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L' abusivo
Giancarlo Siani era un giovane cronista ""abusivo"""" che sperava di essere presto assunto. La sera del 23 settembre 1985, i killer della camorra lo uccisero dopo averlo aspettato sotto casa per ore. Che cosa aveva scoperto di così pericoloso da essere punito con la morte? Il """"caso Siani"""" non è solo una storia giudiziaria tormentata, è """"il contesto"""", come lo chiamò Sciascia, sul quale non si farà mai luce. È il marchio su una città intera e una generazione, raccontate da Franchini attraverso storie personali e familiari che disegnano lo sfondo di un luogo sempre sospeso tra il dramma sceneggiato e la tragedia reale, tra la violenza inscenata per burla e la spietatezza vera, assoluta"" -
L' odore
«In questa narrazione essenziale, archetipa, il lettore potrà ritrovare tutte le emozioni che ci offre una rappresentazione dell'eterna vicenda dell'animo umano» - Filippo La Porta, Robinson'Ntoni è condannato all'ergastolo per la sua attività politica e non ha nessuna speranza di riabbracciare Maria. 'Ndria è il suo compagno di cella, condannato per reati comuni; per lui presto le porte del carcere si riapriranno per un lavoro all'esterno. Nasce così il folle progetto di 'Ntoni di ritrovare il calore e l'odore del corpo di Maria facendola incontrare con 'Ndria, costringendolo ad amarla, per riportare in cella la memoria della sua presenza. Ma 'Ndria si innamora della donna... -
Ritorno all'isola. I misteri di Sandhamn. Vol. 4
Sono i giorni più bui e più freddi dell'anno, il Natale è alle porte e una fitta bufera di neve si abbatte sulle spiagge e le strade vuote dell'isola di Sandhamn, nell'arcipelago di Stoccolma. Il mattino del giorno di Santo Stefano, non lontano dal celebre hotel Seglar addobbato a festa, viene trovato il corpo congelato di una donna, presumibilmente morta assiderata. Dalle prime ricerche, risulta che la vittima era Jeanette Thiels, una nota corrispondente di guerra, più volte minacciata per i suoi articoli di denuncia sui crimini commessi nelle zone lacerate dai conflitti, oltre che per le sue inchieste sui movimenti xenofobi in Svezia. È davvero stato un incidente? Dalla sua stanza d'albergo manca il computer, e qualcuno ha chiaramente frugato tra le sue cose: non potrebbe essersi trattato piuttosto di un delitto politico? Oppure di una vendetta contro la giornalista per qualche sua parola di troppo? A indagare è l'ispettore Thomas Andreasson, costretto a lasciare la moglie e la figlia di pochi mesi proprio nei giorni di festa. Intanto, Nora Linde, avvocato e sua amica da sempre, deve affrontare problemi molto diversi: la sua integrità professionale è in discussione e lei, messa con le spalle al muro, deve capire fino a che punto la carriera conti davvero nella sua esistenza. Sullo sfondo del tempestoso scenario dell'inverno nordico, l'indagine di Thomas tra l'isola e la capitale cerca di andare a fondo nella vita di una donna coraggiosa che, a quanto sembra, non era stata capace di offrire a chi le era vicino la stessa dedizione riservata al lavoro. Più l'ispettore impara a conoscerla, più il ritratto di Jeanette si fa complesso, lasciando emergere speranze disattese e vicende messe a tacere, che per qualcuno sono ancora una minaccia. -
Lo stretto del lupo. Le indagini della polizia delle renne. Vol. 2
Nello splendore della primavera artica, mentre i branchi di renne tornano all'isola della Balena dopo aver trascorso il rigido inverno nella tundra, una serie di morti sospette scuote Hammerfest, ex villaggio di pescatori nell'estremo Nord della Lapponia norvegese destinato a diventare la Dubai dell'Artico. Nella cittadina, che è ormai una base strategica per l'estrazione di petrolio e gas nel mare di Barents, il mestiere di sommozzatore è per molti un'allettante alternativa alla cura delle renne, e i pascoli così carichi di simboli sacri ai sami, l'antico popolo lappone, fanno gola a chi specula sulle ricchezze che il mare racchiude. Le indagini di Klemet Nango e Nina Nansen, la pattuglia P9 della polizia delle renne, seguono le rischiose vie della transumanza, mettendo in luce il profondo conflitto tra diritto e natura, in una terra affascinante e misteriosa in cui voltare le spalle alla tradizione può costare la vita. -
