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Monumenti celebrativi nella Firenze postunitaria
Il testo prende in esame diciannove monumenti realizzati a partire da metà Ottocento fino ai primi anni del Novecento, proponendo un ideale itinerario nella piazze fiorentine per riconoscere e comprendere l'alto significato di quelle statue che raffigurano i grandi dell'Italia unita, da Giuseppe Garibaldi a Vittorio Emanuele II, dal generale Manfredo Fanti al patriota veneziano Daniele Manin. Uomini d'arme, poeti, filosofi, scienziati, artisti, uniti dal fatto di aver reso celebre la città o aver offerto alla stessa importanti servigi: esempi di virtù ai quali i cittadini non solo dovevano rendere omaggio ma che dovevano ricordare e imitare, perché Firenze potesse mantenere il proprio ruolo di fronte al mondo. -
Vitamine. Tavolette energetiche. Ediz. illustrata
Il catalogo riproduce 466 tavolette di piccole dimensioni (10x15 cm) decorate da altrettanti artisti con grafiche, collage, fotografie o pitture: un'eccezionale raccolta tematica ispirata ai codici della mail art e ospitata da Carlo Palli nella sua collezione. ""Con il piccolo formato"""", scrive la curatrice, """"l'artista mette alla prova se stesso, la propria creatività e la propria spinta formativa, in una produzione di non facile esecuzione. Significa spingersi oltre la consueta norma pittorica, cercando di armonizzare i diversi linguaggi attraverso cui l'arte si esprime""""."" -
Please be seated. Ediz. illustrata
Il libro presenta una straordinaria collezione di sedie dal XV al XVIII secolo, accompagnata da un'introduzione in cui l'autrice offre una panoramica sulla storia della sedia a partire dai tempi antichi. ""La sedia"""", scrive Helen Fioratti, """"ha avuto una lunga e complessa storia nella civiltà occidentale. Dove ci si siede può essere di estrema importanza: che sia in un dibattito politico, un vertice tra i capi di stato, o anche a una cena o un matrimonio, le persone sono ossessionate dalle modalità e dalle implicazioni della disposizione dei posti a sedere. Il posto dove una persona è seduta può conferire visibilità e prestigio, ma anche il contrario. E così, la sedia è tuttora centrale per la nostra società""""."" -
Tre accenti, una lingua. Coralità della pittura. Franz Jenull, Julia Landrichter, Ines Lenz. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra allestita nell'ottobre 2015 alla fiorentina Accademia delle Arti del Disegno, il volume presenta i lavori di tre artisti di lingua tedesca che ormai da decenni hanno scelto di stabilirsi e lavorare in Italia. ""A ben osservare quanto sta davanti a noi"""", scrive Giandomenico Semeraro, """"piuttosto che la lingua parlata (dato in sé risibile è chiaro), e a monte della pittura praticata, si troverà sostanza, coesione e dato fondante per i tre artisti nello specifico del disegno, da cogliersi per precise declinazioni e accenti: 'costruttivo' (Franz Jenull), 'compositivo' (Julia Landrichter), 'programmato' (Ines Lenz)""""."" -
Alberto Gallingani. Sulla terra feconda di parole. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra antologica allestita in Portogallo al Museu Municipal De Espinho, il volume rende omaggio infatti ad un vissuto artistico, quello di Alberto Gallingani, che viene celebrato attraverso un'attenta selezione delle sue opere che copre un arco temporale di circa cinquantacinque anni di attività, soffermandosi sulle varie fasi storiche del suo percorso artistico. ""Le opere esposte in mostra"""", scrive Sonia Zampini, """"evidenziano il concetto eracliteo di come diverse espressioni, corrispondenti a diversi momenti temporali, definiscano un unico ed uno stesso dire, di come tutto appartenga ad una medesima unità e di come quest'ultima contenga in sé diverse esternazioni riconducibili ad una sola affermazione che definisce un vissuto""""."" -
Il restauro del tabernacolo di Nanni di Banco «I quattro santi coronati»
Il gruppo dei Quattro Santi Coronati fa parte del ciclo delle quattordici statue dei protettori delle Arti di Firenze nelle nicchie esterne della chiesa di Orsanmichele. Il tabernacolo, costruito nel secondo decennio del Quattrocento da Nanni di Banco (1378 ca.-1421), accoglie quattro figure scolpite in marmo apuano: sono i martiri cristiani Caustorio, Claudio, Sinforiano e Nicostrato, straordinari artisti che si rifiutarono di erigere il simulacro di un dio pagano e per questo furono condannati a morte. Il volume analizza l'opera da un punto di vista storico e iconografico, documentando anche l'intervento di restauro che ha recentemente restituito il tabernacolo al suo originale splendore. -
