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La ddraunàra. I racconti
I primi, ammirati lettori di alcuni di questi racconti furono Amelia Rosselli e Cesare Garboli, che subito li fece pubblicare sulla rivista Paragone e li raccomandò a vari editori. Da quel nucleo venne a formarsi Nebbie di ddraunàra, un libro che fu accolto con grande entusiasmo e che vinse sia il premio Grinzane Cavour per gli esordienti sia il premio Mondello. In seguito, Silvana Grasso è tornata al racconto con Pazza è la luna, confermandosi così come uno dei maestri contemporanei di questo genere letterario, tant'è che Licia Maglietta ne ha tratto due pièce che ha portato nei più noti teatri europei. Ora queste venti storie vengono riproposte in un unico volume che à rebours consente di conoscere una serie di personaggi – maschi miti e donne prepotenti, vedove eccentriche e spietate imprenditrici, molli poeti e rozzi bastardi, alcuni arditi e altri incapaci – che provano a vivere le proprie esistenze in luoghi talmente reali, ma distanti, da apparire come immaginati da un folle. Ognuno di loro proverà a sottomettere la sorte per inverare un disìo segreto e profondissimo ma, come accade nella vita vera, solo alcuni ce la faranno. -
La sposa scomparsa. I delitti del casello. Vol. 1
Dentro Milano esistono tante città, e quasi inavvertitamente si passa dall’una all’altra. C’è poi chi sceglie le zone di confine, come i Navigli, a cavallo tra i locali della movida e il quartiere popolare del Giambellino. Proprio da quelle parti Libera – quarantasei anni portati magnificamente – ha trasformato un vecchio casello ferroviario in una casa-bottega, dove si mantiene creando bouquet di nozze. È lì che vive con la figlia Vittoria, giovane agente di polizia, un po’ bacchettona, e la madre settantenne Iole, hippie esuberante, seguace dell’amore libero. In una piovosa giornata di luglio, alla loro porta bussa una donna vestita di nero: indossa un lutto antico per la figlia misteriosamente scomparsa e cerca giustizia. Il caso risale a tanti anni prima e, poiché è rimasto a lungo senza risposta, è stato archiviato. Eppure la vecchia signora non si dà per vinta: all’epoca alcune piste, dice, sono state trascurate, e se si è spinta fino a quel casello è perché spera che la signorina poliziotta possa fare riaprire l’inchiesta. Vittoria, irrigidita nella sua divisa, è piuttosto riluttante, ma sia Libera che Iole hanno molte buone ragioni per gettarsi a capofitto nell’impresa. E così, nel generale scetticismo delle autorità, una singolare équipe di improvvisate investigatrici – a dispetto delle stridenti diversità generazionali e dei molti bisticci che ne seguono – riuscirà a trovare, in modo originale, il bandolo della matassa, approdando a una verità tanto crudele quanto inaspettata. -
In nome della verità
Un nuovo caso per Thomas Andreasson e Nora Linde nella magnifica estate dell'arcipelago di Stoccolma.«Sandhamn è una specie di Vigata. Con la differenza che esiste davvero» – RobinsonErano su un'isola. E volevano solo tornare a casa.Mancano pochi giorni al solstizio d'estate e decine di ragazzini si riuniscono al campo di vela di Lökholmen, la piccola isola che si trova proprio davanti a Sandhamn, nell'arcipelago di Stoccolma. Sono tantissimi, difficile per i responsabili del corso avere il controllo su tutto quello che succede. E così, ai più prepotenti del gruppo basta poco per individuare i più vulnerabili. Col passare dei giorni, le aggressioni s'intensificano, diventando sempre più umilianti, sempre più violente. E quando un ragazzino scompare misteriosamente, il panico si impadronisce del campo. Potrebbe essere stato vittima di un incidente? O di un rapimento? O forse, in questo luogo di vacanza isolato dove estranei spiano nell'ombra i giochi degli allievi velisti, è successo qualcosa di più inquietante? Mentre Thomas Andreasson, rientrato alla centrale di polizia di Nacka, è pronto a rimettersi al lavoro insieme alla sua squadra, Nora Linde sta per iniziare uno dei processi più complicati della sua carriera di procuratore: una causa che coinvolge un importante uomo d'affari, che altri non è se non il padre del ragazzino di cui si sono perse le tracce a Lökholmen. Un'attenta analisi psicologica delle parti coinvolte e una corsa contro il tempo diventano necessarie per salvare più di una vita, in un'indagine che tocca temi spinosi, come bullismo e pedofilia, criminalità finanziaria e dipendenze. Traumi che colpiscono adolescenti insicuri e adulti incapaci di dosare nel modo giusto l'amore verso i propri figli. -
