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Azione politica. Guida pratica per il cambiamento
Assaltata dai sovranisti, minacciata dalle derive del capitalismo e continuamente messa in discussione, la democrazia attraversa oggi un grave momento di crisi. La distanza crescente tra cittadini e politica, soprattutto tra i più giovani, sembra aver creato un vuoto di rappresentanza per quelle parti sociali che hanno storicamente alimentato con l'impegno politico il motore del cambiamento nelle nostre società. A cinquant'anni dalla sua pubblicazione, e per la prima volta in Italia, questo libro di Michael Walzer rappresenta ancora oggi un'indispensabile guida per tutti coloro che vogliono partecipare attivamente alla vita politica della propria comunità: dalla definizione degli obiettivi alla struttura di un'organizzazione, dalla scelta degli alleati alla raccolta fondi, dalla costruzione della leadership alla questione di genere all'interno di un movimento. Con ""Azione politica"""" Michael Walzer dimostra come la partecipazione e l'impegno politico di ognuno di noi possono contribuire non solo alla buona salute delle nostre democrazie, ma anche alla conservazione di una coscienza di comunità che favorisca il ritorno a una politica del noi. Premessa di Nicola Barone. Introduzione di Leonardo Morlino."" -
Fuori menu. Gli imprenditori che hanno rivoluzionato il gusto made in Italy
L'economia del mangiare e del bere è il nostro petrolio. L'industria agroalimentare italiana è infatti un formidabile asset per il nostro Paese, un settore che come pochi contribuisce alla diffusione dell'identità italiana nel mondo. Fernanda Roggero ha selezionato e raccolto undici storie che, dal cuore delle Dolomiti a Pantelleria, raccontano di una varietà di gusti e sapori che nessun altro Paese al mondo può vantare. Prodotti di nicchia per cultori dell'eccellenza accanto a una produzione industriale di grande qualità, sempre più attenta ai temi della sostenibilità e al sostegno delle realtà territoriali. ""Fuori menu"""" è la storia della passione, lungimiranza e coraggio di undici aziende che hanno rivoluzionato il gusto made in Italy e un sorprendente viaggio in Italia alla scoperta di successi come le super premiate bollicine Ferrari, la red valley del pomodoro Mutti, il caffè Illy, il miele artigiano Thun, gli spaghetti gourmet Felicetti, i cru di Parmigiano Gennari, e ancora, il panettone """"digitale"""" Loison, le chiocciole Metodo Cherasco, la grappa Nonino, l'apertura al mondo del vino siciliano di Donnafugata e il riso gastronomico Acquerello. """"Fuori menu"""" è anche il racconto di come aziende diverse, per grandezza, strategie e prodotti, possano essere accomunate da un'unica grande missione: proiettare nel futuro il gusto made in Italy. Prefazione di Marino Niola. Con un'intervista a Niko Romito."" -
Immunità. Vaccini, virus e altre paure
Cosa vuol dire essere immuni? È giusto vaccinarsi? I pericoli a cui ci espone una pandemia vengono esagerati dalle aziende farmaceutiche per trarne profitto? Come possiamo proteggere noi stessi e quanto direttamente le nostre scelte si riflettono sugli altri? Dai racconti della mitologia greca alla letteratura sui vampiri, dalle epidemie di peste e vaiolo allo scetticismo verso i vaccini, Eula Biss compie un'analisi storica, medica, culturale ed etica del concetto di immunità e dei modi in cui l'umanità ha costantemente cercato di assicurarsela. Attraverso il racconto di episodi storici poco noti, fatti di cronaca, esperienze personali e suggestioni letterarie, Biss ci spinge a riflettere sulla nostra capacità di agire e fare delle scelte per il bene comune, mostrandoci il vero significato dell'immunità: una relazione di dipendenza nella quale ogni corpo è indissolubilmente legato a quello degli altri. -
Il mercato rende liberi e altre bugie del neoliberismo
