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Economia del film. Industria, politiche, mercati
L'economia del film è un'area di ricerca relativamente nuova e in espansione, dedicata allo studio delle logiche che governano le attività dell'industria cinematografica. Il volume analizza le fasi di finanziamento, produzione, distribuzione e circolazione dei film, il mercato cinematografico, i protagonisti tradizionali e di più recente comparsa che operano nel settore (come Netflix e Amazon), e la fitta rete di politiche europee, nazionali e locali che regolamentano e sostengono il sistema, soffermandosi di volta in volta sulle diverse forme di valore che il film assume per i soggetti coinvolti. Si tratta infatti di un prodotto complesso, su cui convergono numerosi interessi pubblici e privati, istanze artistiche ed economiche, frutto di un processo che si declina in maniera differente a seconda della cultura produttiva di cui è espressione. Questa complessità, da una parte, articola il ruolo che il film ricopre all'interno del sistema economico e della società contemporanea; dall'altra, rende più che mai arduo quantificarne e determinarne il successo. -
Archeologia del Nuovo Testamento. Un'introduzione
Il volume propone di studiare la stesura dei ventisette libri del Nuovo Testamento e gli eventi che vi sono narrati avvalendosi anche delle informazioni fornite dai realia (scavi, iscrizioni, papiri, monete). Nello stesso tempo, invita a considerare questi scritti come una fonte utile per approfondire la conoscenza dell'impero romano nel i secolo d.C. L'archeologia non ha il compito di provare la ""verità"""" della Bibbia; tuttavia l'analisi del contesto storico agevola una corretta lettura delle sue pagine, lontane da noi nel tempo ma importanti per comprendere una ancor viva vicenda culturale dipanatasi sulle coste del Mediterraneo tra Oriente e Occidente."" -
Teoria dell'educazione. Un'introduzione
Aggiornato e rigoroso, il volume consente di accostarsi efficacemente allo studio delle discipline pedagogiche, presentate in un’ottica plurale e aperta agli apporti delle altre scienze dell’educazione. Partendo da una disamina dell’atto educativo e dei suoi molteplici significati, si affrontano le questioni relative alla natura e alle finalità dell’educazione, all’antropologia pedagogica, alla relazione e alla metodologia educative. In questo modo, con un linguaggio comprensibile ed esplicativo, il libro sviluppa un percorso strutturato e graduale, in cui i capitoli si intrecciano a schemi, approfondimenti, esercizi, passi tratti da testi classici e consigli di lettura, in un itinerario che porta non solo all’acquisizione dei contenuti della Pedagogia generale, ma anche all’affinamento del lessico specifico e del pensare pedagogico, di cui il testo intende esplicitare e presentare i modi più tipici. -
La ricerca empirica in educazione. Prospetti per educatori socio-pedagogici e di nido
Nel libro si propongono alcuni ""stili di ragionamento"""" per fare ricerca nei contesti socio-pedagogici e per l'infanzia. Lo scopo dell'indagine educativa è valutare la partecipazione delle persone nelle pratiche educative, per promuovere la loro crescita e capacità di agire. Nel testo sono esaminate diverse prospettive di ricerca, sia qualitative (gli studi di caso, l'analisi del discorso, le interviste) sia quantitative (ad esempio, la logica degli indicatori), ciascuna caratterizzata da specifiche domande, modalità di lavoro sul campo e procedure di analisi. Il volume si rivolge agli studenti orientati alla metodologia della ricerca, per favorirne l'immergersi nei contesti educativi, e ai professionisti interessati a contestualizzare la loro pratica quotidiana."" -
Senza frontiere. L'Europa di Erasmo (1538-1600)
