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Manuale per il concorso a cattedre 2020. Filosofia e scienze umane. A-18. Con tutti i temi previsti dal bando per le prove scritta e orale
Questo manuale è costruito in base a quanto richiesto dal bando, e presenta: una sintesi di legislazione e normativa scolastica: la Costituzione italiana e l'ordinamento amministrativo dello Stato, la scuola italiana dalla Legge Casati ai giorni nostri, la buona scuola di Renzi e la Legge n. 107/2015, l'autonomia scolastica e il sistema nazionale di valutazione, la valutazione interna ed esterna delle scuole, continuità didattica e orientamento, la governance delle istituzioni scolastiche, documenti europei in materia educativa recepiti dall'ordinamento italiano; una presentazione del sistema educativo di istruzione e formazione: lo stato giuridico del personale docente, le caratteristiche delle scuole dell'infanzia, primaria, secondaria, dei licei e degli istituti tecnici; l'esame delle problematiche educative e didattiche più significative per la scuola di oggi: curricolo, competenze, gestione del gruppo classe, rapporto scuola-famiglia, nuove tecnologie, risorse in rete; una ricognizione sui principali nodi della didattica in aula, dalle nuove tecnologie per l'insegnamento-apprendimento alla preparazione dell'attività didattica e della lezione; un quadro completo delle questioni che caratterizzano l'attività di insegnamento della disciplina: i contenuti, i fondamenti epistemologici, la conoscenza critica delle Indicazioni nazionali, le strategie didattiche, le risorse a disposizione del docente. Tutti i contenuti delle discipline: la pedagogia, la psicologia e le scienze dell'educazione; la filosofia dai presocratici al pensiero contemporaneo (autori, temi, opere). -
Un ricordo infantile di Leonardo da Vinci. Testo tedesco a fronte
«Il Leonardo è l’unica cosa bella che io abbia mai scritto» così si esprime Freud nel febbraio 1919. Nel secolo che ci separa da questo giudizio freudiano, gli storici dell’arte hanno esercitato i loro sforzi critico-ermeneutici concentrandosi più sulla bellezza tematica dei dipinti esaminati che sul piacere estetico procurato dall’architettura concettuale, dalla struttura compositiva e dalla felicità narrativa mediante cui Freud espone le sue ipotesi. Neppure negli studi di stretta osservanza psicoanalitica la raffinata e poliedrica bellezza del volumetto su Leonardo ha mai ricevuto adeguato apprezzamento. Questa nuova edizione critica dello scritto, per la prima volta con il tedesco a fronte, aiuta a contestualizzare l’esplorazione freudiana della personalità di Leonardo. -
La peste a Milano-Storia della colonna infame. I Promessi sposi (capitoli 31, 32, 34)
Se, come disse Italo Calvino, classico è un libro che rivela sempre qualcosa di nuovo e riesce a parlare ai lettori di ogni epoca, i Promessi sposi – di cui riproduciamo qui i capitoli dedicati alla peste del 1630 – e la Storia della colonna infame possono certamente dirsi tali. Nei giorni in cui il Coronavirus imperversa nel villaggio globale i comportamenti non sono dissimili da quelli descritti da Manzoni a proposito della peste milanese: nel Seicento, quando il governo fu costretto a prendere atto del contagio, diede direttive che risultarono poco efficaci «per l’imperfezion degli editti, per la trascuranza nell’eseguirli, e per la destrezza nell’eluderli». Un orizzonte buio dove, nonostante tutto, per l’abnegazione e la rettitudine di molti, brilla quella luce del bene che Manzoni non manca di riconoscere anche nel pieno della dilagante pestilenza del XVII secolo. Prefazione di Piero Gibellini. Commento di Mino Martinazzoli. -
I Promessi Sposi