“Non esistono ricette universali, né politiche sempre e comunque superiori alle altre; gli economisti dovrebbero smettere di vendere questa pericolosa illusione alle opinioni pubbliche e ai responsabili politici. “Il mercato rende liberi” è l’antidoto perfetto per la tentazione della semplificazione che tanti danni ha fatto e continua a fare nel dibattito pubblico. Il cammino è ancora lungo, come lo stesso Mauro Gallegati ci mostra in questo libro, tuttavia i passi avanti sono stati notevoli proprio nei campi che in questi anni si sono dimostrati più rilevanti, dai modelli dell’instabilità finanziaria e delle crisi alle teorie dell’innovazione e del progresso tecnico, per citare solo i più ovvi. Certo, la teoria non è ancora consolidata, ma ciò non giustifica il persistere di politiche e metodi di analisi la cui credibilità è stata definitivamente rimessa in causa dagli eventi degli ultimi dieci o quindici anni. È importante leggere il libro di Mauro Gallegati oggi e lo sarà ancor di più quando la crisi del nostro tempo sarà alle spalle e si dovrà resistere alla tentazione di un ritorno al business as usual.” (Francesco Saraceno) -
L' illusione della scelta. Come si manipola l'opinione pubblica in Italia
I temi della manipolazione dell'opinione pubblica e del suo rapporto con i media sono oggi più che mai rilevanti sia per la politica che per il dibattito connesso. Tra le altre ragioni, questo è dovuto all'affermarsi di nuove forme di propaganda politica e all'adozione di strumenti tecnologici sempre più raffinati. Siamo così spinti a interrogarci sia sul concetto di manipolazione e sui suoi meccanismi di base sia sulle possibili rivisitazioni del propaganda model e sull'attuale disordine informativo. Coniugando l'approccio sociologico a quelli provenienti dalla scienza politica e quelli più tradizionalmente ancorati ai media studies, ""L'illusione della scelta"""" offre una riflessione teorica sul rapporto tra manipolazione, influenza e costruzione del consenso elettorale, sostenuta da un'ampia ricerca empirica condotta sui principali quotidiani nazionali, su Facebook e sulla comunicazione dei leader politici dei partiti più rappresentativi. Come si influenza l'opinione pubblica? Qual è la differenza tra influenza e manipolazione? Quali sono le forme principali della manipolazione? Come vengono esercitate a livello politico? Questo volume risponde a queste e ad altre urgenti domande, proponendosi come uno strumento indispensabile per comprendere il tempo presente e i nuovi fenomeni politici dovuti alle profonde trasformazioni tecnologiche e culturali di questi ultimi decenni."" -
Governare la trasformazione digitale. Strategia e azioni per gestire il cambiamento
Le nuove frontiere tecnologiche hanno innescato una vera e propria rivoluzione nel mercato dei servizi digitali. Questa rapida trasformazione ha avuto un forte impatto sul mondo del lavoro e ha generato importanti variazioni nella natura delle imprese. Per determinare un cambiamento efficace è necessario però che l'innovazione tecnologica sia accompagnata da una progettazione concreta che sappia sfruttare al meglio i sistemi digitali più avanzati. Governare la trasformazione digitale. Strategia e azione per gestire il cambiamento affronta il delicato tema del processo di transizione delle aziende verso le nuove tecnologie offrendo al lettore un prontuario per fronteggiare al meglio il cambiamento. Un percorso descritto e analizzato a partire dalle storie di chi ha vissuto questa esperienza in prima persona all'interno di una grande organizzazione: un CIO, il suo team manageriale, gli advisor professionali e i team manager delle aziende partner nella consulenza IT. Dall'empowerment organizzativo alla governance dei dati, dal digital turnaround all'importanza della leadership, il volume mostra come attuare concretamente la progettazione integrata di tecnologie, organizzazione, lavoro e competenze. -
Le nuove leggi della robotica. Difendere la competenza umana nell'era dell'intelligenza artificiale
