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Mondo di carta. Immagini del libro nella letteratura italiana del Novecento
Libri e ancora libri. Ma che ci stanno a fare in così gran quantità, addirittura incombenti e invasivi, citati, inscritti, raffigurati o immaginati quasi ad ogni angolo dei testi letterari? Eccoli saltare fuori in ogni dove, singoli e soli ma anche rilegati assieme in connubi provocatori o improbabili, a risme, collocati in ordine alfabetico su appositi scaffali o ammonticchiati in cataste informi... Il volume intende interrogare una ricorrenza tanto sospetta leggendo in particolare prove di Tarchetti, d'Annunzio, Pirandello, Tozzi e Ruzzati, ma cercando anche di rintracciare in un campo letterario più vasto, che va da Cervantes a Manzoni, da Flaubert a Borges, da Canetti a DeLillo le possibili ragioni di una dovizia significativa. -
Da Torino a Bangkok. Architetti e ingegneri nel regno del Siam. Ediz. illustrata
Tra Ottocento e Novecento, architetti e ingegneri si muovono sulle rotte percorse da esploratori, commercianti e diplomatici, mettendo in circolazione competenze e modelli professionali maturati in seno ai contesti urbani e alle scuole europee. La dimensione internazionale delle carriere professionali, degli immaginar! figurativi e delle culture costruttive costituisce uno degli aspetti più interessanti dell'architettura di questo periodo. L'autrice ripercorre le tracce di un gruppo di architetti e ingegneri diplomati a Torino che nel primo quarto del Novecento lavora all'interno del Dipartimento dei Lavori Pubblici di Bangkok. L'eclettismo che connota la loro produzione architettonica veicola insieme a stili, linguaggi e tecniche, anche modi di progettare e concepire la professione che, radicati nell'Ottocento, sopravvivono in Siam, come in molti paesi extraeuropei, alla conclusione del secolo. -
Filosofia Yoga
Lo Yoga cominciò a diffondersi in Europa e negli Stati Uniti circa un secolo fa, con l'arrivo di grandi maestri indiani che portarono nel mondo occidentale, travagliato da guerre e inquietudini, questa antica e preziosa scienza dello spirito. Al giorno d'oggi sono milioni coloro che si avvicinano allo Yoga, ma la mentalità pragmatica degli occidentali, che lo utilizzano per combattere lo stress o per curarsi ""in modo naturale"""", ha preso il sopravvento sui principi, sui contenuti filosofici e sui valori ideali dello Yoga tradizionale. Pertanto, nella maggior parte dei casi, ciò che si riconosce come tale non ha che una vaga somiglianza con quell'insieme unitario di prescrizioni etiche e morali, di attività fisiche e respiratorie, di esercizi meditativi che esigevano non solo di praticare assiduamente, ma soprattutto di vivere lo Yoga nell'interezza della vita stessa. Scopo di questo libro è fornire una visione d'insieme dello Yoga classico, degli aspetti principali colti nei loro contesti originari. """"Il lavoro di Feuerstein - scrive Antonio Nuzzo nella presentazione del volume - è rivoluzionario, in quanto per la prima volta ci permette di entrare in contatto diretto con il significato di concetti che sono fondamentali sia per chi pratica lo Yoga sia per chi lo studia come filosofia""""."" -
«A egregie cose». Studi sui «Sepolcri» di Ugo Foscolo
A duecento anni dalla pubblicazione dei Sepolcri, i saggi qui raccolti fanno compiere significativi passi in avanti nella comprensione di un'opera cruciale nella storia letteraria italiana e nella conoscenza del contesto storico-culturale nel quale essa fu pubblicata. Si tratta di studi relativi al rapporto dei Sepolcri con la tradizione classica, alle suggestioni vichiane, al rilievo dei Sepolcri nella storia poetico-civile del poeta, al rapporto dell'opera con la tradizione sepolcrale non solo italiana, al confronto con esperienze coeve analoghe, alla sua fortuna. Il volume raccoglie gli interventi fatti durante il convegno di studi per il bicentenario della prima edizione del carme ""Dei Sepolcri"""" (Brescia, 20 e 21 aprile 2007)."" -
I confini del sole. Leopardi e il nuovo mondo
