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Ama, combatti e prega. Atto unico
Nel bar di un dopolavoro, ambientato in un'America immaginaria, si sviluppano i racconti di uomini senza passato e privi di una prospettiva di riscatto. Max è angosciato per la sorte della nipote, coinvolta in affari di bassa manovalanza, mentre Lewis, gestore del bar, vive con dolore la grave malattia nervosa di sua moglie Liza, vittima di uno stupro anni prima. Il solo Miky pare in grado di recare conforto agli amici, ma anche lui non può nulla contro il precipitarsi degli eventi... -
Avari come il mare
Avari come il mare ossia aperti, potenti, proteiformi ma proprio per questo separati, distanti, chiusi in un’alterità irrimediabile che sovente, per non mostrarsi fragile, muta in impotente alterigia. Con questo iperbolico verso rimbaudiano, Santi Cicardo dà il titolo alla sua prima silloge e segna il carattere doppio dei suoi versi. Poesie che stanno in un disequilibrio trattenuto tra estasi e noia, contrazioni di immagini e geminazione di parole, spostamenti di significati e forzature del reale, confusione di potere, lingua e sacralità. Una meditazione sulla morte spesso travestita nei versi colla maschera dell’amore e i coturni delle passioni consuete. In ultimo, una preghiera accorata e dissacrante sull’esistenza, ma presa di sguincio, accostata con cautela, quasi di soppiatto nel suo farsi e disfarsi giornaliero, così: “quasi per caso, come per caso la vita viene e va”. -
Le stelle sopra Rabbah
"Le stelle sopra Rabbah"""" è una raccolta poetica che scontra il grigiore delle metropoli con il sacro e il fiabesco che ancora vive in ognuno di noi, generando una dialettica continua tra immanenza e senso di trascendenza. Le desolazioni paesaggistiche e interiori - non negate - rinascono dalla propria resa, e bagliori arcaici richiamano al dovere, mai esaurito, di una ricerca ostinata dello splendore, come unica dimensione esistenziale possibile." -
Il tempo evolve, posticcia l'umanità
L'opera, una sorta di diario di viaggio in versi, descrive, con un linguaggio metamorfico e immaginifico, l'odissea esistenziale di un'entità psichica non precisata, in uno spaziotempo ai margini della storia afflitto da un'immane catastrofe. Ciò che viene presentato agli occhi del lettore ora con allegria, ora con un'intensa verve drammatica, è un costante senso di minaccia: la parola poetica si evolve sezione dopo sezione, incapace di cogliere con pienezza ciò che cerca di testimoniare. L'epopea è figlia illegittima della poesia italiana degli anni Settanta e della cultura ""Beat"""". La metafora è quella di una pista senza ritorno, che termina sull'orlo di un bivio, e da cui scaturisce un destino di decadenza, degrado e sudditanza."" -
Bocconi di vento
La raccolta si divide in quattro sezioni: Conversari con tematiche esistenziali e sul “fare poesia"". Ricordanze: ritorno all’infanzia e alle figure affettive di riferimento. Di quale amore: si interroga sull’amore, sempre vissuto in prima persona, ma prestato alla domanda sul senso dello stesso. Gli invisibili: per dare voce agli ultimi, ai dimenticati, alla donna violata.. e si articola attraverso testi liberi e un cantico."" -
Memoria del nome
In questa raccolta trovano espressione poetica le immagini di un passato, che drammaticamente affiorano nel presente della parola pronunciata. È questo stesso passato, questo luogo che diviene davvero ""presenza"""" ad essere interrogato dalla poesia mediante immagini apparentemente contrastanti, eppure divenute armoniche nel proposito di comunicare al lettore l'esigenza di una testimonianza dell’inconoscibile, dell'incomunicabile. Il poeta rivive questa memoria, nella ricerca di una parola poetica che sappia riportare alla luce l'esperienza vissuta."" -
Danza di luci e ombre
Un viaggio interiore ed esteriore tra i vicoli del paesino di Sperlonga, gli scorci a strapiombo sul mare, i suoi colori e aromi, le passeggiate in campagna nel silenzio delle prime ore del mattino o le riflessioni dettate dal semplice oziare, dal gioioso e fuori moda ""perder tempo"""". Il punto di partenza è sempre il dettaglio, il particolare, l'oggetto quotidiano più scontato, ma in tale apparente """"insignificanza"""" vengono portate alla luce le dinamiche nascoste, gli intrecci esistenziali."" -