L'uomo della pianura. La serie di Radeschi. Vol. 5
Una nuova complessa indagine vede come protagonista Enrico Radeschi, hacker e giornalista di nera, che, in sella alla sua inseparabile Vespa gialla del '74, dovrà vedersela con un nemico spietato e senza scrupoli, considerato dalla polizia il nemico pubblico numero uno. Una sfida terribile, fra colpi di scena e indiani padani, dove Radeschi rischierà ben più della sua stessa vita.«Paolo Roversi spicca il volo con questa tosta e malinconica storia di mala» – Massimo CarlottoUna nuova complessa indagine vede come protagonista Enrico Radeschi, hacker e giornalista di nera, che, in sella alla sua inseparabile Vespa gialla del '74, dovrà vedersela con un nemico spietato e senza scrupoli, considerato dalla polizia il nemico pubblico numero uno. Un'avventura fra la Milano di ieri e di oggi e la Bassa padana, dove il criminale, soprannominato Hurricane, si rifugia. La sua è stata una vita difficile: ha sperimentato sulla propria pelle la durezza del carcere quando aveva appena vent'anni, e la cruda realtà di San Vittore l'ha plasmato a tal punto che, quando ha lasciato l'università del Quarto Raggio, è stato assorbito nei meandri della Milano criminale, fra bische clandestine, droga, rapimenti e giochi di potere per la conquista della città a forza di proiettili calibro 9. Una sfida terribile, fra colpi di scena e indiani padani, dove Radeschi, aiutato dal vicequestore Loris Sebastiani e dal giovane assistente Diego Fuster, rischierà ben più della sua stessa vita. -
La guaritrice. Il romanzo di Ildegarda di Bingen
21 luglio 1098. Bermersheim, Germania meridionale. In un'estate torrida e afosa nasce Ildegarda di Bingen. È gracile e malaticcia e tutti temono che non arriverà a compiere un anno. La piccola invece sopravviverà, e questo sarà solo il primo dei prodigiosi eventi della sua esistenza. Enigmatica e affascinante figura del medioevo, Ildegarda, monaca di nobili origini, fu mistica, profetessa, musicista e, scoprendo le virtù terapeutiche delle piante, inventò la medicina naturale, che cura insieme il corpo e l'anima. A capo del monastero di Bingen, attirò su di sé l'attenzione dei potenti del suo tempo, entrò in contrasto con la Chiesa cattolica e non ebbe timore di sfidare l'imperatore Barbarossa. In questa biografia romanzata, Anne Lise Marstrand-Jorgensen ne segue il percorso più intimo, dalla prima infanzia alle imprese nel mondo. Scopriamo che fin da bambina Ildegarda ha visioni profetiche, parla con gli animali, comunica con i fiori, le piante e la natura. Ma la sua estrema sensibilità e l'incrollabile fiducia di essere guidata dalla voce di Dio, la metteranno in conflitto con la famiglia e i suoi maestri. E moltiplicheranno le difficoltà che dovrà superare per affermare la propria personalità. Da mesi in testa alle classifiche dei libri più venduti in Danimarca, ""La guaritrice"""" è un romanzo storico ambientato in un medioevo inedito, allo stesso tempo realistico e magico."" -
Gioco pericoloso. Le indagini di Lolita Lobosco. Vol. 4
Le indagini di Lolita Lobosco. I romanzi che hanno ispirato la serie tv in onda su Rai 1 con Luisa Ranieri, regia di Luca Miniero.Durante la partita decisiva per la qualificazione in serie A del Bari, al San Nicola muore un giocatore. Una morte naturale, si direbbe, però con qualche mistero di troppo. Pochi mesi dopo, infatti, il commissario Lolita Lobosco, indagando su quello che a tutti è sembrato un incidente, si imbatte in un intrigo internazionale destinato a colpire le fondamenta del calcio italiano. Un losco mix di sport e malavita che rischia di sconvolgere anche la vita di Lolì. -
La fioraia del Giambellino. I delitti del casello. Vol. 2
