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Dalla natura all'artificio. Villa Caristo dai Lamberti ai Clemente. Strategie insediative tra economia e potere nel Regio Demanio di Stilo
Il volume, scritto da Mario Panarello e Alfredo Fulco, è frutto di una ricerca di oltre dieci anni. L'opera è corredata da un cospicuo corpus grafico e documentario che fa da supporto a un consistente apparato storico e critico, ruotante attorno al tema delle residenze e delle famiglie nobiliari calabresi, in un periodo compreso fra il XVII e il XIX secolo. Perno della ricerca è villa Caristo, una delle più importanti dimore extraurbane calabresi e dell'Italia meridionale, ubicata in un territorio dal paesaggio ancora quasi del tutto incontaminato nei pressi di Stignano, voluta dalla famiglia dei Lamberti. Edificata qualche anno dopo il vicino castello di San Fili, nella prima metà del XVIII secolo, la residenza venne acquistata dai marchesi Clemente di San Luca, che possedevano il feudo della vicina Placanica, quando vide un significativo intervento di ampliamento e decorazione. La ricerca ha portato all'acquisizione di dati storici connessi alla vita dell'edificio e ha proposto l'intervento di alcuni artefici non secondari. L'analisi della tipologia e del linguaggio architettonico della residenza e del giardino, attraverso un gioco di rimandi a opere presenti sul territorio regionale, extraregionale ed europeo, ha gettato nuova luce sulle sue peculiari qualità, probabilmente frutto di personalità attive sul territorio in contatto con la raffinata cultura artistica napoletana che ancora in pieno Settecento gode di una sua autonomia linguistica in concorrenza con altre tendenze artistiche. -
La democrazia intelligente
La speranza è l'unico terreno su cui la fiducia può germogliare ma, mentre la prima irraggia le nostre vite facendo svanire le ombre del nostro animo, la seconda orienta su strade ben definite per il raggiungimento di obiettivi che sono direttamente riferibili all'azione umana, e, quindi, sociale. mentre scrivevo questo saggio ho accolto dentro di me l'immagine della fiducia responsabile, che diversi studiosi stanno negli ultimi decenni trattando e che io ho preferito chiamare per una facile comprensione ""fiducia consapevole"""", che porterà il nostro paese ad un diverso modo di concepire se stesso e la vita dei suoi cittadini. Un percorso che è volutamente provocatorio per cercare di spezzare la logica entro la quale siamo stati abituati a pensare, per trovare modalità diverse per liberarci dai sensi di colpa che una determinata società è solita suscitare nelle persone che la compongono per evitare che riflessioni diverse possano rimettere in discussione la sua autorità precostituita. L'invito provocatorio di queste pagine è, quindi, """"uscire dagli schemi"""" che, con molta evidenza, non ci hanno portato a vivere meglio ed a costruire una società del benessere, per arrivare a comprendere come giungere a mettere in pratica quella fiducia consapevole che libererà ogni cittadino italiano dalla tirannia di una democrazia dei rappresentanti (e non dei rappresentati). Prefazione di Gianfranco Fini. Presentazione di Alberto Gambino."" -
I piccoli guerrieri della luce. Storie di bambini, genitori e della loro battaglia contro la cataratta congenita
"Sei degno di un rispetto quasi sacro, figlio mio!"""" È l'espressione stupita e commossa di Benedetta di fronte alla forza e all'ostinata voglia di vivere di suo figlio Samuele, 4 anni, ipovedente. Samuele è nato con una patologia rara, la cataratta congenita. Una malattia che è tra le principali cause di cecità nel mondo. Samuele, insieme a Francesco, Matilde, Giuseppe, Caterina, Matteo e molti altri, è un piccolo guerriero della luce, come abbiamo voluto chiamare questi bambini che ogni giorno lottano, insieme alle loro famiglie, una speciale battaglia per conquistare una vita simile a quella di tutti gli altri bambini della loro età. Alcune delle loro storie sono state raccolte in questo libro. Un dignitoso giro d'Italia del dolore, ma anche della speranza. Dal nord al sud del Paese, all'operosa Brianza alla vituperata ma affascinante Calabria, dall'instancabile Emilia Romagna all'orgogliosa Toscana, passando ovviamente per Roma. Ma toccando in realtà ogni regione di questo strano Paese, perché purtroppo i bambini colpiti da questa malattia sono tanti e il loro numero cresce giorno dopo giorno. Ogni racconto però, seppure contraddistinto da veri momenti di smarrimento, di rabbia, di sconforto, lascia sempre aperta una porta: al prossimo, fosse anche un nuovo figlio; ai traguardi, fossero anche solo pochi centimetri di vista guadagnati; ai nuovi bimbi affetti dalla patologia... e ai loro genitori." -