"In questa edizione commentata dei Promessi Sposi Ettore Caccia e Cesare Galimberti, da raffinati italianisti, mostrano la ricchezza linguistica, morale, teologica e filosofica del romanzo. Un esempio di come il commento aiuti il lettore a scoprire alcuni dei significati – talvolta inattesi – di questo classico. Basti vedere le note di commento alle pagine che nel testo rivelano, nelle parole e nei gesti dei personaggi, i tanti volti del male – male morale, fisico, teologico –, sottolineando la statura e la complessità di Manzoni, non meno grandi di quelle di Dostoevskij. Educare ai classici è anche educare – in un tempo secolarizzato come il nostro, ove la memoria condivisa s’è frantumata – alla lettura con l’aiuto di glosse che, lungi dall’allontanare dalla lettera, la fanno riscoprire nella sua inesausta profondità. Le note di commento, mostrando un modello di lettura, stimolano a nuove interpretazioni – perché rigorose."""" (Salvatore Natoli)" -
Leggere i presocratici
Rispetto alle consuete rappresentazioni manualistiche, che descrivono i Presocratici quasi esclusivamente come studiosi della natura, molte ricerche evidenziano ormai un panorama molto più composito. Così come la realtà, pur con intrecci e sovrapposizioni, risulta sostanzialmente ripartita in tre grandi contenuti - la natura, il divino e l'umano -, è ora possibile ricostruire in modo più articolato l'esperienza filosofica dei Presocratici alla luce di tre aree ermeneutiche: naturalistico-scientifica, mistico-aurorale e umanistico-politica. Il volume propone questa nuova lettura, seguendo un approccio multifocale che considera quel grande prisma costituito dal pensiero di Solone, Talete, Anassimandro, Anassimene, Ecateo, Senofane, Pitagora, Eraclito, Parmenide, Empedocle, Anassagora e Democrito: solo osservandone tutte le facce nel loro complesso è possibile averne una idea più completa, o comunque meno unilaterale. -
Persona
Nell’epoca di una grandiosa metamorfosi della condizione umana, la persona sembra ridiventata problema a se stessa. Il testo assume questo compito urgente e tenta di porre nuovamente la domanda sul senso dell’essere persona. Un’ontologia fenomenologica che permette di tracciare le linee di una via interiore per l’educazione e la pedagogia contemporanea e sulla quale s’innesta una lettura ulteriore, più radicale dell’esperienza, il cui principio è espresso dall’affermazione la persona è paradigma dell’essere: la persona è tensione a diventare se stessa, ad essere-in-prima-persona o come spirito, consapevole di sé e libero; è la forma più intensa dell’essere, il suo significato primo. -
Nuovi alfabeti. Educazione e culture nella società post-mediale
La diffusione dei media digitali e sociali e la loro pervasività di impatto sulla vita delle persone ha favorito un processo di normalizzazione della Media Education: da attenzione di nicchia, essa è diventata preoccupazione diffusa. Lo scotto da pagare è la semplificazione, la messa a punto di soluzioni poco rispettose della complessità dei fenomeni, la proliferazione di instant book, checklist e decaloghi più vicini alle logiche del marketing che alle esigenze dell’educazione. Il libro muove da questa situazione per descrivere un itinerario in tre tappe. La prima è la ricostruzione della storia della Media Literacy e della Media Education negli ultimi vent’anni. La seconda consiste in un’ampia descrizione, nella prospettiva dell’educazione ai media, della società informazionale. La terza, sostenuta dall’analisi di metasintesi di una selezione di articoli internazionali, prova a indicare i contorni di una nuova Literacy individuandone lo specifico nelle tre dimensioni della critica, dell’etica e dell’estetica. -
L'educazione esclusiva. Pedagogie della distinzione sociale tra XV e XXI secolo
