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Memoria in chiaroscuro. Diario apocrifo di Frida Kahlo
La vita appassionata e appassionante di una grande artista: un'immagine intima e inedita di Frida Kahlo che ci viene restituita attraverso le parole e i disegni di altre due donne che si sono fatte interpreti della sua sensibilità. Otto tavole litografate accompagnano il volume. -
Anna dai capelli rossi. Il fascino indiscreto della poesia
Di tutte le orfanelle di questo mondo, Anne Shirley è la bambina più stramba che si sia mai vista, innamorata della fantasia e dei paroloni importanti per spiegare quant'è bella la vita. Nata dalla penna della scrittrice Lucy M. Montgomery nel 1908, è stata protagonista di una famosa serie animata giapponese degli anni Settanta. Di lei si sono innamorati scrittori come Mark Twain, commediografi e registi che ne hanno traghettato le avventure al cinema, in televisione e a teatro. Con i suoi capelli rossi e il ""mare di lentiggini"""", Anne Shirley ha insegnato al pubblico di ogni età il valore delle cose semplici, l'importanza di avere una famiglia e la spensieratezza dell'amicizia vera. A patto però di cedere talvolta al fascino incontrollato dell'immaginazione aprendo una porta su mondi poetici e incantati."" -
Berserk. Un guerriero sanguinario nelle Terre di Mezzo
È nato nel dolore, è stato mercenario, cavaliere e martire persegui da dèi partoriti dall'inferno. Ora è uno spadaccino errante, che vive per la vendetta, per il sangue e per un amore malato, affidandosi alla lama di un monolite metallico alto due metri. E il più feroce dei guerrieri, è il Berserk e questa è la sua leggenda... Berserk è il manga che ha rivoluzionato il modo d'intendere il genere Fantasy in Giappone, divenendo un cult tra gli appassionati di fumetto nipponico e non. Un successo dovuto all'inedita alchimia stilistica che governa ogni aspetto dell'opera. Dal disegno, capace di sposare il tratteggio di Tetsuo Hara con il dinamismo di Go Nagai, alla sceneggiatura, in grado di alternare sequenze d'azione furiose a momenti di profonda introspezione psicologica. Il volume affianca le analisi critiche di personaggi ed eventi presentati in ognuno dei vari archi narrativi del manga ad approfondimenti sulle influenze stilistiche e contenutistiche ravvisabili nell'opera. -
Al servizio della regina. Autobiografia di una rivoluzionaria irlandese
"Non bisogna mai aver paura di nulla, nemmeno della morte"""". Con questa idea in testa la giovanissima irlandese Maud Gonne ha trovato il coraggio di intraprendere la sua battaglia politica contro la tirannia dell'Impero Britannico e secondo questa filosofia ha condotto tutta la sua vita, come lei stessa ha voluto testimoniare con la sua autobiografia. Dall'infanzia fino al primo matrimonio celebrato nel 1903, gli anni che Maud Gonne racconta sono quelli di una Irlanda povera e soggiogata che cerca di affermare la sua indipendenza attraverso la lotta organizzata e la ribellione. Ed è sempre lei, viaggiatrice infaticabile, a raccontare in queste pagine l'Europa di fin de siècle, i bassifondi dublinesi, l'orrore delle carceri inglesi, le campagne irlandesi in lotta contro i padroni del grande latifondo. In prima linea a difesa dei più poveri, al fianco dei contadini, sostenitrice della lotta armata, la sua autobiografia restituisce l'immagine di una donna che è stata faro di indipendenza ed emancipazione, fondando la prima organizzazione politica femminile del suo paese e contribuendo ad aprire la strada alla partecipazione delle donne alla politica del Novecento. Traduzione e postfazione di Antonella De Nicola." -
Il risveglio del corpo. Dai sintomi alle emozioni l'arte della salute
