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Giulio Marchetti. Sfumature di sentimento in un pittore del '900. Ediz. illustrata
Il catalogo della mostra ospitata dal Lyceum Club Internazionale di Firenze dal 6 ottobre al 20 novembre 2017 ripercorre, attraverso una cinquantina di opere accompagnate da testi critici, la carriera del pittore lucchese Giulio Marchetti (1891-1957), gettando nuova luce storico-critica sulla sua figura e ponendo le basi di una rinnovata attenzione per il suo contributo all'arte e alla cultura del Novecento. ""Marchetti"""", scrive Carlo Sisi, """"attraversa la stagione novecentesca componendo, come scrisse un suo esegeta, un 'racconto semplice' intessuto di sentimenti ma ricco di umori pittorici e di studiate analogie con i campioni del ritorno all'ordine e degli impressionismi che caratterizzarono un periodo di grande fermento"""". Testi di Donatella Lippi, Elisa Acanfora, Luciano Massari, Carlo Sisi, Silvio Marchetti, Chiara Toti."" -
Archivio Corrado Pavolini. Inventario
L'archivio di Corrado Pavolini (Firenze, 1898 - Cortona 1980) comprende circa seimila documenti che coprono un arco temporale compreso tra il 1915 e il 1979. Molti i corrispondenti illustri, come Alvaro, De Pisis, Montale, Palazzeschi, Papini, Ungaretti, Vittorini e naturalmente Primo Conti che fu suo amico fraterno e con cui intrattenne un fitto carteggio.""Il nucleo"""", scrive Gloria Manghetti nell'introduzione, """"è apparso subito fonte ricchissima di materiale autografo, a testimoniare l'intensa e variegata attività di Corrado Pavolini in oltre quaranta anni di magistero letterario e intellettuale, tra poesia, teatro, saggistica, regia. Di questa versatilità il Fondo è riflesso istantaneo, restituendoci il profilo complesso dell'intellettuale e insieme l'articolato e vivace panorama culturale in cui operò"""". Introduzione di Gloria Manghetti. Con una nota di Carlo Pavolini."" -
Il vaso François. Rex vasorum. Guida breve
Il più famoso vaso greco e certamente una delle opere ""minori"""" più note e maggiormente studiate dell'antichità classica, il vaso François, viene presentato al pubblico con un testo preciso ma chiaro e agevole, destinato agli studenti così come agli studiosi, ma che si rivolge anche ai semplici estimatori e ai non specialisti. Rinvenuto in due distinte campagne di scavo, nel 1844 e 1845, nella città etrusca di Camars o Clevsie, l'odierna Chiusi (Siena), da Alessandro François, commissario di guerra del granduca Leopoldo II di Asburgo-Lorena, il cratere (vaso da simposio per mescolare acqua e vino) è uno dei capolavori indiscussi dell'antica arte vascolare greca. Grazie alle sue duecentosettanta figure e centotrentuno iscrizioni, che includono le doppie firme del vasaio Ergotimos e del pittore Kleitias che lo produssero ad Atene intorno al 565 a.C., il grande cratere con anse a voluta costituisce anche una sorta di summa del pensiero religioso, di manuale della mitologia degli antichi greci, e in particolare degli ateniesi degli ultimi anni del governo di Solone, tanto da essere definito a volte la Bibbia dell'archeologia, l'enciclopedia o l'antologia della mitologia greca."" -
Zhang Fei. Ediz. italiana e cinese
"Zhang Fei manifesta la sua perplessità nei confronti dell'ansia di innovazione che percorre le espressioni dell'arte contemporanea: a lui interessa impadronirsi dell'arte """"tradizionale"""" (e quanto vasta eco e articolate declinazioni ha questo termine, che lo si inquadri in Italia o in Cina!), nella convinzione che essa sia la base d'ogni possibile futuro sviluppo."""" (Cristina Acidini)" -
Firenze 1517. L'apocalisse e i pittori
Il 1517 è l'anno delle tesi di Lutero, l'anno in cui si concreta in una denuncia pubblica l'insofferenza per la pratica del commercio delle indulgenze e specialmente per la situazione morale della Chiesa romana, ma lo stesso 1517 è anche l'anno in cui la Chiesa fiorentina ufficialmente proibisce in città e nei suoi contorni la predicazione apocalittica. In questo libro se ne ragiona al cospetto della ""Madonna delle arpie"""" e della """"Disputa sulla trinità"""" di Andrea del Sarto e della """"Pala Pucci"""" del Pontormo."" -
Ecco Firenze. Guida alla scoperta delle meraviglie della città
Età di lettura: da 8 anni. -
Come si mangia l'olio. Il secondo manuale pratico di abbinamento gastronomico tra cibo e olio extravergine di oliva-The second practical handbook pairing gourmet food with extra virgin olive oil....
