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La donna vendicativa
Federigo, principe di Napoli, si innamora perdutamente della duchessa di Bretagna Adelaide, vista una volta in un ritratto, ma lei è già promessa a Enrico di Francia. Ne nascono furiose battaglie e sfide all'ultimo sangue che causano la morte del rivale, ma condannano Federigo alla fuga. Adelaide pretende una vendetta che pare irrealizzabile, ma le peripezie continuano stupefacenti fino all'inevitabile lieto fine. Scritta nel 1767, e mai pubblicata dopo la morte dell'autore, ""La donna vendicativa"""" è la prima delle commedie tratte dagli autori del Siglo de Oro spagnolo, ma presenta già le caratteristiche tipiche di questa stagione gozziana: l'eroismo dei suoi personaggi, la moralità dello scioglimento finale, la comicità delle maschere e l'esplosività dell'intreccio. Tutti aspetti lontanissimi dalla riforma goldoniana ma che valsero a Carlo Gozzi un grande successo di pubblico."" -
La guerra delle sinistre. Socialisti e comunisti dal '68 a Tangentopoli
Perché nell'Italia repubblicana la sinistra non ha - se non rarissimamente espresso una premiership di governo? Perché è apparsa, rispetto a quanto avveniva in altri contesti europei, ""figlia di un dio minore""""? Mille sono le ragioni del fallimento, prima di tutto culturale, di una famiglia politica, che pure è stata oggetto di ammirazione, negli anni sessanta e settanta, da parte dei progressisti di altri paesi. In questo libro Marco Gervasoni fornisce un'interpretazione storica basata su quello che ritiene un fattore fondamentale per la débâcle della sinistra italiana: il peso abnorme esercitato dal comunismo, unito alla scarsa volontà, prima, e all'incapacità poi, dei socialisti di controbattere a questa egemonia. Da sempre viva, per ragioni sistemiche e ideologiche, la competizione tra le due sinistre, Psi e Pci, si inasprì davanti alla sfida culturale rappresentata da Bettino Craxi a cui il Pci reagì trasformando il segretario socialista nel principale dei propri nemici. Così, se per Craxi Enrico Berlinguer era un politico refrattario alla modernità; per il segretario Pci, il leader socialista era un """"bandito politico"""". Due personalità carismatiche opposte tra loro tanto da far intravedere due Italie: irrimediabilmente in crisi (economica, morale e politica) quella di Berlinguer; dinamica e aperta al mercato e ai consumi, quella di Craxi."" -
Alle origini di una strana Repubblica. Perché la cultura politica è di sinistra e il Paese è di destra
Agli albori della Seconda Repubblica era radicata la convinzione di vivere una svolta epocale: dopo la ""democrazia bloccata"""" sarebbe arrivata la """"democrazia dell'alternanza"""", dopo la """"repubblica dei partiti"""" la """"repubblica dei cittadini"""". Cosi non è stato. A vent'anni di distanza scopriamo che la democrazia non si è affatto compiuta, che la corruzione non è stata debellata, che la crescita si è addirittura rivoltata in recessione. Cosa non ha funzionato? Per rispondere a questa domanda - sostiene Roberto Chiarini - è utile tornare alle origini della Repubblica, alla ricerca di quei tratti genetici che, se nell'immediato hanno consentito di creare dal nulla le basi di una democrazia industriale di massa, nel lungo periodo ne hanno fatto emergere gravi disfunzioni. Il libro si sofferma sulla nascita della nostra democrazia, mettendone in evidenza alcuni tratti originali. Primo: manca da sempre un """"accordo sui fondamenti"""", per cui il gioco politico si sviluppa costretto tra due opzioni delegittimanti estreme, l'antifascismo e l'anticomunismo. Secondo: destra e sinistra sono state (a diverso titolo e con modalità differenti) sì protagoniste, ma incapaci di avanzare una propria candidatura autonoma alla guida del Paese. Terzo: resiste nel tempo una difficoltà strutturale a risolvere la stridente asimmetria esistente tra """"paese reale"""" e """"paese legale""""."" -
Storie delle sei perfezioni. Racconti scelti dal Liu du ji jing. Testo cinese a fronte
