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La quadruplice radice del principio di ragione sufficiente
Quello che viene proposto in questa nuova traduzione de ""La quadruplice radice del principio di ragione sufficiente"""" è il testo originale della """"Dissertazione dottorale"""" di Arthur Schopenhauer (Rudolstadt, 1813). L'autore de """"Il mondo come volontà e rappresentazione"""" ne raccomanda la lettura come indispensabile «introduzione e propedeutica» al suo sistema. Rispetto alla più nota versione della seconda edizione (1847) - dove i frequenti tagli, correzioni e aggiunte e le numerose digressioni rendono quasi irriconoscibile l'agile fisionomia del saggio primitivo - il testo qui presentato si raccomanda sia per la compiuta e pregevole forma letteraria, sia per la caratteristica intonazione «kantiana», che favorisce una lettura genetica più criticamente avvertita della filosofia di Schopenhauer."" -
Gli stregoni della notizia. Atto secondo. Come si fabbrica informazione al servizio dei governi
I politici sono davvero succubi dei media in una società ossessionata dallo strapotere dell'informazione? In realtà i governi hanno imparato a usare a proprio vantaggio l'apparente supremazia della stampa grazie agli spin doctor, i moderni «stregoni della notizia». In questo saggio, Marcello Foa aggiorna e amplia il testo del 2006. L'autore spiega come e perché sia possibile orientare e all'occorrenza manipolare l'informazione, spesso all'insaputa degli stessi giornalisti. Ricco di aneddoti e retroscena sui grandi fatti recenti - dalla guerra in Iraq a quella in Siria, da Renzi a Macron fino alle fake news - svela con chiarezza le logiche, le tecniche, i trucchi usati dai grandi persuasori al servizio delle istituzioni. II libro ribalta con onestà intellettuale molti luoghi comuni sul Quarto Potere. Un testo per chi vuol capire il ruolo e i misteri del mondo dell'informazione. -
Scienza è democrazia. Come funziona il mondo della ricerca
Affermare che la scienza non sia democratica è un esercizio tanto comune quanto profondamente errato, perché fraintende la natura della ricerca e ne ignora la storia. La scienza moderna, affermatasi in Europa con la rivoluzione del 1600, affonda le sue radici nelle polis della Grecia antica, dove emersero le condizioni di libertà intellettuale che l'hanno resa possibile. La rivoluzione dell'età barocca, impostando la ricerca come processo aperto, fondato sulla comunicazione pubblica dei risultati, diede avvio alla formazione di una rete informale tra pari, che negli anni si arricchì di prestigio e funzioni e prese il nome di comunità scientifica. Il consenso della comunità dei pari è l'arbitro ultimo del valore di una ricerca, perché la scienza richiede l'evidenza dei fatti, ma è la decisione collettiva della comunità a stabilire se questa evidenza è sufficiente per far accettare una nuova ipotesi. Chi vuole fare scienza deve rispettare questi principi: chi non li rispetta se ne mette fuori. L'ethos internamente democratico della scienza è stato violato più volte ma ha saputo auto-correggersi e si conserverà fino a che i risultati rimarranno pubblici e gli scienziati potranno continuare a giudicarli apertamente. Postfazione di Pietro Greco. -
Jihadisti d'Italia. La radicalizzazione islamica nel nostro Paese