30.000 anni fa la prima farina. Alle origini dell'alimentazione. Ediz. multilingue
Catalogo della mostra organizzata dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze dal 18 settembre 2015 al 3 gennaio 2016, il volume prende spunto dalla scoperta in Toscana della farina più antica del mondo, risalente a 30.000 anni fa, per offrire un approfondimento sul tema dell'evoluzione del comportamento alimentare dell'uomo. Si ripercorrono per testi e immagini le tappe dell'interazione tra uomo e ambiente a partire dal Paleolitico, con particolare attenzione allo sviluppo della conoscenza del territorio e delle capacità tecniche di sfruttarne le risorse, aprendo possibilità di ricerca e scenari fino ad oggi inesplorati. -
1943. I giorni della pioggia
È l'autobiografia di un ebreo fiorentino, con particolare riferimento alle sue esperienze durante tutto il periodo delle persecuzioni antisemite in Italia, che ebbero inizio nell'agosto del 1938 e terminarono con la liberazione da parte delle Armate Alleate nel 1944-1945. Leggendo questo racconto assolutamente veritiero e basato su un diario che l'autore annotava ogni giorno, il lettore potrà farsi un ampio quadro di come la piccola comunità ebraica di Firenze seppe affrontare le dure conseguenze della persecuzione con coraggio, spirito combattivo e grande affiatamento. Ma, soprattutto, il libro rende omaggio a tutte quelle umili persone che misero a repentaglio la propria vita pur di salvare la vita anche a un solo individuo, sebbene di fede diversa. -
Diario fiorentino. Giugno-Agosto 1944
Pubblicato originariamente nel 1946 con una tiratura assai limitata, il ""Diario fiorentino"""" (giugno-agosto 1944) dell'avvocato Gaetano Casoni costituisce una fonte storica di grande interesse per Firenze, descrivendo le più drammatiche giornate dell'occupazione fascista della città. Vi si presentano i protagonisti della Liberazione e si descrive in particolare l'impegno dell'arcivescovo cardinale Elia Dalla Costa per la salvezza della popolazione civile e del patrimonio artistico della città."" -
L' immagine dei giardini e delle ville medicee nelle lunette attribuite a Giusto Utens
La pubblicazione è dedicata alla serie di 14 lunette dipinte da Iustus van Utens tra la fine del '500 e l'inizio del '600, raffiguranti altrettante ville Medicee in vedute aeree di straordinaria precisione e abilità decorativa. La serie fu commissionata al pittore fiammingo nel 1587 dal Granduca Ferdinando I de' Medici, che collocò le opere nella sua dimora di Artimino. Dopo numerosi spostamenti, le lunette sono oggi collocate nella Villa Medicea La Petraia a Firenze, dove sono esposte al pubblico in seguito a un accurato lavoro di restauro, documentato nel volume. -
Astrazione e realtà. La pittura di Wang Hongjian. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra allestita presso l'Accademia delle Arti del Disegno dal 10 al 30 dicembre 2015, il volume celebra la prima esposizione di un artista cinese contemporaneo nel prestigioso istituto fiorentino. È riprodotta una selezione di opere - una quarantina di dipinti a olio - che spazia dai primi lavori degli anni Ottanta alla più recente produzione del pittore. ""Quello che rende attuale la pittura di Wang Hongjian"""", scrive Antonio Natali, """"è il taglio cinematografico impresso alle vicende che lui si figura. Gli attori dei drammi che mette in scena si stagliano sulla ribalta nitidi e perfino icastici. E la natura, che fa da fondale, ha sovente sembianze d'ascendenza romantica, sia quando incombe massiccia e grandiosa su un'umanità sofferente, sia quando a perdita d'occhio slontana: ora su spiagge estese di sabbia e polvere, lambite da mari luminosi, colorati delle stesse tinte dei cieli, col primissimo piano ingombro di barconi in scorcio sperticato, ora su campi di stoppie, lunghi fino al rigo tenue d'un orizzonte gravato da un etra di vapori, ora su una smisurata piana paludosa, verde d'erba giovane, a macchie, e lucente di specchi d'acqua in lingue distanti."" -
Con La Pira in Viet Nam
