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Il volto chiaro. Storie critiche del '900 italiano
Le indagini di questo libro riguardano opere che sono specchi parabolici della storia italiana, e insieme riflettono, per via letteraria, una rovente ragione di vivere. In trame narrative spezzate, come in ""Petrolio"""" di Pasolini o in forme più armoniche, ma avventurose e irrequiete, come in """"La strada per Roma"""" di Volponi, oppure nelle esperienze poetiche radicali di Noventa, della Rosselli e di De Signoribus. I narratori e i poeti sono sondati anche in prove meno note, ma illuminanti, come nel saggio leopardiano di Rebora, nelle poesie di Tozzi o nei racconti di Caproni."" -
Tutto il teatro. Vol. 1: 1870-1873.
Giacinto Gallina (Venezia, 1852-1897) è l'ultimo importante autore del teatro veneto, tra i più rappresentativi - e un tempo rappresentati - della drammaturgia italiana del secondo Ottocento, capace di acquistare un'ampia fama sulle scene dell'Italia unita, legando il suo nome alla teatralizzazione di una Venezia minore, crepuscolare e declinante rispetto alla sua antica grandezza. Questa edizione offre, in quattro volumi, tutti i lavori composti e rappresentati da Gallina tra il 1870 e il 1897 (più l'inedito ""Pesci fora de aqua"""", scritto a quattro mani con Riccardo Selvatico), confrontando le prime edizioni ai numerosi manoscritti autografi, a documentare la laboriosa messa a punto di una scrittura drammatica complessa e stratificata."" -
Giorgione. «Le maraviglie dell'arte». Catalogo della mostra (Venezia, novembre 2003-febbraio 2004)
Nessuno ha mai dubitato della grandezza di Zorzi da Castelfranco, detto Giorgione, che gli scrittori d'arte, a partire dai contemporanei, gli riconoscono alla pari di Leonardo, Raffaello e Michelangelo. Si è così formata una sorta di ""mito"""", anche perché alla vicenda ancora oscura della sua vita si aggiunge la difficile interpretazione dei suoi dipinti. Limitato è il numero delle opere che le stesse fonti attribuiscono a Giorgione. La mostra veneziana raccogliendo ben nove opere del maestro - di cui due recentemente restaurate costituisce la più ricca rassegna a lui dedicata, dopo quella ormai mitica del 1955, e il catalogo, con i contributi critici dei maggiori studiosi, si offre come una tra le più aggiornate monografie dedicate al pittore veneto."" -
Da Tommaso a Rosmini. Indagine sull'innatismo con l'ausilio dell'esplorazione elettronica dei testi
Rispetto all'ampia bibliografia che pone a confronto Rosmini e Tommaso, questo lavoro si differenzia nettamente nei fini e nel metodo. Non si tratta di fornire a Rosmini credenziali della fedeltà a Tommaso, ma di proporre un nuovo incontro con il pensiero dell'Aquinate - mediante l'ausilio dell'esplorazione elettronica dei testi -, sia nell'approccio diretto con una strutturata rivisitazione delle sue opere, sia nella rivalutazione degli approfondimenti e degli sviluppi con cui Rosmini ne convalida l'attualità. Rosmini compie un costruttivo attraversamento critico della filosofia moderna, andando ben oltre alle critiche ""post-moderne"""", tardive e incapaci di prospettive in positivo."" -
La bambola della regina. Tre generazioni di donne nel Montefeltro
È una storia soprattutto di donne, perché ricordare e tramandare sembra essere un loro specifico compito. E sono donne coraggiose e determinate, che ""fanno comunella"""" contro padri, fratelli e mariti. Lontane comunque dai clichés che le vorrebbero mute e remissive. Per tutte, vera leggenda paesana, la vicenda della piccola Lucia, che osò scrivere alla regina. Coinvolta nella più triste pagina della storia del Novecento, la persecuzione degli ebrei, fu per le ragazze sue compaesane un monito e un esempio: Lucia la coraggiosa, Lucia l'avventurosa. Dalla storia di due famiglie, attraverso un labirinto di parentele e di nomi, emerge con intenzionali sospensioni, rinvii e riprese l'affresco di un piccolo paese del Montefeltro tra Otto e Novecento."" -
