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Dudi e Nettuno
"Dudi e Nettuno"""", citazione pirandelliana, è l'insieme di due racconti scritti nel 1994. """"Dudi"""" è il nome del protagonista del primo racconto, ambientato a Panama. Verte sulla voglia di andarsene via. Generata dal nostro stile di vita, spesso complicato e fasullo, vano ed egoista. Tema che ho poi ripreso in """"Montagne Blu"""". """"Nettuno"""" è il luogo dove si svolge il secondo racconto, che parla di carriera e compromessi. L'appendice (""""Rivazza"""") prende invece il nome da una curva del circuito di Imola. Il che lascia capire che questo racconto è ambientato nel mondo delle corse in moto. L'ho scritto nel 1989. Parla della autosoddisfazione, del nirvana di colui che ha scalato la scala di Maslow e non desidera null'altro più. Senza curarsi della considerazione altrui." -
Poesie silenziose. Quadri in cerca d'autore
Parole e silenzi, istanti rubati alla vita, che scorre inesorabile talvolta più fuori che dentro di noi. Una poesia che è prima di tutto ricerca del proprio sé, di quel nocciolo di identità che sembra costantemente sfuggirci, simile a un fazzoletto di terra naufrago in un mare, il cui sciabordio porta mescolate insieme la nostalgia di un passato che fu e la promessa di un futuro ancora da scrivere. Un io in balia dell'inquietudine di un presente sospeso tra ciò che è stato e ciò che ancora non è. Eppure tra gli scorci rubati alla terra ligure e i frammenti di incontri e volti che popolano i versi di questa raccolta, si intravede all'orizzonte la certezza di un cammino che restituisce senso e profondità all'esperienza del vivere quotidiano. È con questa speranza nel cuore che l'autore accompagna il lettore a contemplare quel mare in cui tutto si ricompone e acquista una nuova prospettiva. -
Tragitto obbligato
C'è un legame sia pure intrinseco tra i sei racconti che formano questo libro? ""Tragitto obbligato"""" è anche il titolo di uno di questi racconti. Ecco: le storie narrate rappresentano un percorso obbligato che è al tempo stesso quello della realtà descritta ma anche quello dei suoi lati più oscuri e imprevedibili. Ci appare un personaggio nella sua quotidianità ed in questa quotidianità possiamo riconoscerci. Ma poi un ribaltamento narrativo totale conduce il lettore a circolare in una zona franca dell'azione e del pensiero che non vedremmo e non percepiremmo se non fossimo costretti, obbligati appunto da una logica che stiamo scoprendo mentre la viviamo, attimo per attimo."" -
TPD. Mostri e paradisi
Questa è la storia d'una spedizione di soccorso, che sbarca sul paradisiaco pianeta di Eveanoor, per riportare a casa i superstiti della spedizione detta ""la Tre"""" (sempre che siano ancora vivi) e scoprire chi o che cosa ha ucciso i loro predecessori. Presto i soccorritori incontreranno un moltiplicarsi di tracce, indizi e anche strani messaggi. Ma non basterà sciogliere l'enigma per poter dire che la missione è compiuta."" -
L' apparenza
Uno scrittore di successo in crisi esistenziale si ritrova, per caso, su una spiaggia danese e in quel luogo incontrerà un'anziana donna che lo avvierà alla scoperta di sé. La capacità di andare oltre l'apparenza per cogliere la vera essenza, quel nucleo che ci rende veramente umani, sarà l'insegnamento più importante che apprenderà durante un viaggio in barca, lungo i fiordi norvegesi, insieme alla sua nuova amica e a un vecchio capitano. Un viaggio che rappresenta la strada per cogliere il valore dell'Amore, dell'Amicizia e dell'Onestà che si realizzano nell'incontro con l'Altro. -
Dentro al mattino
Cinque spade magiche, come i cinque elementi. Due popoli in lotta da sempre. Personaggi indimenticabili come Steve e Milleuda, ma soprattutto Roy e Rothbart, ""figli di un unico albero, uno le radici che affondano nella terra fredda e buia, l'altro le foglie che si innalzano verso il sole"""". Un universo parallelo. Un tempo senzatempo. Quando il passato è destinato a tradire, il presente inafferrabile, il futuro - qualunque esso sia - ti impone di affrontarlo da solo è difficile accettare di essere eroi. Quando sono in gioco l'amicizia, l'amore, l'onore, anche i sogni hanno un peso insopportabile e nessuno può essere davvero invincibile. Qualunque sia il potere ricevuto o conquistato, il prezzo della vittoria sarà sempre troppo alto."" -