"Ma è soprattutto l'idea di malattia che deve cambiare in noi. Da evento, più o meno catastrofico, a occasione di approfondimento della conoscenza di noi stessi. Il corpo non fa che manifestare in modo esplicito il conflitto che via via si crea tra la vita di una persona e la sua coscienza, ancora inadeguata a comprenderlo"""". Il risveglio del corpo è un libro conosciuto, amato e citato tra i cultori della medicina naturale, esperti e non. Uscito per la prima volta nel 1996, è stato ristampato due volte e da due anni è uscito fuori catalogo. Introvabile ma ancora oggi ricercatissimo, esce per la Iacobelli in una nuova edizione rivista e aggiornata. Utile come un manuale ma godibile come un romanzo, Il risveglio del corpo ci guida lungo i percorsi alternativi alla medicina ufficiale, per avvicinarci allo shiatsu e alla medicina cinese, ai Fiori di Bach e alla ginnastica dolce; ci detta le ricette e i rimedi più giusti, ci indica i cibi migliori. Ma soprattutto, questo libro è un invito spassionato a trovare un rapporto nuovo con il nostro corpo: perché nel corpo c'è tutto il nostro esistere nel mondo, la coscienza di sé, la vita psichica e immaginativa, la mente razionale e l'aspirazione alla spiritualità, che è il dare voce alla parte più sottile di noi stessi." -
Lorenzo. Lettera a mio figlio
1981. Mario si è appena laureato in medicina. È obiettore di coscienza e così decide di svolgere il suo servizio civile in Somalia. Non può immaginare che questa scelta condizionerà i prossimi vent'anni della sua esistenza che passerà nelle regioni più tormentate dell'Africa sub-sahariana. Sebbene sia circondato da morte e sofferenza, Mario non rinuncia a immergersi pienamente nella vita: al lavoro tra i bambini della boscaglia, tra le dune del deserto insieme agli sciamani, con i tanti amici e le tante donne della sua vita. Somalia, Sierra Leone, Angola, Mali, Mauritania, Ciad. È proprio qui che si innamora e mette al mondo un figlio. Ma l'Africa è un continente troppo violento e pericoloso per la sua nuova famiglia e così, Mario sceglie di tornare in Italia e di affrontare un periodo di disoccupazione difficile e duraturo. Il racconto della sua vita è affidato a una lunga, intensa lettera. Il destinatario è suo figlio Lorenzo, un bambino bellissimo, sorridente, al quale il padre racconta i colori, i volti e i drammi della terra dove è nato ma dove non può crescere; una terra dove la natura onnipresente, gli spazi e i paesaggi diventano metafora di un percorso di crescita e di trasformazione interiore, di stati d'animo che fanno da contorno a un'esperienza esistenziale spesso complicata, ma ricchissima, sempre vitale e lontana dalle autocelebrazioni. -
I Morandini delle donne. 60 anni di cinema italiano al femminile. Con DVD
Accade per la prima volta in assoluto che le donne protagoniste del nostro cinema si ritrovino tutte insieme in un libro unico: il primo Morandini delle donne. Ma in questo grande viaggio lungo sessant'anni, la voce narrante non è una sola: a far compagnia a Morando Morandini Sr, troviamo uno sceneggiatore, che con il grande crìtico condivide la passione per il cinema e lo stesso nome: Morando Morandini jr. In un modo del tutto originale, il più anziano affida riflessioni e ricordi a una lunga intervista, incalzato dalle domande del nipote che lo invita a rispolverare recensioni, a ripercorrere pensieri, a commentare pellicole e letture. Sophia Loren, Stefania Sandrelli, Ornella Muti... La conversazione scorre scandita dal passare degli anni e dei decenni, intessuta dalla ricca trama di tanti film, a volte celebri, a volte invisibili... Moana Pozzi, Francesca Neri, Laura Morante, Claudia Gerini, Donatella Finocchiaro, Ambra Angiolini... E mentre le parole dei due si fissano sulla carta, emergono i nomi, i volti e le voci delle donne che il cinema lo hanno fatto non solo da protagoniste dello schermo, ma anche da artigiane, da imprenditrici e da registe dietro la macchina da presa... Maria Grazia Cucinotta, Emanuela Piovano, Donatella Maiorca, Sabina Guzzanti, Sofia Scandurra, le sorelle Comencini... Scegliendo la spontaneità del dialogo, i due autori regalano a tutti gli amanti del cinema italiano sessant'anni di critica, aneddoti e appassionanti retroscena... -