La radicalizzazione di matrice islamista investe anche l'Italia, coinvolgendo sempre più cittadini e residenti. Un fenomeno relativamente nuovo, di cui è urgente e fondamentale una dettagliata conoscenza. Chi sono gli jihadisti italiani? Quali sono le motivazioni politiche, culturali e sociali che li inducono a compiere una simile scelta? E come si sta strutturando, con il loro emergere, il campo del jihad nel nostro Paese? Il libro ripercorre la genesi della presenza radicale in Italia a partire dall'insediamento, negli anni Novanta, di gruppi egiziani e algerini che facevano del Paese un retroterra logistico del jihad in patria. Con il nuovo secolo fanno la loro comparsa immigrati di seconda generazione e convertiti, italiani o italofoni, uomini e donne che, dopo l'avvento del jihad globale, considerano il Paese in cui sono nati o vivono un fronte interno. La ricognizione si svolge nei luoghi sociali e geografici nei quali i processi di radicalizzazione si sviluppano con più forza: la rete, le moschee radicali, le scuole e le carceri, le aree urbane e i piccoli paesi di provincia, le regioni del Nord e quelle del Centro-Sud. Molteplici fattori hanno ostacolato finora il diffondersi, in misura ancora più massiccia, del fenomeno, dando origine, così, a uno specifico «caso italiano». I rapidi mutamenti in atto nella scena nazionale e internazionale fanno, però, temere che questo gap possa essere drammaticamente colmato nei prossimi anni se non si interverrà tempestivamente, oltre che sul terreno della sicurezza, anche su quello della prevenzione culturale e dell'integrazione sociale. -
Un nuovo mondo. La rivoluzione di Trump e i suoi effetti globali
L'Europa va in frantumi e la Germania è destinata a essere confinata all'angolo dopo la rottura con il Regno Unito, proprio nel tempo in cui gli Stati Uniti di Trump si riavvicinano alla Russia, e tramite essa, al Medio Oriente, alla Turchia, agli Stati Arabi del Golfo e, lo si voglia o no, all'Iran, con cui far pace potrebbe essere solo una questione di tempo. Una lettura dalla quale emerge che un nuovo ordine internazionale a geometria variabile si sta definendo, fondato sul duopolio instabile tra Stati Uniti e Russia, e con la Cina in forte affermazione, che vorrebbe entrare nella partita a pieno titolo come terzo player oppure dominare da sola almeno l'Asia. -
L' acqua del rubinetto. Water Safety Plan: innovazione e sicurezza
L'Italia condivide il primato del consumo di acqua minerale in bottiglia con Thailandia e Messico, eppure l'acqua del rubinetto è controllata e di alta qualità. In questi anni, istituzioni, enti di controllo e gestori, hanno sviluppato competenze e tecnologie di altissimo livello investendo in strumenti di pianificazione e di analisi all'avanguardia. L'Italia è oggi in Europa uno dei paesi in cui l'implementazione dei Water Safety Plan, Piani di Sicurezza dell'Acqua, è più avanzata. L'Istituto Superiore di Sanità, che ha assistito Gruppo Cap nella costruzione del modello di WSP, diventato punto di riferimento per l'Italia, ha assunto un'autorevolezza internazionale sul tema dell'acqua potabile, certificata anche durante il G7, a guida italiana del 2017. Il volume fa il punto sullo stato dell'arte dei piani di sicurezza sull'acqua potabile e, attraverso il confronto tra esperienze nazionali e internazionali, mette a fuoco un tema di natura prima di tutto sanitaria, oltre che geologica e ingegneristica, ponendo un'attenzione particolare al concetto di prevenzione. -
Inseparabili. Due gemelli nel Caucaso
Saska e Kol'ka Kuz'min si assomigliano come due gocce d'acqua e approfittano della loro somiglianza per prendersi gioco di tutti. Il fine delle loro invenzioni è sempre lo stesso: il bisogno perenne di placare i morsi della fame. Il trasferimento dallo squallido orfanotrofio della periferia di Mosca nella terra fertile del Caucaso si prospetta agli occhi dei due ragazzini come un viaggio in una terra meravigliosa, zeppa di stanze del pane dove mangiare a sazietà. Tuttavia la terra promessa rivela ben presto il suo lato oscuro. Tutto è coperto di fiori nel Caucaso, ma in giro non si vede nessuno, regna un silenzio profondo, interrotto di tanto in tanto dall'eco di spari e di esplosioni. I gemelli Kuz'min, inconsapevoli usurpatori di terre altrui, si ritrovano coinvolti nelle tragiche vicende conseguenti alla deportazione forzata dei ceceni accusati di tradimento e