Nel novembre del 1965 Giorgio La Pira andò ad Hanoi, incontrò Ho Chi Minh e riportò informazioni che avrebbero potuto far finire la guerra del Viet Nam con anni di anticipo. A cinquant'anni da quel viaggio Mario Primicerio, che accompagnò La Pira, ne riferisce tutti i particolari. L'inedito diario di quei giorni è accompagnato da un'ampia e documentata ricostruzione del contesto politico e militare. Una nuova luce su quella iniziativa, sui retroscena e sulle polemiche che la accompagnarono. Queste memorie di Primicerio sulla mediazione di La Pira per aiutare il raggiungimento della pace in Vietnam analizzano, in modo rigorosamente documentato, tanto il lungo e difficile processo di mediazione del sindaco di Firenze quanto la strumentalizzazione che ne viene fatta all'interno della politica italiana. La lettura dei copiosi documenti di questo libro ci mostra che La Pira costruiva ponti e proponeva soluzioni che poi la storia successiva ha dimostrato essere valide e concrete proposte di pace. -
Arte in loco. Ediz. illustrata
I giovani artisti protagonisti del progetto ""Arte in Loco"""", sotto la guida del maestro Adriano Bimbi, hanno seguito i sentieri dei boschi in cerca di storie e antiche tradizioni da sottrarre all'oblio, rileggere e interpretare alla luce del tempo presente. Il risultato sono le opere esposte nel territorio di sette comuni tra Valdarno e Valdisieve e riprodotte e affiancate da schede critiche. """"L'intenzione"""", scrive Giuseppe Andreani, """"non è stata certo quella di simulare, ma piuttosto di reinterpretare rinnovando. Dunque i giovani artisti non hanno eseguito meri esercizi di copia, ma si sono immersi dando luogo a un'interazione fra tradizione e contemporaneo che a esperienze già vissute aggiunge il proprio presente per ottenere una rinnovata identità"""". Opere di Luca Corti, Carmelo Cutuli, Luca Mauceri, Chiara Crescioli, Nicoletta Gemignani, Mirian Poggiali, Leonardo Bossio, Rebecca Dasha. Testi di Mauro Pinzani, Carlo Boni, Giuseppe Andreani, Adriano Bimbi, Filippo Marranci, Valentina Felice."" -
Guida breve al nuovo Museo dell'Opera del Duomo di Firenze
Il Museo dell'Opera del Duomo, creato nel 1891, poi riccamente ampliato e rinnovato tra il 2012 e il 2015, possiede la più importante collezione al mondo di scultura fiorentina del Medioevo e del Rinascimento. Tra i capolavori lì custoditi si ricordano la Porta del Paradiso e la Porta Nord' del Battistero, realizzate da Lorenzo Ghiberti, la Santa Maria Maddalena penitente di Donatello, la Cantoria di Luca della Robbia, la monumentale Croce d'Argento di Antonio Pollaiolo e i preziosi ricami da lui disegnati per i paramenti della festa del patrono di Firenze, san Giovanni Battista. La guida, agile e riccamente illustrata, è arricchita dalle planimetrie delle diverse sezioni del museo e da una bibliografia di riferimento. -
Dei fiorentini e della città di Firenze. Una piccola antologia
"Firenze non è soltanto una raccolta di oggetti venerabili, espressione visibile e permanente di alti ideali e di grandi valori artistici. Essa è tutta pervasa da uno specialissimo umore che dà alla sua gente una vitalità e una forza di carattere tanto più meritevoli quanto meno ostentate"""" (Eve Borsook). """"I fiorentini sono in massima parte magri e pallidi, soggetti a tisi, con i denti guasti e la vista pessima al punto che moltissimi portano sempre gli occhiali...""""(Marchese De Sade). Sono molti i personaggi illustri che hanno conosciuto la gente di Firenze conservandone memoria nei propri scritti. Sfogliando le pagine di questa antologia, che dal Trecento di Giovanni Villani arriva fino al XX secolo, ci imbattiamo ora in immagini poetiche e di meraviglia, ora di disincanto e disappunto. Il testo ci permette di confrontare ciò che i fiorentini hanno scritto e pensato dei loro concittadini, ma anche come la fiorentinità sia stata vista dai forestieri e dagli stranieri, offrendo spunti di riflessione su una città e su una popolazione." -
Alighiero Boetti. Il filo del pensiero. Ediz. illustrata