Quella difficile identità. Ebraismo e rappresentazioni letterarie della Shoah
Prendendo spunto dai testi delle deportate, il volume mette in luce come è avvenuta la trasmissione ""al femminile"""" dell'evento epocale della Shoah, l'autrice indaga su come le testimoni e le scrittrici italiane raccontino e tramandino la loro esperienza: immagini, pensieri ed emozioni raccolte allora, il cui impatto resta inalterato nel presente di chi le legge e le studia oggi. L'importanza di autrici come Liana Millu e Giuliana Tedeschi sta non nella differenza, ma nella compartecipazione alla rappresentazione letteraria della Shoah. Lo specifico femminile arricchisce la testimonianza maschile, mentre la memoria, paradossalmente, si universalizza. È la tragedia stessa che impone di parlare di quel che avvenne alle famiglie di queste donne, oppure di immaginare cosa si cela dietro il buio di omissioni, dietro l'ansietà di un vuoto. Impone di parlare e riscoprire - per alcune di loro, come nel caso di Giacoma Limentani - il loro senso di ebraicità all'interno del contesto italiano dopo la guerra, dopo il ritorno in Italia di chi potè tornare, ma anche di chi, rimanendo, non fu meno ferita. Al ritorno, tutto quel che avvenne si sistemò lungo un asse che aveva nella Shoah il punto zero del prima e del dopo, un asse cartesiano-ortogonale della sofferenza impartita e subita da queste bambine e ragazze e dalle loro famiglie. Il romanzo apocalittico """"La Storia"""" di Elsa Morante e l'ibrido narrativo lezioni di tenebrati Helena Janeczeh..."" -
De Chirico. Il pittore portentoso. Ediz. illustrata
Dopo più di trent'anni dalla prima edizione, ritorna in versione aggiornata questa biografia di Giorgio de Chirico, nata dalle confidenze che il giornalista Costanzo Costantini raccolse nel 1977 durante le interviste registrate nella casa-atelier di piazza di Spagna. Pittore metafisico, genio tra i più amati e contrastati dalla critica, il de Chirico raccontato in queste pagine stupisce per il suo carattere volitivo, la consapevolezza della sua unicità, l'irriverenza e la dissacrante schiettezza con cui affronta i grandi nomi e le questioni della pittura dell'epoca. Emerge così la figura a tutto tondo di un artista eccezionale che pensava a se stesso come ""il monomaco, colui che resta solo a combattere [...] nel campo della buona pittura"""". Attraverso il percorso artistico di questo maestro del colore, rivive il vorticoso mondo dell'arte contemporanea e delle correnti artistiche del Novecento. Il volume è corredato dalle testimonianze raccolte dall'autore fra quanti vissero con lui a stretto contatto - dalie due mogli alla governante, da Fellini a Breton - e di un ricco inserto fotografico."" -
I segreti del cavaliere oscuro
Molti possono non saperlo, ma sono tutti personaggi nati nel mondo del fumetto. Nella veloce commistione dei media che ha caratterizzato la fine del secolo scorso, la televisione, il cinema, i cartoni animati, la pubblicità, i videogames e per ultima la rete, hanno amplificato gli universi narrativi e iconografici di molti personaggi che, originariamente nati nel mondo del fumetto, sono diventati delle icone quotidiane e familiari nell'entertainment per milioni di persone. La collana di volumi illustrati a colori ""Comic Heroes"""" racconta le storie di queste icone e dei loro creatori."" -
Dalla Villetta ai Gazometri. Partiti politici e lotte popolari nel dopoguerra tra Garbatella e Ostiense
