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Gramsci a Turi
In ""Gramsci a Turi"""", Antonio Tarantino racconta il calvario di Gramsci, processato dal regime fascista perché fedele «a un’ispirazione, a un’idea d’uomo, a una storia, tutta da inventare, da far esistere». La ricostruzione dei terribili momenti della prigionia a Turi è affidata quasi esclusivamente alle parole dei trenta personaggi che popolano il testo: gente comune, personalità della sinistra italiana, esponenti del regime. Attraverso le loro voci, sembra colmarsi quel vuoto emerso tra il resto del mondo e Antonio Gramsci, protagonista solitario che «non c’è mai o quasi mai, e quando c’è ha un modo assente di esserci»."" -
Barabba
Con ""Barabba"""", opera composta nel 2010, inedita fino ad oggi, Antonio Tarantino, come nei suoi drammi d’esordio, torna a dare nuova vita ad un personaggio di ascendenza evangelica. Quasi integralmente in versi, in una lingua impietosa senza più privilegi di rango, dove si mescolano commedia e tragedia, il personaggio di Barabba incarna un teatro di emozioni in cui oscillano, come maschere appese a un filo, il nostro bisogno di salvezza, la nostalgia rabbiosa di un fondamento, di un’origine."" -
Il segno di Ustica. L’eccezionale percorso artistico nato dalla battaglia per la verità
Perché tanti artisti sentono la necessità di confrontarsi con la strage di Ustica e con le questioni che la vicenda solleva? Quali sono le caratteristiche di questo particolare fenomeno artistico che ha prodotto spettacoli innovativi, preziose composizioni poetiche e musicali, straordinarie opere visive e film che hanno formato la coscienza civile di milioni di cittadine e cittadini? Da quale visione si è sviluppata l’attività propulsiva dell’Associazione Parenti delle Vittime, che da decenni combatte contro menzogne e depistaggi costruendo occasioni di sperimentazione artistica e di evoluzione culturale e politica? Partendo da queste domande, Andrea Mochi Sismondi incontra le artiste e gli artisti che si sono posti in relazione con la strage per confrontarsi sui diversi approcci che ne contraddistinguono il lavoro. Grazie anche al ricco apparato iconografico e alle conversazioni con studiose e studiosi che hanno approfondito il fenomeno, il volume rappresenta un contributo fondamentale per la riflessione sulla dimensione politica dell’arte e sul suo rapporto con la storia. -
Ruan Lingyu. La diva di Shanghai anni Trenta
Negli anni Trenta Shanghai divenne sede di una ‘Hollywood cinese’, in cui furono proprio le attrici a farsi notare, dapprima con ruoli minori fino ad affermarsi autentiche dive: il loro successo e la loro influenza contribuì a ridisegnare l’immagine della Cina. Ruan Lingyu fu uno dei volti più rappresentativi di quegli anni: diventata fin da subito un’icona di stile e testimonial di importanti marchi per la cosmesi, la sua recitazione estremamente moderna le consentì di dare corpo sul grande schermo a molteplici protagoniste, spesso donne in lotta per l’affermazione dei diritti individuali e l’emancipazione femminile, rimanendo, infine, lei stessa coinvolta in uno dei primi scandali mediatici cinesi. Questo studio approfondisce la sua performance attoriale, focalizzandosi sullo stile recitativo e l’analisi dei personaggi, riflettendo inoltre sulla questione di genere e sui fenomeni di divismo durante l’epoca d’oro della produzione cinese, prima dell’avvento del maoismo. Prefazione di Dario Tomasi. -
Franco Enriquez e il teatro di regia
Franco Enriquez (1927-80) iniziò la sua carriera come aiuto regista di Visconti e Strehler. Con Moriconi, Mauri e Scaccia, cui subentrò poi Luzzati, formò la Compagnia cosiddetta «dei Quattro», che fra il 1961 e il 1964 allestì diversi spettacoli, tra i quali il Rinoceronte di Ionesco, Andorra di Frisch e soprattutto un’edizione della Bisbetica domata di Shakespeare nel 1962, annoverata tra le migliori regie italiane del dopoguerra. Alla direzione del Teatro Stabile di Torino e poi di Roma, Enriquez mise in scena numerosi spettacoli di successo, fra cui il Gabbiano di Čechov, La locandiera di Goldoni, I Fisici di Dürrenmatt. Il presente volume ha l’intento di valorizzare il lavoro e l’opera artistica di Enriquez, straordinario regista e uomo di spettacolo che ha dedicato tutta la sua breve vita al servizio del palcoscenico, e di rievocare, tramite un autentico «diario del Premio», le rassegne del prestigioso Premio Nazionale Franco Enriquez. -
Impronte di una danza. Storia d'amore fra teatrodanza e abilità differenti