Superare le frontiere confessionali e politiche per una nuova società europea: questo era il progetto di Erasmo da Rotterdam. Se è noto l'impegno che con il suo lavoro intellettuale l'umanista profuse in vita per il rinnovamento religioso e culturale, è invece poco conosciuta l'attività dell'Erasmusstiftung, la fondazione filantropica creata con la sua consistente eredità, che realizzò e di use gli ideali erasmiani. Fu istituita nel 1538 dal celebre giurista Bonifacio Amerbach nella tollerante città di Basilea: solo nel Cinquecento, concesse molte borse di studio e migliaia di sussidi a giovani, eruditi, professionisti, esuli, donne, poveri di ogni fede e paese che peregrinavano per necessità o per scelta. Nell'Europa divisa da barriere religiose e statuali la fondazione erasmiana rappresentò un unicum con la sua vocazione transnazionale e multiconfessionale. Un modello cosmopolitico cui guardare, ancora oggi, per l'affermazione dei valori della solidarietà, della cultura, dell'accoglienza e per lo sviluppo di una umanità autenticamente umana. -
La memoria dei salvati. Elie Wiesel e Primo Levi di fronte agli oppressori
All'inizio degli anni Sessanta, a bordo di un autobus a Tel Aviv, un ex deportato riconosce in un altro passeggero il suo vecchio kapò ad Auschwitz. Il desiderio di rivalsa del sopravvissuto, protagonista del racconto di Elie Wiesel intitolato Una vecchia conoscenza, resta però insoddisfatto. Trent'anni più tardi, in un libro di memorie lo scrittore e premio Nobel di origine romena fa riferimento all'episodio del confronto con l'ex kapò in modo nuovo: tra le due versioni della vicenda si sviluppa la riflessione di Wiesel sulla memoria della Shoah, sulla scrittura di testimonianza e di invenzione, sui sentimenti di collera e di vergogna che animano i sopravvissuti ai campi di sterminio e i loro figli. Anche Primo Levi affronta il problema della memoria del sopravvissuto e in Vanadio, penultimo testo del Sistema periodico, narra del dialogo a distanza intrattenuto con il funzionario tedesco responsabile del laboratorio di un sottocampo del lager di Auschwitz, in cui lo scrittore ed ex deportato italiano ha lavorato per alcuni mesi nel 1944. Così Elie Wiesel e Primo Levi, tra i più autorevoli interpreti del discorso sulla Shoah, narrano in chiave autobiografica il confronto tra oppressi e oppressori nel Dopoguerra, ragionando di acquiescenza e contaminazione del male, di responsabilità personale e collettiva, di bisogno di giustizia e verità. -
L' istruzione domiciliare e il contrasto alle diseguaglianze educative e di salute. Strumenti, riflessioni e prospettive formative per gli insegnanti
Le esigenze di tutela, per i bambini e i ragazzi gravemente malati e ricoverati a casa, vengono effettivamente riconosciute e attuate nel nostro Paese? Quando gli alunni si ammalano, le stanze domestiche, intime e famigliari, si trasformano in spazi dell'accadere educativo. Bambini e ragazzi continuano a crescere e imparare, anche se malati e lontani dagli ambienti di apprendimento tradizionali. Durante le terapie, esperienze di vita e apprendimenti non si fermano o rallentano ma trovano altri modi, tempi e contenuti; e condizionano lo sviluppo della personalità dei giovani pazienti. A loro la scuola deve fornire le migliori opportunità e risorse, specie quando la malattia spinge a sentimenti di disconnessione, al disagio sociale ed emotivo. L'istruzione domiciliare è un campo nuovo di ricerca: gli investimenti sono in aumento, gli strumenti educativi sono originali e le modalità di intervento sono personalizzate, perché ogni studente richiede strategie appropriate e rivedibili, come le terapie. Per realizzare ambienti inclusivi è necessario adottare una nuova mentalità di lavoro e sostenere l'innovazione dei processi e la condivisione di riflessioni che promuovano competenze pluridisciplinari e diffuse, in rete. La diversificazione dei luoghi delle cure educative farà bene anche alle classi tradizionali, spesso irretite in prassi asfittiche. Le riflessioni più vive e coerenti, non a caso, sono quelle degli studenti costretti a casa dalla malattia. -
Scienza e filosofia della complessità. Studi in memoria di Aldo Giorgio Gargani
Il volume raccoglie i contributi, ampiamente elaborati, presentati al convegno Possibilità al di là della determinazione. Matematica, fisica e filosofia della complessità, tenutosi all'Università di Pisa in memoria di Aldo Giorgio Gargani. Dello studioso scomparso nel 2009 sono ben noti gli interessi filosofici per la questione, nata nella fisica moderna e in altri saperi, dell'emergere - in sistemi complessi - di possibilità che vanno, irriducibilmente, al di là della determinazione. Prefazione di Alfonso Maurizio Iacono. -
Mondi di carta. Materie prime, usi e commerci in età moderna (XVI-XIX secc.)