L'ombra del potere
Una faida scuote l'isola di Sandhamn. E il paradiso brucia.Meta prediletta di velisti e poeti, Sandhamn è tra i luoghi più incantevoli dell'arcipelago di Stoccolma. Un'isola magica, con tradizioni e consuetudini ben radicate e gelosamente custodite da famiglie che, come quella di Nora Linde, ci abitano da generazioni. A luglio, tempo di vacanze, Nora si trova a Villa Brand, per festeggiare la sua promozione a pubblico ministero e godersi l'estate insieme a Jonas e alla piccola Julia. La stagione offre però una novità: Carsten Jonsson, noto uomo d'affari arrivato da Londra, si è stabilito con moglie e figli nella sua nuova residenza di lusso a Fyrudden, sul lato meridionale. Una costruzione immensa tra il mare e la pineta, che provoca non pochi malumori tra la popolazione locale, come una serie di piccoli incidenti pare confermare. Una festa in grande stile per tutti dovrebbe calmare le acque, ma il gesto di pace finisce in dramma: un furioso incendio devasta la proprietà, e quando le fiamme finalmente si placano, tra la cenere e le macerie viene alla luce un corpo carbonizzato. Da dove arriva tanto odio? Fino a che punto può spingersi la gente dell'isola per cacciare uno straniero? Il rogo potrebbe avere a che fare con il passato di Jonsson? O c'entrano forse i suoi loschi contatti russi? È Thomas Andreasson a guidare le indagini, nessuno alla centrale di Nacka conosce l'arcipelago meglio di lui. Ma per Thomas, in polizia ormai da vent'anni, nonostante il prezioso sostegno di Nora questa nuova caccia al colpevole sarà molto faticosa, complicata dal senso di inadeguatezza e dai dubbi sempre più assillanti sul proprio ruolo di poliziotto. -
La storia dell'acqua
Maja Lunde mette a nudo i disastrosi effetti che le nostre azioni possono avere sul pianeta, e ogni sua frase diventa un inno all'acqua, e di conseguenza alla vita.rnrn«Un libro grandioso, per la causa del clima e per la letterature» – DagbladetrnrnDopo una lunga serie di vagabondaggi in giro per il mondo, a quasi settant'anni Signe fa ritorno ai luoghi dell'infanzia, sulla costa occidentale della Norvegia, là dove il fiume incontra il fiordo e l'acqua della montagna diventa tutt'uno con quella del mare. È arrivata sulla sua Blå, la barca a vela che porta il nome del colore del ghiacciaio, ma si fermerà per poco, giusto il tempo di constatare quanto tutto sia cambiato e camminare per l'ultima volta sopra il ""suo"""" ghiaccio. Presto salperà di nuovo l'ancora con un singolare carico a bordo. Vuole attraversare parte dell'Atlantico e raggiungere il litorale francese, dove spera di trovare l'uomo che amava. Ventiquattro anni dopo, la violenta siccità che flagella il Sud dell'Europa costringe la gente a migrare verso nord: le case sono vuote, i campi inariditi e non c'è più acqua per tutti. Ma per David, troppo giovane per sentirsi un buon padre, e la sua piccola Lou la speranza si riaccende quando, in un giardino bruciato dal sole, scoprono una vecchissima barca a vela. Una barca che ha custodito un carico molto prezioso. Nel suo romanzo, seconda parte di una tetralogia sul clima, Maja Lunde mette a nudo i disastrosi effetti che le nostre azioni possono avere sul pianeta, e ogni sua frase diventa un inno all'acqua, e di conseguenza alla vita."" -
Il cielo sopra l'Everest
