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La «via di mezzo». Dalla marina al borgo. Strade scomparse e metamorfosi del territorio
È il primo rendiconto dato alle stampe di una ricerca in corso condotta da Mimmo Oliviero (Marcianise, 1937, architetto) che comprende l'intero Comune di Capri. Ai fini della ricerca il territorio è stato idealmente suddiviso in tre bacini che sono: la vallata di Marina Grande, l'altopiano fra La Croce e Villa Jovis e il versante sud. I rendiconti della ricerca sono dati sotto il titolo comune di ""Antichi Percorsi di Capri""""."" -
Alla ricerca di Adriano. Marguerite Yourcenar in Italia e a Capri
Il rapporto di Marguerite Yourcenar con l'Italia è stato intenso e continuo, dalla prima gioventù fino agli ultimi anni di vita. Questo libro si muove alla ricerca delle ""orme"""" lasciate dalla Scrittrice nei suoi viaggi e nei suoi soggiorni nella Penisola, ma vuole focalizzare, soprattutto, le influenze letterarie """"italiane"""", più o meno evidenti, nelle sue opere: vari testi, tra cui """"Memorie di Adriano"""", """"Dialoghi nella palude"""" e più direttamente """"La moneta del sogno"""", si ispirano, in modi diversi, all'Italia, alla sua storia e ai suoi personaggi. All'interno di questo rapporto privilegiato, Capri rappresenta una tappa importante e non occasionale, a partire dal poema giovanile, """"Caprée"""", ispirato a Tiberio, fino alla permanenza, tra il 1937 e il 1938, sull'isola dove la Yourcenar prende in affitto un appartamento per scrivere """"Il colpo di grazia""""."" -
Guida inutile di Capri
Guida inutile di Capri, pubblicata per la prima volta nel 1946, inizia con il capitolo Collaudo, con cui Cerio cerca di scoraggiare a visitare Capri ""nel reciproco interesse"""". Dopo questi ironici avvertimenti, eliminati i possibili nemici dell'Isola, l'autore guida il lettore nel suo """"Capri-santuario"""", in un amorevole percorso attraverso gli aspetti topografici, storici, umani, raccontando della gente, dei costumi, dello svolgersi delle stagioni e della vita isolana."" -
Rilke a Capri. Diari, racconti, conversazioni
Meglio comunque Capri che Berlino: così, almeno, ragionò Rainer Maria Rilke dopo che sul finire del 1906, a causa di un malinteso, dovette rinunciare al ruolo di segretario privato di Rodin, allora tanto congeniale al suo mestiere di poeta, e rassegnarsi a lasciare Parigi, dove aveva dato inizio alla stesura dei ""Quaderni di Malte Laurids Brigge"""" e dei """"Dinggedichte"""". Il Poeta si trovò, così, costretto a partirsene da Parigi e dopo una serie di viaggi insieme con la moglie, la scrittrice Clara Westhoff, e la figlia Ruth, culminati in un malavventurato soggiorno berlinese, decise infine di accettare l'invito a Capri di Alice Faehndrich baronessa von Nordeck.(...)Il periodo """"caprese"""" di Rilke viene proposto attraverso testimonianze, diari, dialoghi."" -
Rilke auf Capri. Gedichte, Tagebuchaufzeichnungen, Erzählungen, Gespräche
Meglio comunque Capri che Berlino: così, almeno, ragionò Rainer Maria Rilke dopo che sul finire del 1906, a causa di un malinteso, dovette rinunciare al ruolo di segretario privato di Rodin, allora tanto congeniale al suo mestiere di poeta, e rassegnarsi a lasciare Parigi, dove aveva dato inizio alla stesura dei ""Quaderni di Malte Laurids Brigge"""" e dei """"Dinggedichte"""". Il Poeta si trovò, così, costretto a partirsene da Parigi e dopo una serie di viaggi insieme con la moglie, la scrittrice Clara Westhoff, e la figlia Ruth, culminati in un malavventurato soggiorno berlinese, decise infine di accettare l'invito a Capri di Alice Faehndrich baronessa von Nordeck.(...)Il periodo """"caprese"""" di Rilke viene proposto attraverso testimonianze, diari, dialoghi."" -
Uomini e bestie
