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Anatomia di un profeta
Primi anni '90, in un piccolo paese del Monferrato. Di fronte a una tomba vuota un uomo recita un verso del profeta Geremia come una preghiera. Da quel preciso istante la vita del profeta e la vicenda drammatica del bimbo/Dio che non vuole più vivere si legano. Patrick il bambino, con le figure dolenti e folli dei suoi genitori, Geremia il profeta e le sue parole piene di ira e tenerezza, l'io narrante, sempre in bilico tra il tentativo di raccontare e il non senso del mondo, e Dio, che vive e muore, che odia e vuole redimere, sono le voci che si intrecciano in questo romanzo ibrido e complesso che narra la più semplice e antica delle storie: una storia d'amore e morte. -
Sete
Dalla penna inimitabile della narrativa contemporanea, Amélie Nothomb, un romanzo di passione che è anche una profonda riflessione sull’amore e sulla colpa.rn«Non è un Gesù pop: anzi collerico, sensuale; un po' filosofo. Ma è simpaticissimo. Avere un corpo è quanto di più bello possa capitare» - Dario Galateriarn“Non sono mai stato altro che me stesso, ma ho l’intima convinzione che questo potere lo possiedano tutti.”rnrn È da questi elementi che nasce Sete, in cui, grazie alla totale libertà di scrittura e a un’inventiva sconfinata, l’autrice belga dà voce e corpo a Gesù Cristo e offre a chi legge una versione personalissima della Passione del figlio di Dio. Il Cristo di Sete è umano sopra ogni altra cosa, innamorato di Maria Maddalena, figlio amorevole e sofferente nel corpo. Arrivato secondo al Premio Goncourt e in cima a tutte le classifiche di vendita in Francia, si presenta come un libro audace e vibrante che celebra la vita ed esalta l’intricato meccanismo con cui corpo e mente sono legati. Sete è il ventottesimo romanzo a firma di Amélie Nothomb. -
Tutti i nostri corpi. Storie superbrevi
Centotré racconti brevi o brevissimi, divertenti e assurdi. Storie assai diverse tra loro, riflessioni ironiche, grottesche, malinconiche, cronache di vita composte da Georgi Gospodinov nel corso degli anni, dove la nostalgia per il passato si intreccia alla curiosità per il futuro: un esperimento di ascetismo verbale per mettere ordine nel mondo e rallentare il tempo. -
Tre vivi, tre morti
Un romanzo familiare, storico, dallernvenature noir, che fonde le vicendernpersonali dei protagonisti con quelle dellarnStoria, costruendo un grande affrescorndella prima metà del ’900 italiano.rnrnModesto e Aurora sono sposati, fanno glirninsegnanti, hanno ognuno un amante, inrnun’Italia alle soglie del boom economico. Sirnsono conosciuti subito dopo la guerra,rnquando Aurora, come molte altre italiane,rnha avuto modo di esprimere il suo voto perrnla prima volta. Ora condividono unarnquotidianità fatta di cinema del lunedì,rnbattute al vetriolo e perdite d’equilibrio.rnQuest’ultimo sembra definitivamenterncompromesso quando Modesto riceve unarnlettera: qualcuno sembra conoscere la suarnvera identità, sa del “fattaccio” che luirnpensava fosse sepolto nel passato. Il lettorernripercorre la vita di Modesto andandornindietro nel tempo, a quando aveva unrnpadre, uno zio, a quando faceva ilrnparacadutista, era in Russia sottornle bombe, possedeva una scimmia… -
Malia d'Italia
A 42 anni Ogarëv si è già reinventato innumerevoli volte. Ragazzino infelice della periferia operaia tardosovietica, lettore vorace, statuario sollevatore di pesi, soldato insofferente, medico brillante, marito venerato. Tutto ciò senza mai sentirsi pienamente vivo. Quando però, in un giorno d'ottobre, è Malja ad accomodarsi sulla poltrona delle visite, sotto le sue mani per la prima volta non ci sono né linfonodi né articolazioni, ma una donna, un incantesimo, la libertà. E mentre Mosca, sempre più prepotente e venale, scappa via dall'Europa, Ogarëv impara a essere e basta, senza etichette o cittadinanza, a lasciare che sia qualcun altro a indicargli la cura: la Toscana, la vernaccia, le ciliegie, la misteriosa baklevà. Dall'autrice delle ""Donne di Lazar'"""", una mappa sconfinata per addentrarsi in quarant'anni di storia russa e riemergere in un inedito presente italiano, un viaggio per scoprire che, seppure abbandonarsi all'amore è tanto complicato quanto sperimentarne l'assenza, non c'è altra via possibile per conoscere il mondo."" -