Il Cristo elettrico
"Il Cristo elettrico"""" è un vero e proprio vortice narrativo in cui il tempo lineare della narrazione si fa circolare, ricorsivo, ossessivo, inseguendo a ritroso nella memoria di Enrico il mistero della morte di Maria, l’unica capace di penetrare la bolla di rabbia e scoramento che avvolge il protagonista. Enrico, intellettuale tossicodipendente e poeta, con il suo tono delirante e disperatamente lucido, surreale, filosofico e lirico, un po’ punk e un po’ rapper, tra droghe d’ogni tipo, legali e illegali, kubrickianamente costringe il lettore a tenere spalancati gli occhi davanti alle macerie della nostra società e lo obbliga a continuare a guardare anche quando il panorama diviene più duro e sconvolgente, ad accompagnarlo giù, sempre più giù, in un abisso di violenza inflitta e subita, sino ad arrivare in fondo, ed anche un po’ più in là. Un quadro spietato e barocco degli anni 80 in Italia, vissuti tra Napoli e il litorale domizio, che strizza l’occhio ai ritmi del graphic novel, in cui sarà facile al lettore riconoscere alcuni dei tratti di quel periodo, che negli anni si sono sviluppati e sono mutati, fino a diventare segno inconfondibile del nostro presente." -
L'esploratore
La silloge “L’esploratore” è composta da trentatré poesie. Si tratta di componimenti che orbitano attorno alla misura dell’endecasillabo e che descrivono con gli occhi dell’esploratore, in terza persona, il mondo interiore e quello circostante. Un esploratore che non è mai lo stesso individuo e che mantiene uno sguardo curioso e profondo sull’esistenza. -
Guercio o Nella Corrente
Queste poesie nascono dalla consapevolezza di appartenere a una realtà mutevole e cangiante, in cui l’uomo o l’osservatore o l’ego non sono che scintille nel vasto ambiente di apparenze e fenomeni, popolato da molteplici entità. Ecco qui l’ispirazione proveniente dal Buddhismo chan/zen o dalle molte spiritualità tradizionali che venerano gli elementi. Ma c’è anche un fattore più inafferrabile in queste poesie, ossia la dimensione del viaggio e del nomadismo, I molteplici incontri con altre culture che hanno plasmato la mia personalità, la mia pluralità. -
Quel che resta da vedere, si vede
Contro la tesi dell’inimmaginabile, Godard con Histoire(s) du cinéma mostra come tutte le immagini siano abitate dalla memoria dei campi di concentramento. Non è possibile pensare che da lì. Quello che comincia, quindi, come una boutade concettuale – scrivere letteralmente a partire dalla testimonianza celaniana – diventa un esperimento di montaggio, se è vero che “nel montaggio si incontra il destino” (Godard), un problema di prossimità, traduzione, parassitismo e relazione. -
Lasciare traccia
La silloge è un'opera composita, in versi e in prosa. Raccoglie prima poesie e frammenti ""sconnessi"""", ricavati da una grande mole di inediti risalenti a fasi diverse del percorso artistico dell'autore. Dopodiché il tessuto dei testi scelti si fa più narrativo, rivelando un vagare nervoso e famelico, alla ricerca di immagini, fra luoghi e paesaggi. Infine lo spostarsi si rivolge all'interno, in una breve e aperta elaborazione, quasi un ritorno graduale alla purezza del corpo."" -
Scavi urbani
La parola come (ri)costruzione su fondamenta friabili, il racconto come alternativa all'incertezza della vita. In un apparente autobiografismo l'io delle prime poesie muove verso un tu che è sempre ricercato, (in)compreso, accanto ma lontanissimo, fino al noi, noi tutti che suggella un coming out personale e collettivo. La fiducia sofferta nella parola poetica tiene insieme gesti, amori, ritorni e lontananze, mentre la casa e la città (quella di origine, di passaggio o di elezione) si fanno metafora di una ricerca di appartenenza e di senso. -
Teatro. Vol. 3: Indossando il vestito-Il principe calzolaio.
