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Scenari dei legami fraterni
Questo libro si aggiunge alla vasta letteratura già presente nel campo della dimensione fraterna offrendo nuovi contributi al crescente interesse che psicologia e psicoanalisi attribuiscono a questa tematica. Il libro tocca momenti di vita diversi, tracciando idealmente un percorso evolutivo che va dalla prima infanzia all'età adulta e oltre, facendoci partecipare attraverso la metodologia dell'Infant Observation a scene familiari in cui la nascita di ogni nuovo bambino rende necessario il ritrovare il proprio posto in famiglia (E. Fattirolli, L. Root Fortini e L. Mori) o immettendoci nel vivo della percezione che ha un bambino dell'essere fratelli o gemelli attraverso la rappresentazione grafica (G. Pinto e S. Lecce) oppure ancora facendoci avvicinare a situazioni in cui la relazione fraterna è terremotata dalla perdita di un genitore (L. Caligiani) o dalla presenza di un fratello diversamente abile (V. Coppola). L. Root Fortini e L. Mori esaminano infine pitture celebri, brani di romanzi, film, sottolineando ancora una volta l'estensione della presenza della dimensione fraterna, con i suoi complessi intrecci relazionali, nel mondo immaginativo e affettivo di ogni essere umano. -
Rosa centerbe. E altri racconti toscani
Racconti di vita vissuta in una striscia di terra che va dal Casentino al Valdarno, raccolti dall'autrice direttamente dai protagonisti o da chi ha visto e sentito. Storie disomogenee di persone ,""di gente"""", si dice in Toscana, che pur vivendo lo stesso tempo e i medesimi cambiamenti, ne ha tuttavia una percezione molto diversa. Come l'agricoltore di Figline, quasi l'archetipo dell'uomo semplice, poco incline ad assimilare i cambiamenti della scienza e della tecnica, in conflitto con la cassa automatica del supermercato, o la ragazza rumena invece, venuta in Italia per """"sfamarsi"""" di elettrodomestici ipertecnologici... o il fungaiolo Pasqualino, una specie di Bertoldo del 2000, che ordisce una mini truffa per arrotondare la sua pensione minima. Molti i personaggi e le storie divertenti, tutti circondati da un'aura di ironia e descritti con una lingua semplice e chiara, tipica della migliore tradizione toscana."" -
Giorgio De Chirico. Un filo di Arianna
Come guidata da un filo d'Arianna, l'autrice esplora il labirinto della formazione di Giorgio de Chirico e del fratello Savinio: un'avventura umana e intellettuale, che muove da una cultura in cui l'antico e la tradizione giocano un ruolo centrale. Quasi moderni Dioscuri, i due si affacciano all'Europa con un bagaglio di esperienze e di memorie che si sovrappongono senza cancellarsi. Giovanna Rasario, con la sua sensibilità d'artista, coglie in particolare nei dipinti di de Chirico una ""grecità malinconica e ambigua"""" che rappresenta il cardine di tutto il suo percorso intellettuale. Ma il racconto si sviluppa soprattutto attraverso una lettura """"dal vivo"""" di luoghi della memoria, di lettere e documenti anche inediti. Sulla loro base si costruisce una microstoria che precisa la sua valenza collocandosi all'interno della """"grande storia"""". Nel libro sono indagati i rapporti di de Chirico con Léonce Rosenberg, Luigi Bellini e Giorgio Castelfranco, offrendo così una lettura nuova sul rapporto dell'artista con galleristi e prestigiosi rappresentanti del collezionismo moderno."" -
La Toscana fra occulto, insolito e paranormale
Il libro ha come oggetto la dimensione dell'insolito, insospettata in una regione antropologicamente caratterizzata da un certo scetticismo di fondo per quanto non si vede e non si tocca e assolutamente in linea con gli aspetti più pragmatici e ""normali"""" della realtà. Una dimensione che va da quella delle sette a quella della magia, da quella della medianità e dell'esoterismo a quella massonica, da quella parapsicologica a quella leggendaria e tradizionale. Il tutto con riferimenti a luoghi, personaggi, pubblicazioni e cronaca. Lo scopo è fornire in sintesi uno spaccato esauriente, avvincente e aggiornato di questa realtà """"altra"""" coesistente con quella storica e convenzionale di sempre e che non prescinda da aspetti aneddotici di richiamo."" -