La risata del barbaro
All'Hotel Colomba Blu, sulle rive del Mar Egeo, l'idillio di un gruppo di vacanzieri è turbato da un evento singolare e disgustoso: una notte, tutta la biancheria dell'hotel viene sporcata. Da cosa, da chi? Uno sconosciuto? Un membro dello staff? Uno degli ospiti? L'indignazione si diffonde. Tra sospetti, accuse, insulti e ritorsioni, la scandalosa sfrontatezza del gesto serve a rivelare e a far emergere le tensioni, i conti in sospeso e i dolori più intimi... Tragicommedia dei tempi moderni, ""La risata del barbaro"""", con la sua folla di giovani innamorati, famiglie numerose, coppie sposate, anziane solitarie e una moltitudine di bambini, tratteggia con umorismo spericolato un affresco in miniatura dell'odierna Turchia, con le sue divisioni, violenze e ipocrisie."" -
Eliete. La vita normale
Una donna del tutto normale, che di particolare ha soltanto il nome: Eliete. Due figlie grandi che la trattano con distacco, un marito fissato con i giochi online e che fa sesso solo al venerdì, una madre ossessiva e prodiga di critiche, una nonna amata ma ormai in preda all'Alzheimer. Per scappare dalla sua vita preordinata e monotona, dalle ipocrisie e dalle convenzioni del Portogallo postrivoluzionario, Eliete si rifugia in Tinder, dove gioca a diventare un'altra, dove si sente di nuovo desiderata, e dove cerca di convincersi che, ancora una volta, può succedere di tutto. -
Dizionario dei Chazari. Romanzo-lexicon in 100.000 parole. Copia femminile
«Nella gara per il romanzo più inusuale il ""romanzo-lexicon"""" del maggiore autore serbo contemporaneo continua a svettare» - Vanni Santoni, la LetturaNel 1689, sulla scena danubiana della guerra russo-turca, si incontrano tre uomini: Avram Brankovi?, che raccoglie vecchi scritti, l'insegnante turco di liuto Jusuf Masudi e l'ebreo Samuel Coen. Si sono visti nei sogni, si sono a lungo cercati e, quando si trovano, perdono la vita. Trecento anni più tardi tre studiosi si radunano a Istanbul: un egiziano, uno jugoslavo e un'ebrea polacca. I tre, come i loro predecessori, hanno a che fare con i Chazari, un popolo di origine incerta che tra il VII e il X secolo si era stabilito sul Mar Caspio. La leggenda narra che il loro sovrano, il kagan, avesse convocato i rappresentanti delle tre grandi religioni perché lo convincessero a convertirsi... Antologia dei sogni, manuale cabalistico, labirinto, gioco di specchi, romanzo d'avventure: il Dizionario dei Chazari è tutto questo e molto altro. E proprio come un dizionario contiene 47 lemmi in ordine alfabetico, con relativi riferimenti, fonti e appendici. Composto da un libro cristiano (rosso), uno islamico (verde) e uno ebraico (giallo), può essere letto dall'inizio alla fine. Ma ci si può anche perdere fra le sue pagine e cercare un proprio percorso."" -
I cinocefali