Napoli e il gigante. Il Vesuvio tra immagine scrittura e memoria
I saggi contenuti in questo volume analizzano sotto prospettive diverse alcune delle numerose rappresentazioni testuali e iconografiche che hanno avuto come oggetto privilegiato il Vesuvio, con una particolare attenzione tributata alle opere realizzate a ridosso dell'eruzione sub-pliniana del 1631, che segnò la ripresa dell'attività eruttiva del vulcano dopo una lunghissima quiescenza. Il 1631 è, dunque, il segno di una discontinuità che irrompe nel tempo lento dell'uomo e lo accelera, nel senso braudeliano dell'espressione. -
Open source, intelligence & cyberspace. La nuova frontiera della conoscenza
Il termine ""intelligence"""", nell'immaginario collettivo, identifica la globalità di tutte le tipologie di attività riconducibili alla raccolta e alla valorizzazione di informazioni, finalizzata alla produzione di una """"conoscenza"""" utile al supporto delle decisioni dei governi in tema di difesa e sicurezza nazionale. Per ottenere questa """"saggezza"""", è stato indispensabile implementare non solo delle tecniche di spionaggio e di accesso a informazioni segrete e riservate, ma anche l'accesso alle cosiddette """"fonti aperte"""", cioè non segrete ma disponibili e accessibili dai comuni strumenti di mezzi di comunicazione (media, giornali, eventi, convegni, etc.). L'inarrestabile sviluppo delle applicazioni presenti nel cyberspazio (social network, blog, forum, surface web, deep web, video, immagini), ha prodotto un nuovo modo di raccogliere e valorizzare queste informazioni, sviluppando un nuovo settore scientifico e applicativo: la web intelligence. Pertanto, l'attività di intelligence in Internet (cyber intelligence) che si basa su fonti aperte, può attualmente essere definita come il lavoro sistematico di raccolta, elaborazione, analisi, produzione, classificazione e diffusione di informazioni liberamente e legalmente accessibili. Essa può essere condotta in risposta a particolari richieste dei governi per il mantenimento della sicurezza nazionale o per scopi commerciali da parte di aziende o altre istituzioni anche non governative. Introduzione di Mario Caligiuri."" -
Flessibilità vs precarietà. Il jobs act di Matteo Renzi da che parte sta?
La confusione regna sovrana quando si parla di lavoro. Prevale la propaganda a scapito della ragionevolezza e della comprensione dei reali processi in atto nell'economia e nei modelli di organizzazione del lavoro. In questo caos mediatico posizioni largamente minoritarie nel Paese trovano terreno fertile per affermarsi come idee prevalenti. È passato il messaggio ""sbagliato"""", ossia l'equiparazione di due concetti profondamente distinti ma rappresentati, soprattutto nel """"circo mediatico"""", come sinonimi e intercambiabili: parliamo di flessibilità e precarietà. Qualsiasi rapporto o contratto di lavoro a tempo è identificato con l'aggettivo """"precario"""" senza nessun distinguo. Non esiste più il concetto di flessibilità ma solo quello di precarietà che l'ha fagocitato e metabolizzato. La realtà, però, è un'altra. Flessibilità e precarietà non sono sinonimi ma concetti contrapposti. La flessibilità è positiva ed è distinta dalla precarietà. Questo libro spiega perché, con l'ambizione di riaffermare le giuste differenze."" -
Il politico. Rivista italiana di scienze politiche (2014). Vol. 236
La rivista ""Il Politico"""" si pubblica dal 1950 (fondatore Bruno Leoni) quale continuazione degli """"Annali di Scienze Politiche"""" fondati nel 1928. Ogni fascicolo, di circa 180 pagine, contiene articoli, note e rassegne di scienza politica, di diritto, di politica economica, di sociologia, di storia e di politica internazionale. Alla rivista si affianca la collana dei """"Quaderni della rivista Il Politico"""". Vi collaborano, oltre ai docenti dell'Università di Pavia, studiosi delle principali università italiane e straniere."" -