Avvicinandosi il tanto atteso giorno delle nozze, Manuela, ragazza milanese romantica e un po' all'antica, sogna di realizzare il suo desiderio più grande: essere accompagnata all'altare dal padre. Il problema è che lei quel genitore non l'ha mai conosciuto e non sa chi sia. È un segreto che sua madre ha gelosamente custodito, e che per nulla al mondo accetterebbe di rivelare. Stanca delle continue liti in famiglia per ottenere la confessione cui tanto tiene, a Manuela non resta che cercare aiuto altrove. Così bussa alla porta del vecchio casello ferroviario, dove abitano tre donne assai originali, sulle quali ha letto qualcosa in una pagina di cronaca nera: la poliziotta Vittoria, tosta e non proprio un modello di simpatia, sua madre Libera, fioraia con il pallino dell'investigazione, e la nonna Iole, eccentrica insegnante di yoga, femminista e post hippie. Sono tre donne diversissime, spesso litigiose, con il talento di mettersi nei guai ficcando il naso nelle faccende altrui. Saranno proprio loro, dopo le iniziali esitazioni, ad andare alla ricerca del misterioso padre. Le tracce, come in una caccia al tesoro di crescente suspense, le condurranno in giro per Milano e nei paesini della Brianza, a rivangare l'oscuro passato della madre di Manuela, custodito nei ricordi e nelle omertà di chi l'ha conosciuta da giovane. E a mano a mano che si avvicineranno alla soluzione del caso, si troveranno di fronte al dilemma: rivelare la scabrosa verità, oppure no? -
Warleggan. La saga di Poldark. Vol. 4
Cornovaglia, 1792. Mentre l'Europa viene spazzata dai nuovi venti di guerra prodotti dalla Rivoluzione francese, sulle coste dell'Inghilterra Ross e Demelza Poldark, dopo un lungo periodo di difficoltà e amarezze, sembrano poter finalmente voltare pagina: lei si prende cura del piccolo Jeremy, e intanto il marito si butta anima e corpo in una nuova avventura mineraria con il cugino Francis. L'impresa, però, non è senza rischi e - soprattutto in quell'attività estrattiva che affonda nelle viscere della terra - il successo economico o il collasso finanziario dipendono da una varietà di circostanze, non sempre prevedibili. Così, quando il destino colpisce i Poldark con un'inattesa tragedia, la prospettiva della bancarotta si fa più concreta che mai. È in queste drammatiche circostanze che l'antica passione di Ross per Elizabeth torna a divampare, trascinandolo oltre i limiti della ragione, mentre Demelza, umiliata e in preda a sentimenti di vendetta, comincia a cedere all'insistente corteggiamento di un fascinoso ufficiale scozzese. Ogni cosa, nelle loro vite, sembra allora poter rovinare da un momento all'altro. Tanto più che l'ombra cupa del potente nemico, George Warleggan, questa volta si allunga fino a lambire le zone più intime e segrete del cuore di Ross. -
Demoni, mostri e prodigi. L'irrazionale e il fantastico nel mondo antico
«Per il breve tempo di questo libro, torneremo a credere alle Ninfe e al Minotauro, ai Satiri e ai Centauri, ai draghi e ai giganti, alle magie e ai prodigi. E poco importa se sono solo inganni perché, come diceva Gorgia, i più sapienti sono quelli che si lasciano ingannare.»Oltre agli dèi e agli eroi, il mito conosce altri esseri ancora più strani e misteriosi. Creature bizzarre come le Sirene e i Ciclopi, i Centauri e i Satiri, le Sfingi e le Arpie. E poi tutta l'immensa schiera di demoni e draghi, ninfe e giganti, mostri e folletti che si annida nelle selve del mito. Figure nate dalla fantasia di un mondo che praticava la magia, usava i filtri d'amore, credeva alle apparizioni divine, alle statue piangenti, alle guarigioni miracolose. Dall'immaginazione dei greci e dei romani discendono anche i vampiri e i licantropi, le storie di fantasmi e i racconti di streghe, i viaggi sulla Luna e le spedizioni in fondo al mare. In questo libro, Giorgio Ieranò indaga il lato oscuro e irrazionale del mondo antico, raccontando le leggende arcane che sono alla radice dei nostri sogni e dei nostri incubi. Perché i demoni pagani, magari travestiti da diavoli cristiani o da personaggi del mondo fantasy, sono ancora tra noi. -