Sei secoli di storia, dal Quattrocento a oggi, per ripercorrere il tema dell’educazione esclusiva, che, nel tempo e nei diversi contesti, ha escluso, formato al fine di escludere e insegnato a escludere. Da studi di caso, condotti per un lungo arco temporale, e da un dossier iconografico, parte integrante dell’opera, emergono alcuni itinerari pedagogici volti all’interiorizzazione di un ordine sociale fondato sulla disuguaglianza. Per secoli, in Occidente, prima che si delineasse il concetto di democrazia inclusiva, si è coltivato l’individuo “eccellente” (il signore, il principe, il re, le fanciulle di nobile famiglia…) per legittimare la sua diversità da tutti gli altri, radicandola nella distinzione. Anche nella nostra “società dei consumi” è urgente riflettere sulla lunga storia dell’educazione esclusiva, per superare le persistenti ambiguità dei dispositivi formativi e muovere sempre più consapevolmente verso l’inclusione. -
Kant
Dopo Kant nulla è veramente più come prima. Si potrebbe dire che è come la scala di cui parla Wittgenstein: una volta che ci ha consentito di raggiungere un più alto livello di consapevolezza teorica, la si può forse anche gettare. Prima però bisogna salire gradino per gradino, faticosamente. E questo dovrebbe valere anche per chi ritiene che ormai il pensiero di Kant sia completamente superato. Un profilo completo dell'opera kantiana, arricchito da una essenziale storia delle sue interpretazioni successive, con una inedita esposizione della fortuna di Kant in Russia. -
L'ombra della morte nella pittura occidentale
Difficile dire quando la morte, da sempre inseparabile compagna dell’uomo, sia entrata a far parte del suo immaginario quotidiano. Impossibile tuttavia pensare che il fantasma della propria fine abbia tardato più di tanto a pervadere i sogni dell’uomo, trasformandoli in incubi destinati non solo ad inquietarne i sonni, ma anche a condizionarne il credere, lo sperare, il pensare e, primariamente, il vivere. Proprio di questa presenza le pagine che seguono cercano di tratteggiare la fisionomia, dall’epopea mesopotamica di Gilgameš al mondo egizio, dalla cultura greco-romana all’avvento del cristianesimo, dal medioevo di Francesco d’Assisi e delle danze macabre alla creatività rinascimentale, dalle inquiete visioni del Caravaggio a quelle dei grandi protagonisti della pittura contemporanea: Van Gogh, Picasso, Wahrol e Basquiat. -
Il dizionarietto dantesco. Le parole ermetiche della Divina Commedia
Chi sono il Veltro, il Messo, Matelda? Perché i Golosi sono bagnati dalla pioggia, gli alchimisti sono coperti di lebbra e i ladri si trasformano in serpenti? Che nesso lega ermetismo e filosofia, fede e astrologia nel Medioevo dantesco? Il filo che collega le parole enigmatiche della Commedia traccia anche un percorso del tutto nuovo attraverso la cultura dantesca. Questo Dizionarietto fornisce le chiavi interpretative di figure misteriose, parole e passi opachi o ambigui della Commedia, ricostruendo l’ambiente in cui l’opera maturò, i sistemi di pensiero che definivano i settori delle singole scienze in base a collegamenti e corrispondenze oggi del tutto impensabili e mettendo in luce un ambito di conoscenze e una concezione della realtà così intrinseca alla cultura di Dante che ignorarla significa precludere la comprensione del poema e dell’intera opera del poeta. -
Maestri e pratiche educative dalla Riforma alla Rivoluzione francese. Contributi per una storia della didattica
Secondo di una serie sulla storia della didattica dal XV secolo a oggi, il volume si offre al lettore come un dialogo tra studiosi di vario orientamento chiamati a discutere, a partire da diverse fonti, sull’intreccio fra teoria e pratica educativa in contesti culturali assai difformi nell’Europa di antico regime. Nei capitoli emergono profili di “maestri” e precettori, nel divenire di relazioni di insegnamento/apprendimento duali e di gruppo in realtà educative plurali, tra persistenze e innovazioni metodologiche, mentre si “inventano” nuove scuole per differenti ambienti sociali. Nella sezione iniziale dell’opera si affrontano alcuni temi di fondo sul lungo periodo, mettendo inoltre in risalto il dibattito storiografico sulla scuola tra XVI e XIX secolo, in un momento cruciale della storia italiana, all’indomani dell’Unità, anche nel ridefinirsi di saperi e discipline. -