Dalla fitta selva dello Zibaldone emergono fonti non ancora adeguatamente messe a fuoco per la comprensione di un pensiero, come quello di Leopardi, destinato a riservare continue sorprese per il lettore contemporaneo. Si tratta di relazioni di viaggio dei conquistadores, di studi etnografici, di storie d'America che oscillano tra spirito della Controriforma e istanze illuministiche. Negli anni della maturità Leopardi intrattiene con queste opere un colloquio intenso, che lo costringe a prendere le distanze dal mito rousseauviano del bon sauvage: conseguenza inevitabile sarà la dissoluzione di un'idea di natura a lungo coltivata concepita come buona madre e dispensatrice di affetti. L'immagine del Nuovo Mondo come terra incontaminata dalla raison, così diffusa tra i seguaci di Rousseau fin du siècle, tramonta sotto l'evidenza di questi resoconti di viaggio, contribuendo in maniera decisiva a spingere Leopardi verso una nozione dell'essere pensato come ""male nell'ordine"""". Il poeta-filosofo, che rivela qui più che mai il piglio dell'antropologo e del filosofo politico, si ritrova così dinanzi a un Nuovo Mondo del tutto smitizzato."" -
Antropologia del paesaggio. Ediz. illustrata
Nella sua accezione tradizionale, romantica e ottocentesca, il paesaggio non esiste più; come sfondo di vita campestre o di vita naturale esso è stato quasi ovunque cancellato fuori di noi e dentro di noi. Con i suoi strumenti industriali l'uomo impronta in modi sempre più incisivi la superficie terrestre. Ciò tuttavia non esclude che il paesaggio, come realtà vista e vissuta, possa ancora utilmente essere assunto dalla cultura. Ma occorre una sua revisione epistemologica e concettuale, una sua ricollocazione scientifica. Questo libro considera il paesaggio nella sua dimensione antropica, come insieme di segni che rimandano alle relazioni interne delle società, ai loro modi di usare l'ambiente terrestre, di incidervi la propria impronta, sulla base di un confronto tra cultura e natura che varia a seconda delle forme di organizzazione che le stesse società sono riuscite storicamente ad imbastire nello spazio. Questo comporta uno spostamento d'interesse dal territorio alla società, alle sue strutture produttive, alla sua storia, alle sue rappresentazioni ecc. Si supera così la vecchia nozione di paesaggio pittorico, come quadro estetico del mondo, e quella che lo considera come dato oggettivo intimamente legato all'ambiente naturale e che, al di fuori della storia, si esaurisce scientificamente in una visione tassonomica della realtà. -
Storia del documentario italiano. Immagini e culture dell'altro cinema
Dai primi filmati sulle bellezze artistiche del Paese ai cinegiornali del Luce, dalle sperimentazioni delle avanguardie ai manifesti politici del '68, dai critofilm di Ragghianti ai docufilm della rinascita degli anni novanta: tendenze, autori, governo, operatori culturali, industria, istituzioni pubbliche, televisione, e poi ancora De Santis, De Martino, Pasolini, Olivetti, Antonioni, Zavattini fino a Grifi, Alina Marazzi, Francesca Comencini... l'Italia si guarda dentro e si fa guardare. Dai contadini del sud agli operai delle nuove industrie, dalle campagne di colonizzazione in Africa alla ricostruzione del dopoguerra, dagli interni borghesi alle giornate di Genova 2001, una storia appassionante di un patrimonio inestimabile. L'autore, documentarista e docente universitario, ""cuce"""" settori solitamente distanti fra loro, aspetti tecnico-pragmatici con riflessioni teorico-estetiche in un racconto illustrato, con foto prese in cineteche e archivi personali."" -
I poeti del Ventisette. Testo spagnolo a fronte
Una straordinaria congiuntura produce nella Spagna degli anni venti l'incontro di alcuni giovani poeti destinati a occupare un ruolo di prim'ordine nella letteratura spagnola, amici che condividono le stesse esperienze formative e che sono uniti da un comune impulso di superamento dei modelli espressivi attraverso la creazione di un nuovo linguaggio poetico. L'occasione, nel 1927, è il terzo centenario della morte del grande maestro della metafora Luis de Góngora, che diventa un atto pubblico di identità per il gruppo che passerà alla storia con il nome di ""Generazione del '27"""" (o, più sinteticamente, """"il Ventisette""""). Questa antologia è dedicata alle dieci figure centrali: oltre a Federico Garcia Lorca, Pedro Salinas, Jorge Guillén, Gerardo Diego, Rafael Alberti, Vicente Aleixandre, Luis Cernuda, Emilìo Prados, Manuel Altolaguirre e Dàmaso Alonso."" -
