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Alla scuola della crisi. 14° rapporto sull'economia globale e l'Italia
La crisi globale è ormai un dato di fatto: dall'ambito della finanza si è estesa all'economia reale, determinando implicazioni sociali, politiche, geostrategiche, ambientali che condizionano seriamente le misure adottate dai governi e le prospettive degli individui. Riconoscere e analizzare la complessità dei fattori che hanno contribuito a delineare lo scenario attuale è solo la prima tappa di questo Rapporto: esso infatti si propone di comprendere le lezioni che la recessione globale insegna, le riflessioni che impone, gli scenari di evoluzione possibile, leggendo la crisi come una ""scuola"""" da cui trarre insegnamenti utili per il futuro. Una prima lezione è che l'epoca della """"finanza globale"""" è tramontata, ma quella del """"coordinamento globale"""" degli stati sovrani non è ancora sorta. I paesi occidentali sono alle prese con l'esplosione dei debiti pubblici e con l'acuirsi delle tensioni in settori strategici quali l'aerospazio e l'energia, rispetto ai quali si registra uno spostamento del baricentro del pianeta da Ovest verso Est. Su questo sfondo tumultuoso, ciascun paese può far conto su quello che ha: l'Italia mette in gioco i consistenti risparmi delle sue famiglie e la minor debolezza delle sue banche, mentre l'indebitamento pubblico è nettamente superiore a quello degli altri paesi avanzati. La lezione più importante è che le difficoltà che oggi accomunano il mondo offrono all'Italia un'occasione per recuperare il troppo tempo perduto."" -
L' insostenibile leggerezza del management. Best practices nell'impresa che cambia
Se questo è l'asset principale dell'impresa basata sulla conoscenza, come è possibile da una parte generare valore con il lavoro e dall'altra precarizzare sempre di più i rapporti? E perché non appena i conti non tornano facciamo del lavoro la leva primaria nella gestione delle crisi? Sullo sfondo di questo libro ricorrono contraddizioni come queste, rivelatrici di una insostenibile leggerezza del management nel modo in cui spesso operiamo, preferendo - forse perché presi dal cappio dell'emergenza - le scorciatoie alle strade, l'effimero al sostenibile, la superficie alla profondità. Ad esse corrisponde, come desolante corollario, la diffusa convinzione che talento, competenza e merito non possano radicarsi nelle imprese in cui ciò che conta sono in definitiva la carriera, il potere, l'affiliazione. Questo libro non è un manuale, non fornisce regole né modelli per la gestione delle risorse umane, ma best practices effettivamente collaudate in imprese che operano alla frontiera della tecnologia e dell'innovazione, e perciò concretamente ""praticabili"""": tracce che possono essere seguite in azienda, a seconda dei contesti organizzativi e della voglia di leadership dei suoi manager. Esperienze che possono contribuire a rafforzare oppure a demolire le convinzioni personali di navigati executives come di giovani che si affacciano all'avventura manageriale."" -
Invertising. Ovvero, se la pubblicità cambia il suo senso di marcia
L'advertising si trasforma e cambia direzione: una vera e propria inversione di marcia della pubblicità, dove la creatività diventa fondamentale per catalizzare l'attenzione del pubblico, non più considerato come un semplice target. In nome della rilevanza, dell'etica e di un rinnovato patto di fiducia tra brand e individui, il dialogo si sostituisce ai monologhi della reclame, la comunicazione diventa conversazione, lo shopping si fa condivisione e la persuasione si trasforma in consenso. Si passa dalle idee agli ideali, perché in futuro i consumatori saranno sempre più critici e consapevoli, e la pubblicità, nelle sue forme più diverse, potrà tornare ad essere un servizio prezioso e atteso, come sostiene nella prefazione Anna Bartolini, autorevole esponente delle associazioni a difesa dei consumatori. -
Kaizen. Il miglioramento continuo
La ""filosofia"""" Kaizen, ovvero tensione costante verso cambiamenti migliorativi, è alla base del Sistema di Produzione Toyota. Introdurre il Kaizen nella pratica aziendale siginifica proiettare l'attività verso tecniche di miglioramento progressivo, indispensabili per le aziende che vogliono rimanere competitive e raggiungere l'eccellenza. Un risultato che si può ottenere solo con la formazione di tutto il personale e la sua partecipazione nello sviluppo dei nuovi programmi. """"Kaizen. Il miglioramento continuo"""" è dunque una guida pratica e operativa, utile per chi voglia intraprendere il viaggio verso la """"lean enterprise"""" e introdurre il Sistema Toyota nella propria azienda."" -