Invitati a nozze
Il testo è strutturato in una serie di racconti, ad ognuno dei quali è dato un titolo, che focalizza l'attenzione su ciò che rappresenta il nocciolo centrale d'inerzia o il baricentro dinamico della novella, oppure ""l'enzima, il catalizzatore della reazione espositiva""""; qualche volta, (anche) in detto titolo, può riecheggiare il ricordo di film o citazioni letterarie, come mera cassa di risonanza, però senza mai l'ardire di qualsiasi pensiero che possa comunicare sentimenti o sensazioni negativi: absit iniuria verbis."" -
Il lago dei ricatti
Cinque ragazzi si ritrovano nella ridente cittadina di Orta, sul lago omonimo, per trascorrere, come tutti gli anni, le vacanze estive. Una di loro, Melissa, si è impegnata a lavorare, per qualche ora al giorno, presso una misteriosa e attempata signorina: Rosanna, proprietaria di Villa Crespi. Presso di lei, accompagnato da due amici, è giunto da poco Andrea, un giovane affascinante, ma ambiguo, che si spaccia per suo nipote. Intanto alcuni negozianti di Orta vengono ricattati da misteriosi e cupi personaggi, mentre vandali scriteriati mettono in serio pericolo l'incolumità delle preziose cappelle del Sacro Monte e dell'antico pulpito della basilica all'Isola di San Giulio. Con l'aiuto di Melissa, abilissima a navigare in Internet, la signorina Rosanna viene finalmente a conoscenza di una notizia che cambierà la sua vita: questo fatto, però, mette in serio pericolo la giovane, che viene rapita e relegata in una rimessa abbandonata di Villa Crespi. Fondamentale, nella storia, l'alleanza tra il cagnolino di Melissa, Dylan, e la saggia Shéhérazade, lo splendido levriero afgano di Rosanna. -
Trent'anni in sella
"Cercammo di salutare con un sorriso ebete, mezzi addormentati e con gli occhi cisposi per la notte insonne; non parliamo poi di quando scesero i cavalli, tutti sporchi e con le criniere e le code piene di paglia: alcuni cominciarono a scalciare, a sgroppare e nitrire in mezzo al silenzio generale perché il sindaco di Cles aveva iniziato il discorso di benvenuto. Quando tutto sembrava finalmente acquietato scese il lupo anche lui sporco e spelacchiato abbaiando come un ossesso e coprendo completamente le parole del sindaco...""""" -
Calixtilia. Vol. 5
Il progetto Calixtilia intende promuovere la libera ricerca di quanti preferiscono ricorrere ad una forma di dialogo mirato e consapevole, contro ogni rischio di dispersione e frammentazione. La rivista Calixtilia è sede d'incontro virtuale tra autori che, pubblicando lavori in lingua originale, si ritrovano in uno spazio di sperimentazione assai fluido. Calixtilia non impone piste di ricerca, non segue ideologie di alcun tipo, né è soggetta a scadenze editoriali. Calixtilia non pubblica recensioni. Il metodo di stampa p.o.d., la facile reperibilità, l'ampio ventaglio di argomenti trattati fanno di Calixtilia un progetto ambizioso, ma rigorosamente autonomo. -
Nel tempo felice. Storia di Giulia e Giovan Battista
Napoli, tarda primavera del 1770, i Mozart, padre e figlio, in viaggio a Napoli si recano in visita presso il principe napoletano, Raimondo di Sangro, il quale consegna loro la partitura di una musica. Si tratta di una musica forse magica e fino ad oggi introvabile, la musica per l'Oratorio Nel Tempo felice, composta dal compositore Giovan Battista Pergolesi, molti anni addietro, secondo le indicazioni del principe. Quella che Raimondo di Sangro, principe di Sansevero narra ai Mozart è anche una storia d'amore tormentata, tra Giovan Battista Pergolesi e una delle figlie del principe di Fuscaldo, il marchese Spinelli. Raimondo di Sangro ormai anziano, a tratti dolente, ma ancora lucido e con le sue speranze, ha ancora tanta forza per raccontarci questa storia dopo così tanto tempo, nonostante le sue digressioni e le sue piccole manie. Ispirato alla ""Leggenda d'amore"""" del Pergolesi, della quale si occupò anche Benedetto Croce, questo è il racconto di una storia d'amore in una città che, alla fine della breve dominazione asburgica, si apprestava a diventare capitale di un regno."" -