Lo sviluppo prorompente delle nuove tecnologie mette l'umanità di fronte a problematiche e timori di enorme portata. Ci sarà spazio per la nostra specie in un mondo del lavoro dominato da macchine sempre più intelligenti? Come potremo difenderci dalle subdole e pervasive dinamiche del ""capitalismo della sorveglianza"""" e allo stesso tempo non rinunciare a un monitoraggio intelligente e mirato alla nostra sicurezza? Cosa succederebbe a settori come la scuola, la sanità o l'industria bellica se fossero gestiti esclusivamente dagli algoritmi? In questo libro senza precedenti Frank Pasquale presenta le nuove leggi che dovranno essere applicate affinché la rivoluzione digitale, con le straordinarie possibilità di crescita e sviluppo che comporta, non si trasformi in una trappola per la nostra specie. Secondo Pasquale, i sistemi robotici e le intelligenze artificiali devono essere complementari ai professionisti, e non sostituirli; non devono contraffare l'umanità, favorendo la falsa idea che chi interagisce con loro si stia rapportando a un essere umano; non devono, inoltre, intensificare la corsa agli armamenti; infine, devono sempre indicare con massima trasparenza l'identità dei loro creatori, controllori e proprietari. Seguendo queste semplici direttive, governi, imprese e cittadini potranno creare insieme un futuro migliore nel quale le tecnologie saranno inclusive, democratiche e capaci di riflettere impegno e speranze di tutti, come lavoratori e cittadini, e non solo come consumatori. Prefazioni di Giovanni Lo Storto e Daniele Manca."" -
Il futuro della Open Innovation. Creare valore dall'innovazione aperta nell'era della tecnologia esponenziale
Oltre ai tanti effetti economici e sociali, gli ultimi anni di crisi hanno avuto un più profondo e insidioso effetto: quello di ridurre gli investimenti nel settore dell'innovazione, percepita come bene di lusso. Lo stesso concetto di open innovation, il paradigma introdotto proprio da Henry Chesbrough secondo il quale le imprese possono e devono accedere a idee e mercati esterni per progredire dal punto di vista tecnologico e generare profitto, rischia di diventare uno slogan se non supportato da azioni concrete. Il futuro della open innovation ha proprio questo scopo: mostrare, attraverso una serie di esempi concreti, dall'innovativo modello di ricerca sui vaccini applicato al business alla nuova concezione di Smart Villages per i piccoli centri, dall'innovazione esponenziale cinese nel settore dei trasporti al processo di lean startup, nuovo approccio radicale per il lancio di idee e attività innovative su modelli di business sostenibili e iperconnessi, come la open innovation possa essere applicata in azienda, nelle istituzioni e nelle organizzazioni politiche per generare crescita e valore concretamente e direttamente dall'innovazione. Prefazione di Andrea Prencipe. -
Zero, uno. Donne digitali e tecnocultura
"La prima volta che ho visto Sadie stava parlando all'università di Manchester davanti a uno schieramento di maschi idioti che facevano la guardia all'accademia ('Questa non è filosofia! Non puoi invadere casa nostra!'). Ho sentito le sinapsi del mio cervello che si riconfiguravano mentre mi inebriavo dell'estasi tipica di quando i tuoi preconcetti esplodono: Gibson e Luce Irigaray? Cyberpunk e French theory?! Com'era possibile metterli insieme? Eppure era necessario..."""" (Mark Fisher) """"In Zero, Uno di Sadie Plant la tecnologia selvaggia e inaddomesticabile è sovrapposta al soggetto eccentrico del femminismo, alle amazzoni di Monique Wittig e a tutte le donne irregolari e anonime, contabili, centraliniste e segretarie, scienziate e matematiche, che hanno fatto il 'dietro le quinte' della storia dell'informatica. Dalla prima 'tessitrice' all'androide, che è sempre per definizione una ginoide, in quanto soggetto subalterno e perturbante che ha da perdere solo le proprie catene, la storia delle macchine desideranti di Plant è una fabula speculativa di schiav? in rivolta."""" (Ippolita). Con saggi di Simon Reynolds e Ippolita." -