Sette leggende. Testo tedesco a fronte
Le ""Sette leggende"""" nascono come parodia di quelle cattolicheggianti esaltanti l'ascesa, il sacrificio, la tortura - di un fanatico pastore protestante, Theobul Kosegarten: conversioni che agiscono all'incontrario, la Vergine che mette in atto astuzie e travestimenti per aiutare le sue protette a realizzare l'unione con l'amato, diavoli che si trasformano in ninfe, un paradiso in cui risuona il rimpianto per la perduta felicità terrena, madonne che scendono dagli altari, si travestono da cavalieri e combattono contro il diavolo. Gravata al suo apparire dal sospetto di iconoclastia e irriverente spirito antireligioso, la raccolta è invece la descrizione di un mondo metamorfico e gentile sottratto alle leggi della necessità."" -
Il cavaliere e la dama
Rappresentata per la prima volta a Verona nell'estate del 1749, ""Il cavaliere e la dama"""" è una tappa fondamentale nel cammino di Goldoni verso la riforma. Al centro dell'intreccio (ambientato in una Napoli che è in realtà una trasparentissima Venezia), la società aristocratica dei cicisbei che insidiano la virtù di una dama, Eleonora, costretta alla solitudine, miserabile ma operosa, dall'esilio del marito, colpevole d'aver ucciso un uomo in duello. Attorno a Eleonora si muovono Rodrigo, cavaliere timido e impacciato, veramente innamorato, il vecchio mercante Anselmo, che aiuta come può, senza pretendere ricompense, la ritrosa aristocratica; e poi i malvagi, che si divertono a scommettere sulla saldezza della virtù femminile."" -
Gli arazzi della Fondazione Giorgio Cini
Tra le raccolte della Fondazione Cini che si possono ancora oggi ammirare, vi è un gruppo di arazzi antichi che decorano le pareti della grande sala ricavata negli ambienti una volta occupati dal noviziato dei Benedettini, riproponendo la tradizione rinascimentale dell'arredo delle dimore signorili. Queste tappezzerie insieme ad altri 17 panni di varia importanza e tipologia, costituivano la raccolta che Vittorio Cini formò intorno agli anni Quaranta, con l'aiuto di Nino Barbantini, per decorare Ca' Marcello a Monselice. Databili tra fine del XV secolo e il primo quarto del XVIII, gli arazzi escono dalle manifatture europee più significative e sono ora indagati nei vari aspetti storico-artistici, iconografici, stilistici e collezionistici. -
Un partito non stalinista. Pci 1936: «Appello ai fratelli in camicia nera»
La storia del Partito comunista è incompleta: molto del periodo in cui Ruggero Grieco ne è stato segretario, ossia dalla seconda metà del 1934 alla primavera del 1938, viene liquidato in poche pagine. Togliatti ha occultato gran parte delle carte di quel tempo, timoroso della popolarità che Grieco aveva acquistato negli ambienti dell'antifascismo, tra i quali era stimato per essersi fatto promotore del patto di Unità d'azione Pci-Psi, dei contatti con Giustizia e Libertà, degli appelli rivolti dal Comitato centrale ai cattolici. Il Comitato centrale, sotto la guida di Grieco, tese ad applicare tutte le indicazioni che pervenivano da Gramsci, a costruire un partito che tesseva le fila dell'antifascismo e preparava il terreno alla Resistenza in Italia. -
Le chiavi di casa
Paolo è un quindicenne handicappato a causa di complicazioni sopravvenute durante il parto, nel quale la madre ha perso la vita. Sono gli zii a prendersi cura di lui, dopo che il padre, Gianni, atterrito dall'enormità di questo fatto, lo ha abbandonato. Finchè uno zio decide che padre e figlio devono finalmente conoscersi e così Gianni accompagna Paolo a Berlino per le consuete visite specialistiche, lunghe e dolorose. L'impatto iniziale per il padre è durissimo: prendersi cura del ragazzo è difficile e la sua inesperienza viene continuamente colmata da Paolo, che invece sa come affrontare una situazione che per lui è routine. Ispirato al romanzo di Giuseppe Pontiggia ""Nato due volte""""."" -
