Sfoglia il Catalogo ibs011
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1181-1200 di 10000 Articoli:
-
Un nuovo clima. Come l'Italia affronta la crisi climatica
Nel giugno 2015 il Governo ha organizzato gli Stati Generali sui Cambiamenti Climatici. Un'iniziativa del tutto inedita nella nostra storia politica, con la quale al centro dell'agenda nazionale è stata posta la necessità di uno sforzo corale dei mondi delle associazioni, delle amministrazioni locali, del lavoro e dell'imprenditoria, della cultura e della ricerca per definire nel concreto l'impegno italiano nella gestione del cambiamento climatico. Un passaggio fondamentale nel cammino che l'Italia sta percorrendo verso la ventunesima Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro sui Cambiamenti climatici (UNFCCC). La cosiddetta COP21, in programma a Parigi nel dicembre di quest'anno, che rappresenta un momento chiave nel processo di contrasto al cambiamento climatico. Questo volume presenta alla discussione pubblica le riflessioni che hanno animato questa straordinaria occasione di dialogo su una delle più grandi sfide del nostro tempo. Riflessioni e interventi sul ruolo dell'Unione europea e dell'Italia nella definizione di un nuovo accordo internazionale per il controllo del clima, sulla nuova dimensione economica del contrasto al riscaldamento globale, sulla sfida che l'emergenza climatica pone alla politica nazionale e mondiale. -
Il libro aperto degli aforismi
Una selezione accurata di aforismi, aneddoti, proverbi, motti di spirito e brani di letteratura per aiutare a capire la vita ed affrontarne i problemi con metodo. -
Generazione tradita. Dal Dopoguerra a Tangentopoli controcanto alla saga dell'inganno
Questo libro è una sorta di schermo su cui scorrono le immagini di avvenimenti narrati fuori dei canoni della storiografia ufficiale: le lotte contadine per ""lavorare"""" i latifondi abbandonati, la stagione del neorealismo e l'accanimento della censura a Venezia contro Pasolini e Visconti, il governo Tambroni e i morti di Reggio Emilia e le violenze dei cavalieri di D'Inzeo a Porta San Paolo a Roma, il Maggio francese tra Parigi che sognava la rivoluzione e l'indifferenza della provincia che si preparava alle vacanze in Italia e in Grecia, le grandi migrazioni dal Sud al Nord sognando un lavoro in fabbrica, gli imponenti scioperi alla Pirelli e alla Fiat. E ancora: il sequestro Moro, il terremoto in Irpinia e Basilicata tra scandali e morti e Napoli che festeggia la grande abbuffata impadronendosi di quasi tutti i 60mila miliardi stanziati per le zone colpite dal sisma, il crollo dell'Urss e i falsi dossier del Kgb sulla partitocrazia italiana, la rivolta contro il dilagare della corruzione con Tangentopoli che cancella i partiti, la nascita della seconda repubblica guidata da chi aveva affossata la prima, il trionfo del cerchiobottismo e del trasformismo considerati non più come fenomeni esecrabili ma come valori su cui rischia di reggersi l'Italia del Terzo Millennio. Immagini che certificano la sconfitta di una generazione che voleva cambiare il mondo vivendo nel Paese del gattopardo."" -
La qualità nell'azienda sanitaria
Il processo di riforma del SSN avviato dal D.Lgs n° 502/92 e successive produzioni legislative, hanno promosso una particolare attenzione alla valutazione della qualità sia nella sua gestione ma soprattutto nella fase di controllo con il processo della soddisfazione dell'utente. In questa dimensione assume rilevanza la metodologia della Customer Satisfaction intesa come ""percezione soggettiva"""" dell'utente nella valutazione della capacità del servizio di appagare le aspettative relative alle richieste di salute. Nel testo viene presentato un intervento con la Customer Satisfaction nel reparto di ginecologia dell'allora ASL6 di Lamezia Terme in un periodo di tempo tra febbraio e settembre del 2010, prima della Spending Review. L'utilizzo di tale strumento ha rilevato non solo la soddisfazione delle puerpere del servizio offerto nel reparto, ma ha anche individuato le cause del loro malcontento. L'analisi degli indicatori ha individuato i gap e il possibile superamento di tali scostamenti tra la qualità percepita e la qualità erogata del servizio. La raccolta e l'analisi dei dati ha portato alla pianificazione delle successive azioni con il monitoraggio e l'implementazione avviando il processo di qualità e di fidelizzazione delle puerpere, generando consenso e attribuzione di fiducia all'azienda sanitaria."" -
