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Nephilìm. Una moltitudine di maschere sonore. Ediz. illustrata
Il catalogo della mostra allestita dal 5 ottobre al 30 dicembre 2019 al Museo Marino Marini di Firenze è dedicato alle ""maschere sonore"""" create dall'artista israeliano insieme a 24 artigiani toscani, in collaborazione con Artex e Associazione OMA - Osservatorio dei Mestieri d'Arte. Si tratta di opere composte da volti dalle fattezze umane, ma definiti in pochissimi tratti e realizzati con materie che attingono dal repertorio delle lavorazioni artigianali più tradizionali del territorio: ceramica, ferro, bronzo, piume, pelle, tessuti, legno. Le maschere emettono suoni attraverso un raffinato e innovativo dispositivo collocato al loro interno, andando così a formare una sorta di coro celeste. """"Le creazioni di Yuval Avital"""", scrive Nicola Scaldaferri, """"colpiscono per la pluralità di pratiche che mettono in gioco e la densità significati che disvelano. Ognuna di esse costituisce una sorta di coupe en largeur di percorsi che attraversano tutta la sua produzione, ritornando con modalità differenti, reinventati a ogni esperienza, che possono di volta in volta giocare ruoli di ribalta o di sfondo, continuando tuttavia a essere presenti e intersecarsi nel cammino creativo""""."" -
Firenze e la nascita del «partito degli intellettuali» alla vigilia della grande guerra
Atti del Convegno (Firenze, 11-12 ottobre 2018) Nota della Curatrice Aureliano Benedetti, Saluto Sandro Rogari, Firenze laboratorio del Novecento. Fra politica e cultura. Prima sessione Francesco Perfetti, Firenze crogiolo de ""La Grande Italia"""" Gabriele Paolini, L'avventura dei """"vagellanti"""". I Giovani Liberali fiorentini tra Borelli e Campodonico Maurizio Degl'innocenti, L'intellettualità socialista Paolo Nello, Il «Regno» e le origini del movimento nazionalistaPier Luigi Ballini, Austrofili/austrofobi, francofili/francofobi, germanofili/germanofobi nella stampa quotidiana fiorentina (1914-1915. Seconda sessione Marino Biondi, Raddrizzare i torti. Missione vociana Gino Tellini, Il futurismo a Firenze Simone Magherini, I poeti dell'autocoscienza: Rebora e «La Voce»Gino Ruozzi, Le scritture aforistiche tra «La Voce» e «Lacerba»Giustina Manica, «L'Unità» di Salvemini. Terza sessione Adele Dei, Dalla parte dei pedanti. La sezione di Filosofia e Filologia dell'Istituto di Studi Superiori Franco Contorbia, L'editoria d'avanguardiaAnna Nozzoli, Firenze dannunzianaLuca Menconi, La Firenze borgese de il «Marzocco»."" -
Carteggio Luigi Guglielmo Cambray Digny-Virginia Tolomei Biffi (1858-1860). Vol. 2
Il monumentale carteggio - oltre cinquemila lettere, di cui circa duecento sono riprodotte in questo secondo tomo - ricostruisce l'intenso e ampio rapporto epistolare intercorso tra uno dei protagonisti delle vicende politiche pre-unitarie del Granducato, Luigi Guglielmo Cambray-Digny, figlio unico del conte Guglielmo e di Marianna Nencini, e la sua consorte, la gentildonna Virginia Tolomei Biffi, figlia dello scomparso marchese Neri Tolomei Biffi, ricco proprietario terriero, e di Maria Luisa Corsini. Le lettere, finora inedite, contribuiscono non solo ad una migliore conoscenza della biografia dell'uomo politico toscano, per oltre mezzo secolo al centro della vita politica nazionale, ma soprattutto forniscono un ritratto inedito della moglie, donna di raffinata preparazione e cultura, che fu capace di cogliere i nodi, la portata degli eventi con un acume pari a quello del marito e con una sensibilità ben superiore. Prefazione di Romano Paolo Coppini. -
L' epopea dell'amianto. Una mortale pandemia di lunga durata
