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Arte della Magna Grecia. La collezione Colombo nel museo archeologico nazionale di Firenze. Ediz. illustrata
Catalogo dell'omonima mostra allestita tra l'aprile e il giugno del 2013, la pubblicazione è dedicata al lotto della collezione G. Colombo che il Museo Archeologico Nazionale di Firenze ha acquistato nel 2012, accanto a un'ampia selezione dei materiali rimasti di proprietà privata. Formatasi in Italia Meridionale tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento a opera di Carlo Colombo e di suo figlio Giovanni Battista, costruttori dei primi tratti della linea ferroviaria ""Jonica"""" calabro-lucana, l'importante raccolta è costituita da bellissimi vasi (apuli, dauni, peucezi), statuette di terracotta, bronzi e altri oggetti in oro, piombo, alabastro e vetro, provenienti in prevalenza da tombe e santuari del versante ionico della Magna Grecia e da contesti databili principalmente al IV secolo a.C. Di tale ambito geografico-culturale e di tale arco cronologico, la collezione Colombo offre un vasto e rappresentativo panorama che documenta diversi aspetti della cultura materiale italiota, da quelli più comuni e di massa alle produzioni più elaborate e impegnative, destinate ai committenti italici (indigeni) che evidentemente molto le apprezzarono, fino a riempirne le loro case."" -
A Sentimental journey. Inglesi e americani a Firenze tra Ottocento e Novecento. I luoghi, le case, gli alberghi
Molti inglesi e americani sono giunti a Firenze, soprattutto a partire dagli anni trenta dell'Ottocento, chi per studiare l'arte e la letteratura italiana e trarre da queste ispirazione per la propria opera, chi attratto dal clima mite della città che si credeva adatto a curare le malattie polmonari, chi per la bellezza delle colline circostanti e per il relativo costo della vita che permetteva di vivere con agio in edifici ricchi di storia. Il libro rende omaggio a questa comunità e approfondisce alcune figure che tra Ottocento e Novecento hanno in modo così rilevante inciso sulla storia fiorentina, soffermandosi in particolare sui luoghi che questi hanno frequentato o abitato, così da legare i loro nomi alle strade, ai palazzi, alle case della città. -
Capolavori in Valtiberina. Da Piero della Francesca a Burri. Itinerari d'arte, storia e artigianato tra Toscana e Umbria. Ediz. multilingue
Catalogo della rassegna promossa dal 22 giugno al 3 novembre, la pubblicazione è un affascinante viaggio alla scoperta dell'artigianato artistico e dell'enogastronomia locale all'insegna dell'eccellenza e dell'unicità. Oltre a concentrarsi sulla Tavola Doria, che raffigura una scena della Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci, il testo ruota attorno ad artisti del rilievo di Piero della Francesca, il genius loci di Sansepolcro, con cui si identifica l'arte e la cultura della città. Si riporta quindi l'attenzione sul Cinquecento: a Città di Castello, all'inizio del XVI secolo, Raffaello dipinse le sue prime importanti pale d'altare prima di partire per Firenze. Nel 1527 poi, a seguito del Sacco di Roma e alla consecutiva diaspora degli artisti, numerosi pittori giunsero nei territori della Valtiberina. Tra questi il Rosso Fiorentino, vero genio del Manierismo, il cui soggiorno in quei luoghi sarà catalizzatore per gli artisti autoctoni. Il ruolo di quella regione è stato rilevante per l'arte fino al Novecento: non solo come meta per lo studio dei grandi maestri, ma anche per la presenza di maestri dell'arte contemporanea come Alberto Burri. -
Ugo Giusti. Un architetto fiorentino nella Toscana del primo Novecento
La monografia riguarda un tema internazionale finora poco trattato e ancor più attuale nella ricorrenza dei 150 anni di Firenze Capitale. Documentazione grafica inedita o sconosciuta. -
Giuseppe Montanelli fra storia e storiografia a 150 anni dalla scomparsa
Il volume racchiude gli atti del convegno tenuto a Fucecchio presso l'Auditorium della Fondazione Montanelli Bassi il 6 ottobre 2012, in occasione dei 150 anni dalla scomparsa, per sviluppare una riflessione storiografica sulla figura di Giuseppe Montanelli per il suo rilievo nel Risorgimento toscano e italiano e per l'originalità della sua proposta federalista che pur sconfitta allora è tornata da tempo d'attualità nell'Italia contemporanea. La prima sezione, dedicata a ""Il pensiero e la rivoluzione"""", contiene testi di Paolo Bagnoli, Alessandro Volpi, Danilo Barsanti, Giovanni Luseroni, Donatella Cherubini e Luigi Lotti. L'altra, incentrata su """"La Costituente"""" e il suo fallimento, racchiude gli interventi di Carlo Ghisalberti, Fabio Bertini, Fulvio Conti, Alessandro Breccia, Paolo Benvenuto, Zeffiro Ciuffoletti e Cosimo Ceccuti."" -