Il ""Liu du ji jing"""" (Raccolta delle sei perfezioni) è una collezione di racconti che narrano le vite anteriori del Buddha (Jataka); liberamente tradotti in cinese dal monaco Kang Senghui nel III secolo d.C, sono stati ordinati in sei sezioni, corrispondenti ad altrettante virtù cardinali, dalla generosità alla sapienza. Animali, asceti, re, divinità ora benevole ora gelose sono i protagonisti di queste storie, in cui l'apologo di gusto popolare sfiora con estrema naturalezza i più profondi temi dottrinali. Di più, esse costituiscono una vivida testimonianza del grande patrimonio della narrativa tradizionale indiana. Redatto in un cinese letterario agile ed elegante, il """"Liu du ji jing"""" non è solo una delle opere buddhiste cinesi dei primi secoli più riuscite dal punto di vista stilistico, ma si rivela anche assai godibile per il lettore moderno."" -
«Il Principe» di Machiavelli e i cinque secoli della sua storia
A cinquecento anni dalla sua stesura, un bilancio del ""Principe"""" di Machiavelli attraverso il racconto della sua composizione e del dibattito che ha suscitato nel corso dei secoli. Nella precisa ricostruzione delle condizioni storiche e politiche del tempo, in Italia e in Europa, emergono le vicende della vita dell'autore, segretario della seconda cancelleria fiorentina, la sua disgrazia al ritorno dei Medici, la concezione del trattato e i problemi affrontati nei ventisei capitoli dell'opera. Quindi la lunga storia delle condanne morali e religiose, le prime difese, l'esaltazione illuminista di Machiavelli nemico dei tiranni, da Rousseau a Foscolo e Alfieri, l'età del risorgimento e la rivalutazione desanctisiana, la storiografia positivista fino all'impiego del """"Principe"""" nella dottrina totalitaria del fascismo, la nuova lettura marxista e la visione gramsciana dell'opera come libro vivente che agisce nelle vicende della storia."" -
L' Italia e l'economia mondiale. Dall'Unità a oggi
Il volume presenta una ""nuova storia economica"""" dell'Italia nei primi 150 anni di unità nazionale. Attraverso ua visione ampia dei successi e dei ritardi delle imprese italiane, dei lavoratori, dell'azione pubblica nel rispondere alle sfide del mutamento economico internazionale, il libro delinea le ragioni dell'attuale insoddisfacente risposta dell'economia Italiana alla """"seconda globalizzazione"""". La prospettiva storica è essenziale per afferrare le debolezze presenti, come il divario Nord-Sud, il basso livello di capitale umano, il fragile sistema d'innovazione e l'inefficienza della pubblica amministrazione. Gli ultimi vent'anni di stagnazione rivelano radici antiche, i recenti shock aggravano i problemi irrisolti."" -
Fuori norma. La via sperimentale del cinema italiano (2000-2012)
Questo volume intende analizzare, da diverse prospettive, un fenomeno che si è manifestato con evidenza negli ultimi anni, e che continua a manifestarsi: quello di un cinema (e di un video) ""fuori norma"""", fuori dalle regole correnti, controcorrente. Esso riguarda film di finzione, documentari, film di animazione, film sperimentali, corti, medi e lunghi, in pellicola o in video, che hanno l'ambizione di collocarsi al di fuori delle regole canoniche dei diversi generi per proporre esplorazioni innovative di forme espressive. L'indagine condotta ha rivelato un vasto universo, benché spesso sotterraneo, che testimonia di una vera corrente di nuovo cinema italiano che merita di essere indagata da vicino. C'è una esplosione di sperimentalismo indipendente, a volte diffusa solo nella rete. Essa è il segno da una parte di una insofferenza, e di una opposizione, alle forme consuete di produzione e distribuzione, dall'altra è certamente il risultato della presenza del digitale. Ci sono autori che hanno avuto una qualche forma di visibilità, come Paolo Benvenuti, Franco Piavoli, Tonino De Bernardi, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Daniele Cipri e Franco Maresco, Michelangelo Frammartino, Alina Marazzi, Corso Salani, Pietro Marcello, ma molti altri - la maggior parte - sono sfuggiti a una vera forma di distribuzione. Contribuiscono al volume saggisti, spesso giovani, che si sono interessati a queste """"periferie"""" del nostro cinema."" -
«...la più istruttiva, e la più squisita delle conversazioni». I carteggi letterari di Lavinia Florio Dragoni (1780-1811)