L'opera propone una storia naturale e sociale dell'amianto, minerale 'prodigioso' che, dopo essere stato oggetto di approfondimenti scientifici, viene disseminato ovunque in quanto materiale insostituibile per la sicurezza ed il progresso. Ma parallelamente alle virtù merceologiche, ai vantaggi sociali e agli interessi economici per alcuni gruppi, si palesano vizi e pericoli, in particolare i danni alla salute che per troppo tempo vengono scarsamente valorizzati o occultati. Utilizzando testimonianze dirette di lavoratori e dei loro familiari, di medici ed epidemiologi, di sociologi e psicologi, di letterati, artisti e storici, vengono illustrate in particolare le tragiche vicende legate all'Eternit di Casale Monferrato, alla Società Italiana Amianto di Grugliasco, alla cava di Balangero, alla costruzione e manutenzione dei veicoli ferroviari e ai cantieri navali. La trattazione si sofferma sulle varie fasi dell'""epopea"""" dell'amianto per arrivare alla sua messa al bando e anche oltre, dando conto degli esiti di fatti tragici che ancora oggi attirano rancore e sete di giustizia."" -
Il Vieusseux dei Vieusseux. Libri e lettori tra Otto e Novecento (1820-1923)
Il catalogo della mostra ospitata a Palazzo Corsini Suarez (Firenze) dal 25 gennaio al 30 giugno 2020 è una ricognizione illustrata di oltre cento anni di storia del Gabinetto scientifico letterario Vieusseux, dall'arrivo a Firenze del fondatore Giovan Pietro Vieusseux nel 1819 fino agli anni in cui la direzione è affidata al nipote Carlo: questi cederà nel 1919 la proprietà al Credito Italiano, che a sua volta la passerà al Comune di Firenze. Tra le immagini a colori che accompagnano i testi, molti sono i frontespizi di libri e i ritratti di celebri lettori e abbonati al Gabinetto che si sono avvicendati nel corso degli anni. -
«Fior da fiore» sul poeta Francesco Terrone
Francesco Terrone è poeta di schietta vena e si affida alla scorrevolezza di un puro sentimento della vita scandito con voce aperta ma, naturalmente, antiretorica. Infatti il suo discorso tocca glissando le corde della spiritualità e della elegia verso la natura. Piace, nella sua scrittura, la capacità di fondere il microcosmo col macrocosmo, il quotidiano con l'eterno, il personale con l'universale. Tutto questo fa comprendere che ci troviamo di fronte a un poeta maturo che sa far coincidere la conoscenza del mondo con la sua traduzione in un messaggio profondamente filtrato con la scaturigine vitale del rapporto fra esistere ed essere dando vita e forma ad una voce poetica che merita di essere ascoltata per la sua conquistata semplicità. -
I colori di Arlecchino. La commedia dell'arte nelle opere di Giovanni Domenico Ferretti. Catalogo della mostra (Firenze, 25 febbraio-31 maggio 2020)
Il catalogo della mostra allestita dal 25 febbraio al 31 maggio 2020 a Firenze, nella sede dalla Fondazione Cassa di Risparmio, è dedicato al pittore toscano Giovanni Domenico Ferretti (1692-1768) e ai suoi dipinti dedicati alle celebri maschere della commedia dell'arte. A Ferretti, che affrescò chiese e palazzi patrizi e produsse un consistente numero di ritratti e di disegni tradotti in incisione, si deve infatti l'ideazione di dipinti di genere giocoso, voluti principalmente da esponenti dell'aristocrazia senese e fiorentina, che amavano il teatro popolare e la lettura di testi satirici e burleschi. Grande rilievo ha la serie di dipinti dedicata ad Arlecchino, personaggio chiave della Commedia con il tipico gusto per il travestimento ed il rovesciamento dei ruoli. ""Il tratto sicuro"""", scrive il curatore, """"dalla pennellata grassa e vigorosa, le ombre brunite, i colpi di luce, la muscolarità delle figure dalle forme tornite, evidenti nei dipinti con Arlecchino, ne fanno un vertice della produzione matura del pittore fiorentino""""."" -
I manoscritti miniati del museo di San Marco a Firenze. Corali francescani (1440-1530)