Le regole del contagio
Le forme e la logica profonda del contagio, dalle pandemie alle crisi economiche, dalle fake news alla violenza sociale. Come scienza, intelligenza artificiale e nuove tecnologie possono aiutarci a comprendere il caos, a convivere con la complessità e a controllare i fenomeni più imprevedibili del nostro presente.rnrn«Una mappa esaustiva di ciò che sta succedendo nel mondo, grazie alla conoscenza approfondita della storia delle epidemie dell'ultimo secolo» – The Financial Timesrnrn«È difficile immaginare un libro più attuale. Dopo averlo letto molti aspetti del nostro mondo non avranno più senso» – The TimesrnrnLe nuove scoperte scientifiche stanno rovesciando i luoghi comuni sul meccanismo delle epidemie. Ma per fermare un virus è necessario dare un nome ai fattori concreti dai quali dipende la sua propagazione. E per riuscirci, a volte, bisogna ripensare su basi nuove quello che credevamo di sapere.rnrnMese dopo mese, la pandemia di covid-19 sta cambiando la forma del mondo in cui viviamo. La sua diffusione ha sconvolto norme politiche ed economiche, e le conseguenze del distanziamento sociale continueranno per lungo tempo a influenzare comportamenti e relazioni. Nonostante si tratti di un'emergenza sanitaria senza precedenti, non è però la prima di cui siamo a conoscenza né la più letale. Che cosa dobbiamo aspettarci, quindi, in futuro? E che cosa possiamo fare per evitare di trovarci impreparati? Per rispondere a queste domande bisogna comprendere i meccanismi nascosti che regolano la diffusione globale di contagi di ogni genere, anche al di là dell'ambito delle malattie infettive. In questo saggio brillante e ricco di spunti di riflessione, Adam Kucharski elabora modelli matematici capaci di ricostruire i diversi set delle «regole del contagio»: una logica soggiacente a fenomeni complessi o apparentemente irrelati come le fluttuazioni dei trend topics sui social, l'aumento esponenziale degli omicidi nelle periferie in cui la regolamentazione delle armi è meno stringente, fino ai meccanismi finanziari che hanno portato dalla bolla speculativa dei mutui subprime negli Stati Uniti alla crisi globale del 2008. Partendo dalla storia recente delle epidemie, Kucharski dimostra come il caos che ci circonda possa essere controllato, in che modo l'utilizzo dei big data e dell'intelligenza artificiale sia utile per imparare a convivere con questi eventi e non ripetere gli errori del passato. -
La tigre e il drone. Il continente indiano tra divinità e robot, rivoluzioni e crisi climatiche
Tra riserve di vacche sacre e città di otto milioni di abitanti deturpate da monsoni fuori stagione e da un inurbamento inarrestabile, Pizzati accompagna il lettore in un viaggio affascinante che, dalle paludi del Bangladesh alla crisi del calo demografico in Giappone, offre un punto di vista privilegiato su un continente in cerca della propria identità.Con il suo miliardo e trecento milioni di abitanti, l’India è il convitato di pietra al tavolo delle potenze mondiali. Eppure l’immaginario attorno al subcontinente asiatico sembra rimasto ai tempi di Gandhi: una terra di bramini, pacifica nella sua povertà, divisa in un sistema castale millenario, meta prediletta per cercare se stessi e le proprie radici spirituali, e allo stesso tempo fonte eterna di manodopera a basso costo. Carlo Pizzati, che in Asia vive da oltre dieci anni, descrive invece una realtà diversa, sospesa tra un progresso sociale e tecnologico inarrestabile, una crisi climatica senza precedenti e il riemergere di tensioni religiose all’apparenza superate. Nel racconto di Pizzati, l’India è infatti allo stesso tempo un paese che ha avuto un primo ministro donna e dove in alcune regioni è in uso la pratica del rogo delle streghe, un modo per derubare le vedove dei loro patrimoni bruciandole vive con l’accusa posticcia di eresia; dove a San Valentino fondamentalisti indù assalgono le coppie che si tengono per mano, mentre cinque milioni di femministe che vogliono far rispettare il loro diritto a entrare in un tempio manifestano per strada. -