Il sogno e la sua storia. Dall'antichità all'attualità
Al sogno appartiene un'impronta genetica e storica, ma esso è anche e soprattutto la memoria dell'individuo che permane oltre le cancellazioni imposte dalla necessità di selezionare le esperienze per sopravvivere agli ingorghi della realtà. ""Questo libro è un discorso organico che si stende sopra i millenni della storia e gli spazi della terra e li accomuna oltre le diversità così come a tutti gli uomini è comune l'esperienza del sognare"""". Alla introduzione storica che spazia dall'antichità a oggi, si aggiungono alcuni casi clinici di analisi del rapporto tra sogno e transfert."" -
Carmen. Testo francese a fronte
Sullo sfondo di una Spagna assolata e selvaggia, Mérimée per primo racconta la storia essenziale di don José e di Carmen: storia che contiene alcune verità sull'amore, scabrose e tutt'altro che esotiche. Ognuno dei due protagonisti appare chiuso in un proprio sistema di valori alternativo a quello dell'altro e in questa guerra tra i sessi, che viene condotta in nome della passione e della libertà, la ragione e il torto non si dislocano mai con nettezza. Il buon innamorato uccide; la criminale traditrice è pronta al martirio pur di non rinunciare alla propria indipendenza. -
Caterina va in città
L'avventura nella Capitale della famiglia Iacovoni: Giancarlo è un insegnante di ragioneria animato da propositi di riscossa, che tra le pareti domestiche soffoca di complessi la moglie provinciale Agata e spinge la figlia Caterina a farsi avanti tra le amiche della classe che hanno alle spalle una famiglia rilevante. La ragazzina, col suo spaesamento e il suo candore, diviene oggetto di contesa e di rivalità tra Margherita e Daniela, la prima figlia di una scrittrice e di un noto intellettuale, la seconda rampolla di un importante esponente dell'attuale governo. Nel corso dell'anno scolastico si compie il percorso di scoperta, da parte di Caterina, di una certa umanità metropolitana e quello di disillusione di Giancarlo. -
Silvano Pontello. Biografia a più voci di un banchiere-imprenditore
Come tessere di un mosaico, i ricordi raccolti in questo libro compongono il ritratto di un uomo il cui nome, benché legato alla regia di alcune delle più importanti operazioni finanziarie degli ultimi anni, può risultare sconosciuto al grande pubblico. La storia di Silvano Pontello non è solo la vicenda di un personaggio che ha perseguito gli obiettivi professionali che si era prefisso, ma è anche la storia di uno dei tanti selfmade man che hanno dato vita al fenomeno del Nordest italiano. Dall'infanzia nelle campagne venete alla vita di fabbrica, dalle prime esperienze nel mondo della finanza, nella Milano degli anni Sessanta, all'approdo a Padova nella Banca Antoniana, il libro offre inediti squarci sul sistema economico italiano degli ultimi trenta anni. -
Il paesaggio e il silenzio
La nostra società non pratica molto il silenzio. Viviamo nel rumore, assediati da fragori, sollecitati da ritmi di vita assordanti, come se ciò fosse un modo di dimenticare la nostra condizione umana. Ma se poi ci immettiamo, anche per brevi pause, nel silenzio, isolandoci in montagna o nei luoghi di natura che stanno fuori dagli spazi del rumore, astraendoci in certo modo dal presente, dal quotidiano, scopriamo che il mondo che ci circonda vive secondo il ritmo universale che riconduce ai misteri dello spazio e del tempo. E il paesaggio allora ci appare diverso da come lo si guarda nella luce cruda del quotidiano: tutto ci racconta che ciò che abbiamo davanti è il risultato di una sommersione continua di paesaggi anteriori, e che ogni loto forma assume una carica semiotica che ne fa un'orma, un ricordo del passato. Questo è il filo ideale o la metafora che regge questo libro, raccolta di brevi saggi che analizzano il paesaggio non dimenticando il ritmo che ne scandisce la formazione e il mutamento continuo. Un modo di guardare al paesaggio che rimanda ai comportamenti archetipi dell'uomo nella natura, venati dal senso religioso dell'agire umano, acquistando un senso diverso alla luce di quelle verità che il frastuono del nostro tempo sembra obliterare. -