Percorsi del collezionismo. Le tappe di una raccolta: da Mantegna a Natalija Goncarova
Nella prima sala, una serie significativa di lavori del Cinquecento, secolo cruciale nella codificazione del disegno. In esposizione dieci fogli di grande bellezza: una tempera a grisaille derivata da una celebre incisione di Andrea Mantegna, un disegno a matita rossa del Parmigianino, un foglio puntinato del fiammingo Jan Van Scorel che si cimenta con Raffaello, precisamente soffitto della Stanza della Segnatura; una straordinaria miniatura di Biagio Pupini perfettamente compiuta da sembrare fine a se stessa, e poi i disegni degli ""emiliani"""": Girolamo da Carpi, Girolamo Mirola e Joos van Winghe, un pittore fiammingo che collaborò con Jacopo Bertoja; e ancora due grandi disegni dell'Andreani e di Karel Van Mander, probabilmente preparatori alla tecnica della stampa e infine, un disegno di Bartolomeo Cesi. Nella seconda sala a dominare è il periodo che va dal Seicento al Settecento per un percorso che parte col secentista bolognese Lucio Massari e attraversa i toscani Giovanni Battista Vanni e Alessio Gimignani (13). Per il Settecento ci s'immerge invece nell'arte bolognese in tutte le declinazioni di tecnica e di contenuto."" -
Lessico mistico. Le parole della saggezza
Il libro prende in esame circa settanta parole del nostro linguaggio (ad es.: Amore, Anima, Distacco, Io, Intelletto, Luce, Nulla, Spirito, Tempo, Volontà, Uno), mostrando il loro significato nella mistica. La cultura contemporanea sembra conoscere l'uomo solo come corpo o come psiche, dimenticando la sua dimensione più profonda, più vera, che è quella spirituale. Perciò ignora, o non comprende più, il significato di alcune parole, che pure fanno parte del nostro patrimonio linguistico, della nostra storia: il lessico mistico, appunto, ove ""mistico"""" non significa affatto visionario, estatico, eccezionale, come troppo spesso si pensa, ma interiore, essenziale. È infatti nella mistica che si trova quella saggezza che, sola, è in grado di rispondere al bisogno di felicità - anzi, di beatitudine, di salvezza - di ogni essere umano. Il libro può perciò essere tanto uno strumento per la comprensione dei grandi maestri spirituali, quanto una prima, agevole, introduzione alla mistica."" -
Prisma Sudafrica. La nazione arcobaleno a vent'anni dalla liberazione (1990-2010)
Il libro si colloca nel settore degli studi culturali, con alcuni contributi più specificamente storici e letterari, e ha per oggetto l'esperimento di trasformazione culturale e politica che dal 1990 contraddistingue la storia, le dinamiche sociali e il ruolo internazionale del Sudafrica. La raccolta omogenea e articolata di saggi si concentra sulle energie messe in moto dal processo di liberazione che ha portato alla fine pacifica dell'apartheid, alle elezioni democratiche, all'elaborazione di una Costituzione esemplare, senza peraltro trascurare le difficoltà e i problemi che caratterizzano il paese. La prima parte analizza il modello di democrazia figlio dell'arcobaleno, e come si stiano strutturando la convivenza civile all'interno e la proiezione del Sudafrica nella politica estera globale; nella seconda e terza parte si riflette sulle energie culturali e letterarie emerse grazie all'affermazione dei corpi liberati in questi ultimi vent'anni e sul processo di riconciliazione e ricostruzione della memoria. -
I colori dell'acquacotta