collaborazionismo con il nemico, qui raffigurata in tutta la sua drammaticità. Alla descrizione dei luttuosi e complessi eventi, individuali e sociali, legati agli armi della Seconda Guerra Mondiale, viene contrapposta la rappresentazione del mondo radioso creato dalla propaganda sovietica, dove risuonano i canti patriottici e celebrativi dedicati al compagno Stalin e le canzoni riprese dalle commedie musicali in voga, che i due gemelli, insieme ai loro coetanei, cantano a squarciagola. Il contrasto tra il mondo scintillante e luminoso, promosso dalla propaganda staliniana, e le condizioni di vita reali dei due Kuz'min e degli altri orfani, trattati con indifferenza, salvo rare eccezioni, e considerati semplici pedine da utilizzare per la realizzazione di progetti inimmaginabili, disorienta e lascia sconcertati. Attraverso le dolorose esperienze che segnano i piccoli protagonisti del romanzo, Pristavkin invita a riflettere sull'insensatezza della guerra e della violenza e sull'importanza del confronto e del dialogo per una coesistenza pacifica tra i popoli. Postfazione di Patrizia Deotto. -
L'albicocco, la vite, il melograno. A piedi attraverso l'Armenia
Con stile a volte ironico altre più riflessivo, l'autore racconta un viaggio a piedi attraverso l'Armenia, effettuato da nord a sud, dalle pianure centrali al confine iraniano. La narrazione è l'occasione per confrontarsi con la geografia, la storia e la cultura del paese, di analizzarne le caratteristiche fondamentali e di ripercorrerne alcune vicende nodali. «In ogni capitolo ti presenta nuovi paesaggi, e insieme ti rivela i tipi umani che li abitano, perché la sua affascinante prospettiva 'dal basso' parte sì dalle persone che incontra, ma si inserisce in un'accurata preparazione alla lettura e alla comprensione del paese: le sue pagine sono esaurienti e sistematiche anche quando sembrerebbero seguire una libera casualità» (dall'Introduzione di Antonia Arslan). -
Verso un manifatturiero italiano 4.0. Ricerca, tecnologia e non solo
È universalmente riconosciuto come il settore manifatturiero ricopra un ruolo centrale sia nelle economie avanzate sia in quelle in via di sviluppo, e che un suo futuro sia concepibile ormai solo nell'ottica di un modello «industria 4.0». Il dibattito oggi in corso è dominato dall'importanza di introdurre le tecnologie digitali (IoT, big data, intelligenza artificiale, cloud, automazione avanzata...) all'interno dei processi e delle organizzazioni aziendali, quasi come se una particolare dotazione tecnologica risolvesse da sola l'insieme delle problematiche e dei ritardi che si sono accumulati nel corso di questa lunga crisi. Pur nel pieno riconoscimento del ruolo essenziale svolto dalle tecnologie per assicurare un futuro al sistema produttivo nazionale in termini di innovazione di prodotto, di processo e di nuovi modelli di business, il volume offre una visione più ampia e di contesto intorno a quegli elementi che sono ritenuti prioritari per costruire una manifattura italiana 4.0. In quest'ottica, sono state raccolte testimonianze dirette di strutture significative pubbliche e private, che operano nell'ambito del sistema ricerca: Fca, Ericsson, Farmindustria, Fincantieri, LFoundry, Pirelli, Thales Alenia Space, Telecom, Cnr, Enea, Scuola Normale Pisa. Prefazione di Renato Ugo. -
La stella e la mezzaluna. Breve storia degli ebrei nei domini dell'Islam
Due ricostruzioni storiche si fronteggiano circa i complessi, difficili e spesso ambigui rapporti tra ebrei e musulmani. Da un lato viene celebrata, venata da miti, la coesistenza andalusa medievale, stemperando le serie criticità che la strutturarono e attraversarono. Per converso, esiste una ricostruzione storica alternativa, riducente il rapporto tra ebraismo e Islam soltanto a incomprensione e odio. La ricchissima storia degli ebrei dimoranti nei domini islamici, che per secoli è stata «decisiva» per il plasmarsi dell'ebraismo che conosciamo, è la storia per lo più negletta o ignorata, affascinante e sofferta, che questo libro tenta di restituire sino agli albori del XX secolo. Nota introduttiva di Antonia Arslan. -
