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Il movimento fenomenologico. Nuova ediz.
I principali problemi e temi sviluppati dai rappresentanti della tradizione fenomenologica, da Husserl a Scheler, da Heidegger a Edith Stein, fino a Ricoeur, Derrida e Marion. Il rapporto tra essere e fenomeno e quello tra intenzionalità e mondo; l'autocoscienza e la percezione di sé; l'alterità; il significato e la funzione delle emozioni nella vita umana; l'idea di persona; le questioni dell'etica, della responsabilità e della libertà; le interpretazioni fenomenologiche della storia e del fenomeno ""Europa""""."" -
Sincronicità come principio di connessioni acausali. Antologia ragionata con testo tedesco a fronte
Sincronicità come principio di connessioni acausali (1952) è lo scritto che, insieme alle riflessioni esposte negli altri capolavori coevi come Aion, Risposta a Giobbe, Mysterium Coniunctionis, corona il pensiero maturo di Carl Gustav Jung. La meticolosa descrizione dei fenomeni sincronici offre uno spaccato unico sulla “Terra degli Archetipi”, che costituisce l’aspetto più profondo della psicologia analitica e in questo scritto dà luogo a una interpretazione della temporalità tra le più originali del Novecento. L’opera viene proposta in una traduzione che rende la complessità della terminologia e del periodare junghiano ed è completata da una introduzione, da note essenziali e da un catalogo di parole chiave. -
Dante con i bambini
Nei testi, finora inediti, di due conferenze del 1933 Maria Montessori descrive un ""esperimento letterario"""" che vede ragazzi dai 12 ai 14 anni, prima, e bambini di 10 anni poi, affrontare con entusiasmo e passione lo studio della Divina Commedia. L'attività prevede la narrazione, la dettatura, la composizione dei versi con la scansione sillabica, la trascrizione delle terzine, la loro memorizzazione e la recitazione: il punto di arrivo è un vero e proprio """"Teatro dantesco"""". Il percorso che viene delineato favorisce l'autonoma riproduzione del processo creativo di Dante da parte dei ragazzi, che costruiscono in prima persona il tracciato della ricerca, nella quale si intrecciano processi emotivi e cognitivi. Un """"esperimento"""" che diventa un modello educativo."" -
Società in cerca di respiro. L’Italia e le pandemie
La pandemia legata al Covid-19 non è stata la prima a manifestarsi nell’Italia del secondo dopoguerra: l’Asiatica (1957) e l’Influenza di Hong Kong (1969) hanno provocato complessivamente circa 50.000 decessi, ma non sembrano avere lasciato grandi tracce nella nostra storia. Se analizziamo i motivi che hanno spinto la società italiana a reagire in modo molto diverso di fronte a queste ondate pandemiche, con il Covid-19 emerge un importante elemento di novità: il primato del principio di precauzione e del diritto alla sicurezza, che ha imposto chiusure totali accettate da larga parte dell’opinione pubblica. Alla base di questo atteggiamento, le conseguenze di decenni di crisi economiche, emergenze politiche e banalizzazioni culturali, riemerse nei mesi più duri della pandemia. Prenderne coscienza è importante per costruire un’Italia meno fragile di quella nella quale abbiamo tutti perso il respiro. -
Il desiderio che educa
È sempre più frequente per gli educatori trovarsi ad accompagnare i percorsi di crescita di chi ha smesso di desiderare, perché ha perso lo slancio verso il futuro, visto come incerto e minaccioso. Nasce così la proposta di una pedagogia fondata su una delle categorie fondamentali dell’esistenza: il desiderio, che anima ogni vita – soprattutto quelle dei bambini – e descrive la tensione umana verso il cambiamento, per avverare la realizzazione del proprio essere. Desiderare significa rinnovare il gusto del vivere, a partire da un coraggioso fare i conti con il vuoto e con la sensazione di rottura che la storia attuale ha generato rispetto alla nostra vita precedente. Educare significa mettersi in ascolto delle fragilità umane e alla ricerca dei significati che possono restituire al futuro una promessa di senso. -
Sull'essenza della verità
