Sfoglia il Catalogo ibs006
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 5321-5340 di 10000 Articoli:
-
Tempesta sul baltico. I primi casi dei misteri di Sandhamn
Pochi istanti prima che venga dato il via alla regata di Gotland, un proiettile sparato da un fucile colpisce a morte Oscar Juliander, vicepresidente del Regio circolo nautico svedese. Thomas e Nora iniziano a indagare sull'élite che frequenta il prestigioso circolo velico dell'isola, disposta a tutto pur di salvare le apparenze.«Viveca Sten può legittimamente aspirare al trono di regina del giallo svedese» – GraziaLa regata di Gotland, la più celebre competizione velica del Nordeuropa, è al via e l'emozione tra gli spettatori è grande. Con sorpresa di tutti, la barca favorita per la vittoria non riesce però a partire: pochi istanti prima che venga dato il segnale, un proiettile sparato da un fucile colpisce a morte Oscar Juliander, capo dell'equipaggio, nonché vicepresidente del Regio circolo nautico svedese. Forse il noto avvocato nascondeva qualche segreto scomodo? Tra il pubblico che si preparava ad assistere alla gara, l'ispettore Thomas Andreasson è testimone dell'omicidio. Mentre la lista dei sospetti si allunga, con l'aiuto di Nora indaga sulla rispettabile cerchia di nobili e altolocati proprietari di yacht e lussuose barche a vela che frequentano il prestigioso circolo velico dell'isola, un'élite avvelenata da infedeltà, corruzione e scandali, disposta a tutto pur di salvare le apparenze. -
Un' idea di libertà. Il Partito radicale nella storia d'Italia (1962-1988)
La lunga vicenda politica e intellettuale di una formazione unica nella storia del nostro paese. Il racconto di una tenace battaglia per un'Italia moderna, laica e liberale, dalla crisi degli anni sessanta alla fine della Prima Repubblica, passando per la grande stagione dei referendum e le sue continue rivisitazioni.«Noi siamo diventati radicali perché ritenevamo di avere delle insuperabili solitudini e diversità rispetto alla gente, e quindi una sete alternativa profonda, più dura, più ""radicale"""" di altri. E questa è la differenza che prima o poi, speriamo non troppo tardi, di dovrà comprendere» – Marco Pannella, 1977Il Partito radicale è stato un caso unico della nostra storia politica. Una volta preso in mano e rinnovato dal gruppo dei giovani di sinistra che comprendeva, tra gli altri, Marco Pannella, Gianfranco Spadaccia e Giuliano Rendi, ha saputo fare tesoro dei suoi paradossi e delle sue contraddizioni: liberale ma ispirato al socialismo, convintamente nonviolento, contrario a ogni limite posto all'autodeterminazione dell'individuo ma sostenitore del ruolo fondamentale delle istituzioni, libertario ma guidato da un leader carismatico, estraneo alle logiche di spartizione dei partiti ma immerso nella vita e nei conflitti del Palazzo e della Piazza. Lucia Bonfreschi, studiosa della storia politica europea del Novecento, ripercorre battaglie, errori e successi che hanno portato questa formazione a essere identificata come il «partito dei diritti». Nel periodo tragico e rivoluzionario che l'Italia attraversa tra gli anni sessanta e ottanta, i radicali si affermano infatti come una delle forze allo stesso tempo più coerenti e aliene alle dinamiche del nostro paese: con l'obiettivo di scardinare l'immobilismo di una nazione ancora legata alle sue radici cattoliche e popolari, il partito guidato da Marco Pannella riesce a canalizzare le spinte sociali di istanze laiche e secolarizzanti, parte del femminismo, dell'ambientalismo, dell'antimilitarismo e della disobbedienza civile in risultati concreti, grazie a battaglie che introducono nella nostra legislazione i diritti di divorzio, obiezione di coscienza, aborto. Finita la stagione dei movimenti, questa spinta riformatrice continuerà, tra provocazioni, candidature scandalose (Toni Negri e Ilona Staller) e nuove lotte contro la partitocrazia e il proibizionismo."" -
Mondo Exotica. Suoni, visioni e manie della rivoluzione Lounge. Nuova ediz.
