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I popoli dell'antica Italia. Rinaldoniani, umbri, pelasgi, villanoviani ed etruschi. Antiche culture nella piana fiorentina-pratese-pistoiese
Il libro descrive i popoli che abitarono la piana fiorentina-pratese-pistoiese nel periodo che va dal 3300 al 450 a.C. mettendo in luce le attività economiche, le culture, le credenze religiose e i manufatti di quelle civiltà dai primi insediamenti alla loro scomparsa. Nel testo si analizzano in modo approfondito i ritrovamenti archeologici, mettendoli in rapporto con gli scritti degli storici antichi e con i racconti mitici. Il quadro che ne risulta è notevole e di forte impatto, con elementi di assoluta novità rispetto alla corrente saggistica e manualistica. -
Tutela e fruizione del patrimonio culturale. Atti del Convegno di studi (Firenze, 15-16 aprile 2011)
Promosso dalla Fondazione Spadolini Nuova Antologia in collaborazione con il Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario del Primo regolamento organico di tutela e con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Convegno di studi ""Tutela e fruizione del patrimonio culturale"""" si è tenuto a Firenze il 15 e 16 aprile 2011, in occasione della XIII settimana della cultura, nel Salone Magliabechiano della Biblioteca degli Uffizi. Il Convegno, presieduto da Roberto Cecchi, Maddalena Ragni e Andrea Carandini, si è sviluppato sulla base di una serie di relazioni tese a fare il punto sulla situazione attuale nonché sulle possibili prospettive della tutela e della fruizione del patrimonio culturale nazionale. Il volume raccoglie i contributi degli specialisti (Antonia Pasqua Recchia, Maurizio Fallace, Luciano Scala, Giuseppe Sassatelli, Ruggero Martines, Marisa Dalai Emiliani, Ferruccio Ferruzzi, Giuseppe Pennisi e Mario Docci), dei docenti universitari e delle personalità della cultura (Roberto Cecchi, Andrea Carandini, Cosimo Ceccuti, Giuseppe De Rita, Cristina Acidini, Maddalena Ragni, Ilaria Borletti Buitoni, S.E. Giuseppe Betori, Alain Elkann, Stefano Grassi."" -
Lorenzo Giandotti. Extra moenia. Ediz. multilingue
Il volume è il catalogo della mostra di Firenze (Accademia delle Arti del Disegno, 5 - 29 ottobre 2004). ""Lorenzo Giandotti, pittore che da anni cerca di esprimere il proprio sentire per le cose 'umili', ma umilmente umane, apre oggi presso la nostra Accademia un'esposizione di sue opere. Possono stupire le sue finestre, porte e rostre; ha ragione Francesco Gurrieri quando avvicina le 'finestre' di Giandotti alle bottiglie polverose di Morandi. Giandotti prosegue Gurrieri - dona monumentalità ai serrami più umili, dignità alle ante e alle rostre delle porte più insignificanti"""". (Dalla Premessa di Francesco Adorno). Contributi di Raffaele Monti, Francesco Gurrieri, Marco Fagioli."" -
Sinfonia
"Sinfonia"""" rappresenta uno snodo cruciale dell'opera di Pizzuto, che qui consuma l'ultima rottura dell'unità narrativa: l'abolizione del personaggio, di cui restava parvenza nel """"Lumpi di Paginette"""", ancora in qualche modo garante di una temperie romanzesca. La rinuncia ai """"fatti"""" e ai """"loro autori"""" che, dice Pizzuto, dovranno rimanere """"tra parentesi"""", porta a una narrazione senza bussola, costituita da accumuli di eventi irrelati che il lettore è chiamato a connettere """"in contuizione"""", consuonando con l'artista che li ha congiunti per impulsi musicali, fuori da ogni costrizione meramente diegetica. Privo dell'orizzonte di attesa offerto dalla trama, il racconto pizzutiano concresce su se stesso, convocando """"cose di vita"""" (i rerum vitalium fragmenta di cui parla Marzio Pieri) in uno spazio che ne esclude la filiazione causale, in un tempo sospeso, dove ognuna di esse torna alla sua alba, al suo aleatorio presente. In questo """"campo di particelle"""" possono così pariteticamente orbitare le epifanie di una esistenza (la magica funicolare di Palermo, un amore impossibile, un'amicizia 'musicale', un paese arroccato sui monti siciliani, una gita scolastica, il maestro di studi)." -