Questo saggio heideggeriano sull’essenza della verità – presentato per la prima volta nel 1930 e che annuncia la “svolta” (Kehre) nel suo pensiero – avanza da un lato la possibilità di uno sguardo sull’intero problema della verità come storicamente si è sviluppato in Occidente, dall’altro la proposta di una nuova comprensione del problema a partire dal superamento del nichilismo che, a giudizio di Heidegger, affligge la civiltà occidentale. In gioco è un concetto di verità come alethéia – disvelamento, “non nascondimento” – che risulta fondativo del concetto di verità proprio della tradizione metafisica, come adeguamento tra pensiero e realtà. La traduzione e il commento di Galimberti – che ricostruisce il contesto storico e teoretico delle affermazioni heideggeriane – guidano il lettore nella lettura e interpretazione di un testo che è un classico del Novecento. -
Il mondo estraneo. Fenomenologia e clinica della perdita dell'evidenza naturale
La storia più recente ha visto emergere una maggiore attenzione e sensibilità nei confronti dei disturbi psichici, molti dei quali furono studiati e definiti per la prima volta nel secolo scorso. Tra questi, la cosiddetta ""perdita dell'evidenza naturale"""", che ha a che fare con il disagio dell'uomo contemporaneo: un'alterazione nei rapporti uomo-mondo, una rottura all'interno degli orizzonti di senso, per cui l'individuo non si sente più a casa nella propria esistenza e percepisce il mondo come estraneo. Ogni cosa quotidiana - un abbraccio, una stretta di mano, un bacio - diventa un problema: tra filosofia, psicologia e antropologia, il volume esamina le implicazioni fenomenologiche del disturbo e analizza alcuni casi clinici connessi ai temi del movimento, dell'emotività e del corpo. Il confronto interdisciplinare si rivela la chiave necessaria per comprendere le strutture di senso che giustificano e mobilitano l'essere-nel-mondo quotidiano e per rendere maggiormente efficace l'intervento terapeutico."" -
La fucina dei professori. Storia della formazione docente in Italia dal Risorgimento a oggi
Un’intricata matassa aggroviglia, dalla metà dell’Ottocento, la questione della formazione iniziale dell’insegnante di scuola secondaria. Nei capitoli di questo volume – preceduti da un’ampia introduzione e accompagnati da un’antologia documentaria che raccoglie la principale normativa nazionale al riguardo – il lettore è guidato in un viaggio, che è anzitutto l’itinerario compiuto dalla pedagogia italiana alla ricerca di una delle sue maggiori vocazioni professionalizzanti. Di stagione in stagione, la sua dimensione applicativa si misura così con la costruzione dei saperi e l’organizzazione degli apparati disciplinari. Una storia della formazione docente che è anche una storia della scuola italiana. -
Bernard Suits. Filosofia del gioco
Per discernere, anche in ambito sportivo, il giusto dall’ingiusto, ciò che è bene da ciò che è male, ciò che è desiderabile da ciò che non lo è, dobbiamo prima conoscere l’oggetto su cui stiamo ragionando. Se parliamo di sport, ci rendiamo facilmente conto che, al di là di una illusoria familiarità d’uso, siamo in forte imbarazzo quando ci viene chiesto di darne una definizione precisa. Serve dunque una “ontologia regionale” che ci aiuti a conoscere meglio quello strano territorio che chiamiamo gioco e, in relazione ad esso, quella singolare pratica che chiamiamo sport. Per farlo utilmente abbiamo bisogno di una guida affidabile e Bernard Suits è l’autore giusto, ormai un classico, da cui muovere. Questo volume contiene tre saggi del filosofo statunitense proposti per la prima volta ai lettori italiani. -
La filosofia islamica. Nuova ediz.
Una ricostruzione e, soprattutto, una chiave di interpretazione del pensiero dei principali filosofi musulmani classici e contemporanei. Mentre in età classica o medievale la filosofia islamica ha dibattuto sostanzialmente gli stessi temi della filosofia greca e occidentale, pur con significativi sviluppi, in età contemporanea ha assunto un carattere militante attraverso il confronto con la modernità. Ciò che la rende “islamica” nella sua stessa base razionalistica non è solo il confronto con la teologia, ma il voler incidere sul mondo umano e sociale. -
I grandi nel mondo dei piccoli. La relazione tra educatori e genitori nei servizi per la prima infanzia. Nuova ediz.