Tra dischi e generi musicali impensabili, b-movies e serie tv, swinger ammalianti, night club, dolce vita, pin-up, incanti tropicali, stereotipi e razzismi, un viaggio appassionante dal dopoguerra alla rivoluzione lounge di fine millennio. Con interviste, biografie, discografie consigliate e ricette di cocktail.«Il lounge come paradiso artificiale, il Tiki come totem della libidine e il cocktail come miraggio culturale sono stati approfonditi e illustrati con cura, con un'attenziona entusiastica ai dettagli. Lo stesso vale per questioni complesse come appropriazione culturale, consumo di massa, alienazione e fuga» – Ken Hollings, The Wire«Con uno studio aggiornato dell'esotismo in tutte le sue forme e caratteristiche musicali, l'autore è andato ben oltre la sua ricerca, cosa che in un ambito così singolare, variegato e poco noto merita un elogio e il giusto riconoscimento» – Jonny Trunk, Record CollectorLounge music, exotica, jazz criminale, spy music, easy listening, space age pop, library music, colonne sonore italiane e straniere di genere, nu jazz, electro swing. In una galleria di racconti pop e incursioni accademiche, spigolature, curiosità e interviste ai protagonisti, Mondo Exotica ricostruisce un universo di suoni e insoliti immaginari. La direttrice su cui si innestano questi racconti mobili, multidirezionali, capaci di sprigionare a loro volta visioni, tracce e altre connessioni, è rappresentata dalla generazione cocktail: la subcultura artistico-musicale che dagli anni novanta si è «appropriata» di generi e stili nati nei decenni cinquanta, sessanta e settanta, ancora oggi un caleidoscopio di influenze e ispirazioni. Un'indagine approfondita su come musica, cinema, televisione, pubblicità e moda possano rivelarsi armi subdole e infide, in grado di sollecitare i più imprevedibili esotismi e razzismi. Il risultato è un cocktail strepitoso, una pozione intossicante, tra Tiki style, american bar e night club all'italiana, Grandi esposizioni e giungle sottovetro, euforia delle prime avventure spaziali, colonialismo e orientalismo. A vent'anni dalla prima edizione, con nuove storie e una discografia ampliata, una guida definitiva, avvincente e originale alle musiche, alle manie e agli intrecci culturali più folli e incredibilmente strani. -
Ettore Bernabei. Il primato della politica. La storia segreta della DC nei diari di un protagonista
Il racconto inedito di uno straordinario testimone ed esponente politico della Prima Repubblica, direttore della RAI, tra i protagonisti del giornalismo e della nascita della fiction italiana, promotore di grandi infrastrutture e progetti di modernizzazione. Storie, misteri, personaggi e retroscena, dalla stagione del centrosinistra a quella del referendum sul divorzio, dal rapimento di Aldo Moro al tramonto della DC.«Difficilmente un partito può arrivare a essere così diviso come la DC. Spaccata in due nelle componenti conservatrice e progressista che si identificano l'una con tutti gli interessi economici piccoli e grossi, l'altra con la gran massa di elettorato fatta di piccola gente che soffre e chiede il cambiamento» – Ettore BernabeiFiorentino, direttore generale della RAI dal 1961 al 1974 e fondatore della casa di produzione cinematografica Lux Vide, Ettore Bernabei è stato uno dei grandi maestri del giornalismo e della televisione italiana. Ha scoperto volti noti, tra cui Enzo Biagi e Umberto Eco, e ha lavorato con Amintore Fanfani, Aldo Moro, Giorgio La Pira ed Enrico Mattei, orientandone scelte e strategie. Appena ventiseienne, da direttore del quotidiano «Il Popolo», ha dato vita a uno straordinario sodalizio intellettuale tra i leader dei quali condivideva filosofia e politica. Partecipando, da fervente cattolico, a battaglie e sconfitte della Democrazia cristiana, ha incantato