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Il secolo breve di San Mango sul Calore e il terremoto del 23 novembre 1980. Ediz. illustrata
«Tra passato e presente nella storia degli uomini e delle comunità esiste un saldo legame non solo cronologico, ma logico e storico. Talvolta, però, eventi eccezionali s'inseriscono nello svolgersi delle vicende umane: le guerre, le epidemie, le carestie, i terremoti intervengono a interrompere il processo lento e graduale dello sviluppo di una comunità e vanificano gli sforzi e i sacrifici dei predecessori. Se dopo tali tragici avvenimenti la legge della vita sollecita i sopravvissuti a riprendere il cammino interrotto, a ridare un significato alla propria esistenza, il processo deve prendere l'avvio dalle rovine che il passato ha lasciato e, rimosse le macerie, in senso reale e in senso figurato, creare le condizioni per gettare le basi per il futuro da consegnare alle generazioni che verranno. A tal fine diventa indispensabile rintracciare tra le rovine i segni lasciati dai predecessori, conoscere, studiare e approfondire il loro tenore di vita, gli usi, le tradizioni, i comportamenti, il linguaggio, le passioni e gli amori, le sofferenze e le gioie, quel mondo che essi avevano costruito per i loro successori e che l'evento tragico ha sopraffatto e sepolto» (Luigi De Blasi). -
Brividi. Possibilità fuori da ogni zona di comfort
Brividi. Brividi di preoccupazione, meraviglia, orrore, nuova scoperta. Brividi per tutti i gusti. Sempre e comunque in un quadro di tensione, di fascino e di mistero: quello dell'azione e del fantastico, qui declinato nella quadruplice veste crime, horror, fantasy, science fiction. È quello che troverete nei racconti che compongono questa raccolta, scaturita da ""Riscontri Letterari"""". concorso nazionale che ogni anno porta i migliori autori italiani a confrontarsi in modo non convenzionale con i generi più vari. Perciò, buoni brividi."" -
Asterischi inediti di vita e di cultura. Conversazioni civili
Quella degli asterischi è una rubrica storica di ""Riscontri"""", rivista di cultura e di attualità fondata nel 1979 da Mario Gabriele Giordano. Gli asterischi, qui proposti, sono tutti inediti e si affiancano, dunque, in un grande parto gemellare, a quelli che sono stati, e continuano ad essere, pubblicati, a parte, dalla rivista. Non hanno alcun carattere metafisicamente astratto, ma culturalmente concreto. Provano a dimostrare come in un breve spazio cartaceo sia ancora possibile esprimere opinioni, che, secondo l'alta tradizione umanistica, si sforzano di divenire conversazioni civili con lettori, altrettanto colti e civili, capaci di cogliere il senso e il valore di una nazione, destinata necessariamente a proiettarsi verso nuovi orizzonti, tenendosi però fermamente salda ad antichi, inalienabili valori."" -
Riscontri. Rivista di cultura e di attualità (2020). Vol. 3: Settembre-dicembre.
"Riscontri"""" è una testata unica nel suo genere che si caratterizza per l'approccio globale al mondo della cultura, con articoli di critica letteraria, di storia e di filosofia. Lontana dagli eccessi della specializzazione e al di fuori di ogni condizionamento che non consista nel rigore scientifico e nell'onestà intellettuale dei contributi, la Rivista mantiene da più quarant'anni l'approccio divulgativo che l'ha resa celebre anche oltre i confini nazionali. In questo numero: Retorica della guerra e tecnica dell'emergenza; Luoghi e tempi nella coscienza di Zeno di Italo Svevo; Trasgressione, memoria e speculum. Proust e la viseità; La «guerra dei segni» tra Bisanzio e l'islam. Questione iconoclastica e iconografia sulle monete. E molto altro ancora." -
La danza delle ombre. Trame di inchiostro nero
Una raccolta di racconti originale e varia, selezionata tra le opere partecipanti alla seconda edizione del concorso ""Riscontri Letterari"""", un mosaico di storie in grado di riunire, nella coreografia di una complessa danza letteraria, sentimenti e situazioni innegabilmente diverse che trovano però l'origine comune nella esperienza del tormento e del dolore. I protagonisti dei tredici racconti proposti sono tra loro estranei e diversi, eppure hanno lo stesso sangue amaro. Veleno, sangue e inchiostro nero che, nel suo inesorabile e potente fluire, segna le pagine e le storie che, in questa inquieta antologia, sono raccolte. Tutti portano nell'anima schegge di pianto che implodono nel cuore e nella mente e lacerano la trama opaca dei giorni. Cicatrici mai guarite affiorano dal buio di tempi passati, tormenti sopiti che affannano i pensieri e imprigionano l'anima in spirali di angoscia, fino alla frammentazione dell'anima e fino a deliri e a violenti gesti efferati."" -
Riscontri. Rivista di cultura e di attualità (2021). Vol. 1: Gennaio-aprile.