Coluccio Salutati cancelliere della Repubblica fiorentina. Casteggio pubblico 1375-1406. Indice onomastico e toponomastico. Ediz. italiana e inglese. Con CD-ROM
Il volume racchiude l'indice onomastico e toponomastico dell'epistolario pubblico di Coluccio Salutati, risultato di un lungo e accurato lavoro di spoglio svolto su 5185 lettere da lui scritte in qualità di Cancelliere della Repubblica Fiorentina negli anni 1375-1406, e conservate nell'Archivio di Stato di Firenze (fondo Signori, Missive, Prima Cancelleria - registri XV-XXVI). Il testo a stampa è integrato da un CD che contiene, tra l'altro, la riproduzione digitale delle lettere indicizzate. -
Il piano Fanfani Ina-Casa. Una proposta ancora attuale. Atti del Convegno (Firenze, 2009)
Atti del convegno: Firenze 2009 Il volume, che racchiude gli atti del convegno svoltosi a Firenze il 16 gennaio 2009, si concentra sul ruolo giocato da Amintore Fanfani nella concezione e promozione del piano INA-Casa, lanciato nel 1949 con l'obiettivo di ""incrementare l'occupazione operaia, agevolando la costruzione di case per i lavoratori"""". I testi di Tommaso Fanfani, Paola di Biagi, Elisabetta Bettio, Rita Romanelli, Giorgio De Rita, Franco Procaccini e Luigi Biggeri, sono preceduti da un'introduzione dello stesso Biggeri e da una Memoria di Carlo Azeglio Ciampi. In primo luogo si delinea l'operato svolto dallo statista aretino dalla fine degli anni '40 all'inizio dei '50, volto a favorire lo sviluppo economico e sociale del paese nell'ambito di visioni strategiche che riflettono la sua precedente attività di studioso e ben radicate sue aspirazioni ideali. Approfondendo l'impatto del Piano sui problemi riguardanti la disoccupazione e la carenza di alloggi, gli insegnamenti di Fanfani sono poi attualizzati, anche in riferimento a possibili interventi di politica economica e sociale che contribuiranno ad alleviare un problema ancora diffuso."" -
Stefano di Francesco Rosselli antiquario fiorentino del XVII sec. e il suo sepoltuario
Il saggio si concentra sul Sepoltuario compilato dal copista fiorentino Stefano di Francesco Rosselli tra il 1650 e il 1657, un documento che riporta le descrizioni di Cappelle, Sepolture e Iscrizioni presenti nella città di Firenze e nei suoi dintorni. Dopo una prima parte dedicata alla vita del Rosselli e alla storia della sua famiglia, l'autrice approfondisce alcuni aspetti del culto dei morti a partire dalle religioni pagane fino al cristianesimo. L'attenzione si sposta quindi sul Sepoltuario, opera presente nella tradizione letteraria in diversi esemplari: un'analisi accurata, accompagnata da schede illustrative e indici, mette a confronto la versione del Rosselli con le altre redazioni esistenti, evidenziando discrepanze, difformità e caratteristiche salienti di ogni versione. -
Santo Stefano a Empoli. La Chiesa e il convento degli agostiniani
Attraverso un puntuale riferimento alle fonti, l'opera delinea la storia del complesso di Santo Stefano degli Agostiniani a Empoli. L'autore ricostruisce l'evoluzione storica della chiesa e del convento a partire dall'originario insediamento extraurbano, con l'ingresso nelle mura cittadine nel 1367, lo sviluppo come una delle più importanti istituzioni del territorio durante il XVI secolo, il saccheggio di Empoli del 1529 ad opera delle truppe di Carlo V, la decadenza e la soppressione nel 1808, sino ai recenti utilizzi della struttura, a lungo adibita a caserma e infine recuperata dal Comune come sede di iniziative artistiche e culturali. Il testo non manca di soffermarsi sulla ""vita"""" del complesso, analizzando la nascita delle due compagnie laicali affiliate al convento, quella della Croce e quella dell'Anunziata, ma soprattutto la presenza degli artisti che vi lasciarono il segno: i Bicci, lo Starnina, Masolino da Panicale, Bernardo Rossellino, Cresti da Passignano, Rutilio Manetti."" -