La storia della manifattura della carta, quasi sempre considerata lineare dalla sua comparsa alla rivoluzione industriale setteottocentesca, in realtà è ancora in larga parte sconosciuta e sottovalutata, specie come indicatore del peso politico ed economico di uno Stato. Ancora oggi, il fatto che si parli di una costante perdita di importanza di questo settore rappresenta un dato estremamente rilevante, poiché conferma la decadenza del mercato europeo-atlantico e la comparsa di nuovi attori. La ricerca presentata nel volume si snoda quindi attraverso i vari momenti che hanno caratterizzato la produzione e il commercio dei prodotti cartari e delle materie prime (stracci e colla) utilizzate per fabbricarli: grazie a questi tre percorsi paralleli - carta, stracci e colla -, emergono fatti, notizie e usi poco conosciuti, che consentono di comprendere come la carta e i prodotti cartari siano stati alla base non solo dello sviluppo politico e culturale della società odierna, ma anche dei traffici globali e dell'industrializzazione. -
Disegnare e dipingere il paesaggio nel Settecento. Teorie e modelli figurativi per una moderna rappresentazione della natura
Tra Sei e Settecento la riflessione critica nelle fonti storico-artistiche dedicò uno spazio crescente all'analisi del tema del paesaggio, che la teoria umanistica aveva confinato nel ruolo di corollario della pittura di storia. La forza propulsiva delle nuove idee, espresse soprattutto dagli scritti di Roger de Piles, contribuì all'affermazione di una visione della natura fondata sullo studio dei valori di luce e atmosfera osservati dal vero e la pittura di paesaggio conquistò un ruolo paritario rispetto agli altri generi, divenendo materia di routine nella formazione dei giovani pensionnaires dell'Accademia di Francia a Roma. Sperimentando il piacere di disegnare e dipingere dal vero, gli artisti d'Oltralpe riscoprirono l'affascinante varietà del paesaggio italiano, non solo nei luoghi più celebri come Roma e i suoi dintorni. Se Claude-Joseph Vernet definì il metodo pittorico per rendere la mutevolezza dei fenomeni naturali nei diversi momenti della giornata, condizionando con la sua visione innovativa intere generazioni di artisti di ogni nazionalità, altri pittori stranieri come Richard Wilson, Joshua Reynolds o Jacob Philipp Hackert, viaggiarono nel cuore dell'Italia alla ricerca di scenari più nascosti, restituendone nei loro sketchbooks e album la bellezza solitaria e segreta. -
Giovanni Corona scrittore e maestro. Nuovi studi sul poeta di Santu Lussurgiu (1914-1987)
Giovanni Corona è un poeta profondamente radicato nella sua terra. Si potrebbe dire che la Sardegna è, per lui, ciò che la Liguria è per Montale: un luogo favorevole al raccoglimento e alle illuminazioni, uno scenario evocativo dove fenomeni, spazi e presenze acquistano, per reciproca interferenza, una speciale intensificazione, che propizia il loro trascolorare in simbolo. In gioventù, fu amico di Marinetti, e aderì per un breve periodo al Gruppo futurista sant'Elia; in anni più tardi, fu apprezzato da Mario Luzi per la profonda umanità del suo sguardo poetico e il limpido lirismo dei suoi versi. Uomo di vaste letture, visse però schivo e appartato e pubblicò in vita una sola plaquette. L'interesse per lui è cresciuto negli ultimi anni, in parallelo con la graduale pubblicazione della sua opera, che continua a riscuotere sempre maggiori consensi. Ne testimonia questa miscellanea di studi, che raccoglie contributi di studiosi sia italiani sia americani, poiché negli Stati Uniti il mondo dell'italianistica ha recentemente manifestato una notevole attenzione per Corona, apprezzando non solo la concentrata intensità delle sue liriche ma anche l'impegno morale e gli esiti sperimentali del suo riscoperto romanzo ""Questo nostro fratello"""", di cui si presentano qui alcune pagine inedite, tratte dalla prima stesura, intitolata """"L'uomo è uomo""""."" -
Una Cina «perfetta». La Nuova era del PCC tra ideologia e controllo sociale