Via Crucis
L'avventura dello spirito si realizza nell'uomo passando per il suo corpo, cosiddetto ""materiale"""", durante la sua vita sulla Terra. L'opera di Paul Claudel è una visione chiara della situazione dell'uomo e delle sue possibilità di elevarsi nel Cristo integrando quanto sembra diviso e separato secondo le """"leggi"""" fisiche e biologiche. Nell'uomo, per la sua origine cosmica, convivono elementi divini atti a raggiungere la """"luce"""". I versi poetici trovano nelle immagini disegnate un ausilio per scavare in profondità in se stessi e comprendere le interazioni delle energie che ci permettono di delucidare il nostro mondo e noi stessi."" -
La buona speranza
"Purché ancora ci accada a volte di alzare gli occhi quando il cielo è alto al vertice e chiaro al sole che si abbassa e non rimane e i colori quasi finti ad abbagliare purché ancora ci accada a volte che ti chiami accanto per cercare di scoprire ancora insieme sotto il velo qualcosa più di quello che si vede.""""" -
Figlia del vento
"E tu chi sei?"""". """"Bent-el-Rhia... È il nome arabo di Pantelleria"""". """"Cosa vuol dire?"""". """"Bent-el-Rhia... Figlia del vento... Dicono tutti che è stato lui il vento, a condurmi qui: in quest'isola"""". L'incontro con quella giovane donna lo aveva profondamente segnato: era da tempo immemorabile che non si sentiva più così, che non provava più certe emozioni e, perché no?, certi sentimenti, fino ad allora riposti disordinatamente e dimenticati in un antro profondo della sua anima, accatastati come una massa informe senza più alcun significato, erosi e indistinguibili. Non sentiva più il bisogno di porsi dei quesiti su colei che asseriva di essere 'figlia del vento': ognuno di noi è alla fin fine quello che è o che vuole o che può essere. Perché continuarsi a negare pur di dare delle risposte senza che la vita stessa allo 'stato puro' ci chieda niente? Avere la fortuna di poter esistere, di esserci, è quanto basta per percorrere quell'imperfetto cammino interiore aperto alle realtà che ognuno vive e reputa più congeniali, alle quali ognuno si plasma con le modalità e le forme che ritiene più consone alla propria unicità e irripetibilità..." -
I ratti d'Europa
Pubblicato dagli Editori Riuniti nel 1977, ""I ratti d'Europa"""" esce mentre si sta esaurendo la spinta antirealistica delle neovanguardie: il romanzo di Mario Lunetta (poeta e finissimo critico, oltre che narratore) risente delle tendenze contrapposte di un realismo e di un impegno politico severi e di un desiderio costante di novità stilistica e letteraria. Lo segnala già quel titolo, nell'ambiguo """"ratti"""" (topi o rapimenti?). Il suo protagonista, Omar Nepero (Omar, anagramma di Roma, Nepero forma italianizzata del nome del matematico scozzese Napier), esce di casa a Roma per una serie surreale di avventure, incontri, spettacoli orridi che sembrano mimare il peggio della società del secolo scorso, ancora molto attuale."" -
Un viaggio a matita. Ateliers dell'immaginario autobiografico
"Un viaggio a matita"""" presenta una selezione di racconti autobiografici realizzati tra il 2009 e il 2010, durante la partecipazione al percorso strutturato degli Ateliers dell'Immaginario Autobiografico curati dall'Associazione Le Stelle in Tasca. L'immagine in copertina, una casa situata su di un'isola errante, è stata selezionata tra i disegni creati dagli autori di questo volume. Un gruppo di persone animato dal desiderio di autobiografia, dal desiderio di trasformare la vita nel movimento della scrittura, ha intrapreso un viaggio insolito tracciando con una matita delle immagini che li rappresentano per condividerle simultaneamente. Il viaggio ha avuto inizio attraverso queste immagini, esplorando con le parole i sentimenti manifestati e i significati che abbiamo attribuito loro, proseguendo nella scrittura di sé alla scoperta di un orizzonte che cambia esplorando la presenza dell'altro." -