Nazione e Stato. L'Italia di Ricasoli e di De Gasperi
Il volume raccoglie le relazioni presentate nella giornata di studi che si è tenuta nella Sala della Lupa della Camera dei Deputati l'8 giugno 2010. ""Per De Gasperi - sottolinea Sandro Rogari nella relazione introduttiva - su due versanti gli obiettivi della politica dovevano confrontarsi con la nuova coscienza degli Europei maturata nella tragedia della guerra: la giustizia sociale come strumento di costruzione di una democrazia sostanziale e la pace futura possibile solo grazie all'unità dell'Europa che a sua volta era la vera garanzia della stabilizzazione democratica in Italia e in altri paesi del vecchio continente. Sul primo versante, egli si richiamava ai principi del solidarismo cattolico e al modello di stato sociale che veniva elaborando l'economista liberale tedesco Wilhelm Röpke. Nel secondo, vedeva 'l'unico percorso atto a garantire l'eliminazione del pericolo della guerra di rivincita e di rappresaglia. Contro la solidarietà della libera Europa verrà ad infrangersi la propaganda dell'odio ideologico e rinascerà nei popoli la certezza della pace e dell'avvenire democratico'""""."" -
La rivoluzione toscana del 1859
Questo volume raccoglie gli atti del Convegno Internazionale di Studi ""La rivoluzione toscana del 1859, l'unità d'Italia e il ruolo di Bettino Ricasoli"""" tenutosi a Firenze il 21-22 ottobre 2010. Come sottolinea Giustina Manica nella relazione introduttiva, la riorganizzazione amministrativa del Regno fu uno dei primi problemi che la Destra storica dovette affrontare nei mesi successivi all'annessione dei Ducati, delle Legazioni e della Toscana. Man mano che si procedeva con le annessioni ci si rese conto che le leggi piemontesi non sempre erano adatte a territori così disomogenei. Per questo motivo, fu istituita una Commissione temporanea di legislazione presso il Consiglio di Stato, voluta dal Ministro dell'Interno Farini che ne inaugurò i lavori il 13 agosto 1860. La Commissione aveva il compito di studiare un nuovo ordinamento amministrativo che tenesse conto delle diversità di condizioni dei territori che facevano parte del Regno: """"Vuolsi dunque considerare, da un lato, quali siano le vere condizioni della società civile italiana, e dall'altro lato quale sia il fine a cui si intende, per fare giusto concetto del problema che a noi tocca risolvere""""."" -
Una storia fiorentina. Il carteggio Arrighi
L'epistolario rinvenuto dall'autore in un archivio privato racconta la drammatica storia di Luigi Arrighi, che scrive le lettere tra il 1821 e il 1833 indirizzandole al marchese fiorentino Carlo Orazio Pucci, nominato suo tutore finanziario in seguito alla morte del padre. Dopo gli anni dell'istruzione, prima al Collegio di Lucca quindi all'Università di Siena, il carteggio racconta l'amore per Eloisa Aurelia, figlia di primo letto della moglie del Pucci. Il tutore non approva l'unione tra i due e riesce ad allontanare Luigi, che proseguirà i suoi studi in Germania. Inizia da qui la parabola discendente nella storia del giovane che culminerà, alla notizia delle nozze di Eloisa, nell'esplosione della malattia mentale che lo affliggerà senza rimedio. Una vicenda toccante e suggestiva che si snoda attraverso corti e stati scomparsi da tempo, coinvolgendo personaggi celebri dell'Ottocento fiorentino come Gino Capponi e il Principe di Metternich e restituendo l'atmosfera di un tempo passato in cui gioie e dolori, aneliti e vicissitudini sono però gli stessi di oggi. -
Il giardino medievale. Poesie 1977-1979