Il patto del Nazareno. 18 gennaio 2014-31 gennaio 2015
Questo libro è un racconto in presa diretta e, in parte, in prima persona, delle vicende politiche relative al cosiddetto ""Patto del Nazareno"""", ricostruite da un osservatore privilegiato, giornalista e deputato di Forza Italia, che ha seguito il percorso parlamentare della legge elettorale (l'Italicum) e delle riforme costituzionali. Con documenti inediti (la corrispondenza intercorsa, i report riservati inviati a Silvio Berlusconi da Denis Verdini, ecc.) e testimonianze personali, l'autore ripercorre un anno e mezzo di storia patria (dall'incontro fra Renzi e Berlusconi ai postumi dell'elezione al Quirinale di Sergio Mattarella), seguendo il filo narrativo della legge elettorale e della crisi interna a Forza Italia, provocata anche dall'avvento di Renzi alla segreteria del Pd prima e a Palazzo Chigi poi, con le scissioni di Raffaele Fitto e di Denis Verdini."" -
Operai nel Mezzogiorno
In una fase in cui, a distanza di diversi anni, si torna finalmente a parlare di investimenti, di sviluppo industriale, di rilancio delle infrastrutture del Mezzogiorno, e forse di un rinnovato ruolo dello stato, il libro propone una riflessione accurata sulla storia dell'industrializzazione del Sud negli ultimi cinquant'anni, dall'esperienza pionieristica dei poli industriali alle più recenti iniziative di sviluppo dal basso. L'attenzione si concentra sulle trasformazioni economiche e sociali legate alla sperimentazione della grande industria in aree tra loro spesso eterogenee e alla sedimentazione della cultura industriale e sindacale in quei territori. In quest'ottica assume un'importanza fondamentale la figura dell'operaio che offre, proprio a partire da quelle esperienze, un contributo decisivo all'avvio della modernizzazione del Mezzogiorno, un'area vasta ed eterogenea che sembrava relegata in modo irrimediabile all'arretratezza delle produzioni agricole, alla debolezza delle istituzioni democratiche, all'evanescenza delle relazioni pluralistiche, all'impoverimento provocati dai lunghi decenni dei fenomeni migratori. L'analisi delle ricerche sociologiche condotte per quasi un cinquantennio sulle realtà operaie del Mezzogiorno, dimostra che, nonostante le crisi e le ristrutturazioni, non mancano alcuni (sebbene pochi) segnali incoraggianti, che inducono qualche speranza nel futuro della produzione industriale al Sud e nello sviluppò delle aree meno avvantaggiate del nostro paese. Presentazione di Pietro Fantozzi. -
Giornale di guerra 1915-1917
Il Giornale di guerra di Benito Mussolini, pubblicato a puntate sul Popolo d'Italia tra il dicembre 1915 e il febbraio 1917, è uno dei documenti più interessanti sul primo conflitto mondiale. Alla guerra Mussolini partecipò come bersagliere semplice, combattendo per un anno e mezzo, sino al suo ferimento, sui fronti dell'alto Isonzo, della Carnia e del Carso. Di quell'esperienza ha offerto una cronaca ""a caldo"""" che riletta oggi aiuta a comprendere non solo la sua successiva avventura politica, ma anche e soprattutto le caratteristiche e le peculiarità di quel particolare e tragico evento bellico. Si tratta dunque di un diario che va letto senza alcun pregiudizio ideologico, ma come un prezioso documento storico. Al tempo stesso si tratta di una testimonianza personale che però riflette le esperienze all'epoca vissute da molti altri combattenti. Quest'edizione, curata dallo storico e politologo Alessandro Campi (autore anche di un lungo saggio introduttivo d'inquadramento), ripropone il Giornale di guerra del futuro capo del fascismo in una versione accuratamente annotata dal punto di vista storico-critico."" -