Carino! Il potere inquietante delle cose adorabili
I gattini su Internet, i Pokémon con la loro buffa e improbabile aggressività, i meme su Kim Jong-un, la coppia glamour Ferragni-Fedez che mostra la sua vita da neogenitori: le nostre giornate sono piene di ""cose carine"""", all'apparenza innocenti nella loro effimera frivolezza. Ciò che è carino sembra avere la caratteristica di farci sentire protetti e al sicuro. Secondo il filosofo Simon May, tuttavia, le cose che troviamo adorabili nascondono anche un altro, inquietante potere. L'attrazione della modernità nei confronti dell'innocenza, la trasformazione del bambino in oggetto archetipico d'amore, l'interpretazione della vita moderna e più in generale dell'esistenza come fondamentalmente effimera, vana, innocente, senza scopi finali o prime cause, hanno il potere di distorcere e snaturare il tentativo di vedere nella vita un """"ordinamento morale del mondo"""" o di giudicarla, tutto sommato, positiva o negativa. """"Carino! Il potere inquietante delle cose adorabili"""" è una teoria filosofica del tempo presente e una storia culturale e letteraria della realtà che viviamo ogni giorno."" -
Il naufragio del Mentor. I marmi del Partenone e la guerra per il dominio d’Europa
Quando, il 17 settembre 1802, il brigantino Mentor affonda all’imbocco del porto di San Nicolò nell’isola di Cerigo, pochi sanno che sta trasportando una grande quantità di opere d’arte sottratte al Partenone, all’Acropoli di Atene e ad altre località della Grecia. La spoliazione sta avvenendo per mano di un aristocratico scozzese, Thomas Bruce, settimo conte di Elgin, che sta impegnando gran parte delle sue energie a traslocare in patria i tanti tesori, o a salvarli, come lui è fermamente convinto, dall’incuria, dai furti e dalla distruzione. L’avventurosa storia dei marmi del Partenone che Marta Boneschi ricostruisce in questo libro non è soltanto una vicenda centrale per la storia dell’arte. È attorno a queste “poche pietre di nessun valore”, come Elgin le definì, che si svolge la storia delle identità nazionali europee e della loro emersione: oltre che con l’uso delle armi, infatti, le grandi potenze dell’epoca si scontrarono anche sul particolare campo di battaglia della supremazia culturale, con il possesso e l’esposizione delle antichità che divenne un elemento centrale di prestigio e ostentazione di potenza. Il naufragio del Mentor, ripercorrendo la vicenda dello sfortunato viaggio dei “marmi di Elgin” verso l’Inghilterra e quella del loro recupero, ricostruisce un momento centrale della storia del Vecchio Continente. Napoleone, l’Ammiraglio Nelson e il Sultano Selim III, Antonio Canova e Giovanni Battista Lusieri, Lord Byron e John Keats sono solo alcuni dei protagonisti di una questione ancora aperta che vive nel dibattito sull’appropriazione del patrimonio culturale e nell’eco stessa di ciò che oggi significa essere europei. -
Antipolitica. Populisti, tecnocrati e altri dilettanti del potere
Viviamo in tempi maledettamente complessi, più che interessanti. La modernità plasmata dalla globalizzazione spiazza le aspirazioni dell'individuo e scuote le fondamenta della collettività. La politica si ritrae. Questa mancanza di progettualità per il futuro e di fiducia nel governo della complessità ha conseguenze profonde nella tenuta delle democrazie occidentali. Lo sa bene l'Italia, che sta attraversando una lunga stagione di antipolitica e ne vede ormai le sue diramazioni in tutti i gangli più vitali della Repubblica: i partiti, le istituzioni dello Stato, la magistratura, le classi dirigenti e i media. Ma che cos'è l'antipolitica? Il sintomo di una crisi esistenziale, una reazione emotiva a promesse non mantenute, o una patologia cronica della vita democratica? Con ""Antipolitica"""" Giovanni Orsina, storico e politologo, in dialogo con David Allegranti, giornalista e autore, ci aiutano a fare chiarezza sull'origine storico-concettuale, sui caratteri e sulle vicende più attuali che hanno contribuito a fare dell'antipolitica un tratto ormai pervasivo della società italiana. Dalle battaglie culturali del '68 a Tangentopoli, passando per l'ascesa di Silvio Berlusconi e dei populisti fino ai governi tecnici, la rinuncia alla Politica ha avuto il suo corollario: il fallimento delle alternative che l'antipolitica ha prodotto. Meteore incandescenti nel glaciale universo del potere."" -