"Munthe aveva studiato medicina, aveva osservato ed amato la natura da vicino, le piante nelle foreste e nei giardini della sua infanzia, ed ancor più intensamente aveva osservato con affetto ed accuratissima attenzione le abitudini degli animali, non escludendo quelle degli esseri umani. Al di là dell'occhio scientifico, che opera con distacco ed indifferenza, in lui scopriamo una calda passione per il potere dell'uomo sull'uomo. Ritroviamo la 'mistica potenza' inseguita, ambita, agognata in certi casi, in quasi tutti questi suoi deliziosi racconti. Egli cerca, fruga negli anfratti dell'esistere umano per respirare questa misteriosa forza: nelle vie dei quartieri poveri di Parigi, dietro Le Jardin des Plantes, a Montparnasse, nella malattia dei suoi stessi pazienti, nella luce di Napoli, sul golfo che ospita l'isola-sfinge, la sua adorata Capri. (...)"""". (Dall'Introduzione di Katriona Munthe)" -
Capri 1950. Vita dolce vita. Personaggi, scandali e imprese sull'isola negli anni Cinquanta
Gli anni Cinquanta sono stati per Capri l'età dell'oro. Si può ben dire che quel periodo di vitalità, joie de vivre e amore per gli eccessi, che in Italia prenderà il nome di ""dolce vita"""" e che connoterà un'epoca indimenticabile della storia del nostro paese, sia nato nella piccola isola molto prima, addirittura negli anni a ridosso della fine della Seconda Guerra Mondiale. Il conflitto era appena finito, il mondo si leccava ancora le ferite e mezza Italia era ridotta in macerie, e già le prime avanguardie di gaudenti affollavano Capri smaniose di dimenticare gli orrori della guerra e desiderose di stordirsi con il divertimento, senza dar peso alle differenze d'età, di sesso, di denaro e di pensiero politico. Questo libro ricostruisce quel periodo irripetibile attraverso le testimonianze di chi lo ha vissuto, le cronache dei giornali dell'epoca, i documenti d'archivio, la memorialistica e le fotografie del tempo."" -
Ex libris. Incontri a Capri con uomini e libri
Le memorie, attraverso libri amati, di una protagonista della vita caprese tra gli anni della seconda guerra mondiale e quelli dell'effimero nascente. Una serie di personaggi famosi o poco noti che creano una sorta di piccolo ""olimpo mitologico"""" del ricordo."" -
La cucina di Capri. Storia e ricette. Ediz. italiana e inglese
"Quelle che leggerete non sono semplici ricette - sicuramente propedeutiche ad una successiva preparazione, da parte vostra, di ottime pietanze - ma sono, anche e soprattutto, rappresentazioni concrete - e cosa c'è di più concreto del cibo! - di processi evolutivi, di trasformazioni, di contaminazioni; eh sì, perché proprio la cucina è, forse, la migliore testimone di quella che è la vera identità isolana: perfetto miscuglio - o impasto, per rimanere in tema - tra 'in e out', tra elementi interni, legati alla storia e alle consuetudini del luogo, e le tantissime e continue influenze esterne determinate da un turismo che già a fine Ottocento cominciava ad esser l'economia trainante di Capri. Non a caso, una delle caratteristiche maggiormente apprezzate della cucina isolana è sempre stata quel sobrio equilibrio tra componenti tradizionali, più o meno esaltate, e decisi elementi di innovazione e integrazione di tendenze, gusti e sensibilità 'esterne'."""" (dall'introduzione)" -
Giorni e notti di Capri
Tra la fine degli anni quaranta e i primi anni cinquanta, mentre esplode a capri la ""dolce vita"""", l'autore tesse una rete di rapporti-intimi ed intensi-con personaggi famosi o del tutto sconosciuti, in trattorie e ritrovi oggi scomparsi o dimenticati dove ancora si poteva percepire l'anima antica e il saudente respiro dionisiaco dell'isola."" -
Ridi pagliaccio! Vita, morte e miracoli di Enrico Caruso
Questo libro ripercorre in una chiave di lettura nuova ed essenzialmente drammatica gli ultimi anni di vita del più celebre tenore d'ogni tempo, spentosi a 48 anni, intrecciando la sua storia familiare ed artistica con quella dei Canessa Antiquaires tre fratelli che a New York a Parigi e a Napoli gli furono molto vicini e lo guidarono nella sua passione per gli oggetti antichi, che coltivò aggiungendo alla personalità di artista una profonda dimensione culturale e una posizione di rilievo nel mondo del collezionismo d'arte. I Canessa avevano acquistato in blocco il contenuto di una villa romana venuta alla luce durante uno scavo nella zona vesuviana, rivendendone una parte a Parigi al barone Rothschild, che la donò al Museo del Louvre. Era il famoso Tesoro di Boscoreale e un rilevante numero di monete auree ""fior di conio"""" rimaste in proprietà dei Canessa finirono nella collezione numismatica del tenore. Vi si racconta anche degli anni in cui il tricolore sventolava sul più importante teatro d'America, con Gatti Casazza e Toscanini al comando e una schiera di italiani alla ribalta, con al centro il trio napoletano Caruso, Scotti e Amato."" -
