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Zara. Due e più facce di una medaglia
Il 21 settembre 2001 il presidente della Repubblica Ciampi firmava il decreto di conferimento della medaglia d'oro al valor militare al gonfalone dell'ultima amministrazione italiana di Zara. La relativa, solenne cerimonia politico-militare convocata al Quirinale per la mattina del 13 novembre seguente, venne d'improvviso rinviata con risibili pretesti. Il decreto, mai revocato, comunque non avrebbe più avuto seguito. Si snoda da qui una vicenda nascosta, un giallo politico-diplomatico con corredo di importante documentazione che esamina già le intenzioni di altri presidenti della Repubblica di onorare il tragico destino patito dal più distrutto capoluogo di provincia italiana, Zara, nel corso dell'ultimo conflitto. Un giallo che affronta i difficili rapporti con la Jugoslavia prima e la Croazia poi; che ricostruisce le angosce diplomatiche italiane di fronte alla logica storica. La via intrapresa di onorificenze alternative compone un mosaico inimmaginabile di paure e soprattutto di ipocrisie. Ne risulta un quadro politico-istituzionale ineffabile, ma tradizionalmente antitetico alla sensibilità nazionale (c'è da sperare che il 150° dell'Unità induca al ""coraggio""""?)."" -
Proverbi. Con DVD
Il volume pubblica la raccolta originale inedita di circa tremila proverbi, conservata presso l'Accademia della Crusca, così come Giusti l'aveva concepita e non come è conosciuta grazie alla Raccolta di proverbi toscani di Giuseppe Giusti che Gino Capponi pubblicò nel 1853 e nel 1871. Nelle due edizioni postume infatti Capponi ampliò, rimaneggiò e normalizzò i testi originali, fino a pubblicare, nella seconda e definitiva edizione del 1871, oltre settemilacinquecento sentenze, tratte da preesistenti raccolte di provenienza diversa anche non toscana. Il volume è corredato da un DVD con l'edizione critica, la riproduzione in digitale dei documenti autografi, e una banca dati che permette di interrogare, in varie forme, tutti i proverbi contenuti: le due stesure manoscritte di Giusti e le due edizioni di Capponi. -
Elementi di disegno. 12 lezioni di disegno dell'architettura. Ediz. italiana e inglese
Il disegno è una disciplina fondamentale del primo semestre del primo anno dei corsi di Laurea in Architettura, Design e Ingegneria Edile. Questo libro si rivolge a tutti gli studenti che hanno deciso di intraprendere degli studi per i quali è richiesta la padronanza del disegno, a garanzia del futuro successo professionale. Il libro è suddiviso in dodici lezioni, ognuna delle quali affronta un argomento specifico e fondamentale della scienza e dell'arte del disegno. Ogni argomento può essere ulteriormente approfondito nel quadro di una ricerca specifica. Queste lezioni intendono spiegare non solo il come ma anche il perché della rappresentazione: perché si disegna secondo certi codici stabiliti, e perché applicare un particolare metodo di rappresentazione piuttosto che un altro. Recentemente, la pratica del disegno dell'architettura è notevolmente evoluta in quanto lo strumento elettronico ha quasi sostituito gli strumenti grafici tradizionali. Ogni lezione si completa con un riassunto in inglese rivolto agli studenti stranieri sempre più numerosi che frequentano le università italiane. -
L' estrema funzione. La letteratura degli anni Settanta svela i propri segreti
"Fra i grandi critici della sua generazione, Pedullà è stato il più agitato e insieme il più disincantato critico. Davvero uno """"Sciamano che ride"""", come nel primo capitolo di questo libro: e che nel riso ha per tempo trovato la chiave d'accesso allo scrigno che racchiude il tesoro del godimento letterario. Se gli anni Cinquanta erano stati quelli della formazione e i Sessanta quelli di un insonne apprendistato alla scrittura, sono senz'altro gli anni Settanta quelli aurei, sciamanicamente sulfurei, di Pedullà scrittore-critico. E nel '75 L'estrema funzione già dalla struttura tipografica """"a due piani"""" alludeva alla dialettica tra """"centro"""" e """"periferia"""" concettualmente così cara all'autore. Una dialettica che non ha mancato di trasmettere, come un virus, ai suoi numerosi discepoli. Quegli anni che oggi si fa a gara nel descrivere come monocromi plumbei, traboccavano in realtà di colori: pop e concettuali, """"poveri"""" e neobarocchi, dandistici e dadaisti. E L'estrema funzione è un loro vertiginoso caleidoscopio. Certo, la violenza dell'estremismo c'era: e decretava che era finito il tempo della letteratura, che essa meritava d'essere messa a morte. Lo sciamano, allora come oggi, rispondeva con un sorriso."""" (Andrea Cortellessa)" -
Figure della corporeità
Attraverso il corpo, la materia che ci colloca e allo stesso tempo ci astrae dal mondo, il romanzo contemporaneo ha riportato sulla scena moderna quelle epifanie del mito classico che la grande tradizione realistica sembrava aver liquidato. L'opera programmaticamente incompiuta, la forma precaria e poetica del frammento, hanno liberato una sorta di sguardo onnivoro che indaga e, allo stesso tempo, si sottrae alle dinamiche del potere. La scrittura persiste eppure, come il feticcio, rievoca ciò che è assente. Nel romanzo postumo di Pasolini e in quello italiano degli anni Settanta, nei romanzi di Clarice Lispector, nelle tele di Francis Bacon, nel cinema di Cronenberg e negli spettacoli della ""Socìetas Raffaello Sanzio"""" fino al romanzo americano degli anni Novanta, la presenza enigmatica dell'altro da sé è nel dettaglio, manchevole e imperfetto, che ci emoziona. L'opera rifugge la forma esasperandola. La scrittura diventa lo schermo simbolico e visivo del quotidiano. La corporeità riconduce all'essenziale le potenzialità parodiche e prospettiche delle forme."" -
Stagioni di Tozzi
Un affascinante percorso attraverso la vita e le opere di Federigo Tozzi; un racconto tra parole e immagini che fa di questa pubblicazione, per ricchezza di materiali documentari raccolti e contributi critici realizzati, il libro che su Tozzi da molto tempo si aspettava. Curato da uno specialista internazionalmente noto come Marco Marchi, Stagioni di Tozzi abbina alla ricchezza e alla piacevolezza di un album tutto da sfogliare tra realtà e memoria, storia e leggenda di un popolatissimo primo Novecento senese e romano (ma anche fiorentino e toscano e, per via di cultura, europeo ed internazionale), il rigore interpretativo di testi che illuminano, insieme, la biografia dell'autore e i nuclei fondanti della sua poetica moderna. ""Stagioni di Tozzi"""" si profila così come un inedito ed esauriente ritratto coralmente allestito da esperti conoscitori della materia come - oltre al curatore Marco Marchi - Roberto Barzanti, Riccardo Castellana, Marco Menicacci, Antonello Sarro e Carlo Sisi, ma anche da autorevoli testimoni familiari: dalle puntuali ricognizioni archivistiche della nipote Silvia Tozzi ai suggestivi ricordi mai finora pubblicati - del figlio Glauco."" -
Exotarium II. Corpo insicuro
Il poeta medita sull'estraneità del mondo nell'estraneità del canto, cioè da una prospettiva che è già un superamento di quella - altrimenti non canterebbe - ma accogliendo nel proprio stupore, per purificarle nel dolore, le esperienze della vita alienata. Dato che dal suo punto di vista l'alienazione attuale è prodotta dal falso o differito confronto dell'uomo col suo autentico - possibile - essere, dalla fuga davanti alle sue possibilità di auto creazione, in grado di manifestarsi come autentiche solo nell'accettazione dei suoi limiti, della sua condizione umana, della sua caducità ecc., il poeta ricorda al proprio io complementare tutti quei possibili modelli di salvezza che sono a loro volta trascrizioni di vicende autenticamente umane, illuminazioni che l'uomo suole vivere a volte dentro la sua alienazione, allorché si dimentica - attraverso la sofferenza o per caso - dei suoi falsi dei, e che raccolgono - producono - il canto. -
Grigioverde
