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Il mercato siamo noi. Una teoria radicale per l'era digitale
Di fronte a una disuguaglianza sociale in drammatica crescita, le tradizionali ricette di sinistra (più tasse ai ricchi, maggior controllo dello Stato) e di destra (privatizzazioni, meno tasse, deregulation) sembrano ormai del tutto inefficaci. La crisi della competenza ha inoltre mostrato che la tecnocrazia non rappresenta una soluzione, soprattutto per la sua tendenza a trascurare le esigenze di moltissimi. In questo lavoro rivoluzionario, Eric Posner e Glen Weyl presentano un nuovo modello, quello dei ""mercati radicali"""". Partendo dall'idea che i mercati siano il miglior strumento a disposizione per l'organizzazione di una società, gli autori mostrano come essi vadano scollegati dall'idea di proprietà privata e messi invece al servizio della società. Richiamando il lavoro degli """"eroi radicali"""", ossia degli economisti che non hanno seguito il paradigma dominante continuando a elaborare le originali teorie di Adam Smith, gli autori forniscono una teoria completamente alternativa tanto alle derive del neoliberismo quanto alla crisi della democrazia liberale. """"Il mercato siamo noi"""" non è soltanto un lavoro di teoria, ma è anche il manuale pratico per il più importante cambiamento della società occidentale dai tempi della rivoluzione industriale. Prefazione Vitalik Buterin e Jaron Lanier."" -
La vita verosimile. La dissolvenza della verità dallo smartphone al metaverso
Di chi è il volto che vediamo riflesso nello specchio dei nostri smartphone e tablet? Nell'immagine distorta che ci viene restituita possiamo ancora riconoscere noi stessi e la realtà, oppure al vero si è sostituito qualcosa di diverso? Dopo aver esplorato il rapporto tra umani e ""gabbia tecnologica"""" in Magia nera, Carlo Carboni si interroga sulle dinamiche di interpretazione della verità - su questo insidioso """"qualcosa"""" che, a poco a poco, ha eroso completamente lo spazio del vero e del falso, annullando ogni differenza. La pandemia ha innescato nuovi fenomeni e ha fatto accelerare le dinamiche già in corso, facendoci precipitare definitivamente in un'epoca di post-verità. Mark Zuckerberg promette - o minaccia - di trasformare i social network in un metaverso, ma davvero non esistono alternative all'isolamento dell'individuo e alla creazione di una società dell'incertezza? Con La vita verosimile, Carboni tenta un approccio propositivo all'analisi di questi tempi tanto complessi, con un decalogo di proposte per affrontare i temi più urgenti, dalla scuola alle istituzioni, dal lavoro all'economia."" -
Intelligenza artificiale. Politica, economia, diritto, tecnologia
È oramai opinione diffusa che l'impatto della cosiddetta Intelligenza Artificiale nelle nostre vite abbia determinato un mutamento epocale nella quotidianità e, quindi, nella nostra cultura. Sempre più la pervasività degli strumenti digitali invade il mondo e sempre più si corre il rischio di non riuscire a controllare macchine pensanti che diventano da automatiche autonome. A fronte di questo problema metafisico e pratico, questo libro - curato da Paola Severino - offre una proposta interdisciplinare che include aspetti tecnologici, etici, normativi, economici, filosofici e giuridici. Il libro presenta un tentativo serio di comprendere la natura e di offrire un primo inquadramento da diverse prospettive dei dilemmi più urgenti in questo ambito. La strada per farlo non può infatti che essere multidisciplinare e interattiva. Il nuovo Leonardo, il genio che proporrà soluzioni in materia, non sarà una persona ma un gruppo multitasking di persone con diverse competenze unite da uno scopo comune. -
Diario di volo. Come guidare la trasformazione digitale tra innovazione e sostenibilità