La Villetta è stata dalla Liberazione in poi la casa dei comunisti della Garbatella. È diventata negli anni delle scissioni del Pci e poi del Pds, un simbolo nazionale, quasi alla stregua della ""Bolognina"""", dove si è consumata la svolta di Occhetto dell'89. Allo stesso modo il vecchio Gazometro sulla via Ostiense, che è oggi l'immagine più conosciuta dell'archeologia industriale, fu luogo di lavoro e di sacrificio quotidiano di generazioni di operai e gassisti. Questo volume racconta la storia dei partiti politici usciti dalla Resistenza (Pci, Psi, Dc, Partito d'azione) e delle formazioni rigidamente antimonarchiche, che non avevano aderito al Comitato di liberazione nazionale, come iI movimento comunista d'Italia Bandiera rossa e il Partito repubblicano. Protagonisti sono gli uomini e le donne dell'ex zona industriale di Roma, cresciuta nei primi decenni del Novecento sulla sponda sinistra del Tevere: i facchini dei mercati generali, i macellai del Mattatoio, gli operai dell'Ottica meccanica, i gassisti delle Officine di San Paolo, le donne dei quartieri Icp, gli edili, mossi da grandi speranze di cambiamento e di giustizia sociale, impegnati strenuamente nelle lotte contro la disoccupazione, il carovita e per i miglioramenti contrattuali. Prefazine di Massimo Smeriglio."" -
Il dono
Nei momenti angosciosi di un devastante bombardamento su Londra, la protagonista richiama alla mente frammenti memoriali passati - suoi, ma anche della madre, della nonna, delle antenate - in un intreccio coinvolgente. Sul filo dell'analogia e della condensazione onirica, le impressioni e le esperienze della piccola Hilda si mescolano e si confondono con storie che ha sentito raccontare, storie della sua famiglia, della piccola comunità di Bethlehem (Pennsylvania) nella quale è nata, storie tramandate di generazione in generazione dai tempi dell'arrivo dei moravi nel continente americano e del loro incontro con le tribù autoctone. Con questa capacità empatica di rivivere un passato-sempre-presente si identifica anche il ""dono"""" che dà il titolo al romanzo: una capacità di visione fatta di rimembranza e di divinazione, di creatività e di immaginazione. """"The Gift"""" (Il dono), scritto tra il 1941 e il 1945, fu pubblicato postumo nel 1982 in forma abbreviata e nel 1998 nella sua versione completa, che qui si offre per la prima volta in traduzione italiana. Il romanzo, scritto in prima persona, aderisce in modo apparentemente piano e semplice a un ideale di scrittura-palinsesto che caratterizza l'intera produzione creativa di H.D. La stessa autrice lo definì """"quasi autobiografico"""". """"C'era Alice, la mia sorellastra; Edith, mia sorella; ed io era la terza di questo trio, di queste tre donne fatali; o forse la terza era Fanny. Il dono c'era, ma l'espressione del dono era altrove""""."" -
Vita. L'ultimo abbraccio
Un incidente stradale cambia la vita di un'intera famiglia: una figlia di diciassette anni, sospesa fra la vita e la morte, si trova attaccata a delle macchine che riproducono il battito del suo cuore, gonfiano d'ossigeno i suoi polmoni e pretendono di donarle la vita. Continuare a sperare o staccare la spina e abbandonarsi al ricordo? Vita è la metafora del diverso modo di affrontare l'eutanasia e della frattura nelle coscienze del nostro Paese. -
L'effetto del jazz
In un vicoletto buio nel cuore di una Torino ancora segnata dalle ferite dei bombardamenti, alza le saracinesche un locale stralunato: lo Swing Club. Al posto dei tavoli ci sono dei banchi di scuola, la cucina è sgangherata, ma il palco è grande abbastanza per ospitare un pianoforte e una batteria. Siamo nei primi anni Sessanta e in un attimo lo scantinato di via Bellezia diventa il luogo di ritrovo di una gioventù ribelle e amante della notte, unita dai suoni acidi e dissonanti del bebop. Sulla scena non sono comparsi ancora i rocchettari e i sessantottini, ma il movimento studentesco e gli operai torinesi sono già scesi ad agitare le piazze e tanti ragazzi sono attraversati dai fervori della Beat Generation. Per chi di loro è attratto dalla sperimentazione musicale, lo Swing diventa una seconda casa dove lasciarsi andare non solo all'improvvisazione ma alla libertà sessuale e all'uso di ogni tipo di stupefacente. Questa è la storia di un gruppo di amici drogati di jazz che passava le sue serate in uno scantinato fumoso di sole due stanze, dove hanno suonato dal vivo non solo i grandi nomi del jazz italiano come Enrico Rava, Tullio De Piscopo e Romano Mussolini, ma mostri sacri del jazz internazionale come Thelonius Monk, Miles Davis, Dollar Brand e Gato Barbieri. Prefazione di Tullio De Piscopo. -