Ispirato a una storia vera, nel suo romanzo David Lagercrantz, sedotto dal mistero della montagna e dai meccanismi della follia umana, guida il lettore in un viaggio affascinante tra le vaste distese selvagge delle vette dell'Himalaya, e nei meandri dell'animo di chi le affronta.«Un colpo di genio fare dell'Everest lo sfondo per un thriller psicologico così accuratamente documentato» – VagabondA capo di una spedizione di alpinisti dilettanti organizzata da un noto stilista italiano, Giuseppe Cagliari, guida di grande esperienza, si appresta a scalare la montagna più alta del mondo. Le tensioni all'interno del gruppo sono alle stelle, e Cagliari è distratto dai fantasmi del passato. Nell'aria rarefatta degli ottomila metri, la sua capacità di giudizio si appanna: nonostante la proverbiale prudenza, finisce per salire in vetta troppo tardi, quando il buio è ormai una minaccia. Mentre la situazione si fa sempre più disperata, tra i membri della spedizione bloccata da una tempesta si riaprono vecchie ferite, e all'angoscia della lotta per la sopravvivenza si unisce l'inquietudine delle relazioni compromesse. Davanti al gelo e alla solitudine, ognuno si trova a fare i conti con le ragioni reali che l'hanno spinto a raccogliere la sfida dell'ascesa: riscatto, rivalsa, ambizione, la voglia di mettersi in gioco e di confrontarsi con la natura e con gli uomini. Ma in quella terra ricca di contrasti, dove superstizioni e leggende custodite dal popolo degli sherpa convivono con un turismo che ha devastato spazi rimasti inaccessibili per secoli, la montagna esige rispetto. -
Geografie dell'altrove. Studi su Hölderlin
Nella sua opera Friedrich Hölderlin (1770-1843) ha posto al centro una condizione di lacerazione ed estraneità, che si ribalta continuamente nella nostalgia di un altrove. Negli studi raccolti in questo volume, l'autore indaga con rigore filologico e amore per il dettaglio temi, motivi e figure di un complesso filosofico-letterario immenso e seducente, mostrandone le relazioni intertestuali, le connessioni storiche, gli interrogativi di fondo. -
I Nuovi Maestri. Architetti tra politica e cultura nel dopoguerra
Il volume racconta la nascita della fortuna dell'architettura italiana contemporanea. ""I Nuovi Maestri"""" entra nelle stanze della redazione della «Casabella» di Ernesto Nathan Rogers, della commissione cultura del Partito comunista, negli studi dei baroni universitari, e nei tanti campi di quella """"battaglia delle idee"""" che agita l'Italia del dopoguerra, per raccontare la costruzione di una delle più potenti strategie di legittimazione intellettuale messa in atto nel secondo Novecento. La ricerca di una continuità con il passato dei luoghi, la pulsione verso un nuovo linguaggio architettonico, la volontà di potenza insita nel disegno dello spazio: sono alcune delle parole d'ordine di una critica radicale al progetto del Moderno, e al suo orizzonte valoriale. Non sono bastati vent'anni a ridimensionare il ruolo dei """"Nuovi Maestri"""", gli architetti italiani protagonisti della prima edizione di questo libro, pubblicata nel 2000. Una nuova prefazione fa il punto su cosa non sia successo in Italia in questi ultimi anni, e una bibliografia ragionata permette di dipanare la rete che lega il dibattito architettonico alle controversie culturali che infiammano il dopoguerra."" -
Zibaldone animato
Tutti conoscono Pinocchio, e quasi certamente tutti conoscono Sailor Moon, bionda combattente per la giustizia nei manga e negli anime giapponesi. Nessuno però è ancora al corrente di questa loro speciale avventura nel tempo e nello spazio, che li vede andare insieme a caccia di un tesoro nascosto. Da Bruno Bozzetto ad Alexandre Alexeieff, dall'Africa all'Italia, dalla teoria dell'animazione al primo cinema astratto, fino all'uovo... di Cohl, il lettore segue i due personaggi nei loro zig-zag, districandosi in un zibaldone che racchiude numerosi saggi scritti dall'autore dal 1972 a oggi. -
Il giuramento di Pan. Per una fratellanza estetico-politica in architettura