"Una narrazione pacata e intensa, che si svolge in cinque capitoli/sezioni più due gruppi di frammenti, costruita con composizioni degli anni '70. Nell'atto della scrittura si concretizza una realtà che sembra franare nelle sue incertezze nelle sue contraddizioni, ma che preme per uscire dall'angustia della sostanza, dal sogno senza sogno dell'inutilità e della disperazione e muoversi verso una possibile luce, verso un chiarore all'orizzonte, pronto a riaccendere ancora un senso nel cuore delle ferite. L'opera è completamente priva di dilatazioni e amplificazioni retoriche, perché ogni verso vibra verso un inesausto interrogare e dialogare, trattenendo pateticamente nelle sue sillabe le determinazioni del pensiero. Nei testi s'intrecciano diversi percorsi e si rafforzano reciprocamente: esistenziale, civile, spirituale, sociale, politico, filosofico. Ogni percorso cresce, diviene onda sonora, crea legami attraverso il suo cuore verbale e i suoi battiti silenziosi. Così, in controluce, affiora un mondo, che soffre e che si situa in un cono d'ombra, da dove vorrebbe urlare la sua disperazione, il suo disprezzo, la sua sfida, la sua supplica, il suo amore."""" (Merys Rizzo)" -
Monica Giarrè. Donne, angeli e miti. Catalogo della mostra (Fiesole, 25 febbraio-25 marzo 2012)
Il catalogo della mostra allestita presso la Sala Costantini del Museo Civico Archeologico di Fiesole dal 25 febbraio al 25 marzo 2012 è introdotto da Fabio Incatasciato, Paolo Becattini ed Eugenio Giani. Seguono i saggi critici di Nicola Nuti, Eleonora D'Aquino e Titti Giuliani Foti. Le opere in catalogo, 79 tra oli e acrilici su tela, gessi e carboncini su carta, sono quelle esposte in mostra più un interessante Percorso antologico, intervallato da brevi testi di Luciano Artusi e Pier Francesco Listri. In appendice la biografia dell'artista e un'antologia della critica. -
Firenze casa mia. Ospiti celebri e cittadini illustri. Luoghi e memorie
Firenze è stata, a lungo o per breve tempo, la casa di protagonisti della storia, dell'arte, della letteratura venuti da lontano, attratti dal suo fascino: al tempo stesso è stata la culla di altri intellettuali, artisti, uomini di genio che vi sono nati o vi hanno preso dimora diventandone parte. Tra i primi, Mozart, Leopardi, Dickens, Cajkovskij e Rilke, tra gli altri stranieri come Böcklin, Stibbert, Berenson, ma anche nativi come Collodi, Rosai, Pratolini. Tutti costoro hanno lasciato tracce che questo libro ripercorre conducendoci in palazzi e umili case, in ville e modeste pensioni, nelle strade del lusso e nelle viuzze del popolo, facendoci scoprire aspetti insoliti di Firenze e dintorni, con un corredo di aneddoti e curiosità che ne rendono ancor più piacevole la lettura. Un quadro d'insieme aiuta a individuare e visitare i luoghi nobilitati dagli ospiti celebri e dagli illustri cittadini della città più bella del mondo. -
Bestiari di/versi. Dialoghi in pubblico con Renzo Cherardini. Atti del Convegno (Firenze, 20-21 febbraio 2009)
Renzo Gherardini ha insegnato lettere per quasi quarant'anni nelle scuole medie della sua città. Traduttore dal greco e dal latino, il suo valore come poeta è stato ampiamente riconosciuto e ufficializzato con il conferimento del Premio Carlo Betocchi. Il volume raccoglie gli atti della conferenza per la premiazione del poeta nei giorni 20-21 febbraio 2009 presso la Fondazione il Fiore di Firenze, e contiene numerosi interventi e relazioni in onore del poeta. -
Noi, gli altri. Indagine sui volontari della Misericordia di Pistoia
Perché diventare volontario? Quali sono le ragioni che spingono un giovane, un uomo, una donna a dedicare del tempo alla cura degli altri gratuitamente? Attraverso le risposte degli appartenenti alla Misericordia di Pistoia una finestra aperta sui protagonisti dell'economia del dono. -
La società per il 150° dell'unità d'Italia