Ernesto Balducci e David Maria Turoldo. Due uomini a confronto. Atti del Convegno (Firenze, 25 settembre 2012)
La pubblicazione, che racchiude gli atti del convegno dedicato a Ernesto Balducci (1922-1992) e David Maria Turoldo (1916-1992) nel ventennale della loro scomparsa, è occasione per approfondire le figure di due letterati e uomini di Chiesa che furono non soltanto legati da una profonda amicizia, ma soprattutto sodali nell'impegno per la pace e per il rinnovamento ecclesiale. ""Turoldo e Balducci"""", spiega Maria Giuseppina Caramella, """"hanno avuto in comune un'autentica e rivoluzionaria fede. Infatti si richiamavano all'indiscutibile centralità di Cristo e del Vangelo e non agli ordinamenti e alle gerarchie ecclesiastiche. Dal loro amore per Cristo nacque la loro attenzione all'uomo e il loro impegno nel sociale""""."" -
Vincenzo Ricasoli (1814-1891). Patriota, soldato e agricoltore in Maremma
Vincenzo Ricasoli (1814-1891), fratello minore del primogenito Bettino, è ricordato come una figura eroica del Risorgimento. Militare e politico, svolse un fondamentale ruolo di mediazione, o di intelligence, come diremmo oggi, tra la diplomazia piemontese e i patrioti liberali toscani nelle fasi più delicate della storia preunitaria del Regno d'Italia, e combatté come colonnello nella battaglia di Custoza durante le guerre d'indipendenza. Si impegnò a fondo per promuovere il riscatto civile, economico e morale della penisola italiana, ora elevando la condizione materiale e intellettuale delle classi rurali, ora adoperandosi generosamente per l'emancipazione della patria dal giogo straniero. Il suo contributo fu determinante anche nel campo dell'agricoltura e delle scienze: con il fratello lavorò intensamente sul patrimonio familiare con le tenute in Maremma, facendole progredire prima con l'uso pionieristico delle macchine meccaniche per la mietitura, quindi con l'introduzione della mezzadria. Sviluppò i suoi interessi botanici fino a pubblicare degli scritti, e nel 1869 impiantò nella sua proprietà a Porto Ercole il primo orto botanico italiano. -
Agnese Parronchi. Sculture di argilla. La concretezza delle immagini. Catalogo dell mostra (Fiesole, 1-23 febbraio 2014). Ediz. illustrata
Il catalogo, con testi critici di Marco De Marco e Antonio Paolucci, presenta le opere di Agnese Parronchi esposte al Museo Archeologico di Fiesole dal 1° al 23 febbraio 2014: una quindicina di sculture, perlopiù in terra rossa invetriata, che l'artista ha realizzato a partire dal 2007. ""Quando visione ed emozione si incontrano"""", spiega Antonio Paolucci, """"si ha l'arte la quale, per concretizzarsi in forme e in colori, ha bisogno di cuore caldo e di mente serena. In questa mostra Agnese ha dimostrato di sapere dominare ed esercitare l'uno e l'altra""""."" -
Il restauro dell'arazzo «Ester intercede per il popolo ebraico»
L'arazzo fiammingo ""Ester intercede per il popolo ebraico"""" illustra l'episodio del Libro Biblico di Ester dove si narra la supplica al re persiano Assuero per la salvezza del popolo di Israele. Realizzato a Bruxelles nel primo ventennio del Cinquecento, è giunto a Vigevano nel 1533 con la donazione di Francesco II Sforza alla nuova cattedrale della città. Il panno, oggi custodito nel Museo del Tesoro del Duomo, è stato restaurato dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze con un intervento durato tre anni le cui fasi sono ripercorse per testi e immagini nelle pagine di questa pubblicazione."" -
La Pira, l'Europa dei popoli e il mondo. Le pietre del dialogo. Ediz. italiana e inglese
Catalogo dell'omonima mostra allestita dal 5 novembre al 31 dicembre 2014 nelle sale monumentali della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, il volume è dedicato alla figura di Giorgio La Pira e al suo messaggio europeo come fondamento delle istituzioni comunitarie, nel contesto attuale di globalizzazione dei processi economici, sociali e culturali. I testi e le immagini ripercorrono la vita dello statista e i momenti cruciali della sua missione, orientata alla pace e al dialogo tra i popoli, che egli portò avanti instancabilmente incontrando i grandi della terra. I manoscritti antichi, assieme alle foto e agli articoli di giornale, testimoniano inoltre le basi del suo pensiero e le fonti di ispirazione del suo agire politico. ""La Pira"""", scrive Maria Letizia Sebastiani, """"fu grande sostenitore della pace e dell'unità dei popoli a tutti i livelli, e, in particolare, fu ispiratore dell'idea che il Mediterraneo non dovesse essere un mare che divide i popoli ma il 'lago del dialogo' tra le tre grandi religioni monoteistiche, allo scopo di far dialogare tra loro cristiani, ebrei e musulmani, cioè i popoli, le nazioni e le città che nei vari millenni hanno sviluppato la loro storia"" -