Questa è l'avventura di chi ha dato corpo al sogno di lasciarsi alle spalle una carriera piena di soddisfazioni ma stressante, per trasferirsi in mezzo alle verdi colline di Semproniano, un piccolissimo paese vicino alle terme di Saturnia. Le lettere a corredo del volume sono state il mezzo con cui l'autrice ha potuto raccontare e condividere con vecchi e nuovi amici gli accadimenti di ogni anno, l'avvicendarsi delle stagioni, i successi in cucina, le piccole storie dei clienti e tante ricette sfiziose... E poi i ricordi dell'infanzia, le donne di famiglia e gli aneddoti sui suoi tenerissimi gatti. L'autrice spalanca per noi le persiane della sua locanda e le colline fiorite ci accolgono. I nostri occhi vengono catturati dalla luce e dai colori... dell'acquacotta: iniziando dai verdi, i rossi, i gialli, i bianchi per proseguire con le trasparenze dell'aria e dell'acqua. Di fronte a noi i profumi, i sogni, i ricordi, la rabbia, la passione, la fatica, la semplicità e la magia di questa bellissima terra che è la Maremma. -
Ian McEwan
I romanzi di Ian McEwan offrono una disamina acuta e incisiva della realtà e dell'animo umano. La sua prosa lucida e raffinata penetra nelle pieghe del fenomenico, cogliendo dietro una normalità solo apparente il grumo canceroso che insidia l'esistenza, la cui pericolosità si manifesta in maniera improvvisa, attraverso un evento traumatico destinato a segnare per sempre la vita dei personaggi. Di romanzo in romanzo, l'autore ha saputo accordare la propria voce alle diverse suggestioni della contemporaneità (dalle questioni di genere al rapporto con la Storia, dalla riflessione metaletteraria alle interazioni con la scienza), maturando una sensibilità sempre maggiore nei confronti della funzione etica della scrittura, in nome della quale il lettore è continuamente sollecitato a una fruizione attiva e consapevole. Il volume ripercorre le tappe di questo affascinante viaggio letterario, ognuna delle quali rivela un diverso tratto della straordinaria personalità artistica di McEwan. -
I verbi russi. Forme, usi e funzioni
Questo prontuario dei verbi russi comprende circa 700 verbi, selezionati sulla base della loro frequenza nella lingua russa di oggi. Di ogni verbo, col suo paradigma, sono registrati la coniugazione di base, l'aspetto, le forme temporali, l'imperativo, il gerundio e i participi. A fianco di ogni verbo è riportata la traduzione in italiano. Sotto il paradigma sono dati alcuni, essenziali, esempi, basati sull'uso quotidiano della lingua. In ciascun esempio si è tenuto conto delle varietà aspettuali e temporali, nonché della reggenza e delle specificità stilistiche del verbo. -
A volte s'incontrano... Folletti, gnomi e oscure presenze in Toscana e nel mondo
La Toscana è sinonimo del bel paesaggio, colline, montagne, valli, pianure e coste hanno qualcosa di magico, una capacità incredibile di ammaliare e di conquistare. Questa terra, così straordinaria, è riuscita in millenni di passato a conservare echi e testimonianze di civiltà diverse; per questo il patrimonio folclorico della Tuscia è molto più vasto di quanto si pensi ed è popolato da numerose figure irreali, eredi di fauni e di ninfe, di demoni e di esseri infestanti che nemmeno la gotica fantasia di Stephen King sarebbe in grado di concepire. Ecco che dalle pagine del libro fuoriescono gnomi e folletti, orchi e fatine, spiriti dell'aria, entità acquatiche, vampiri e licantropi. Questi esseri vivono ovunque: fra i palazzi e negli stretti vicoli delle città, sui monti della Garfagnana e degli Appennini pistoiesi, nei boschi della Lunigiana, nei forteti della Maremma, sulle spiagge assolate della Versilia, fra i castelli del Casentino. Ognuno di loro è accompagnato da racconti e fole, talvolta originati e plasmati da episodi di storia locale. -
Feluche d'Italia. Diplomazia e identità nazionale
La nascita del Regno d'Italia fu possibile anche per il sapiente operato di una classe diplomatica di stretta osservanza cavourriana. Da quel momento le ""feluche"""", dal nome del copricapo anticamente utilizzato dagli ambasciatori, hanno operato, nel corso delle varie fasi della storia nazionale, per tutelare gli interessi permanenti del paese. I contributi contenuti in questo volume ricostruiscono l'azione della diplomazia italiana dal 1861 alla conclusione del confronto bipolare. Una riflessione corale che non si limita a descrivere le attività dei diplomatici, ma che cerca di comprendere i valori, la forma mentis e il modus operandi di un'élite che, anche nell'Italia contemporanea, svolge una funzione di estremo rilievo. Formalmente subordinata al potere politico, essa ha saputo ritagliarsi dei margini di autonomia che le hanno permesso, nei limiti delle sue facoltà, di contenere gli sbandamenti del paese nell'arena internazionale. Attiva quanto silente tessitrice della politica estera italiana, la diplomazia rappresenta, a centocinquant'anni dall'unità, una realtà ancora da scoprire e valorizzare."" -