Elogio della crescita felice. Contro l'integralismo ecologico
Davvero «non c'è più tempo»? Contro le fake news dell'ecologismo più radicale, un'analisi lucida e realista sul perché lo sviluppo economico aiuta l'ambiente. Un manifesto per chi non vuole salvare il mondo, ma migliorarlo.«In tempi non facili Chicco Testa contraddice il pessimismo diffuso e nel libro, Elogio della crescita felice, propone un approccio alla questione ambientale basato sulla fiducia nella tecnologia» - la Lettura«Cosa significa occuparsi di ambiente? La risposta occuparsi di ambiente? La risposta corretta dovrebbe essere: riuscire a preservare un equilibrio ecologico che consenta alla specie umana di crescere, riprodursi e raggiungere un benessere diffuso per il maggior numero possibile di persone.»Che sia in parlamento, sui social o a cena tra amici, oggi tutti si dichiarano convintamente «ambientalisti». Ma se in questa categoria rientrano opinioni spesso in contraddizione tra di loro, negli ultimi tempi sembra essersi imposta un'unica narrazione, che vede nella parte della vittima, assediata dalla presenza umana, il pianeta Terra, e come unica soluzione per evitare l'estinzione quella di rallentare la corsa del progresso, e decrescere così felicemente verso un mondo più giusto e sostenibile per tutti. È la stessa ideologia che, sull'esempio di Greta Thunberg, ha portato migliaia di giovani in piazza al grido di «la nostra casa è in fiamme!», o che ha spinto eminenti intellettuali a domandarsi se in tempi di pandemie globali e deforestazioni selvagge non fossimo diventati «noi il virus della Terra». A queste teorie spesso infondate Chicco Testa, che di temi ambientali si è occupato prima come presidente di Legambiente e poi di Enel, oppone un punto di vista consapevole e di ampio respiro, ponendo la necessità di sostenere il progresso scientifico ed economico, unico in grado di migliorare l'efficienza energetica, diminuire l'inquinamento atmosferico e garantire ricchezza e benessere per le generazioni future. Passando dai falsi miti dell'agricoltura biodinamica e della pericolosità degli Ogm a casi concreti come quelli di Ilva, Tap e 5G, l'autore offre un vademecum per difendersi dagli estremismi dell'ecologismo radicale e ribadire che il principale nemico dell'ambiente non è l'uomo, ma la povertà. -
La donna di Oslo
«Non abbiamo forse tutti qualcosa di cui vorremmo vendicarci?»«Un riconosciuto maestro del genere, abilissimo» – la Repubblica«Un romanzo di inesorabile tensione» – Publishers WeeklyNegli anni dell'occupazione tedesca della Norvegia, Ester Lemkov è un corriere della resistenza che, dopo aver assistito all'arresto del padre, decide di rifugiarsi oltre confine, nel timore che la Gestapo possa arrivare anche a lei. Accolta a Stoccolma, la giovane ebrea diventa il contatto di Gerhard Falkum, uno degli uomini più ricercati dai nazisti, del quale però il movimento clandestino perde ben presto le tracce. Venticinque anni dopo, Falkum riappare improvvisamente a Oslo. Perché ha deciso di tornare? E dove si è nascosto per tutto quel tempo? Anche Ester, dopo aver chiuso la sua collaborazione con l'intelligence israeliana, è di nuovo a casa. E ora il passato la incalza: la ricomparsa di Falkum le impone un difficile confronto con quanto è accaduto durante la guerra e con la morte di una persona a cui voleva molto bene, costringendola a ricomporre la storia di un grande amore, e di un tradimento ancora più grande. -
Consagra Matacubi. Ediz. illustrata