Maestri e pratiche educative dall'Ottocento ad oggi. Contributi per una storia della didattica
Terzo di una serie dedicata alla storia della didattica lungo una cronologia di sei secoli, dal Quattrocento a oggi, il libro s’interroga sulla complessa trama che lega, nell’età contemporanea, uomini e istituzioni, teorie e pratiche, docenti e discenti, in spazi deputati all’istruzione e non solo. I capitoli, dove generale e particolare si confrontano anche sulla base di diverse interpretazioni storiografiche, mettono in rilievo alcune delle molteplici questioni – dentro, fuori e a lato rispetto alla scuola – problematizzando il rapporto fra politica ed educazione, ma anche sottolineando l’emergere d’inedite modalità di apprendimento non formale e informale. Sul versante delle pratiche, tra XIX e XXI secolo, mentre la “lezione” si avvale di sempre nuovi sussidi didattici, la realtà italiana e l’intero Occidente attraversano scenari in rapido cambiamento, che alterano significativamente l’idea di formazione, di uomo, di società. -
Antropologia applicata. Problemi e prospettive
Un’accurata selezione di saggi per introdurre le principali questioni teoriche e metodologiche che caratterizzano l’applicazione della prospettiva antropologica ai problemi del mondo contemporaneo. Il testo utilizza uno sguardo trasversale che non solo getta una nuova luce sull’antropologia applicata ma fornisce importanti strumenti concettuali per riflettere sulle forme di globalizzazione, sulla cooperazione internazionale, sui rapporti interculturali e sulle relazioni internazionali. -
Crimine e costume nella società selvaggia
Il libro, qui in traduzione integrale, è uno dei principali lavori della tradizione antropologica. Basato sulle ricerche etnografiche di Malinowski nelle isole Trobriand (Papua Nuova Guinea), costituisce un testo fondativo dell’antropologia giuridica e uno strumento indispensabile per comprendere la complessa relazione fra legge e società. In termini pionieristici analizza la pluralità delle forme del diritto sia in chiave comparativa, sia all’interno di una medesima società. Un classico del pensiero novecentesco ed un esempio di raffinata scrittura etnografica. -
Socrate indaga. Un racconto filosofico
«Nella polis, e nell’intera Attica, si era creato un brusio di fondo che cuoceva il pensiero, che toglieva all’aria la forza di giungere fresca al cervello, la faceva pigra, svogliata, capace di disperdersi nei visceri lontani. Nella massa urlante, l’uomo che Socrate aveva cercato e con cui aveva provato a parlare, si era privato del piacere del dubbio, aveva scordato il pregio dell’incertezza, si era sottomesso all’istinto, si era fatto corpo estraneo a se stesso. Là, dove l’ignoranza era imperiosa, l’uomo, indolente, si era svilito a sola voce, e Socrate, leggendo il proprio insuccesso, avvertì ciò che i suoi discepoli più volte gli avevano detto di patire, il senso di colpa. “Quale caos ho generato nel dare legittimità ai giudizi di ognuno?” si chiedeva, “Se tutti vantano la propria ragione, come può reggere la saggezza del confronto tra le opposte opinioni?”». -
Diritti per l'educazione. Contesti e orientamenti pedagogici