Le guerre del Novecento attraverso i ricordi e le corrispondenze di una delle più importanti e delle più brillanti firme del giornalismo italiano. Il primo conflitto mondiale sui fronti italiano e francese, la conquista dell'Etiopia, il secondo conflitto mondiale e la prigionia dell'autore in Germania rivivono in pagine vivaci e ricche di aneddoti. Sullo sfondo l'Italia liberale e l'Italia fascista. -
Al limite. Con DVD
Quella di Antonella Bukovaz è la nuova voce della nostra poesia. Lo charme della sua timbrica, e soprattutto della sua intonazione, è parte non accessoria della sua testualità. Una voce semplice, a tratti arcaica, che però infinitamente si rifrange utilizzando meccanismi multimediali di prima qualità. Siamo in un universo liquido. Ogni oggetto è percepito nel suo stingere, dilagare, dilavare: ""i confini delle cose ingoiano se stessi"""". Se il paesaggio sfuma, si perde, """"si dissolve"""" è perché viene dipinto a gouache sul più sottile, il più """"assorbente"""" dei veli. È un """"paesaggio in corso"""": senza contorni né profili, né punti né linee. Nemmeno superfici. Nella nostra tradizione unico caso a questo è quello di Andrea Zanzotto. E dopo la sua nessuna voce quanto questa può dirsi site-specific."" -
Finis Italiae
Una riflessione - lucida e amara ma disincantata - sull'Italia e sugli italiani fatta da uno dei più acuti e amati osservatori della politica. Un tentativo di capire perché siamo giunti al declino e alla morte dell'ideologia risorgimentale. E ancora, uno sforzo per spiegare come e perché gli italiani si disprezzano e si crogiolano nel loro masochismo. -
Eleonora Duse capocomica
L'attività di Eleonora Duse come capocomica è stata fino a ora solo frammentariamente illuminata dalla storiografia a lei dedicata. L'attrice visse invece interamente immersa nel sistema produttivo e organizzativo del teatro del suo tempo, assumendo l'onere, direttivo ed economico, delle compagnie a lei intitolate. Un aspetto del suo modo di essere donna e di essere artista che il suo straordinario talento e il suo seduttivo fascino scenico hanno a lungo oscurato, impedendo di far emergere la sua altrettanto elevata capacità di esercitare l'ordinaria prassi del mestiere. Eppure Eleonora Duse svolse senza esitazioni le funzioni che spettavano al suo ruolo di gestione della ditta capocomicale, formando e guidando compagnie, pianificando numerose tournées estere, dirigendo gli attori nelle prove, assumendo funzioni di dramaturg, tentando audaci e dispendiose sperimentazioni e, infine, divenendo un'inflessibile e consapevole donna manager disposta, a differenza di molti imprenditori odierni, a correre personalmente il rischio di impresa. -
Mario Toscano e la politica estera italiana nell'era atomica
Mario Toscano, uno dei maggiori storici delle relazioni internazionali e per molti anni capo del Servizio Studi del Ministero degli Affari Esteri, ebbe il non comune destino di potere integrare l'attività di riflessione, tipica dell'uomo di studio, con la partecipazione diretta all'azione internazionale dei governi italiani nel secondo dopoguerra. Il libro ricostruisce i momenti nodali della politica estera dell'Italia dopo la seconda guerra mondiale, mettendo in luce il ruolo di Toscano come ispiratore e consigliere di Gaetano Martino, Attilio Piccioni e Giuseppe Saragat: in particolare il volume rivela aspetti inediti delle drammatiche vicende della questione dell'Alto Adige. Viene analizzata poi la vasta produzione pubblicistica dello storico piemontese, finalizzata a favorire un ripensamento ideologico della politica estera italiana. Mario Toscano partecipò, come intellettuale e diplomatico, al processo di adattamento politico e culturale dello Stato italiano al nuovo contesto mondiale (Guerra Fredda e fine dell'egemonia globale dell'Europa), permettendo all'Italia di abbandonare lo status di Potenza sconfitta e di divenire parte integrante del Blocco occidentale. -
Una toscana da scoprire. 80 nuovi percorsi sulle tracce di tesori nascosti e itinerari turistici inusuali