Gli obiettivi dell'Agenda Onu e dei target climatici Ue caratterizzano lo scenario mondiale e guidano le azioni, le scelte e gli investimenti quotidiani, orientandoli verso la tutela del pianeta. Le finalità sono chiare: ridurre, fino a neutralizzare completamente, l'impronta di carbonio connessa all'attività dell'uomo, tagliare le emissioni climalteranti abbandonando progressivamente le fonti fossili più inquinanti; favorire una maggiore produzione di energie rinnovabili e il loro impiego anche differito nel tempo e nello spazio; garantire i consumi riducendo il dispendio energetico attraverso interventi di efficienza. In questo percorso l'innovazione tecnologica rappresenta il principale alleato di governi, imprese e singoli cittadini. La parte più difficile per intraprendere questa rotta è rivoluzionare il nostro modo di pensare il tema energia. Il cambiamento va guidato, stimolato e accompagnato. Paolo Gallo racconta la transizione energetica e digitale partendo dall'esperienza di Italgas alla ricerca della neutralità climatica, un percorso che poggia su pilastri quali l'innovazione, la sostenibilità, la formazione continua e la capacità di leadership, di anticipazione e di messa a terra del cambiamento. La mappa di questa lunga navigazione è fatta di parole e azioni concrete. Ma la meta non è un punto d'arrivo, bensì un viaggio in continuo divenire. -
Best 100 Roma
Il meglio di Roma in una guida comoda, veloce, chiara: oltre 20 top ten per scoprire la città in ogni suo aspetto. I capolavori artistici, il patrimonio storico e culturale, i luoghi più famosi e quelli da scoprire. I posti migliori per dormire, mangiare, fare shopping e divertirsi. Informazioni pratiche, suggerimenti, curiosità, must da non perdere. Per una vacanza perfetta e adatta a tutti. -
La gola in viaggio 2010
Ristoranti, trattorie, osterie, bettole, locande, rifugi alpini, enoteche, ristori agrituristici, locali storici e di tendenza... La ristorazione italiana per ogni regione: curiosità, dizionario gastronomico, cartine delle principali guide, giudizi e simboli de La Gola in Viaggio e punteggi de L'Espresso, Gambero Rosso, Osterie d'Italia, Michelin Guida Rossa, Touring Club Italiano,Veronelli. Le segnalazioni dei ristoranti del Buon Ricordo, della Guida Critica e Golosa di Paolo Massobrio e Marco Gatti, della Guida ""Venezia Osterie e Dintorni'' di Michela Scibilia, del progetto Buta Stupa e della francese Guide Gantlé."" -
Il libro delle feste
Un libro per chi ama festeggiare le occasioni speciali con idee originali e semplici da realizzare. In una confezione di prestigio, il libro illustrato e 2 DVD dedicati ai due temi più amati: la cucina ed i fiori. Le ricette: Tortino di radicchio, patate, provola e crema di zucca, sformato di tagliolini con vellutata di vegetali, maltagliati con spigola e finocchio selvatico, corona di tagliolini, brasato di maiale al traminer e cardamomo, treccia di spigola alle erbe aromatiche, sformato di zucchine, torta al cioccolato bianco e croccante alle mandorle, soufflé di panettone con salsa zabaione, profiterole di menta e cioccolato, i cestini dolci e salati. Le Composizioni Floreali: il prato e le nuvole, i miei primi 18 anni, una tavola da mangiare, natale in due, il Natale è alla porta, il camino è in festa. -
Milano e i laghi
Il meglio di Milano e del laghi In una guida comoda, veloce, chiara: oltre 20 top ten per scoprire la città e i dintorni in ogni loro aspetto. Le bellezze artistiche e naturali, gli angoli da trovare, le novità imperdibili. I posti migliori per dormire, mangiare, fare shopping e divertirsi. Informazioni pratiche, suggerimenti, curiosità, must da non perdere. Per una vacanza perfetta e adatta a tutti. -
Educati dalla preghiera. La preghiera fa fiorire l'uomo, come la primavera fa sbocciare i fiori
Pregare è prendersi cura di sé. Pregare è andare a scuola di successo. A ginnastica ci facciamo le ossa, a musica l'orecchio, a canto la voce, a mani giunte costruiamo l'Uomo! Sì, la fecondità umana della preghiera è immensa! La preghiera educa per natura sua! È questa la convinzione che regge tutte le pagine del nostro opuscolo. Il lavoro è diviso in due parti. La prima presenta i sei contributi fondamentali offerti dalla preghiera alla formazione dell'uomo riuscito. La seconda parte , concretissima, indica le strategie pratiche per educare a 'pregare' e non solo a 'dire le preghiere'. Sono pagine che possono essere utili a tutti: ai piccoli e ai grandi; a chi sbaglia e a chi crede di non sbagliare mai. Fortunato il figlio che incontra la preghiera e l'abbraccia! Resterà in piedi anche quanto la vita mostra i denti ed il sole picchia forte. -
Educare si può! Basta mugugni!