Saggio di verità sull'Unione e dell'euro II
Il libro racchiude la relazione presentata dal professor Giuseppe Guarino al Convegno ""L'Italia, la dignità ritrovata"""" organizzato a Firenze dall'Associazione Colloqui di Toscana il 24 febbraio 2014."" -
Frammenti di vita di un «cattolico inquieto». Dall'archivio di Romano Paci
Romano Paci è stato un protagonista della vita politica pistoiese negli anni Ottanta e Novanta. A dieci anni dalla morte, questo volume ne ricostruisce accuratamente il percorso politico - iniziato nelle Acli e nella Dc, proseguito poi nel Pci e nel Pds - riproponendo anche per intero alcuni suoi scritti. Una sezione a parte è dedicata al fondo documentario di Paci: l'archivio, donato dai familiari all'Associazione Centro di Documentazione di Pistoia, è stato sottoposto a un lungo lavoro di ordinamento e inventariazione ed è oggi liberamente consultabile. Il volume racchiude anche l'inventario dell'archivio e una selezione di scritti rari o inediti di Romano Paci. -
Giovanni Spadolini fra giornalismo, politica e cultura. Convegno di studi per il ventennale della morte (Carrara, 17 giugno 2014)
Il volume racchiude gli atti del convegno di studi tenutosi a Carrara il 17 giugno 2014 nell'ambito delle celebrazioni per il ventennale della morte di Giovanni Spadolini. I contributi approfondiscono la figura dello statista fiorentino ripercorrendone la molteplice attività di storico, giornalista, politico e uomo delle istituzioni. In appendice sono riportati due discorsi finora inediti pronunciati da Spadolini nel giugno 1986 in occasione delle celebrazioni del quarantennale del referendum che sanzionò la nascita della Repubblica. -
Filippo Rossi. Segni. Ediz. italiana e inglese
La pubblicazione riproduce le opere di Filippo Rossi esposte dal 4 al 24 marzo 2015 nelle Sale Museali di Palazzo Medici Riccardi a Firenze, e dal 31 marzo al 27 aprile dello stesso anno al Centro Congressi di Cortona (Arezzo). Rossi espone dal 1994 e da molti anni elabora tematiche attinenti al sacro cristiano. Con opere in collezioni italiane ed estere, è stato il più giovane degli artisti invitati all'incontro con Benedetto XVI nella Cappella Sistina il 21 novembre 2009, e due anni dopo ha partecipato al concorso per la realizzazione di un ambone da collocare nel Duomo di Firenze. ""Pochi artisti"""", scrive Timothy Verdon, """"hanno la versatilità d'animo e di stile di Filippo Rossi, che si muove con sicurezza dal sacro trascendentale a un profano radicato nell'esperienza sensoria che, anzi, celebra i sensi e li esalta""""."" -
Malati di lavoro. Artigiani e lavoratori, medicina e medici da Bernardino Ramazzini a Luigi Devoto (1700-1900)
Da una parte si erge il colosso Bernardino Ramazzini, dall'altra si tratta di riconoscere la gestazione della medicina del lavoro modernamente intesa. Nel mezzo si situa una fitta trama di personaggi, medici perlopiù, ma anche precoci sociologi, economisti, a caratterizzare eventi e storie che parlano di salute persa, guadagnata, sempre contrastata, dei lavoratori italiani. È lo spazio tra i due termini scelti, il Settecento e l'Ottocento, indagato perché pressoché muto in quanto a conoscenze e letteratura specifiche. -
I discorsi parlamentari. Parlamentario di Sidney Sonnino 1915-1919
Sidney Sonnino fu un personaggio di spicco nella politica italiana a partire già dagli ultimi anni del XIX secolo: rivestì le cariche di ministro delle Finanze, di ministro degli Esteri e, per due volte, di presidente del Consiglio. Il volume racchiude i suoi discorsi tenuti alla Camera dei Deputati negli anni della Grande Guerra e in quelli, immediatamente successivi, delle trattative di pace. I testi, adeguatamente preceduti dagli interventi di Pieri Luigi Ballini e Luciano Monzali, ci offrono una precisa panoramica di ciò che Sonnino intendeva per politica estera e di quanto sia stato rilevante, in quegli anni, il suo impegno nello scenario internazionale.