Comunicare la scienza. L'innovazione e il dibattito bioetico
Da più parti sono stati sollevati dubbi per ciò che concerne la qualità e la completezza dell'informazione scientifica offerta dai mezzi di comunicazione di massa, fonte privilegiata della formazione dell'opinione pubblica. La corretta informazione rappresenta, però, il presupposto per un serio dibattito pubblico in merito alle valutazioni morali e sociali delle novità che la ricerca scientifica propone, specialmente per quanto attiene al campo delle questioni cosiddette ""bioetiche"""". Discutere relativamente all'adeguatezza dell'offerta informativa pare quindi, oggi più che mai, importante e necessario."" -
Ubiquitous learning
Come si è verificato il passaggio dalla ""tradizionale"""" formazione face to face a quella a distanza, ora si sta verificando il passaggio dalla formazione a distanza """"tradizionale"""" a quella 2.0. Ogni individuo, con le sue caratteristiche, tende a costruirsi un mondo personale di apprendimento, che interagisce con un numero sempre maggiore di tecnologie e differenti reti sociali. Forse è giunto il momento di passare dall'insegnare la tecnologìa (come si usa la tecnologia), o con la tecnologia (usare la tecnologia per insegnare), all'insegnare nella tecnologia, cioè considerare la tecnologia come l'ambiente naturale in cui si realizza l'apprendimento."" -
Lontano da casa
Lontano da casa: ma quanto lontano? E dov'è la casa sulle colline dell'Anatolia da cui Veron, la ragazzina protagonista di questo libro, si è separata per sempre? Quale carico immenso di nostalgia e quale febbrile senso di perdita, irrimediabile, inconcepibile, la perseguita? Durante il calvario degli armeni negli anni della prima guerra mondiale, attraverso la sua personale odissea, la bambina diventa adolescente, diventa donna, e forma il suo carattere e il suo destino affrontando la fatica insensata di continuare a percorrerla, quella strada infinita che porta verso il nulla , verso un destino ignoto che non è più nelle sue mani: eppure resiste, chiude nel fondo del cuore le ferite e i ricordi che più fanno male, e riesce a misurarsi con ogni disavventura. Questo coraggio di vivere è presente in ogni pagina del libro, testimonianza straordinaria della tragedia del popolo armeno, vista attraverso gli occhi di Veron e la parola di suo figlio. -
Spazi contesi. Camera della Sommaria, baronaggio, città e costruzione dell'apparato territoriale del Regno di Napoli (secc. XV-XVIII). Vol. 2
Nel Regno di Napoli gli spazi della sfera amministrativa in possesso dei comuni (le antiche universitates) si delineano lentamente lungo il corso dell'età moderna. Nel processo sono coinvolti lo Stato centrale, il baronaggio, le città, il patriziato urbano. E soprattutto la Camera della Sommaria (il tribunale regio che, fra l'altro, esercita il controllo sulla nascente sfera amministrativa) che sovrintende a questo processo. Da una parte, questo supremo tribunale va a ridefinire gli spazi delle giurisdizioni feudali separandoli da quelli dell'amministrazione, di spettanza delle universitates; dall'altra rompe l'unità interna degli Stati territoriali (tipologie di città composte da piccoli casali, nate all'interno degli involucri degli Stati feudali storici) promuovendo, lungo il corso dell'età moderna, centinaia di ex casali a ""università"""" autonome."" -
Il lavoro e i suoi redditi. Persone, famiglie e sussidiarietà
Il sistema economico sta attraversando una fase di importanti cambiamenti, che a loro volta influiscono profondamente sul tessuto sociale della nazione. Persone e famiglie si trovano ad affrontare un mercato del lavoro completamente trasformato rispetto a pochi anni fa, dove flessibilità e dinamicità sono fenomeni sempre più in crescita. La crisi economica iniziata nella seconda metà del 2008 ha certamente accentuato tali tendenze, evidenziando in particolare quelle maggiormente legate ai rischi di disagio ed esclusione sociale. In questo contesto emerge con forza la necessità di conoscere i fenomeni in atto sul territorio, per supportare adeguatamente le istituzioni nell'attuare politiche di intervento mirate ed efficaci, con particolare attenzione al supporto delle persone in difficoltà. È nell'ambito di questo scenario che la Compagnia delle Opere di Milano ha organizzato la ""Giornata della Sussidiarietà"""", promuovendo, in collaborazione con la Fondazione per la Sussidiarietà, lo studio oggetto del presente volume. Il percorso della ricerca verte su tre temi principali: le dinamiche lavorative e i cambiamenti in atto nei percorsi professionali delle persone e il loro impatto sulle famiglie; l'identificazione di forme sussidiarie di impresa sociale che costituiscono un punto di riferimento nelle azioni politiche di supporto; infine la presentazione di una mappa delle realtà non profit che agiscono a Milano a sostegno delle situazioni di disagio sociale."" -