Questo volume fa seguito al precedente ""In mezzo alle margherite. Storia di un incontro fra teatrodanza e abilità differenti"""" (2013) per illustrare il percorso del progetto Personae della Compagnia Xe compiuto dal 2013 al 2020. La proficua collaborazione fra danzatori, critici, studiosi, istituzioni, contesti sociali e familiari ha permesso a voci diverse di divenire testimoni della crescita espressiva e comunicativa dei protagonisti, mostrando le potenzialità che emergono da corpi e fisicità straordinarie orientate alla creazione artistica. Il repertorio fotografico documenta l'intensa partecipazione dei danzatori e l'essenzialità delle scene e dei costumi. Il volume intende partecipare con contributi autorevoli alla riflessione sulle nuove espressioni della danza, mostrando la forza sorprendente dell'incontro fra teatrodanza e abilità differenti."" -
Dittico arabo: La casa di Ramallah-La pace
In ""Dittico arabo"""" Antonio Tarantino pone al centro della scena il tema del conflitto israelo-palestinese, le cui drammatiche tensioni non accennano a esaurirsi. La casa di Ramallah è la storia di un padre e una madre che accompagnano la loro figlia a farsi esplodere in un supermercato. A bordo di un fantomatico treno interregionale le parole ripercorrono le volute di tre menti febbricitanti, dove un remoto e confuso passato ora si salda ora si divide da un presente agognato eppure temuto. La verve ironica di Tarantino si fa ancora più caustica e dirompente in """"La pace"""". Arafat e Sharon vengono attratti su un arido scoglio del Porto di Tunisi da una strega che, dopo aver conosciuto le loro trame per giungere alla pace, li condanna all’esilio nel deserto. Arsi dalla sete e in preda ai miraggi i due ex leader sperimenteranno loro malgrado una sorta di convivenza. Raccattati infine da una prostituta del deserto verranno scaraventati da un vecchio aereo Swordfish, misere prede della legge di gravità."" -
Dialogo tra due asini volatori. Eugenio Barba e Marco Martinelli
Durante il corso di formazione Teatro come Cultura delle Differenze, organizzato dal Teatro Laboratorio Isola di Confine a Marsciano, il 2 luglio 2016 si è svolto l'incontro tra Eugenio Barba e Marco Martinelli dal titolo ""Dialogo tra due asini volatori"""". Da questo stimolante contesto in cui la memoria si intreccia con la prospettiva futura del teatro, Valerio Apice, interrogandosi in quale forma un simile confronto potesse 'volare' al cuore del lettore e dello spettatore, ha scelto l'insolita via creativa del poemetto «pedagogico-dialogico» per raccontare questo straordinario incontro tra i due maestri della scena: nel volume l'autore, restituisce in versi quella relazione, isolando concetti che, a prima vista, sembrano semplici aneddoti ma che costituiscono autentici dettagli della storia del teatro del secondo Novecento. Una storia di asini volatori."" -
Breve storia del teatro sociale in Italia
Il teatro sociale in Italia raccoglie molteplici esperienze sviluppate e diffuse negli ultimi quarant’anni. La fenomenologia di queste pratiche artistiche e culturali, finalizzate a obiettivi sociali, risulta estremamente varia. Tutto ciò che compone l’esperienza teatrale e performativa trova espressioni plurali nell’ampio spettro del teatro sociale, mantenendo però uno stretto riferimento a tre dimensioni trasversali: la partecipazione diretta al fatto teatrale, l’evoluzione dei soggetti (da singoli individui a piccoli gruppi, fino a comunità e sistemi organizzati) e la produzione artistica e culturale. Il volume propone alcuni snodi storici che analizzano lo sviluppo del teatro sociale in Italia: dalle esperienze di rinnovamento degli anni Cinquanta e Sessanta, passando per una fase ‘carsica’, in cui tali attività si mescolano con forme di teatro applicato e di intervento educativo e sociale, fino agli anni Novanta e Duemila, quando il teatro sociale viene ricondotto all’applied theatre, configurandosi a pieno titolo tra le forme della teatralità contemporanea. -
Premio Hystrio, giovani da 30 anni
A settembre 2021 ricorre la trentesima edizione del Premio Hystrio. Nato nel 1989 da un’intuizione di Ugo Ronfani, che lo chiamò Premio Europa per il Teatro, visse a Montegrotto Terme i primi anni pionieristici, dalla fondazione al 1996. Nel 1999 si trasferisce a Milano, sotto la direzione di Claudia Cannella. Non solo un premio, ormai, ma un luogo di scouting delle nuove generazioni teatrali, in un’ideale staffetta generazionale con artisti già affermati della scena italiana, che condividono lo stesso palcoscenico. Fino ad assomigliare, nell’ultimo decennio, a un piccolo festival dedicato alla creatività giovanile in ambito teatrale e declinato secondo nuove sezioni di concorso, incontri con il pubblico, mostre, pubblicazione dei testi vincitori sulla rivista. Una vita lunga, quella del Premio, ricca di incontri sorprendenti e di rapporti di collaborazione con diverse realtà e istituzioni pubbliche e private, una storia di tenacia e passione sospesa tra il passato e il futuro, che ci attende con una nuova avventura da costruire e realizzare. -
