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Il sortilegio e la vanità. Céline e Jünger interpreti della modernità
L'accostamento, sotto il profilo formale, di due autori - Louis-Ferdinand Céline ed Ernst Jünger - ha una connotazione didascalica. Entrambi accreditano all'espressione un significato immaginifico, che transita nel gesto, nell'atto di conseguire un esito moralmente irredimibile e tuttavia provvidenziale. Nel volume Riccardo Campa ripercorre il loro registro espressivo, che sopravanza la sintassi conoscitiva delle avventure della ragione e delle risoluzioni comportamentali. Il contenuto nevralgico delle rispettive opere compendia i disastri della guerra - per usare un'espressione di Francisco de Goya y Lucientes - e le idiosincratiche configurazioni di un tentacolare periodo di contemplazione. L'insolenza e la filantropia si contendono una sorta di precettistica ingerenza nell'allucinata congerie degli eventi, descritti come pause sonnolenti dell'universo. -
Paradossi dell'innovazione. I sistemi giustizia del Sud Europa
Il libro si occupa dei paradossi dell'innovazione nei sistemi giustizia del Sud Europa, ossia dell'emergere e del perpetuarsi della contraddizione in termini secondo cui a un'uguaglianza formale non corrisponde sempre e comunque un'uguaglianza di trattamento per tutti i cittadini. Frutto di un periodo pluriennale di ricerca empirica, il volume intende, da un lato, scattare una ""fotografia in movimento"""" della giustizia in Grecia, Spagna, Portogallo, Italia e, dall'altro, proporre un modello interpretativo, mai utilizzato in precedenza, per analizzare gli effetti perversi e disfunzionali del ricorso continuo all'innovazione. Il testo si rivolge agli operatori della giustizia, agli studiosi di organizzazioni complesse, ai sociologi del diritto e ai policy makers. È destinato, altresì, a tutti i cittadini interessati a comprendere le logiche di funzionamento degli apparati giudiziari, nella consapevolezza che la giustizia non possa essere concepita come uno dei tanti servizi pubblici, ma che rappresenti uno degli elementi di base per costruire società più giuste e inclusive, capaci di raggiungere uno sviluppo sostenibile."" -
L' Italia nelle istituzioni europee. Storia, politica, integrazione
Il processo d'integrazione europea, avviato nel 1951, sembra oggi messo fortemente in discussione. Il volume, nato dall'incontro tra sette storici delle istituzioni e delle relazioni internazionali, riprende alcuni dei numerosi fili del discorso storiografico sull'azione politica italiana nelle istituzioni europee che costituiscono terreni di indagine ormai decisivi per la ricerca in quest'ambito. Uno dei temi portanti che soggiace e lega tutti i contributi, infatti, risiede proprio nel passaggio dell'Italia da ""Stato sovrano"""" a """"Stato membro"""". Questi interventi, frutto di ricerche sul campo, spaziano dall'azione degli europarlamentari e delle presidenze italiane nelle assemblee europee nel corso degli ultimi decenni ai rapporti bilaterali con gli altri Stati dell'Unione Europea, alle concezioni politiche riguardo il federalismo, alla questione del """"vincolo esterno"""", fino alle politiche economiche e di bilancio nelle recenti disposizioni europee, nonché al ruolo nelle politiche comunitarie del presidente del Consiglio dei ministri fin dagli anni Sessanta del secolo scorso."" -
Politiche integrate di sicurezza. Tutela delle vittime e gestione dei beni confiscati in Campania
Le politiche integrate di sicurezza urbana sono una leva fondamentale per il governo del territorio e per rimuovere i fattori di marginalità ed esclusione in contesti in cui prolificano fenomeni criminali. Nelle zone a elevata densità mafiosa, del Sud Italia come del Centro-Nord, l'azione pubblica deve fare i conti con le organizzazioni criminali, spostando il fuoco dalla mera repressione all'intervento multidimensionale sulle aree in cui le mafie si radicano e si riproducono. La tutela delle vittime innocenti e il riuso dei patrimoni confiscati sono due pilastri di questo approccio. Il volume ricostruisce le politiche integrate in Campania dal 2008 al 2018, esito di un progetto di ricerca che ha sistematizzato e analizzato le banche dati della Fondazione Pol.i.s., ente nato per tutelare le vittime innocenti, custodendone la memoria e sostenendone i familiari, e per promuovere il riuso dei patrimoni confiscati, facendone presìdi istituzionali, sede di progettualità sociale o risorse per esperienze di economia locale. Arricchita da un'ampia rassegna della letteratura e delle fonti documentarie e statistiche, l'esperienza campana viene inserita nel più ampio scenario nazionale ed europeo, offrendo un quadro d'insieme su dati, normative e interventi riferibili alle politiche integrate di sicurezza viste come cardine dell'azione pubblica per lo sviluppo territoriale e la coesione sociale. -