Attraverso documenti inediti conservati prevalentemente nell'Archivio di Stato di Udine, nell'Archivio Florio di Persereano e nella Biblioteca civica ""V. Joppi"""" di Udine, il libro propone la ricostruzione del circolo letterario guidato dalla friulana Lavinia Florio Dragoni, cardine culturale di un intenso fermento di idee quale fu la fine del Settecento in Friuli e in Veneto. La pubblicazione delle missive di Lavinia e dei suoi corrispondenti, rende conto del prestigioso circolo che raccolse intorno a sé molti letterati friulani e veneti, in cui la figura dell'abate padovano Melchiorre Cesarotti costituisce il comune denominatore. Le lettere mettono in luce la vivacità intellettuale di Lavinia, l'abilità diplomatica nel tessere relazioni sociali e culturali, il suo costante aggiornamento, attraverso i giornali e le gazzette dell'epoca, delle """"novità"""" letterarie e dei dibattiti che si accendevano in Francia e che attraverso il Veneto giungevano in Friuli. La sua figura si rivela, attraverso le lettere, quella di un'intellettuale colta e sensibile e di una donna ante litteram, che vive all'interno della sua terra, ma proiettata al di fuori dei confini della sua patria, interessata ai nuovi fermenti democratici che animavano le rivoluzioni d'America, ai princìpi del ginevrino Jean-Jacques Rousseau e ai nuovi fermenti culturali provenienti oltralpe."" -
Andrea Mantegna scultore e la Sant'Eufemia di Montepeloso. Ediz. illustrata
Il volume giunge a qualche anno di distanza dalla mostra di Mantova del 2006 che per la prima volta ha affrontato in maniera diretta la problematica di Mantegna scultore e dove è stata esposta per la prima volta, con l'attribuzione al grande artista, la statua in pietra di Nanto policromata raffigurante Sant'Eufemia proveniente dalla cattedrale di Montepeloso (oggi lrsina), in Basilicata, resa nota dalla Gelao sin dal 1996 e giunta nel piccolo centro lucano intorno al 1454 da Padova, per volontà del presbitero Roberto de Mabilia, rettore della chiesa padovana di San Daniele, e autore di una consistente donazione alla cattedrale del suo paese d'origine. Statua di stupefacente qualità che, quasi ignorata al momento della sua pubblicazione, ha visto in seguito consolidarsi due schieramenti critici, l'uno favorevole a considerarla, sulla scorta degli elementi portati dalla Gelao, l'unica testimonianza certa dell'attività di Mantegna scultore, l'altro propenso ad attribuirla a Pietro Lombardo, anche se, in quest'ultimo caso, la cronologia viene fatta oscillare tra il 1454 e il 1470, se non oltre. A raccontare la vicenda dell'arrivo della statua a Montepeloso, e di tutte le altre opere componenti la donazione è, nel 1592, un poemetto agiografico di Pasquale Verrone, arcidiacono della cattedrale di Montepeloso nonché intellettuale ben inserito nell'ambiente romano... -
Restituzioni. Tesori d'arte restaurati 2013. Ediz. illustrata
La sedicesima edizione del programma di restauri di manufatti appartenenti al patrimonio artistico nazionale, promosso e curato da Intesa Sanpaolo, è dedicata quest'anno a un nucleo di opere con una datazione che spazia dall'VIII secolo a.C. al primo Ottocento, provenienti sia da grandi musei sia da raccolte minori, da scavi archeologici e luoghi di culto di Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Calabria, dai poli museali di Venezia, Firenze, Napoli e dai Musei Vaticani. Il catalogo della mostra (Napoli, Museo di Capodimonte e Palazzo Zevallos Stigliano, 23 marzo 9 luglio 2013), raccoglie le schede illustrate di ciascuna opera e i saggi storico-critici di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti e Fabrizio Vona. -
Il design italiano incontra il gioiello. Ediz. italiana e inglese
Il design si configura sempre più come il linguaggio della contemporaneità, ciò che la codifica e, al tempo stesso, la de-codifica. Tutto è progettato e quindi tutto è design. Ne deriva una dimensione diffusa e interstiziale del design che include ambiti eterogenei, passaggi di scala repentini e orizzonti aperti. Il gioiello non può esimersi dall'incontro con il design, soprattutto con quello italiano che ha fondato una nuova visione degli oggetti e dei comportamenti d'uso, ha disegnato nuovi paesaggi domestici e anticipato scenari di consumo innovativi. La mostra rappresenta una pietra miliare negli incontri tra gioiello e design italiano, il primo censimento sistematico del gioiello di design e l'annuncio promesso di scambi tra la produzione orafa e il design italiano. -
Don Giovanni