L' ultimo Rebora. 1954-1957
La poesia del Rebora religioso, espressa nei ""Canti dell'infermità"""" e nella produzione dell'ultimo periodo, pone il problema dell'unità della figura dello scrittore e insieme delle sue necessarie articolazioni. Il quinto volume dei """"Nuovi quaderni reboriani"""" indaga sull'ultimo Rebora, accogliendo una serie di contributi."" -
Il segreto di Barbiana. La storia di don Lorenzo Milani, sacerdote e maestro
Barbiana è ancora oggi com'era nel 1954 quando don Milani fu nominato parroco: una chiesa, una casa colonica, la canonica, il cimitero e poi a distanza e isolate nei boschi le ventitré case delle famiglie contadine. Da quel luogo sperduto tra i boschi e le montagne del Mugello la sua fama e il suo modo di essere sacerdote e maestro raggiunse molti angoli della terra e incuriosì i più raffinati intellettuali. Eppure la sua ""Ditta"""" (cosi don Lorenzo chiamava la Chiesa come gerarchla e come comunità) non seppe capirlo e fece di tutto per isolarlo e mantenerlo nel più stretto esilio. Come nacque e si sviluppò nel giovane Lorenzo la vocazione per il sacerdozio? E come arrivò il giovane parroco, destinato alla chiesa di San Donato di Calenzano a privilegiare la scuola serale popolare come mezzo per evangelizzare il suo popolo di operai e contadini? Questo libro vuole essere di aiuto a superare i molti ostacoli che si frappongono ancora oggi tra il sacerdozio di don Milani, la sua testimonianza e la sua pratica di vita."" -
I nuovi imperi. La mappa geopolitica del XXI secolo
Coloro che avevano profetizzato la fine della storia e della geografia con la caduta del Muro di Berlino devono ripensare le loro teorie sulla base di una impressionante accelerazione delle dinamiche politiche, economiche e sociali che ha caratterizzato quest'ultimo ventennio. L'elemento territoriale, che gli analisti del villaggio globale volevano relegato agli atlanti del passato, torna ad affermarsi come discriminante nella competizione tra Stati. Una competizione per l'energia, il commercio, le nuove rotte di un mondo che ha fame di crescita e sete di petrolio. Chi sono gli attori di questa nuova competizione globale? Innanzitutto gli Stati Uniti d'America, ma negli ultimi anni la storia registra il ritorno ad una aggressività geostrategica della Russia, che nell'energia e nella proiezione politica trova due formidabili strumenti di affermazione. La Cina, campione di una crescita economica senza freni e di un dinamismo ""geodemografico"""" senza precedenti, ben presto utilizzerà la capitalizzazione economica per alimentare le proprie ambizioni strategiche sull'Asia Maior, nuova frontiera delle relazioni internazionali. Ma a giocare un ruolo da protagonisti ci sono anche l'India, la più popolosa democrazia del mondo, laboratorio della nuova middle class globale, dell'innovazione tecnologica e dell'alta tecnologia."" -
Diario di Izumi Shikibu
Izumi Shikibu, poetessa e dama di corte vissuta tra la seconda metà del secolo X e la prima metà dell'XI, è famosa per la sua produzione poetica di ispirazione romantica, ma anche e soprattutto per le relazioni extraconiugali avute con due principi imperiali. Intorno alla sua figura e alle sue ""scandalose"""" storie d'amore, nasceranno nei secoli successivi numerose leggende confluite in testi di vario genere, che celebrano la personalità forte di questa donna capace di sfidare l'opinione pubblica e di rompere con gli schemi di una rigida organizzazione sociale. Il """"Diario di Izumi Shikibu"""" - opera formalmente anonima ma che potrebbe essere attribuita alla stessa Izumi Shikibu - è il racconto in terza persona di una di queste relazioni: un amore romantico inammissibile all'epoca, sbilanciato socialmente (la figlia di un governatore di provincia e un principe imperiale), nascosto ma chiacchierato, raccontato dal punto di vista della protagonista femminile. Un testo appassionato, malinconico e moderno che ci arriva da un mondo apparentemente lontanissimo: il Giappone di mille anni fa."" -