La Toscana è una fonte inesauribile di immagini, luoghi, paesaggi. Ci sono ancora posti insoliti, a volte fuori mano, nascosti e meno conosciuti perché considerati minori. Sentirsi tra i primi visitatori in assoluto, entrare in una dimensione che fino ad ora ignoravamo è un privilegio da provare. Spesso dietro l'angolo c'è qualcos'altro, ma non si osa andare oltre. Aprite quelle porte e troverete un mondo godibile ed entusiasmante. Scoprirete il piacere di concedersi la libertà di curiosare e capirete cosa significa sentirsi un po' esploratori. Entrare in sintonia con i luoghi, gli spazi, i giardini, le architetture non sono dettagli trascurabili. Provate. L'entusiasmo di conoscere ha un fascino senza limite. Questa guida è dedicata a chi già conosce la Toscana, ma vuole esplorarla ancora più nel dettaglio. -
Cronache. Da Dante ai contemporanei
"Cronache. Da Dante ai contemporanei"""", vasto e mosso affresco della cultura italiana, è una lunga e documentata rassegna dei fatti letterari, dall'insuperata eccellenza dei primordi toscani e fiorentini alle tipologie salienti della saggistica storica contemporanea, da Pier Paolo Pasolini a Piero Camporesi a Umberto Eco. Il viaggio testuale incontra le stazioni della letteratura nazionale, dalla funzione nativa e generativa della Commedia dantesca al Leopardi sociologo dei costumi, con largo investimento di indagini sulle avanguardie storiche, """"La Voce"""" e il Futurismo, sulla società letteraria fiorentina del Novecento, sul Pratolini cronista dei poveri amanti, sul romanzo della secessione meridionale, sulla letteratura che diventa espressione e testimonianza della guerra, su profili d'autore che hanno segnato diverse modalità dell'essere intellettuale nel XX secolo (Curzio Malaparte, Ernesto Rossi, Alessandro Bonsanti), per concludersi con un bilancio della cultura del cinema e dello spettacolo nell'Italia degli anni Sessanta. Un tema costantemente monitorato è quello dell'identità italiana, nei suoi riflessi letterari e nelle molteplici rifrazioni dagli eventi storico-politici." -
Una mirabile avventura. Storia dell'educazione dei disabili da Jean Itard a Giovanni Bollea
È possibile identificare e valorizzare all'interno della storia dell'educazione gli elementi costitutivi di una storia dell'educazione dei disabili? Nel presente volume l'autore - fondando il proprio studio sulla considerevole letteratura oggi disponibile e assumendo il punto di vista della pedagogia speciale - raccoglie tale sfida scientifico-culturale proponendo al lettore un percorso di conoscenza e di analisi dei momenti, dei luoghi, dei personaggi che hanno dato vita a questa storia nella storia. Ne scaturisce un viaggio conoscitivo coinvolgente, per molti versi originale e a tratti emozionante, dove si intrecciano le voci dirette dei protagonisti (anche con il supporto di alcuni documenti pressoché inediti), le analisi critiche dei numerosi studiosi chiamati in causa e le riflessioni dell'autore che tesse la trama di questa mirabile avventura. Una storia che ha in Jean Itard e in Giovanni Bollea i fuochi di una ellisse davvero unica, nella quale orbitano figure altrettanto straordinarie come Séguin, de l'Epée, Braille, Tamburini, Montessori, Montesano, De Sanctis, Milani Comparetti, Zavalloni. -
Introduzione alla filosofia delle scienze umane e sociali
In questo lavoro Emilio Roger Ciurana si propone di impostare il rapporto tra scienze sociali e umane inserendolo in una nuova ottica. Egli insiste sulla necessità di pensare in maniera organizzativa, relazionale, articolante. Si può dire che il motto trasversale del testo sia abbandonare la tavola delle contrapposizioni ed entrare nelle relazioni complesse, guardare le cose in modo nuovo, meno determinista e più creativo. I temi che si affrontano nei diversi capitoli intendono essere una breve introduzione alla Filosofia delle scienze sociali e umane dal punto di vista del pensiero complesso. L'autore intende offrire alcuni strumenti concettuali e teorici, così come criticarne altri, per introdurre il lettore nell'era planetaria cui andiamo incontro. -
Amartinengo