Il volume, catalogo della mostra allestita dal 14 aprile al 20 maggio 2016 presso l'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, si concentra sui temi cari a Boetti a partire dagli anni Settanta - con i primi ricami realizzati in Afghanistan fino alla guerra del 1979 - poi ripresi alla metà degli anni Ottanta e proseguiti fino ai Novanta. I ""pensieri"""", opere ricamate da artigiane afghane seguendo l'ispirazione dell'artista, sono accompagnati dalle fotografie delle ricamatrici scattate dall'americana Randi Malkin Steinberger.""""Boetti"""", scrive Cristina Acidini, """"ci appare non solo come un grande artista, di quelli che segnano la propria epoca con opere destinate a restare ammirate e valide nel tempo, ma anche come un intuitivo, autentico profeta, che oggi sarebbe forse un ambasciatore di pace fra i popoli di questo tormentato pianeta"""". Presentazioni di Cristina Acidini e Dario Nardella. Testi di Agata Boetti e Luca Tomìo."" -
Adele Alfieri Di Sostegno e Pasquale Villari nelle Carte Villari (1888-1917). Con documenti inediti
Il volume è dedicato alla figura di Adele Alfieri di Sostegno (1857-1936), finora del tutto trascurata dalla storiografia. Figlia di Carlo Alfieri e Giuseppina di Cavour, Adele intrattenne una fitta corrispondenza con Pasquale Villari dal 1888 al 1917, anno in cui quest'ultimo morì. Il carteggio, riportato e analizzato nel volume, evidenzia un rapporto molto confidenziale e profondo fra la famiglia Alfieri, l'Istituto ""Cesare Alfieri"""" e Villari, figura centrale degli indirizzi scientifici e didattici assunti dalla Scuola dopo la scomparsa di Carlo. Ma soprattutto dalle lettere emerge preponderante l'immagine di una donna autonoma, coraggiosa, capace e caritatevole che viaggiò per l'Italia e l'Europa, senza risparmiarsi per promuovere attività di solidarietà sociale verso gli emigranti e i più deboli in particolare nella Calabria sconvolta dal terremoto."" -
Terre uve vini. La denominazione dei vini di qualità nella Toscana medicea e il contesto europeo
A tre secoli dai bandi di Cosimo III de' Medicia cura di Zeffiro CiuffolettiIl volume non vuole solo celebrare un evento come i Bandi con cui 300 anni fa Cosimo III dei Medici tentò, con un'anticipazione delle moderne DOC, di definire le aree geografiche di produzione dei migliori vini toscani adatti all'esportazione, ma vuole invece confrontarsi con una dimensione più vasta, mediterranea e atlantica, della produzione e del mercato del vino. In realtà proprio la storia ci può far capire che le origini dell'attuale dimensione globale del mercato del vino risalgono ad almeno tre-quattro secoli fa, quando le potenze coloniali europee allargarono i confini del consumo e si delinearono, proprio allora, le diverse qualità e i caratteri del vino, o meglio dei diversi vini, compresi i vini da pasto che poi si sono affermati nel mercato mondiale. Allora divenne fondamentale trovare soluzioni tecniche e produttive per garantire la qualità dei vini che si esportavano e nello stesso tempo evitare le alterazioni e le sofisticazioni. -
Gli ultimi Piccolomini a Pienza. Il conte Silvio, Anna e Nicolò
Il testo narra la vicenda pubblica e privata della famiglia Piccolomini e della sua grande opera di ricostruzione della città di Pienza, con particolare riferimento alla figura finora poco studiata del conte Silvio Piccolomini, personaggio preminente del Novecento senese. Dalla lettura dell'opera si potrà meglio comprendere l'importanza della rinascita della città nel Novecento, dopo secoli di oblio, impresa compiuta da una famiglia che amò la cittadina di Pio II in modo straordinario: i Piccolomini si legarono alla storia di Pienza e della sua comunità con grande slancio di entusiasmo e di generosità, consapevoli del peso della cultura e della storia nel tempo al di là della contingenza e dei suoi interessi transitori. -
Giardini e paesaggi. La scuola di Marco Pozzoli
L'architetto Marco Pozzoli è considerato uno dei grandi maestri del paesaggio italiano. Il volume, riccamente illustrato, mette a confronto giardini e paesaggi realizzati dal 1970 al 2015 in Italia e in Europa, capolavori che abbracciano e rispecchiano il valore e l'estetica di altre arti come pittura, architettura, scienza botanica.Al centro dell'opera di Pozzoli è il recupero del significato stesso del giardino, una ricerca attuata non solo attraverso la funzione ornamentale ma in relazione al valore artistico, simbolico e culturale, in un'espressione contemporanea che si impone con segni, composizioni originali e rappresentazioni suggestive. Sono opere che narrano modi di progettare e di vivere lo spazio, frammenti e immagini straordinarie che documentano la complessità di un processo creativo che inizia dalla lettura e dalla interpretazione dei luoghi e giunge alla realizzazione nell'idea del ""giardino come scultura"""".""