Mimmo Paladino a Villa Pisani. Catalogo della mostra (Stra, 1 giugno-2-novembre 2008). Ediz. illustrata
Il volume è il catalogo della mostra di Stra (Museo Nazionale di Villa Pisani, 1 giugno - 2 novembre 2008) L'esposizione presenta un tinerario di oltre settanta lavori di Mimmo Paladino, dai famosi Dormienti alle sculture esposte presso il MART di Rovereto, ai quali si aggiungeranno opere realizzate per l'occasione. -
Y
Alexandre Varga, pittoresco banchiere eroe della resistenza e delle lotte anti-colonialiste, scompare misteriosamente lasciando una lettera enigmatica al figlio Claude. Un poliziotto corrotto, dei malviventi parigini, un deputato intrallazzatore, un obeso killer dei servizi segreti italiani, mafia e hezbollah: in molti si mettono alla ricerca di Alexandre, che ha portato con sé enormi somme di denaro e una misteriosa videocassetta. E tutti a loro volta se la prendono con Claude, che deve già affrontare i suoi personali demoni droga e devianza sessuale. Per fortuna, troverà manforte in Adèle, una bella giornalista dalle motivazioni poco chiare, e in Emile K., ex superpoliziotto. Le tensioni in Medio Oriente e i segreti di Stato fanno da sfondo a un libro che, rinnovando lo schema della ""lettera rubata"""", offre anche una risposta molto singolare alla domanda se può esserci un amore felice in un mondo infelice."" -
Primo Levi. Una vita per immagini. Ediz. illustrata
Nel corso di questi ultimi anni, lo studioso francese Philippe Mesnard ha raccolto in tutta l'Europa tra gli amici e i famigliari di Primo Levi una notevole mole di fotografie che vanno dai primi momenti di vita dello scrittore torinese, ai ricordi di scuola e di università, fino agli ultimi giorni di vita (morto suicida l'11 aprile del 1987). Si tratta di fotografie familiari, del tutto inedite, o di istantanee che colgono Levi sul luogo di lavoro, durante una conferenza, o un raduno di ex deportati; nel corso di una vacanza o legate a premi letterari, in Italia e all'estero. Fotografie che segnano le tappe del progredire del suo lavoro di scrittore e di testimone dell'Olocausto, fino a questo momento conosciute solo da pochi intimi. Esse ci restituiscono un volto inedito e insieme profondamente ricco di suggestioni e di emozioni di uno scrittore sempre schivo. Alternate a un rigoroso studio biografico e a brani dei suoi scritti (tratti sia dalle opere letterarie che da articoli o interviste edite e inedite), queste fotografie costituiscono un utile complemento alla conoscenza e allo studio di Primo Levi scrittore e testimone della tragedia degli ebrei nel corso della seconda guerra mondiale. -
Storia dei laici nell'Italia clericale e comunista
"Storia dei laici"""" ripercorre l'intero cammino nella Repubblica dei gruppi laici e antitotalitari italiani di matrice liberale, democratica e socialista. È la storia veritiera e originale del mondo politico e culturale che fu antifascista senza essere comunista e anticomunista senza essere fascista e clericale. Ed è per questa singolarità che i cattolici, predominanti in politica, e i comunisti, egemoni nella cultura, hanno tentato di cancellarne la memoria. I gruppi e le forze liberaldemocratiche e socialiste riformiste sono state essenziali nel dar vita a un paese più civile e meno antiquato, annoverando nelle loro fila alcuni autorevoli interpreti dell'Italia democratica: Gaetano Salvemini ed Ernesto Rossi, Benedetto Croce e Luigi Einaudi, Ignazio Silone e Nicola Chiaromonte, Mario Pannunzio e Adriano Olivetti. È sì vero che la politica italiana ha relegato nell'ombra la schiera dei laici antitotalitari che furono chiamati """"pazzi malinconici"""", ma sono stati proprio loro che hanno avuto ragione nel drammatico Novecento, il secolo che ha sconfitto i totalitarismi di destra e di sinistra." -
L' archeologia in architettura. Misurazioni, stratigrafie, datazioni, restauro. Ediz. illustrata
L'archeologia in architettura offre a chi restaura orizzonti di analisi e di conoscenza innovativi, fornendo gli strumenti concettuali e operativi per interpretare i ""segni"""" lasciati dagli uomini sul costruito nel corso del tempo. Non solo. Affronta anche una questione cruciale: nell'adottare la conservazione come filosofia dell'intervento, quaI è l'oggetto della conservazione? che cosa intendiamo realmente e concretamente conservare?"" -