Parti diafane. Introduzione alla mereologia di Aristotele
La mereologia è, ad oggi, una delle rubriche più significative dell'ontologia formale. Con questo termine si intende quell'insieme di teorie che analizzano la relazione ""...è parte di..."""", dove con parte si indica un elemento o componente di un intero. Si tratta di un approccio estensionale che si è sviluppato nel periodo successivo alla diffusione della terza ricerca logica di Husserl, un approccio che è assente nelle pagine di Aristotele. Allora perché scrivere di mereologia in Aristotele? Parliamo comunemente della metafisica pur sapendo che teniamo tra le mani qualcosa che, per lo meno nella forma in cui ci è giunta, Aristotele non sapeva nemmeno di aver scritto. Si può dire lo stesso della mereologia? Questo studio si propone di dare forma a questa suggestione teorica. Intendere la mereologia come una chiave epistemica rilevante nello studio dei (s)oggetti delle scienze particolari ci spingerà proprio ad una valutazione della metafisica, troppo spesso relegata ad un ruolo prettamente descrittivo che non sembra più così scontato."" -
Dido sine veste. Il codice di Virgilio
"Dido sine veste"""" rappresenta un autonomo sviluppo delle più recenti acquisizioni ermeneutiche inerenti forma e strategia del linguaggio virgiliano. In particolare, il saggio esamina la """"doppia scrittura"""" di Virgilio, anche con ricorso alla imitatio esplicativa svolta da contemporanei quali Ovidio e Silio Italico. Costruito con metodo interdisciplinare, ovvero con riguardo a più ambiti speculativi (letterario, storico, politico, religioso), in """"Dido sine veste"""" vengono ricercati i punti di contatto tra la Didone, eroina virgiliana, e il personaggio storico della fondatrice di Cartagine. La tesi centrale si innesta sullo scenario ermeneutico che teorizza(sotto forma di linguaggio mediato) la più profonda contestazione del regime augusteo da parte di Virgilio: Didone rappresenterebbe il più alto livello di incarnazione letteraria dell'autore, assumendo la funzione di eroe principale del poema." -
Le ragioni della grammatica. Pietro Bembo e Giovanni Francesco Fortunio
L'autore ha cercato di colmare una lacuna riscontrata nel settore degli studi sui grammatici del primo Cinquecento italiano, l'assenza cioè di un sistematico confronto tra i due testi delle Regole di Giovan Francesco Fortunio, prima grammatica a stampa del volgare e della trattazione grammaticale contenuta nel terzo libro delle Prose del Bembo. Si è voluto ricostruire la storia della composizione delle due opere per porre in evidenza, attraverso un riesame delle norme che quei testi prescrivono, l'effettivo rapporto che tra essi intercorre. Lo studioso che legge le due opere, fondate entrambe sul principio classico dell'imitazione, può così rendersi conto che, mentre nel Fortunio il discorso rimane ancorato al punto di vista grammaticale, con la registrazione delle voci volgari che procede secondo gli schemi della grammatica latina, diverso è l'orientamento del Bembo grammatico, che è quello di fissare le regole elaborate attraverso lo studio degli autori prediletti, con la mente però sempre rivolta al patrimonio delle loro idee, alle poetiche diverse, ai moti dello spirito chela mediazione stilistica traduce nelle forme del verso e della prosa. -
Il vecchio botanico racconta
"Il vecchio botanico racconta"""" contrariamente a chi pensa ad un Corbetta in rimessa, è un piacevole volume che ci propone lo stesso personaggio degli anni giovanili: guai a interpretarlo come il """"canto del cigno"""", meglio un """"inno alla vita"""". Non solo botanica, ma anche arte, letteratura, filmografia, mitologia, gastronomia e (perché no?) molte altre sorprese."