L' immigrato: una risorsa a Milano. Il lato virtuoso dell'immigrazione straniera
L'immigrazione straniera a Milano non è certamente solo quella che affiora, generalmente con connotazione negativa, dai fatti di cronaca. L'universo degli stranieri è popolato da migliaia di ""persone"""" che inseguono faticosamente il progetto di una vita migliore, e che per questo ripropongono alla società ospite quegli esempi di """"senso di responsabilità"""" e """"disponibilità al sacrificio"""" che il diffuso benessere aveva progressivamente ridimensionato. Nella realtà milanese gli immigrati rappresentano ormai a pieno titolo una popolazione che, passo dopo passo, si integra nel tessuto cittadino, sviluppa una vita di relazione, avvia nuove iniziative e, in un numero crescente di casi, dimostra la capacità di emergere. In una città come Milano che tradizionalmente ha saputo accogliere e valorizzare il capitale umano che nel tempo ha bussato alle sue porte, essere immigrati significa anche avere l'opportunità di """"partecipare"""" alla costruzione del bene comune. Il volto di un'immigrazione """"non solo problematica"""" bensì sempre più """"costruttiva"""" nel disegnare i nuovi scenari di sviluppo nasce dunque da una visione oggettiva della realtà e dalla doverosa attenzione anche alla parte di """"iceberg"""" che non emerge ai fasti della cronaca, ma che vive e interagisce quotidianamente con la città. Questi i contenuti della ricerca che viene qui presentata, commissionata dalla Compagnia delle Opere di Milano e realizzata a cura di G. Carlo Blangiardo in collaborazione con la Fondazione per la Sussidiarietà."" -
Connecting television. La televisione al tempo di internet
Sulla spinta delle trasformazioni nelle pratiche sociali imposte da Youtube e dai social media, la televisione è costretta a reinventarsi come un medium connesso a internet (connected television). Si crea, così, un nuovo ambiente competitivo in cui i broadcaster tradizionali entrano in concorrenza con gli operatori che vengono dal web (Google) e dai dispositivi mobili (Apple), mentre i gestori di banda larga, che controllano la Rete, lottano per trovare uno spazio. La possibilità di distribuire contenuti di alta qualità (film, serie tv, ma anche musica e foto personali) trasforma il televisore in un raffinato strumento per l'intrattenimento domestico e porta a un radicale mutamento nell'esperienza di visione della televisione che, da tendenzialmente uniforme, diventa sempre più individualizzata. Le audience, infatti, costruiscono un proprio palinsesto (timeshifted tv) e utilizzano sempre più i social network per commentare i programmi (social tv). La televisione, che alcuni davano per morta sotto i colpi di internet, si sta rapidamente trasformando per entrare in sintonia con i processi di convergenza digitale e le pratiche partecipative dei pubblici. -
Piano piano. Percorso di avvicinamento alla lingua italiana per adulti stranieri
"Voglio imparare piano piano"""", dicono con un certo timore gli stranieri che si accostano per la prima volta nella loro vita alla scuola, che decidono di imparare a leggere, a scrivere e a comunicare in italiano, in una lingua che non è la loro. Chi sono queste persone cosi coraggiose? Sono uomini e donne che posseggono competenze, saperi, capacità operative non da poco. Ma per loro le """"parole di carta"""" rappresentano un mondo sconosciuto, da conquistare... """"Piano piano"""" è un quaderno di lavoro dedicato sia agli insegnanti sia agli studenti, impegnati in egual misura in questo difficile percorso verso la scoperta della parola scritta." -
La sindrome di Starbuck e altre storie. Il lavoro attraverso la letteratura