Se è vero che in Italia abbiamo l'olio migliore del mondo, altrettanto celebrata e ricca è la nostra tradizione culinaria. A metà tra la guida pratica e il ricettario illustrato, il volume ci fornisce tutte le indicazioni utili per abbinare ai nostri piatti l'olio extra vergine di oliva, offrendo una via tecnica ma accessibile per la conoscenza di tutte le particolarità proprie di questo prodotto sano e ineguagliabile, che obbliga però a regole precise per compiere accostamenti idonei ad esaltare al massimo i sapori e i profumi di ogni pietanza. -
Palazzo del Pegaso. Casa della Toscana. Ediz. a colori
Unione, giustizia, libertà: sono i valori incarnati dal Pegaso, eletto a simbolo istituzionale della Toscana. È nel segno e nel nome del leggendario cavallo alato che due monumentali edifici fiorentini, Palazzo Panciatichi e Palazzo Capponi Covoni, sono oggi congiunti in un unico, solenne complesso architettonico: quello di Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio Regionale della Toscana. Grazie al lavoro e alla dedizione del Consiglio nel palazzo è stato inaugurato nel 2016 un nuovo e grandioso percorso museale con opere pittoriche e scultoree contemporanee, vengono incessantemente promosse mostre e conferenze, attività e iniziative sociali e di studio. Conoscere il Palazzo del Pegaso significa non solo scoprire un inestimabile patrimonio artistico, ma anche entrare in contatto con la cultura della Toscana, fondata su principî di concordia e di lealtà, votata al progresso, alla tolleranza e alla produzione di bellezza. Introduzione di Eugenio Giani. -
Ai confini dell'abbandono. Ediz. illustrata
Opere di Giuseppe Amorim Esposito, Gemma Mazzotti, Stefano Galli, Debora Piccinini, Dasha Vigori Oussova. -
Con dolce forza. Donne nell'universo musicale del cinque e seicento
"Con dolce forza imprimeva ne' cuori qualunque affetto"""": così Jacopo Cicognini descriveva nel 1619 l'esibizione di Arcangela Paladini nella cappella privata dell'arciduchessa Maria Maddalena d'Austria. Siamo nel periodo di transizione tra l'epoca nella quale per le donne la musica è una disciplina basilare dell'educazione, da frequentare esclusivamente in ambienti familiari o conventuali strettamente privati, a quella in cui diviene attività professionale con risvolti pubblici di grande prestigio, con figure come la compositrice Francesca Caccini o le cortigiane cantanti Checca e Margherita Costa. Il catalogo della mostra allestita dall'8 marzo al 13 maggio 2018 nell'Oratorio di Santa Caterina delle Ruote a Bagno a Ripoli (Firenze) presenta, accanto a queste figure di donne musiciste, anche delle pittrici che per varie ragioni amavano raffigurarsi accanto a strumenti musicali, come Lavinia Fontana e Marietta Robusti, figlia del celebre Jacopo Tintoretto. Affronta inoltre il tema del mecenatismo musicale femminile, come fenomeno emblematicamente rappresentato alla corte dei Medici da personaggi come Cristina di Lorena e Vittoria della Rovere." -
Walter Sardonini. Pagine al vivo. Manifesti per il teatro 1997/2018. Catalogo della mostra. Ediz. illustrata
Walter Sardonini si occupa di grafica e comunicazione da quarant'anni, collaborando con istituzioni pubbliche e private e ottenendo prestigiosi riconoscimenti. I manifesti riprodotti nel volume, esposti a marzo-aprile 2018 al Teatro della Pergola, danno conto di una parte del suo lavoro di progettista, soprattutto quella relativa alla collaborazione con la Fondazione Teatro della Toscana e con le attività di Fabbrica Europa, festival fiorentino dedicato alla scena contemporanea. ""Vent'anni di progetti"""", scrive Mara Campana, """"mostrano sia affiatamento culturale con le direzioni di quelle istituzioni, che capacità di strutturare e articolare un proprio linguaggio visivo ricco di complessità""""."" -