Tutti muoiono troppo giovani. Come la longevità sta cambiando la nostra vita e la nostra fede
Nessuno, ma proprio nessuno di noi, cittadini dell'Occidente avanzato, accetta più di considerarsi o di venire considerato ""vecchio"""". A qualsiasi età qualcuno muoia, muore giovane. Anzi: troppo giovane. E tutto ciò perché la vecchiaia nel nostro tempo è scomparsa, ostracizzata, resa oscena, diventata non più degna di venire a parola, praticamente espulsa dal ciclo naturale dell'esistenza umana. Siamo messi così di fronte all'effetto più conturbante che l'odierno fenomeno della longevità di massa ha sull'immaginario diffuso: grazie ad essa, non si pensa di avere oggi una vita semplicemente più lunga dei nostri antenati, il cui ultimo tratto si chiama appunto vecchiaia, naturalmente proiettato sull'evento della morte. Si ritiene piuttosto di avere a propria disposizione più vite, più esistenze, più possibilità, più occasioni, in cui ricominciare sempre daccapo e grazie alle quali potersi sentire sempre giovani e disponibili a nuovi cambiamenti e progetti, eterni tirocinanti nel laboratorio dell'esistenza. In ogni caso mai adulti o vecchi o semplicemente mortali. Ed è per questo che si muore sempre troppo giovani ed alla realtà della morte viene tolto quel valore di questione ultima e decisiva per la qualità della vita stessa. Questo libro interroga in profondità tali cambiamenti, la loro ripercussione nell'ambito delle relazioni educative e sociali, ed infine il loro effetto sulla pratica della fede, mai immune da ciò che tocca l'umano che è comune."" -
Storia della Sacra Corona Unita. Ascesa e declino di una mafia anomala
Strano il destino della ""quarta mafia"""": sottovalutata negli anni di espansione e radicamento, ampiamente sopravvalutata oggi, che non esiste più in quanto struttura mafiosa. È forse questa una delle ragioni per le quali non è mai stata scritta una """"Storia della Sacra corona unita"""", che necessita di analisi criminologica, ma anche di obiettività storica. Il volume apre uno squarcio sui vent'anni di mafia che la Puglia - ed in particolare il Salento - ha vissuto, dagli anni Ottanta fino agli esordi del Duemila. Riporta e analizza quanto è accaduto, ma anche quello che c'è stato prima e dopo la parentesi mafiosa. Una storia che non è mai stata raccontata; una parabola che, nella sua interezza, non è mai stata tracciata."" -
Piccole storie di periferia
Non è stato un senso di nostalgia, o una specie di rifugio nel passato a muovere il racconto che Luigi Renzo, storico e oggi vescovo, intraprende lungo alcuni percorsi della storia anche recente della Calabria, ma solo il gusto e il desiderio di rivisitare luoghi, situazioni umane, eccellenze culturali, punti focali di un vissuto plurimillenario degno di memoria, selezionando quarantaquattro ""piccole storie di periferie"""", come profili e pillole di un vissuto antico ed attuale carico di umanità, di civiltà, di voglia di riscatto. Non importa che in tanti di questi percorsi esistenziali ancora oggi permangano, purtroppo, stagni di sofferenza e di problematicità. Ma da essi ci si vorrebbe presto redimere per respirare aria più pura e ossigenata. Ogni occasione, e quindi anche questo racconto """"sui generis"""", è buona per trovare motivazioni e spinte per un ricupero di coscienza civica. Il filo conduttore di tutto resta, pertanto, un grande amore per la Calabria, accostata in alcune delle sue infinite micro-storie. Oggi più che mai si corre il rischio di smarrirsi e restare travolti dal demone della dimenticanza, smemorati come siamo di un passato che potrebbe non solo difendere da un'anonima globalizzazione culturale senza radici, ma anche illuminare, eccitare e stimolare per il presente e per il futuro."" -