Ballo ad Agropinto
1943-1957, epopea picaresca di una comunità dell'appennino meridionale, composta da stravaganti figure di avventurieri e filosofi, di inventori e disoccupati, di politicanti e venditori ambulanti, sempre in bilico tra una Lucania magica e depressa e il desiderio di ricchezze. In sottofondo scorre la grande storia: dalle macerie del dopoguerra alle lotte agrarie, dalle battaglie politiche del 1948 alla stagione della ricostruzione che conduce agli anni del boom economico. ""Ballo ad Agropinto"""" ripercorre un periodo di Novecento, in cui, tra illusioni e disincanto, la memoria contadina cede alla società di massa e le rivalse economiche, che fanno da prologo all'esodo degli emigranti meridionali verso il Nord Italia."" -
Baby Vogue
Un ragazzo e una ragazza. C'è chi crede che possa bastare solo questo ma per loro non è così. Non è mai abbastanza. Delusioni. Segreti. Solitudine. Depressione. Amore. Felicità. Tutto questo e nessuno a cui raccontarlo se non a loro stessi. Così due vite nascono, crescono, si intrecciano e poi si dissolvono. Senza nessun motivo apparente, semplicemente perché è il loro destino. Troppo maturi per godersi i silenzi, gli sbagli o il sole la mattina. Troppo sensibili per non accorgersi di come il mondo gira loro intorno. La storia di adolescenze andate a male. La storia di due vite che non possono evitare di toccarsi. Una storia. -
Se piango, picchiami
Marcella Belmonte di suo non ha niente. Non il cognome, che ha preso in prestito dal marito Carlo, piacente e stimato oncologo appartenente a una delle più illustri famiglie di Napoli, e neanche il nome di battesimo che proviene da quello del netturbino che la trovò in fasce dentro un bidone della spazzatura. Marcella non sa chi è. Cresciuta in orfanotrofio, è una ribelle, tanto più pericolosa in quanto silenziosa, difficilmente individuabile, e perfettamente in grado di custodire i più scabrosi segreti. Conduce, infatti, in perfetto silenzio una doppia vita: da un lato è moglie e madre affettuosa, ma in segreto è l'amante appassionata e prepotente di Lucio, a lei legato fin da bambino, quando erano entrambi rinchiusi in orfanotrofio. -
Salire al cielo fermando le donne in ascensore
La passione per le donne, nella sua forma maniacale multipla, quella del libertino furibondo, potrebbe rappresentare una misconosciuta forma di ascetismo. Perché dedicarsi alle donne con totale devozione è come un sacerdozio: una prova costellata di tormenti, che stranamente procurano letizia nell'adepto, come il cilicio al devoto flagellante. Chi ama la donna infatti ne adora l'incostanza, la natura imprevedibile e selvaggia. Ne sposa l'animo volubile, e vi trova alleanze inaspettate, scoprendoci molte facce segrete. In questa specie di kung fu sentimentale, l'animo maschile sublima in campi a lui poco congeniali. Così si arricchisce e si completa. -
Buongiorno, notte
Chiara, giovane terrorista, è coinvolta nel sequestro Moro. Attraverso il suo sguardo prende corpo il complesso mondo degli ""anni di piombo"""", disperatamente fiducioso nell'avvento della rivoluzione e intrappolato nei rituali della clandestinità. Di contro, Chiara è chiamata a vivere la normalità del quotidiano con i suoi ritmi di sempre: un ufficio, un lavoro, dei colleghi e un ragazzo che sembra leggerle nel profondo, più di quanto lei stessa riesca a fare. Aggrappata a quel filo di emozioni che l'ideologia e la lotta di classe recidono continuamente, si scoprirà in conflitto con i suoi compagni e sempre più a disagio nel suo ruolo di combattente.""