Il volume presenta e analizza una selezione di ventidue corali, realizzati per conventi dell'Osservanza francescana e custoditi all'interno del Museo di San Marco a Firenze. Di produzione fiorentina, i corali coprono l'arco di un secolo: il volume più antico è datato 1438, il più recente 1526. Furono prelevati tra il 1867 e il 1882 da cinque conventi: Ognissanti e Santa Elisabetta in Capitolo (Firenze), San Bonaventura al Bosco ai Frati (San Piero a Sieve), San Vivaldo (Montaione), Santi Cosma e Damiano (Incisa Valdarno).Il catalogo è introdotto da cinque capitoli, corrispondenti ai singoli conventi. La descrizione dei codici è affidata alle schede di catalogo, che ripropongono la sequenza cronologica adottata nei capitoli iniziali. Lo studio dei corali si concentra sulle miniature e sugli artisti che le hanno eseguite, con un'attenzione particolare al contesto storico in cui questi volumi furono prodotti e commissionati. -
Un metodo per la ricerca. Anna Forlani Tempesti e i disegni della Biblioteca Marucelliana di Firenze. Ediz. illustrata
Anna Forlani Tempesti, considerata una delle più grandi studiose del disegno del '500 e '600, è stata a lungo direttrice del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Galleria degli Uffizi, e negli anni Ottanta sovrintendente dell'Opificio delle Pietre Dure. Il volume racchiude una selezione di opere, parte della collezione di disegni della Biblioteca Marucelliana, che sono state oggetto di studio da parte di Anna Forlani, che ne ha spesso determinato la corretta attribuzione. -
Ardelio Mucci. Piccole memorie in una stanza
Oltre cento opere, tra dipinti e grafiche, di Ardelio Mucci sono riprodotte a colori nel volume, che rappresenta una vera e propria retrospettiva dell'artista toscano. ""Mucci"""", scrive Nicola Micieli, """"utilizza gli oggetti allusivi al repertorio artistico e le forme tipiche della colta visualità non per 'citare' luoghi topici della storia dell'arte, ma per parlare di sé e del proprio mondo interiore attraverso i dati della realtà quotidiana con il carico dei sogni e delle proiezioni psichiche, con i desideri e le malinconie, dei quali investe le cose che lo circondano (anche l'ambiente familiare, le stanze di casa e gli angoli dello studio) permutandole in poetici emblemi""""."" -
Il vegliardo di Patmos
Il romanzo prende spunto da un'antica tradizione cristiana, secondo cui l'apostolo Giovanni avrebbe vissuto i suoi ultimi giorni nell'isola greca di Patmos. Nelle memorie di Ermogene, un contadino del posto, la vita di Giovanni si fonde con quella di Gesù, degli altri discepoli e del tempo in cui essi vissero, in una narrazione di ispirazione biblica che riporta in vita alcuni personaggi chiave della cristianità. ""Il vegliardo di Patmos"""" è un'opera dal respiro antico, ma che mantiene il soffio di vitalità e attualità proprio di certi eventi che oltrepassano gli anni e i secoli, proiettati negli orizzonti infiniti."" -
Per una PAC al futuro: tra transizione e cambiamento (2021)
Alessandro Pacciani, Per una PAC al futuro Paolo De Castro, Il cammino della nuova PAC nella dimensione europea Alessandro Monteleone, Il complesso percorso per la definizione del Piano strategico nazionale della PAC Daniela Toccaceli, Transizione e cambiamento nella PAC al 2030 Luigi Costato, Lo storico problema dell'alimentazione: la sicurezza degli approvvigionamenti, la food sovereignty e la nuova agricoltura Ferdinando Albisinni, La nuova PAC, tra Green Deal e Pandemia Pietro Pulina, La transizione verso un modello agro-alimentare circolare Gianluca Brunori, La PAC e la trasformazione digitale dell'agricoltura Franco Sotte, Una ""PAC al futuro"""": quali sono le implicazioni? Angelo Frascarelli, I vantaggi del flate rate e dell'abolizione dei titoli Carlo Russo, La fairness nella PAC Giulio Malorgio, Innovazioni organizzative e cooperazione Fabian Capitanio, Gestione del rischio in agricoltura e intervento pubblico: evoluzione, sostenibilità e prospettive del sistema italiano Andrea Marescotti, La sostenibilità ambientale nella revisione della politica UE della qualità Eugenio Pomarici, La riforma della PAC e il settore del vino."" -