subito il partito. Mosso da un autentico interesse per il bene comune, Bernabei vedeva la sua carriera come una missione e ricopriva il suo ruolo con modestia, prudenza e risoluzione. In mezzo secolo di permanenza nella cabina di regia del potere non ha mai smesso di tenere un diario quotidiano, in cui si intersecano giudizi perentori, ritratti, dubbi e testimonianze eccezionali, dalle lotte interne alla DC fino ai giorni del rapimento di Moro e allo scontro con le forze laiche nella stagione del referendum sul divorzio. A cento anni dalla nascita, questi scritti vengono pubblicati in una raccolta inedita che attraversa il secondo Novecento italiano, in cui Bernabei delinea che cos'è davvero la politica e le dinamiche che la governano, annotando eventi e indiscrezioni di un Paese giovane invecchiato troppo velocemente, dove però il potere era ancora sinonimo di privilegio, sacrificio e servizio per la comunità. -
Perla nera
A Manihiki, minuscolo atollo dell'oceano Pacifico, uno dei posti più isolati al mondo, Kiona lavora nella fabbrica di perle di famiglia: ogni giorno, insieme ai suoi fratelli, si immerge in apnea per occuparsi delle ostriche che racchiudono le preziose perle nere. La sua vita, regolata dai ritmi della comunità indigena, è rivoluzionata dall'arrivo di Erik, lo straniero dagli occhi color dell'acqua che viene dalla Svezia, la cui imbarcazione è rimasta incagliata nella barriera corallina che circonda l'isola. Ma chi è veramente Erik? Perché è così bravo con i numeri e qual è il suo legame con la Federal Reserve? Il suo naufragio segna per Kiona l'inizio di una grande storia d'amore e di un'avventura emozionante e drammatica, che la spingerà sempre più lontano dalla magnifica laguna in cui è cresciuta, trascinandola attraverso quattro continenti. Determinata a difendere il contenuto di una misteriosa valigetta che Erik teneva ben nascosta e a trovare la verità sull'uomo portato dal mare, Kiona imparerà che il possesso può trasformarsi in un veleno e far impazzire le persone, e che all'avidità non c'è limite. Minacciata e inseguita, arriverà fino a Lund, nel Sud della Svezia, dove finalmente la piccola chiave che porta con sé da quando si è lasciata alle spalle le isole Cook le darà accesso al tesoro a cui tutti stanno dando la caccia. Nel suo nuovo romanzo intessuto di leggende, Liza Marklund affronta le complesse questioni legate all'economia globale, chiedendosi fino a che punto siamo disposti a spingerci per proteggere le persone che amiamo e per fare giustizia, pur sapendo che il prezzo da pagare sarà altissimo. -
L' ultimo pellegrino
Carl Oscar Krogh, ottantacinque anni e un passato in prima linea nella resistenza norvegese, viene trovato morto nella sua sontuosa villa sulle colline a nord di Oslo in un radioso mattino di giugno. È stato ripetutamente accoltellato, colpito con una tale brutalità da essere quasi irriconoscibile. Solo tre settimane prima, nei boschi del Nordmarka, non lontano dalla capitale, erano stati rinvenuti i resti di tre persone uccise negli anni della Seconda guerra mondiale. L'ispettore Tommy Bergmann, il cui carattere solitario e scostante nasconde un passato con cui non ha ancora fatto i conti e una storia d'amore rovinata dalla violenza, è convinto che tra i due casi ci sia un nesso. Le sue ricerche fra eccentrici professori di storia, testimoni logorati dalla vita e archivi dimenticati fanno emergere lo stretto legame che univa Krogh a un leggendario combattente, morto in circostanze misteriose a guerra ormai conclusa, e finiscono per focalizzarsi sulla seducente figura di Agnes Gerner, una donna bella e coraggiosa, spia audace al servizio degli inglesi nella Norvegia occupata dai nazisti. Catapultato negli anni bui del conflitto, Bergmann si ritrova in un intricato labirinto di miti e menzogne dove tutto sembra essere in vendita; un mondo ambiguo in cui, accanto a chi dice che il più grande onore è riuscire a sopravvivere, c'è anche chi è disposto a tutto per amore. -