Radicalizzazione islamica e marginalità. Una lettura criminologica
La dissoluzione politica e militare dello Stato islamico rappresenta l’occasione per studiare la cosiddetta “terza ondata” del jihad, composta da figli di immigrati, cresciuti ai margini delle città occidentali e intrappolati in un’identità sospesa. L’islam radicale ha offerto a questi giovani un’ideologia capace di ricomporre le loro frammentate storie di vita e un orizzonte di significato per trasformare in riscatto il “quietismo” dei padri, divenendo combattenti e martiri in Occidente o nel Califfato. L’ideologia islamica radicale ha così fornito una cornice identitaria che, travalicando i confini dell’appartenenza nazionale, sociale ed economica, ha reso i giovani, maschi e femmine, parte di una umma globale. Il volume analizza i processi di radicalizzazione – e i luoghi di proselitismo, con particolare attenzione al web e al carcere – dei jihadisti europei, tratteggiando le biografie di quanti hanno combattuto la guerra santa. Le ragioni dell’adesione all’islam radicale sono interpretate alla luce delle teorie criminologiche che muovono dal concetto di frustrazione anomica e indagano i meccanismi di costruzione della marginalità sociale e della pericolosità criminale. La subcultura jihadista – che trasforma lo stigma in segno positivo e di distinzione – viene dunque intesa quale soluzione collettiva ai problemi di adattamento in una società escludente. -
Storie di libri e tecnologie. Dall'avvento della stampa al digitale
Una pagina ancora da scrivere nel panorama della storia del libro è quella in cui alle grandi svolte tecnologiche intervenute per le macchine di stampa si abbinano anche i prodotti del torchio o, meglio, ciò che ne ha decretato le forme e l’utilizzo. Nel volume vengono analizzati gli esiti che le trasformazioni tecniche hanno avuto nelle vicende dei libri, dall’avvento della stampa al print on demand, passando per l’editoria per l’infanzia e il fenomeno dei giornali, dedicando particolare attenzione ai periodi in cui lo sconcerto dovuto all’industrializzazione ha promosso nicchie di produzione ispirate alle più sofisticate forme estetiche. -
Geologia per archeologi. Forme del terreno e civiltà antiche
Il libro intende avvicinare gli archeologi alla comprensione della terminologia e delle metodologie di studio adoperate da geologi e geomorfologi. Queste professionalità, che hanno basi naturalistiche rispetto a quelle storico-umanistiche degli archeologi, sono ormai entrate a far parte dei gruppi multidisciplinari di esperti che studiano e interpretano le varie forme di insediamento e uso del territorio dell’antichità. Partendo dai rapporti tra archeologia, geologia e geomorfologia, si descrivono forme e processi naturali dei diversi ambienti terrestri, dalle zone carsiche a quelle vulcaniche, dalle desertiche alle glaciali, passando per gli ecosistemi fluviali, fino alle fasce costiere. Per ciascun ambiente trattato sono offerti numerosi esempi esplicativi corredati di immagini e casi di studio particolari, che consentono di comprendere meglio gli effetti che l’attività umana ha determinato, nel tempo, sui territori e i processi, spesso controproducenti, da essa innescati. Infine, viene presentato l’uomo del passato come agente geomorfico in opere idrauliche, di scavo e accumulo. -
Scrivere di musica. Una breve guida per la ricerca