Il testo fornisce indicazioni concrete sulle motivazioni che spingono un’educatrice che opera in un servizio per la prima infanzia a incontrare i genitori e offre proposte di attività sulle strategie che può utilizzare per mantenere una buona relazione con loro. Un dialogo positivo tra famiglia e nido, infatti, assolve a esigenze pratiche, che determinano la qualità della risposta, ma accresce anche la valenza educativa del servizio. -
Etica delle nuove tecnologie. Nuova ediz.
Viviamo immersi nell’ambiente creato dalle nuove tecnologie. Internet, telefoni cellulari, dispositivi autoregolati sono ciò di cui facciamo costantemente uso. Ma a volte nasce il dubbio di non essere tanto noi a utilizzare questi apparati, quanto piuttosto di esserne utilizzati. Questo libro vuole riflettere sul nostro rapporto con le nuove tecnologie e su come tale rapporto può essere realizzato eticamente, in un confronto con i criteri e le procedure che contraddistinguono l’agire tecnologico. Dopo aver distinto tecnica e tecnologia e aver analizzato nel dettaglio alcune tecnologie emergenti, si discutono i modi in cui – attraverso il diritto, l’approccio deontologico e i Comitati etici – vengono affrontate molte questioni di grande attualità; lo scopo è di mostrare come solo un preventivo approfondimento in chiave etica dei problemi qui emersi possa rendere davvero efficaci i tentativi di soluzione proposti. -
La filosofia prima della filosofia. Creta, XX secolo a. C. Magna Grecia, VIII secolo a. C.
Da secoli siamo abituati a pensare alla nascita della filosofia solo con la sua prima comparsa sul terreno, in Grecia, nel VI secolo a.C. È verosimile, invece, che il suo albero abbia radici molto più antiche, da ritrovare nella Creta minoica del XX secolo a.C. A partire da quel momento, grazie a un lungo processo che coinvolse la cultura micenea, l’epoca omerica e le prime fondazioni di poleis dell’VIII secolo a.C. in Magna Grecia e in Sicilia, la filosofia iniziò a radicarsi sino a fiorire, in forma scritta, in epoca presocratica. A differenza di quanto a lungo si è creduto, infatti, verosimilmente i palazzi della Creta minoica non furono sede di un potere imperiale dinastico, bensì dei veri e propri centri di coordinamento politico, economico e culturale: in questi aggregati urbani, per la prima volta nel mondo greco, si costituì una delle civiltà più armoniche della storia. Da questa esperienza originaria attinse continuamente il pensiero greco, sino a favorire nel tempo la nascita della polis, luogo in cui la philosophia trovò la propria prima espressione scritta a noi rimasta. «Quando nasce la filosofia? Con questo libro Luca Grecchi cerca di dare una risposta a questa domanda con un approccio innovativo dal punto di vista cronologico: cerca di individuare le origini della filosofia a partire dalle civiltà minoica e micenea, fino alla fondazione delle apoikiai greche in Italia meridionale». (Daniela Lefèvre-Novaro) -
Un'idea di educazione estetica
Un quadro della ricerca sull’educazione estetica dall’infanzia all’adolescenza: casi concreti, sfide e opportunità. Bellezza, immaginazione, sentimento, gusto e unicità sono parole chiave del pensiero pedagogico, ma animano anche i dispositivi che condizionano i nostri scambi sociali. L’estetica, la disciplina filosofica che interroga la nostra relazione sensoriale col mondo, può attivare risorse uniche in un percorso formativo che aiuti la persona a esercitare pienamente la sua libertà. Oltre a evidenziare i processi di mediatizzazione, spettacolarizzazione ed estetizzazione tipici del contemporaneo e gli spazi/ tempi che l’esperienza della bellezza e dell’arte può dischiudere all’interno di essi in una prospettiva educativa, il volume analizza progetti, metodi e pratiche con cui allenare la sensibilità estetica. -
Etica