"La Patria è una comunione di liberi e d'eguali affratellati in concordia di lavori verso un unico fine. La Patria non è un aggregato, è una associazione. Non v'è dunque Patria senza un diritto uniforme. Non v'è Patria dove l'uniformità di quel diritto è violata dall'esistenza di caste, di privilegi, d'ineguaglianze dove non è principio comune accettato, riconosciuto, sviluppato da tutti. In nome del vostro amore alla Patria, voi combatterete senza tregua l'esistenza d'ogni privilegio, d'ogni ineguaglianza sul suolo che v'ha dato vita. Qualunque privilegio è usurpazione, è tirannide; e voi dovete combatterla e spegnerla. La legge deve esprimere l'aspirazione generale, promuovere l'utile di tutti. La Nazione intera deve esser dunque, direttamente o indirettamente, legislatrice. La Patria non è un territorio; il territorio non ne è che la base. La Patria è l'idea che sorge su quello; è il pensiero d'amore, il senso di comunione che stringe in uno tutti i figli di quel territorio. Finché uno solo tra i vostri fratelli non è rappresentato dal proprio voto nello sviluppo della vita nazionale - finché uno solo vegeta ineducato fra gli educati""""" -
Conservation turn-Return to conservation. Tolerance for change. Limits of change
Con gli Atti del Convegno 2009 ""The Image of Heritage. Changing Perceptions, Permanent Responsabilities"""" pubblicati nel 2011, la Fondazione Romualdo Del Bianco-Life Beyond Tourism annunciava la creazione del portale non profit Life Beyond Tourism che si è alimentato anche del dibattito scientifico in seno al Comitato Teoria e delle attente osservazioni del suo primo presidente Andrzej Tomaszewski. Nato per esaltare la """"fruizione"""" del patrimonio per il dialogo tra culture, il portale introduce il visitatore al carattere del territorio attraverso le sue espressioni culturali anche le meno visibili, ma che lo rappresentano in modo significativo e le cui origini e l'odierna attività consentono l'interpretazione e la presentazione della biografia culturale del luogo. Sarà più semplice comprendere, a livello mondiale, cosa ci unisce, prima ancora di cosa ci divide."" -
Le poesie di Fray Diego de Valencia de Leon
Medico e teologo di fama, versato in molte arti e scienze, nonché poeta assai apprezzato fra i suoi contemporanei, fray Diego de Valencia de León è autore di 42 componimenti, scritti fra il 1380 e il 1410 circa. Accanto a un gran numero di composizioni decisamente erudite in cui discute di complesse questioni teologiche ascrivibili alla filosofia scolastica, nel suo corpus poetico Fray Diego annovera anche squisite liriche d'amore ispirate alla tradizione cortese della fin'amors, componimenti satirici sul modello delle cantigas d'escarnio galeghe ed alcuni poemetti encomiastici e d'occasione. -
Dall'uragano nell'arcobaleno
In questo ultimo poemetto Innocenza Scerrotta Samà raggiunge il massimo livello di decriptazione dell'oscuro prelinguistico. Essa usa l'epigramma e il ""cartiglio"""" apodittico per dare vita a visioni dove gli ossimori si trasformano in metafore che illuminano il profondo dell'essere fino a salvarne il senso. Ciò è derivato dalla natura sibillina del testo e non dionisiaca, come potrebbe apparire a una prima lettura di questa opera. Dall'uragano nell'arcobaleno rappresenta il punto d'arrivo di un percorso iniziato con l'utilizzo del mito per metabolizzare il doloroso monstrum della natura. Di poemetto in poemetto Innocenza ha elaborato il dolore, ne ha sublimato il significato ultimo affidandosi ad un cursus poetico continuamente volto a dare ordine al caos nella misura di una grazia originaria con cui si rivolge, in modo interrogativo, all'essere. Peraltro la vera poesia è questo: un'alta interrogazione che sa di non avere risposte, se non nella sua stessa possibilità di trovare le parole giuste per aprire una """"conversazione impossibile"""": """"Eterno / l'attimo di gioia / rubato / al tempo: / la goccia /palpitante / sul petalo / del fiore / lacerato. (...) Udibile / luminoso / mobile""""."" -
