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La Badia Fiorentina. Dalla fondazione alla fine del trecento
Collana bene avviata, adatta sia a studiosi che al grande pubblico. Pubblicazione rivolta a storici, storici dell'arte e architetti restauratori, interesserà anche i molti fiorentini residenti. -
La cupola di san Lorenzo a Torino. La struttura, il fronte bastionato e la capriata lignea da Guarini a Menebrea
La cupola della chiesa di San Lorenzo, esito magistrale della concezione statica di Guarino Guarini (1624-1683), fu elevata entro la fine degli anni Settanta del XVII secolo. Il restauro strutturale della stessa cupola, compiuto tra il 1825 e il 1828, viene qui per la prima volta analizzato attraverso le inedite elaborazioni progettuali dell'ingegnere Carlo Randoni, documenti ineludibili per investigare e decriptare la straordinaria invenzione originaria guariniana. Invenzione che associa alla rotazione finale di tale cupola la teoria del fronte bastionato teorizzato nel trattato di fortificazione dato alle stampe dal chierico teatino nel 1676. Nel momento, dunque, in cui la cupola stava per essere voltata. A concludere il testo alcune sintetiche considerazioni sulle capriate lignee, parte della grande tradizione architettonico-fortificatoria del regno di Sardegna, focalizzate su un percorso linguistico che dal teatino Guarini giunge sino a Luigi Federico Menabrea. -
Per Sergio Bertelli. Itinerari di ricerca di un storico del '900
Attraverso una polifonia di voci, il volume ricostruisce il profilo di Sergio Bertelli, uno studioso che ha attraversato con ricorrente precocità terreni di ricerca diversi e nuovi. I testi pubblicati intrecciano la dimensione scientifica alla narrativa personale, che scandisce con i tempi degli incontri, degli scambi, dell'insegnamento e delle collaborazioni editoriali una vicenda intellettuale di grande intensità, per capacità innovativa e decostruzione dei paradigmi storiografici. In progressione temporale, il volume traccia una biografia intellettuale di Sergio Bertelli e dei suoi molteplici itinerari di ricerca: la storia di Firenze, del suo ceto dirigente e delle élites nelle città stato medievali (Anthony Molho); il libertinismo e i libertini (Vittor Ivo Comparato); gli studi su Muratori e Giannone (Renato Pasta); le corti italiane del Rinascimento e le forme della regalità (Silvia Mantini); l'esperienza interdisciplinare del ventennale ""Laboratorio di Storia"""" (Roberto Mancini); la storia comparata (Armando Pitassio); l'uso delle fonti visive (Carlo Bertelli); la storia del gruppo dirigente del Pci e del '56 (Roberto Pertici)."" -
Scritti dispersi. Edizione postuma dalle carte di Carlo Cordié
Pubblicati qui per la prima volta in una raccolta unitaria, secondo il progetto di edizione - mai portato a termine - curato dal critico Carlo Cordié (1910-2002), gli Scritti dispersi documentano il lungo cammino letterario di Rosai, dagli esordi con «Lacerba» nel 1914 fino agli ultimi giorni di vita. Sono articoli, brevi saggi di critica sia artistica che letteraria, cenni autobiografici, abbozzi narrativi in vernacolo fiorentino. I ricordi personali si intrecciano inevitabilmente con la storia d'Italia e con quella di Firenze, dal sodalizio con Soffici all'adesione al Futurismo e allo Strapaese di Maccari, quindi l'esperienza come ardito nella Grande Guerra e come squadrista durante il Ventennio. L'anima irrequieta fa da contraltare a quella più lirica, tra spunti critici e auto-critici e preziosi cammei dedicati a figure quali Filippo Tommaso Marinetti o Andrea Palazzeschi. -
Venti donne in toscana
Il volume ripercorre in venti biografie di donne fiorentine - o che hanno a lungo vissuto a Firenze identificandosi tout court con la città - la storia della presenza femminile nella cultura, nelle arti e nella politica in Toscana tra la seconda metà del Settecento e gli anni Duemila. Figure di raffinata intelligenza, capaci dai loro salotti di orientare il gusto nelle discipline artistiche, decretare il successo di carriere letterarie o pittoriche di risonanza europea, dettare le leggi della moda e del vivere in società, si alternano a personaggi femminili più attenti alle esigenze di affermazione sociale e civile della donna, dalla promozione del suo diritto di voto a quello di un'istruzione paritaria alla maschile o a una presenza più attiva e dinamica nel mondo del lavoro; senza dimenticare l'impegno politico delle donne che hanno manifestato con coraggio vivi sentimenti democratici e antifascisti. -