La donna del faro. Misteri d'Islanda. Vol. 4
«Ásta non aveva mai pensato di tornare nei luoghi della sua infanzia, e invece eccola lì, con il suo bagaglio di segreti sepolti, dove si era trovata tanto tempo fa, quando aveva visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere.»«Jónasson è un maestro nel ritrarre il rude paesaggio islandese e la sua selvaggia bellezza» – The TimesSono passati molti anni dall'ultima volta in cui Ásta ha messo piede a Kálfshamarsnes, la piccola lingua di terra sulla penisola di Skagi, nel Nord dell'Islanda. Ma è come se il tempo avesse congelato il paesaggio: le rocce basaltiche, imponenti e bellissime; le vaste distese con il loro gioco irreale di luci e ombre; la villa signorile non lontana dal fiordo e, soprattutto, il faro. In quei luoghi isolati, Ásta ha trascorso parte della sua infanzia insieme alle persone che ora trova ad accoglierla: il ricco padrone di casa, un fratello e una sorella che, ormai anziani, si occupano della proprietà, e un giovane di bell'aspetto che vive in una fattoria vicina. C'erano tutti anche allora, quando fu costretta ad andarsene. Tre giorni prima di Natale, il cadavere di Ásta viene ritrovato ai piedi della scogliera. Una disgrazia? Oppure si tratta di suicidio? O forse è stato qualcuno a spingerla nel vuoto? Ari Þór segue le indagini in quella regione sperduta che guarda alla baia di Kálfshamarsvík. È affascinato dall'enigmatica figura della donna venuta dal Sud, e turbato dal suo destino inquietante: Ásta è morta nello stesso identico punto dove, ventisei anni prima, avevano perso la vita in circostanze mai chiarite anche la madre e la sorella più piccola. Mentre la neve continua a cadere, il giovane poliziotto cerca di far luce sulle oscure vicende che gravano su quella penisola incessantemente battuta dal vento, dove qualcuno è rimasto a custodire segreti scomodi, tacendo colpe che non si cancellano. -
Il tribunale degli uccelli
Il romanzo di Agnes Ravatn è attraversato da un'inquietudine strisciante. La costa deserta e isolata, uccelli hitchcockiani e colpe segrete fanno da sfondo a un thriller psicologico, una storia di paure e misfatti, reali e immaginari, segnata dalle ossessioni e dalla ricerca del controllo; una storia in cui il seducente paesaggio nordico - foreste, fiordi, parchi dalla vegetazione selvaggia - diventa esso stesso protagonista, e i due personaggi principali, ambigui, sfuggenti, indecifrabili, alimentano il senso di disagio, distillando terrore a ogni pagina.Allis Hagtorn, giovane promessa della tv travolta da uno scandalo, decide di lasciare il lavoro e il marito e di cercare rifugio nell'anonimato di un lavoro umile. In una sorta di esilio volontario, accetta il posto di domestica al servizio di Sigurd Bagge, un quarantenne misterioso che vive appartato sulla riva di un fiordo. Allis dovrà servirgli tre pasti al giorno, occuparsi della villetta e del giardino, e lasciarlo in pace. Protetta dalla natura norvegese, tra il bosco e il mare, messa a confronto con sfide per lei inedite, come cucinare un pollo arrosto, dissodare un terreno abbandonato o respingere un'invasione di roditori, Allis si convince che la vita le abbia offerto una seconda possibilità. Ben presto, però, il fascino oscuro di quell'imprevedibile padrone di casa comincia a dominare i suoi giorni. A mano a mano che i due si avvicinano, prende corpo una domanda cruciale: chi è Sigurd Bagge, e che cosa vuole da Allis? -
Il peso della neve
