenzialità di intervento sulla vita umana offerte dalla società “biotecnologica” amplificano la complessità di scelta di ciascun individuo e pongono nuove urgenze educative. La sfida è credere che attraverso una didattica “generativa” la scuola possa diventare un luogo per educare alla “cittadinanza bioetica”. Il testo delinea, con indicazioni operative, le metodologie per sperimentare un progetto educativo in grado di segnare il processo di maturazione dei giovani. Il modello didattico proposto ha i suoi riferimenti filosofici nella valorizzazione del dialogo e del confronto tra docenti e studenti e si struttura secondo sei fasi di lavoro rappresentate dalla metafora del viaggio: Nuova Atlantide, Ercole al bivio, Conosci te stesso, La Cura, Agorà, Itaca. -
Filosofia della politica
«Qui si rivela l'impronta chiaramente cristiana [...] della concezione rosminiana della persona e della sua principalità. Fatta, secondo il detto biblico, a immagine e somiglianza di Dio, essa non può venir racchiusa integralmente entro la comunità politica: il suo fine, l'appagamento della sua natura ontologica, è oltre. [..] La peculiarità ontologica della persona (la sua partecipazione al divino) e il primato del suo fine, oltrepassante la società civile, ne determinano un diritto che Rosmini chiama ""extra sociale"""" inalienabile e universale perché inerente alla dignità umana e perciò non intaccabile dal """"diritto sociale""""» (Sergio Cotta). Prefazione di Gabriella Cotta."" -
Missione educativa
Jean-Baptiste de La Salle (1651-1719), dichiarato da papa Pio XII “Patrono degli educatori”, ha contribuito in maniera determinante all’educazione cristiana dei “per i figli degli artigiani e dei poveri” in Francia, tra la fine del 1600 e l’inizio del 1700, acquisendo un posto indiscusso nella storia della pedagogia. A trecento anni dalla sua morte, l’Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane, da lui fondato, continua “con fedeltà creativa” la missione di educazione umana e cristiana delle nuove generazioni. Anche nella società odierna, a un tempo globale e diversificata, locale e planetaria, caratterizzata dalla conclamata “emergenza educativa”, le intuizioni pedagogiche del de La Salle e le sue proposte formative degli insegnanti si rivelano di straordinaria attualità. -
Ascoltare l'educazione
"Senza ascoltarsi, ascoltare, essere ascoltati sarebbe possibile per l'uomo crescere e perfezionarsi? Con il muovere da tale interrogativo, in questo volume l'Autrice segnala l'urgenza di una riscoperta pedagogica della parola ascoltante, spesso sottostimata nel suo essere elemento primario del processo comunicativo. Oggigiorno occorre promuovere e coltivare la disponibilità all'ascolto, incentivando un agire paideutico competente e qualificato. L'educazione all'ascolto della parola e delle emozioni è un iter formativo fecondo, da concretare nei vari contesti educativi, per favorire una salda identità comunicativo-relazionale. Nell'incontro in-tersoggettivo autentico il logos ascoltante si fa corpo vivente, suono e voce e la persona consegue la capacità di costruire e svelare mondi, situandosi al centro dell'esperienza comunicativa. Non va sottostimata allora la grammatica dell'incontro, che vibra nell'ascolto ermeneutico ed empatico da rivolgere a sé e all'altro da sé, quale prezioso dono oblativo.""""" -
Dizionario di didattica. Concetti e dimensioni operative. Nuova ediz.
I fondamenti della didattica in 32 voci collegate da un filo rosso epistemologico e pedagogico. I,a natura organica e sistematica delle argomentazioni rende questo volume uno strumento chiaro e di collaudata comodità d'uso professionale. Un'opera particolarmente adatta per la formazione in ingresso e in servizio dei docenti, nonché per tutti gli studenti dei corsi di laurea in scienze della formazione e dell'educazione che vogliono confrontarsi in modo critico con termini, metodi ed esperienze decisivi per la qualità dell'apprendimento e dell'insegnamento. -
Come stare accanto al bambino
Questo libro è il risultato di molti anni di riflessioni, di incontri con insegnanti della scuola dell'infanzia e di innumerevoli colloqui con i genitori e si pone l'obiettivo di aiutare a guardare e capire il bambino, per stargli accanto in un percorso educativo basato sul riconoscimento dei suoi bisogni e della sua dignità e sulla valorizzazione della sua autostima. La trattazione dei diversi temi si alterna con il racconto di episodi della scuola dell'infanzia: situazioni che ci riportano alla quotidianità del mondo infantile, ne mostrano l'originalità e il fascino. Il quadro di riferimento di queste riflessioni è la visione cristiana della persona, della vita, della realtà: un orizzonte antropologico che permette di attingere a uno straordinario tesoro di sapienza pedagogica accumulatosi nel corso dei secoli e aperto al confronto con altre culture. -
Media education. Idea, metodo, ricerca
La Media Education sta oggi vivendo una fase di grande popolarità. La diffusione dei media digitali, la loro presenza nella vita di ciascuno, l'allarme del cyberbullismo e degli altri comportamenti d'uso scorretti, rendono necessario che le agenzie formative si facciano carico di un compito - quello di ""insegnare"""" i media - che finisce per coincidere con l'educazione alla cittadinanza. Questo libro - aggiornato e ampliato rispetto alla prima edizione - della media Education cerca di fornire una definizione, ne presenta le opportunità di intervento e di ricerca, illustra gli sviluppi più recenti che l'hanno spinta verso i territori dell'educazione informale, della promozione della salute, del welfare digitale."" -