Consumatori di normalità. Giovani e droghe al tempo della crisi
Come vedono il futuro i consumatori di normalità? E come si vedono nel futuro? L'incertezza, la precarietà, l'ansia societaria, quanto incidono nella loro immagine in prospettiva? Nell'esplorare il fenomeno dei consumi di droghe e alcol in cinque città italiane, abbiamo messo a tema la visione del futuro in oltre 500 giovani assuntori di sostanze psicotrope legali e illegali, tentando di comprendere quanto la precarietà - di vita e di lavoro - incida sulle loro scelte nel presente e sulla percezione degli anni a venire. Le risposte delle ragazze e dei ragazzi intervistati hanno restituito un quadro che, pur nella sua drammaticità complessiva, lascia ancora ampi spazi alla speranza e contraddice molti luoghi comuni sul mondo delle sostanze. Prefazione di Cristina Stancari, intrduzione di Riccardo De Facci. -
Buddismo comtemporaneo. 48 koan per donne e uomini d'oggi
Lo zen è una pratica esistenziale che affonda le radici in una particolare forma di buddismo cinese: il chan. In Giappone, il chan è diventato zen, per poi diffondersi in Oriente e arrivare fino a noi, dall'altra parte del mondo. L'essenza della pratica consiste nel realizzare il satori, ovvero l'illuminazione che permette di comprendere la vera natura di ogni uomo. Nel buddismo zen, la meditazione si accompagna alla pratica dei koan, ovvero all'esercizio dell'arte del domandarsi. Ma cosa sono i koan? Storielle, detti, spesso dialoghi in cui uno chiede e un altro risponde, ma con un paradosso che lascia di stucco. Risolvere il rompicapo è la chiave per affrontare la vita e guardare le cose dalla giusta distanza. Le ultime raccolte di koan risalgono a quasi mille anni fa e, se pure affrontano questioni intramontabili per l'uomo, lo fanno con parole e immagini del passato, comprensibili a volte solo a chi pratica in un monastero orientale. Ecco la ragione che ha spinto il maestro Engaku Taino, per la prima volta dopo secoli, a comporre e commentare una serie di nuovi koan pensati per chi vive in Occidente. I koan di Taino conservano la leggerezza e l'ironia della tradizione, ma hanno il merito di parlare una lingua laica, adatta a chi è immerso nella caoticità del mondo contemporaneo. Perché lo zen è una pratica dal valore universale e riuscire a svelare il codice segreto dei koan insegna ad aprire gli occhi per vivere con consapevolezza e godere della vita in ogni suo attimo. -
La donna fantasma. Scritture e riscritture del gotico inglese
Ci sono figure dell'immaginario che affondano le loro radici in un lontano passato ma che tornano e ritornano in forme nuove. E che vanno dunque continuamente rilette, sottoposte a quell'operazione di ""revisione"""" critica teorizzata da Adrienne Rich. Tale è la figura della donna morta-non morta vampire e vamp, spose cadavere, belle tenebrose - che dalle atmosfere cupe e inquietanti del gotico inglese si ripresentano ancora ai nostri giorni, nel cinema di Alfred Hitchcoch, Tim Burton e di David Lynch oltre che in innumerevoli prodotti televisivi e nei fumetti. Partorite dall'ossessione maschile nei confronti di una femminilità minacciosa, le varie Christabel (S.T. Coleridge), Camilla (J.S. Le Fanu), Ligeia (E.A. Poe) sembrano cambiare di segno quando a scrivere di donne morte sono autrici come Daphne du Maurier o Angela Carter. Perché """"colei che ritorna"""", figura di confine e metafora di un immaginario maschile spesso misogino, è oggetto di una rivisitazione dal punto di vista femminile che svela e smonta quel meccanismo """"perturbante"""" che mette in scena la donna bella e melanconica, enigmatica e seducente, oggetto d'amore ma anche di repulsione per quel suo essere sempre e comunque associata alla morte."" -