Acclamato da pubblico e critica come la nuova promessa della letteratura canadese, Christian Guay-Poliquin dà vita a un thriller psicologico che in realtà è molto di più: la storia di una guarigione ma anche di una crescita, di un rapporto tra generazioni che nasce e si evolve in modi inaspettati e in una condizione ambientale estrema; la storia dell'isolamento forzato di due persone e di un'intera comunità, che si trova a fare i conti con bisogni primari e istinti elementari; la storia dell'eterna sfida tra l'uomo e una natura selvaggia, sublime e ostile, salvifica e fatale.In seguito a un brutto incidente, un uomo si ritrova nella stanza di una casa in mezzo alla neve. Ha le gambe paralizzate ed è in balia di un vecchio che non conosce. Il misterioso signore gli cura le ferite, gli prepara da mangiare e fa quel che può per riscaldare e illuminare l'ambiente, perché l'energia elettrica è saltata a causa di un improvviso e generalizzato blackout. Ma nonostante l'apparente dedizione, il vecchio rimane un enigma per il suo paziente: potrebbe nascondere qualunque segreto, potrebbe nutrire istinti violenti, potrebbe essere capace di un gesto inconsulto. Come se non bastasse, inquietanti personaggi dai nomi biblici fanno visita ai due uomini portando viveri e notizie dal villaggio vicino, ma neanche loro sembrano persone di cui fidarsi. Con il livello della neve, sale anche la tensione. Di fatto, quella casa immersa in un mare di ghiaccio è una trappola senza uscita, proprio come lo era il labirinto per Dedalo e Icaro. Prigionieri dell'inverno spietato, delle minacce esterne, ma soprattutto l'uno dell'altro, i due possono solo sperare di procurarsi delle ali metaforiche e provare a volare. A patto che l'ambizione non si riveli una condanna. -
La memoria del lago. I delitti del casello. Vol. 5
In una tiepida sera di fine estate, un vecchio dossier di polizia, ingiallito dal tempo, arriva sul tavolo del laboratorio di Libera, la fioraia del Giambellino. Contiene i documenti di un caso di cronaca archiviato in fretta e furia dalle autorità: la morte di una giovane donna nei boschi che si affacciano sul lago di Como, negli anni del dopoguerra. Libera ne resta sgomenta: quella morte riguarda da vicino sua madre Iole e la sua misteriosa famiglia. Le carte contengono anche la testimonianza e i dubbi, trascurati dalla polizia, di un vecchio prete di montagna: la figlia di quella povera ragazza era davvero dell'uomo che l'aveva appena sposata? E perché Tarcisio Planetta, il contrabbandiere, l'aveva minacciata ad alta voce nell'osteria? E chi erano quegli ""autorevoli"""" personaggi che hanno garantito per lui? Ce n'è abbastanza perché la fioraia milanese abbandoni i suoi bouquet matrimoniali e si improvvisi di nuovo detective. Insieme all'eccentrica Iole, cultrice dello yoga e del libero amore, e alla giovane cronista Irene, dotata di un fiuto infallibile, Libera si mette in cerca della verità, provando a scardinare i silenzi dei testimoni sopravvissuti. Alle Miss Marple del Giambellino, come le chiamano i giornali, non mancheranno certo la tenacia e l'arguzia, in un'indagine serrata tra Como, Lecco e le vie esclusive di Milano, per far affiorare il segreto che si nasconde sotto le acque del lago."" -
Uomini di poca fede
"Adorare"""" è sempre sembrata una parola forte a Lyle Hovde, ma è quella che più rappresenta il suo sentimento verso certe giornate di primavera, in cui prende il pick-up e guida lungo il Mississippi per raggiungere il frutteto dove lavora, il nipotino Isaac di cinque anni a fargli compagnia e la natura del Wisconsin a guarire i mali dell'anima. Isaac è il bimbo di Shiloh, la figlia adottiva di Lyle e della moglie Peg, appena tornata a vivere a casa dei genitori dopo un lungo periodo di lontananza e ribellione. Era stato difficile separarsi da Shiloh, ed essere di nuovo riuniti sotto lo stesso tetto è una gioia per Lyle e Peg. Per questo, appena lui viene a sapere che la ragazza