Qual è il modo migliore per esporre in una tesi i risultati di una ricerca musicologica? Come si redige una nota di sala per un concerto? In che modo si introduce verbalmente una performance musicale? Il libro è pensato per coloro che vivono nel mondo della ""musica pratica"""", dell'esecuzione o della creazione musicale, e necessitano di linee guida per scrivere di musica. Questo sussidio agile e accessibile è stato concepito per fornire un aiuto concreto e per avviare alla ricerca musicologica. Il lettore sarà così accompagnato in un itinerario che condurrà a comprendere l'importanza dell'indagine storica, a conoscerne protocolli e metodi, a definirne correttamente i confini, e ad affrontare infine la stesura di un testo coerente e ben articolato, corredato di una bibliografia compilata con metodi condivisi e uniformi."" -
Margaret Thatcher. La formazione e l'ascesa
Margaret Thatcher è stata una delle protagoniste indiscusse del Novecento. Il volume ne ripercorre la formazione e l'ascesa dagli anni dell'università a Oxford all'ingresso a Downing Street nel 1979. Attraverso l'analisi di documenti d'archivio, discorsi e interviste, viene ricostruito l'iter personale e politico della ""Lady di ferro"""", il suo debutto in Parlamento e l'elezione a primo ministro, rintracciando le origini di quel pensiero conservatore radicale che sarà il thatcherismo."" -
L' Italia del terrorismo: partiti, istituzioni e società
Il volume ricostruisce, per la prima volta in modo sistematico nel panorama editoriale del nostro paese, come gli italiani vissero gli ""anni di piombo"""". In particolare, sulla base di una vasta e articolata documentazione, esamina le posizioni e le reazioni dei principali partiti e sindacati, di importanti istituzioni (magistratura, forze dell'ordine, Parlamento, Chiesa), di alcune categorie cruciali della società italiana (le donne, gli intellettuali), delle più diffuse voci ed espressioni dell'opinione pubblica e della cultura (giornali, radio, televisione, cinema). Non i protagonisti del terrorismo e dello stragismo, dunque, ma tutti gli altri attori e soggetti le cui posizioni, percezioni, atteggiamenti, valutazioni sono analizzati nel libro con l'intento di giungere a un'ancora più profonda, matura, e necessaria, comprensione di quella drammatica stagione."" -
L' incanto di Urania. Venticinque secoli di esplorazione del cielo
Oggi sappiamo che l'universo ha avuto origine con un big bang e si è espanso sotto il controllo delle componenti oscure di materia ed energia; abbiamo imparato come si formano, evolvono e interagiscono le galassie, e come nascono, vivono e muoiono le stelle; abbiamo cercato i pianeti extrasolari e i segnali della vita, ascoltato l'urlo della fusione di due buchi neri e molto altro ancora. Un sapere frutto del balzo in avanti dell'astrofisica e della cosmologia nel Novecento, stimolato e secondato dai grandiosi progressi della fisica e dalla tecnologia. Sbaglieremmo però a pensare di poter ormai archiviare il passato. Se abbiamo saputo vedere lontano, diceva Newton, è perché ci siamo sollevati sulle spalle dei giganti. Dunque, tracciare l'evoluzione delle conquiste scientifiche non ci concede solo il piacere di risalire alle radici del pensiero e di riconoscere il peso dei diversi attori; serve anche ad analizzare l'eredità di errori e preconcetti di un'attività genuinamente cumulativa in un contesto storico allargato. Con questo spirito il volume affronta il millenario divenire delle scienze del cielo, dando spazio anche al ruolo e ai progressi degli strumenti d'osservazione e di analisi. -
Giulia Domna. Una siriaca sul trono dei Cesari
Negli anni Settanta del II secolo d.C. nasceva a Emesa, piccola città della Siria, una fanciulla che avrebbe segnato per più di un ventennio la storia dell'Impero romano. Il suo nome era Giulia Domna. L'ambizioso padre, che ricopriva il ruolo di gran sacerdote del dio Sole, la diede in sposa, poco più che adolescente, a un uomo molto più anziano di lei, di nome Settimio Severo, destinato a divenire imperatore di Roma. Giulia Domna abbandonò patria, parenti, amici e andò incontro alla sua nuova vita; una vita che le riservò molti onori ma anche grandi dolori, ai quali reagì sempre con forza e determinazione. Seppe destreggiarsi fra intrighi di palazzo, congiure, vendette e punizioni, riuscendo ogni volta a contrastare le avversità, ora rifugiandosi nei suoi amati studi, ora giocando la carta di un ruolo pubblico che nessuno poteva mettere in discussione: la fanciulla cresciuta nei fasti di una fiorente città dell'Oriente era infatti divenuta la capostipite di una dinastia che, fra alterne vicende, resse il potere per più di cinquant'anni. Attraverso una paziente collazione di fonti letterarie, epigrafiche e monumentali, il volume racconta la sua storia, fino al tragico epilogo. -