The total film-maker
The total film-maker nasce da un ciclo di seminari realizzati da Jerry Lewis per gli studenti dell’Università della California del Sud. In queste lezioni Jerry Lewis affronta tutte le fasi relative alla preparazione di un film, dalla ricerca dei fondi alla scrittura della sceneggiatura, dal lavoro sul set al rapporto con gli attori e con la troupe fino alla delicata fase della post-produzione e del lancio pubblicitario. In queste lezioni Lewis mostra una conoscenza perfetta del complicato meccanismo cinematografico, un’idea di cinema chiara e precisa, un fiuto incredibile da perfetto uomo d’affari e una finezza psicologica non comune nella gestione dei rapporti umani durante le diverse fasi di lavorazione di un film. Nulla sembra sfuggire a Jerry Lewis che con questo libro ci fa entrare direttamente all’interno della sua officina creativa, svelando trucchi e segreti di un modo di fare cinema ormai scomparso e realizzando un’opera di importanza capitale sulla regia cinematografica. Contributo di Nicholas Cage. Prefazione di Enrico Ghezzi. -
Un'idea di Dostoevskij
Il volume costituisce un’agile e, al contempo, approfondita guida introduttiva alla biografia e alle opere di Fëdor Dostoevskij. Ricostruendo i travagliati episodi della vita dello scrittore russo, l’autore delinea anche il particolare percorso creativo alla base di romanzi quali Delitto e castigo, L’idiota e I fratelli Karamazov: dalle amare vicissitudini di perseguitato politico (che lo porteranno alla condanna ai lavori forzati in Siberia per il caso Petraševskij), ai tribolati rapporti con l’editore Stellovskij, fino ai dolorosi lutti familiari, in Dostoevskij letteratura e vita formano un legame indissolubile, che emerge con impareggiabile forza in ogni pagina dei suoi immortali capolavori. -
Il corpo più bello che si sia mai visto da queste parti
In questo testo «per unico interprete (a sette voci)», Miró, come dichiara espressamente in postfazione, affronta il tema della resurrezione, in una chiave al contempo laica e religiosa. L’autore catalano decostruisce un fatto che, per quanto drammatico, potrebbe essere un semplice fatto di cronaca, attribuendo ad esso un nuovo significato, gradualmente revocato – in un contesto dentro e fuori dal tempo – tramite ‘la voce degli altri’ (la madre, Albert bambino, la preside del liceo). Attraverso i monologhi di cinque personaggi (alternati a due personaggi secondari), si delinea quella resurrezione sublimata nel possibile incontro con il padre al quale Albert si dirige nei «secondi in cui abbandona il suo corpo fisico per fondersi con il cosmo». -
La sorpresa dell’amore-La seconda sorpresa dell’amore-I giuramenti imprudenti
Alla base di questo progetto dedicato a Marivaux vi è la constatazione di una lacuna editoriale: rare sono le traduzioni delle sue opere e quasi tutte irreperibili. Del resto, poche delle sue pièces giungono alle scene italiane. La prima finalità del lavoro è far conoscere la produzione di un classico francese, che ha composto buona parte delle sue commedie per il Théâtre Italien di Parigi e che proprio alla tecnica, molto apprezzata, dei comici italiani si ispirò per costruire il proprio stile, sempre di una modernità dirompente. Testi pubblicati per le scene italiane, affinché ne offrano una interpretazione per il pubblico di oggi. Questo primo volume comprende tre commedie, che rappresentano l’essenza del teatro marivaudiano: personaggi che giungono a riconoscere e a esprimere un sentimento a cui pure, per volontà e ragione, tentano di sottrarsi. -
Il cinema di Andy Warhol
Andy Warhol ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo delle arti visive, imponendo un nuovo modello di fruizione artistica volto all’eliminazione in qualsiasi contesto culturale di ogni tipo di cesura tra arte e non-arte: non fa eccezione il cinema e la regia, disciplina in cui Warhol si è rivelato un estremo innovatore, spingendosi ben oltre i confini della mera provocazione e della contestazione dei canoni dell’arte tradizionale e borghese. Nella presente monografia, gli autori passano in rassegna in maniera capillare il corpus filmico, restituendo – anche attraverso un ragguardevole apparato iconografico – per ciascuna opera un resoconto denso di dati tecnici, testimonianze, note e spunti critici, utili a ricostruire precisamente l’opera registica di Warhol e ad approfondirne lo stile e le più intime istanze creative. -