Che una certa visione del mondo e dell'economia sia ormai inadeguata è più che un'impressione. In particolare il lavoro si trascina stancamente, aggiogato al carro dell'economicismo e di una falsa produttività. Immiserito da chi lo intende come una semplice voce di costo o un puro mezzo per vivere. Il nostro lavoro attende una ventata di aria fresca che ridia slancio a ciò che facciamo. E in attesa che qualcuno abbia il coraggio di ribaltare assunti vecchi di secoli, denunciare false verità, interrompere l'insensatezza che pare essere il nostro ineluttabile destino. Non è un compito semplice: servono idee e parole assolutamente inattuali, libere di riconoscere i segnali di un nuovo sentire, capaci di dare forma a un diverso modo di concepire la vita. Pensieri e parole lontani dalla miseria del presente, ma vicini ai suoi problemi. In grado di generare speranze con la forza della poesia e dell'immaginazione. Dove trovarli? Dove il pensiero fermenta e le parole ribollono: nella grande letteratura. Alberto Peretti ha tentato l'azzardo. Ha scelto una serie di figure letterarie, da Adamo ai giorni nostri. Personaggi caratterizzati da un particolare mestiere, ciascuno con un'esemplare vita lavorativa. Ne ha ascoltato la voce, ne ha ripercorso la vicenda, ha cercato di coglierne l'insegnamento. E come in ogni favola che si rispetti ne ha ricavato una morale in grado di scuotere la nostra coscienza lavorativa. Prefazione di Francesco Varanini. -
Il sacco del nord. Saggio sulla giustizia territoriale
Quando, nel 2010, uscì la prima edizione de ""Il sacco del Nord"""", la crisi sembrava in via di superamento, Berlusconi era ancora in sella, e io stesso pur esprimendo tutto il mio pessimismo - non escludevo completamente la possibilità che il federalismo a un certo punto decollasse, in qualche versione più o meno incisiva. Ora siamo nel 2012, e la situazione è completamente cambiata. Dopo venti anni di progetti e discorsi inconcludenti, l'eventualità di vedere, finalmente, un'Italia rifondata e risanata dal federalismo è completamente evaporata. Ma come siamo arrivati a questo punto? E soprattutto, perché le cose sono andate così? Contiene una nuova introduzione dell'autore """"Federalismo addio""""."" -
Attualità della parola. La lingua tra scienza e mito
Prete ortodosso, matematico, filosofo, teologo, critico d'arte, scienziato, Pavel A. Florenskij è una personalità eccezionale nel pur eccezionale scenario culturale russo degli inizi del Novecento, l'epoca di Skrjabin e di Kandinskij. Dai numeri, attraverso la musica, la pittura, la filosofia, Florenskij si spinge verso lo ""spirito di Dio"""", cercando costantemente di cogliere nel visibile il riflesso dell'invisibile, della sostanza dell'esistenza spirituale o metafisica. L'opposizione tra visibile e invisibile costituisce uno dei principi che guida il suo pensiero in tutti gli ambiti del sapere. Questo stesso rapporto è al centro della sua riflessione linguistica: la parola va considerata, da una parte, come oggetto della conoscenza e, dall'altra, come l'atto della conoscenza che permette di entrare in contatto con la sostanza significativa della parola. La parola viene dunque concepita come il """"frutto del rapporto tra lo spirito della conoscenza e il mondo da conoscere"""". La forza motrice del seme o la enérgeia della parola conduce la mente al di là della barriera soggettiva e le fa sfiorare il super-reale, la sfera che sta al di là della nostra esperienza immediata. Insieme al dato di realtà, Florenskij coglie della lingua, come della matematica e dell'arte, l'aspetto trascendente e simbolico, alla ricerca di una sintesi e, quindi, di un'ideale """"integrità"""" del sapere. Introduzione di Vjaceslau Vs. Ivanov."" -
Storia critica delle idee
Sotto il titolo di ""Storia critica delle idee"""" è proposto in traduzione italiana un ciclo unitario di lezioni tenute da Husserl al termine dell'anno 1923 presso l'Università di Freiburg. Ciò che lo rende prezioso e che ne fa anzi un caso unico nell'insieme della produzione di Husserl, è l'andamento storico-filosofico della riflessione. I temi fenomenologici vengono qui fatti emergere in una considerazione critica delle tappe fondamentali della storia della filosofia europea - da Platone e dalla filosofia greca in genere fino a Leibniz e a Kant attraverso Descartes e l'empirismo inglese. Questo orientamento storico agevola certamente la comprensione perché rende esplicita la portata critico-polemica di ciascuna problematica, radicandola solidamente all'interno di luoghi ben noti della riflessione filosofica che vengono sollecitati secondo nuove direzioni interpretative. Nello stesso tempo, valutazioni e giudizi sul passato filosofico si ribaltano sul modo di intendere la fenomenologia, suggerendo prospettive interpretative inusuali. Ciò vale in particolare per l'ampiezza del dibattito sull'empirismo inglese, che mostra un'incidenza, non solo come obiettivo polemico, ma anche sul piano della formazione delle tematiche fondamentali, spesso trascurata dalla critica corrente."" -