Trilogia: In contumacia-Dentro la D-La spirale della tigre
La memoria è materia incandescente, per chi la racconta e per chi l'ascolta. Ma quando, come in questi tre testi di Giacoma Limentani raccolti sotto il titolo di ""Trilogia"""", la memoria si fa letteratura siamo ben oltre la testimonianza: l'intreccio narrativo, lo stile, la lingua mescolano in modo sorprendente vicende personali e collettive, contingenti e millenarie, di quel mondo ebraico, e in particolare della realtà di una famiglia della comunità ebraica romana tra gli anni Quaranta e la fine del secolo scorso. """"In contumacia"""" (1967), """"Dentro la D"""" (1992) e """"La spirale della tigre"""" (2003) mostrano quanto Limentani sia stata capace di elaborare una modalità di narrazione frutto di una ricerca che, distaccandosi dalle opere della cosiddetta """"letteratura della Shoah"""", ci restituisce l'arco lungo di un tempo che torna su ciascuno e ciascuna, fatto di tragiche fratture e dolore inestirpabile, distanza e vicinanza, ironia e grande amore. Qui è la scrittura che si piega a ciò che vuole e può dire, lasciando l'indicibile tra le righe, trovando un suo stile personalissimo. Questi testi dunque risultano oggi di una potente attualità, non solo per il fascino della lettura o per i temi che trattano, ma anche per l'aderenza a un """"Io"""" modernissimo, fratto, eppure capace di cogliere ogni sfumatura dell'anima, ogni interstizio sottaciuto della Storia. Prefazione di Lidia Ravera, postfazione di Stefania Lucamante."" -
Ostia antica. Guida romanzata nei segreti di un'intera città romana
Dove si trova il punto di massima acustica nel teatro romano? E il bambino che fa le corna al pescatore? Le frasi scurili dei sette sapienti e il meraviglioso mitreo sotterraneo di Ostia Antica?... Questa è Roma! Se parlate con qualsiasi archeologo della storia di Roma, vi ricorderà immediatamente che Roma Antica, nella città di oggi, non esiste più. Parti ancora interrate, suburre e quartieri interamente distrutti, a Roma per lo più, oggi, sono evidenti solo i monumenti di età imperiale più macroscopici. A Ostia Antica, una guida-attore vi accompagnerà in un'intera città romana... unico caso al mondo insieme a Pompei ed Ercolano. Questa guida ripropone su carta la suggestiva e collaudata rappresentazione teatrale realizzata dalla compagnia del Teatro Reale durante le visite a Ostia Antica. -
María Zambrano e il sogno del divino femminile
Una sintesi del pensiero della filosofa per quanto riguarda la sua visione dell'uomo e del suo destino. Savelli segue la virata che Zambrano impone al pensiero, che scende verso la vita per poi risalire. Si apre infatti con i sogni, la vita nel corpo addormentato di cui non siamo consapevoli; e si chiude con il risveglio della coscienza nella luce dell'Aurora. Un aspetto originale del testo è il lavoro delle connessioni: portare i sogni dentro la filosofia; leggere in chiave transpersonale la psiche; ritrovare un nuovo inizio filosofico; ritrovare un metodo del pensiero fondato sul sentire; riproporre una nuova visione del ""divino"""" femminile, partoriente sempre vergine come le antiche dee, pensante. Centro delle connessioni è il soggetto, quello che Zambrano chiama """"chi"""", l'individuo in carne e ossa, la singola donna nella pienezza del sentire che finalmente entra a pieno titolo nella filosofia per trasformare se stessa e la vita. Zambrano resta una filosofa che ha fiducia nel cambiamento e risveglia la speranza.""