Parenti lontani
Venti grossi grassi matrimoni meridionali e altrettanti allegri funerali in cui si commemorano gli estinti con tanto di bevute, banchetti e abbracci passionali mentre il paese si riempie di emigranti che tornano a bordo di meravigliose fuoriserie americane con le loro ancora più meravigliose figlie. Questo lo scenario della giovinezza di Carlino di Lontrone che vive in una vecchia casa piena di ricordi, circondato da venti cugine sotto l'imperio della terribile nonna che lo ha destinato alla guida dell'azienda di famiglia, ma Carlino ha altro per la testa: il sesso e l'America. Gliela farà conoscere Pit, l'amico più grande, nelle scorribande in macchina attraversando, al suono del jazz, paesi e campagne, avvicinando donne, fumando erba alla maniera beat. Carlino continuerà poi a seguirne le tracce insieme alla sgangherata banda di amici inanellando tutta intera l'educazione sentimentale del giovane anni Settanta: dall'iniziazione al rock nel corso di un memorabile concerto dei New Trolls (anzi dei ""Gnu Droll"""") al viaggio hippy, per infine approdarvi raggiungendo i suoi ricchissimi parenti lontani. Ed eccolo nella New York dei primi luminosi anni Ottanta. Accolto dallo zio Richard, tycoon dal cuore durissimo, s'imbatterà in miliardarie bizzose, maghi e guru d'alto bordo, homeless e snob squattrinati, pittrici pazzoidi e gangster di bassa tacca e in una ragazza che sembra una favolosa nullità e che è invece destinata a divenire un'icona del nostro tempo - Madonna!"" -
La morte a Venezia. Testo tedesco a fronte
Quando esce ""La morte a Venezia"""", nell'autunno del 1912, Thomas Mann ha trentasette anni, è sposato con la bella e ricca Katia Pringsheim, è padre di quattro figli. Ha già scritto """"I Buddenbrook"""" e """"Tristano"""" e """"Tonto Kroger"""" e è uno scrittore ormai affermato, per alcuni critici forse al culmine della propria potenza narrativa. Da qualche anno la letteratura è dominata dalle avanguardie storiche, mentre in tutta l'Europa si avvertono presagi di guerra. Ma nel lungo racconto sulla fine di Gustav von Aschenbach la crisi che scuote alle fondamenta quel mondo resta soltanto sullo sfondo. In primo piano c'è l'impietoso ritratto, talvolta perfino caricaturale, del grande autore trascinato dall'avventura artistica e dalla pulsione erotica verso la morte. C'è la passione del maturo protagonista, la disgregazione morale, la perdita del contegno e del dominio di sé. Sono pagine nelle quali Thomas Mann racconta in maniera spesso paradossale ed enfatica la patologia della vocazione estetica, la disciplina e il culto della perfezione formale, le strategie di difesa dal disordine e dal caos; rappresenta ancora una volta la cultura e la bellezza come diminuzione dello slancio vitale, come corruzione della vita e dei valori borghesi. Che Venezia sia qui l'ambiguo e stupendo fondale degli eventi descritti, è anche un omaggio alla grande letteratura di fine secolo e a tutta la cultura del decadentismo europeo."" -
Il diavolo all'opera. Aspetti e rappresentazioni del diabolico nella musica e nella cultura del XIX secolo
"Il diavolo all'opera"""" nasce dalla considerazione che l'elemento diabolico, o addirittura il diavolo in prima persona, riveste un ruolo particolare nella cultura musicale europea soprattutto ottocentesca. Un ruolo che la personificazione del male e le sue manifestazioni esercitano nel teatro musicale (in primo luogo, ma non solo, attraverso le opere ispirate al mito di Faust), per poi invadere trionfalmente il dominio della musica strumentale, i cui protagonisti sono rimasti nell'immaginario collettivo grazie alla loro abilità per l'appunto """"diabolica"""". Nell'impossibilità di esaurire nello spazio di un volume una materia tanto vasta e ramificata, gli autori hanno preferito dare un saggio della sua straordinaria rilevanza nel nostro contesto culturale approfondendo solo singoli aspetti significativi e stabilendo numerosi collegamenti con altre discipline, dalla letteratura alla iconografia."