La servitizzazione. Dal prodotto al servizio. Per un futuro sostenibile senza limiti alla crescita
Resa possibile dal progresso delle tecnologie digitali, la trasformazione dell'economia del prodotto in economia dei servizi è una realtà ormai in atto. La capacità quasi miracolosa del digitale di «servitizzare», cioè di convertire il prodotto in servizio, ci offre una straordinaria opportunità di crescita sostenibile che vedrà tutti vincitori: le imprese, la società e l'ambiente. Anche perché la transizione al modo di produzione digitale non è, come accadeva in passato, riservata a poche imprese capaci di grandi investimenti; al contrario, è alla portata di tutte le imprese e in special modo delle PMI, perché il mondo del futuro non apparterrà ai più grandi ma ai più agili. Per accelerare il processo è necessario però un cambio di mentalità: serve una nuova generazione di consumatori più interessata all'accesso ai beni che al loro possesso. E soprattutto serve una nuova generazione di imprenditori in grado di utilizzare i mezzi straordinari messi a disposizione dalle tecnologie digitali, con cui creare imprese nuove, efficienti e sostenibili. -
Banca tech. La rivoluzione tecnologica nel credito vista dai vertici del sistema bancario
Fra dieci anni esisteranno ancora le banche? O la tecnologia le spazzerà via per sempre? Il rischio è concreto e la rapidità con cui evolve il settore del fintech alimenta il dubbio. Il settore, che da secoli è al centro del sistema capitalistico, alimentando progetti e promuovendo innovazione, rischia di cambiare profondamente, addirittura di scomparire. Prestare denaro all'epoca dei cosiddetti tassi zero, non è più remunerativo. Trasferire denaro - operazione che per anni ha fruttato laute commissioni - è diventato un gioco da ragazzi: basta una «app» per superare ostacoli spazio-temporali. Così agli istituti di credito negli ultimi dieci anni si è ristretto il perimetro della operatività. E nel prossimo decennio? Undici protagonisti del credito rispondono agli interrogativi sul futuro del settore. Una cosa è certa, se le banche sopravviveranno saranno molto diverse da come le abbiamo conosciute. Prefazione di Salvatore Rossi. -
Chi comanda in Italia. Nuova ediz.
Il potere in Italia è stato per quarant'anni l'intreccio tra partiti, grandi imprese e banche. Oggi lo scenario cambia e, nella rottura degli equilibri tra le forze, il Paese si sfalda, mentre le parti politiche si consolidano in strutture di dominio personalistiche. Il potere è ormai allo stato gassoso, in assenza di una classe dirigente capace di tenere insieme la nazione. La magistratura, oltre al dio denaro, sembra essere l'unica forma di potere rimasta, unitamente ai condizionamenti internazionali di una sovranità sempre più limitata, in cui l'egemonia americana è sostituita da quella tedesca. Un saggio di Antonio Pilati riallaccia l'analisi dell'autore alla situazione odierna, ravvisandone una continuità. Chiude il libro la traduzione della lettera aperta del 1996 di Helmut Schmidt, ex-cancelliere tedesco, a Hans Tietmeyer, allora presidente della Bundesbank: un documento archetipo di un potere statale forte dove si sa chi comanda. In Italia, non è dato saperlo. Con un contributo di Roberto Napoletano. -
La catastrofe delle élite. Potere digitale e crisi della politica in Occidente