"Riscontri"""" è una testata unica nel suo genere che si caratterizza per l'approccio globale al mondo della cultura, con articoli di critica letteraria, di storia e di filosofia. Lontana dagli eccessi della specializzazione e al di fuori di ogni condizionamento che non consista nel rigore scientifico e nell'onestà intellettuale dei contributi, la rivista mantiene da più quarant'anni l'approccio divulgativo che l'ha resa celebre anche oltre i confini nazionali. In questo numero: Pandemia e nuova antropologia politica; Nuove esplorazioni dantesche; «Pape Satàn». Il messaggio pasquale segreto della Divina Commedia; La vita narrata del principe dei musici. Carlo Gesualdo tra cronaca, romanzo e romanzesco; Le """"acri sillabe"""" di Leonardo Sciascia. Temi e struttura di una raccolta """"impoetica"""", """"neorealista"""", """"montaliana"""", che racconta la Sicilia e il mondo." -
Sentieri d'inverno
I versi dei poeti che costituiscono questa raccolta si intrecciano in armonie dissimili e varie, in una trama di incanto, timore ed emozione, raccontando, ognuno la propria storia di amore e tormento, segnando ognuno le proprie orme profonde sulle pagine. Viandanti smarriti per le vie del cuore, la poesia è guida e compagna nell'incerto andare. Malinconica compagna di cuori tremanti, la luna accarezza i pensieri nella meditazione dolce che avvolge l'anima e diviene poesia. Il cuore è in tempesta, la mente è irrequieta, tanti i ricordi e le suggestioni del tempo, tanti i frammenti di storie che i poeti raccontano nel linguaggio universale delle emozioni. Schegge di vita vissuta o sfiorata, frammenti lucenti e acuminati che graffiano la mente ribelle e si frantumano e divengono semi lucenti nel terreno della Vita, nelle scie vaghe che si dissolvono in cieli di carta dove la scrittura, l'arte, la poesia, sostengono il volo incerto dell'essere e il suo profondo sentire. -
L' ascensore e altri racconti
Nelle storie di ""L'ascensore e altri racconti"""" si riflette la ricerca della verità condotta dall'autore, attraverso vicende emblematiche caratterizzate dall'esplorazione del limite e dal gusto per il paradossale. Il lettore si trova immerso in storie dal sapore quotidiano che - rivissute in una prospettiva nuova e insolita - inducono alla riflessione sugli aspetti più controversi della modernità. Per questo i racconti spaziano da storie di vita aziendale ad altre di ambito familiare, passando per una giornata carica d'angoscia in seguito a un'informazione incompleta e per le sfide di velocità dei """"gladiatori della strada"""": pronti a tutto pur di assaporare una sensazione estrema - ma quanto reale? - di libertà. Il risultato è uno spaccato della varia umanità che vive i suoi problemi e le sue contraddizioni, in giro per il mondo. A Milano come a Monaco di Baviera, a Trieste come a Chicago, a Stoccarda come in Sicilia, dalla vetta dell'Etna, l'umanità sembra vivere le stesse angosce e gli stessi interrogativi ai quali non pare però possibile dare una risposta univoca."" -
Lucciole al tramonto. Versi tra luci ed ombre
Nell'orizzonte senza tempo dei sentimenti, tra albe smarrite e tramonti infuocati, si illuminano i versi di questi autori. Versi lievi, meditabondi, dolci e amari, versi che, come lucciole incantate, si librano nel cielo inquieto del foglio, rievocando la serenità di momenti felici, a volte, e a volte svelando lacrime di tristezza e nostalgia. In questo abisso si muovono inquieti i poeti, in giardini incantati o in selve intricate, tra fiori palpitanti e rovi insidiosi, tra gioia sfiorata e tristezza infinita, tra tenerezza, paura, incertezza e dolore, con la consapevolezza sempre che la vita ha tempi lunghi e profondi, scanditi solo dal battito del cuore. Non vi sono ore, giorni, mesi, solo emozioni e ricordi che si avvolgono come spirali dolceamare intorno ai pensieri e ai sogni audaci. E allora, viandanti scalzi, i poeti attraversano il tormento dei bianchi fogli, riversando, su sentieri di righe distorte, il proprio sentire. -