Sotto il segno di Platone. Il conflitto delle interpretazioni nella Germania del Novecento
Mondo tedesco e civiltà greca hanno sempre intrattenuto una relazione particolare, con Platone a occupare il posto d'onore. Non si tratta solo di interessi eruditi, in discussione c'è molto di più. Il ritorno ai Greci e a Platone è prima di tutto un modo per ripensare il proprio tempo in cerca di una soluzione alla crisi che lo attraversa. In gioco è insomma l'identità stessa della civiltà europea, con le sue pretese fondazionaliste (non siamo forse la civiltà del logos?) e i suoi progetti politici. Di questo discutevano Heidegger e Gadamer, Wilamowitz e gli ideologi nazisti, o ancora Popper, Arendt, Strauss e tanti altri, dando vita, «sotto il segno di Platone», a un caleidoscopio di interpretazioni volte a esaltare aspetti diversi del suo pensiero. Metafisico o scettico, totalitario o utopista, dogmatico o dialogico, il filosofo greco emerge in tutta la sua elusiva complessità facendosi, di volta in volta, modello a cui guardare o cattivo maestro da smascherare e superare. Del resto, non poteva essere diversamente: chi controlla Platone, controlla la filosofia e il potere, spesso non percepito, che essa detiene nella costruzione della nostra immagine del mondo. -
Letteratura inglese. Un profilo storico
Il volume raccoglie l'ardua sfida di una sintesi della letteratura non più ""lunga"""" ma largamente più densa di scrittori e di opere fra quelle del canone occidentale. Tale è la letteratura inglese agli albori del terzo millennio, anche soltanto nell'accezione più restrittiva del termine, cioè ad esclusione non solo di quella americana ma anche di quelle ormai autonome dell'ex impero britannico. L'iter complessivo di questo Profilo parte dagli esordi in una lingua anglosassone che è stata da tempo ribattezzata come """"antico inglese"""" a significare la sua continuità con il """"medio"""" e moderno inglese (e a confermare dunque, già da primi stanziamenti delle popolazioni germaniche sull'isola, la formazione di una coscienza nazionale), e si chiude approssimativamente nell'anno 2010. L'appello degli scrittori della grande tradizione inglese rimane invariato, rivalutando al tempo stesso autori, generi e correnti in passato marginalizzate (come gli """"spasmodici"""" vittoriani, la poesia giocosa, le letterature regionali), riservando una speciale attenzione all'ascesa della letteratura femminile e tratteggiando infine una panoramica sulla vivace e variegata scena contemporanea."" -
«Lingua mortal non dice». Guida alla lettura del testo poetico
Il volume fornisce una presentazione delle molteplici dimensioni che interagiscono nel testo poetico, determinandone la specifica valenza estetica e comunicativa. Attraverso chiare e aggiornate indicazioni metodologiche e numerosi esempi, sono illustrati i fattori essenziali che occorre considerare nella lettura e nell’analisi: dalla metrica allo stile, dall’intertestualità alle circostanze storiche in cui si radica ogni esperienza artistica. Gli strumenti e le categorie dell’indagine tecnica sono presentati quale prezioso ausilio all’ascolto di una voce che – come Sereni diceva di quella di Montale – orienta la nostra presa di coscienza del mondo, stimolandoci alla scoperta della poesia che lo abita e, così, appassionandoci alla vita. Lungo simile percorso, ci si interroga altresì sulle ragioni stesse e sul significato profondo dell’espressione in versi, come si sono codificati ed evoluti lungo i secoli della tradizione letteraria italiana, dall’età di Dante e Petrarca a oggi. L’obiettivo finale, a cui si intende indirizzare il lettore, è la formulazione di un ponderato giudizio di valore, che di ogni poesia sappia apprezzare il significato originario e l’irriducibile attualità. -
La globalizzazione e l'equilibrio economico mondiale