La vita dimenticata. Storie d'Alzheimer e di altre demenze
Dal camice alla penna, dallo sconforto all'ironia. Così l'autrice riesce a tratteggiare i vari volti di una malattia che stravolge i ricordi di una vita e l'identità di una persona. Identità che, nonostante tutto, traspare in ognuno degli undici racconti in cui vivono altrettanti personaggi. È il medico che si cimenta in qualcosa che non gli appartiene per mestiere, ma che risponde ad un'esigenza derivante dalle esperienze non solo professionali ma anche umane; ne nasce l'idea di diffondere la conoscenza della ""demenza"""" anche in modo diverso, attraverso la rielaborazione di vissuti reali in forma narrativa, valorizzando la prospettiva e la visione del malato e dei suoi familiari. I racconti traggono ispirazione da storie vere e le illustrazioni sono opera di pazienti. Prefazione di Marco Trabucchi."" -
L' Albanese d'Italia. Giornale politico morale letterario (Rist. anast. Napoli, 1848)
Ristampa anastatica de ""L'albanese d'Italia. Giornale politico, morale, letterario"""", Napoli 1848. Presentazione di Francesco Altimani."" -
Renzi & Co. Il racconto dell'era nuova
Con l'arrivo di Matteo Renzi a Palazzo Chigi prosegue la narrazione del cambiamento. Abile interprete delle diverse forme di comunicazione, Renzi si muove all'interno della campagna permanente e, giunto al potere, dal racconto della sfida degli anni della sua ascesa passa a narrare la costruzione di una ""nuova era"""". Il racconto di governo assume ben presto la struttura di una fiaba compiuta e come tale viene continuamente riproposto, da Renzi e da altri protagonisti del renzismo, e al tempo stesso difeso con la determinazione propria della mentalità di tipo ideologico. Quel racconto è qui portato alla luce e interpretato in relazione alla sua efficacia e alla funzione che svolge in questa particolare fase della politica italiana, attraverso l'analisi di quotidiani, settimanali popolari, interventi televisivi e Twitter."" -
L' ordine imperfetto. Modernizzazione, stato, secolarizzazione
La modernità prende forme impreviste. Che fare, allora, cambiare la definizione di moderno o semplicemente voltare pagina e arrendersi alla categoria di postmoderno? La terza possibilità - ampiamente consolidatasi anche in sociologia - è quella di mettere mano a una operazione più complessa. Essa richiede un'analisi più sofisticata che consenta di immaginare più varianti di modernità. Il volume si colloca in quest'ultima prospettiva. Rispetto alle sue più recenti indagini sui rapporti tra politica e religione, tra cristianesimo e modernità, l'autore tenta un mezzo passo indietro. Non un ritorno al punto di partenza, ma una ripresa e un approfondimento di passaggi e premesse di quelle ricerche. Il mezzo passo indietro non ripudia le conclusioni cui si era giunti, ma approfondisce quanto le precede e le prepara. Quale teoria consente di dar conto di una modernità fatta di tante varianti tanto diverse, in ambito politico come in ambito religioso? La ricognizione teorica, cui si dedica la prima parte del volume, deve contribuire ad affrontare quesiti come quelli della seconda parte. Cosa è stato lo Stato? E ancora: la secolarizzazione è finita? -
Famiglia in migrazione
Muovendo da differenti prospettive disciplinari (demografia, sociologia ed economia), i contributi raccolti in questo volume documentano come la famiglia sia centrale in ogni fase del processo migratorio, dalla scelta di emigrare, ai suoi sviluppi e alle sue problematicità, con una particolare attenzione al complesso delle relazioni tra famiglia e migrazione nel contesto della società italiana del nostro tempo. I temi affrontati spaziano dall'inquadramento demografico delle famiglie straniere in Italia (Li-via Ortensi), alla questione sociologica delle seconde generazioni (Stefania G. Meda), alla valutazione di matrice economica dell'impatto del cambiamento nel modello migratorio femminile sulle rimesse bilaterali internazionali (Sara Salomone). Conclude il volume uno studio socio-demografico sulle famiglie immigrate in Abruzzo, Molise e Puglia e su esperienze virtuose di accoglienza delle famiglie migranti nel Sud Italia (Isabella Cordisco). -
Nazionalismo monetario e stabilità internazionale