Parole sussurrate come petali di rose
"Parole sussurrate, versi come carezze lievi che sfiorano il cuore. Nel fervore del giorno affannato, nel ritmo frettoloso della vita e dei pensieri, i versi di questi autori sono il respiro lento e profondo dell'anima che sogna, sono il battito potente del cuore che non ha paura di vivere e di vivere l'amore. Nel cammino variegato dei componimenti, nell'orizzonte inquieto del profondo sentire, è bello notare come la scintilla amorosa, rigenerante e creativa che attraversa tutte le liriche, si sublimi e assuma toni raffinati e preziosi in una particolare raccolta poetica. Qui, nel cielo inquieto dei giorni, all'ombra di parole e petali di rose, fiorisce l'animo appassionato e vivo. Fiorisce la poesia.""""" -
Riscontri. Rivista di cultura e di attualità (2021). Vol. 2: Maggio-agosto.
"Riscontri"""" è una testata unica nel suo genere che si caratterizza per l'approccio globale al mondo della cultura, con articoli di critica letteraria, di storia e di filosofia. Lontana dagli eccessi della specializzazione e al di fuori di ogni condizionamento che non consista nel rigore scientifico e nell'onestà intellettuale dei contributi, la Rivista mantiene da più quarant'anni l'approccio divulgativo che l'ha resa celebre anche oltre i confini nazionali. In questo numero:- Elogio della disobbedienza tra libertà e tirannide- L'iperspazio di Dante- Giacomo Leopardi tra zoroastrismo e ansia di infinito- Il divario tra realtà e sogno ne la rigenerazione di Italo Svevo- Spigolature zanzottiane. A proposito di echi da Virgilio e Orazio- King Kong e l'evoluzione dello storytelling cinematografico- Il poeta filosofo Domenico Giella" -
Poetica follia. Scintille di luce e poesia
Gli autori di questa antologia sperimentano nuovi spazi e nuovi limiti, e, nel solco dell'audace cambiamento, liberano il respiro dei versi inquieti e la potenza curativa e liberatoria della scrittura. È la follia, una poetica follia, l'alito leggero che soffia tra le pagine di questa antologia. Riflessioni profonde sulla vita e sull'amore, paesaggi della memoria e del cuore, il passato, il futuro, le radici del tempo e le speranze di ogni domani, gli occhi e il cuore dell'essere accanto; riflessioni nel profondo sentire degli autori che, alla ricerca della luce, ripropongono in maniera originale il folle tormento sulle tracce insidiose di nuove scelte linguistiche. -
Lo scrigno della memoria. Gli eventi culturali dell'Archivio di Stato di Benevento (2018). Ediz. illustrata
La pubblicazione delle attività svolte dall'Archivio di Stato di Benevento - con mostre, convegni, conferenze, visite guidate, giornate di studio, laboratori di storia ed altre iniziative culturali - vuole essere uno strumento di diffusione e di conoscenza dei beni culturali custoditi dall'Istituto.Le celebrazioni di eventi culturali quali le Giornate Europee del Patrimonio, Domenica di Carta, la Giornata Nazionale del Paesaggio, sono l'occasione per divulgare la conoscenza delle fonti documentarie che conserviamo, grazie anche alla collaborazione con le Istituzioni presenti in città e sul territorio provinciale come Università, Scuole, Associazioni ed Enti Locali. -
Riscontri. Rivista di cultura e di attualità (2021). Vol. 3: Settembre-dicembre.