Storia d'Italia e delle catastrofi dalle emergenze a Italiasicura. Clima, alluvioni, frane, terremoti, eruzioni, maremoti, incendi, epidemie
Albert Camus scriveva: ""Nel mondo ci sono state, in egual numero, pestilenze e guerre; e tuttavia pestilenze e guerre colgono gli uomini sempre impreparati"""". In questa originale quanto drammatica storia d'Italia, i due fondatori di """"Italiasicura"""" - struttura di Palazzo Chigi nata per combattere il dissesto idrogeologico - ripercorrono i disastri naturali che hanno segnato il nostro paese, partendo dalla preistoria per arrivare fino alla recente pandemia di Covid-19. Il testo ci mostra, ora come non mai, l'importanza della prevenzione, l'unica vera arma per uscire da uno stato di permanente emergenza."" -
Scritti su Masaccio. Certezze e dubbi. Ediz. italiana e inglese
Un'indagine in cui l'occhio ha un ruolo certamente non secondario che, in parte, si mette di traverso alle dotte, ma spesso aride, conclusioni di una storia dell'arte che sfodera documenti e li brandisce a discapito di alcune analisi artistico-formali e di profondi disegni interiori altresì prepotenti e decisivi nell'opera di ogni grande artista. Il testo più corposo di questa iniziativa editoriale è tratto, sostanzialmente, da un capitolo scritto alla fine degli anni Ottanta e pubblicato nel volume ""Impegno e realtà. Da Masaccio alla Nuova Oggettività"""", ma arricchito di altri contributi iconografici e di un'appendice con alcune riflessioni - inevitabili - alla luce dei restauri della Cappella Brancacci, ultimati nel 1990, e di qualche ripensamento sulle attribuzioni masaccesche. La raccolta della presente edizione, pur conforme agli scritti già pubblicati in altre occasioni se non per qualche ulteriore nuance, aggiunge tuttavia alcune integrazioni e minuzie esegetiche insieme a due brevi saggi. Il primo, sulle presunte certezze autografe della Madonna del solletico (Madonna Casini), con un piccolo contributo di James Beck scritto a supporto della presentazione del volume """"Pustole""""."" -
Per fare notomia. Il Cristo anatomico di Raffaello nella Biblioteca Marucelliana di Firenze
Il catalogo della mostra ospitata nel 2021 nelle sale della Biblioteca Marucelliana a Firenze ruota attorno a un foglio giovanile di Raffaello Sanzio di particolare importanza storica, stilistica e tematica. Si tratta di un Cristo crocifisso, probabilmente risalente ai primi anni del Cinquecento e quindi una delle più precoci testimonianze del Raffaello disegnatore. Oltre ad approfondire il percorso collezionistico del foglio, i contributi si concentrano sugli aspetti tecnici ed esecutivi del disegno e sui caratteri strutturali del supporto cartaceo. Sono inoltre riprodotti documenti coevi tra cui incunaboli, cinquecentine, stampe e disegni provenienti dalle preziose raccolte della Biblioteca. -
Giuseppe Montanelli: la rivoluzione democratica del risorgimento
Giuseppe Montanelli (Fucecchio, 1813-1862), presidente del Consiglio dei Ministri nella Toscana del 1848, rappresenta una delle personalità più rilevanti della democrazia risorgimentale; un intellettuale di respiro europeo che la storiografia ha, nel suo complesso, troppo a lungo trascurato. Le sue opere storico-politiche costituiscono ancora oggi un contributo importante per capire il travaglio del processo unitario.Professore universitario a Pisa, uomo politico e combattente per la libertà e l'indipendenza dell'Italia - fu ferito nella battaglia di Curtatone - Montanelli perseguì la costruzione di una statualità federale; ossia, un'Italia unita nel rispetto dei popoli che l'abitavano. Per le sue idee può essere definito un pensatore della democrazia. -
I grani, i pani e i popoli. Le antiche varietà di frumento, le «biade», le «piante esotiche» descritte da Saverio Manetti (1765) con le annotazioni autografe dell'autore