Tre giovani moscoviti vengono ingaggiati da un personaggio misterioso per recuperare un antico affresco nella chiesa di uno sperduto villaggio: un lavoretto da nulla, un weekend remunerativo che li convince ad allontanarsi dalla capitale. Nella primitiva Kalitino gli arroganti moscoviti sono però accolti con ostilità dai locali, l'affresco - un san Cristoforo con testa canina - sembra muovere gli occhi, nella scuola abbandonata dove i ragazzi pernottano si sentono unghie di cane grattare il pavimento, e chi si inoltra nella foresta non torna indietro. Gli abitanti del paese alludono a segreti sepolti da tempo, ogni avvenimento si collega a eventi del passato: gli eretici, il Gulag, gli inquisitori dello zar e i bolscevichi, in una parabola della storia russa che genera mostri e colpisce chiunque calpesti questa terra maledetta. In un thriller insolito, Aleksej Ivanov demolisce uno dei miti più persistenti della letteratura russa, quello della campagna come sede sacrale dell'anima nazionale. La Russia profonda è ormai un inferno da cui fuggire, a costo di stringere un patto col diavolo. -
Essere rosso
1959. Omar e Lolita si conoscono su una nave in mezzo all'Atlantico. Sono entrambi diretti a Vienna dal Sudamerica per partecipare al festival della gioventù comunista. È l'inizio di una storia d'amore permeata di militanza politica, ma diventa presto il racconto del sogno infranto di una generazione e delle peripezie di una famiglia costretta a fuggire da due dittature. Con una scrittura coinvolgente e rapida, piena di aneddoti e di momenti intimi che spaziano tra passato e presente, tra Cile, Argentina ed Europa, Javier Argüello ripercorre, attraverso i colloqui con i suoi genitori, le vicende del XX secolo e si interroga su cosa rimanga adesso dell'entusiasmo di un tempo, degli ideali di uguaglianza e giustizia condivisi da tanti giovani che pensavano di poter cambiare il mondo. -
Enne
Colpito da un lutto improvviso e dolorosissimo, un uomo sceglie di cambiare la sua vita e abbandona un impiego da manager in una multinazionale per diventare codista: trascorre le mattine negli uffici pubblici, dove sbriga piccole incombenze per conto di altre persone mettendosi in coda al posto loro. La sua nuova quotidianità solitaria e ossessiva s'incrina il giorno in cui decide di esaminare meglio i pacchi che, ogni martedì, una cliente lo incarica di spedire. Perché gli sembra che abbiano a che fare con lui e con il suo passato? Un romanzo epistolare, una matrioska di storie che sostano sull'ambiguo crinale tra realtà e finzione ed esplorano l'amore nel suo complesso intrico di desiderio, rimorso e volontà di controllo. -
Giorni maledetti
Inizialmente pubblicato su un periodico parigino e solo nel 1936 uscito in volume, Giorni maledetti è la terribile cronaca - ambientata sullo sfondo di due citta, Mosca e Odessa - della guerra civile che insanguinò la Russia tra il 1918 e il 1919. rn«Sembrerebbe che il libro in questione sia lo sfogo di un reazionario, incapace di cogliere lo spirito del tempo e quindi l'interesse per il testo sarebbe relatino. E invece, la lettura di I giorni maledetti è un'esperienza affascinante» - Wlodek Goldkorn, Robisonrnrn«Un documento straordinario» - TuttolibrirnProtesta appassionata contro la rivoluzione bolscevica e insieme difesa nostalgica delle fondamenta patriarcali della Russia, il libro è uno dei rari resoconti del periodo che avrebbe cambiato per sempre il destino della Russia. Bunin riferisce di conversazioni catturate per strada, cita estratti di giornali e discorsi di personaggi illustri, evoca le grandi figure letterarie e politiche dell'epoca senza nascondere avversioni e antipatie. Tradotto per la prima volta in italiano, ""Giorni maledetti"""" è anche l'unica opera in cui l'autore abbandona il suo abituale e altero riserbo per dare voce alla disperazione personale di fronte alla """"catastrofe"""" rivoluzionaria."" -
La vita comincia venerdì
Bucarest, 1897, tredici giorni a Capodanno. Un uomo viene ritrovato svenuto nella neve in una foresta alla periferia della città. Indossa strani abiti e scarpe colorate, non ha barba né baffi e si esprime in modo stravagante. La polizia indaga e la gente mormora: magari è Jack lo Squartatore, in prima pagina su tutti i giornali, oppure è un pazzo fuggito dal manicomio, un delinquente, un truffatore internazionale? E se invece venisse da un altro tempo?... Un romanzo vivace, una trama che condensa i generi e li trascende, per restituirci l’umanità, le speranze e le illusioni di una Bucarest ormai scomparsa e dimenticata. Postfazione di Mircea Cartarescu. -