Una serie unica di sculture-oggetto di uno dei più prestigiosi esponenti dell'astrattismo internazionale, Pietro Consagra (1920-2005), viene presentata al pubblico per la prima volta. I Matacubi sono oggetti e sono sculture, la loro ambiguità è la loro ricchezza di straordinaria contemporaneità, hanno una duplice anima, si è attratti dalla scultura da una parte, ma dall'altra, tolti dal piedistallo, diventano una seduta, da toccare e vivere; una straordinaria doppia natura tra scultura ed oggetto di possibile utilizzo. Particolarmente interessante e originale anche l'origine del nome: il termine matacubo, che in dialetto siciliano indica oggetti molto compatti e spesso ingombranti, è scelto dall'artista come titolo paradossale per queste opere realizzate in marmo o in ferro dipinto, che possono costituire anche una proposta alternativa a una panchina. -
I talenti italiani. Mente, mano, macchina. Ediz. illustrata
Dall’unione di teoria, pratica e tecnologia, si sviluppano tutte le azioni e gli oggetti che determinano una cultura del design, che vede il tradizionale approccio artigianale essere alternativamente luce e ombra di una più contemporanea attitudine progettuale.Lo sviluppo del design italiano ha profonde radici nella cultura artigiana, particolarmente in relazione all’architettura. È negli interni di inizio Novecento che la moderna storia del design si è accesa e lì gli artigiani conducevano praticamente ancora tutte le arti. Con l’evoluzione delle tecniche e l’ideale democratico la figura dell’artigiano si è evoluta, spesso coincidendo con quella dell’imprenditore o del progettista e questa attitudine artigiana è ancora oggi ben presente negli autori contemporanei. E qui, tra ricerche autoriali e pratiche artistiche, la relazione tra arte e design, attraverso l’artigianato, ha trovato nuovi luoghi di espressione. -
La Regione del Veneto. Il futuro estratto dai fatti. 1970-2020
"Ripercorrere a ritroso cinquant'anni di regionalismo ordinario è, per molti aspetti, impossibile. Inutile, poi, se ci si pone l'obiettivo di riassumere, rimanendo aderenti alla realtà, l'accaduto, in cui convivono questioni grandi e piccole, significative e di poco conto. Del resto, la Regione del Veneto è """"viva e vegeta"""". Protagonista - se si guarda alle istituzioni - di una pièce non improvvisata: perché espressione di una società - quella veneta, appunto - che interpreta e vive l'autonomia come valore, sintesi del binomio autogoverno-responsabilità. Nell'ambito del regionalismo, considerato nel suo insieme, ha occupato costantemente posizioni di vertice, di cui è onesto dare atto, quando si ragiona in termini di consuntivo. Il quale permette di guardare al futuro con la serena consapevolezza di non aver tradito le attese del Costituente, che ha concepito l'autonomia delle comunità e dei territori regionali quale strumento di difesa e di tutela potenziata delle libertà. Sotto questo profilo, nel tempo della crisi della democrazia e del costituzionalismo, si deve ammettere che le Regioni ne rappresentano un baluardo, perché sono corpi intermedi densi di politicità. La Regione del Veneto la rivendica con vigore, nel rispetto della Costituzione e delle attese delle nuove generazioni. Sono i cittadini il punto di riferimento. I fatti compiuti l'architrave di un edificio destinato a durare.""""" -
La pazienza del diavolo
Un ex poliziotto tormentato dai sensi di colpa. Un vecchio commissario disilluso in cerca di riscatto. Un ispettore manesco che ha un appuntamento con la morte. Tre uomini disposti a tutto pur di sconfiggere il Male. Anche a vendergli l'anima.«La pazienza del diavolo conserva, dall'inizio alla fine, il difficile pregio di intrattenere. Grazie a una minacciosa semplicità linguistica e a un intreccio pervaso da un'evidente devozione dell'autore verso le storture della psicologia dell'anima» - Orazio Labbate, la LetturaErmanno D'Amore, un ex ispettore che dopo aver lasciato la polizia ha rilevato la libreria di famiglia a Roma, tiene a bada i propri demoni stordendosi col sesso. Quando il vecchio collega Walter Canzio si rifà vivo chiedendogli una mano nelle indagini su una serie di efferati delitti che insanguinano la Capitale, accetta malvolentieri. Qualcuno sta massacrando a colpi di fiocina da sub dei colpevoli di gravi reati sessuali che per un motivo o per l'altro erano riusciti a farla franca. È un caso che