Il segno più. Come riformare la regolazione a sostegno della crescita
Tra regolazione e libero mercato, tra concorrenza e innovazione, esistono relazioni ed equilibri complessi e delicati. In queste dinamiche, determinanti per lo sviluppo della nostra società, il ruolo della Pubblica amministrazione e delle sue decisioni è centrale. Con ""Il segno più"""" Alberto Heimler analizza le implicazioni economiche e le scelte politiche che sono alla base delle principali questioni aperte nell'economia italiana, da trasporti, infrastrutture, servizi e appalti pubblici a piattaforme digitali, vincoli comunitari e interventi antitrust, mostrando la strada che attraverso regolazione dei mercati, incentivi all'innovazione e promozione della concorrenza conduce a una concreta e diretta crescita economica del nostro Paese. Prefazione di Giuliano Amato."" -
L' America per noi. Le relazioni tra Italia e Stati Uniti da Sigonella a oggi
Cinque presidenti del Consiglio, tre ministri degli esteri, un ex ambasciatore e altri testimoni di questo tempo raccontano momenti di crisi e successi diplomatici dell'amicizia tra Italia e Stati Uniti. Dagli anni di Craxi, con i casi Sigonella e Gheddafi, all'intervento in Kosovo riscostruito da Massimo D'Alema, dai rapporti tra Bush e Berlusconi al caso Calipari, raccontato in un'intervista esclusiva alla moglie dell'agente del Sismi, e ancora dai discussi rapporti tra il governo Conte e Trump alle triangolazioni con la Cina per la nuova Via della Seta fino alla collaborazione tra gli esecutivi di Draghi e Biden. Con ""L'America per noi"""" Mario De Pizzo racconta la storia della relazione tra l'Italia e l'alleato statunitense, a volte presenza ingombrante per il nostro Paese, altre strategica per preziosi successi. Un'amicizia che attende di scoprire i suoi nuovi equilibri di potere, in un futuro nel quale l'Occidente dovrà dimostrare una volta per tutte la propria capacità di fare fronte comune. Prefazione di Paolo Messa."" -
Incoscienza artificiale. Come fanno le macchine a prevedere per noi
Una macchina intelligente in grado di prendere decisioni al posto dell'uomo: se pensiamo sia questa la definizione di intelligenza artificiale, sbagliamo. Anche se sempre più sofisticate, infatti, le macchine sono pur sempre dei meri esecutori di istruzioni impartite dall'uomo sotto forma di numeri e formule, che poco hanno a che vedere con facoltà tipicamente umane come le emozioni, il coraggio, la responsabilità o l'immaginazione. Massimo Chiriatti, con la mente dello studioso e l'occhio dell'addetto ai lavori, analizza la natura dell'intelligenza artificiale e le implicazioni della sua continua e sempre più profonda interazione con l'uomo. ""Incoscienza artificiale"""" è anche una riflessione sul ruolo che avremo nel mondo che verrà: saremo ancora noi a decidere, secondo Chiriatti, se ci mostreremo in grado di governare l'enorme potenziale tecnologico che abbiamo tra le mani, guidando le scelte delle intelligenze artificiali con consapevolezza, coraggio ed emozioni del tutto umane. Prefazione di Luciano Floridi. Postfazione di Vincenzo Paglia."" -
Lo Stato al sicuro. Intelligence e democrazia