Capri 1950. Vita dolce vita. People, scandals, island ventures in the 'fifties
Gli anni Cinquanta sono stati per Capri l'età dell'oro. Si può ben dire che quel periodo di vitalità, joie de vivre e amore per gli eccessi, che in Italia prenderà il nome di ""dolce vita"""" e che connoterà un'epoca indimenticabile della storia del nostro paese, sia nato nella piccola isola molto prima, addirittura negli anni a ridosso della fine della Seconda Guerra Mondiale. Il conflitto era appena finito, il mondo si leccava ancora le ferite e mezza Italia era ridotta in macerie, e già le prime avanguardie di gaudenti affollavano Capri smaniose di dimenticare gli orrori della guerra e desiderose di stordirsi con il divertimento, senza dar peso alle differenze d'età, di sesso, di denaro e di pensiero politico. Questo libro ricostruisce quel periodo irripetibile attraverso le testimonianze di chi lo ha vissuto, le cronache dei giornali dell'epoca, i documenti d'archivio, la memorialistica e le fotografie del tempo."" -
Edwin Cerio la voce di Capri. Articoli 1939-1959
A cinquant'anni dalla sua scomparsa viene pubblicata, per la prima volta, una selezione degli articoli di Edwin Cerio editi da vari quotidiani, tra il 1939 e il 1959. Vero nume tutelare dell'isola di Capri nella prima metà del Novecento, scrittore, storico, botanico, teorico dell'architettura caprese, precursore di un ecologismo ante litteram e promotore di regolamenti e leggi per la difesa della natura e del paesaggio, Cerio è stato tutto questo ed altro ancora. Il suo baricentro, l'oggetto del suo impegno e del suo amore è stata, sempre e comunque, l'isola di Capri a cui ha dedicato i suoi studi, i suoi scritti, il suo impegno, l'intera sua vita. -
Al maestro manca la testa! Non ne ha bisogno, è un genio
Cinque storie con protagonista il Maestro, un personaggio ricorrente che si ripropone sotto spoglie diverse in epoche e luoghi che cambiano di racconto in racconto. Presi dalla vita reale, se ne tace l'identità non tanto per incuriosire il lettore, ma per meglio approfondire la natura un po' paradossale di una delle figure più affascinanti del mondo dell'Arte, quella del Direttore d'Orchestra. Il primo Maestro, forse il più facile da identificare, l'incontriamo all.inizio della Prima Guerra Mondiale a Napoli, tra scioperi della Compagnia dei Tramways e delle Ferriere del Vesuvio, il Blocco Popolare traballante in Municipio e a Roma il Governo Salandra sull'orlo della crisi. Mentre al San Carlo si prepara un.opera nuova in cui un baritono impersona Napoleone. Con un salto di mezzo secolo troviamo un altro Maestro amato dalle orchestre e applaudito dal pubblico, ma che vive il tormento dell'irraggiungibile utopia di una società diversa, teorizzata durante la resistenza al nazismo e al fascismo. E che ha casa a Roma, in via Caetani, la strada scelta dalle Brigate Rosse per parcheggiare l'auto con il cadavere di Aldo Moro nel bagagliaio. Impegnato nella direzione d'orchestra, la regia e la passione per la vela, ecco affacciarsi, nel terzo racconto, un Maestro che quando ride sembra fare il verso al basso tuba. Poi c'è un Maestro che passerà la notte ad ascoltare un marinaio nella nebbia che si addensa fra Capri e Sorrento. E infine un Maestro che fa il regista. -
Due capri
Questo volume raccoglie i testi ""capresi"""" di due scrittori americani dalle personalità molto diverse, i quali furono però accomunati da non poche circostanze. Protagonisti entrambi della vita culturale dell'oltreoceano nell'Ottocento, entrambi """"provinciali"""" per origine, furono amici, scrissero sulle stesse, prestigiose riviste, ebbero incarichi consolari all'estero e contribuirono in maniera decisiva all'apertura internazionale che, dopo la tragedia della guerra civile, fu alla base della gilded age. Entrambi, infine - contrappasso della grande fama goduta ai loro tempi - oggi sono assai poco letti."" -