Mugugnare che, ormai, l'educazione ci è sfuggita di mano è un inutile perditempo, non solo, ma è sostenere una tesi che non ha nessuna giustificazione! Anche se sempre più difficile, l'educazione (nel senso pieno del termine!) resta possibilissima a tutt'oggi. Si tratta di prepararle il terreno adatto alla sua germinazione. Il terreno adatto sono sei condizioni che vengono presentate al rallentatore nel libro. Condizioni tutte necessarie: dalla numero uno (""Arrivare prima che la frittata sia fatta'), alla numero sei (... """"E liberaci dalle tre malattie!'). Qui nessun gargarismo pedagogico, ma massima concretezza sposata ad un robusto retroterra scientifico. La leggibilità è garantita. L'utilità pure, a condizione che le pagine non vengano sfogliate, ma lette con il cervello sempre inserito e con la convinzione che i mugugni possono avere i giorni contati: nella patente pedagogica è sempre possibile l'inversione di marcia!"" -
Colazione con Mick Jagger
Mick Jagger è sul punto di svegliarsi. Raggiungerà Nathalie nella cucina in cui lei lo aspetta, una tazza di caffè in mano. Questa scena, Nathalie l'ha realmente vissuta? O si tratta di un.immagine inventata, fissata per sempre nella sua mente? Nel puzzle incompiuto della sua vita tra l'adolescenza e il presente, che l'autrice tenta di mettere in ordine, Mick Jagger diventa un pezzo mancante fondamentale. Di cosa si tratta? Di un romanzo, un esercizio di stile, un racconto. L'autrice non lascia troppi indizi, e la sua abilità di mescolare realtà e finzione è stupefacente. Nathalie Kuperman mette in scena una giovane donna sola in un appartamento a Parigi, un trasloco, un'aggressione sessuale, una madre depressa, un'ossessione. Il personaggio principale ha il suo nome: Nathalie. Basta questo a concludere che si tratti di un testo autobiografico? Sembra proprio di no. -
Sale e miele
Un romanzo che racconta di impulsi universali, dell'essenza degli esseri umani, trattando temi di scottante attualità sociale senza scinderli da una riflessione profonda sull'identità individuale, sulla fedeltà a se stessi e sulle emozioni legate al senso di appartenenza e all'incontro con l'altro. La piccola Koba viene accolta dalla famiglia Marais, dopo aver assistito all'uccisione dei propri genitori da parte di un gruppo di cacciatori. Sullo sfondo di un Sudafrica brutalmente segnato dall'apartheid, Koba impara lentamente ad adattarsi alla vita con i bianchi e sviluppa la propria identità crescendo con il giovane Mannie, senza che mai si affievolisca in lei il senso di appartenenza alla propria tribù d'origine. -
La traccia della sirena
Las Palmas, nuova avventura di Ricardo Blanco, detective a Gran Canaria: il corpo smembrato di una ragazza viene rinvenuto sulla costa di La Laja. Unici indizi: un tatuaggio e una collana. Blanco si trova a dipanare un'intricata matassa di eventi legati al mondo della prostituzione e del traffico di droga, ci trascina con lui nel vorticoso brulicare di personaggi e ambienti oscuri e misteriosi. Com'è tipico del classico romanzo hard-boiled spennellato di contemporaneo humour nero, José Luis Correa ci presenta la Isla de Gran Canaria come mai l'avevamo vista prima, inquadrandone i lati bui e ravvivando il fascino del quotidiano, in un'esplosione di luci e di suoni di voci e di colori che di volta in volta evidenziano la forza di sentimenti, passioni e paure. Passo dopo passo, tratteggiando un'umanità varia e autentica, tra feste, ricorrenze, canzoni, fughe e inseguimenti, Correa ci lascia accompagnare il suo ironico e tagliente detective nelle indagini sul colpevole. Sobbalziamo accanto a lui nella sua Volkswagen e lo seguiamo con il fiato sospeso nella scoperta della verità, che non è mai così luminosa come si vorrebbe. -
Le ore lunghe 1914-1917
Nel 1914 il marito di Colette, il barone Henry de Jouvenel des Ursins, parte per il fronte. Lei, al tempo redattrice per ""Le Matin"""", lo segue. Saint-Malo, Verdun, Parigi, l'Argonne, Roma. Nella corposa sezione Impressioni d'Italia, il genio di Colette offre un delizioso quadro di Venezia e pagine suggestive dal lago di Como. Composto tra il 1914 e il 1917, mai tradotto finora in italiano, """"Le ore lunghe"""" è un reportage obliquo sulla Prima Guerra Mondiale. Mentre i quotidiani nazionali d'Europa si coprono di cronache di guerra, la scrittrice più stravagante di Francia si concentra sui giardini, sulle donne, sui colori, sul mare, sulle gonne, sulla vita. Il risultato è un resoconto delle lunghe, lente ore della guerra raccontato da chi sa filtrare il senso dell'attesa e della fantasia. Le ore che un ferito impiega a guarire, in cui una donna partorisce il figlio del nemico, ma anche ore in cui la sua Bel-Gazou assale i polli in un'aia, o le signore provano vestiti. Ore coraggiose nella bellezza, perché """"la gioia è dappertutto, inevitabile"""", e in tempi così bui, coglierla è un atto rivoluzionario."" -