Come si può mantenere la sicurezza, primo dovere del buon governo, a un costo ragionevole e sostenibile? Come evitare che i rischi per la sicurezza diventino un'ossessione e che i benefici della sicurezza ci si rivoltino contro se i metodi usati per garantirla risultassero aver compromesso e persino violato gli stessi valori che cerchiamo di difendere? Sono queste le domande che in futuro distingueranno sempre di più quelli che considereremo i segni del buon governo da quelli del cattivo governo. L'analisi fornita in questo libro è presentata nella speranza che possa aiutare accademici e professionisti, politici e giornalisti, sostenitori e detrattori a capire più chiaramente dove si trova il miglior equilibrio tra i diversi interessi in fatto di sicurezza e dove si collocano le secche e gli scogli del cattivo governo, e come navigare tra loro. -
La scrittura. Ideologia e rappresentazione
"Eppure i muri delle città italiane non sono ritornati «puliti»; eppure i lucidi manifesti della pubblicità commerciale e di quella politica non sono rimasti soli a riempire gli spazi urbani con i loro eleganti segni, con i loro rassicuranti ed elementari messaggi. Qua e là, in modo disordinatamente aggressivo, compaiono ancora comparti di scritte spontanee, fatte di simboli, di slogan, di nomi. La guerriglia continua, assale monumenti ed edifici, compare ora sui muraglioni lungo i corsi d'acqua e le linee ferroviarie, ora sui recinti delle fabbriche; esplode accanto agli stadi o nelle borgate dormitorio; riappare nelle università e nelle scuole, si rifugia nelle peri - ferie, insozza improvvisamente saracinesche e cartelli stradali, deforma manifesti, ricopre statue: esiste, insomma. """"Scritte presenti dappertutto, dipinte, graffite, incise, sospese su tabelle lignee o tracciate su riquadrature bianche, ... ora pubblicitarie, ora politiche, ora funerarie, ora celebrative, ora pubbliche, ora privatissime, di appunto o di insulto, o di scherzoso ricordo..."""" La città romana d'epoca imperiale descritta da Armando Petrucci non somiglia affatto al muto corteo di mura che le rovine di oggi suggeriscono: al contrario, quei muri grondano di scritture presenti ovunque, ma """"con qualche preferenza, è vero, per alcuni luoghi deputati, piazze, fori, edifici pubblici, necropoli, ma soltanto per le più solenni."""" Tutto questo sembra sparire con la fine del mondo classico, quando l'alfabeto cessa di essere un mezzo di espressione alla portata di tutti e nelle città, prive dei grandi spazi del passato, i luoghi privilegiati di trasmissione del discorso pubblico saranno le chiese, luoghi dove la comunicazione attraversa i canali dell'oralità e della visualità. Dopo l'anno Mille, tuttavia, qualcosa accade: quegli stessi muri ricominciano pian piano a parlare, e l'arte della scrittura inizia il viaggio che Petrucci descrive in questo libro. """"La scrittura. Ideologia e rappresentazione"""" è al tempo stesso un profilo storico dell'epigrafia italiana e, in senso più ampio, la storia culturale di ogni manifestazione della visualità dello scrivere e del suo significato ideologico. Passando in rassegna forme, materiali, destinazioni d'uso e attraversando le epoche, da Roberto il Guiscardo a Federico II, dalla Roma di Sisto V e di Michelangelo fino all'esplosione dell'arte tipografica, e ancora dalla rivoluzione industriale ai totalitarismi del XX secolo e fino alla """"guerriglia continua"""" delle scritte sui muri nelle nostre città, Armando Petrucci svela il profondo significato politico della scrittura scolpita, graffita, dipinta, esposta con orgoglio o furtivamente tracciata, ma in nessun caso neutrale." -
Il nemico dentro. Perché siamo noi stessi a distruggere la democrazia
"Abbiamo incontrato il nemico, e siamo noi"""", diceva all'inizio degli anni '70 Pogo, un popolare personaggio dei fumetti. Walt Kelly, il suo creatore, non immaginava che la battuta sarebbe diventata un modo di dire comune, né che avrebbe descritto a perfezione la situazione di cinquant'anni dopo. Mentre in Occidente le condizioni materiali di vita sono le migliori di sempre e continuano a migliorare, infatti, risentimento e malcontento sembrano dominare ogni spazio del - la vita comune: élite ciniche e corrotte, stranieri e immigrati, banchieri e intellettuali sono di volta in volta i """"colpevoli"""" della decadenza che tanti cittadini dei paesi più evoluti al mondo percepiscono