Carteggio Luigi Guglielmo Cambray Digny-Virginia Tolomei Biffi (1844-1857). Vol. 1
Il monumentale carteggio – oltre cinquemila lettere, di cui circa duecento sono riprodotte in questo primo tomo – ricostruisce l'intenso e ampio rapporto epistolare intercorso tra uno dei protagonisti delle vicende politiche pre-unitarie del Granducato, Luigi Guglielmo Cambray-Digny, figlio unico del conte Guglielmo e di Marianna Nencini, e la sua consorte, la gentildonna Virginia Tolomei Biffi, figlia dello scomparso marchese Neri Tolomei Biffi, ricco proprietario terriero, e di Maria Luisa Corsini. Le lettere, finora inedite, contribuiscono non solo a una migliore conoscenza della biografia dell'uomo politico toscano, per oltre mezzo secolo al centro della vita politica nazionale, ma soprattutto forniscono un ritratto inedito della moglie, donna di raffinata preparazione e cultura, che fu capace di cogliere i nodi, la portata degli eventi con un acume pari a quello del marito e con una sensibilità ben superiore. Prefazione di Romano Paolo Coppini. -
Davide Astori. Ci sono storie che...
Ci sono storie capaci di unire una città come Firenze, patria di guelfi e ghibellini, in un cuore solo e in un sentire comune. Momenti in cui perfino le antiche rivalità perdono di significato, e uomini diversi tra loro si scoprono fratelli. Con la scomparsa di Davide Astori, il capitano della Fiorentina che se n'è andato a soli trentun anni, la città si è trovata ad affrontare una tragedia improvvisa, e lo ha fatto dimostrando tutto il suo affetto verso un ragazzo che, per qualità sportive e umane, è destinato a restare nel cuore di tutti. Lo testimoniano le parole dei compagni di squadra, i ricordi di colleghi e amici, la folla riunita in piazza Santa Croce il giorno del funerale. E quel muro fatto di sciarpe, maglie, poster, lettere, fiori e fotografie che ha tinto di viola i cancelli dello stadio Artemio Franchi. Così anche la vicenda più triste può farci crescere e acquisire un significato importante e profondo. Prefazione di Dario Nardella. -
Il cielo in terra. Storia delle linee meridiane e degli strumenti astronomici di Egnazio Danti
Il volume è dedicato alle opere di Egnazio Danti (15361586) e completa il lungo lavoro di riscoperta compiuto da Simone Bartolini. Danti, cosmografo del granduca di Toscana Cosimo I, esiliato da Firenze alla sua morte, lavorò alla riforma gregoriana del calendario. Fu tra i primi a credere che il sapere potesse essere divulgato, per cui tradusse in volgare testi classici e costruì gli strumenti sulla facciata di Santa Maria Novella affinché tutti i fiorentini potessero valutare quanto l'equinozio astronomico (11 marzo all'epoca) si stava discostando da quello ecclesiastico (21 marzo). Quella che viene qui descritta è la storia della realizzazione degli strumenti astronomici e dei fori gnomonici posti in opera tra il 1572 e il 1575 sulla facciata di Santa Maria Novella, ma soprattutto le linee meridiane all'interno della basilica, realizzate nel 2016 completando un apparato astronomico che ha atteso ben 440 anni. -
La Villa di Poggio Imperiale. Una reggia fiorentina nel patrimonio Unesco
La Villa del Poggio Imperiale, ubicata a Firenze sul colle di Arcetri, fu acquisita dei Medici nella seconda metà del Cinquecento, ma le modifiche oggi visibili furono apportate solo a partire dal Seicento. Il volume ricostruisce la storia dell'edifico soffermandosi sia sull'architettura degli interni e dei giardini, sia sulla pregiata dotazione di arredi e decori pittorici, e si chiude con un contributo dedicato all'Istituto della Santissima Annunziata, educandato femminile ospitato nei locali della villa a partire dal 1865, oggi divenuto scuola superiore aperta a entrambi i sessi. Testi di Giorgio Fiorenza, Andrea Pessina, Andrea Ragazzini, Riccardo Spinelli, Elvira Valleri. -