Indossando il vestito è una commedia in due atti. Non più adolescenti, non ancora adulti, tre giovani cercano risposta alle domande dell'esistenza. Sono chiamati con le iniziali dei loro nomi e indossano un abito bianco. Fra incontri, scontri, sogni e disincanto, i tre giovani dovranno trovare un loro equilibrio, per poter essere chiamati con il loro nome intero, indossare abiti comuni e diventare adulti. Con tecniche di metateatro surreale e corale, ci si interroga sui condizionamenti della società sull'individuo. Il principe calzolaio - Fiaba - atto unico. Sul pianeta Alberosa, la regina Brida si oppone alle ingiustizie nella Galassia. Un giorno, in seguito a un irrefrenabile scatto d'ira, provoca un incidente al figlio dodicenne, il principe Auro, che sopravvive, restando però deforme. Il pianeta precipiterà nel caos. Auro, divenuto adulto, ripristinerà l'antico splendore, ma abdicherà al trono e si rifugerà sull'asteroide Isoladelsale dove la stella color rubino opererà una magia per cui la giovane Ena di lui vedrà solo la sua bellissima anima. La storia racconta il dilemma tra l'essere e l'apparire. -
Tutto è scritto
In ""Tutto è scritto"""" la vita, le paure e gli amori di un gruppo di ragazzi di Parma si incrociano a una serie di delitti, fino a un tragico epilogo che nessun potrà più dimenticare. Mesi dopo, le storie di questi giovani tornano a intrecciarsi, insieme a quelle di nuovi personaggi alla ricerca di risposte su quanto accaduto durante il periodo degli omicidi. Tutto inizierà a ruotare attorno a una casa e ai suoi segreti, agli orrori che essa sembra attirare o forse contenere al suo interno, in uno spazio non visibile, altro. Nessuno rimarrà indifferente all'atmosfera che inizia a respirarsi attorno ad essa, nessuno resterà quello che era ma diventerà qualcos'altro, e ancora una volta una tragedia toccherà Parma. Ma la verità si avvicinerà sempre di più. E sarà una verità spaventosa, inimmaginabile, una verità che porterà chi potrà ancora farlo a viaggiare nei recessi della propria mente fino a una dimensione che forse non appartiene alla realtà conosciuta, che forse non può appartenere alla realtà conosciuta bensì a una dove tutto è scritto..."" -
Io può. «C'è chi può e chi non può ed io modestamente può»
"Cambiare si può. E soprattutto cambiare in meglio si può"""". Un manuale di facile lettura, uno strumento per farci riflettere, per conoscersi meglio e per cominciare il proprio percorso di crescita. La tua evoluzione verso il benessere e verso l'autenticità." -
I muri della mente
"I muri della mente"""" è una fiction storica, in parte autobiografica, in cui si narrano le vicende di due famiglie dalla vigilia della seconda guerra mondiale a oggi. La prima, i Karpenstein, sono ebrei viennesi, fuggiti in Italia dopo l'Anschluss i quali, attraverso molte vicissitudini, compiranno il loro drammatico viaggio verso la salvezza, oltrepassando gli ostacoli drammatici frapposti dalla vita. La seconda è la famiglia di un soldato italiano, Antonio Barbetti, catapultato dalla vita universitaria nell'agone della guerra, raccontata attraverso un diario che va dall'occupazione della Grecia alla prigionia americana. Tornato alla vita normale, Antonio vedrà confluire il suo destino in quello di Ruth Karpenstein..." -
Il volo dell'avvoltoio
La morte di giovani donne innocenti farà sprofondare Jean Michel Bernardi della Gendarmeria francese in un girone infernale, dove dovrà confrontarsi continuamente con un avversario spietato, un nemico invisibile che giocherà con lui una partita senza esclusione di colpi. Sarà guerriero e vittima di un gioco perverso dove i personaggi con cui s'interfaccerà si muoveranno come pedine su di una scacchiera; vedrà crollare le sue certezze. Gli elementi della natura, quali il vento, il sole, il mare e la salsedine, che a volte inebria la pelle di Jean, donano al personaggio l'equilibrio necessario per affrontare la sua personalissima sfida contro la follia umana laddove il sottile confine che divide la ragione e la follia è il filo conduttore di questo thriller ambientato tra Nizza, Torino e Parigi. -
Schiava di lui. Odi et amo. Vol. 2
Roma, 32 a.C. Un mese è trascorso da quando Gala ha deciso di scappare dal suo padrone trovando rifugio da sua sorella Marcella Cherea. Ma Marco non si arrende, rivuole ciò che è suo e di cui non riesce più a fare a meno. Gala è così costretta a tornare a casa, dal suo affascinante e scorbutico dominus e dalla sua nuova, giovanissima sposa. Intanto c'è chi trama nell'ombra per far sì che a Gala sia negata ogni possibile felicità... -
Utile è... inutile? Non necessario è... indispensabile? Esigenze diverse di vita
"Un giorno del mese di giugno del 2015, mi sono ritrovata a percorrere a piedi una strada battuta, di terra rossa, nel mentre, incrociavo gente di colore che mi guardava, mi sorrideva e mi salutava. Io, la sola donna bianca e bionda, 55 anni, mi ritrovavo a camminare in Africa e precisamente in Madagascar..."""""