Appare qui il testo di cinque lezioni tenute nel 1937 da Friedrich A. von Hayek, il maggiore pensatore liberale del Novecento e Premio Nobel per l'economia. Invitato da Paul Mantoux e William E. Rappard, che allora dirigevano il prestigioso Institut des Hautes Études Internationales di Ginevra, Hayek ha preparato le sue lezioni nel periodo più creativo della sua vita di studioso, che tra l'altro coincide con quelli che sono stati denominati gli ""anni dell'alta teoria"""". Le lezioni contengono idee molto rilevanti, che hanno mostrato la loro fecondità nel tempo, man mano che abbiamo dovuto fare i conti con la deriva inflazionistica, prodotta dalla proliferazione di monete nazionali fiduciarie. Nel testo hayekiano, c'è la precisa previsione di tutto ciò che è accaduto. Si potrebbe ancor meglio dire che le vicissitudini monetarie del secolo che si è concluso non hanno fatto altro che confermare i timori espressi da Hayek nel 1937. E la stessa cosa si può affermare a proposito della fase iniziale del nuovo secolo, in cui sono crollati i sistemi creditizi nazionali; e ciò è avvenuto in modo improvviso e repentino. Ecco perché non possiamo sottrarci al compito di riconsiderare le """"ragioni"""" di Hayek. Il che è reso ancora più urgente dalla presenza sulla scena politica di un risorgente e cieco """"nazionalismo monetario"""". Presentazione di Lorenzo Infantino. Prefazione di José Antonio De Aguirre."" -
Come al cinema
Lo sfavillante Étienne Marsant prima del suo infarto è stato una grande star del cinema. Oggi, non beve più, non fuma più, non gira più film, sta a dieta e si annoia sotto lo sguardo severo della moglie e agente. Per sfuggirla, accetta di presiedere ""Résistances"""", un festival cinematografico di seconda categoria che si tiene a Colombey-les-Deux-Èglises. A pochi chilometri d distanza, a chaumont, si apre il processo ad Abdelkader Fournier, un piccolo malvivente franco-algerino che ha rapinato una dozzina di succursali di banche, armato di un falso revolver e di molto fair-play. Il terribile Presidente della corte d'assise soprannominato """"il macellaio della Haute-Marne"""" è ben deciso a farlo rinchiudere a vita nelle carceri della Repubblica. Il suo avvocato, un principe del foro che l'età ha reso depresso, sogna di appendere la toga e aprire una crêperie nella sua amata Bretagna, a scapito della moglie e socia che non si vede affatto nel ruolo di compagna di un """"crêpier"""". I due avvenimento entreranno in collisione quando, davanti all'evidente mancanza di giustizia del Presidente e alla sua abilità nel manipolare testimoni e giurati, l'avvocato deciderà di ritirarsi. Tutto allora prenderà una piega assurda e diventerà spettacolo. Fedele al suo stile accattivante e caustico, Hannalore Cayre ha, in questa favola giudiziaria, stabilito un trait-d'union tra due mondi alla fine molto simili."" -
Calabria golosa. 200 ricette di cucina tradizionale
Il volume veicola le ricette raccolte dall'autore nell'ultimo decennio su tutto il territorio regionale. Fanno fede di un patrimonio gastronomico di straordinario interesse e consistenza, dal quale trarre ispirazione per i piaceri quotidiani della gola. Gli ingredienti indicati per le singole ricette sono di facile reperimento; le preparazioni improntate alla semplicità delle esecuzioni. -
Dall'esilio all'esodo. La fede esposta all'incertezza dei tempi nuovi
"Questo testo è un tentativo pregevole di insinuarsi fra le pieghe di un ripensamento fecondo della fede, nel vivo di una riflessione teologica sperimentale, godendo del prestito delle idee di autori noti e apprezzati e intessendo una fitta rete di rimandi e suggestioni che, spaziando a partire dalla tematizzazione del nesso fede-ragione e arrivando fino alle recenti encicliche pontificie, ben si compongono nonostante la difficoltà inevitabile di un discorso di tale portata."""" (Dalla presentazione)" -
Emigrare dal Marocco. Squilibri socio-ambientali ed esodo da un polo minerario (Khouribga) 1921-2013