ormai in modo tanto drastico da mettere in discussione la democrazia liberale. Il consenso ottenuto da autocrati populisti, la propensione di molti per un governo di funzionari non eletti o le giustificazioni per l'uso politico della violenza sono i pericolosi segnali di tendenze illiberali sempre più diffuse: dopo aver superato malattie, tensioni sociali, guerre e tragedie di ogni tipo, i paesi occidentali rischiano il paradosso di non superare la sfida di prosperità e benessere. Ma dove ha fallito la democrazia? La risposta che Tom Nichols dà in questo libro ha la forma di un'al - tra, scomodissima domanda: e se invece fossimo noi a non aver superato la prova della democrazia? Quando Edward Banfield teorizzò il """"familismo amorale"""" nella Basilicata degli anni '50, stava descrivendo una società disfunzionale in cui persone altrimenti perbene erano capaci di pensare soltanto al loro benessere e a quello della loro ristretta cerchia familiare: uno schema che rischia di descrivere ancora meglio noi, cittadini globali del Ventunesimo secolo, ormai incapaci di dedicare tempo, motivazione, impegno e persino intelligenza ai temi politici del giorno - a meno che non siano per noi di vitale importanza personale. Secondo Tom Nichols, siamo ormai diventati una società narcisistica e infantile, affamata non di pane ma di conferme tribali e nazionalistiche, nella quale le tentazioni autoritarie stanno mettendo sempre più a rischio la tenuta dei sistemi democratici. Tutto è perduto, dunque? No, perché, anche se sarà difficile, resuscitando virtù dimenticate come amore per la comunità, compromesso, orgoglio civile e sacrificio, potremo difendere la democrazia, ancora oggi il nostro più prezioso bene comune." -
Genere e identità. Una introduzione
L'espressione ""genere"""", distinta per la prima volta dal termine """"sesso"""" negli anni Cinquanta, è oggi onnipresente. Alle iniziali discussioni sui """"ruoli di genere"""", ossia sui comportamenti e sulle responsabilità che la società tendeva ad assegnare alle persone in base alla loro natura biologica, sono seguiti decenni di approfondimento al quale hanno contribuito e contribuiscono discipline afferenti a innumerevoli ambiti delle scienze sociali, umane, psicologiche e altre ancora. Le convinzioni sul genere hanno un impatto sul nostro lavoro, sulla famiglia, sulla scuola, sulla religione, sulle leggi, sulla politica, sui rapporti, sullo sport, sull'abbigliamento, e su molto altro. Il genere permea quasi ogni aspetto delle nostre vite di esseri umani. Questo libro intende fornire una introduzione sintetica ma completa a tutti gli aspetti utili a chiarire i dubbi sulle varie definizioni e implicazioni del genere, a capire il grado di inclusione che hanno raggiunto le nostre società e a delineare il lavoro che è ancora necessario compiere."" -
Impact. La rivoluzione che sta cambiando il capitalismo
Capitalismo e democrazia vengono oggi messi in discussione a livello globale. Il mondo deve cambiare, ma non possiamo cambiarlo continuando a investire in idee vecchie che non funzionano più. Abbiamo bisogno di una via alternativa per arrivare a un mondo nuovo dove la disuguaglianza diminuisca, dove le risorse naturali vengano rigenerate e le persone possano beneficiare di una prosperità condivisa. Questo è il mondo che sta nascendo grazie alla Impact Revolution. Il noto investitore, imprenditore, filantropo, innovatore nell'ambito della finanza sociale e tra i fondatori del venture capital, sir Ronald Cohen, ha dedicato oltre vent'anni al ruolo di guida di questa nuova e positiva rivoluzione che sta trasformando il capitalismo con l'obiettivo di generare un reale cambiamento sociale e ambientale. Impact è stato scritto per ogni aspirante imprenditore, professionista, investitore, filantropo o funzionario pubblico che stia cercando il suo personale modo di contribuire al benessere comune e per chiunque creda che un'azienda possa essere al tempo stesso etica e di successo.