Yoyage dantesque. Viaggio dantesco. Testo francese a fronte
La prima traduzione italiana del Voyage Dantesque di Jean-Jacques Ampère si colloca fatalmente, giusta - si direbbe - le potenti ed inesplicabili norme che, formalizzatesi nel celebre adagio latino nomen omen, legano magicamente nome e destino, nell'ambito di una rete tanto complessa quanto fascinosa di voyages, vorticosamente sospesi - nel cuore pulsante della comunicazione letteraria e della sociabilità culturale transnazionali ed intraeuropee del diciannovesimo secolo - tra verità e menzogna, identità autoriale ed errore attributivo, intentio originaria e trasposizione linguistica: viaggi, dunque, reali e metaforici, fisici e immaginativi, e contemporaneamente metamorfosi o addirittura usurpazioni, di idee e parole, di lingue e culture, di itinerari esplorativi e trouvailles euristiche, di sublimi o sublimate esperienze di sensiblerie così come di ermeneutica, e insieme di profili, veridici e inautentici, di scrittori-viaggiatori. -
Una testimone di pedagogia cristiana. Scritti in memoria di Anna Maria del Pajo
Anna Maria Del Pajo (Firenze, 1906-1987), docente di ispirazione cristiana, è stata tra le fondatrici dell'Opera del Sacro Cuore nel 1955. I contributi raccolti nel volume, e la relativa documentazione, consentono di avvicinarsi ad alcuni aspetti importanti della personalità di Anna Maria, in particolar modo per quanto riguarda la dimensione relazionale e quella dell'insegnamento.""Una memoria"""", scrive l'arcivescovo Pier Luigi Celata, """"che può costituire o arricchire una tessera significativa per contribuire a comporre il mosaico delle diverse manifestazioni dello Spirito a Firenze nello scorso '900""""."" -
La bellezza. Petit tour del mugello mediceo
Questo lavoro di Riccardo Nencini, non esattamente un libro di storia né una guida turistica, è invece un atto di lucido, concreto, appassionato amore per la propria terra: una terra bellissima anche se ""ballerina"""", una terra di borghi d'antica vita civica e di pievi e abbazie dal passato illustre, una terra dalla storia affascinante anche se a tratti drammatica, incastrata fra la Toscana e l'Emilia Romagna. """"In realtà questo libro, direttamente o indirettamente autobiografico, è soprattutto un diario dell'anima"""" come ha scritto lo storico Franco Cardini. """"Lettore attento di Dante, interprete di alcuni momenti storici nodali, esegeta finissimo di Giotto, Nencini è un uomo del suo e del nostro tempo che sa e che ama interrogare il passato in funzione del futuro""""."" -
Lungara 29. Il ""caso Montesi"" nelle lettere a Piero
Ventisei lettere, scritte un giorno sì e un giorno no, dal 23 settembre al 27 novembre 1954. Il mittente è Leone Piccioni, il destinatario suo fratello Piero, recluso nel carcere romano di Regina Coeli, accusato dell'omicidio di Wilma Montesi. In realtà, come fu poi dimostrato, l'unica sua ""colpa"""", oltre a quella di essere un musicista che amava il jazz, fu di essere il figlio di Attilio Piccioni, tra gli ultimi rappresentanti del Partito Popolare, padre fondatore della Repubblica italiana oltreché della Democrazia Cristiana. Il carteggio, pur filtrato dalla censura carceraria, aggiunge un nuovo tassello nell'intricato mosaico dei fatti relativi al """"caso Montesi"""", uno scandalo che travolse la politica italiana negli anni Cinquanta e che lascia ferite aperte ancora oggi."" -
Nuova antologia (2018). Vol. 2: Aprile-Giugno.
Rivista di lettere, scienze ed arti. Serie trimestrale fondata da Giovanni Spadolini.