L' altezza della libertà. Viaggio tra l'essenziale bellezza delle Alpi Apuane
"Ero ormai deciso, nell'anno del mio quarantesimo timbro su questa terra: con una lunga e amorevole carezza lungo la schiena Apuana, avrei fatto l'amore con tutte le mie adorate cime"""". Il desiderio di una vacanza dello spirito, lontano dal caos del mondo urbano, porta Gianluca a salire sulle vette delle Alpi Apuane, in un percorso in solitaria alla scoperta di una natura selvaggia e affascinante. Il bagaglio è leggero, l'equipaggiamento ridotto al minimo, la macchina fotografica e il cellulare quasi sempre spenti, ma i sensi sono pronti ad ammirare i panorami mozzafiato, assaporare la pace dell'alta quota, osservare i particolari unici della flora e della fauna. Il viaggio termina a valle, a Viareggio, dove l'autore si concede un bagno in mare. Ma uscito dall'acqua, alzando gli occhi ai suoi monti, sa che molto presto tornerà a incontrarli." -
Artiste. Women artists Firenze 1900-1950
Il catalogo della mostra ospitata dal 22 settembre al 18 novembre 2018 nello Spazio Mostre della Fondazione CR Firenze è incentrato sul lavoro di pittrici e scultrici che operarono a Firenze nella prima metà del Novecento in un contesto assai variegato di proposte e sollecitazioni. Fulcro nevralgico della pubblicazione, riccamente illustrata, sono le esperienze di Fillide Levasti Giorgi e Leonetta Cecchi Pieraccini, amiche fin dagli anni di formazione, che seppero affermarsi con una pittura di originale forza identitaria, entrambe legate a personalità assai note della cultura novecentesca. Lo sguardo si estende poi ad altre personalità che gravitarono a Firenze negli stessi anni di Fillide e Leonetta, anzi talvolta proprio in relazione con loro le stesse come nel caso di Evelyn Scarampi e Vittoria Morelli, o comunque accomunate da altre trame (per esempio geografiche e di militanza nell'associazionismo femminile), come nel caso di Flavia Arlotta, Elisabeth Chaplin, Marisa Mori, Adriana Pincherle, Elena Salvaneschi. -
La congregazione dei Buonomini di San Martino
Celebre istituzione caritativa fiorentina, composta da dodici ""Procuratori"""" e destinata a soccorrere i """"poveri vergognosi"""", fu fondata nel 1442 da sant'Antonino Pierozzi. Aiutava - e ancora aiuta, con le stesse regole di allora - coloro che, avendo goduto di agiatezza o di un tenore di vita decoroso, si trovassero ridotti in povertà e si """"vergognassero"""" a elemosinare. Il volume contestualizza le vicende dei Buonomini di San Martino nella tradizione fiorentina di cura dei poveri; ne ripercorre la storia, ininterrotta dalla fondazione a oggi; ne illustra il patrimonio artistico e il ciclo pittorico della bottega dei Ghirlandaio con le opere caritative compiute; descrive gli importanti lavori di restauro che hanno reso di nuovo leggibili gli affreschi, rarissima testimonianza della Firenze di fine Quattrocento."" -
Sauro Cavallini. Luce e ombra. Catalogo della mostra (Firenze, 4-30 ottobre 2018). Ediz. illustrata
Catalogo di una mostra allestita dal 4 al 30 ottobre 2018 nella Sala delle Esposizioni dell'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. Testi di Cristina Acidini, Dario Nardella, Eugenio Giani, Francesco Gurrieri, Barbara Santoro, Sauro Cavallini, Carlo Bo, Melanie Zefferino. -
La vecchiaia è una malattia? Viaggio alla scoperta dei segreti della terza età
La terza età non è semplicemente una fase della vita: quello degli anziani è un vero e proprio mondo che spesso colpevolmente ignoriamo. Questa guida ci aiuta a conoscere meglio la vecchiaia in tutte le sue caratteristiche, dalle patologie specifiche - di cui sono illustrati sia i sintomi che le terapie possibili - alle implicazioni psicologiche, spesso legate al senso di abbandono e di isolamento da una società che corre sempre più in fretta lasciando indietro le persone fragili. L'autore, con la precisione del medico ma uno stile agile e comprensibile a tutti, ci porta per mano in un viaggio alla scoperta di noi stessi, alla fine del quale ci ritroviamo con qualche informazione preziosa in più, ma soprattutto con lo spirito giusto per affrontare con consapevolezza l'ultimo tratto della nostra esistenza. -
Tra vetro e vino. Una storia toscana dall'Archivio Nannelli