sembra riguardarli da vicino: tutte le vittime sono persone che ai tempi erano state arrestate da loro. Con l'aiuto di Ermanno, che prima di dimettersi era noto per il suo eccezionale intuito investigativo, Walter spera di risollevare la propria traballante carriera catturando l'assassino. Tutto cambia non appena emerge una possibile connessione tra i delitti del serial killer e una vecchia inchiesta la cui tragica conclusione aveva sconvolto le loro vite e distrutto la loro amicizia. Erano convinti che quel caso fosse definitivamente risolto. Ma lo è davvero? Quell'antica storia di sangue e orrore potrebbe non essere ancora finita, e non immaginano quanto sarà alto il prezzo che dovranno pagare per chiuderla una volta per tutte. -
Il diavolo zoppo e il suo compare. Talleyrand e Fouché o la politica del tradimento
Due celebri uomini politici, Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord e Joseph Fouché, vissuti a cavallo fra il '700 e '800 in Francia. Cresciuti entrambi in seno alla Chiesa, che hanno poi rinnegato, Ministro degli Esteri del Direttorio, di Napoleone e della Restaurazione l'uno, Ministro della Polizia l'altro, nemici quindi complici a seconda delle convenienze, sono divenuti il paradigma stesso dell'opportunismo politico, tanto da essere soprannominati ""banderuole"""". In realtà, Talleyrand e Fouché sono molto più di questo. Protagonisti di un'epoca straordinaria, quella fra Ancien Regime e Restaurazione, nella quale si è costruita la Francia e anche l'Europa moderna, sono riusciti a sopravvivere al crollo della monarchia, alla Rivoluzione, al Terrore, al Direttorio, all'Impero, alla Restaurazione, rivestendo quasi sempre ruoli di primissimo grado. Dichiaratamente infedeli ai regimi e agli uomini, hanno cercato di essere, soprattutto nel caso di Talleyrand, fedeli alla Francia. Intorno a loro, dietro di loro, c'è tutto un mondo che si muove e cambia, in una fase tragica e travagliata, densa di genio e di grandezza ma anche di drammi e atrocità. Freddi e sofisticati tessitori di strategie e intrighi, sono stati determinanti per far cadere il loro signore, Napoleone Bonaparte, ma anche per restituire alla Francia un ruolo centrale nell'Europa della Restaurazione. Traditori? Certo; ma in questa storia, tutti tradiscono tutti, a volte con qualche giustificazione, altre senza."" -
L' aula vuota. Come l'Italia ha distrutto la sua scuola
Grazie non poco alla sua scuola - in particolare grazie alle sue maestre che per prime affrontarono l'ignoranza nazionale - l'Italia del Novecento, partita da condizioni miserabili, arrivò a essere tra le principali economie del mondo. Ma oggi quella stessa scuola è lo specchio del declino del Paese. Abbandonata dalla politica con la scusa dell'«autonomia», essa appare sempre più dominata dal conformismo intellettuale, da un'inconcludente smania di novità e da un burocratismo soffocante che ne stanno decretando la definitiva irrilevanza sociale. Ernesto Galli della Loggia cerca di comprenderne le ragioni sullo sfondo della nostra storia indagando le origini e l'impatto, deludente quando non distruttivo, che hanno avuto le riforme succedutesi negli ultimi decenni e smontando le interpretazioni più convenzionali su cosa fecero o dissero veramente personaggi chiave come Giovanni Gentile e don Lorenzo Milani. Chi l'ha detto che cambiare sia sempre meglio di conservare? E che la prima cosa sia necessariamente di sinistra e la seconda di destra? Il libro mette sotto accusa i miti culturali responsabili della crisi attuale: l'immagine a tutti i costi negativa dell'autorità, l'obbligo assegnato alla scuola di adeguarsi a ciò che piace e vuole la società (dal digitale al disprezzo per il passato), la preferenza del «saper fare» sul sapere in quanto tale, la didattica «attiva» e di gruppo. Altrettanti ideologismi che sono serviti a oscurare il ruolo dell'insegnante, la misteriosa capacità che dovrebbe essere la sua di trasmettere la conoscenza e con essa di assicurare un futuro al nostro passato.