Un viaggio a Prato. Quaderno critico della distanza sul progetto Gruppo di Lavoro Artistico
Il racconto di un'esperienza artistica in piena pandemia da Covid-19, un quaderno di appunti presi osservando a distanza, per riflettere sulle possibilità di lavoro, di produzione, di attività anche di fronte a un'emergenza sanitaria. In questo volume, Andrea Porcheddu annota e si fa testimone del modello pratico che ha preso il nome di Gruppo di Lavoro Artistico, ideato dal Teatro Metastasio di Prato. Dieci attrici e attori, cinque registe e registi scritturati dal centro di produzione toscano da ottobre 2020 a maggio 2021 hanno creato ininterrottamente, esercitato la loro professione e prodotto spettacoli, sceneggiati tv e radiodrammi. Un viaggio a Prato fatto di incontri, interviste e considerazioni sulla relazione tra la realtà fuori dal teatro, fatta di restrizioni, strette e timori, e la realtà dentro al teatro, fatta di lavoro, creatività, condivisione e crescita. -
Teatro: Bancarotta-La fidanzata povera-Due mariti per Avdot'ja-Un buon posto-Il temporale-Cuore ardente
Un'ampia raccolta di testi teatrali del più grande drammaturgo russo dell'Ottocento. Ostrovskij, autore di più di cinquanta testi rimane, a tutt'oggi, l'autore più rappresentato in Russia. A lui si devono drammi sociali e storici, commedie, fiabe. Nei suoi lavori si rispecchia l'evoluzione della società russa dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta dell'Ottocento, anni fondamentali per l'impero zarista, con l'abolizione della servitù della gleba, la sempre più ampia affermazione della classe mercantile, l'avvento di nuove generazioni di speculatori e sfruttatori che si affermano grazie all'arretratezza della società. La classe mercantile viene descritta come la classe più violenta, prepotente, oscurantista; contro i mercanti spesso si ergono figure femminili che, pur schiacciate dall'intolleranza dell'ambiente sociale in cui vivono, rivendicano una loro purezza e una loro forza interiore. -
Teatro: Il bosco-I lupi e pecore-Una ragazza senza dote-Un'attrice di talento-Colpevoli senza colpa. Vol. 2
Un'ampia raccolta di testi teatrali del più grande drammaturgo russo dell'Ottocento. Ostrovskij, autore di più di cinquanta testi rimane, a tutt'oggi, l'autore più rappresentato in Russia. A lui si devono drammi sociali e storici, commedie, fiabe. Nei suoi lavori si rispecchia l'evoluzione della società russa dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta dell'Ottocento, anni fondamentali per l'impero zarista, con l'abolizione della servitù della gleba, la sempre più ampia affermazione della classe mercantile, l'avvento di nuove generazioni di speculatori e sfruttatori che si affermano grazie all'arretratezza della società. La classe mercantile viene descritta come la classe più violenta, prepotente, oscurantista; contro i mercanti spesso si ergono figure femminili che, pur schiacciate dall'intolleranza dell'ambiente sociale in cui vivono, rivendicano una loro purezza e una loro forza interiore. -
Teatro: Himmelweg-Animali notturni-Hamelin-Il ragazzo dell'ultimo banco
La raccolta, aggiornata e rivista dall’autore, costituisce un fondamentale compendio della visione artistica e della scrittura teatrale di uno dei più importanti drammaturghi contemporanei: quattro testi in cui il raffinato gioco di specchi metateatrale si alterna a profonde analisi delle emozioni umane. Dalle tinte quasi noir di Himmelweg e Hamelin, passando per una sorta di «trattato sulle diseguaglianze» in Animali notturni, fino allo splendido labirinto metanarrativo de Il ragazzo dell’ultimo banco, la scrittura di Mayorga sembra «orientata all’analisi di quell’equilibrio che si crea tra singolo e collettività» in costante rapporto con il linguaggio, tema che rappresenta il punto d’inizio e d’arrivo del suo teatro. -
Gertrud
Reso celebre dalla trasposizione cinematografica del grande regista danese Carl Theodor Dreyer del 1964, ""Gertrud"""" è un dramma in tre atti pubblicato nel 1906. Nel solco del teatro di Henrik Ibsen, Söderberg mette in scena i conflitti e le contraddizioni della società nordeuropea: Gertrud, eroina tragica che incarna una visione dell’amore in senso totale, vive un matrimonio fallimentare con Kanning, uomo rozzo che vede la donna come mero oggetto. Alla coppia si alterneranno vari personaggi, amanti e, spesso, veri e propri ‘oggetti’ amorosi, che gradualmente disveleranno nella protagonista le illusioni dell’amore e delle convenzioni borghesi.""