Il dramma giocoso ""Don Giovanni"""", secondo capolavoro della cosiddetta trilogia su testi di Lorenzo Da Ponte (comprendente anche """"Le nozze di Figaro"""" e """"Così fan tutte""""), fu presentato da Mozart al pubblico di Praga il 29 ottobre 1787; gli impresari del Nostizt-Theater avevano chiesto a Mozart un nuovo lavoro dopo il successo delle """"Nozze di Figaro"""", con una particolare raccomandazione riguardo al ruolo da destinare al baritono Luigi Bassi, acclamato interprete di Figaro. Mozart lavorò alacremente tra marzo e ottobre, ultimando l'Ouverture, secondo la leggenda, con due soli giorni di anticipo sulla prima. L'opera andò in scena con grande successo, rinnovando l'entusiasmo dell'amato pubblico praghese. Fra gli spettatori c'era anche - presenza altamente simbolica - Giacomo Casanova."" -
Il redentore
Dalla sterminata mole di stesure e varianti dell'""Uomo senza qualità"""" (più di diecimila pagine) Walter Fanta - probabilmente il più autorevole conoscitore delle carte di Musil e curatore della sua edizione critica digitale presso l'Università di Klagenfurt - propone un testo inedito a stampa e in prima traduzione mondiale che colpisce per la sua immediata freschezza narrativa. In questo breve romanzo, il cui protagonista ha l'emblematico nome di Anders (e non ancora quello definitivo di Ulrich), il lettore ritroverà in una nuova sorprendente combinazione e in una diversa prospettiva figure e situazioni dell'opera pubblicata in vita da Musil, ma anche scene poi cassate per la loro cruda violenza, o avvincenti per la loro dinamica narrativa. Tutto ciò che nell'""""Uomo senza qualità"""" appare sublimato dalla riflessione e dall'ironia, nel """"Redentore"""" è ancora anarchica fantasia sovversiva. Introduzione di Luigi Reitani."" -
Il re cervo
Nel 2006, in occasione delle celebrazioni del secondo centenario della morte di Carlo Gozzi (1720-1806), la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia ha messo a disposizione degli studiosi il Fondo Gozzi, l'archivio familiare rinvenuto nella villa patrizia di Pasiano di Pordenone e da poco acquisito. Ricco di novemilacinquecento carte manoscritte - per buona parte stese di suo pugno dal minore dei fratelli Gozzi -, esso conserva di Carlo numerosi testi preparatori, finora del tutto ignoti, di opere edite e numerosi testi inediti: commedie, atti unici, programmi coreografici, componimenti poetici, traduzioni, interventi polemici, saggi, scritture amministrative. La ricchezza, la qualità e la novità dei materiali è tale da costringere a riaprire il cantiere degli studi gozziani. È quanto si propone questa edizione nazionale, che intende offrire i testi noti e ignoti di Carlo Gozzi in edizioni criticamente accertate, corredate dalle redazioni preparatorie e debitamente commentate. Nel ""Re cervo"""", andata in scena per la prima volta a Venezia, al Teatro San Samuele, il 5 gennaio 1762, si conferma pienamente l'efficacia del genere teatrale sperimentato da Carlo Gozzi con le sue fiabe: una produzione che si inserisce nell'ambito della fioritura di letteratura fiabesca registrabile nel Settecento, in rapporto con l'affermazione europea del gusto rococò. Introduzione e commento di Paolo Bosisio."" -
Confessioni di una sociopatica. Viaggio nella mente di una manipolatrice
M. E. Thomas è seducente, carismatica, manipolatrice, ambiziosa, è una donna di successo. Ha un ottimo lavoro, una famiglia, amici che ama e che la amano. Le manca solo una cosa: la coscienza. Lei è una sociopatica, non sa che cosa sia il rimorso e ne è consapevole. Nessuno, al di fuori della sua famiglia, conosce il suo segreto: per la prima volta racconta la sua storia. Scrive sulla sua vita, dalla confusione che provava da piccola nel cercare di farsi andare bene al bisogno di prevalere sugli altri che prova invece da adulta, dai suoi espedienti per raggiungere il successo al lavoro e in amore ai disastri che le hanno permesso di conoscersi meglio, fino alle motivazioni che le consentono di controllare il suo comportamento, almeno la maggior parte delle volte. Si stima che il 4% della popolazione sia affetto da questo inquietante disturbo della personalità, una persona su 25. Con una voce chiara, misurata e spaventosamente sincera, una donna sociopatica ci porta nella sua mente, nella sua vita, nei suoi segreti. -