Il Giuramento di Pan è una proposta di fratellanza per l'architettura.Da progettista affermato, Gianluca Peluffo veste i panni non del teorico, ma del pensatore inquieto che evidenzia il ruolo estetico-politico del mestiere. Il giuramento di fratellanza si delinea intorno all'idea che l'architettura sia il luogo di incontro fra il sentire individuale e il sentire collettivo di una comunità. Attraverso spazio e linguaggio questa ""fusione di orizzonti"""" anti-individualista persegue l'obiettivo della """"costruzione del cittadino"""". In tal senso il ruolo politico dell'architettura è dichiarato non solo perseguibile ma inevitabile, un """"destino"""" dentro alle cose fisiche e spirituali del costruire. Il cuore del giuramento è l'adualità, ovvero la compresenza di opposti risolti in una """"rivolta estetica"""" sintetica e sincretica, e quindi la capacità della nostra genealogia artistica di unire corpo e spirito, individuo e collettività, paesaggio fisico e anima dei luoghi, miti e archetipi con fisicità del costruire e spazialità dell'architettura."" -
La Russia e l'Occidente. Visioni, riflessioni e codici ispirati a Vittorio Strada
A partire dalle opere di Vittorio Strada (1929-2018), slavista di fama internazionale, un gruppo di studiosi italiani e russi riflette su uno dei temi centrali della storia europea degli ultimi tre secoli: il legame fecondo e problematico tra la Russia e l'Occidente, qui indagato con una metodologia multidisciplinare, che muove dagli studi slavistici per poi passare a quelli storici e politici e concludersi con riflessioni di geopolitica. Il volume vuole essere un invito alla conoscenza del ""pianeta Russia"""" e al dialogo tra i popoli, che deve sempre partire dal rispetto del diverso da sé. Perché, come scrive Strada, «la Russia è con l'Occidente, e quindi con l'Europa, senza identificarsi però con essi. È di nuovo parte e Altro dell'Europa, un mondo che si crede attorniato da forze ostili e vuole stare a sé come civiltà autonoma per quanto aperta all'Europa, alla ricerca di una nuova identità»."" -
I due gemelli veneziani
Tra le commedie gemellari più famose di tutti i tempi, ""I due gemelli veneziani"""" vede in realtà tutto raddoppiarsi, e in un'inedita tessitura romanzesca tutto ciò avvenire per contrasto. Due eroine: una virtuosa, l'altra patetica; due rivali: uno cavalleresco, l'altro simulatore; due morti: uno per omicidio e l'altro per suicidio. Fino al ricomporsi, dopo la scomparsa per avvelenamento del gemello sciocco Zanetto, di una nuova coppia, formata da Tonino e da Flaminia. Il gemello """"spiritoso"""" e la sorella perduta, sfuggita bambina a un cruento assalto a una carrozza, e alla fine ritrovata."" -
Memos. A proposito della moda in questo millennio. Catalogo della mostra (Milano, 21 febbraio-4 maggio 2020). Ediz. a colori
"Memos. A proposito della moda in questo millennio"""" vuole innescare una serie di riflessioni sulla moda contemporanea, sulle sue qualità e sui suoi attributi, attivandole a partire da quelle """"Lezioni americane"""" che Italo Calvino avrebbe dovuto tenere nell'autunno del 1985 all'Università di Harvard, nell'ambito delle Charles Eliot Norton Poetry Lectures. Calvino morì improvvisamente nel settembre dello stesso anno, ma la moglie Esther decise di pubblicare le tracce scritte. Il titolo dato dallo scrittore era """"Six memos for the next millennium"""". Così """"Memos"""", parola incisiva e ampia, è titolo dell'esposizione. La rilettura di Calvino suscita oggi una domanda fondamentale: può la moda, in quanto industria culturale, sistema di comunicazione, territorio ricco, ibrido e problematico, essere considerata pratica produttivamente poetica, quindi naturalmente letteraria? """"Memos"""" si propone così di costruire un «discorso sul metodo», ovvero una riflessione sulla curatela delle mostre di moda e sulla sua capacità di gestire i diversi prodotti della moda stessa: non solo gli oggetti, ma anche le immagini e le parole. Nel volume che accompagna la mostra al Museo Poldi Pezzoli di Milano Maria Luisa Frisa riflette sulla pratica del fashion curating e concepisce il progetto come un dialogo tra diverse sensibilità: con Judith Clark per l'exhibition making e con Stefano Tonchi per il progetto visuale, che raccoglie le immagini scattate da Coppi Barbieri. Teatro di questo esercizio è appunto il Poldi Pezzoli, la casa-museo nata nella seconda metà dell'Ottocento per ospitare la collezione del suo fondatore, Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Ma il museo è stato anche il luogo di una serie di mostre di moda - Gabriele Monti indaga nel suo saggio in catalogo la fondamentale """"1922-1943: Vent'anni di moda italiana"""", a cura di Grazietta Butazzi (1980) - che hanno guardato precisamente alla moda come a un campo di indagine storica, critica e curatoriale." -