"Riscontri"""" è una testata unica nel suo genere che si caratterizza per l'approccio globale al mondo della cultura, con articoli di critica letteraria, di storia e di filosofia. Lontana dagli eccessi della specializzazione e al di fuori di ogni condizionamento che non consista nel rigore scientifico e nell'onestà intellettuale dei contributi, la Rivista mantiene da più quarant'anni l'approccio divulgativo che l'ha resa celebre anche oltre i confini nazionali. In questo numero: Max Weber e la repubblica della scienza; Giacomo Colombo: arte sacra e devozione nel '700; Pasolini tra Dante, Leopardi e la Bibbia; L'altra Virginia di Andreini. Ibridismo sentimentale e trasgressività nella commedia Amor nello specchio (1622); «La coglionissima capa». La lemniscata, cioè l'Io gaddiano nel pasticciaccio noètico; Proust a Eleusi. Il mitologema della Kore" -
Between Syria and the highlands. Studies in honor of Giorgio Buccellati & Marilyn Kelly-Buccellati
Studi in onore di Giorgio Buccellati & Marilyn Kelly-Buccellati. -
«L' Ipogeo delle Ghirlande» a Grottaferrata. Un esempio di sepoltura di età romana imperiale
Si esamina nelle sue potenzialità storiche, topografiche e archeologiche l'importante ipogeo detto «delle Ghirlande» databile al I sec. d.C. e riconducibile ad una famiglia dell'«élite» romana che viveva nei pressi di Tusculum. Ritrovato nel 2000 nel territorio di Grottaferrata, l'ipogeo risulta inserito nel complesso sistema viario che afferiva all'antico confine tra l'ager tusculanus e l'ager romanus. La struttura sotterranea si compone di una ripida scalinata d'accesso (dromos), di un piccolo vestibolo a pianta rettangolare e della cella sepolcrale, ancora intatta al momento del rinvenimento, sigillata da un grosso blocco di peperino, recante su tre lati le grappe di ferro originali, con due sarcofagi all'interno. Estremamente povero di arredi e decorazioni, in realtà il ritrovamento offre fondamentali informazioni sulle pratiche di inumazione del I sec. d.C., testimonianze epigrafiche e tracce organiche che hanno permesso di ricostruire i legami familiari, e financo sentimentali, tra i due defunti deposti: il giovane Carvilio e la madre, la nobile Aebutia Quarta, che portava un anello con l'ombra del volto del figlio, i cui corpi sono oggi conservati presso il laboratorio di antropologia a Tivoli, purtroppo divisi dal resto del corredo funebre: lo splendido anello di Carvilio, i sarcofagi e la parrucca. Il nome dell'ipogeo, con riferimento alle ghirlande, è stato scelto come segno privilegiato per la decodifica del sistema di simboli espresso all'interno del sepolcro, alludendo sia alle decorazioni dei sarcofagi che ai resti vegetali ritrovati sui corpi dei defunti. Una sepoltura eccezionale per le sue peculiarità di cui lo studio tenta una ricostruzione completa. Prefazione Giuseppina Ghini. -
Votive Statuettes of Adult/s and Infant/s in Ancient Italy. From the End of 7th to 1st c. BCE: A New Reading. Vol. 1: Acient Latium and Etruria.