Come può un vecchio Partito comunista governare una società sempre più complessa come quella cinese? Cosa sognano i giovani cinesi? Come può l’Europa rapportarsi con una potenza autoritaria del peso della Cina? Il volume risponde a queste domande analizzando una serie di tendenze caratteristiche della Nuova era inaugurata da Xi Jinping, come: gli ipertecnologici strumenti di controllo della popolazione; la nuova via della Seta; il rafforzamento del ruolo del Partito e dell’ideologia nella società; un nuovo modello economico cinese; la “svolta ecologista”. -
Le immagini in movimento e la rivoluzione digitale
La rivoluzione del linguaggio delle ""immagini in movimento"""" ha avuto importanti conseguenze sulla società già dalla fine del XIX secolo. Quali sono le sfide, gli aspetti positivi e negativi di questo linguaggio e dei dispositivi digitali coinvolti nella comunicazione, a livello sia collettivo sia individuale? Condurranno l'uomo verso una nuova democrazia o verso una forma di schiavitù tecnologica? Il libro risponde a queste e altre domande mettendo a confronto le opinioni di tre generazioni di studiosi che hanno vissuto l'avvento e vivono l'ascesa della tecnologia digitale."" -
Vicino, lontano. Come i Greci vedevano il mondo
Partendo da Omero e viaggiando con Alessandro Magno, Danielle Jouanna ci accompagna alla scoperta di un mondo, il nostro, attraverso l'immagine che ne avevano i Greci. È l'alternanza di terra e mare, l'esplorazione di luoghi sempre più lontani e fantastici, mentre gli scienziati tentano le prime misurazioni. Dal paese degli Iperborei alle Colonne d'Ercole, con descrizioni dettagliate e racconti immaginari, i Greci cirivelano una volta di più il fascino della nostra piccola Terra. -
Le rappresentazioni italiane dell'«Antonio e Cleopatra» di Shakespeare. 1888-2015
Il volume ripercorre e analizza la parabola che l'""Antony and Cleopatra"""" shakespeariano ha disegnato, con alterne fortune, all'interno del panorama teatrale italiano. Organizzato in schede, lo studio raccoglie in un corpus esaustivo e di facile consultazione tutti i materiali, editi e no, esistenti sulle rappresentazioni che della tragedia sono state realizzate in Italia, a partire dal suo debutto nel 1888 - al cui insuccesso seguirono sessantatré anni di oblio - fino all'ultimo allestimento del 2015. Di ciascuno spettacolo, le schede ricostruiscono i vari cast e le tournée effettuate, approfondiscono le peculiarità della messa in scena, registrano il riscontro ottenuto da parte del pubblico e della critica militante."" -
Poesia per musica e musica per poesia. Dai trovatori a Paolo Conte
Il multiforme e affascinante rapporto fra poesia e musica: questo il tema che si intende affrontare, fornendo informazioni tecniche, riassumendo nozioni e principi fondamentali, proponendo riflessioni teoriche e strumenti metodologici, senza voler ridurre a paradigma normativo ciò che, per fortuna, non ha mai seguito regole precise e assolute. Dopo una disamina dei parametri del suono vocale, comuni al parlare e al cantare, ampio spazio è dedicato ad alcune nozioni basilari di versificazione (classica e romanza, inglese e tedesca) e ritmica musicale. Duplice punto d'arrivo di queste riflessioni è da un lato la distinzione, non sempre così netta, fra ""poesia per musica"""" e """"poesia pura in musica"""", dall'altro la definizione non meno articolata di una terza e meno nota categoria, fondata sul principio opposto della """"musica per poesia""""."" -
L' età delle questioni. Politica e opinione pubblica dalle Rivoluzioni alla Shoah
Capita, nel dibattito pubblico e nei libri di storia, di imbattersi nelle ""questioni"""": quella sociale e quella ebraica, quella delle donne e quella d'Oriente, quella irlandese e quella palestinese. Ma da quando si pensa per questioni? E perché? Che cosa implica concretamente una questione, e in quali modi si lega alle altre? È esistita un'età delle questioni? Si è esaurita o giunge fino al presente? In un libro pionieristico, frutto di una ricerca vasta e originale, Holly Case analizza i principali argomenti e le diverse strategie che caratterizzarono, dalle rivoluzioni di fine Settecento in poi, l'età delle questioni. In un arco di tempo lungo, che si estende sino alla metà del Novecento, le questioni furono concepite non tanto come domande a cui rispondere, quanto come problemi da risolvere. Nelle opinioni pubbliche come nelle relazioni internazionali, si accumularono, così, variegate tensioni e contraddizioni tra utopie di emancipazione universale e spinte alla distruzione totale, che in un crescendo febbrile culminarono nella """"Soluzione finale""""."" -