Memos. A proposito della moda in questo millennio. Catalogo della mostra (Milano, 21 febbraio-4 maggio 2020). Ediz. inglese
"Memos. A proposito della moda in questo millennio"""" vuole innescare una serie di riflessioni sulla moda contemporanea, sulle sue qualità e sui suoi attributi, attivandole a partire da quelle """"Lezioni americane"""" che Italo Calvino avrebbe dovuto tenere nell'autunno del 1985 all'Università di Harvard, nell'ambito delle Charles Eliot Norton Poetry Lectures. Calvino morì improvvisamente nel settembre dello stesso anno, ma la moglie Esther decise di pubblicare le tracce scritte. Il titolo dato dallo scrittore era """"Six memos for the next millennium"""". Così """"Memos"""", parola incisiva e ampia, è titolo dell'esposizione. La rilettura di Calvino suscita oggi una domanda fondamentale: può la moda, in quanto industria culturale, sistema di comunicazione, territorio ricco, ibrido e problematico, essere considerata pratica produttivamente poetica, quindi naturalmente letteraria? """"Memos"""" si propone così di costruire un «discorso sul metodo», ovvero una riflessione sulla curatela delle mostre di moda e sulla sua capacità di gestire i diversi prodotti della moda stessa: non solo gli oggetti, ma anche le immagini e le parole. Nel volume che accompagna la mostra al Museo Poldi Pezzoli di Milano Maria Luisa Frisa riflette sulla pratica del fashion curating e concepisce il progetto come un dialogo tra diverse sensibilità: con Judith Clark per l'exhibition making e con Stefano Tonchi per il progetto visuale, che raccoglie le immagini scattate da Coppi Barbieri. Teatro di questo esercizio è appunto il Poldi Pezzoli, la casa-museo nata nella seconda metà dell'Ottocento per ospitare la collezione del suo fondatore, Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Ma il museo è stato anche il luogo di una serie di mostre di moda - Gabriele Monti indaga nel suo saggio in catalogo la fondamentale """"1922-1943: Vent'anni di moda italiana"""", a cura di Grazietta Butazzi (1980) - che hanno guardato precisamente alla moda come a un campo di indagine storica, critica e curatoriale." -
La donna cardinale
Lucetta Scaraffia indaga, questa volta attraverso una storia che si tinge di giallo, il ruolo delle donne all'interno del Vaticano e della Chiesa tutta, disvelando gli aspetti più oscuri e cupi delle alte sfere ecclesiastiche.«Devi stare attentissima a non farti scoprire... Guai se si accorgono che mentre servi a tavola li stai ascoltando.»«Figurati, il cardinale nemmeno mi vede, per lui sono solo un paio di mani che sfaccendano.»«Però potrebbero insospettirsi se vedono che te ne stai lì, attenta a quello che dicono.»«Non credo proprio, in dieci anni che presto servizio non mi è mai capitato che uno di loro non dico mi guardasse, ma almeno mi vedesse.»L'elezione di papa Ignazio getta un'ombra di sconcerto e irritazione sul mondo piccolo ma enorme del Vaticano. Se vuole cambiare tutto, se intende impedire al faccendiere italiano di riciclare denaro sporco attraverso lo Ior, allora il nuovo pontefice dimostra di essere pericoloso. E il pericolo va combattuto. Così, nei corridoi spazzati da invidie e rivalità, comincia a serpeggiare l'idea di un piano per liberarsi del Santo Padre. Gregorio, l'archiatra, il ""primo dei medici"""", riuscirà a sventarlo, diventando così l'unico confidente del papa all'interno di una curia ostile. In questa atmosfera carica di tensione, Ignazio – suscitando timore e ansia nell'archiatra, fedele al pontefice per tradizione ma non per convinzione – pensa di nominare una donna segretario di stato e di crearla cardinale, unica garanzia per la sua rivoluzione. Mentre Gregorio segue preoccupato la situazione, i cardinali, che spiano il papa, organizzano le loro contromosse. Ma le riunioni si svolgono durante cene servite da suore che ascoltano e registrano tutto..."" -