è diventata seguace di una Chiesa radicale e intende trasferirsi con il piccolo Isaac a vivere assieme al pastore che la guida, vorrebbe fare il possibile per impedirglielo. Tanto più che i due sembrano avere strane convinzioni legate ai poteri sovrannaturali del bambino... Quando il fanatismo religioso minaccerà da vicino la salute del nipote, Lyle si troverà costretto a compiere un atto estremo di resistenza per evitare che una nuova tragedia si abbatta sulla sua famiglia. Dopo """"Shotgun Lovesongs"""" e """"Il cuore degli uomini"""", Nickolas Butler si ispira a una storia della sua terra per dare vita a un romanzo colmo di umanità. Lo scrittore del Midwest coglie temi universali - le contraddizioni del credere, il dolore del lutto, il peso dell'affetto - e li trasforma in sensazioni concrete, come l'odore della polvere e della benzina, la vista a perdita d'occhio sui campi e i solchi profondi che l'amore scava dentro ognuno di noi." -
L' ultima moglie di J. D. Salinger
Tra rievocazioni e oblii, intuizioni geniali e false piste, Enrico Deaglio si avvicina alla vita e alla scrittura di J. D. Salinger con intelligenza, curiosità e una rara capacità di racconto.«Una spy story, però non seria, aull'autore del ""Giovane Holden"""" e sui misteri della sua vita a lungo ritirata» – il venerdì - la RepubblicaQuando una mattina il campanello di John Taliabue, professore di letteratura comparata alla New York University, suona insistentemente, né lui né chi legge può immaginare che aprendo la porta si troverà davanti Mark Simonetti, agente dell'Fbi con tanto di tesserino, specializzato in """"crimini letterari"""". Il crimine letterario che il Bureau non ha mai smesso di investigare riguarda l'infinita scomparsa di J. D. Salinger dalla vita pubblica, e sembra coinvolgere anche una donna misteriosa, Olga Simoneova, presunta spia russa nonché vecchia amica dell'accademico. Taliabue non vorrebbe saperne niente – mal sopporta l'Fbi –, ma qualcosa sa, e per la prima volta si troverà costretto a parlare... La letteratura insegnata e amata dal professore e Il giovane Holden rappresentano l'occasione per analizzare il mito americano nell'epoca di Trump: tra rievocazioni e oblii, intuizioni geniali e false piste, Enrico Deaglio si avvicina alla vita e alla scrittura di J. D. Salinger con intelligenza, curiosità e una rara capacità di racconto. Se la memoria è un sentimento, quella di Deaglio e Taliabue è un sentimento di irrinunciabile avventura."" -
Una stagione ardente
Inghilterra, primi dell'Ottocento. Raelynn Barrett, giovane nobile ormai caduta in disgrazia, ha una triste storia alle spalle: suo padre viene arrestato in seguito a un'accusa infamante ai danni della corona inglese e muore in circostanze poco chiare. La ragazza decide così di imbarcarsi per l'America assieme alla madre e a Cooper Frye, uno zio dato per disperso e misteriosamente ricomparso a distanza di anni. Durante la traversata, però, la madre di Raelynn perde la vita e, una volta sbarcati, Cooper Frye vende la giovane a un tedesco senza scrupoli. Sarà il coraggioso Jeff Birmingham, affascinante e ricco uomo d'affari di Charleston, a salvarla da questo terribile destino, innamorandosene a prima vista e sposandola poche ore dopo averla incontrata. Fra le sue braccia Raelynn trova un porto sicuro, e davanti a lei sembra aprirsi una vita ricca di speranze e promesse. Ma un infido nemico trama nell'ombra per separarli l'uno dall'altra... -
Malvina. L'intuito del cuore