Da vent'anni nel mondo crescono turbolenza politica, conflitti e resistenze alle istituzioni sovranazionali. Nel XXI secolo si è disgregato l'ordine politico che dopo il 1945 si era mantenuto per quarant'anni con il bipolarismo Usa/Urss e, nel decennio 1990-2000, con il predominio solitario degli Stati Uniti. Alla base di questa grande trasformazione c'è uno straordinario progresso tecnologico che incentiva delocalizzazioni, riforme dei processi produttivi, eliminazione di lavoro. Nasce una sempre più potente globalizzazione dell'economia che dà spazio a nuovi protagonisti (Cina, India, Iran, Turchia), mentre i sistemi politici occidentali patiscono la crisi sociale indotta dalla tecnologia, non comprendono con le loro classi dirigenti la rivolta degli esclusi e smarriscono la capacità di guida. Queste pagine cercano di ricostruire il filo degli eventi, passando dalla superficie visibile dei rivolgimenti politici alla dinamica che li sottende, generata dalla frattura sempre più aspra fra élite e perdenti dell'economia globale, per focalizzare infine il motore drammatico della trasformazione: la furia rivoluzionaria della tecnologia. -
L' ultimo scià d'Iran
All'inizio dell'anno 1979, lo scià di Persia Muhammad Reza Pahlavi lasciava l'Iran. Non avrebbe mai più fatto ritorno nel suo Paese. Il 16 gennaio di quarant'anni fa tramontava una monarchia che aveva regnato per 2.500 anni e trionfava una rivoluzione che avrebbe posto le basi di un ordine sociale e politico fondato sulla Legge di Dio. Un secolo dopo la nascita dell'ultimo scià, questo libro ricorda attraverso dialoghi con personaggi relazionatisi in diversi modi con l'ultima famiglia reale di Persia, una storia che per alcuni versi appartiene anche a noi. Questo è anche un libro di attualità. Le conversazioni che leggerete, a partire da quella con Farah Diba, l'ultima imperatrice d'Iran, fanno emergere una riflessione politica e culturale su un Paese ancor oggi oppresso da un regime oscurantista e da molti considerato alla vigilia di un cambiamento epocale. La maggior parte degli iraniani non ha mai visto gli ultimi re che hanno regnato sul proprio Paese, ma tanti di loro, ancor oggi, corrono affascinati ad ascoltare i racconti dei loro genitori e a scovare vecchie fotografie di un Iran che non c'è più. Prefazione di Giardano Bruno Guerri e conversazione con Farah Diba Pahlavi. -
Perché esistono le imprese e come sono fatte
Questo agile saggio presenta gli esiti di molti anni di riflessioni scaturite dallo studio e dall'esperienza nel lavoro di ricerca nell'impresa, svolte per importanti università, aziende e fondazioni internazionali. Qui vengono ripercorse le radici dell'impresa - anche extraeconomiche - in tutte le sue forme principali: la piccola impresa, quella pubblica, cooperativa, fino alla visione planetaria di un'impresa oltre la nazione. Un testo per comprendere le logiche di crescita e di trasformazione delle imprese, la loro natura e la loro strategica importanza nel passato, nel presente e nel futuro. -
La stagione dell'indulgenza e i suoi frutti avvelenati. Il cittadino tra sfiducia e paura
Il sistema giudiziario attende ancora riforme vere e pene più certe, non più gravi; il codice penale riduce il diritto alla difesa personale del cittadino; la dignità personale è calpestata dalle intercettazioni generalizzate e diffuse; l’informazione di garanzia è il pretesto per far fuori avversari politici; i magistrati passano dai tribunali al parlamento, ai talkshow televisivi e viceversa. In compenso, lo Stato ha favorito un’immigrazione illimitata che ha sconvolto gli equilibri di una società ancora fragile, alimentando le paure legate a micro e macro criminalità. Sullo sfondo, le minacce del terrorismo internazionale e un’Europa lontana e opportunista che parla solo di banche e debiti. Temi così essenziali alla dignità dello stato non possono essere piegati alle convenienze elettorali. L’unica soluzione realistica, per l’autore, risiede nella riaffermazione della legge, che però sia davvero uguale per tutti. Ma questa scelta richiede il coraggio di opporsi ai luoghi comuni predicati in varie omelie, laiche e non. In quest’ottica, la gestione responsabile delle attuali emergenze dovrebbe consistere solo nel primo atto di una strategia più duratura, ferma e coerente, che risponda ad anni di sconsiderata arrendevolezza. -