Un attentato «quasi terroristico». Macerata 2018, il razzismo e la sfera pubblica al tempo dei social media
Il 3 febbraio 2018, a Macerata, Luca Traini apre il fuoco dalla sua auto su un gruppo di persone di origine africana, ferendone sei. Un tentativo di strage concepito per ""vendicare"""" l'efferata uccisione di una ragazza italiana avvenuta pochi giorni prima. Che cosa ha fatto sì che un evento, che in altri contesti sarebbe stato definito come un attentato terroristico, sia stato derubricato a """"gesto di un folle"""" o a una conseguenza del """"problema immigrazione""""? E cosa ha impedito che, a seguito dell'attentato, la comunità nazionale si stringesse come di consueto attorno ai valori costituzionali della non-violenza, dell'antifascismo e dell'antirazzismo? Il volume - passando dai giornali a Twitter, dai TG a Wikipedia - indaga il funzionamento della sfera pubblica nella quale si costruiscono queste rappresentazioni. Parafrasando Marcel Mauss, quanto avvenuto a Macerata può essere definito un """"fatto mediale totale"""", in cui si evidenzia il tentativo - in questo caso coronato da successo - di ricolonizzazione della sfera pubblica da parte della politica e dei media tradizionali e si manifesta con chiarezza un'idea etno-razziale della cittadinanza."" -
La systematic review nella ricerca qualitativa. Metodi e strategie
Con l'incremento della letteratura scientifica qualitativa è aumentata, negli ultimi decenni, l'esigenza di aggregare e interpretare una mole di risultati sempre più ampia. Le evidenze qualitative, se analizzate insieme, possono infatti avere ricadute straordinarie sulla pratica e sul suo miglioramento. Il volume è pensato per chiunque abbia il desiderio di imparare a condurre revisioni sistematiche e applicare i principali metodi di sintesi agli studi qualitativi. Dopo aver offerto una mappa delle principali reviews scientifiche (integrative e scoping review, sintesi narrativa e realista), sono discussi la natura e il processo della revisione sistematica (strategie di interrogazione delle banche dati, scrittura del protocollo, estrazione dei risultati e valutazione degli studi), nonché i principali metodi di sintesi: il meta-sommario e la meta-sintesi. Il testo guiderà i revisori nel comprendere e applicare le strategie di aggregazione, interpretazione e sintesi dei risultati di studi qualitativi primari. Infine, sono proposte indicazioni per la scrittura, l'aggiornamento, la valutazione delle revisioni sistematiche qualitative e rilanci metodologici per la conduzione di meta-revisioni qualitative. Ogni capitolo è corredato di esempi di revisioni realmente eseguite e offre attività pratiche e materiali di approfondimento. -
Billie Holiday. La vita e la voce
Il libro offre una ricostruzione completa e accuratamente documentata della vita e dell'esperienza artistica di Billie Holiday, considerata da molti la più grande cantante jazz, proponendo insieme contributi che gettano nuova luce su una vicenda tanto straordinaria quanto drammatica. La Holiday nasce a Philadelphia nel 1915. La sua vita, subito segnata dalla miseria e dalla discriminazione razziale, si svolge attraverso un alternarsi di trionfi e di catastrofi legate alla droga fino alla tragica conclusione. Muore sola in un letto d'ospedale nel 1959, in stato di arresto con i poliziotti di guardia alla stanza. La sua vita è il fondale contro il quale risuona il suo canto. Il dramma della vita trova compiuta espressione nello spessore drammatico della voce: una voce unica per l'emozione che sapeva trasmettere, unita a uno stile impareggiabile. La Holiday aveva una straordinaria capacità di trasformare e di reinventare le canzoni secondo il suo stile swing, conferendo loro un'inconfondibile carica emotiva e facendone qualcosa di estremamente personale. Nel libro vengono analizzate in modo particolare alcune delle sue interpretazioni più celebri, quali Strange Fruit - la sua canzone più famosa, una coraggiosa denuncia dei linciaggi che avevano imperversato contro i neri nel Sud degli Stati Uniti -, Gloomy Sunday e My Man.