Anche quella foto acquistò colore
«Lia cominciava ad acquistare un’aria serena, in quel momento sembrava contenta. Si meravigliava di come ognuna delle ragazze partecipasse, comunicasse, di come venisse inserita nel gruppo in rapporto alle proprie capacità individuali, al proprio carattere. Stava scoprendo a poco a poco come tra queste universitarie si fosse creato un clima solidale di spontanea familiarità». -
Cattolici e presenza politica. La storia, l’attualità, la spinta morale dell’Appello ai «liberi e forti»
La fondazione del Partito Popolare Italiano, cento anni fa, con l’«Appello ai liberi e forti», ha segnato l’ingresso a pieno titolo dei cattolici nello Stato unitario. Proporre una lettura dell’esperienza sturziana e del popolarismo significa invitare alla conoscenza di un nodo cruciale per la storia del nostro Paese – Federico Chabod lo ha definito «il più importante evento politico nella storia del XX secolo » – e, insieme, accompagnare la riflessione di quanti, da credenti, si sentono oggi chiamati a fare la loro parte per un rinnovato impegno da cattolici nell’azione politica. In discussione non è solo l’opportunità di una rappresentanza partitica, ma la capacità stessa di contribuire, accanto a uomini e donne di buona volontà, alla realizzazione del bene comune superando la crisi della democrazia italiana e il declino della politica, rappresentato oggi dalle derive demagogiche e populistiche. Sulla scorta dell’eredità sturziana è forse possibile vivere con responsabilità il momento presente e interrogarci se siamo davvero eredi di quella nobile tradizione o se ci limitiamo soltanto a custodirla. -
Semiotica. Vol. 1: Origini e fondamenti
Questa nuova edizione dello storico ""Manuale di Semiotica"""" curato da Gianfranco Berrerini e altri specialisti mantiene la articolazione originaria in due volumi. In questo si analizzano le radici dei dibattiti attuali: la ricostruzione parte da una sintesi delle teorie del segno nell'antichità classica per arrestarsi sulla soglia della fondazione disciplinare, con le figure di Peirce e de Saussure, fondamentali per il passaggio a una riflessione sistematica sui problemi semiotici."" -
Semiotica. Vol. 2: Configurazione disciplinare e questioni contemporanee
Questa nuova edizione dello storico ""Manuale di Semiotica"""" curato da Gianfranco Berterini e altri specialisti mantiene la articolazione originaria in due volumi. In questo si completa il panorama storico, disegnando le figure più significative, le principali acquisizioni teoriche e i problemi aperti della ricerca semiotica contemporanea. Questa ricostruzione ci porta in pieno nelle vicende del secolo appena concluso, nei suoi crogioli teorici, nei suoi crocevia epistemologici, nelle sue rivendicazioni ideologiche."" -
Grafologia. Testo teorico-pratico
È merito anche di questo ""Testo teorico-pratico"""", già tradotto in spagnolo e in francese, se la grafologia italiana oggi è entrata a pieno titolo nell'ordinamento universitario italiano (con realizzazioni nelle Università di Urbino e LUMSA di Roma) e si è imposta all'attenzione internazionale. L'originale sistema grafologico di Girolamo Moretti qui presentato sia nelle sue linee teoriche che nella sua viva e concreta applicazione — emerge come disciplina rigorosa e scienza a servizio dell'uomo. L'idea guida di questa nuova edizione rinnovata e ampliata è di rendere il volume sempre più adeguato e direttamente accessibile al lettore e allo studente; nello stesso tempo, di costituire uno stimolante strumento di consultazione per lo studioso e per il professionista. Le novità qualitativamente rilevanti, riguardano in particolare l'inserimento, all'interno degli specimen delle grafie presentate (che, tra l'altro, si impongono per la loro internazionalità), di indici segnaletici di riferimento. Significativo è il parallelo ampliamento delle didascalie delle figure, con riferimenti ad altri segni presenti nelle scritture e alle combinazioni. Nell'ottica di questa lettura contestuale dei segni grafologici, le dettagliate indicazioni operative offerte nella terza e quarta parte costituiscono un contributo sicuramente originale e unico che differenzia quest'opera da ogni altra."" -
Pedagogia dei media. Questioni, percorsi e sviluppi. Nuova ediz.
I linguaggi dei media sono naturali o bisogna imparare a usarli? Se un loro insegnamento è necessario, come concepirlo? Come realizzarlo nelle diverse realtà educative? Come devono cambiare i processi di alfabetizzazione alle soglie del Terzo millennio? A questi e ad altri interrogativi cerca di rispondere questo libro, che si pone nella prospettiva di considerare l'educazione ai media come una nuova sfida di quell'""educazione liberale per tutti"""" che dovremmo offrire a ciascun ragazzo, perché abbia gli strumenti cultura i necessari per vivere da uomo tra i suoi pari. Il volume fa emergere i concetti-chiave della pedagogia dei media, indicando modelli di intervento, proposte di sistematizzazione e possibili aperture concettuali. Quasi un manuale, per la varietà e l'ampiezza dei temi trattati, ma anche un libro a tesi: la necessità di riflettere con categorie pedagogiche sulle teorie e sulle pratiche della media education.""