La mia vita è bella perché so di essere amato. Contributi di umanizzazione nell'ASP di Crotone
"La necessità di arricchire la sanità con processi di umanizzazione riappropriandosi delle naturali qualità dell'operatore sanitario si è sviluppata in modo spontaneo ma anche particolarmente partecipato nell' ASP di Crotone e contestualmente nel locale Comitato Etico. Nel novero di una serie di iniziative promosse per diffondere e sensibilizzare alla umanizzazione delle cure è venuto naturale raccogliere in una specie di 'book' le nostre esperienze non come un traguardo ma come uno strumento di formazione e di confronto con la sola pretesa di offrire al malato il meglio di noi e delle nostre prestazioni partendo dalle nostre risorse e dalle nostre qualità. Proprio quando le ristrettezze economiche e le limitazioni organizzative hanno inasprito la """"chiusura' degli operatori sanitari, l'idea del book si è generata come bisogno di creare percorsi alternativi al tecnologismo e al difensivismo."""" (Massimo Rizzo)" -
L' altra faccia della medaglia. Il Mezzogiorno che ce la fa
Gli studi economici dimisi sotto l'ombrellone ferragostano annunciano minacciose catastrofi sul piano economico e per la ripresa del Paese se il Governo non realizzerà azioni immediate per il Mezzogiorno. Nasce da queste considerazioni l'idea del libro, ottimista e propositivo, che racconta di quella parte di Sud d'Italia che è fortemente sviluppata, e che nel silenzio generale e nella disattenzione di molti, ha saputo creare sviluppo, mettersi in gioco e lentamente creare uno spazio di mercato, in espansione, basato su eccellenze che forse avrebbero solo bisogno di essere meglio valorizzate a livello nazionale. L'ambizione è quella di fornire un contributo originale alle politiche di sviluppo del Mezzogiorno attraverso interventi di detassazione, incentivazione, agevolazione del territorio istituendo aree per l'innovazione, a burocrazia zero, sul modello delle zone economiche speciali asiatiche. L'intero Sud del Paese andrebbe ripensato come una singola unità europea e valorizzato nel suo insieme. Prefazione di Oscar Farinetti. -
Il liberalismo nel Novecento. Da Croce a Berlin
Il Novecento è stato, per il pensiero liberale, il secolo delle sfide più drammatiche e dagli esiti più tragici. Il pensiero liberale ha dovuto vedersela, nel corso di pochi decenni, con i grandi movimenti totalitari di massa, di destra come di sinistra. È stato il secolo della politica e della militarizzazione delle coscienze, dell'ideologia, della teoria che ha voluto farsi immediatamente prassi, dell'intellettuale militante e ""impegnato"""". E anche della critica e della crisi dei valori """"borghesi"""", del parlamentarismo, della divisione dei poteri e della rappresentanza. Tutti questi elementi sono entrati in violenta frizione con la cultura e la prassi liberale. Che la sfida si sia infine conclusa con una vittoria ideale, e anche pratica, del liberalismo non era affatto, nel corso della lotta, un esito scontato. Anche perché gli intellettuali che non hanno """"tradito"""", cioè che non hanno assecondato le pretese del pensiero illiberale, sono stati veramente pochissimi. Qui se ne individuano cinque, i più importanti, di cui si ricostruisce in modo originale il pensiero: Benedetto Croce, Michael Oakeshott, Karl Raimund Popper, Friedrich von Hayek, Isaiah Berlin. Si tratta di pensatori liberali di enorme statura intellettuale ma molto diversi fra loro per linguaggio, impostazione metodologica e risultati dell'analisi. A conferma della concezione liberale in esso delineata, il volume contiene anche una serie di saggi su vari aspetti del pensiero crociano."" -
Civitas humana. I problemi fondamentali di una riforma sociale ed economica