Il libro parte dall'idea che sia necessario ripensare non soltanto i fondamenti della globalizzazione e delle istituzioni sia private (in particolare, le imprese multinazionali) sia pubbliche (statuali o internazionali) che la governano, ma anche gli effetti dell'attuale assetto internazionale e i suoi possibili andamenti futuri. Il governo della globalizzazione ha rilevanti implicazioni di carattere squisitamente politico (il localismo e il sovranismo e finanche la possibilità di conflitti politici e guerre) e di politica economica. Sul piano della politica economica, si pensi al passaggio dal ""liberismo ben temperato"""" ideato da Keynes al liberismo """"selvaggio"""" degli ultimi decenni, che ha determinato crisi finanziarie e che sta portando negli ultimissimi anni a manifestazioni protezionistiche varie (in particolare al conflitto che oppone gli Stati Uniti alla Cina)."" -
Per un dizionario critico della letteratura italiana contemporanea. 100 voci
Questo dizionario critico fornisce elementi essenziali per una conoscenza degli autori, dei movimenti, dei temi della letteratura italiana contemporanea. Non si tratta di semplici informazioni o di un neutro elenco di opere e di autori riscontrabili in ogni manuale o nel web. Il termine ""critico"""" rinvia a una esigenza di rigore saggistico e metodologico e di scelte chiare di valore letterario. È dunque un'opera concepita """"per tutti"""", senza inutili specialismi, dagli studenti agli insegnanti, a qualsiasi persona di media cultura che voglia aggiornarsi. Nello stesso tempo, però, offre al lettore un'interpretazione critica e storica della letteratura dal primo Novecento a oggi, identificata nelle sue principali tendenze, dal modernismo all'iperrealismo dei nostri giorni, nei suoi autori più significativi, nei suoi temi più ricorrenti e caratterizzanti."" -
La civiltà dei Fenici. Un percorso mediterraneo nel I millennio a.C.
Grazie a una documentazione archeologica ed epigrafica sempre più ricca, all'adozione di nuovi approcci e modelli teorici, è oggi possibile apprezzare meglio l'identità cosmopolita e fluida dei Fenici e cogliere le varie sfaccettature della loro storia e cultura. Il libro offre ai non specialisti un quadro aggiornato su chi furono, dove vissero e come attraversarono le varie fasi della storia antica, senza trascurare aspetti come le attività produttive, la cultura materiale e la religione. L'affresco che ne risulta mostra quanto studiare il Mediterraneo del I millennio a.C. sulla scia dei Fenici sia di grande attualità per comprendere un mondo fatto di persone, idee e materiali in contatto e in movimento. -
Il regno dimenticato. Israele e le origini nascoste della Bibbia
Dal X all'VIII secolo prima dell'era cristiana due regni ebraici sono vissuti fianco a fianco: Israele a nord e Giuda a sud. Scritti a Gerusalemme, capitale di Giuda, a partire dal VII secolo, i testi biblici presentano il Regno del Nord come empio, e come maledetti i suoi re. Biblisti e storici hanno largamente seguito questa ricostruzione, sapendo che Israele era stata un'entità politica ed economica ben più importante e potente rispetto al piccolo regno di Giuda, ma senza mai tentare di scriverne le vicende. Proseguendo il percorso intrapreso in altre sue opere Finkelstein accetta la sfida e presenta una storia di questo regno dimenticato. Il volume, che nasce da un ciclo di conferenze tenute al Collège de France, ha ottenuto il premio Delalande-Guérineau. -
Leggere Jung
La figura di Carl Gustav Jung non ha mai smesso di attrarre l'interesse dei lettori e di quanti - psicoterapeuti, filosofi, teologi, antropologi, storici della scienza e della cultura - hanno trovato nelle sue opere spunti di riflessione critica. La lettura degli scritti junghiani, tuttavia, nonostante l'innegabile fascino della prosa, presenta spesso notevoli difficoltà. Sia la quantità impressionante di riferimenti culturali, sia lo stile allusivo e quasi profetico di certe pagine, sia i paradossi o addirittura le contraddizioni emergenti anche nell'arco della stessa opera possono talvolta disorientare il lettore. ""Leggere Jung"""" costituisce proprio una guida alla lettura dello psicologo svizzero, attraverso l'analisi dei suoi due libri più densi dal punto di vista teorico: """"Tipi psicologici"""" e """"L'io e l'inconscio"""".""