Stanno smontando il mare e altri racconti
Ventidue racconti - di cui cinque inediti scritti appositamente e gli altri pubblicati nel corso degli ultimi decenni su quotidiani e riviste come ""Cuore"""" e """"Linus"""" - raccolti in volume.rn«Questi non sono racconti, sono ali di farfalla. Ogni storia un soffio di delicatezza. Le parole procedono svolazzando nella pagina che diventa partitura musicale, disegno e perfino foglia di pioppo» - Simone Innocenti, la Letturarn Protagonisti di queste storie sono bambini, ragazzi, persone di mezza età, vecchi, uomini e donne. Un padre single si interroga sul difficile rapporto con il figlio; un bambino attraversa il labirinto stregato dell'infanzia per approdare all'età adulta; un io narrante dice di sì alla vita, e un altro invece è curioso di sapere """"quale emozionante spettacolo andrà in scena dopo lo spettacolo"""". Lontani fra loro nel tempo e nello spazio, a ben guardare tutti hanno in realtà qualcosa di molto importante in comune: vivono nella """"cognizione del dolore"""", nella sconfinata consapevolezza della finitudine e in una altrettanto sconfinata voglia di felicità. Ogni storia, in un gioco di luci e ombre, parla di noi e del nostro presente. Racconti che sono preziose suggestioni, pervasi dal senso di essere sperduti nell'universo eppure senza paura, pieni di meraviglia, consapevolezza e mistero."" -
Gli aerostati
«Ancora non sapevo che Donate apparteneva a quel genere di persone che si irritano per un nonnulla. I suoi rimproveri mi facevano sprofondare nella vergogna. – Non si lascia il bagno in questo stato – mi disse. – Scusa! Che ho fatto? – Non ho toccato niente. Devi rendertene conto da sola.Andai a vedere. Non c’erano pozze d’acqua sul pavimento, né capelli nel piatto della doccia. – Non capisco. Mi raggiunse sospirando. – Non hai tirato la tenda della doccia. Come vuoi che si asciughi se rimane piegata a soffietto?»«Nothomb torna con Gli aerostati, romanzo frizzante e molto letterario che racconta il rapporto tra un ragazzo viziato e la sua insegnante. Da leggere fino all'ultima riga» - Daria Galateria, RobinsonrnDopo aver risposto a un annuncio Ange, brillante studentessa di filologia, inizia a dare ripetizioni a Pie, uno strano sedicenne, dislessico e incompreso dai genitori. Affascinato dalla matematica, Pie disprezza invece la letteratura. Sotto l'occhio vigile di Grégoire, l'autoritario padre del ragazzo, Ange si mette al lavoro incoraggiando Pie a leggere un classico dopo l'altro. Il rapporto tra i due diventa subito speciale, e anche Ange avrà qualcosa da imparare dal suo allievo... Il 29° romanzo di Amélie Nothomb è una celebrazione della lettura e della giovinezza, con una sfumatura noir. -
Autoritratto con pianoforte russo
«Pagine in cui la maestria stilistica dell’autore riesce a incantare, divertire e condurre a riflessioni sul senso dell’esistenza stessa» - Patrizia Violi, la LetturaVienna, due uomini si incontrano in un caffè: Suvorin, anziano pianista russo in esilio che ha rinunciato alla carriera perché infastidito dal suono degli applausi, racconta la sua vita a un anonimo scrittore austriaco. Un monologo sulla nostalgia in cui si mescolano un passato fatto di bellezza, sogni e amore - ma anche del progressivo imbarbarimento della patria abbandonata - e un presente in cui non restano che fantasmi e note perdute. Wolf Wondratschek cerca di rispondere, con uno stile in bilico tra musica e letteratura, alla domanda atavica su cosa sia la perfezione e quale il prezzo da pagare per raggiungerla. -
Miti personali. Sedici racconti