La mossa del cavallo
Un appello a non disperdere le energie. Un patto tra le generazioni per tornare a crescere. Un programma di interventi concreti che ha il coraggio e l'audacia del futuro.rnrn«La sfida che abbiamo davanti è una grande sfida politica. Dovremo ripensare molto, se non tutto. E tenere insieme riformismo politico, crescita economica, civiltà garantista, patriottismo della bellezza e della cultura. Quale paese vogliamo sbloccare? Sono domande a cui è urgente rispondere, se vogliamo ridare slancio all'Italia.»rnrn«Il coraggio della politica è il coraggio delle scelte, di rivendicare un futuro che non è scontato, ma dipende da noi. È giunto il momento dei contenuti, non dei pregiudizi. È urgente discutere di idee e progetti». Abituato a sparigliare le carte con mosse come quella che ha scongiurato i «pieni poteri» a Matteo Salvini e portato alla formazione di un nuovo governo, Matteo Renzi ha sempre rivendicato una netta distinzione politica, opponendosi al sovranismo e al populismo che hanno ormai mostrato tutti i loro limiti. L'Italia di oggi, davanti a un bivio, necessita di analisi e iniziative da mettere in campo in un contesto europeo e mondiale tutto da ridefinire. Consapevole che la politica non può limitarsi al corto respiro della tattica, ma deve costruire una sequenza di azioni coordinate, Renzi presenta una strategia di medio e lungo periodo sul piano economico, istituzionale e sociale per riscrivere insieme le regole della convivenza democratica e fondare una nuova idea di comunità. In un autentico manifesto programmatico, mette a fuoco i cantieri da cui è urgente ripartire: un'Europa dei popoli, non dei burocrati; lavoro e innovazione, una riforma della giustizia e dello Stato, per semplificare i meccanismi farraginosi che ostacolano un'azione agile e tempestiva; un'istruzione e una sanità completamente ripensate nel loro impianto, valori condivisi e non negoziabili, un'inedita declinazione del genio italico. Un atto di fiducia, uno slancio vitale rivolto a tutti, e in particolare ai giovani: «Ho avuto l'onore di servire il mio paese ai più alti livelli. Adesso voglio aiutare questi ragazzi a cambiare il mondo». -
Il racconto della montagna nella pittura tra Ottocento e Novecento. Catalogo della mostra (Conegliano, 6 marzo-5 luglio 2020). Ediz. a colori
Da sempre caricata delle più disparate valenze simboliche e caratteristiche magiche, come sede degli dei, trono di Giove, rifugio e nascondiglio, luogo remoto e inaccessibile, la montagna diviene oggetto di una fascinazione italiana e europea soprattutto tra Ottocento e Novecento. Guglielmo Ciardi si attribuisce il titolo di quasi inventore della pittura di montagna. Insieme alle sue tele, il volume racconta la montagna attraverso opere di pittori e artisti-esploratori che hanno rappresentato le Dolomiti venete e friulane. Opere di Compton, Flumiani, Pellis, Salviati, Sartorelli, Tagliabue sono presentate insieme ai manifesti della Collezioni Salce e a curiosità e approfondimenti storico-sociali. Tra i focus inediti, si analizzano una delle prime alpiniste donne delle Dolomiti, la trevigiana Irene Pigatti, la figura di Giuseppe Mazzotti e i taccuini illustrati di Napoleone Cozzi. Dalla scoperta delle Dolomiti alla montagna romantica e la pittura dal vero, Giandomenico Romanelli e Franca Lugato ci raccontano i secoli durante i quali esplodono l'amore e l'attenzione per il tema. -
Il pregiudizio della sopravvivenza