Questo libro in due volumi ha come principale oggetto di studio le statuette votive che rappresentano adulti con bambini (statuette di donne che allattano o che hanno con sé bambini, e di coppie formate da un uomo e una donna o due donne) provenienti dall'Italia antica (Etruria, Lazio antico, Campania, Magna Grecia e Sicilia). Attraverso l'analisi funzionale di questo materiale, la presente ricerca offre un ventaglio di possibilità sulle dinamiche e sugli agenti che si celano dietro l'atto di offrire oggetti votivi rappresentanti adulti e bambini. Il cuore dell'indagine è l'uso di un tipo specifico di ex-voto per comunicare con entità umane e transumane per dini religiosi e sociali, che verosimilmente va oltre il legame puramente biologico madre-figlio. A questo scopo, sono state prese in considerazione diverse variabili: legami biologici, status sociale e altri aspetti culturali, luogo di provenienza (spazi urbani e non urbani), sfera pubblica e privata, tipo di divinità coinvolte ed eventuali rituali messi in atto per onorarle; altri tipi di votivi e iscrizioni presenti nel contesto di ritrovamento delle statuette. Dai risultati ottenuti si può evincere l'importanza della prole per le famiglie e per l'intera comunità e la crescita dei bambini come un'attività condivisa da vari membri della famiglia in senso allargato. I confini tra femminile e maschile, infatti, nell'antichità sembrano essere stati molto più sottili di quanto siamo soliti pensare. -
Iscrizioni Romane. Messaggi millenari nella città eterna. Ediz. italiana, inglese e spagnola
Progetto Public Epigraphy in Ancient Italy. Edizione in lingua italiana, spagnola e inglese. -
Grecismi a Roma. Impurità linguistiche nel Latino: Ennio, Catone, Lucilio e Catullo
Le influenze greche nella lingua latina del periodo repubblicano: 1. Ennio 1.1. Prestiti lessicali 1.2. Calchi lessicali 1.3. Nomi propri greci con flessione latina o greca e genitivo omerico 1.4. Aggettivi e sostantivi composti 1.5. Sintassi 2. Catone 2.1. Nomi di piante: anticamente diffuse a Roma o di origine asiatico-africana 2.2. Attrezzi, strumenti e misure 2.3. Lessico medico 2.4. Lessico culinario 3. Lucilio 3.1. Grecismi popolari e già da tempo nel lessico latino 3.2. Grecismi indicanti beni di lusso 3.3. Lessico commerciale e marinaresco 3.4. Nomi di pesci 3.5. Nomi di ortaggi 3.6. Nomi di armi 3.7. Lessico ippico 3.8. Lessico teatrale e nomi di spettacoli o giochi 3.9. Lessico scientifico 3.10. Lessico filosofico 3.11. Lessico retorico e grammaticale 3.12. Grecismi poetici e dotti 4. Catullo 4.1. Grecismi di uso colloquiale 4.2. Grecismi dotti 4.3. Lessico nautico 4.4. Grecismi importati per mezzo dei traffici commerciali 4.5. Calchi lessicali 4.6. Sintassi Conclusioni Bibliografia. -
Palmula. I datteri nell'antichità. Indagine antropologica e archeologica
Un lungo viaggio nell'antropologia del cibo che percorre, in modo trasversale, anche l'archeologia, la letteratura classica e l'arte, e ci rivela aspetti del tutto inediti sulla palma in quanto tale e sul dattero quale suo frutto. Il dattero era, ed è, un vero e proprio integratore alimentare, poiché privo di proteine e grassi e ricco di molte vitamine, dunque è in grado di dare una vera e propria sterzata energetica oltre ad essere un potente remineralizzante del metabolismo. L'osservazione poi sulle caratteristiche vegetative della palma e sulla longevità delle sue foglie, rispetto ad altre essenze sempreverdi, proiettano nel tempo una condizione atemporale che trova la sua sintesi più perfetta nel concetto di immortalità. L'immortalità affonda la sue radici nella condizione umana della lotta e del superamento della sofferenza che sempre oscilla tra la fatica ed il ristoro, il dolore e la gioia, la lotta e la vittoria, la sconfitta ed il trionfo. La palma allora viene assunta sia come segno di un traguardo terreno raggiunto che come speranza ed augurio di un successo, di una vittoria, ove il futuro è intravisto some sublimazione dell'essere presente. In epoca romana la dolcezza del dattero era così apprezzata da costituire non solo un ingrediente delle ricette aristocratiche, ma anche un diffuso dono per gli auguri di inizio anno; nel dattero la dolcezza si coniuga all'incertezza del futuro nel tentativo di travalicare l'angoscia della quotidiana sofferenza. Nella dolcezza del dattero l'uomo ritrova il suo desiderio di serenità e di immortalità, poiché la dolcezza appartiene solo a Dio e, nel cingersi la testa con le foglie di palma, l'uomo tenta di proiettare in una dimensione soprannaturale una condizione squisitamente umana. I datteri permeano la cultura italiana non solo nelle espressioni artistiche e nella gastronomia, ma in modo più silente nella evoluzione degli antroponimi con radice semitica tamar, come Tammaro, dal termine tamr (dattero) di origine indeuropea.