Civitas Humana attesta che il pensiero di Röpke rappresenta un’opera in continuo sviluppo che si forma lungo le varie vicende storiche del XX secolo, di cui fu un attivo testimone. Sono diversi gli eventi che hanno influenzato il suo pensiero, motivato la stesura dei suoi libri e che hanno trovato un’analisi nei suoi scritti: l’esperienza delle due guerre mondiali; la crisi economica del ʼ29 e del sistema capitalistico; l’affermarsi di gruppi di potere totalitari; il dileguarsi del collettivismo e del socialismo; i problemi della crisi internazionale; e dopo la Seconda guerra mondiale, le discussioni, i problemi e le vicende connesse alla costituzione e alla implementazione del modello dell’Economia Sociale di Mercato.Il nucleo delle concezioni contenute in questo testo ruota intorno al binomio e al rapporto tra le questioni morali e quelle istituzionali. Röpke offre un contributo al programma di ricostruzione di un ordinamento economico e sociale efficiente e rispettoso della dignità umana e sottolinea anche il valore del principio di sussidiarietà e la coordinazione dei tre importanti soggetti di questo programma: lo stato, la società e l’economia. -
L' Occidente e i suoi nemici
L'assalto terroristico al Bataclan di Parigi ha brutalmente riproposto all'attenzione dell'opinione pubblica mondiale un fenomeno che a molti studiosi era sembrato definitivamente estinto: l'odio contro l'Occidente. Le radici di questo odio risalgono all'epoca durante la quale l'Occidente estese i suoi tentacoli sull'intero Pianeta, sottoponendo alla sua smisurata volontà di dominio e di sfruttamento le società orientali. Tutto ciò, naturalmente, ha suscitato il risentimento e la collera del ""proletariato esterno"""", tanto più che il dominio coloniale fu caratterizzato dal disprezzo razzista nei confronti dei popoli assoggettati, descritti come biologicamente incapaci di autogovernarsi e, quindi, bisognosi di una """"paternalistica tutela"""". Ma quest'odio contro l'Occidente non è nato solo dal """"proletariato esterno"""" bensì anche in seno all'Occidente, infatti le prime significative manifestazioni della rivolta intellettuale e morale contro il mondo moderno si registrano proprio in Europa, dal cui grembo sono scaturiti travolgenti movimenti rivoluzionari di massa - comunismo, fascismo, nazismo - animati dall'intenso desiderio di fare tabula rasa della civiltà liberale. Questo volume vuole ripercorrere il fenomeno da un punto di vista storico-sociologico per meglio comprendere le radici ideologiche e religiose dell'odio contro la Modernità."" -
Studi in onore di Armando Veneto. Omaggio ad un grande maestro della scuola penalistica calabrese
Armando Veneto è nato ad Aversa (CE) il 14 novembre 1935, è sposato con Anna Maria, ha quattro figlie e sette nipoti. Laureatosi in giurisprudenza, con lode, nel 1957 nell'Università degli Studi di Messina, è avvocato cassazionista e politico italiano. Calabrese di adozione, risiede a Palmi Calabro (RC), dove esercita l'attività da circa cinquantotto anni. È anche titolare di uno Studio legale in Roma. Nella vita politica ha aderito dapprima alla Democrazia Cristiana, poi al Partito Popolare Italiano ed è stato eletto Deputato nel 1996 per la coalizione di centrosinistra (l'Ulivo) nel collegio di Palmi. In tale legislatura (1996-2001) è stato, dal 1999 al 2001, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Finanze. È stato anche Sindaco di Palmi dal 1994 al 2001. Nel 2001 ha aderito al programma centrista denominato Democrazia Europea, mentre nel 2004 ha partecipato al progetto dei Popolari UDEUR, essendo candidato alle elezioni europee per la circoscrizione Sud e ottenendo circa diciassettemila preferenze. Nel 2005 viene nominato commissario regionale dell'UDEUR per la Regione Calabria e, sempre nel 2005, entra a far parte del Parlamento Europeo, fino al termine della legislatura nel 2009. Nella massima assise europea aderisce al PPE-DE e viene chiamato a far parte della Commissione per i Trasporti e il Turismo. -
Allenarsi per il futuro. Idee e strumenti per il lavoro che verrà