Una storia tesa e avvincente tra Milano e la Bassa, in bilico fra traffici di droga, criminali senza scrupoli e l’ombra del terrorismo, dove antichi nemici ritorneranno dal buio per reclamare la loro vendetta.«Milano resta una scacchiera in continua evoluzione su cui gioca Radeschi» - Corriere della Serarn«Sebastiani & Radeschi sono ormai una coppia collaudata del noir meneghino del bravo Paolo Roversi» - il Fatto QuotidianoI vecchi incubi di Enrico Radeschi tornano a perseguitarlo, e lo fanno colpendolo negli affetti più cari: qualche giorno prima di San Valentino la sua ragazza Andrea, a Salisburgo per una conferenza, scompare nel nulla, e lui è l'unico in grado di scoprire cosa le sia capitato. Ben presto si rende conto che quel rapimento è solo un tassello di un piano più grande che lo costringerà a una spasmodica e angosciosa corsa contro il tempo. Qualcuno nell'ombra sta tessendo abilmente i fili di una ragnatela in cui Radeschi rischia di rimanere invischiato, e la sua unica possibilità di salvezza consiste nel trasformarsi da preda in cacciatore. Per farcela avrà bisogno di tutto l'aiuto dei compagni di sempre: il vicequestore Sebastiani, brillante poliziotto col sigaro perennemente spento fra le labbra, e il Danese, delinquente dal cuore d'oro con un'iguana che vive sotto i suoi vestiti. L'ottava avventura del giornalista hacker protagonista della fortunata serie di Roversi si dipana - tesa e vibrante come una corda pronta a spezzarsi da un momento all'altro - tra Milano e l'Austria, in bilico fra traffici di droga, criminali senza scrupoli, rapine al femminile, dischi di vinile e colpi di scena scanditi dalla musica di Mozart e Bob Dylan, mentre un antico nemico riemerge dalle nebbie del passato per reclamare la sua crudele vendetta. -
Vipere a San Marco
Venezia è ammutolita. Il suo patriarca è scomparso nel nulla. Fuggito, rapito, o peggio? La polizia brancola nel buio, ma per fortuna a indagare c'è anche il giornalista Alvise Selvadego, segugio dell'Istrice. Un giallo pieno di colpi di scena che è anche un viaggio nelle calli più ""sconte"""", nelle tradizioni e nelle leggende meno note della città più bella del mondo.Quale scena più del labirinto veneziano può offrire ispirazione per racconti di intrighi, di identità smarrite, di misteriose scomparse e fortunosi ritrovamenti? Ad ogni angolo di Venezia può cambiare quella maschera che il nostro volto è sempre in sé. Ma non è questa dimensione della città, pure descritta con un gusto raffinato per i dettagli, per le """"curiosità"""" della sua storia, a costituire il vero interesse dei """"gialli"""" veneziani di Forcellini, di cui questo è l'ultimo, il più semplice nel suo plot, e il più complesso e ricco nella descrizione di figure e psicologie. Con una vena di malinconica ironia è il veneziano, la lingua di Venezia, il vero protagonista. Con quale grazia essa riemerge dal discorso """"normale"""", come ancora cerca di resistere anche in quelle sue parole che vanno dimenticandosi. Nel romanzo si parla di """"fughe psicogene"""" – quella di Forcellini verso il suo dialetto (ogni lingua è un dialetto, e custodisce qualcosa dell'infanzia) sembra esserlo. Una fuga verso un re-fugium ormai impossibile, un rifugio che si può dare oggi soltanto per tracce, indizi, suoni. È forse una comunità scomparsa quella che Forcellini qui immagina, con un sorriso che ha un po' il sapore dell'addio. (Massimo Cacciari)"" -
Elogio della sbronza consapevole. Piccolo viaggio dal bicchiere alla luna
Due scrittori divoratori di libri alle prese con un tema che inzuppa la letteratura di tutti i tempi e di tutte le geografie: l'alcol. ""Elogio della sbronza consapevole"""" è una stravagante antologia al cui interno si trovano racconti originali, estratti, aforismi, parodie, false citazioni, divertissement, deliri non attribuibili, il tutto legato al tema senza tempo del bere (vino, birra, liquori, qualunque cosa purché sia alcolica). Un mondo con mille sfaccettature: dall'ebbrezza gioiosa di Hrabal alla timidezza vogliosa di Manzoni, dal buio alcolico di Poe e Dylan Thomas alla purezza distillata della Bibbia, da Shakespeare a Nick Cave, da Omero a Calvino, da Dante e Totò a Cèline e Baudelaire.""