Le api
Con ""The Bees"""", Carol Ann Duffy si allinea alla prestigiosa compagnia di poeti che, da Virgilio a Sylvia Plath, hanno tratto ispirazione dalle api, elogiandone la forza e le straordinarie attività, metafore di un ideale modello di creatività e laboriosa coesistenza. Le api, umili e valorose, operaie rassicuranti ma pungenti, fanno da intermittente filo conduttore di questa raccolta che tratta e approfondisce, in toni che vanno dal lirico al sarcastico, dall'intimistico al civile, i temi cari da sempre a Duffy: l'amore, il dolore, la perdita, l'impegno sociale, la guerra, il paesaggio, il ruolo della letteratura come testimonianza e resistenza. Un libro allo stesso tempo orgogliosamente """"britannico"""", ma anche cosmopolita e disincantato."" -
Incontri. Colloqui con artisti del Novecento
Sempre più abbiamo la percezione del cambiamento nella contemporaneità: la scomparsa simbolica delle parole, il flusso intemporale delle immagini, della comunicazione mediatica. Il libro di Jania Sarno (in 16 testi di incontri nel Novecento) ridiventa un cammino, un viaggio. Con lascito di cultura, di conoscenza di varie lingue, è connaturata a Jania Sarno un'espressione in una molteplicità di strati, di toni e registri: musica, poesia, arte; lo spazio della scrittura e l'inconscio della voce. Si sussegue nel libro un'esplorazione di personaggi umani e artistici (Treccani, Tàpies, Enzo Cucchi, Guccione, Ruggero Savinio). Un'incursione nell'architettura (Oscar Niemeyer a Rio de Janeiro, Mario Botta in Svizzera): architettura come ""metafora del mondo"""", come presenza del tempo. Infine il ritorno in Val Bregaglia nel Canton Grigioni: la valle di origine di Giacometti e degli ultimi anni di Varlin. Una valle nel disguido dove ritrovare la frase senza fine. Giacometti nella sublimità della figura che cammina. Varlin nella casa di Bondo, nella conversazione con la figlia Patrizia Guggenheim, nella visione dei quadri, nella """"dolente immensità della vita""""."" -
Gian Lorenzo Bernini e il teatro dell'arte
Il lavoro progettuale e artigianale di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) nel campo dello spettacolo è studiato per la prima volta in maniera organica in questo volume. Oltre che scenografo, scenotecnico e apparatore di feste, Bernini fu anche attore, scrittore di teatro, capocomico, perfino committente e, negli ultimi anni, impresario di commedie per musica. Praticò dunque tutti i mestieri della scena. I ricchissimi repertori di immagini e documenti della festa, le fonti relative ai grandi spettacoli barberiniani e le cronache delle commedie trovarono in Bernini un protagonista che, sul crinale di un gioco affascinante e pericoloso, valendosi di uno straordinario e multiforme talento e anche di un innegabile carisma personale, pare divertirsi a sfidare le più alte personalità di governo (anche i nipoti del papa e perfino il papa), mettendo in discussione ogni convenzione di genere e ogni regola precostituita. -
Le etiche della virtù. La riflessione contemporanea a partire da Hume