Il sole nel silenzio
Duccio Corsini è un giovane poeta che sta ascoltando il silenzio e, da ""alunno del sole"""", sta trovando le parole giuste per esprimerlo. Le ha trovate """"strada facendo"""", come accade ai poeti veri, cercando in sé, oltre di sé, il """"punto focale"""" dove l'immagine è più nitida, dove l'emozione è più calzante. Allora ha potuto scrivere questo """"elogio"""" del silenzio: il silenzio è musica di sole: un guanto delicato che consola il volto desolato della noia, vestiti indorati di tepore che riscaldano la disperazione. Il silenzio è musica di sole: travolgenti corride di ricordi nelle arene della mia mente, calme passeggiate di emozioni nei verdi prati del mio cuore. Sorseggiando il vino della vita il silenzio è musica di sole. Poi, come il lettore potrà notare, con la sua colta naïveté e senza intermediazioni, ha trovato """"i limoni"""" di Montale, i """"papaveri"""" di Govoni, i """"voli"""" di Cardarelli, i """"paesaggi"""" di Rosai/Luzi, """"la rosa"""" di Bertolucci, le """"passeggiate"""" di Palazzeschi, ovvero i punti sensibili attraverso i quali l'animo si manifesta."" -
Il giardino sapiente. Modi e forme
Tra i parchi storici della Toscana, quello di Villa Bellosguardo Caruso a Lastra a Signa (Firenze) è particolarmente suggestivo per una serie di fattori, tra cui la posizione panoramica sulla collina, la decorazione scultorea e la ricchezza della vegetazione. La pubblicazione ne illustra brevemente la storia per soffermarsi poi sull'aspetto botanico: le principali specie vegetali presenti nel parco sono analizzate in schede sintetiche che ne descrivono le caratteristiche distintive, complete di foto e cenni sull'origine della pianta. -
Fuori registro. Gli artisti e la scrittura
L'intero progetto del volume, insieme ad alcuni saggi sparsi, nasce dalla convinzione che la scrittura degli artisti, non sempre gradita dai critici e dagli storici dell'arte - artefici e manutentori autorizzati dell'esegesi contribuisca a svelare gli snodi delle poetiche e dei registri formali dell'opera d'arte, a dissolvere i fumi e gli arbìtri concettuali, perfino a contrapporre letture alternative a quelle storicizzate e specialistiche. In questa direzione, molte pagine del libro si soffermano sulla scrittura degli artisti nel tentativo di ricomporre gran parte del quadro storico-artistico che va dall'Ottocento al secondo conflitto mondiale. Ed è attraverso le poetiche e le riflessioni degli artisti che si scopre un'altra storia dell'arte, certamente minore e poco nota ma forse altrettanto utile e legittima quanto quella degli specialisti più autorevoli. -
Olivi di Toscana-Tuscan olive tree. Ediz. bilingue
L'olivo, pianta significativa del paesaggio toscano, esemplarmente generosa e longeva, è stato ispiratore di diverse espressioni artistiche e assunto a universale simbolo religioso, di pace e di buoni intenti, scolpendo indelebili e profonde tracce nella nostra cultura. Il volume affronta la pianta e la sua storia da diverse angolature, in capitoli affidati a studiosi d'eccellenza, ognuno nel proprio settore. Oltre alle caratteristiche botaniche, alle tecniche di coltivazione, alle innovazioni tecnologiche nella coltura e agli aspetti economici del mercato dell'olio d'oliva, il testo offre numerosi spunti sull'utilizzo e i riferimenti all'olivo nel campo dell'arte e della letteratura, e richiama i diversi significati che sono stati associati alla pianta e alla sua iconografia nelle varie epoche. Pur essendo quindi utile innanzitutto a studiosi e coltivatori, il libro, grazie anche al ricco corredo fotografico, costituirà una risorsa utile per il grande pubblico, stimolando una riflessione più universale sul paesaggio e sull'importanza delle risorse naturali.