Nessuno conosce il mio nome
Dan Sommerdahl vive nella tranquilla cittadina di Christianssund, affacciata su un fiordo pittoresco, con un delizioso porticciolo, un quartiere di ville eleganti e un'orribile zona pedonale. È un quarantenne di successo in temporanea crisi esistenziale. Brillante pubblicitario, l'ultimo avanzamento della carriera gli ha provocato una depressione dalla quale stenta a riprendersi, nonostante una famiglia affettuosa e un cane molto amato. Ma quando l'amico di sempre Flemming Torp, ispettore di polizia, lo coinvolge nell'inchiesta per l'omicidio di una giovane donna avvenuto nella sua stessa agenzia, Dan sembra ritrovare l'energia. La conoscenza delle abitudini e delle relazioni tra i colleghi e il suo senso dell'osservazione si rivelano doti preziose nella sua nuova carriera di detective. Cinico e sentimentale, brillante e spiritoso, Dan si appassiona al gioco e si butta a capofitto nelle indagini che conducono a una rete, alla quale molti tra i cittadini benestanti della comunità in cui vive sembrano segretamente aderire. Una sorta di associazione umanitaria che offre aiuto alle donne in fuga da sfruttatori senza scrupoli. Ma è davvero aiuto quello che le vittime ricevono? -
Eccellenti pittori. Gli artisti italiani di oggi da conoscere, ammirare e collezionare
Quattro secoli e mezzo dopo Vasari, Langone racconta gli artisti italiani partendo dalle loro biografie. Con un paio di non trascurabili differenze: gli artisti del Vasari erano quasi tutti morti mentre quelli di Langone sono tutti vivi; nelle ""Vite"""" si parla anche di scultori e di architetti mentre in """"Eccellenti pittori"""" ci si concentra appunto sui pittori per il semplice motivo che nel frattempo gli scultori si sono quasi estinti e gli architetti sono quasi totalmente fuoriusciti dall'ambito artistico. Libro fortemente selettivo secondo criteri il più possibile oggettivi che sono espressamente dichiarati in modo che il lettore possa condividerli o respingerli: quanto di più lontano dalla critica castale e incomprensibile che ha reso l'arte contemporanea italiana autoreferenziale e semimorta. Pittori di ogni generazione e di ogni quotazione: giovani e vecchi, celebrati e sottovalutati, purché capaci di ricordare che la pittura italiana è viva e lotta insieme a noi, anche se noi non sempre lo sappiamo."" -
Pietro Bembo e le arti
Il volume raccoglie gli esiti del seminario internazionale ""Pietro Bembo e le arti"""", curato dal Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nel febbraio 2011, con i contributi di: Barbara Agosti, Alessandro Ballarin, Guido Beltramini, Giulio Bodon, Lina Bolzoni, David Alan Brown, Marco Collareta, Elisa Curti, Massimo Danzi, Caroline Elam, Iain Fenlon, Massimo Firpo, Patricia Fortini Brown, Davide Gasparotto, Silvia Ginzburg, Elena Granuzzo, John Oliver Hand, Michel Hochmann, Rosella Lauber, Sergio Marinelli, Susan Nalezyty, Stefano Pagliaroli, Debra Pincus, Guido Rebecchini, Vittoria Romani, William H. Sherman, Adolfo Tura, Claudio Vela, Lucy Whitaker."" -
Napoli-New York. Una storia inedita per il cinema
Il volume propone questo soggetto dal sapore neorealista, scritto nella seconda metà degli anni quaranta da un Fellini non ancora regista, ma già fertile inventore di molti soggetti con l'inseparabile amico e collaboratore Tullio Pinelli. Attraverso le tristi e difficili vicende di due scugnizzi napoletani costretti dalla vita a tentare l'avventura americana, ""Napoli-New York"""" presenta una Napoli ancora distrutta dalla guerra e una New York totalmente fantastica, frutto dell'invenzione felliniana. Documento fresco dell'Italia postbellica e racconto rocambolesco si intrecciano in una storia dal finale sorprendente."" -
Comédia infantil
Dal tetto di un teatro in un porto africano un uomo contempla la città. Ai suoi piedi, sdraiato su un materasso sporco, c'è Nelio, bambino di strada e profeta. Ha solo dieci anni, ma la saggezza di un vecchio. Chi è Nelio? Da dove viene? Chi è stato a sparargli dal palcoscenico vuoto? E perché? Nove notti: è il tempo che serve a Nelio per raccontare la sua storia, la storia di un bambino africano, in un paese funestato dalla guerra civile. Ferito da un colpo d'arma da fuoco, sa che morirà non appena il racconto sarà finito.