Chi conosce la fragilità di questa vita, prova con tutte le sue forze a difenderla, a proteggerla. Chi è stato lì lì per perdere tutto, si abbarbica come pianta rampicante al muro dell'esistenza. Dopo essersi misurata con la possibilità di fuggirsene via, Lavinia cerca un contrappeso per continuare a esistere nella sua realtà scombussolata dalla vendita della casa murata a Martinengo. Si fa erede della memoria, mettendone insieme i cocci: le vite che le sono state raccontate dalla nonna, quelle che ha scovato nel baule verde leggendo le lettere, i diari e un quaderno di chi non c'è più. Confida in ciò che indovina, mentre con un balzo piomba nelle vite dei suoi cari, lascandosene incantare. Ha perduto la casa degli avi, ma ricostruisce pareti d'aria e di vento: storie da leggersi vicino o lontano da Martinengo. Storie per montare tende beduine nei deserti della vita. Non tutto è smarrito se si è disposti a ricominciare come Penelope, saggia e innamorata, che disfaceva per rifare la sua tela, tessendo la sua fedeltà più che la pazienza. Quando l'idillio è mantenuto intatto dentro le pieghe della memoria, si fa indistruttibile. E immemoriale. -
L' amore goloso. Libertinaggio gastronomico nel XVIII secolo
Frizzante e saporito excursus sui legami che il libertino intesse in permanenza tra la tavola e il letto, questo libro celebra l'ingresso trionfale nella letteratura dell'arte gastronomica attraverso il romanzo licenzioso. Le gioie della tavola vengono passate in rassegna da Safran con humour, gustose citazioni e tanti aneddoti che mettono in luce la stretta relazione che ha legato erotismo e nutrimento nel corso del Settecento. Le virtù afrodisiache degli alimenti (cioccolato, ostriche, caffè, champagne, vini, liquori), che costituiscono i vari capitoletti del libro, erano conosciute assai prima del secolo dei Lumi, ma, nota Safran, bisognerà attendere i grandi libertini, come Casanova e Sade, per vederli associati ai piaceri della bocca e ancor più a quelli dell'alcova... Repertorio di ricette e menu ""golosi"""", il libro è un viaggio pieno di fascino che ci fa entrare nella società galante dell'epoca e nella narrativa più irreverente, ispirata dalla nuova filosofia della """"natura"""" e della """"ricerca della felicità""""."" -
Le opere di Dante. Testo critico 1921 della Società Dantesca Italiana
Con un saggio introduttivo di Enrico Ghidetti. 25 maggio 1921: è finito di stampare un volume contenente tutte le opere di Dante che aveva il merito, secondo Michele Barchi principale responsabile dell'edizione, di avere ""messo alla portata di tutti"""", nella ricorrenza centenaria, un libro che consentisse di """"leggere Dante nella forma che meglio ci è dato oggi di ricostruire"""". E questo """"Dante del 21"""" rappresenta una pietra miliare nel secolare itinerario della filologia e letteratura dantesche. L'edizione del '21, già riproposta nel 1960 per i tipi della stamperia Valdonega dalla casa editrice Ricciardi, in quella veste editorialmente impeccabile si ripubblica oggi, nella certezza di offrire una preziosa testimonianza di quanto il dantismo italiano tra Otto e Novecento ha prodotto, riconquistando il posto che gli compete nella civiltà letteraria del nostro tempo. E ad un tempo viene nuovamente reso disponibile un testo basilare di riferimento per tutti i cultori di Dante."" -
Dialettica della fede
"Solamente quando si ha fede si pensa; chi non ha fede non pensa; pensa solamente colui che ha fede"""", si legge nella Chandogya Upanishad (VII, 19). Anche nel mondo cristiano - da Meister Eckhart ad Hegel, passando per san Giovanni della Croce - è presente la consapevolezza che non vi sia pensiero senza fede, ma anche, per contro, che neppure vi sia fede senza pensiero. Contrariamente all'opinione comune, infatti, la fede non è affatto credenza, produttrice di rappresentazioni religiose, sostitutive del sapere scientifico e destinate al conflitto con esso, ma distacco, ovvero movimento della ragione verso l'Assoluto, che nega ogni rappresentazione e toglie via ogni elemento accidentale dell'anima, conducendo così alla scoperta dello spirito."