Concorso dirigenti scolastici. Manuale per la preparazione
Un vero passepartout per la competizione finalernrnIl Manuale per la preparazione al Concorsorndirigenti scolastici esce in una nuovarnversione con importanti e indispensabilirnaggiornamenti.rnI partecipanti al concorso potranno usufruirerndi strumenti esclusivi per superare al megliornle ultime prove: dal Contratto collettivornnazionale di lavoro, dell'aprile 2018, alrnRegolamento europeo sulla privacy, dalrnDecreto ""Milleproroghe 2018"""" al Nuovornregolamento di contabilità D.I. 129/2018."" -
La conquista del popolo. Dalla fine delle grandi ideologie alle nuove identità politiche
Il mutamento politico avvenuto il 4 marzo 2018 non nasce per caso, ma è il risultato di un lungo processo di trasformazione avvenuto nel corso degli ultimi venti anni. L'Italia di oggi (per come pensa e vota) è la conseguenza dell'incrociarsi di tre differenti dinamiche. In primo luogo, è il frutto dei mutamenti strutturali intervenuti nelle classi sociali, nel mondo del lavoro (a causa dell'eccesso di flessibilizzazione) e nella società, con le trasformazioni indotte dal consumismo e dai social network. In seconda battuta, è il portato degli effetti causati dalle molteplici crisi che hanno attraversato l'ultimo ventennio: da quella economica a quella climatica, da quella del ceto medio fino a quella delle banche, dell'Europa, delle élite, della democrazia rappresentativa. Infine, dal punto di vista politico, è l'effetto del fallimento del liberismo e della globalizzazione, dello spiaggiamento della Terza via socialdemocratica, ma anche dei vuoti su diseguaglianze, immigrazione, sviluppo del Sud e periferie. Mutamenti, crisi e fallimenti che hanno trasformato (o stanno trasformando) i sentimenti politici e valoriali delle persone e hanno generato le nuove fratture politiche su cui si sono insediate le recenti proposte politiche e ideologico-narrative. Nel corso degli ultimi venti anni è avvenuto un processo di metamorfosi che ha portato al superamento definitivo delle vecchie ideologie e allo sfarinamento identitario dell'asse destra-sinistra. Il nuovo spazio politico che si va affermando porta con sé nuove narrazioni ideologiche e nuove identità valoriali. Il volume, grazie al corpus delle indagini sociali e politiche di SWG, propone uno sguardo inedito e complessivo sulle dinamiche italiane, gettando un fascio di luce scenariale su quanto sta accadendo nelle viscere del nostro Paese. -
Il grande sbarco. L'Italia e la scoperta dell'immigrazione
Nel luglio 1990 il governo italiano organizzò l'espatrio di migliaia di albanesi che si erano rifugiati nelle ambasciate straniere a Tirana. Mandò proprie navi a prenderli e li accolse calorosamente in Puglia. L'anno seguente gli albanesi giunti in Italia con la Vlora, il mercantile del «grande sbarco», furono rimpatriati a forza dopo essere stati rinchiusi nello stadio di Bari, dove cibo e acqua venivano lanciati dagli elicotteri. Nell'arco di pochi mesi, si era compiuto il passaggio degli albanesi da rifugiati bisognosi d'aiuto a pericolosi invasori. Il governo approntò una barriera di navi nell'Adriatico per bloccare le boat-people e il dibattito pubblico assunse toni allarmistici. Alla scoperta dell'immigrazione, nel triennio 1989-1991, s'accompagnò la nascita di un mito, quello dell'invasione dei migranti. Il libro rievoca il clima politico e il dibattito di quegli anni, densi di cambiamenti epocali nel mondo e in Italia. E racconta l'emozionante storia della Vlora e dei suoi 18.000 passeggeri, che pieni di speranza compirono il salto dell'Adriatico per raggiungere l'Italia, la loro America.