Il libro traccia un quadro aggiornato del processo di immigrazione dei cittadini marocchini in Italia attraverso i suoi principali aspetti: periodizzazione, distribuzione sul territorio, attività lavorative, rimesse e impatti della recente crisi. All'interno di questa cornice viene introdotta una approfondita descrizione dell'evoluzione estrattiva a Khouribga, a partire dal periodo coloniale, in quanto rilevante causa di degrado ambientale, economico e sociale per la società autoctona. Tali squilibri sono alla base di migrazioni interne e internazionali percepite da chi emigra come soluzione per sopravvivere e, oggi, anche come risposta a pressioni di carattere culturale. La comprensione profonda di tali processi è indispensabile per una matura visione che guidi le politiche migratorie. L'intreccio di scelte istituzionali, informazioni veicolate dai mass media e opinione pubblica genera quotidianamente violenza nei confronti dei migranti. La consapevolezza dei meccanismi migratori diventa quindi un passaggio obbligato in direzione di un cambiamento radicale nella percezione degli attuali movimenti di persone. -
Liquirizia. Ricettario romanzato di un'insolita radice
In principio doveva trattarsi di una normale raccolta di ricette: poi, nel corso della stesura, è diventato molto di più, fino ad assumere le sembianze definitive di un libro completo e articolato che intreccia la storia delle radici di liquirizia con quella della famiglia dell'autore e della buona cucina. La prima parte, infatti, è un piccolo romanzo autobiografico, che, ruotando attorno alla liquirizia, traccia uno spaccato dolce e nostalgico di un'antica famiglia calabrese e della sua casa avita, durante certe estati semplici e già incredibilmente lontane degli anni Settanta-Ottanta. La seconda è un racconto agile e suggestivo, che narra la saga di un'impresa familiare plurisecolare oggi nota nel mondo e descrive cos'è la liquirizia, come e da quanto tempo si produce in Calabria, quali molteplici usi se ne possono fare, mettendo in evidenza come questa non sia solo una comune caramella, ma , prim'ancora, una naturale, gustosa e versatile radice. La terza è un ricettario classico, che propone sorprendenti ed allettanti soluzioni per impiegare la liquirizia in cucina in modo originale, facile e divertente. La quarta, infine, è una selezione di ricette di grandi chef affermati, piccoli cuochi talentuosi e tanti blogger creativi, che hanno come protagonista comune la liquirizia. -
Servire non servirsi. La prima regola del buon politico
"Questo libro è stato scritto da Luigi Sturzo, tranne il titolo, ma sono sicuro che lo avrebbe approvato. Contiene il testo di un suo intervento al Senato, di tre lettere e di 12 articoli scritti tra il 1946 e il 1959. Tutti riguardano la 'questione morale'. Ben 4 articoli hanno praticamente lo stesso titolo, che invita alla moralizzazione della vita pubblica, condizione che il sacerdote di Caltagirone riteneva indispensabile per la soluzione dei problemi politici, economici e sociali di qualsiasi Paese. Il libro ha l'obiettivo di ricordare una verità storica dimenticata e di ricordare una opportunità storica perduta. Entrambe possono essere utili ai lettori di oggi e soprattutto ai giovani, per fornire loro quei fondamenti di buona cultura necessari per alimentare la speranza di risanamento morale, politico ed economico dell'Italia. La verità storica dimenticata è che il gravissimo problema della 'questione morale' non fu sollevato per primo da Enrico Berlinguer all'inizio degli anni '80, bensì da Luigi Sturzo sul finire del 1946, poche settimane dopo il suo ritorno dall'esilio di 22 anni impostogli dal fascismo. E per tutti gli anni '50, sino al suo ultimo giorno di vita, egli combatté con grande forza, purtroppo invano, contro le tre 'malebestie' (lo statalismo, la partitocrazia e lo sperpero del denaro pubblico)."""" (Dalla prefazione di Giovanni Palladino). Postfazione di Marco Vitale." -
Freud e la storia
Obiettivo della riflessione che qui di seguito si propone è ricostruire l'idea della storia nel percorso freudiano. È a questo livello soprattutto che si può cogliere la specificità e l'originalità della proposta. Essa si muove dall'interno delle procedure e dei metodi psicoanalitici per verificare la presenza di una prospettiva di storicità in Freud. Il padre della psicoanalisi ha ancora molto da dire alla nostra epoca: soprattutto perché supera radicalmente la dicotomia tra le due culture, quella umanistica e quella tecnico-scientifica e si proietta verso la prospettiva unitaria delle scienze della vita. Egli può essere così visto in una luce nuova e suggerire un programma di straordinaria attualità: fare entrare la vita nella storia e la storia nella vita.