«Il senso di questo volume risiede nell’impegno etico e politico per cercare di individuare e fornire risposte alle violazioni dei diritti dell’infanzia che avvengono a pochi passi da noi e che pure ci sembrano talvolta così remote. Non voltiamoci dall’altra parte. Chi non vuole vedere, getta uno sguardo frettoloso, incurante. Restare indifferenti davanti a ciò che abbiamo veduto, significa non sentirsi chiamati in causa e non farsi carico di una risposta, oltre le generiche condanne. Significa farsi fermare dalla paura o dalla rabbia. Hannah Arendt affermava infatti che lo sguardo, il vedere e anche l’udire sono decisivi davanti al mondo e alla storia, poiché la diffusa omissione, si traduce in una deresponsabilizzazione e ci rende “complici” del male. […] Se le nozioni, anche le più innovative, non si accompagnano alla cultura dei diritti, producono cambiamenti inutili o addirittura pericolosi. In tal senso questo libro mette a disposizione, al momento giusto, riflessioni e proposte sui Diritti per l’educazione che pongano al centro un nuovo patto per un’educazione che sia baluardo di democrazia, di legalità e di difesa dei diritti dei bambini e delle bambine». (Dalla Presentazione di Vanna Iori) -
Chiamati a insegnare. Scuola Cattolica in Italia. 22° Rapporto, 2020
Questo ventiduesimo Rapporto del Centro Studi per la Scuola Cattolica affronta un tema cruciale: il ruolo chiave degli insegnanti come mediatori di un particolare progetto educativo e, in particolare, i processi formativi con cui essi acquisiscono gli strumenti che dovrebbero metterli in grado di farsi interpreti autorevoli e credibili di una proposta culturale. Il Rapporto è infatti in gran parte dedicato alla formazione iniziale e permanente degli insegnanti di scuola cattolica e al nodo delicato del loro reclutamento. Il volume si articola, come di consueto, in tre parti. Nella prima viene impostato il problema nei suoi termini teorici e nella sua dimensione empirica, con uno sguardo alla storia della scuola italiana, alla specificità del docente di scuola cattolica e al contesto europeo; la seconda parte espone i risultati di una ricerca sugli insegnanti delle scuole cattoliche italiane; la terza esplora le categorie che emergono dalla ricerca (la vocazione educativa, le caratteristiche delle insegnanti di scuola dell’infanzia; le proposte che potrebbero rendere più efficace la formazione dei docenti). L’appendice statistica aggiorna all’anno scolastico 2019-20 i principali parametri che descrivono lo stato delle scuole cattoliche in Italia. -
Nidi e scuole dell'infanzia. La continuità educativa
La continuità educativa nella prospettiva dell'innovazione istituzionale e della teoria pedagogica. Concetti cardine quali ""sviluppo integrale della persona"""", """"ecologia della formazione"""", """"pedagogia dello sviluppo"""", """"qualità dei contesti educativi"""" costituiscono i fulcri interpretativi di un discorso che intreccia le problematiche didattiche con quelle più schiettamente pedagogiche, ricavandone un messaggio di ampia applicazione teorica e operativa."" -
Diventare insegnanti. Verso una teoria pedagogica dell'insegnamento. Nuova ediz.
Un libro ""nuovo"""" sotto molti aspetti, che ripropone in termini originali il tema dell'insegnamento, considerato come """"una categoria specifica dell'azione umana"""", pur nella estrema varietà dei modi, dei contenuti, delle strategie con cui esso si presenta nell'esperienza, dentro e fuori dalle scuole e dagli ambiti di formazione. L'obiettivo è comprendere la struttura profonda dell'azione didattica, che costituisce """"un'arte"""", ed insieme analizzare le condizioni della sua efficacia (""""le abilità nascoste degli insegnanti""""), quali risultano dall'osservazione empirica. Sono messi in scena insegnanti reali, osservati al lavoro, intervistati, incontrati in attività di formazione e di tirocinio, e con loro immagini e metafore (e qualche pregiudizio) relativi all'insegnamento. E ci si rivolge idealmente ad insegnanti e formatori egualmente reali, di ogni ordine e tipo di scuola, a veterani dell'insegnamento che abbiano voglia di """"ripensare"""" se stessi come docenti, e ad aspiranti docenti in formazione.""