«Marchesini si confronta, ambiziosamente, con le rafici stesse della nostra civiltà» - Filippo La Porta, RobinsonAchille insegue Ettore all'infinito, mentre l'eroe troiano si trasforma in una tartaruga. Un Odisseo probabilmente falso torna a Itaca provocando un caso Bruneri-Canella ante litteram. Narciso e Leopardi devono scegliere tra uno stato di minorità perenne, compensato dall'onnipotenza fantastica, e una fuga da casa che insieme alla vita adulta lascia intravedere l'ombra della morte. Ecco alcune delle vicende mitiche e storiche che Marchesini ci propone nei suoi sedici racconti. Negli stampi archetipici l'autore cola la propria personale esperienza del mondo, offrendoci una nitida galleria di stati d'animo, drammi famigliari e conflitti sociali: e così dalla ""Poesia"""" di Orfeo arriva alla """"Prosa"""" degli ultimi pezzi, dove dei personaggi comuni, simili a ognuno di noi, rappresentano i miti crudeli della realtà di oggi."" -
Cronorifugio
Vincitore del Premio Strega Europeo 2021 Il nuovo, attesissimo romanzo di Georgi Gospodinov ci porta a Zurigo, Sofia, Vienna, Sarajevo, Brooklyn, e in altri luoghi e tempi, e ci mette di fronte a tutta l'incertezza del futuro, mescolando satira e nostalgia, storia e ironia, in un irresistibile viaggio nello sconfinato continente di ieri.rn«Cronorifugio è un innesto esondante d’invenzione su fatti storici, è l’esplorazione nostalgica e ironica di un secolo andato» - Nadia Terranova, RobinsonrnGaustìn, un bizzarro personaggio che vaga nel tempo, inaugura a Zurigo una ""clinica del passato"""" dove accoglie quanti hanno perso la memoria per aiutarli a riappropriarsi dei loro ricordi. Ogni piano dell'edificio riproduce nei dettagli un decennio del secolo scorso, e la prospettiva di un confortevole rifugio dal presente finisce per allettare anche chi è perfettamente sano. In Europa intanto viene indetto il primo referendum sul passato e la campagna elettorale si fa ben presto movimentata..."" -
Pacifico
Seconda guerra mondiale. Su una portaerei dell'Impero del Giappone, il soldato Kaneda Isao si prepara a morire. Appassionato di aviazione fin da piccolo, Kaneda è stato addestrato al volo e al sacrificio di sé. È un sakura, un attentatore suicida formatosi nel codice d'onore dei samurai, e il 29 aprile 1945 la sua missione è schiantarsi contro un incrociatore americano. Anche se ha paura, anche se si interroga sull'utilità del suo gesto, non ha scelta. È una questione d'onore. Eppure dubita. Sente che la guerra è persa e quel sacrificio non salverà il paese. Kaneda dovrà attingere alla sua educazione e alle usanze ancestrali della sua terra per trovare la forza di andare fino in fondo. In pieno volo, però, il motore del caccia emette uno strano rumore, sul quadrante si accende una spia... Un romanzo che indaga i pensieri di un giovane soldato davanti alla morte e ci svela la cultura e le atmosfere di un Giappone in bilico tra il passato e il presente. -
Segreti di famiglia
Un romanzo sulle turbolenze e i cambiamenti storici del XX secolo, sull’ingiustizia, la morte, la paura, l’amore e la gioia, narrati attraverso le vite di quattro generazioni di donne. Fine anni ’90. Katarina torna da Zagabria per incontrare la madre che, malata da tempo, muore prima di rivedere la figlia. Sola in una casa ormai vuota, Katarina riscopre a poco a poco la storia della sua famiglia con l’aiuto di vecchie fotografie e dei racconti di un’amica della nonna. In una alternanza di piani temporali, alle vicende della bisnonna Viktorija e del marito Rudolf, abbandonatosi all’alcol dopo aver combattuto nelle trincee durante la Prima guerra mondiale, si affiancano quelle della nonna Klara e dei due fratelli schierati su versanti opposti, uno con i nazisti, l’altra con i partigiani. Un libro pieno di vitalità e colpi di scena, dedicato alla città di Osijek e all’importanza di non dimenticare il passato.