La ricerca ripercorre le vicende, spesso parallele, dell'evoluzione della qualità del vino e dello sviluppo delle vetrerie attraverso la storia della famiglia Nannelli. Gli avvenimenti si svolgono in un arco di tempo compreso tra il XVIII secolo e la prima metà del Novecento e sono ambientati in un'area compresa tra Montelupo Fiorentino, Empoli e Firenze. L'attività imprenditoriale dei Nannelli, dalle casse di legno da imballaggio alla produzione vetraria, dal rivestimento di fiaschi e ""terzini"""" da olio sino alla partecipazione societaria con le più importanti vetrerie dell'area empolese - ma anche di Firenze, di Pisa e di Pescia - delinea un percorso nella storia toscana in decenni densi di importanti avvenimenti che hanno profondamente trasformato la società."" -
La gola del merlo. Memorie provocate da Gabriel Cacho Millet
Edite per la prima volta nell'ottobre del 1983, a lungo introvabili e qui riprodotte in anastatica, sono queste le memorie di uno tra i massimi protagonisti della cultura italiana del secolo scorso: Primo Conti (Firenze 1900 - Fiesole 1988). L'opera, un misto di cronaca e storia, si colloca nel genere autobiografico ma lo supera costantemente, per la ricca serie di rapporti, incontri e corrispondenze con altri ""giganti"""" non solo italiani. Del resto ad ogni pagina incontriamo nomi come Marinetti o Boccioni, Picasso o Apollinaire, Ungaretti o Guillén, in un diagramma che va dagli inizi del Novecento (l'artista è già alla ribalta quattordicenne, addirittura prima della Grande Guerra) fino agli anni Ottanta. La caratteristica più originale e invitante di questa cronaca-romanzo è l'infinita serie di documenti e testimonianze che il maestro cita e riporta; lettere, appunti, ricordi inediti o di prima mano, danno di ciascun personaggio un ritratto singolarmente vivido, palpabilmente quotidiano. Entro questa rete, certo, si aggirano anche personaggi privati, o comunque minori, ma non meno importanti per rendere il clima e la temperie di un'epoca."" -
Michele Coppola F.. Ediz. illustrata
Il volume riproduce quindici dipinti a tecnica mista realizzati da Michele Coppola a partire dal 2009. ""Coppola"""", scriva Maurizio Vanni, """"è consapevole che il mito fornisce una particolare potenza percettiva che va ben oltre i singoli avvenimenti del quotidiano e si posiziona in una dimensione di continua trasformazione attraverso la quale è possibile esaltare l'incoerenza della vita. Ma è forse nell'asimmetria e nella non convenzionalità del nostro percorso di crescita che possiamo trovare la verità del Tutto. Di fronte alle opere di Coppola, però, abbiamo come la sensazione che la conoscenza mitica sia solo un pretesto per intraprendere una ricerca legata al segno, al colore e alla luce""""."" -
Ettore Bernabei e il giornale del mattino
Testimonianze di Marco Bernabei, Giuseppe Fedi, Sergio Lepri. Il volume presenta una serie di editoriali che Ettore Bernabei scrisse per «Il Mattino dell'Italia Centrale» e poi per «Il Giornale del Mattino» tra il 1951 e il 1956. I 75 interventi riportati permettono di documentare la battaglia ideale e politica che Bernabei condusse dalla prima pagina del suo giornale, la sua politica editoriale ma anche, come scrive Piero Meucci, ""le scelte che fecero del Mattino/Giornale del Mattino un esperimento che trasmise idee e soluzioni tecniche anche alla stampa nazionale nel momento in cui stava nascendo il nuovo giornalismo democratico""""."" -
Storia del monastero benedettino di Santa Maria degli angeli o di Sala di Pistoia. Trascrizione integrale del testo originale di suor Angelica Liserani (650-1900)
Le memorie del monastero benedettino pistoiese di Santa Maria Maggiore, detto ""di Sala"""", trascritte negli anni Venti del Novecento da suor Angelica Liserani, appartengono al genere delle cronache conventuali: opere che nascevano dopo un attento lavoro di selezione e ordinamento cronologico di documenti conservati negli archivi dei monasteri. Il testo intreccia i fatti interni alle mura di Santa Maria Maggiore con le vicende personali delle varie monache e degli altri personaggi che via via compaiono sulla scena, recuperando le relazioni che si instaurarono nel corso del tempo tra la popolazione monastica e la città di Pistoia - o addirittura di Firenze - aprendo così squarci molto interessanti di vita pubblica o addirittura di politica nazionale."" -