Il dibattito più recente nella filosofia morale ha rimesso al centro il ruolo del carattere e il lessico delle virtù. Questo nuovo scenario viene generalmente considerato come un ritorno ai temi dell'etica antica: l'assunzione è che per contrastare i modelli teorici fondati sulla ragione e sui doveri è necessario tornare a rileggere Aristotele o richiamarsi agli insegnamenti della filosofia ellenistica. Attraverso un confronto diretto con i classici del pensiero morale moderno (Hume, Kant, Mill, Nietzsche), l'autore sostiene invece che questa svolta filosofica può essere condotta a partire da David Hume. Incentrata su uno studio della natura simpatetica e relazionale degli esseri umani e inserita sullo sfondo di una concezione nuova della società costruita sui valori dell'uguaglianza e della libertà, la filosofia di Hume rappresenta infatti non solo la prima e più importante etica moderna della virtù, ma è in grado anche di proporsi come un'alternativa teorica capace di offrire soluzioni feconde ai problemi sollevati dall'etica filosofica contemporanea. -
Da Poincaré a Lovelock. Nuove vie della filosofia contemporanea
Il pensiero filosofico ed epistemologico del Novecento è stato alimentato da un autorevolissimo gruppo di scienziati che hanno sentito il bisogno di riflettere sui fondamenti delle loro discipline, aprendo una nuova via alla speculazione. In questo volume l'autrice si sofferma sulle tappe più significative di tale percorso, individuandole soprattutto in Poincaré, Heisenberg, Bohr, Prigogine, Maturana e Lovelock. La ricerca fa emergere una concezione della conoscenza che coniuga rigore e storicità, indagine particolare e visione complessiva, unità e complessità. -
La lingua pelle di Tommaso Landolfi
Da dove viene la difficoltà formale dei testi di Tommaso Landolfi? Perché, quale che sia il genere frequentato, tutta la produzione di Landolfi è segnata dalla tendenza all'uso di maschere, e in primo luogo di una maschera aulica e manierista, instancabile impresa di travestimento e copertura? Questo libro tenta di indagare, con gli strumenti dell'analisi linguistico-stilistica specie a proposito del lessico e dell'intertestualità -, la strategia di copertura che informa l'opera di Landolfi, e in particolare la scelta linguistica del Landolfi diaristico di ""Rien va"""" (ma anche, più brevemente, quella del narratore e del tragediografo estremisticamente manierista del Landolfo VI di Benevento), e di interpretarla nei termini di quella che si è scelto di chiamare lingua-pelle: cioè il succedaneo linguistico di un involucro psichico che ha faticato a svilupparsi, a partire dal costrutto concettuale (l'io-pelle) individuato e investigato dallo psicoanalista francese Didier Anzieu."" -
Per un grande vocabolario storico della lingua italiana
Il volumetto ""Per un grande vocabolario storico della lingua italiana"""" che qui si ristampa in edizione anastatica, raccoglie due contributi """"storici"""", quello di Michele Barbi del 1935 e quello di Giorgio Pasquali del 1941, ai quali segue una relazione """"istituzionale"""" di Giovanni Nencioni - ma in nome della Crusca e di una commissione formata da Giacomo Devoto, Bruno Migliorini e Vittorio Santoli. La pubblicazione non aveva solo un valore scientifico e documentario, bensì principalmente una funzione """"militante"""" e operativa. A distanza di due anni dalla prima uscita dell'intervento di Nencioni la riedizione in volume avveniva non casualmente nella collana """"Biblioteca di Lingua nostra"""", estensione della rivista diretta da Migliorini e Devoto, ed era la conferma e il rilancio energico della volontà della Crusca di riaprire il laboratorio del Vocabolario."" -
Storie e leggende a tavola
Che cosa offre la Regine Elisabetta per il tè delle rose? Che cosa ebbero per cena i passeggeri del Titanic l'ultima sera? Questo scritto, che non intende essere un libro di cucina, vuole, invece, intavolare con il lettore un discorso piacevole sul cibo, partendo dai banchetti storici per giungere alle grandi occasioni dei tempi moderni, quasi che anche noi, persone comuni, fossimo invitati a pranzare con i grandi. E poi il vino, l'olio, il pane, la birra, il formaggio, i cocktail, la grande pasticceria con la loro storia e la loro evoluzione, le leggende, i film e i libri nella convinzione che, solo conoscendo la storia, si possa avere il vero piacere di apprezzare quanto ogni giorno mangiamo.