Saverio Manetti (1723-1784), fondatore con altri dell'Accademia dei Georgofili (1753), segretario e professore di Botanica presso la Società Botanica Fiorentina e poi Cruscante, dava alle stampe nel 1765 un suo trattato dal titolo Delle diverse specie di Frumento e di Pane siccome della panizzazione (...), suddiviso in dieci Articoli, con il preciso scopo di contribuire a risolvere l'endemica e tragica carenza di grano a cui seguivano terribili carestie che sistematicamente decimavano la parte più povera della popolazione. Questa tragica situazione sociale ed economica aveva spinto studiosi, medici e botanici a studiare e ricercare strumenti per far fronte a tutto ciò e Manetti fu fra questi dando alle stampe presso la tipografia di Francesco Moücke il suo trattato. Non pago tuttavia di quanto scritto, Manetti per almeno tre lustri continuò a studiare e a raccogliere informazioni che registrò su numerosissime carte e cartigli interfoliati nonché sui margini delle pagine a stampa di ben tre copie dell'edizione 1765 (oggi in unico volume conservato nella Biblioteca dei Georgofili) -
La chiesa di San Giovannino detta degli Scolopi. I restauri, la sua storia e il mondo culturale femminile del tardo cinquecento fiorentino
Situata nel cuore del centro storico fiorentino, ma poco nota al grande pubblico, la chiesa di San Giovannino fu costruita a partire dal 1579 su progetto di Bartolomeo Ammannati, nel luogo ove sorgeva un oratorio trecentesco anch'esso intitolato a San Giovanni Evangelista. Il volume, arricchito da una documentazione fotografica inedita, dà conto di una lunga opera di restauro - accompagnata da studi approfonditi - da cui sono emerse novità rilevanti, come la volta affrescata nel 1758 da Agostino Veracini con il quarto capitolo dell'Apocalisse e la figura del santo. Testi di Andrea Pessina, Giorgio Caselli, Jennifer Celani, Sara Ragazzini, Sabino Giovannoni, Gian Maria Scenini, Dante Sarti. -
Nuova antologia (2020). Vol. 4: Ottobre-Dicembre.
R. De Bonis - G. Ferrero: la verità sulla moneta digitale di Banca Centrale Marta Cartabia, De Gasperi e lo spirito della ricostruzione Massimo Livi Bacci, Le migrazioni degli italiani Paola Passarelli, Istituzione del Ministero per i Beni Culturali Sergio Lepri, Informazione e politica Bruna Bagnato, L'Italia, gli USA e ""i fatti di Rovereto"""" Lorenzo Meli, De Gasperi: Mondadori, Epoca Mario Pacelli, """"Italia nostra"""": una storia italiana Antonino Marcianò, Il rientro in Cina Ermanno Paccagnini, Leggere e scrivere in tempi di pandemia Enrique Barón Crespo, Vincere il salto Stefano Folli, Diario politico Francesca Atzori, Grammatica che passione Giuseppe Pennisi, La musica nei campi di concentramento Francesco Margiotta Broglio, Dai baiocchi di Pio IX agli """"euri"""" di Francesco Aldo A. Mola, Massoni, anticlericali, sovversivi a Porta Pia Fabrizio Ricciardelli, Le Università nord-americane in Italia Federico Carli - Hugo Savoini, Parigi: cinque anni dall'accordo sul clima Riccardo Campa, L'Università nell'epoca tecnologica Renzo Ricchi, La mente e la colpa (II) Maurizio Naldini, A cena col Mossad Maurizio Molinari, Joe Biden: riunificare l'America."" -
Monete imperatoriali e imperiali di Roma. Da Giulio Cesare (100 a.C.-44 a.C.) a Zenone ( 476-491 d.C.). Vol. 2: Da Caracalla (198-217 d.C.) a Licinio II (317-324 d.C.).
Il secondo volume dell'imponente collezione numismatica di Pietro Nigro copre un periodo che partendo dall'epoca di Caracalla, per cui fu coniata una nuova moneta d'argento chiamata antoniano, arriva fino ai giorni di Licinio II, che fu co-augusto dell'Impero romano dal 317 al 324 d.C. La descrizione delle monete, riprodotte e corredate da indicazioni sulle caratteristiche e sulla provenienza, è accompagnata da note storiche su imperatori, governatori, generali, e sulle più importanti famiglie.