Filosofia della musica
"Filosofia della musica"""" intende sperimentare nuove vie nella delimitazione delle nozioni elementari che rappresentano le strutture portanti dell'universo dei suoni. Il libro indaga così la materia di questo universo, il suo tempo e il suo spazio, e si conclude con una discussione che mostra come solo attraverso l'operare dell'immaginazione simbolica la musica possa mantenere la presa sulla realtà. Che questo discorso si muova spesso ai margini del musicale, regredendo di continuo su un terreno che sta prima dei linguaggi della musica, ha le sue ragioni all'interno del punto di vista adottato, ma anche ripete e riprende sul piano della riflessione filosofica quel ritorno alle origini che fa parte del senso profondo della straordinaria avventura della musica novecentesca. Con una chiarezza di scrittura che rende anche concetti tecnicamente diffìcili universalmente intellegibili." -
Vacanze milane. Città della cura, cura della città
Riconoscere i segni dell'originalità che sta alla radice della città come fenomeno non solo storico ma anche antropologico è oggi più difficile. La crisi che il mondo sta attraversando è anche e soprattutto una crisi del patto sociale, una crisi della convivenza, una difficoltà profonda a rispondere alla domanda: cosa ci tiene insieme? Sognare una Milano con i Navigli a cielo aperto e riempirla di grattacieli senza nesso con la storia della città, vagheggiare una città a misura d'uomo identificata con la lentezza o la rarefazione del traffico sono aspetti, uguali e contrari, di un unico nodo irrisolto, che abbiamo identificato con il problema della cura. Della cura della città e della cura della singola persona, perché è nella cura della persona il termometro della cura della collettività. Siamo persuasi, e questo libro di racconti lo descrive, che questo sia il problema culturale su cui si deciderà, negli anni a venire, l'identità milanese. Sono le ""vacanze milane"""" in cui si imparerà, come il protagonista, cosa sia una metropoli dei nostri giorni vissuta da soli, ma con la scoperta di un dono, non troppo nascosto... Prefazione di Giacomo Poretti, postfazione di Riccardo Bonacina."" -
Dar da mangiare agli affamati. Le eccedenze alimentari come opportunità
Le eccedenze generate nella filiera agro-alimentare - in Italia 6 milioni di tonnellate, il 17% dei consumi alimentari annui - costituiscono una sfida per chi si interroga su come alleviare la povertà alimentare e per chi si impegna ad aiutare quanti ne soffrono. Si tratta di un numero di persone in continua crescita, che rende ancora più drammatica la situazione a fronte di una crisi che non sembra destinata a risolversi in tempi brevi. Quando le eccedenze non sono recuperate per soddisfare le esigenze alimentari delle persone, diventano spreco, almeno dal punto di vista sociale. Al tempo stesso, non tutte le eccedenze sono eliminabili all'origine; esse sono dunque un'opportunità per ridurre l'insicurezza alimentare. Il presente volume illustra i risultati di un primo tentativo di fornire una visione d'insieme del fenomeno dell'eccedenza alimentare e dello spreco nei diversi stadi della filiera agro-alimentare italiana. Sulla base di più di 100 studi di caso condotti nel settore primario, nell'industria di trasformazione, nella distribuzione e nella ristorazione e di un'indagine che ha coinvolto 6.000 nuclei familiari, vengono identificate le cause di generazione delle eccedenze alimentari e vengono stimati i valori dell'eccedenza e dello spreco, per i diversi settori e a livello nazionale. Il volume presenta inoltre le modalità di gestione che permettono di ridurre lo spreco e di destinare le eccedenze alla rete di food bank ed enti caritativi. -
Breviario semiserio per manager pensanti
"Il testo di Paolo Iacci non ha bisogno di nessuna prefazione: è così lieve e divertente che meriterebbe di legittimarsi da solo, come tutte le cose che accadono per una loro grazia di origine e non devono ad altro che a se stesse il godimento che riescono a procurare. E tuttavia diremo qualcosa del suo breviario che forse non collimerà con la sua impostazione: il vero manager decide, comanda, si tutela, cerca connessioni che contino, frequenta i salotti buoni, talvolta persino si preoccupa; ma 'pensare', buon dio, che inutile perdita di tempo!"""" (Dalla prefazione di Pier Luigi Celli)"