«Respirare e amarlo mi sembrano la stessa cosa.»La moderna narrativa psicologica nasce in Polonia (e in genere nel mondo slavo) con questo romanzo. Pubblicato nel 1816, Malvina resta ancora oggi una lettura attuale e coinvolgente, quasi una sceneggiatura pronta per un magnifico film in costume, tra peripezie avventurose, il racconto della Varsavia frivola e salottiera e della campagna polacca di allora, i sentimenti nascosti o ben visibili dei suoi personaggi, l'ironia e la partecipazione dell'autrice alle debolezze e singolarità dei loro caratteri. Unendo molti generi – sentimentale ed epistolare, storico e di costume, di formazione e perfino autobiografico –, Maria Wirtemberska riesce a superare i limiti del suo tempo e a narrarci l'appassionante racconto ""al femminile"""" di un amore contrastato fino al suo sorprendente finale."" -
Europa unita, sogno dei saggi
Il volume fonde più di un approccio al tema europeo: la storia dell'idea, quella dei movimenti politici e la storia diplomatica concorrono qui a illustrare i diversi passaggi del percorso compiuto dagli europei verso l'unità. Vista in una lunga prospettiva storica, la costruzione dell’Europa comunitaria si arricchisce di significati culturali e politici e riesce più facile comprendere i termini entro i quali si pone oggi, nel passaggio dall’Europa economica a quella politica, il problema dell’identità europea. La narrazione copre il cosiddetto “tempo storico” e termina nel momento in cui, con la firma dei trattati di Roma, giunge a compimento l’opera dei “padri fondatori”. È alle basi poste allora, con grande consapevolezza della necessità di superare i nazionalismi e creare un nuovo stile di convivenza fra i popoli della Piccola Europa, che occorre rifarsi oggi per recuperare il senso della meta, la finalità politica dell’integrazione europea. Senza una vera unione politica, fatta d’identità di politica estera e di difesa e di leadership coesa, non si cementa la solidarietà e non si sviluppano i valori comuni. -
Dolci detti. Dante, la letteratura e i poeti
I saggi qui raccolti affrontano, con esemplare coerenza di metodo e limpidezza di stile, la relazione tra il poeta medievale e la scrittura, e provano, attraverso una lettura ravvicinata dei testi, a interpretare queste miracolose conversazioni.In diversi passi della Commedia Dante riflette su ciò che la letteratura è o compie. Così, di volta in volta, può consolare oppure servire da guida, diviene patria o appare come una seducente metamorfosi; mentre in alcune ""Rime"""" la poesia si fa addirittura arma finissima per guerreggiare con gli amici più cari. C'è poi il rapporto particolare, e sovente determinante, che alcuni scrittori hanno avuto con la sua opera, e tale fenomeno senz'altro costituisce uno dei capitoli più interessanti della ricezione dantesca."" -
Un ettaro di cielo e 39 di terreno. Storia d'impresa di Franco Cristaldi
Sulla base di ricche e inedite fonti d'archivio, il libro ricostruisce la successione delle società fondate da Franco Cristaldi, mettendone in rilievo le diverse anime e le connessioni con gli altri settori economici, a dimostrazione che il cinema è sempre stato immerso in una rete di rapporti industriali complessi e spesso reciprocamente vantaggiosi.Come tutte le industrie, anche il cinema è fatto di imprese che perseguono il successo di pubblico e il profitto economico. Il modo in cui li raggiungono dipende non solo dal talento degli artisti, ma anche dalle scelte strategiche e dalla competenza di chi le guida. La storia del produttore Franco Cristaldi è esemplare per comprendere il forte legame fra la personalità del produttore, il suo modello industriale-organizzativo e la qualità dei film realizzati. Sulla base di ricche e inedite fonti d'archivio, il libro ricostruisce la successione delle società fondate da Cristaldi, mettendone in rilievo le diverse anime e le connessioni con gli altri settori economici, a dimostrazione che il cinema è sempre stato immerso in una rete di rapporti industriali complessi e spesso reciprocamente vantaggiosi. Nomi come Marzotto, Olivetti e De Rotschild sono alcuni dei comprimari di una storia d'impresa che attraversa molti avvenimenti cruciali della seconda metà del Novecento, adattandosi ai mutamenti anche grazie alla solidità della sua base immobiliare. Un ettaro di cinema, il resto di terreni. -