Che lavoro farete da grandi? È una domanda alla quale non potete rispondere perché non è stato ancora inventato. Allenarsi per il Futuro prova a individuare le occupazioni di domani, ma soprattutto offre un'analisi delle radicali trasformazioni del mercato del lavoro, ipotizzando le competenze che richiederà e che la scuola non sembra aver colto, né tantomeno essere in grado di coltivare. Per questa ragione, anche i modelli didattici e pedagogici devono cambiare. Essere curiosi, essere creativi ed essere intraprendenti, sono le tre principali attitudini attorno alle quali si deve strutturare l'attività di insegnamento, in un contesto nel quale il sapere è facilmente accessibile e condivisibile attraverso la rete e le tecnologie. Deve cambiare la scuola, che diventa smart. Devono cambiare le classi - quella di oggi, frontale, è obsoleta - che devono aprirsi per diventare laboratori di sperimentazione e collaborazione. Anche il ruolo dell'insegnante deve cambiare, perché non è più il tramite attraverso cui apprendere ma un coordinatore, una guida e un motivatore. La Scuola deve essere il luogo dove scoprire e provare a risolvere problemi, dove sbagliare e imparare a rialzarsi. Deve tornare ad essere una palestra dove giocare e allenarsi. Perché è proprio li, nella nuova scuola, che si inventano le professioni del futuro. -
Lettera (agli studenti) sulla politica
Che il tema della partecipazione dei giovani alla politica venga continuamente evocato, tra moralismi e leggerezza divertita, è un dato di fatto, ma pensare ad una lettera aperta, con incursioni nel pamphlet, rivolta a loro per discutere sui volti diversi e poliedrici che la politica stessa ha avuto negli anni, questa è scelta originalissima. Rossella Gianfagna e Antonella Presutti si ""divertono con serietà"""" a danzare tra passato e presente, tra grandi personalità di un tempo e mediocri controfigure dell'oggi. Un libro scritto con freschezza e passione, una riflessione sui mezzi di comunicazione, su quello che i partiti sono diventati, un'analisi impietosa, ma anche un appassionato invito all'impegno """"nella"""" e """"per"""" la società. Una lettera rivolta ai giovani, che tutti gli adulti dovrebbero leggere."" -
Vivere le Alpi. Materiali per una ricerca. Ediz. italiana e inglese
Vivere le Alpi propone l'individuazione e la messa a fuoco di alcune tematiche strettamente connesse alle peculiarità degli ambienti alpini: la difficoltà di salire e permanere in quota, la necessità di attraversare le montagne, il loro sfruttamento per la produzione di energia, il loro godimento per abitare e riposarsi, il ""metterle in mostra"""" nei luoghi propri e avvalendosi dell'architettura."" -
La psicografia di Marcel Proust
La lettura di ""Alla ricerca del tempo perduto"""" proposta da Charles Blondel privilegia ed esamina, nei loro stringenti rapporti, alcuni dei principali motivi ricorrenti nel capolavoro proustiano: il ruolo dell'immaginazione, le diverse forme di memoria (la memoria dell'intelligenza e della volontà, la memoria del corpo, la memoria del cuore), le modalità dell'attivarsi del ricordo involontario, la decentralizzazione della coscienza nel dispiegarsi della vita psichica, ecc. Questo studio monografico, pubblicato nel 1932, più volte citato e utilizzato all'interno della copiosa letteratura proustiana, illustra questi primari nuclei tematici della """"Recherche"""" al fine di ricostruire la psicologia di Proust, che, innervata da una concezione estetica, ci offre un dipinto, o meglio traccia una topologia della interiorità (da qui la scelta del termine inusuale di psicografia). Infine, questo Scritto dello psicologo francese delinea un doppio e interessante confronto tra Proust e due protagonisti del mondo culturale novecentesco, Freud e Bergson, per escludere, al di là di significative concordanze, una possibile incidenza di questi sull'opera proustiana, così da porne in risalto la sorprendente originalità.""