Vedi quella nuvola... non sembra un ossobuco? Le carte ritrovate della cucina caprese
Che i lavori di ristrutturazione siano una tremenda seccatura siamo in molti, ahimè, a saperlo. Ma che i suddetti lavori, a volte, siano una benedizione per la cultura è una rarissima e felice evenienza. Questa fortuna è capitata a Claudio Novelli, durante i lavori che hanno interessato una storica magione caprese. Sorretto dal suo fiuto di ricercatore, è riuscito a entrare in possesso di preziosi documenti. Una magnifica collezione che ribalta molte delle nostre convinzioni: la scoperta che autori della letteratura mondiale di tutti i tempi, apparentemente lontanissimi tra loro, sono in realtà accomunati dalla passione più gioiosa che esista: la gastronomia. -
I misteri di Villa Lysis. Testamento e morte di Jacques Fersen
Un ritratto a volte inquietante, impietoso, certamente complesso di chi ha vissuto e sofferto la scelta della diversità in un luogo di confine e di esilio da cui poter ripartire alla ricerca di una unità perduta. Attraverso la consultazione e lo studio del testamento e di vari documenti, tutti inediti, l'Autore ci delinea un personaggio su cui, negli anni, si sono addensate visioni opposte e spesso fuorvianti. -
A dream of Armageddon-Un sogno di Armageddon. Ediz. bilingue
È il sogno, raccontato dal protagonista su di un treno ad un altro viaggiatore, di una vita altra, proiettata in un lontano futuro su di un’isola del Mediterraneo (Capri) trasformata in un unico grande albergo e collegata a piattaforme marine su cui sbarcano, dagli aerei, i turisti; è l’utopia di un amore e di una pace interiore ritrovati, nella dimensione onirica, lontano dalla città, dalle quotidiane responsabilità, dagli intrighi del potere. Un sogno travolto dalla distopia di una terribile e crudele guerra “mondiale“. -
Il limoncello di Sorrento. Una storia familiare con le ricette della casa
"Certo, Lina Maresca non ha inventato il liquore di limone, ma ha fatto sì che dalla dispensa di sua nonna e di sua madre passasse nelle vetrine di tutto il mondo. Ne ha stimolato il successo commerciale lanciandolo nella grande distribuzione. È successo a partire dal 1986 quando, rintracciata una vecchia ricetta in un quaderno di casa, ha cominciato ad imbottigliarne in grande quantità e, con il nome di “limoncello” ripescato anch’esso dall’antica tradizione, lo ha diffuso prima nei ristoranti sorrentini e dell’isola di Capri e poi in quelli italiani e stranieri. Il perché, il come e quando ce lo racconta lei stessa in questo gustoso volume, un libro da “sorbire” tutto di un fiato così come un sorso di storia umana che somiglia più ad una favola piuttosto che a una vicenda personale e familiare qual è."""" (dalla prefazione di Antonino De Angelis)" -
Alla ricerca dell'isola perduta. Territorio, percorsi e visioni della Capri dl '700
Il periodo indagato da Mimmo Oliviero è la seconda metà del ‘700, durante il quale l’immagine di Capri turistica incominciò a formarsi; un periodo caratterizzato da una ingiustificata avarizia di scritti riguardanti l’Isola laddove l’‘800 ed il ‘900 ne contano innumerevoli. Per riconoscere percorsi e panorami del ‘700 l’autore si serve prevalentemente, dunque, di raffigurazioni del territorio disegnato o dipinte (la fotografia naturalmente non esisteva ancora) riuscendo a collocare in questo periodo storico l’inizio delle fortune di Capri, che prima comincia a comparire nelle mappe e nelle parole dei rari visitatori, poi “in the distance” negli sfondi di scene che s’occupavano d’altro, dipinte da paesaggisti del Nord Europa, autori inglesi, francesi e tedeschi che mostrarono l’Isola in scene costiere del Golfo riprendendola sempre più da vicino, poi sola nel mare ed infine dall’interno per annotarne scorci nei loro sketchbook inaugurando quella prassi pittorica che nell”800 degenerò in un delirio raffigurativo sopravvissuto fino a ‘900 inoltrato.