San Casciano in val di Pesa. Ediz. italiana e inglese
Dopo aver ripercorso la storia del comune di San Casciano (Firenze), in un excursus che dalle origini in età etrusca passa attraverso l'epoca romana e quella medievale, il volume si sofferma sui principali monumenti della zona, come la pieve di San Pancrazio, e sui punti di interesse culturale e artistico, tra cui il museo Giuliano Ghelli e il teatro comunale Niccolini. Particolare rilievo è dato ai grandi personaggi la cui storia si è intrecciata con quella di San Casciano: apposite schede di approfondimento sono dedicate a Nicolò Machiavelli, che a lungo visse in ritiro a Sant'Andrea a Percussina, a Castruccio Castracani, che assediò e distrusse il borgo nel Trecento, e a uomini a cui San Casciano diede i natali, come l'attore Antonio Morrocchesi o il pittore Tito Chelazzi .Introduzione di Massimiliano Pescini e Chiara Molducci. Testi di Sara Gremoli, Barbara Arbeid, Teresa Ulivelli, Mesi Bartoli, Francesco Fusi, Francesco Bellini, Nicoletta Matteuzzi, Laura Berni, Teresa Ulivelli, Nada Bacic, Cinzia Dugo, Andrea Settefonti, Mavi Nervi. -
Andrey Esionov. Neo-nomadi e autoctoni. Acquerelli. Catalogo della mostra (Firenze, 5 marzo-28 aprile 2019). Ediz. illustrata
Il catalogo della mostra allestita dal 5 marzo al 28 aprile 2019 a Firenze, presso l'Accademia delle Arti del Disegno, è dedicato all'opera del pittore Andrey Esionov, maestro dell'arte figurativa russa contemporanea. In 42 opere, tratte da otto diverse serie di acquerelli, l'artista realizza una riflessione critica, surreale e pungente intorno allo scenario delle metropoli contemporanee e all'umanità che le popola.""Tradizionalmente"""", scrive Alexander Borowsky, """"si ritiene che l'osservatore stia al di fuori dell'interazione sociale, che la posizione dell'osservatore (ovvero dell'artista) e quella dell'attore siano inconciliabili. Esionov insiste invece nel ribadire la propria presenza nella realtà: è dentro di essa, quasi ne tocca fisicamente i protagonisti con le dita. La sensazione di contatto tattile è parte imprescindibile della sua arte"""". Testi di Eugenio Giani, Dario Nardella, Cristina Acidini, Zurab Tsereteli, Alexander Borowsky, Andrea Granchi."" -
Souvenir d'Italie. Disegni e acquerelli della collezione Horne. Catalogo della mostra (Firenze, 6 aprile-30 luglio 2019). Ediz. illustrata
La mostra ospitata dal 6 aprile al 30 luglio 2019 a Firenze, nella sale del celebre Museo Horne, è un omaggio al Bel Paese che con i suoi suggestivi scenari naturali e urbani ha ispirato nel corso dei secoli molti capolavori indiscussi, che hanno contribuito a creare e a diffondere un'idea dell'Italia ancora oggi presente nell'immaginario collettivo. Il catalogo riproduce una cinquantina di opere sul tema del viaggio, realizzate tra il Cinquecento e l'Ottocento da artisti che hanno eletto l'Italia a seconda patria, come il francese Claude Lorrain, o che ne hanno reso ancor più forte il richiamo attraverso i propri lavori, come il veneziano Francesco Guardi. Testi di Antonio Paolucci, Andrea Pessina, Umberto Tombari, Elisabetta Nardinocchi, Matilde Casati. -
Elisa Morucci. Ignis super aquam. Ediz. italiana e inglese
Il volume riproduce una quarantina di sculture di Elisa Morucci, realizzate perlopiù utilizzando bronzo, terracotta e pietre locali.""Realistiche e curate nei particolari"""", scrive Anita Valentini, """"ma allo stesso tempo sovrannaturali, le sue opere scaturiscono dal ricordo nella mente della scultrice di tempi e di luoghi, in virtù del suo essere viaggiatrice curiosa fra civiltà e paesi lontani""""."" -
Museo della basilica di Santa Maria delle grazie a San Giovanni Valdarno. Pittura e scultura, arredi sacri, paramenti liturgici
Il Museo della basilica di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Valdarno (Firenze), istituito nel 1864 e ampliato nel 2015, comprende opere di artisti che avevano la loro bottega a Firenze, ma operavano anche nel contado, soprattutto per i più agiati committenti borghesi della ""terra nuova"""" fiorentina Castel San Giovanni. Le opere vanno dalla fine del Trecento al pieno Seicento, ma il nucleo principale appartiene al XV secolo, permettendoci così di ricostruire le premesse, le caratteristiche ed i successivi sviluppi di un'epoca, il Rinascimento, tra le più artisticamente intense e ricche di elementi innovatori.""