Pasolini e Sciascia. Ultimi eretici
I concetti di «realtà» e «verità» – interrelati ma anche in latente conflitto l’uno con l’altro – risuonano attraverso spiazzanti messe a punto teoriche e puntuali disamine dei testi nei contributi raccolti in questo volume a firma di Roberto Andò, Roberto Chiesi, Andrea Cortellessa, Filippo La Porta, Davide Luglio, Daniela Marcheschi, Bruno Pischedda, Ricciarda Ricorda, Giuseppe Traina, Guido Vitiello.rn Pasolini, comunista avverso alle magnifiche sorti e attratto dal ""poco-razionale"""", profondamente laico ma con il senso del sacro, un poco diffidava della """"verità"""", potenzialmente distruttiva, e si schierava piuttosto dalla parte della """"realtà"""", misteriosa e inappropriabile, che ricomprende in sé il bene e il male (contrapposta all'illusoria """"irrealtà"""" in cui vive il borghese). Sciascia, illuminista sfiorato dal tragico, """"ateo incoerente"""", credeva nella """"verità"""" come parola letteraria e giudizio razionale sulle cose, mentre considerava la """"realtà"""" qualcosa di troppo manipolabile. Entrambi però si sono continuamente e meravigliosamente contraddetti, ritornando su questi temi e provando a declinarli nella loro opera e nella loro fitta attività giornalistica."" -
Il remo di Ulisse. Saggi sulla poesia e la poetica di Luigi Ballerini
La recente riedizione di eccetera. E, uscito in prima battuta nel 1972, e il recentissimo – e tuttora inedito – Divieto di sosta confermano la posizione di rilievo che l'opera poetica di Luigi Ballerini occupa nel quadro della poesia italiana tra secondo Novecento e nuovo millennio. Lucido esempio di fedeltà alle ragioni linguistiche della poesia di ricerca, e dunque erede consapevole di quella fertile stagione che si conviene chiamare «sperimentale» o «neoavanguardistica», Ballerini affronta con ironia e furore il problema di un'appropriazione non indebita e non incauta di quella discendenza, declinando al contempo, e secondo articolazioni neoepiche, le esigenze di una sconcertante contemporaneità. In questa monografia critica, all'indagine accurata delle ascendenze e delle fonti (da Ezra Pound a Wallace Stevens, da Guido Cavalcanti a Elio Pagliarani e Alfredo Giuliani, fino alle gag dei comici dell'avanspettacolo) si affiancano analisi accurate delle alchimie lessicali e sintattiche attraverso le quali Ballerini conduce un'emozionante lotta per la riabilitazione dell'espressione poetica e del suo potere comunicativo. -
«Forse tu sola hai compreso». Lettere di Eleonora Duse a Emma Lodomez Garzes
Pubblicare le lettere di un artista è come aprire una finestra sulla sua vita. Nel caso di Eleonora Duse vuol dire anche gettare luce su alcuni aspetti della sua arte, della poetica così come della pratica del suo fare teatro: perché la Duse non separava il lavoro dalla vita, la quotidianità dalla scena, il ""dentro"""" dal """"fuori"""". Le lettere che qui si pubblicano sono quelle all'amica Emma Lodomez Garzes, una delle più vicine e care dell'attrice, alla quale la Duse scrive per quasi quarant'anni, dagli anni ottanta dell'Ottocento fino ai primi anni venti del Novecento, raccontando di sé e del proprio lavoro e condividendo con l'amica la gioia e la stanchezza della vita in teatro, l'angoscia per gli anni della guerra, i numerosi viaggi e l'entusiasmo per il cinema. Racconti e confessioni che animano queste pagine di storie, personaggi e luoghi cari all'attrice. Le lettere, più di trecento, sono conservate nell'Archivio Duse dell'Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini di Venezia.""