Mi rifiuto di scrivere un necrologio per l'uomo. Testo tedesco a fronte
Pochi esponenti della letteratura tedesca dell'esilio hanno vissuto l'estraneità con la radicalità di Hans Sahl. A testimoniarlo gli scritti autobiografici, tenacemente intesi a tracciare un'iconografia dell'esilio, ma anche questa intensa e sincera produzione poetica, che evidenzia suoni e vibrazioni di un'esistenza precariamente sospesa tra identità e dispersione. Appena qualche anno prima di rientrare definitivamente in Germania, Sahl scriveva a Joachim Koch, l'editore della rivista ""Exil"""": """"Esilio - non si tratta soltanto di una definizione politico-geografica, non solo di un luogo dell'estraneità, del confino. L'esilio è quasi diventato un moderno stato di coscienza. Ci sono interi popoli che vivono in esilio nel loro stesso Paese, per altri l'esilio diventa una seconda patria"""". Per Sahl, poeta """"dal cuore pieno d'estraneità"""", l'esperienza dell'esilio travalica lo spazio circoscritto dell'urgenza storica, estendendosi prospetticamente alla sfera esistenziale e facendosi permanente """"condition humaine""""."" -
La ragazza del cinema
Un inedito di Marguerite Duras, ""Il camion"""", si accosta in un unico piano-sequenza al più noto """"Agatha"""": la conferma della coerenza e dell'acutezza di una grande osservatrice dell'umanità. Nei testi, la struttura cinematografica conferisce ancora maggior densità alle parole, che diventano il sottofondo musicale del tempo che scorre. In """"Agatha"""" un uomo ritrova la sorella che non vede da anni, nella casa al mare. Si svela pian piano il ricordo delle estati da adolescenti, dell'inquieto desiderio che aleggiava tra i due, intessuto della voglia di partire, di andare via. Un impeto incestuoso narrato come un amore puro e irrealizzabile, vissuto come assoluto, al limite della realtà possibile. L'azione de """"Il camion"""" si svolge tutta in una stanza: Gerard Depardieu e Marguerite Duras leggono la storia di una donna che ogni sera si fa dare un passaggio su un camion diverso e ogni sera racconta all'autista, che non la ascolta mai, la sua vita, per la prima volta. Tra i due personaggi, in salotto, le storie sembrano acquisire forma materiale insieme alla donna che le narra, in una tensione irrisolta e terribilmente perturbante."" -
Lettera su un altro continente. Testo tedesco a fronte
Hilde Domin è una delle poetesse più significative della seconda metà del '900 e una protagonista della discussione poetica europea tra gli anni '60 e '70. ""Lettera su un altro continente"""" è il secondo volume del più ampio progetto di Del Vecchio Editore che prevede la traduzione e pubblicazione di tutta la lirica di Hilde Domin e dei suoi testi saggistico-narrativi. Vengono qui presentate ai lettori le sue raccolte più mature, accostate a due testi di carattere più autobiografico e all'ultima delle lezioni francofortesi tenute dalla poetessa nel 1987, incentrata sul tema della coazione alla scrittura, personificato nella figura di Sisifo. L'accostamento tra testi in prosa dell'autrice e suoi testi poetici è funzionale alla percezione della sua opera come un unicum composto di esperienza di vita, riflessione filosofica e purissima creazione lirica, in cui la potenza creativa della parola poetica rende possibile l'impossibile, fa sì che ad Abele, colpito a morte, possa essere chiesto di rialzarsi: """"la risposta deve poter essere sì/ se non ti alzi Abele/ come può la risposta/ questa unica risposta importante/ cambiare."""""" -
L' uomo è buono