"Il capolavoro di Spinoza svelato nella sua profondità e bellezza: l’Etica è capire che siamo natura viva, che «l’uomo è tale se ha qualcosa di divino nella relazione con gli altri». Piero Di Vona è stato uno dei massimi studiosi italiani e internazionali del pensiero spinoziano, che ha analizzato alla luce delle dottrine ontologiche della Seconda Scolastica, offrendone una via di chiarificazione originale, differente e non in linea con molte delle interpretazioni a lui contemporanee e che ancora oggi vanno per la maggiore. L’idea di fondo di questa edizione è quella di presentare il capolavoro del pensiero spinoziano come un’opera unitaria, in cui al lettore risulti evidente il punto di avvio ed il punto di arrivo dell’opera, mettendone correttamente a fondamento i principi ontologici, metafisici ed epistemologici che la innervano costantemente"""". Prefazione Giuseppe D’Anna." -
Quale Sinodo per la Chiesa italiana? Dieci proposte
Anche la Chiesa italiana è stata duramente colpita nel periodo segnato dall’emergenza sanitaria con la perdita di vite, le difficoltà del culto, le limitazioni alle relazioni comunitarie e, in generale, all’azione pastorale. Nella consapevolezza che siamo chiamati a vivere il tempo delle difficoltà, nella responsabilità, come un tempo di grazia, si è avviato, su sollecitazione di papa Francesco, il percorso che porterà al primo Sinodo italiano. Si tratta di un’esigenza spirituale di conversione e, insieme, di una revisione della vita ecclesiale: capire le difficoltà che si sono incontrate e – eventualmente – gli errori commessi. Il Sinodonulla-di-fatto, che scrive bei testi che rimangono sulla carta, si previene lavorando con cura e verità, guardando i problemi in faccia. I malanni della Chiesa si possono sicuramente curare, conoscendoli. Oltre alle dieci proposte avanzate dall’autore (a partire dalla diaconia femminile e da varie riforme della vita ecclesiale) il volume presenta una ricca documentazione che permette di ricostruire il dibattito sul Sinodo. -
Filosofia morale
L’esperienza morale interpella i filosofi e appartiene ad ogni persona. L’etica deve quindi misurarsi con le domande che nascono dalla vita e generano nella storia un arco di problemi che il dialogo con i classici aiuta a tematizzare criticamente. Ecco, allora, gli obiettivi del volume: mettere a fuoco la domanda morale come emerge dalla vita, ripercorrere temi e figure rilevanti dell’etica nella storia del pensiero e inquadrare, anche alla luce dei grandi maestri, i problemi etici oggi suscitati dalle nuove sfide del progresso scientifico e tecnologico. Questi contenuti catturano il lettore dentro il circolo dialogico della riflessione morale, testimoniando che la filosofia è sintesi di rigore e passione. -
Bibbia e Corano a Lampedusa
Due Bibbie sottolineate, sure coraniche evidenziate, testi copto-ortodossi spediti attraverso il deserto, e poi diari, corrispondenze, inni d’amore e lamentazioni rinvenuti dopo gli sbarchi o i naufragi. A Lampedusa arrivano non solo donne e uomini spinti da guerre, fondamentalismi e assenza di futuro, ma si incrociano destini umani e percorsi di fede che testimoniano il sofferto cammino dell’Uomo e le sue irrinunciabili ragioni del vivere insieme. Il Mediterraneo non è solo luogo di smembramento e dispersione, ma anche richiesta di affratellamento e aggregazione di nuova umanità. -
Feuerbach
Il pensiero di Feuerbach presentato da uno dei massimi specialisti: il quadro biografico, l'analisi delle opere, un glossario con i termini chiave e la storia della ricezione. -
Comunità
Una delle molte sfide educative della nostra epoca consiste nell'affrontare la perdita di memoria delle nuove generazioni, che spesso ignorano il senso storico, sociale e culturale della realtà che le circonda e aspettano il futuro con ansia e senza progettualità. La ""comunità educante"""" diventa una questione pedagogica e questo saggio ne ripercorre la storia e il senso, dall'antichità al Novecento, secolo che ha collegato sempre di più la comunità allo sviluppo della persona e della stessa democrazia, come testimoniano le elaborazioni e le esperienze di Jacques Maritain, Aldo Capitini, Adriano Olivetti, don Milani. Oggi, nella società tardo-moderna e globalizzata, la comunità rischia di cedere alle tentazioni della chiusura identitaria e dell'esclusione dell'altro, producendo alienazione e solitudine. È possibile tornare a """"fare comunità"""" attraverso un nuovo progetto educativo?""