"L'origine del male"""" e """"L'uomo è buono"""" vengono scritti ed elaborati nel primo anno della Grande Guerra. Leonhard Frank non cede alla mitizzazione del progresso, della potenza, dell'organizzazione e della necessità della guerra e decostruisce, nelle sue novelle, i percorsi che hanno portato alla tragedia: la tendenza alla sopraffazione e la propensione all'adattamento, alla conservazione dello stato delle cose per timore della sofferenza, il pessimismo. In """"L'origine del male"""" Anton Seiler, un poeta messo a dura prova dagli eventi della vita eppure ancora fedele ai propri ideali, sente la necessità enigmatica di tornare nella sua città natale dove incontra per caso il suo sadico maestro di scuola. Un tentativo di riconciliazione si trasforma in delitto, e il poeta viene arrestato. Rischia la pena di morte. Sarà lo svolgimento del processo a farci conoscere la vera origine del crimine e le sue conseguenze. """"L'uomo è buono"""" è un ciclo di cinque novelle: in ognuna un protagonista ci trasporta nella sua visione della guerra e della sofferenza. La sciagura e il dolore, mascherati da onore e sacrificio, vengono qui svelati in tutta la loro indigesta oggettività. La narrazione scoperchia il vaso di Pandora per affrontare la realtà dei mali uno a uno, in un energico slancio verso la reazione, verso l'ottimismo e la presa di coscienza della forza del singolo, perché """"l'uomo potrà essere e sarà umano quando non sarà più costretto all'inumanità""""." -
Storie strane
"Storie strane"""" attirò immediatamente l'attenzione dei lettori e in fretta su però i confini della Danimarca. Si trattava, almeno in apparenza, di un netto distacco dalla narrativa danese, espressione di una generazione che aveva vissuto lo smarrimento della guerra e del dopoguerra. Scritte in uno stile a tratti semplice e ironico, vicino a quello delle fiabe di Andersen, altre volte esplicitamente kafkiano, toccano temi quotidiani, storici, o anche di derivazione biblica: spesso metafore dei conflitti psicologici o dell'inadeguatezza dell'individuo a vivere serenamente nella società; rovesciano le prospettive e lasciano emergere l'assurdità della costrizione dell'uomo in schemi e pastoie che non gli sono propri e impediscono alla persona la sua vera realizzazione. Appare tipica, in questi racconti, la contrapposizione di due figure complementari che si rivelano veri e propri doppelgänger: un mondo popolato di uomini sdoppiati per la mancanza di libertà necessaria all'armonico sviluppo della personalità. Una disarmonia caratteristica delle nevrosi del nostro tempo e della complessità superficiale della nostra società, che ci vorrebbe adattati e proni alle dinamiche violente che ci inducono a fermarci alla superficie oleosa degli eventi, invischiati nella tristezza di una quotidianità senza sbocco né senso. E allora mostrare le crepe per permetterci di ricomporre il mondo appare come un compito irrealizzabile. Invece, è un compito che la letteratura può assolvere." -
Paesaggi in prestito
Il titolo richiama una tecnica paesaggistica tipica dei giardini cinesi e giapponesi, che consiste nell'incorporare elementi esterni all'ambiente nella composizione di un giardino grazie ad un attento uso di presenze e assenze, ne è un esempio una siepe che si interrompe all'improvviso per mostrare una pagoda che si staglia in lontananza. Poschmann si rapporta alla poesia con la stessa cura. Ogni giardino può essere un paradiso, ogni parco cittadino può rivelare il suo potenziale utopico, così nelle composizioni di Poschmann estetica, etica, esperienza sociale e politica sono strettamente interconnesse e volutamente inestricabili. Ogni paesaggio ha un suo linguaggio e il poeta ne riconosce tanto le peculiarità quanto la portata universale, natura e poesia divengono quindi simbolo l'uno dell'altro ed espressione reciproca. Il visibile e l'invisibile, le immagini interiori e quelle esteriori creano un'armonia sorprendente nella lirica di Marion Poschmann. Il senso si dischiude nell'ibridazione, nella continua analisi del limine che per sua natura sfugge trascinando l'occhio che lo analizza tanto in profondità che solo la creazione poetica può sperare di offrire un resoconto adeguato. Oggetti, luoghi, situazioni e azioni sono osservati con attenzione e descritti in termini tanto concreti da risultare spiazzanti. Come illuminati da una luce fin troppo intensa i paesaggi descritti appaiono sfocati e lasciano quindi spazio, nello sforzo di metterne a fuoco i dettagli, a memorie passate, metafore e sogni. Ad ogni lettura i contorni si fanno al tempo stesso più definiti e meno materiali lasciando trasparire l'immensa profondità nascosta dietro ogni verso.